[Nonviolenza] Telegrammi. 2638
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- Date: Sat, 4 Mar 2017 23:16:01 +0100 (CET)
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TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 2638 del 5 marzo 2017
Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XVIII)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com
Sommario di questo numero:
1. Opporsi
2. Due provvedimenti indispensabili per far cessare le stragi nel Mediterraneo e la schiavitu' in Italia
3. "Una persona, un voto". Un appello all'Italia civile
4. Verso l'otto marzo
5. "Non una di meno": Insieme contro la violenza maschile
6. XXV congresso del Movimento Nonviolento
7. Movimento Nonviolento: Invito al XXV congresso
8. Segnalazioni librarie
9. La "Carta" del Movimento Nonviolento
10. Per saperne di piu'
1. SCORCIATOIE. OPPORSI
Opporsi alla guerra: col diritto di voto.
Opporsi alle stragi: col diritto di voto.
Opporsi al razzismo: col diritto di voto.
Opporsi alle mafie: col diritto di voto.
Opporsi alle dittature: col diritto di voto.
Opporsi alla schiavitu': col diritto di voto.
*
Una sola umanita'.
Una persona, un voto.
2. REPETITA IUVANT. DUE PROVVEDIMENTI INDISPENSABILI PER FAR CESSARE LE STRAGI NEL MEDITERRANEO E LA SCHIAVITU' IN ITALIA
Riconoscere a tutti gli esseri umani il diritto di giungere nel nostro paese in modo legale e sicuro.
Riconoscere il diritto di voto a tutte le persone che vivono nel nostro paese.
3. INIZIATIVE. "UNA PERSONA, UN VOTO". UN APPELLO ALL'ITALIA CIVILE
Un appello all'Italia civile: sia riconosciuto il diritto di voto a tutte le persone che vivono in Italia.
Il fondamento della democrazia e' il principio "una persona, un voto"; l'Italia essendo una repubblica democratica non puo' continuare a negare il primo diritto democratico a milioni di persone che vivono stabilmente qui.
Vivono stabilmente in Italia oltre cinque milioni di persone non native, che qui risiedono, qui lavorano, qui pagano le tasse, qui mandano a scuola i loro figli che crescono nella lingua e nella cultura del nostro paese; queste persone rispettano le nostre leggi, contribuiscono intensamente alla nostra economia, contribuiscono in misura determinante a sostenere il nostro sistema pensionistico, contribuiscono in modo decisivo ad impedire il declino demografico del nostro paese; sono insomma milioni di nostri effettivi conterranei che arrecano all'Italia ingenti benefici ma che tuttora sono privi del diritto di contribuire alle decisioni pubbliche che anche le loro vite riguardano.
Una persona, un voto. Il momento e' ora.
*
All'appello "Una persona, un voto" hanno gia' espresso il loro sostegno innumerevoli persone, tra cui tra le prime:
padre Alex Zanotelli
Lidia Menapace, partigiana, femminista e senatrice emerita
Gianfranco Aldrovandi, del "Collettivo nonviolento uomo-ambiente"
Rocco Altieri, docente e saggista, direttore dei "Quaderni Satyagraha", Centro Gandhi di Pisa
Simonetta Astigiano, biologa e ricercatrice
Lino Balza, ecologista
don Franco Barbero
Daniele Barbieri, blogger
Davide Barillari, consigliere regionale del Lazio
Vittorio Bellavite, coordinatore nazionale di "Noi Siamo Chiesa"
Eleonora Bellini, bibliotecaria e scrittrice
Giuliana Beltrame, sociologa e attivista
Maurizio Benazzi, quacchero, curatore della newsletter "Ecumenici"
don Gianni Bergamaschi
Ascanio Bernardeschi, saggista e militante
Massimiliano Bernini, deputato
Norma Bertullacelli, dell'"ora in silenzio per la pace" di Genova
Michele Boato, ecologista
Franco Borghi, attivista per la pace e la legalita'
Dario Borso, filosofo
Paolo Bosi, docente universitario
Silvio Bozzi, docente universitario
Anna Bravo, storica
Giuseppe Burgio, pedagogista, Universita' di Enna
