[Nonviolenza] Una persona, un voto. 61



 

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UNA PERSONA, UN VOTO

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Per il riconoscimento del diritto di voto a tutte le persone che risiedono in Italia

Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XVIII)

Numero 61 del 28 marzo 2017

 

In questo numero:

1. Due provvedimenti indispensabili per far cessare le stragi nel Mediterraneo e la schiavitu' in Italia

2. "Una persona, un voto". Un appello all'Italia civile

3. "Il cuore della democrazia". Una richiesta ai gruppi dirigenti dei movimenti politici democratici

4. Quattro bozze di lettere: ai parlamentari, agli enti locali, ai mass-media, a movimenti e associazioni

5. Il XXV congresso del Movimento Nonviolento il primo e il 2 aprile 2017 a Roma

6. Ancora una volta cinque testimonianze sulla marcia Perugia-Assisi (e un'appendice)

7. Benito D'Ippolito: Il lamento del vecchio

8. Corinzio Piegapini: La marcia pure 'st'anno e' 'nnata bbene

9. Giacomo Dervicanto: Me piace fa' la marcia de la pace

10. Orangio Macacchi: Deretro a 'sto lenzolo arcobbaleno

11. Bricchio Birocchi: La marcia da Peruggia fin'a Assisi

12. Breve litania della nonviolenza (2010)

 

1. REPETITA IUVANT. DUE PROVVEDIMENTI INDISPENSABILI PER FAR CESSARE LE STRAGI NEL MEDITERRANEO E LA SCHIAVITU' IN ITALIA

 

Riconoscere a tutti gli esseri umani il diritto di giungere nel nostro paese in modo legale e sicuro.

Riconoscere il diritto di voto a tutte le persone che vivono nel nostro paese.

 

2. INIZIATIVE. "UNA PERSONA, UN VOTO". UN APPELLO ALL'ITALIA CIVILE

 

Un appello all'Italia civile: sia riconosciuto il diritto di voto a tutte le persone che vivono in Italia.

Il fondamento della democrazia e' il principio "una persona, un voto"; l'Italia essendo una repubblica democratica non puo' continuare a negare il primo diritto democratico a milioni di persone che vivono stabilmente qui.

Vivono stabilmente in Italia oltre cinque milioni di persone non native, che qui risiedono, qui lavorano, qui pagano le tasse, qui mandano a scuola i loro figli che crescono nella lingua e nella cultura del nostro paese; queste persone rispettano le nostre leggi, contribuiscono intensamente alla nostra economia, contribuiscono in misura determinante a sostenere il nostro sistema pensionistico, contribuiscono in modo decisivo ad impedire il declino demografico del nostro paese; sono insomma milioni di nostri effettivi conterranei che arrecano all'Italia ingenti benefici ma che tuttora sono privi del diritto di contribuire alle decisioni pubbliche che anche le loro vite riguardano.

Una persona, un voto. Il momento e' ora.

*

All'appello "Una persona, un voto" hanno gia' espresso il loro sostegno innumerevoli persone, tra cui tra le prime:

padre Alex Zanotelli

Lidia Menapace, partigiana, femminista e senatrice emerita

Gianfranco Aldrovandi, del "Collettivo nonviolento uomo-ambiente"

Rocco Altieri, docente e saggista, direttore dei "Quaderni Satyagraha", Centro Gandhi di Pisa

Simonetta Astigiano, biologa e ricercatrice

Lino Balza, ecologista

don Franco Barbero

Daniele Barbieri, blogger

Davide Barillari, consigliere regionale del Lazio

Vittorio Bellavite, coordinatore nazionale di "Noi Siamo Chiesa"

Eleonora Bellini, bibliotecaria e scrittrice

Giuliana Beltrame, sociologa e attivista

Maurizio Benazzi, quacchero, curatore della newsletter "Ecumenici"

don Gianni Bergamaschi

Ascanio Bernardeschi, saggista e militante

Massimiliano Bernini, deputato

Norma Bertullacelli, dell'"ora in silenzio per la pace" di Genova

Michele Boato, ecologista

Franco Borghi, attivista per la pace e la legalita'

Dario Borso, filosofo

Paolo Bosi, docente universitario

Donatella Botta, impegnata nella solidarieta'

Silvio Bozzi, docente universitario

Anna Bravo, storica

Giuseppe Burgio, pedagogista, Universita' di Enna

Alberto Cacopardo, antropologo

Alessandro Capuzzo, ecopacifista

Gennaro Carotenuto, storico

Claudio Carrara, presidente del Movimento Internazionale della Riconciliazione - Italia

