[Nonviolenza] Telegrammi. 2548
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- Date: Tue, 29 Nov 2016 23:03:05 +0100 (CET)
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TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 2548 del 30 novembre 2016
Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XVII)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com
Sommario di questo numero:
1. Come perdere il referendum in cinque facili lezioni (con un fervorino conclusivo). Un discorso in una piazza ventosa
2. "Opporsi al maschilismo". Un incontro di riflessione a Viterbo dopo la manifestazione nazionale "Non una di meno"
3. Alcuni testi del mese di settembre 2014 (parte seconda)
4. In memoria delle vittime di tutti gli 11 settembre
5. In memoria di Steve Biko. Un incontro a Viterbo contro il razzismo
6. Quattro testi recanti le motivazioni dell'attribuzione del riconoscimento il 2 ottobre 2014 a Viterbo, nella Giornata internazionale della nonviolenza, a Umbertina Amadio, a don Dante Bernini, a Osvaldo Ercoli, ad Anna Maghi
7. Il "Centro di ricerca per la pace" di Viterbo aderisce all'iniziativa pacifista del 21 settembre a Firenze
8. L'ora del pianto, l'ora dell'impegno
9. Alcune iniziative per la pace: dal 21 settembre al 2 ottobre, al 19 ottobre, al 4 novembre, al 25 novembre
10. L'orrore delle decapitazioni, l'orrore dei bombardamenti
11. L'unico modo possibile per far cessare le stragi nel Mediterraneo. Una lettera aperta al Presidente del Consiglio dei Ministri
12. Per la riunione del Tavolo per la pace di Viterbo di mercoledi' 17 settembre. Un contributo di documentazione
13. Il massacro
14. Il governo finanzia la guerra ed affama l'Italia
15. Salvare la biosfera, salvare l'umanita'
16. "Prima che la Nato ci distrugga". Un incontro di riflessione a Viterbo
17. Al Presidente della Repubblica, affinche' impedisca un ennesimo crimine abominevole da parte del governo italiano
18. Segnalazioni librarie
19. La "Carta" del Movimento Nonviolento
20. Per saperne di piu'
1. INIZIATIVE. COME PERDERE IL REFERENDUM IN CINQUE FACILI LEZIONI (CON UN FERVORINO CONCLUSIVO). UN DISCORSO IN UNA PIAZZA VENTOSA
Martedi' 29 novembre il responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani", Peppe Sini, ha tenuto una conversazione a Viterbo, in piazzale degli Etruschi, sulle ragioni del No alla riforma costituzionale golpista del governo degli apprendisti stregoni.
Il responsabile della struttura nonviolenta viterbese ha dedicato la parte conclusiva della conversazione a segnalare alcuni errori che possono danneggiare l'azione informativa che e' necessario dispiegare in questi ultimi giorni per difendere la Costituzione della repubblica italiana da chi vuole massacrarla. Di seguito una sintesi.
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1. L'errore di dire che la riforma governativa fa schifo ma siamo d'accordo che la Costituzione va cambiata
Basta dire quel "siamo d'accordo" e abbiamo gia' perso.
Perche' non e' questo il punto: e' ovvio che qualunque legge, come ogni altra umana cosa, e' perfettibile; cosi' come e' ovvio che tutti siamo immersi nell'eracliteo flusso del divenire.
Il punto e' che noi non siamo affatto d'accordo con chi vuole massacrare la Costituzione repubblicana, democratica, antifascista; con chi vuole devastare la legge fondamentale del nostro ordinamento giuridico; con chi vuole stravolgere la base giuridica della nostra civile convivenza. No. Non siamo d'accordo per niente. Non siamo d'accordo su niente.
Noi votiamo No alla riforma golpista degli apprendisti stregoni; noi difendiamo la Costituzione repubblicana, democratica, antifascista; noi difendiamo il parlamento eletto dal popolo, la separazione ed il controllo dei poteri, lo stato di diritto, la democrazia costituzionale; senza odio, senza violenza, senza paura.
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2. L'errore di essere subalterni al sofisma secondo cui o si accetta la riforma golpista oppure "non cambia niente, resta tutto com'e'"
Non e' affatto vero che esistono solo queste due alternative e "tertium non datur".
Votando No al referendum si difende la Costituzione e quindi si persevera sulla via della realizzazione degli impegni che essa enuncia e che i governi fin qui succedutisi non hanno ancora adempiuto. La Costituzione della Repubblica e' ancora il nostro programma di lotta, il nostro programma di democrazia progressiva.