Alberto Cacopardo, antropologo
Alessandro Capuzzo, ecopacifista
Gennaro Carotenuto, storico
Maria Luigia Casieri, dirigente scolastica
Pilar Castel, autrice e attrice No War
Marco Catarci, pedagogista e docente universitario
Olindo Cicchetti, figura storica dei movimenti ecopacifisti e per i diritti, narratore di comunita'
Giancarla Codrignani, saggista e deputata emerita
Francesco Coletta, docente e coordinatore della Federazione Gilda-Unams di Viterbo
don Franco Corbo, parroco, presidente del gruppo di volontariato "Solidarieta'"
Lucia Cruschelli, associazione "Mestizaje" di Cecina
Pasquale D'Andretta, formatore
Massimo Dalla Giovanna, impiegato, delegato Rsu
Tiziana Dal Pra, presidente dell'associazione "Trama di terre" di Imola
Emanuela Dei, giornalista
Tonio Dell'Olio, presidente Pro Civitate Christiana di Assisi, gia' coordinatore nazionale di Pax Christi, gia' responsabile di Libera International
Giorgio Demurtas, docente universitario
Lucia De Sanctis, associazione "Mestizaje" di Cecina
Maria Rosa De Troia, attivista in difesa della Costituzione
Mario Di Marco, responsabile della formazione dei volontari in servizio civile della Caritas diocesana di Viterbo
Domenico Di Pietro, associazione "Mestizaje" di Cecina
Angela Dogliotti, peace-researcher
Luciano Dottarelli, docente e saggista, presidente Club Unesco Viterbo-Tuscia
Massimo Duranti, giudice di pace emerito
Osvaldo Ercoli, figura storica dell'impegno per la pace, i diritti umani, l'ambiente
Carla Ermoli, pensionata
suor Maria Stella Fabbri
Sergio Falcone, poeta
Valentina Franchi, associazione "Mestizaje" di Cecina
Sancia Gaetani, Wilfp Italia
Haidi Gaggio Giuliani, senatrice emerita
Elena Gajani Monguzzi, docente, poetessa, impegnata per i diritti umani di tutti gli esseri umani
Francuccio Gesualdi, animatore del "Centro nuovo modello di sviluppo"
Agnese Ginocchio, cantautrice per la pace e la nonviolenza
Miguel Gotor, senatore
Carmine Grassimo, docente, formatore, capo scout e barelliere a Lourdes
Carlo Gubitosa, saggista e mediattivista
Paolo Henrici De Angelis, architetto
Paolo Hutter, giornalista
Luca Kocci, docente, giornalista, saggista
Francesca Koch, presidente della "Casa Internazionale delle Donne" di Roma
Alberto L'Abate, presidente onorario dell'Ipri
Federico La Sala, docente di filosofia e saggista
Raniero La Valle, senatore emerito, direttore di "Vasti", presidente del Comitato per la democrazia internazionale
Paolo Limonta, maestro elementare e consigliere comunale
Antonella Litta, dell'Associazione italiana medici per l'ambiente
Anna Lodeserto, internazionalista ed esperta di politiche migratorie, cittadinanza e mobilita'
Eugenio Longoni, militante antifascista
Franco Lorenzoni, maestro elementare e coordinatore della Casa-laboratorio di Cenci
Paolo Lucchesi, dal lungo curriculum d'impegno sociale
Daniele Lugli, presidente onorario del Movimento Nonviolento
Monica Luisoni, attivista
Antonio Lupo, medico
Maria Immacolata Macioti, sociologa, docente universitaria
Agnese Manca, docente universitaria, impegnata in molte iniziative di solidarieta'
Giovanni Mandorino, del Centro Gandhi di Pisa
Cristina Maranesi, blogger
Luisa Marchini, operatrice culturale, saggista e narratrice
don Mario Marchiori
Alessandro Marescotti, fondatore e presidente di Peacelink
Gian Marco Martignoni, Cgil Varese
Rachele Matteucci, insegnante di lingua italiana per stranieri presso l'Associazione San Martino de Porres
Cristina Mattiello, insegnante, giornalista
Clementina Mazzucco, docente universitaria, saggista
Alessandra Mecozzi, presidente di "Cultura e' liberta'. Una campagna per la Palestina"
Enrico Mezzetti, presidente dell'Anpi provinciale di Viterbo
Pierangelo Monti, del Mir di Ivrea