Maria Luigia Casieri, dirigente scolastica

Pilar Castel, autrice e attrice No War

Marco Catarci, pedagogista e docente universitario

Olindo Cicchetti, figura storica dei movimenti ecopacifisti e per i diritti, narratore di comunita'

Giancarla Codrignani, saggista e deputata emerita

Francesco Coletta, docente e coordinatore della Federazione Gilda-Unams di Viterbo

Antonio Corbeletti, presidente della sezione Anpi di Voghera

don Franco Corbo, parroco, presidente del gruppo di volontariato "Solidarieta'"

Lucia Cruschelli, associazione "Mestizaje" di Cecina

Pasquale D'Andretta, formatore

Massimo Dalla Giovanna, impiegato, delegato Rsu

Tiziana Dal Pra, presidente dell'associazione "Trama di terre" di Imola

Emanuela Dei, giornalista

Tonio Dell'Olio, presidente Pro Civitate Christiana di Assisi, gia' coordinatore nazionale di Pax Christi, gia' responsabile di Libera International

Giorgio Demurtas, docente universitario

Lucia De Sanctis, associazione "Mestizaje" di Cecina

Maria Rosa De Troia, attivista in difesa della Costituzione

Mario Di Marco, responsabile della formazione dei volontari in servizio civile della Caritas diocesana di Viterbo

Domenico Di Pietro, associazione "Mestizaje" di Cecina

Angela Dogliotti, peace-researcher

Luciano Dottarelli, docente e saggista, presidente Club Unesco Viterbo-Tuscia

Massimo Duranti, giudice di pace emerito

Osvaldo Ercoli, figura storica dell'impegno per la pace, i diritti umani, l'ambiente

Carla Ermoli, pensionata

suor Maria Stella Fabbri

Sergio Falcone, poeta

Valentina Franchi, associazione "Mestizaje" di Cecina

Sancia Gaetani, Wilfp Italia

Haidi Gaggio Giuliani, senatrice emerita

Elena Gajani Monguzzi, docente, poetessa, impegnata per i diritti umani di tutti gli esseri umani

Francuccio Gesualdi, animatore del "Centro nuovo modello di sviluppo"

Agnese Ginocchio, cantautrice per la pace e la nonviolenza

Miguel Gotor, senatore

Carmine Grassimo, docente, formatore, capo scout e barelliere a Lourdes

Carlo Gubitosa, saggista e mediattivista

Paolo Henrici De Angelis, architetto

Paolo Hutter, giornalista

Luca Kocci, docente, giornalista, saggista

Francesca Koch, presidente della "Casa Internazionale delle Donne" di Roma

Alberto L'Abate, presidente onorario dell'Ipri

Federico La Sala, docente di filosofia e saggista

Raniero La Valle, senatore emerito, direttore di "Vasti", presidente del Comitato per la democrazia internazionale

Paolo Limonta, maestro elementare e consigliere comunale

Antonella Litta, dell'Associazione italiana medici per l'ambiente

Anna Lodeserto, internazionalista ed esperta di politiche migratorie, cittadinanza e mobilita'

Eugenio Longoni, militante antifascista

Franco Lorenzoni, maestro elementare e coordinatore della Casa-laboratorio di Cenci

Paolo Lucchesi, dal lungo curriculum d'impegno sociale

Daniele Lugli, presidente onorario del Movimento Nonviolento

Monica Luisoni, attivista

Antonio Lupo, medico

Maria Immacolata Macioti, sociologa, docente universitaria

Agnese Manca, docente universitaria, impegnata in molte iniziative di solidarieta'

Giovanni Mandorino, del Centro Gandhi di Pisa

Cristina Maranesi, blogger

Luisa Marchini, operatrice culturale, saggista e narratrice

don Mario Marchiori

Alessandro Marescotti, fondatore e presidente di Peacelink

Gian Marco Martignoni, Cgil Varese

Rachele Matteucci, insegnante di lingua italiana per stranieri presso l'Associazione San Martino de Porres

Cristina Mattiello, insegnante, giornalista

Clementina Mazzucco, docente universitaria, saggista

Alessandra Mecozzi, presidente di "Cultura e' liberta'. Una campagna per la Palestina"

Enrico Mezzetti, presidente dell'Anpi provinciale di Viterbo

Pierangelo Monti, del Mir di Ivrea

Luisa Morgantini, gia' vicepresidente del Parlamento Europeo

Rosangela Mura, attivista

Alessandro Murgia, medico impegnato nella solidarieta'