Difendere e attuare la Costituzione e' il contrario del "non cambia niente, resta tutto com'e'": e' invece la prosecuzione della lotta che fu della Resistenza antifascista, e' l'impegno a inverare la proposta di societa' che nella Carta scrissero Lelio Basso e Umberto Terracini, Benedetto Croce e Piero Calamandrei, Ferruccio Parri e Giuseppe Dossetti; l'impegno a inverare le idee di Rosa Luxemburg e di Virginia Woolf, di Simone Weil e di Hannah Arendt, di Ada Gobetti e di Bianca Guidetti Serra, di Laura Conti e di Luce Fabbri.
Noi votiamo No alla riforma golpista degli apprendisti stregoni; noi difendiamo la Costituzione repubblicana, democratica, antifascista; noi difendiamo il parlamento eletto dal popolo, la separazione ed il controllo dei poteri, lo stato di diritto, la democrazia costituzionale; senza odio, senza violenza, senza paura.
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3. L'errore di rincorrere la televisione
Se si e' subalterni alla disinformazione televisiva non si riuscira' mai a parlare delle vere questioni.
Come scrisse un vecchio amico durante i bombardamenti della prima guerra del Golfo: "Dalla televisione / parlano gli assassini". Nulla di cio' che proclamano i bollettini dei poteri dominanti e' vero. Nulla di cio' che comunicano i mass-media della chiacchiera narcotica e' utile.
Perdere tempo a ribattere alle fatue scempiaggini degli ipocriti e degli insipienti e' la stoltezza delle stoltezze: in questi ultimi giorni di azione informativa e coscientizzatrice concentriamo il nostro ragionamento e il nostro messaggio sull'essenziale: il 4 dicembre si vota si' o no alla riforma che stravolge la Costituzione.
Noi votiamo No alla riforma golpista degli apprendisti stregoni; noi difendiamo la Costituzione repubblicana, democratica, antifascista; noi difendiamo il parlamento eletto dal popolo, la separazione ed il controllo dei poteri, lo stato di diritto, la democrazia costituzionale; senza odio, senza violenza, senza paura.
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4. L'errore di ritenere ammissibile l'argomento del "Meglio di niente"
Invece no. Fare il male non e' meglio di niente, e' peggio. E non commettere una cattiva azione e' gia' una buona azione. La riforma golpista che stravolge la Costituzione italiana e' un male: opporsi ad essa e' un diritto e un dovere.
Last, but not least (e che il signor di La Palisse ci perdoni) la Costituzione della Repubblica italiana non e' un niente, ma il fondamento del nostro ordinamento giuridico e il presidio delle nostre comuni liberta'.
Noi votiamo No alla riforma golpista degli apprendisti stregoni; noi difendiamo la Costituzione repubblicana, democratica, antifascista; noi difendiamo il parlamento eletto dal popolo, la separazione ed il controllo dei poteri, lo stato di diritto, la democrazia costituzionale; senza odio, senza violenza, senza paura.
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5. L'errore di abboccare all'argomento del contagio
Che per loro calcoli e motivi, che non sono i nostri, votino No anche personaggi screditati come l'amico di Dell'Utri, l'amico di Borghezio, l'amico di Farage, e' cosa che non ci riguarda e non ci tocca.
Noi votiamo No per difendere la Costituzione della Repubblica italiana, la Costituzione scritta col sangue dei martiri della Resistenza, la Costituzione che si oppone alla violenza di ogni potere.
Noi votiamo No alla riforma golpista degli apprendisti stregoni; noi difendiamo la Costituzione repubblicana, democratica, antifascista; noi difendiamo il parlamento eletto dal popolo, la separazione ed il controllo dei poteri, lo stato di diritto, la democrazia costituzionale; senza odio, senza violenza, senza paura.
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Ripetendo ancora una volta cose gia' dette e non per questo meno vere (un fervorino in guisa di congedo)
Domenica 4 dicembre si vota, e su cosa si vota?
Se fare a pezzi un terzo della Costituzione repubblicana, si' o no.
Se mutilare il parlamento ed asservirlo al governo, si' o no.
Se abrogare lo stato di diritto fondato sulla separazione e il controllo dei poteri, si' o no.
Se passare dalla democrazia all'oligarchia, si' o no.
Domenica 4 dicembre noi votiamo No.
No al golpe. No al fascismo. No alla barbarie.
Senza odio, senza violenza, senza paura.
Domenica 4 dicembre si vota, e su cosa si vota?
Se prosternarci agli ordini degli speculatori come J.P. Morgan, si' o no.
Se prosternarci agli ordini dell'imperatore americano, si' o no.
Se prosternarci agli ordini dei tecnocrati di Bruxelles, si' o no.