Luisa Morgantini, gia' vicepresidente del Parlamento Europeo
Rosangela Mura, attivista
Alessandro Murgia, medico impegnato nella solidarieta'
Loretta Mussi, Rete romana di solidarieta' con la Palestina
Amalia Navoni, educatrice e attivista per i diritti umani e i beni comuni
Giorgio Nebbia, ecologista
Giovanna Niccoli, attivista
don Gianni Novelli, direttore emerito del Cipax
Emilia Pacelli, casalinga
Giovanna Pagani, Wilpf Italia
Vittorio Pallotti, fondatore del Centro di documentazione del manifesto pacifista internazionale
Maria Paola Patuelli, Comitato in difesa della Costituzione di Ravenna e Associazione femminile maschile plurale
Donato Perreca, pensionato
Enrico Peyretti, saggista e peace-researcher
Giorgio Piacentini, presidente emerito del Cipax
Leo Piacentini, pensionato
Rosanna Pirajno, architetta, presidente dell'associazione "Mezzocielo" di Palermo
Alessandro Pizzi, gia' sindaco di Soriano nel Cimino, docente di matematica e fisica, volontario nel carcere di Viterbo
Rocco Pompeo, presidente della "Fondazione Nesi"
Pier Paolo Poncia, geologo
Giuliano Pontara, filosofo
Franco Porcu, operaio
Alessandro Presicce, giurista
Andrea Pubusa, giurista
Pasquale Pugliese, segreteria nazionale del Movimento Nonviolento
Mauro Pugni, Cdb di Modena
Laura Quagliuolo, redattrice e attivista del Coordinamento italiano di sostegno alle donne afghane
Fabio Ragaini, Gruppo Solidarieta'
Roberto Rampi, deputato
Massimo Ribelli, Universita' di Roma "La Sapienza"
Annamaria Rivera, antropologa
Giorgio Roversi, pensionato
Vincenzo Sanfilippo, sociologo, della Comunita' dell'Arca di Lanza del Vasto
Lavinia Sangiorgi, volontaria di Focus - Casa dei diritti sociali di Roma
Antonia Sani, Wilpf Italia
Adriano Sansa, magistrato e poeta
Delfino Santaniello, figura storica dell'impegno per la legalita' e la democrazia
Eugenio Santi, presidente del Gavci
don Alessandro Santoro, della comunita' delle Piagge
padre Pietro Sartorel, sacerdote, missionario in Brasile
Giovanni Sarubbi, direttore de "Il dialogo"
Renato Sasdelli, docente universitario e saggista
Eugenio Scardaccione, dirigente scolastico
Manlio Schiavo, docente, referente del Comitato cittadino di Bagheria per la Costituzione
Marco Scipioni, presidente del Centro studi e documentazione "Don Pietro Innocenti"
Rosa Scognamiglio, docente impegnata in difesa dei diritti umani e della Costituzione
Arturo Scotto, capogruppo di Sinistra Italiana alla Camera dei Deputati
Giovanni Battista Sgritta, sociologo e docente universitario
Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo
Matteo Soccio, "Casa per la Pace" di Vicenza
Pietro Soldini, responsabile immigrazione della Cgil
Irene Starace, Wilpf Italia
Michelangelo Tumini, dei "Cantieri di pace" di Osimo, Offagna, Castelfidardo e Loreto
Olivier Turquet, educatore ed editore, coordinatore di "Pressenza"
Laura Tussi, giornalista e scrittrice
Mao Valpiana, presidente del Movimento Nonviolento
Leonardo Varvaro, docente universitario
Antonio Vermigli, direttore di "In dialogo"
Giulio Vittorangeli, presidente dell'Associazione Italia-Nicaragua di Viterbo
Luciano Zambelli, della Lega per il disarmo unilaterale
Rina Zardetto, presidente dell'Associazione Reggiana per la Costituzione
Franco Zunino, ingegnere
*
Per adesioni: centropacevt at gmail.com, crpviterbo at yahoo.it
Per dare notizia delle adesioni ai presidenti del Parlamento:
- on. Laura Boldrini, Presidente della Camera: laura.boldrini at camera.it
- on. Pietro Grasso, Presidente del Senato: pietro.grasso at senato.it
4. INIZIATIVE. VERSO L'OTTO MARZO
Avvicinandosi l'otto marzo, Giornata internazionale di lotta delle donne per la liberazione dell'umanita' dalla violenza maschilista, ovunque si promuovano iniziative di riflessione e di azione.