Loretta Mussi, Rete romana di solidarieta' con la Palestina

Amalia Navoni, educatrice e attivista per i diritti umani e i beni comuni

Giorgio Nebbia, ecologista

Giovanna Niccoli, attivista

don Gianni Novelli, direttore emerito del Cipax

Emilia Pacelli, casalinga

Giovanna Pagani, Wilpf Italia

Vittorio Pallotti, fondatore del Centro di documentazione del manifesto pacifista internazionale

Maria Paola Patuelli, Comitato in difesa della Costituzione di Ravenna e Associazione femminile maschile plurale

Marisa Pedroncelli, volontaria nella solidarieta' internazionale

Giovanni Penzo, pensionato

Donato Perreca, pensionato

Enrico Peyretti, saggista e peace-researcher

Giorgio Piacentini, presidente emerito del Cipax

Leo Piacentini, pensionato

Rosanna Pirajno, architetta, presidente dell'associazione "Mezzocielo" di Palermo

Alessandro Pizzi, gia' sindaco di Soriano nel Cimino, docente di matematica e fisica, volontario nel carcere di Viterbo

Pier Paolo Poggio, storico, direttore della Fondazione "Luigi Micheletti"

Rocco Pompeo, presidente della "Fondazione Nesi"

Pier Paolo Poncia, geologo

Giuliano Pontara, filosofo

Franco Porcu, operaio

Alessandro Presicce, giurista

Andrea Pubusa, giurista

Pasquale Pugliese, segreteria nazionale del Movimento Nonviolento

Mauro Pugni, Cdb di Modena

Laura Quagliuolo, redattrice e attivista del Coordinamento italiano di sostegno alle donne afghane

Fabio Ragaini, Gruppo Solidarieta'

Roberto Rampi, deputato

Massimo Ribelli, Universita' di Roma "La Sapienza"

Annamaria Rivera, antropologa

Giorgio Roversi, pensionato

Vincenzo Sanfilippo, sociologo, della Comunita' dell'Arca di Lanza del Vasto

Lavinia Sangiorgi, volontaria di Focus - Casa dei diritti sociali di Roma

Antonia Sani, Wilpf Italia

Adriano Sansa, magistrato e poeta

Delfino Santaniello, figura storica dell'impegno per la legalita' e la democrazia

Eugenio Santi, presidente del Gavci

don Alessandro Santoro, della comunita' delle Piagge

padre Pietro Sartorel, sacerdote, missionario in Brasile

Giovanni Sarubbi, direttore de "Il dialogo"

Renato Sasdelli, docente universitario e saggista

Eugenio Scardaccione, dirigente scolastico

Manlio Schiavo, docente, referente del Comitato cittadino di Bagheria per la Costituzione

Marco Scipioni, presidente del Centro studi e documentazione "Don Pietro Innocenti"

Rosa Scognamiglio, docente impegnata in difesa dei diritti umani e della Costituzione

Arturo Scotto, capogruppo di Sinistra Italiana alla Camera dei Deputati

Giovanni Battista Sgritta, sociologo e docente universitario

Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo

Matteo Soccio, "Casa per la Pace" di Vicenza

Pietro Soldini, responsabile immigrazione della Cgil

Irene Starace, Wilpf Italia

Michelangelo Tumini, dei "Cantieri di pace" di Osimo, Offagna, Castelfidardo e Loreto

Olivier Turquet, educatore ed editore, coordinatore di "Pressenza"

Laura Tussi, giornalista e scrittrice

Mao Valpiana, presidente del Movimento Nonviolento

Leonardo Varvaro, docente universitario

Antonio Vermigli, direttore di "In dialogo"

Salvatore Vitale, divulgatore agricolo

Giulio Vittorangeli, presidente dell'Associazione Italia-Nicaragua di Viterbo

Luciano Zambelli, della Lega per il disarmo unilaterale

Rina Zardetto, presidente dell'Associazione Reggiana per la Costituzione

Franco Zunino, ingegnere

*

Per adesioni: centropacevt at gmail.com, crpviterbo at yahoo.it

Per dare notizia delle adesioni ai presidenti del Parlamento:

- on. Laura Boldrini, Presidente della Camera: laura.boldrini at camera.it

- on. Pietro Grasso, Presidente del Senato: pietro.grasso at senato.it

 

3. REPETITA IUVANT. "IL CUORE DELLA DEMOCRAZIA". UNA RICHIESTA AI GRUPPI DIRIGENTI DEI MOVIMENTI POLITICI DEMOCRATICI

 

In questi giorni in cui - evidentemente anche in vista delle imminenti elezioni amministrative - e' vivace e fin tumultuoso il dibattito nelle forze politiche democratiche, sembra tuttavia del tutto assente la questione decisiva: il riconoscimento del diritto di voto a oltre cinque milioni di persone che vivono in Italia ma continuano a subire l'assurda e scandalosa negazione del primo e fondamentale diritto democratico: il diritto di partecipare alle decisioni pubbliche, il diritto all'elettorato. Da sempre la prima caratteristica della democrazia e' il principio "una persona, un voto". Nulla puo' giustificare l'esclusione dal diritto di voto di quasi un decimo della effettiva popolazione italiana.