Se prosternarci agli ordini di chi ci considera rottami, si' o no.
Domenica 4 dicembre noi votiamo No.
No al golpe. No al fascismo. No alla barbarie.
Senza odio, senza violenza, senza paura.
Domenica 4 dicembre si vota, e su cosa si vota?
Se lasciar massacrare, si' o no, la legge scritta da chi resistette al fascismo.
Se lasciar massacrare, si' o no, la legge che ha garantito la civile convivenza nel nostro paese dal '48 ad oggi.
Se lasciar massacrare, si' o no, la legge che afferma che la sovranita' appartiene al popolo.
Se lasciar massacrare, si' o no, la legge che invera lo stato di diritto e difende le comuni liberta'.
Domenica 4 dicembre noi votiamo No.
No al golpe. No al fascismo. No alla barbarie.
Senza odio, senza violenza, senza paura.
Domenica 4 dicembre si vota, e su cosa si vota?
Se permettere, si' o no, ai barbari che ci governano di far strame dei nostri diritti e delle nostre istituzioni repubblicane.
Se permettere, si' o no, ai barbari che ci governano di far strame dei nostri diritti e delle nostre norme democratiche.
Se permettere, si' o no, ai barbari che ci governano di far strame dei nostri diritti e dei nostri valori antifascisti.
Se permettere, si' o no, ai barbari che ci governano di far strame dei nostri diritti e della civilta' giuridica.
Domenica 4 dicembre noi votiamo No.
No al golpe. No al fascismo. No alla barbarie.
Senza odio, senza violenza, senza paura.
2. INCONTRI. "OPPORSI AL MASCHILISMO". UN INCONTRO DI RIFLESSIONE A VITERBO DOPO LA MANIFESTAZIONE NAZIONALE "NON UNA DI MENO"
Si e' svolto la sera di martedi' 29 novembre 2016 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di riflessione sul tema: "Opporsi al maschilismo, prima radice e primo modello di ogni violenza". La riflessione si e' svolta a partire dalle analisi, le proposte e la testimonianze della manifestazione nazionale "Non una di meno" contro la violenza sulle donne che si e' tenuta sabato 26 novembre a Roma.
All'incontro ha preso parte Paolo Arena.
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Paolo Arena, critico e saggista, studioso di cinema, arti visive, weltliteratur, sistemi di pensiero, processi culturali, comunicazioni di massa e nuovi media, e' uno dei principali collaboratori del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo e fa parte della redazione di "Viterbo oltre il muro. Spazio di informazione nonviolenta", un'esperienza nata dagli incontri di formazione nonviolenta che per anni si sono svolti con cadenza settimanale a Viterbo; nel 2010 insieme a Marco Ambrosini e Marco Graziotti ha condotto un'ampia inchiesta sul tema "La nonviolenza oggi in Italia" con centinaia di interviste a molte delle piu' rappresentative figure dell'impegno nonviolento nel nostro paese. Ha tenuto apprezzate conferenze sul cinema di Tarkovskij all'Universita' di Roma "La Sapienza" e presso biblioteche pubbliche. Negli scorsi anni ha animato cicli di incontri di studio su Dante e su Seneca. Negli ultimi anni ha animato tre cicli di incontri di studio di storia della sociologia, di teoria del diritto, di elementi di economia politica. Fa parte di un comitato che promuove il diritto allo studio con iniziative di solidarieta' concreta. Cura il sito www.letterestrane.it
3. MATERIALI. ALCUNI TESTI DEL MESE DI SETTEMBRE 2014 (PARTE SECONDA)
Riproponiamo qui alcuni testi apparsi sul nostro foglio nel mese di settembre 2014.
4. IN MEMORIA DELLE VITTIME DI TUTTI GLI 11 SETTEMBRE
Le vittime dell'11 settembre 1973 in Cile, quelle dell'11 settembre 2001 negli Stati Uniti, quelle di tutti gli 11 settembre di questa storia di guerre e di stragi, di dittature e di terrorismi, di sfruttamento schiavista ed ecocida, di oppressione maschilista che e' la radice e la fucina e il vulcano di ogni violenza, di ogni orrore.
Vi e' un solo modo decente di ricordarle e di onorarle le vittime tutte: impegnarsi ogni giorno, con la scelta della nonviolenza, con la forza della verita', affinche' altre vittime non vi siano.
Impegnarsi ogni giorno contro tutte le guerre e le uccisioni, contro tutte le persecuzioni e le sopraffazioni, contro tutte le devastazione e le violenze; impegnarsi in difesa dei diritti e della dignita' di tutti gli esseri umani.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Pace, disarmo, smilitarizzazione.