5. APPELLI. "NON UNA DI MENO": INSIEME CONTRO LA VIOLENZA MASCHILE
[Dal movimento "Non una di meno" di Viterbo (per contatti: nonunadimenoviterbo at gmail.com) riceviamo e diffondiamo]
Il movimento "Non una di meno" di Viterbo - Erinna, Kyanos, Sans Frontieres, sindacato Usb, Casa dei Diritti della Tuscia, la Gattaruga e singole donne - nasce per combattere la violenza maschile sulle donne. Per violenza non intendiamo solo quella fisica, ma anche quella psicologica, culturale ed economica.
Con l'aiuto dei sindacati di base per l'8 marzo, abbiamo proclamato lo Sciopero Generale al grido "Se le nostre vite non valgono, allora ci fermiamo!".
Noi non accettiamo piu' che la violenza, condannata a parole, venga piu' che tollerata nei fatti. Non c'e' nessuno stato d'eccezione o di emergenza: il femminicidio e' solo l'estrema conseguenza della cultura che lo alimenta e lo giustifica. E' una fenomenologia strutturale che come tale va affrontata.
La liberta' delle donne e' sempre piu' sotto attacco, qualsiasi scelta e' continuamente giudicata e ostacolata. All'aumento delle morti non corrisponde una presa di coscienza delle istituzioni e della societa' che anzi continua a colpevolizzarci. I media continuano a veicolare un immaginario femminile stereotipato: vittimismo, spettacolo e neanche una narrazione coerente con le vite reali delle donne.
La politica ci strumentalizza senza che ci sia una concreta volonta' di contrastare il problema: si riduce tutto a dibattiti spettacolari e trovate pubblicitarie. Non c'e' nessun piano programmatico adeguato. La formazione nelle scuole e nelle universita' sulle tematiche di genere e' ignorata o fortemente ostacolata, solo qualche brandello accidentale di formazione e' previsto per il personale socio-sanitario, le forze dell'ordine e la magistratura.
Dai commissariati alle aule dei tribunali subiamo l'umiliazione di essere continuamente messe in discussione e di non essere credute, burocrazia e tempi d'attesa ci fanno pentire di aver denunciato, spesso ci uccidono. Dal lavoro alle scelte procreative si impone ancora la retorica della moglie e madre che sacrifica la sua intera vita per la famiglia.
Di fronte a questo scenario siamo tutte consapevoli che gli strumenti a disposizione del piano straordinario del governo contro la violenza, da subito criticato dalle femministe e dalle attiviste dei centri antiviolenza, si sono rivelati alla prova dei fatti troppo spesso disattesi e inefficaci, quando se non proprio nocivi.
In piu' parti del paese e da diversi gruppi di donne emerge da tempo la necessita' di dar vita ad un cambiamento sostanziale di cui essere protagoniste e che si misuri sui diversi aspetti della violenza di genere per prevenirla e trovare vie d'uscita concrete. E' giunto il momento di essere unite ed ambiziose e di mettere insieme tutte le nostre intelligenze e competenze.
Per tutti questi motivi invitiamo associazioni, enti, comitati e singole ad unirsi a noi alla manifestazione che si terra' a piazza del Plebiscito, ore 15.30, a Viterbo. Insieme, per dire no alla violenza contro le donne.
Per contatti e adesioni: nonunadimenoviterbo at gmail.com
6. INCONTRI. XXV CONGRESSO DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO
Si svolgera' sabato primo aprile e domenica 2 aprile 2017 a Roma il XXV congresso del Movimento Nonviolento.