*

Da tempo autorevoli personalita' della vita culturale, della riflessione morale, dell'impegno sociale e civile, dei movimenti e delle istituzioni, hanno promosso un appello a tal fine.

In esso si legge quanto segue.

"Un appello all'Italia civile: sia riconosciuto il diritto di voto a tutte le persone che vivono in Italia.

Il fondamento della democrazia e' il principio "una persona, un voto"; l'Italia essendo una repubblica democratica non puo' continuare a negare il primo diritto democratico a milioni di persone che vivono stabilmente qui.

Vivono stabilmente in Italia oltre cinque milioni di persone non native, che qui risiedono, qui lavorano, qui pagano le tasse, qui mandano a scuola i loro figli che crescono nella lingua e nella cultura del nostro paese; queste persone rispettano le nostre leggi, contribuiscono intensamente alla nostra economia, contribuiscono in misura determinante a sostenere il nostro sistema pensionistico, contribuiscono in modo decisivo ad impedire il declino demografico del nostro paese; sono insomma milioni di nostri effettivi conterranei che arrecano all'Italia ingenti benefici ma che tuttora sono privi del diritto di contribuire alle decisioni pubbliche che anche le loro vite riguardano.

Una persona, un voto. Il momento e' ora".

*

AI gruppi dirigenti dei movimenti politici democratici italiani in questi giorni impegnati in incontri e dibattiti pubblici di grande evidenza poniamo questa richiesta: di dichiarare il loro impegno affinche' sia finalmente riconosciuto il diritto di voto a tutte le persone residenti in Italia.

Dal punto di vista della democrazia e' la questione delle questioni.

*

Aggiungiamo che per quanto concerne le elezioni amministrative e' sufficiente una legge ordinaria, il cui possibile testo peraltro e' gia' stato elaborato anni fa dall'Associazione Nazionale dei Comuni Italiani (Anci): "Norme per la partecipazione politica ed amministrativa e per il diritto di elettorato senza discriminazioni di cittadinanza e di nazionalita'", progetto di legge da anni presentato in Parlamento che puo' essere immediatamente approvato con la sola minima correzione (all'art. 2 comma primo, ed all'art. 3 comma primo) di portare a sei mesi il lasso di tempo di regolare soggiorno in Italia richiesto.

Per quanto concerne le elezioni politiche le competenti commissioni parlamentari valuteranno se occorra o meno una modifica costituzionale: ma non vi e' alcun dubbio che l'intero impianto della Costituzione della Repubblica Italiana e' coerente con il riconoscimento del primo diritto democratico a tutte le persone che in Italia realmente vivono (ovvero: l'attuale situazione di apartheid elettorale per oltre cinque milioni di persone nostre conterranee palesemente confligge sia de facto che de jure con la legalita' costituzionale).

*

Vi chiediamo pertanto una nitida presa di coscienza, una sincera risposta, un persuaso impegno: nel cruciale momento elettorale torni a valere erga omnes la democrazia che ogni persona riconosce e raggiunge e rispetta ed include.

La democrazia si difende e s'invera con la democrazia; il cuore della democrazia e' il diritto di voto.

Una persona, un voto.

 

4. MATERIALI. QUATTRO BOZZE DI LETTERE: AI PARLAMENTARI, AGLI ENTI LOCALI, AI MASS-MEDIA, A MOVIMENTI E ASSOCIAZIONI

 

Vi mettiamo a disposizione quattro bozze di lettere che potreste inviare rispettivamente: 1) alle ed ai parlamentari; 2) agli enti locali; 3) ai mass-media; 4) a movimenti e associazioni, con cui chiedere il loro impegno.

Vi segnaliamo che e' possibile contattare tutti i parlamentari attraverso i siti della Camera e del Senato; a nostro avviso sarebbe opportuno scrivere anche almeno ai seguenti indirizzi:

- on. Laura Boldrini, Presidente della Camera: laura.boldrini at camera.it

- on. Pietro Grasso, Presidente del Senato: pietro.grasso at senato.it

- e per opportuna conoscenza: on. Paolo Gentiloni, Presidente del Consiglio dei Ministri: presidente at pec.governo.it (quest'ultimo indirizzo e' "pec", ma riceve anche da caselle di posta elettronica non certificate).

Sperando che condividiate questa proposta, grazie fin d'ora per quanto vorrete fare.

