[Nonviolenza] Telegrammi. 2583



 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 2583 dell'8 gennaio 2017

Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XVIII)

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com

 

Sommario di questo numero:

1. Olivier Turquet a sostegno dell'appello "Una persona, un voto"

2. Bozza di lettera alle ed ai parlamentari per il diritto di voto a milioni di persone fin qui escluse

3. Tre indirizzi utili

4. Peppe Sini: Al freddo e al gelo

5. Segnalazioni librarie

6. La "Carta" del Movimento Nonviolento

7. Per saperne di piu'

 

1. INIZIATIVE. OLIVIER TURQUET A SOSTEGNO DELL'APPELLO "UNA PERSONA, UN VOTO"

 

Anche Olivier Turquet (una delle piu' vive e acute voci creative e nonviolente del movimento giovanile degli anni '70, ma anche educatore, giornalista, scrittore, editore, artista e sperimentatore di plurimi linguaggi, ed alcuni anni fa tra i principali promotori della "Marcia mondiale per la pace e la nonviolenza") ha espresso il suo sostegno all'appello "Una persona, un voto", affinche' con la nuova legge elettorale il Parlamento italiano riconosca il diritto di voto a tutte le persone residenti nel nostro paese.

Ringraziamo di cuore Olivier Turquet per il suo autorevole intervento ed auspichiamo che tutti i parlamentari ascoltino la sua voce, come quella di padre Alex Zanotelli, della storica Anna Bravo, del filosofo Giuliano Pontara, del presidente onorario del Movimento Nonviolento Daniele Lugli e di innumerevoli altre persone di volonta' buona che ritengono inammissibile che in Italia siano ancora private del diritto di voto milioni di persone che qui vivono, lavorano, pagano le tasse, mandano a scuola i loro figli, rispettano le leggi, contribuiscono intensamente all'economia, contribuiscono in misura determinante a sostenere il sistema pensionistico, contribuiscono in modo decisivo ad impedire il declino demografico del paese, arrecano all'Italia ingenti benefici ma sono tuttora assurdamente private del diritto di contribuire alle decisioni pubbliche che anche le loro vite riguardano.

 

2. MATERIALI. BOZZA DI LETTERA ALLE ED AI PARLAMENTARI PER IL DIRITTO DI VOTO A MILIONI DI PERSONE FIN QUI ESCLUSE

 

Gentile parlamentare,

poiche' nelle prossime settimane il Parlamento sara' impegnato nella definizione della nuova legge elettorale le saremmo assai grati se volesse adoperarsi affinche' nel dibattito che portera' ad essa sia introdotto il tema del riconoscimento del diritto di voto ai milioni di persone presenti in Italia cui attualmente tale diritto non e' riconosciuto essendo nate altrove.

*

Come e' a tutti noto vivono stabilmente in Italia oltre cinque milioni di persone non native, che qui risiedono, qui lavorano, qui pagano le tasse, qui mandano a scuola i loro figli che crescono nella lingua e nella cultura del nostro paese; queste persone rispettano le nostre leggi, contribuiscono intensamente alla nostra economia, contribuiscono in misura determinante a sostenere il nostro sistema pensionistico, contribuiscono in modo decisivo ad impedire il declino demografico del nostro paese; sono insomma milioni di nostri effettivi conterranei che arrecano all'Italia ingenti benefici ma che tuttora sono privi del diritto di contribuire alle decisioni pubbliche che anche le loro vite riguardano.

*

L'occasione e' propizia perche' si pervenga finalmente a riconoscere loro il diritto di voto:

a) con legge ordinaria per quanto concerne le elezioni amministrative (nelle quali peraltro fin dal secolo scorso il diritto di voto e' gia' riconosciuto agli stranieri provenienti da altri paesi dell'Unione Europea);

b) con legge costituzionale per quanto concerne le elezioni politiche.

Come e' noto, esistono gia' significative esperienze di altri paesi cui far riferimento, e in Italia un prezioso dibattito in materia (con particolar riferimento ai profili non solo giuridici, ma anche politici ed etici) e' iniziato negli ultimi decenni del Novecento, ovvero da quando l'Italia da paese di emigrazione si e' progressivamente trasformata in paese di crescente immigrazione.

E' ben noto che il fondamento della democrazia e' il principio "una persona, un voto"; l'Italia essendo una repubblica democratica non puo' continuare a negare il primo diritto democratico a milioni di persone che vivono stabilmente qui.

