[Nonviolenza] Telegrammi. 2562



 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 2562 del 14 dicembre 2016

Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XVII)

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com

 

Sommario di questo numero:

1. "Con gli occhi aperti, con vigile cuore". Una lettera aperta al Presidente del Consiglio dei Ministri

2. Paolo De Benedetti

3. Esma Redzepova

4. Tullio Savi

5. "Il sistema dei trasporti". Un incontro di studio a Viterbo

6. Segnalazioni librarie

7. La "Carta" del Movimento Nonviolento

8. Per saperne di piu'

 

1. APPELLI. "CON GLI OCCHI APERTI, CON VIGILE CUORE". UNA LETTERA APERTA AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

 

Oggetto: La nuova legge elettorale riconosca finalmente il diritto di voto a milioni di persone residenti in Italia cui attualmente e' negato questo fondamentale diritto democratico

Egregio Presidente del Consiglio dei Ministri,

il suo Governo accompagnera' il Parlamento in questi mesi in cui le Camere saranno chiamate ad elaborare la nuova legge elettorale.

Credo non sfugga a nessuno che nel nostro paese vivono e lavorano milioni di persone alle quali, per essere nate altrove, non e' attualmente riconosciuto il diritto di voto. Ma la grandissima parte di queste persone, per scelta o per costrizione, vivranno qui per gran parte o per tutto il resto della loro vita; e fin d'ora e' qui che pagano le tasse, e' qui che mandano a scuola i loro figli, rispettano le leggi del nostro paese, contribuiscono alla ricchezza del nostro paese, sono parte dell'Italia cosi' come lo sono i nativi.

Il fatto che sia loro negato il diritto di voto significa che si impedisce che possano prendere parte alle decisioni pubbliche che riguardano anche le loro esistenze.

*

Egregio Presidente del Consiglio dei Ministri,

lei ricordera' il motto che diede inizio alla rivoluzione americana: "No taxation without representation"; in Italia oggi ci sono milioni di persone che pagano le tasse ma non hanno diritto di rappresentanza nelle istituzioni pubbliche.

Lei ricordera' anche il principio stesso della democrazia: "Una persona, un voto"; in Italia oggi ci sono milioni di persone cui e' negato il primo, essenziale, fondamentale diritto democratico.

*

Egregio Presidente del Consiglio dei Ministri,

il mondo e' certo profondamente cambiato in questi ultimi decenni: in passato in Italia le persone nate altrove erano poche, ma adesso sono milioni; e per una grandissima parte di questi milioni di esseri umani l'Italia non e' un luogo di transito in cui fermarsi per breve tempo, ma il paese in cui vive da anni, e vivra' per molti anni ancora: sono milioni di esseri umani che dobbiamo riconoscere non solo come nostri fratelli e sorelle, ma come nostri reali concittadini, come nostri autentici compaesani.

Se la loro piena dignita' umana non e' riconosciuta qui, non lo sara' mai in nessun altro luogo; se i loro diritti politici non sono riconosciuti qui, non lo saranno mai in nessun altro luogo. Di questo stiamo parlando: del riconoscimento della piena dignita' umana di milioni di esseri umani che vivono qui, che vivono con noi, che sono i nostri colleghi di lavoro, i nostri vicini di casa, i nostri conoscenti, i nostri amici, che condividono con noi la vita quotidiana.

*

Egregio Presidente del Consiglio dei Ministri,

lei sa anche che finche' non si riconoscera' a questi milioni di persone nostri effettivi compaesani il diritto di voto, essi saranno tenuti in una condizione di soggezione, saranno esposti alla violenza razzista e schiavista, poiche' lo stesso stato italiano ancor oggi non riconosce loro pieni diritti.

Lei sa che per sconfiggere nel nostro paese razzismo e schiavismo occorre innanzitutto far cessare il regime di effettuale segregazione politica in cui sono tenute milioni di persone cui e' ancora assurdamente negato il diritto di voto.

*

Egregio Presidente del Consiglio dei Ministri,

lei ricordera' come me quel dibattito che ebbe luogo sul finire del secolo scorso e mise capo alla legge 40/1998 (la cosiddetta legge Turco-Napolitano), e ricordera' quindi anche che all'epoca vi era gia' un ampio consenso sulla necessita' di riconoscere il diritto di voto almeno nelle elezioni amministrative a tutti gli stranieri residenti in Italia.