*

1) Bozza di lettera alle ed ai parlamentari

Gentile parlamentare,

poiche' nelle prossime settimane il Parlamento sara' impegnato nella definizione della nuova legge elettorale le saremmo assai grati se volesse adoperarsi affinche' nel dibattito che portera' ad essa sia introdotto il tema del riconoscimento del diritto di voto ai milioni di persone presenti in Italia cui attualmente tale diritto non e' riconosciuto essendo nate altrove.

Come e' a tutti noto vivono stabilmente in Italia oltre cinque milioni di persone non native, che qui risiedono, qui lavorano, qui pagano le tasse, qui mandano a scuola i loro figli che crescono nella lingua e nella cultura del nostro paese; queste persone rispettano le nostre leggi, contribuiscono intensamente alla nostra economia, contribuiscono in misura determinante a sostenere il nostro sistema pensionistico, contribuiscono in modo decisivo ad impedire il declino demografico del nostro paese; sono insomma milioni di nostri effettivi conterranei che arrecano all'Italia ingenti benefici ma che tuttora sono privi del diritto di contribuire alle decisioni pubbliche che anche le loro vite riguardano.

L'occasione e' propizia perche' si pervenga finalmente a riconoscere loro il diritto di voto:

a) con legge ordinaria per quanto concerne le elezioni amministrative (nelle quali peraltro fin dal secolo scorso il diritto di voto e' gia' riconosciuto agli stranieri provenienti da altri paesi dell'Unione Europea);

b) con legge costituzionale per quanto concerne le elezioni politiche.

Come e' noto, esistono gia' significative esperienze di altri paesi cui far riferimento, e in Italia un prezioso dibattito in materia (con particolar riferimento ai profili non solo giuridici, ma anche politici ed etici) e' iniziato negli ultimi decenni del Novecento, ovvero da quando l'Italia da paese di emigrazione si e' progressivamente trasformata in paese di crescente immigrazione.

E' ben noto che il fondamento della democrazia e' il principio "una persona, un voto"; l'Italia essendo una repubblica democratica non puo' continuare a negare il primo diritto democratico a milioni di persone che vivono stabilmente qui.

Peraltro non sfugge a nessuno che il riconoscimento dei diritti politici e' il modo migliore, la guarentigia indispensabile, per contrastare adeguatamente il razzismo e lo schiavismo, due crimini da cui anche il nostro paese e' aggredito.

Last, but not least, il riconoscimento dei diritti politici e' il modo migliore, la guarentigia indispensabile, per contrastare adeguatamente l'emarginazione e la disperazione di persone che private degli elementari diritti democratici divengono ipso facto vittime reali o potenziali di ogni sorta di abusi e umiliazioni; e quindi e' anche il modo migliore, la guarentigia indispensabile, per contrastare adeguatamente il conseguente montare dello smarrimento e del risentimento e con essi le possibili derive violente e criminali da parte di persone cosi' brutalmente sopraffatte e fin annichilite da perdere la cognizione del bene e del male e divenir preda di poteri mafiosi e terroristi, di farneticanti, sadici e necrofili criminali predicatori d'odio e seminatori di strage.

La barbarie si contrasta con il diritto, con la civilta', con l'umanita'.

Le saremmo assai grati se lei volesse impegnarsi a promuovere tra i suoi colleghi parlamentari la consapevolezza dell'esigenza del riconoscimento del diritto di voto a milioni di persone che vivono con noi, lavorano con noi, sono i nostri vicini di casa, le persone con cui condividiamo la nostra quotidianita', e che tuttora sono paradossalmente e iniquamente prive del diritto a prendere parte alle decisioni pubbliche qui nel luogo in cui concretamente si svolge la loro esistenza.

Ringraziandola per l'attenzione, auspicando un suo persuaso interessamento ed effettivo impegno, la salutiamo cordialmente

Luogo, data, firma, indirizzo del mittente

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2) Bozza di lettera agli enti locali

Oggetto: Proposta di sostegno all'appello "Una persona, un voto"

Egregio Sindaco del Comune di ... / Egregio Presidente della Provincia di ... / Egregio Presidente della Regione ...,

vi proponiamo che l'ente locale da voi rappresentato esprima - attraverso un ordine del giorno, una mozione o un altro atto amministrativo che riterrete adeguato e opportuno - il vostro sostegno alla richiesta che il Parlamento nella nuova legge elettorale voglia finalmente riconoscere il diritto di voto a tutte le persone residenti nel nostro paese, essendovi in Italia "oltre cinque milioni di persone non native, che qui risiedono, qui lavorano, qui pagano le tasse, qui mandano a scuola i loro figli che crescono nella lingua e nella cultura del nostro paese; queste persone rispettano le nostre leggi, contribuiscono intensamente alla nostra economia, contribuiscono in misura determinante a sostenere il nostro sistema pensionistico, contribuiscono in modo decisivo ad impedire il declino demografico del nostro paese; sono insomma milioni di nostri effettivi conterranei che arrecano all'Italia ingenti benefici ma che tuttora sono privi del diritto di contribuire alle decisioni pubbliche che anche le loro vite riguardano".