Responsabilita' e solidarieta' nell'universale fratellanza e sorellanza, nella coscienza che vi e' una sola umanita' in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.
5. IN MEMORIA DI STEVE BIKO. UN INCONTRO A VITERBO CONTRO IL RAZZISMO
Ricorrendo l'anniversario della morte di Steve Biko, una delle figure piu' luminose della lotta per la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani, una delle figure piu' luminose della nonviolenza in cammino, assassinato il 12 settembre 1977 a Pretoria in Sudafrica dai sicari del regime razzista, il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo il 12 settembre 2014 gli ha dedicato un incontro di commemorazione, di riflessione, di impegno.
Nel corso dell'incontro sono stati letti e commentati alcuni scritti e discorsi del grande lottatore antirazzista ed alcune testimonianze sulla sua persona, il suo pensiero e la sua azione.
Steve Biko, intellettuale sudafricano, nato nel 1946, fondatore del movimento della Black Consciousness, fu assassinato nel 1977 dalla polizia politica del regime razzista. Tra le opere su Steve Biko fondamentale e' la testimonianza biografica di Donald Woods, Biko, Sperling & Kupfer, Milano 1988.
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Concludendo l'incontro il responsabile della struttura nonviolenta viterbese, Peppe Sini, ha esordito dicendo che vale ancora e ancor piu' quanto gia' evidenziavamo in una precedente commemorazione: "La lotta di Steve Biko e' ancora la nostra: mentre il razzismo (pur sconfitto in Sud Africa con la vittoria di Nelson Mandela) tragicamente si diffonde a livello planetario, occorre un impegno persuaso e concreto per difendere e riaffermare la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani.
La riflessione e la pratica di Steve Biko costituiscono un punto di riferimento fondamentale per tutte le persone impegnate contro la violenza, contro lo sfruttamento, contro l'oppressione, contro la menzogna, contro il razzismo, contro l'oppressione di classe, contro l'oppressione di genere, contro il potere mafioso, contro l'inquinamento e la devastazione ambientale, contro la guerra.
Nel ricordo e nel nome di Steve Biko qui ed ora, in Italia oggi, occorre opporsi al razzismo e alla guerra, occorre opporsi al riarmo e alle politiche antipopolari, occorre opporsi alla violenza dei potenti e al disordine costituito, occorre opporsi alla barbarie dominante.
Nel ricordo e nel nome di Steve Biko occorre far crescere la coscienza e l'impegno, la responsabilita' e la solidarieta', la consapevolezza del valore infinito di ogni persona e quindi la lotta affinche' la vita, la dignita' e i diritti di ogni essere umano siano riconosciuti e rispettati.
Nel ricordo e nel nome di Steve Biko la nonviolenza e' in cammino".
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A questo considerazioni aggiungiamo ora anche un utile riferimento programmatico per l'azione da condurre hic et nunc: e' la "Carta di Lampedusa", il documento sottoscritto alcuni mesi fa da numerosissimi movimenti di solidarieta' e per i diritti umani che indica alcune linee d'azione necessarie per contrastare adeguatamente il razzismo.
Poiche' e' possibile lottare contro le violazioni della dignita' umana ovunque solo se ci si impegna altresi' ed innanzitutto a contrastare le violazioni della dignita' umana qui.
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Ed in questa giornata dobbiamo quindi ripetere ancora una volta quanto poche settimane fa cosi' riassumevamo: "Le persone che muoiono nel Mediterraneo mentre tentano di fuggire da guerre, dittature e fame, e per giungere in Europa si affidano infine ai trafficanti, muoiono perche' chi governa l'Unione Europea ed i paesi che ne fanno parte impedisce a questi esseri umani, a questi nostri fratelli, a queste sorelle nostre, di giungere nel nostro paese, nel nostro continente, in modo legale e sicuro, come sarebbe giusto, come sarebbe necessario, come sarebbe ovvio se noi rispettassimo la Dichiarazione universale dei diritti umani, se noi rispettassimo la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea, se noi rispettassimo la Costituzione della Repubblica Italiana...
Cessi questo orrore.
Si riconosca ad ogni essere umano il diritto di muoversi liberamente, legalmente, sicuramente, su tutto il pianeta casa comune dell'umanita' intera.
Si riconosca ad ogni essere umano il diritto di salvare la propria vita e quella dei suoi familiari.
Si riconosca che vi e' una sola umanita'.
E finisca questa sorta di abominevole apartheid globale che ogni giorno miete vittime.