Per informazioni: tel. 0458009803, e-mail: serviziocivile at nonviolenti.org, siti: www.azionenonviolenta.it, www.nonviolenti.org
7. REPETITA IUVANT. MOVIMENTO NONVIOLENTO: INVITO AL XXV CONGRESSO
[Dal Movimento Nonviolento riceviamo e diffondiamo]
Nei giorni 1 e 2 aprile si terra' a Roma il XXV Congresso nazionale del Movimento Nonviolento. E' importante che gli iscritti, i simpatizzanti, i gruppi locali, le amiche e gli amici della nonviolenza partecipino attivamente. Ne saremmo davvero contenti. Il Congresso e' il momento piu' alto della vita di Movimento.
Prenotando il viaggio e il pernottamento fin d'ora, si possono trovare prezzi ancora molto convenienti.
Grazie per il tuo riscontro, un caro saluto,
Mao Valpiana, presidente
*
Qui il senso del Congresso
http://www.azionenonviolenta.it/xxv-congresso-del-mn-la-premessa/
*
Qui le indicazioni logistiche
http://www.azionenonviolenta.it/xxv-congresso-del-mn-linvito-alcune-informazioni-logistiche/
*
Qui il programma
http://www.azionenonviolenta.it/xxv-congresso-del-mn-programma/
*
La premessa
Nei giorni 1 e 2 aprile 2017 si terra' a Roma il XXV Congresso nazionale del Movimento Nonviolento, che avra' come titolo: "Coerenza, continuita', convinzione. La nonviolenza oggi".
Nel desolante panorama che l'attualita' ci riserva ogni giorno, la nonviolenza rappresenta quell'orizzonte che stiamo cercando oltre la cima piu' alta. Non lo vediamo ancora, ma sappiamo che c'e'.
Il nostro Movimento, per quanto piccolo e marginale, e' impegnato nella scalata con "coerenza, continuita', convinzione" (sono parole di Pietro Pinna, che ci ha lasciato un anno fa): camminare in salita in gruppo e' meno faticoso che farlo da soli.
Per questo ti chiediamo di essere con noi al Congresso.
Il Congresso e' un'assemblea aperta a tutti, e tutti hanno diritto di parola. Possono votare (cioe' decidere gli impegni ed eleggere i responsabili) solo gli iscritti al Movimento Nonviolento per il 2017 (cioe' coloro che si sono persuasi ad assumere la responsabilita' di partecipare attivamente alla nonviolenza organizzata). Il Congresso e' il momento piu' alto della vita del Movimento.
L'adesione al Movimento comporta l'accettazione e la condivisione della Carta programmatica.
La "carta" del Movimento Nonviolento
Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.
Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:
1. l'opposizione integrale alla guerra;
2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;
3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;
4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.
Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.
Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.
*
L'invito
Cari amici e amiche,
il XXV Congresso nazionale del Movimento Nonviolento "Coerenza, continuita', convinzione. La nonviolenza oggi" si terra' a Roma nei giorni 1 e 2 aprile 2017, con un precedente appuntamento il 31 marzo, secondo il dettagliato programma riportato sul retro. E' aperto alla partecipazione delle persone interessate e chiama ad un particolare impegno di diffusione dell'iniziativa e di presenza tutti gli aderenti. E' in tale sede infatti che vengono fissate le linee programmatiche e nominati gli organi dell'associazione.
Certi di vedervi numerosi a questo importante appuntamento La Presidenza, la Segreteria, il Comitato di Coordinamento del Movimento Nonviolento
Il Congresso e' aperto a tutti, ma possono votare solo gli iscritti in regola per il 2017. In sede congressuale sara' possibile rinnovare o fare una nuova iscrizione. Chiunque puo' intervenire, ma e' richiesta una quota di euro 5,00 di partecipazione al Congresso.