L'occasione e' propizia perche' si pervenga finalmente a riconoscere loro il diritto di voto:

a) con legge ordinaria per quanto concerne le elezioni amministrative (nelle quali peraltro fin dal secolo scorso il diritto di voto e' gia' riconosciuto agli stranieri provenienti da altri paesi dell'Unione Europea);

b) con legge costituzionale per quanto concerne le elezioni politiche.

Hanno gia' espresso tra i primi il loro sostegno a questa proposta illustri personalita' impegnate in difesa dei diritti umani e per il bene comune come padre Alex Zanotelli ed innumerevoli altre persone.

Il fondamento della democrazia e' il principio "una persona, un voto"; l'Italia essendo una repubblica democratica non puo' continuare a negare il primo diritto democratico a milioni di persone che vivono stabilmente qui.

Ringraziandovi fin d'ora per l'attenzione, un cordiale saluto

Luogo, data, firma, indirizzo del mittente

*

3) Bozza di lettera ai mass-media

Oggetto: Un appello al Parlamento

Spettabile redazione / Egregia/o direttrice/direttore / Gentile giornalista,

sempre piu' numerose persone stanno sottoscrivendo la richiesta che il Parlamento italiano nella nuova legge elettorale voglia finalmente riconoscere il diritto di voto a tutte le persone residenti nel nostro paese, essendovi in Italia "oltre cinque milioni di persone non native, che qui risiedono, qui lavorano, qui pagano le tasse, qui mandano a scuola i loro figli che crescono nella lingua e nella cultura del nostro paese; queste persone rispettano le nostre leggi, contribuiscono intensamente alla nostra economia, contribuiscono in misura determinante a sostenere il nostro sistema pensionistico, contribuiscono in modo decisivo ad impedire il declino demografico del nostro paese; sono insomma milioni di nostri effettivi conterranei che arrecano all'Italia ingenti benefici ma che tuttora sono privi del diritto di contribuire alle decisioni pubbliche che anche le loro vite riguardano".

L'occasione e' propizia perche' si pervenga finalmente a riconoscere loro il diritto di voto:

a) con legge ordinaria per quanto concerne le elezioni amministrative (nelle quali peraltro fin dal secolo scorso il diritto di voto e' gia' riconosciuto agli stranieri provenienti da altri paesi dell'Unione Europea);

b) con legge costituzionale per quanto concerne le elezioni politiche.

Hanno gia' espresso tra i primi il loro sostegno a questa proposta illustri personalita' impegnate in difesa dei diritti umani e per il bene comune come padre Alex Zanotelli.

Il fondamento della democrazia e' il principio "una persona, un voto"; l'Italia essendo una repubblica democratica non puo' continuare a negare il primo diritto democratico a milioni di persone che vivono stabilmente qui.

Vi saremmo assai grati se la vostra testata desse notizia dell'iniziativa e ancor piu' se volesse sostenerla.

Ringraziandovi fin d'ora per l'attenzione, un cordiale saluto

Luogo, data, firma, indirizzo del mittente

*

4) Bozza di lettera a movimenti e associazioni

Oggetto: Proposta di sostegno all'appello "Una persona, un voto"

Cari amici, egregi signori,

come forse gia' saprete sempre piu' numerose persone stanno sottoscrivendo la richiesta che il Parlamento italiano nella nuova legge elettorale voglia finalmente riconoscere il diritto di voto a tutte le persone residenti nel nostro paese, essendovi in Italia "oltre cinque milioni di persone non native, che qui risiedono, qui lavorano, qui pagano le tasse, qui mandano a scuola i loro figli che crescono nella lingua e nella cultura del nostro paese; queste persone rispettano le nostre leggi, contribuiscono intensamente alla nostra economia, contribuiscono in misura determinante a sostenere il nostro sistema pensionistico, contribuiscono in modo decisivo ad impedire il declino demografico del nostro paese; sono insomma milioni di nostri effettivi conterranei che arrecano all'Italia ingenti benefici ma che tuttora sono privi del diritto di contribuire alle decisioni pubbliche che anche le loro vite riguardano".