Peraltro non sfugge a nessuno che il riconoscimento dei diritti politici e' il modo migliore, la guarentigia indispensabile, per contrastare adeguatamente il razzismo e lo schiavismo, due crimini da cui anche il nostro paese e' aggredito.

Last, but not least, il riconoscimento dei diritti politici e' il modo migliore, la guarentigia indispensabile, per contrastare adeguatamente l'emarginazione e la disperazione di persone che private degli elementari diritti democratici divengono ipso facto vittime reali o potenziali di ogni sorta di abusi e umiliazioni; e quindi e' anche il modo migliore, la guarentigia indispensabile, per contrastare adeguatamente il conseguente montare dello smarrimento e del risentimento e con essi le possibili derive violente e criminali da parte di persone cosi' brutalmente sopraffatte e fin annichilite da perdere la cognizione del bene e del male e divenir preda di poteri mafiosi e terroristi, di farneticanti, sadici e necrofili criminali predicatori d'odio e seminatori di strage.

La barbarie si contrasta con il diritto, con la civilta', con l'umanita'.

*

Le saremmo assai grati se lei volesse impegnarsi a promuovere tra i suoi colleghi parlamentari la consapevolezza dell'esigenza del riconoscimento del diritto di voto a milioni di persone che vivono con noi, lavorano con noi, sono i nostri vicini di casa, le persone con cui condividiamo la nostra quotidianita', e che tuttora sono paradossalmente e iniquamente prive del diritto a prendere parte alle decisioni pubbliche qui nel luogo in cui concretamente si svolge la loro esistenza.

*

Ringraziandola per l'attenzione, auspicando un suo persuaso interessamento ed effettivo impegno, la salutiamo cordialmente.

Firma

Luogo e data

Indirizzo del mittente

 

3. MATERIALI. TRE INDIRIZZI UTILI

 

Chi volesse comunicare ai Presidenti della Camera e del Senato (e per conoscenza al Presidente del Consiglio dei Ministri) il proprio sostegno all'appello "Una persona, un voto", affinche' sia riconosciuto il diritto di voto a tutte le persone che vivono in Italia e che con la loro presenza ed il loro lavoro arrecano grande beneficio al paese, puo' scrivere ai seguenti indirizzi:

- on. Laura Boldrini, Presidente della Camera: laura.boldrini at camera.it

- on. Pietro Grasso, Presidente del Senato: pietro.grasso at senato.it

e per opportuna conoscenza:

- on. Paolo Gentiloni, Presidente del Consiglio dei Ministri: presidente at pec.governo.it (quest'ultimo indirizzo e' "pec", ma riceve anche da caselle di posta elettronica non certificate).

 

4. EDITORIALE. PEPPE SINI: AL FREDDO E AL GELO

 

Questo scandalo degli scandali: le persone che muoiono di freddo.

Nel nostro paese scintillante di luminarie, di enormi negozi che sembrano il paese di bengodi, di divertimentifici che non chiudono mai, di sperperi sardanapaleschi.

E le persone che muoiono di freddo. Questo scandalo degli scandali.

*

Non e' forse salvare le vite il primo dovere?

Non e' forse il diritto alla vita il primo diritto?

E non sono forse gli esseri umani animali sociali?

E societa' non significa appunto aiuto reciproco?

*

Se restano chiuse le porte, se restano chiusi i cuori, si estingue l'umanita'.

 

5. SEGNALAZIONI LIBRARIE

 

Letture

- AA. VV., Cesare Musatti. Il fondatore della psicoanalisi italiana, Hachette, Milano 2016, pp. 144, euro 9,99.

*

Riletture

- Svetlana Aleksievic, Incantati dalla morte, Edizioni e/o, Roma 2005, pp. 272.

- Svetlana Aleksievic, Preghiera per Cernobyl, Edizioni e/o, Roma 2001, 2004, pp. 360.

- Svetlana Aleksievic, Ragazzi di zinco, Edizioni e/o, Roma 2003, pp. 320.

*

Riedizioni

- Mauro Corona, La fine del mondo storto, Mondadori, Milano 2015, Rcs, Milano 2016, pp. 176, euro 7,90 (in supplemento al "Corriere della sera" e al settimanale "Oggi").

 

6. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

 

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.

Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:

1. l'opposizione integrale alla guerra;

2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;

3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;

4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.

Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.

Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

 

7. PER SAPERNE DI PIU'

 

Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it

Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

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