*
Alcune informazioni logistiche
- la Sala convegni dei Salesiani in via Marsala, 42 e' laterale alla stazione Roma Termini, uscendo dai binari a destra
- la Sala convegni dei Radicali in via di Torre Argentina, 76 e' in pieno centro storico, tra Largo Argentina e il Pantheon
- prenotando per tempo i biglietti ferroviari (Trenitalia o Italo) e' possibile usufruire di prezzi vantaggiosi per raggiungere Roma
- il pernottamento sara' autonomo (sara' possibile pernottare presso la sede del Congresso, contattando direttamente i Salesiani - per info e prenotazioni: 064927221 -, a questi prezzi compresi di colazione e tassa di soggiorno: singola 56,50 euro; doppia 98 euro, tripla 134,5 euro; quadrupla 156 euro. Roma offre inoltre molteplici possibilita', anche a prezzi contenuti, nei pressi di via Marsala in zona Termini)
- anche i pasti saranno autonomi, tranne per il pranzo di sabato 1 aprile, organizzato presso la sede del Congresso, con prenotazione necessaria entro il 20 marzo 2017, contattando la sede del Movimento Nonviolento, tel 045.8009803, e-mail serviziocivile at nonviolenti.org
*
Il programma
XXV Congresso nazionale del Movimento Nonviolento
Coerenza, continuita', convinzione
La nonviolenza oggi
1-2 aprile 2017
Roma, via Marsala 42
Programma del Congresso
Sabato 1 aprile
ore 10:00 accoglienza, iscrizioni
ore 10:15 insediamento Presidenza (Daniele Taurino, Elena Buccoliero, Mao Valpiana)
ore 10:20 saluto di Franco Ferrarotti (sociologo emerito)
ore 10:30 relazione della segreteria (Pasquale Pugliese) e della presidenza (Mao Valpiana)
ore 11:30 interventi, saluti degli ospiti e degli invitati
ore 12:00 dibattito generale in plenaria
ore 13:00 pausa pranzo
ore 15:00 ripresa lavori (prosegue il dibattito generale, interventi di iscritti e osservatori)
ore 16:30 formazione delle commissioni di lavoro
ore 17:00 - 20:00 lavori delle commissioni:
1. Esperienze educative per la nonviolenza (Raffaella Mendolia, Enrico Pompeo)
2. Un'altra difesa e' possibile (Pasquale Pugliese, Caterina Del Torto)
3. La forza preziosa dei piccoli gruppi (Daniele Taurino, Vittorio Venturi, Claudio Morselli)
ore 20:00 pausa cena (serata libera)
Domenica 2 aprile
ore 9:00 relazione dei lavori delle commissioni, dibattito, presentazione delle mozioni
ore 11:00 votazione delle mozioni congressuali, elezione degli organi e adempimenti
ore 13:00 termine e chiusura del XXV Congresso nazionale
Il Congresso sara' preceduto da un dibattito inaugurale e di presentazione aperto alla citta' di Roma
Venerdi' 31 marzo
in via di Torre Argentina 76
ore 18:00 - 20:00 Migrazioni e conflitti. Politiche per la citta' aperta
dibattito con la partecipazione, tra gli altri, di Daniele Lugli (Movimento Nonviolento), Mauro Biani (vignettista), modera Marco Damilano (vicedirettore de L'Espresso)
*
I luoghi
- via Marsala, laterale della Stazione Termini (uscendo dai binari a destra)
- via di Torre Argentina, in pieno centro storico, tra Largo Argentina e il Pantheon
8. SEGNALAZIONI LIBRARIE
Riletture
- AA. VV., La Scuola di Francoforte. La storia e i testi, Einaudi, Torino 2005, pp. XLVIII + 420.
- Paul-Laurent Assoun, La scuola di Francoforte, Lucarini, Roma 1988, pp. 160.
- Giuseppe Bedeschi, Introduzione a la Scuola di Francoforte, Laterza, Roma-Bari 1985, 1987, pp. IV + 188.
- Martin Jay, L'immaginazione dialettica. Storia della Scuola di Francoforte e dell'Istituto per le ricerche sociali 1923-1950, Einaudi, Torino 1979, pp. XX + 534.
- Goran Therborn, Critica e rivoluzione. La Scuola di Francoforte, Laterza, Bari 1972, pp. IV + 170.
- Pierre V. Zima, Guida alla Scuola di Francoforte, Rizzoli, Milano 1976, pp. 224.
9. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO
Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.
Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:
1. l'opposizione integrale alla guerra;
2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;
3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;
4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.
Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.
Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.
10. PER SAPERNE DI PIU'
Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it
Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 2638 del 5 marzo 2017
Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XVIII)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com , sito: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
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