L'occasione e' propizia perche' si pervenga finalmente a riconoscere loro il diritto di voto:

a) con legge ordinaria per quanto concerne le elezioni amministrative (nelle quali peraltro fin dal secolo scorso il diritto di voto e' gia' riconosciuto agli stranieri provenienti da altri paesi dell'Unione Europea);

b) con legge costituzionale per quanto concerne le elezioni politiche.

Hanno gia' espresso tra i primi il loro sostegno a questa proposta illustri personalita' impegnate in difesa dei diritti umani e per il bene comune come padre Alex Zanotelli.

Il fondamento della democrazia e' il principio "una persona, un voto"; l'Italia essendo una repubblica democratica non puo' continuare a negare il primo diritto democratico a milioni di persone che vivono stabilmente qui.

Vi saremmo assai grati se anche voi voleste condividere, sostenere e diffondere questa proposta.

Ringraziandovi fin d'ora per l'attenzione, un cordiale saluto

Luogo, data, firma, indirizzo del mittente

 

5. INCONTRI. IL XXV CONGRESSO DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO IL PRIMO E IL 2 APRILE 2017 A ROMA

 

Si svolgera' sabato primo aprile e domenica 2 aprile 2017 a Roma il XXV congresso del Movimento Nonviolento.

Per informazioni: tel. 0458009803, e-mail: serviziocivile at nonviolenti.org, siti: www.azionenonviolenta.it, www.nonviolenti.org

 

6. REPETITA IUVANT. ANCORA UNA VOLTA CINQUE TESTIMONIANZE SULLA MARCIA PERUGIA-ASSISI (E UN'APPENDICE)

 

Riproponiamo di seguito ancora una volta alcune testimonianza dalla marcia Perugia-Assisi del 19 ottobre 2014. E in appendice un testo del 2010.

 

7. REPETITA IUVANT. BENITO D'IPPOLITO: IL LAMENTO DEL VECCHIO

 

I miei maestri sono tutti morti

divenni vecchio tra le sconfitte

ho sempre saputo che nulla

conta oltre questo: salvare

le vite.

 

Il mondo in cui vissi e' scomparso

nessuna sa piu' la mia lingua

ho sempre saputo che solo

questo conta: salvare le vite.

 

Dei miei fallimenti non so darmi pace

nessuna mai ebbi speranza

sempre volli fare l'unica cosa giusta:

salvare le vite.

 

E' quasi l'alba. Esco di casa

per incamminarmi una volta ancora

sulla strada che da Perugia porta

ad Assisi.

 

Ovunque i padroni mangiano il cuore

dei loro operai, ovunque

le classi proprietarie controllano

le catene dell'umanita' loro schiava

ovunque le truppe imperiali

menano strage ancora.

 

Penso ancora i miei veri pensieri

sono felice di essere vivo

la lotta

continua.

 

8. REPETITA IUVANT. CORINZIO PIEGAPINI: LA MARCIA PURE 'ST'ANNO E' 'NNATA BBENE

 

La marcia pure 'st'anno e' 'nnata bbene.

La gente era pasciuta e benvestita

strillava "no a la morte e ssi' a la vita",

"volemo tutte ave' le panze piene".

 

Vedessi tu cche sciccherie e cche scene

pareva de trovasse a la partita:

"Evviva Santa Rosa e Ssanta Rita",

"s'ha da fa' ssolo quer che ce convene".

 

E io co' Cencio semo ite 'n giro

a 'mbraccica' la ggente e 'lleggerilla

de' pesi de la vita ar giorno d'oggi.

 

Emo ricorto n' sacco de reloggi,

de portafoji e pure quarche spilla,

tre catenine d'oro e 'n par de bbiro.

 

9. REPETITA IUVANT. GIACOMO DERVICANTO: ME PIACE FA' LA MARCIA DE LA PACE

 

Me piace fa' la marcia de la pace

me porto la merenna ne la sacca

er fiasco e tutta quanta l'artra cacca

la marcia de la pace a mme mme piace.

 

Cio' 'r pane, l'ova, l'ajo, le spinace

la robba che s'affetta e che se 'nsacca

la ciccia o sia de porco o sia de vacca

lessa bbollita a rosto o a la brace.

 

E ppe' llubbrificasse 'r gargarozzo

mentre che lemme lemme camminamo

je damo ggiu' a scolasse 'n ber barlozzo

 

e 'ntanto "A li mortacci" je strillamo

"de li zzozzoni de 'sto monno zzozzo".

L'umanita' mo' ssi' che la sarvamo.

 

10. REPETITA IUVANT. ORANGIO MACACCHI: DERETRO A 'STO LENZOLO ARCOBBALENO

 

Deretro a 'sto lenzolo arcobbaleno

diceveno 'sta marcia ade' 'no sballo

'na passeggiata, 'n giocherello, 'n ballo

serv'a sarva' la pace, gnentemeno!