Ricordera' anche che gia' da anni vi sono stranieri che votano in Italia nelle elezioni amministrative (oltre che in quelle per il Parlamento europeo): sono le persone straniere residenti in Italia provenienti da paesi membri dell'Unione Europea.

E ricordera' anche che in altri paesi europei trascorso un lasso di tempo talvolta dell'ordine di pochi mesi il diritto di voto - particolarmente per le elezioni amministrative - e' riconosciuto a tutti i residenti anche non nativi.

Orbene, sembra essere opinione prevalente che per l'attribuzione del diritto di voto nelle elezioni politiche a tutti gli stranieri residenti in Italia sia necessaria una modifica costituzionale; mentre per le elezioni amministrative e' sufficiente una legge ordinaria.

Ignoro se il Parlamento nella sua composizione attuale possa raggiungere un persuaso consenso nel legiferare il riconoscimento del diritto di voto nelle elezioni politiche a tutti i residenti in Italia; ma almeno il riconoscimento del diritto di voto nelle elezioni amministrative a tutti i residenti in Italia con legge ordinaria non dovrebbe incontrare obiezioni.

*

Egregio Presidente del Consiglio dei Ministri,

guardiamo la realta' ad occhi aperti, con non offuscata ragione, con cuore vigile: se in un paese si nega il diritto di voto a milioni di persone che in quel paese vivono, ebbene, in quel paese non vi e' piu' una vera democrazia.

L'Italia repubblicana, democratica, antifascista non puo' essere un regime razzista; l'Italia repubblicana, democratica, antifascista non puo' piu' negare il diritto di voto a milioni di persone che vivono qui.

Augurandole ogni bene,

Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo

Viterbo, 14 dicembre 2016

 

2. LUTTI. PAOLO DE BENEDETTI

 

E' deceduto Paolo De Benedetti, teologo e biblista insigne. Del riconoscimento della dignita' e dei diritti degli animali assertore profondo e accudente.

Con gratitudine che non si estingue lo salutiamo.

 

3. LUTTI. ESMA REDZEPOVA

 

E' deceduta Esma Redzepova, cantante illustre ed attivista per i diritti umani di tutti gli esseri umani.

Con gratitudine che non si estingue la salutiamo.

 

4. LUTTI. TULLIO SAVI

 

E' deceduto Tullio Savi, ricercatore e organizzatore di cultura, tra i protagonisti della storia del Nuovo Canzoniere Italiano e dell'Istituto "Ernesto De Martino".

Con gratitudine che non si estingue lo salutiamo.

 

5. INCONTRI. "IL SISTEMA DEI TRASPORTI". UN INCONTRO DI STUDIO A VITERBO

 

Si e' svolto la sera di martedi' 13 dicembre 2016 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di studio sul tema: "Il sistema dei trasporti (delle persone, delle merci, delle informazioni) nell'epoca della globalizzazione. Una ricognizione critica della situazione attuale".

All'incontro ha preso parte Paolo Arena.

*

Paolo Arena, critico e saggista, studioso di cinema, arti visive, weltliteratur, sistemi di pensiero, processi culturali, comunicazioni di massa e nuovi media, e' uno dei principali collaboratori del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo e fa parte della redazione di "Viterbo oltre il muro. Spazio di informazione nonviolenta", un'esperienza nata dagli incontri di formazione nonviolenta che per anni si sono svolti con cadenza settimanale a Viterbo; nel 2010 insieme a Marco Ambrosini e Marco Graziotti ha condotto un'ampia inchiesta sul tema "La nonviolenza oggi in Italia" con centinaia di interviste a molte delle piu' rappresentative figure dell'impegno nonviolento nel nostro paese. Ha tenuto apprezzate conferenze sul cinema di Tarkovskij all'Universita' di Roma "La Sapienza" e presso biblioteche pubbliche. Negli scorsi anni ha animato cicli di incontri di studio su Dante e su Seneca. Negli ultimi anni ha animato tre cicli di incontri di studio di storia della sociologia, di teoria del diritto, di elementi di economia politica. Fa parte di un comitato che promuove il diritto allo studio con iniziative di solidarieta' concreta. Cura il sito www.letterestrane.it

 

6. SEGNALAZIONI LIBRARIE

 

Riletture

- Hannah Arendt, Le origini del totalitarismo, Edizioni di Comunità, Milano 1967, 1996, pp. LVI + 712.