 

Piu' ciaripenzo e ppiu' me ciavveleno.

Primo: faceva propio troppo callo.

Seconno: n'ze potrebbe fa' a ccavallo?

se riva prima e sse fatica meno.

 

Pe' tterzo: 'nvece d'esse 'na spianata

l'urtimo pezzo t'ha' d'arrampica'

e que' ade' propio 'na gran carognata.

 

Te ggiuro, si mme capita a 'ncontra'

a quello che cia' avuto 'sta penzata

je meno, che lo possin' ammazza'.

 

11. REPETITA IUVANT. BRICCHIO BIROCCHI: LA MARCIA DA PERUGGIA FIN'A ASSISI

 

La marcia da Peruggia fin'a Assisi

ade' 'na cosa, fiji mii, gajarda

se parte co' li bbotti de bombarda

se riva che ce vo' 'na flebboclisi.

 

Ar via 'ndo te ggiri so' ssorrisi:

nun ce se crede come che sse barda

la ggente: ce se mette la coccarda

se tignono de 'mpiastri su li visi

 

e vvia de gran galoppo pe' la scesa

che dda Peruggia esce a la campagna.

E ppoi se 'ntosta subbito l'impresa

 

se suda e nun se bbeve e nun se magna

se strilla e sse smadonna a la distesa:

a 'ffa la pace e' 'na fatica cagna.

 

12. REPETITA IUVANT. BREVE LITANIA DELLA NONVIOLENZA (2010)

 

La nonviolenza non e' la luna nel pozzo.

La nonviolenza non e' la pappa nel piatto.

La nonviolenza non e' il galateo del pappagallo.

La nonviolenza e' la lotta contro la violenza.

 

La nonviolenza non e' la ciancia dei rassegnati.

La nonviolenza non e' il bignami degli ignoranti.

La nonviolenza non e' il giocattolo degli intellettuali.

La nonviolenza e' la lotta contro la violenza.

 

La nonviolenza non e' il cappotto di Gogol.

La nonviolenza non e' il cavallo a dondolo dei generali falliti.

La nonviolenza non e' la Danimarca senza il marcio.

La nonviolenza e' la lotta contro la violenza.

 

La nonviolenza non e' l'ascensore senza bottoni.

La nonviolenza non e' il colpo di carambola.

La nonviolenza non e' l'applauso alla fine dell'atto terzo.

La nonviolenza e' la lotta contro la violenza.

 

La nonviolenza non e' il museo dell'esotismo.

La nonviolenza non e' il salotto dei perdigiorno.

La nonviolenza non e' il barbiere di Siviglia.

La nonviolenza e' la lotta contro la violenza.

 

La nonviolenza non e' la spiritosaggine degli impotenti.

La nonviolenza non e' la sala dei professori.

La nonviolenza non e' il capello senza diavoli.

La nonviolenza e' la lotta contro la violenza.

 

La nonviolenza non e' il ricettario di Mamma Oca.

La nonviolenza non e' l'albero senza serpente.

La nonviolenza non e' il piagnisteo di chi si e' arreso.

La nonviolenza e' la lotta contro la violenza.

 

La nonviolenza non e' la quiete dopo la tempesta.

La nonviolenza non e' il bicchiere della staffa.

La nonviolenza non e' il vestito di gala.

La nonviolenza e' la lotta contro la violenza.

 

La nonviolenza non e' il sapone con gli gnocchi.

La nonviolenza non e' il film al rallentatore.

La nonviolenza non e' il semaforo sempre verde.

La nonviolenza e' la lotta contro la violenza.

 

La nonviolenza non e' il jolly pescato nel mazzo.

La nonviolenza non e' il buco senza la rete.

La nonviolenza non e' il fiume dove ti bagni due volte.

La nonviolenza e' la lotta contro la violenza.

 

La nonviolenza non e' l'abracadabra degli stenterelli.

La nonviolenza non e' il cilindro estratto dal coniglio.

La nonviolenza non e' il coro delle mummie del gabinetto.

La nonviolenza e' la lotta contro la violenza.

 

La nonviolenza non e' niente che si veda in televisione.

La nonviolenza non e' niente che si insegni dalle cattedre.

La nonviolenza non e' niente che si serva al bar.

La nonviolenza e' solo la lotta contro la violenza.

 

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UNA PERSONA, UN VOTO

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Per il riconoscimento del diritto di voto a tutte le persone che risiedono in Italia

Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XVIII)

Numero 61 del 28 marzo 2017

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