- Laura Balbo, Luigi Manconi, Razzismi. Un vocabolario, Feltrinelli, Milano 1993, pp. 136.

- Zygmunt Bauman, Modernità e olocausto, Il Mulino, Bologna 1992, 1999, pp. 284.

- Tahar Ben Jelloun, Il razzismo spiegato a mia figlia, Bompiani, Milano 1998, 1999, pp. 96.

- Tahar Ben Jelloun, L'estrema solitudine, Milvia, Torino 1988, Bompiani, Milano 1999, pp. 224.

- Alessandro Dal Lago, Non-persone. L'esclusione dei migranti in una società globale, Feltrinelli, Milano 1999, pp. 272.

- Angela Davis, Autobiografia di una rivoluzionaria, Garzanti, Milano 1975, pp. 416.

- Marcella Delle Donne, Convivenza civile e xenofobia, Feltrinelli, Milano 2000, pp. 156.

- Teun van Dijk, Il discorso razzista, Rubbettino, Soveria Mannelli 1994, pp. 102.

- Frantz Fanon, Il negro e l'altro, Il Saggiatore, Milano 1965, 1972, pp. 288.

- Frantz Fanon, I dannati della terra, Einaudi, Torino 1962, 1976, pp. XXX + 250.

- Fabrizio Gatti, Bilal. Viaggiare, lavorare, morire da clandestini, Rcs, Milano 2007, 2009, pp. 500.

- Julia Kristeva, Etrangers à nous-memes, Fayard, Paris 1988, Gallimard, Paris 1991, pp. 314.

- Primo Levi, I sommersi e i salvati, Einaudi, Torino 1986, pp. VI + 170.

- Claude Lévi-Strauss, Razza e storia. Razza e cultura, Einaudi, Torino 2002, pp. XVIII + 118.

- Nelson Mandela, Lungo cammino verso la libertà. Autobiografia, Feltrinelli, Milano 1995, pp. 606.

- Antonello Mangano, Gli africani salveranno l'Italia, Rcs, Milano 2010, pp. 176.

- Albert Memmi, Il razzismo. Paura dell'altro e diritti della differenza, Costa & Nolan, Genova 1989, pp. 174.

- George L. Mosse, Il razzismo in Europa. Dalle origini all'Olocausto, Laterza, Roma-Bari 1985, Mondadori, Milano 1992, 1993.

- Annamaria Rivera, Estranei e nemici. Discriminazione e violenza razzista in Italia, Deriveapprodi, Roma 2003, pp. 160.

- Marco Rovelli, Lager italiani, Rcs, Milano 2006, pp. 288.

- Edward W. Said, Orientalismo, Bollati Boringhieri, Torino 1991, Feltrinelli, Milano 1999, Gruppo editoriale L'Espresso, Roma 2007, pp. VIII + 448.

- Vandana Shiva, Terra madre, Utet, Torino 2002 (edizione riveduta di Sopravvivere allo sviluppo, Isedi, Torino 1990), pp. VI + 232.

- Vandana Shiva, Il bene comune della terra, Feltrinelli, Milano 2006, pp. 216.

- Renate Siebert, Il razzismo. Il riconoscimento negato, Carocci, Roma 2003, pp. 172.

- Françoise Sironi, Persecutori e vittime. Strategie di violenza, Feltrinelli, Milano 2001.

- Gian Antonio Stella, L'orda, Rcs, Milano 2002, 2003, R. L. Libri, Milano 2005, pp. 320.

- Pierre-André Taguieff, Il razzismo. Pregiudizi, teorie, comportamenti, Raffaello Cortina Editore, Milano 1999, pp. VI + 128.

- Tzvetan Todorov, Memoria del male, tentazione del bene, Garzanti, Milano 2001, pp. 406.

- Michel Wieviorka, Il razzismo, Laterza, Roma-Bari 2000, pp. VIII + 152.

 

7. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

 

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.

Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:

1. l'opposizione integrale alla guerra;

2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;

3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;

4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.

Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.

Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

 

8. PER SAPERNE DI PIU'

 

Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it

Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

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