Finisca questa politica razzista e schiavista dell'Unione Europea come dello stato italiano che ogni giorno provoca morti ed infligge sofferenze inaudite a innumerevoli esseri umani.
Si aboliscano le infami, scellerate misure razziste che negano dignita' e diritti, che riducono in schiavitu', che negano accoglienza ed assistenza, che gettano persone innocenti nelle grinfie delle mafie, che incarcerano e torturano nei campi di concentramento, che deportano, che ripetono l'agire nazista, che lacerano e umiliano e violano e riducono a muta sofferenza e sordo orrore l'intera umanita'.
Cessi questa barbarie, si torni alla civilta' il cui fondamento e' l'umana solidarieta', l'empatia che ogni essere umano affratella.
Cessi questo crimine, si torni al diritto.
Cessi questa deflagrazione di male e menzogna ed iniquita'; si torni al vero, al buono, al giusto.
Si rispetti infine il diritto di ogni essere umano alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Si faccia quanto e' necessario per salvare le vite: si consenta a tutte le persone in fuga dalla violenza, dalla fame, dalla morte, di entrare in modo legale e sicuro nel nostro paese e nel nostro continente.
Basterebbe questo: consentire ad ogni essere umano di entrare in modo legale e sicuro nel nostro paese e nel nostro continente, e cesserebbero immediatamente del tutto le stragi nel Mediterraneo, e cesserebbero immediatamente del tutto il potere e i profitti delle mafie dei trafficanti di esseri umani. Basterebbe questo: consentire ad ogni essere umano di entrare in modo legale e sicuro nel nostro paese e nel nostro continente; riconoscere che in questo nostro solo pianeta in cui vivono gli esseri umani nessun essere umano e' clandestino, ma tutti sono legittimamente abitanti della patria comune dell'umanita'.
Basterebbe questo: ricordarsi che tutti gli esseri umani sono fratelli e sorelle.
Cessare di uccidere e di lasciar uccidere i nostri fratelli e le nostre sorelle.
Cessare di lasciar morire i nostri fratelli e le nostre sorelle.
Cessare di perseguitare e di lasciar perseguitare i nostri fratelli e le nostre sorelle.
Cessare di schiavizzare e di lasciar schiavizzare i nostri fratelli e le nostre sorelle.
Cessare di abbandonare alla solitudine e alla disperazione, al dolore e alla morte, i nostri fratelli e le nostre sorelle.
Questo occorre. Questo basterebbe.
Ogni vittima ha il volto di Abele".
*
Nell'anniversario dell'uccisione di Steve Biko la sua testimonianza e' piu' viva che mai e ci convoca all'azione buona e giusta; il suo ricordo ci chiama a proseguirne la lotta per la liberazione dell'umanita' intera; ci chiama alla solidarieta' universale che ogni essere umano riconosca, raggiunga, sostenga; ci interpella ad essere noi qui ed ora il cambiamento che vorremmo vedere nel mondo; ci esorta a difendere la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani; ci indica la via della responsabilita' e della condivisione, la forza della verita', il dovere morale di riconoscere che vi e' una sola umanita' fatta di persone tutte diverse l'una dall'altra e tutte eguali in diritti, in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera.
Il razzismo e' un crimine contro l'umanita'.
Risuona ancora la voce di Steve Biko a svegliare le coscienze ed a persuadere alla lotta in difesa dell'umanita'.
6. QUATTRO TESTI RECANTI LE MOTIVAZIONI DELL'ATTRIBUZIONE DEL RICONOSCIMENTO IL 2 OTTOBRE 2014 A VITERBO, NELLA GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA NONVIOLENZA, A UMBERTINA AMADIO, A DON DANTE BERNINI, A OSVALDO ERCOLI, AD ANNA MAGHI
[Riportiamo le bozze predisposte dal "Tavolo per la pace" di Viterbo per i testi recanti le motivazioni dell'attribuzione del riconoscimento per il loro impegno per la pace e i diritti umani a Umbertina Amadio, don Dante Bernini, Osvaldo Ercoli, Anna Maghi; i riconoscimenti saranno consegnati il 2 ottobre 2014 nel corso della celebrazione della Giornata internazionale della nonviolenza a Viterbo]
Alla professoressa Umbertina Amadio,
all'impegno prezioso, alla dignita' con cui ha costruito e trasmesso conoscenza a tutte le persone che hanno avuto la fortuna di averla come insegnante. All'ironia leggera e alla chiarezza della sua visione, alla sua fiducia in un futuro migliore per tutte e tutti noi. Alla riservatezza con cui ha sostenuto sogni e progetti, sempre donando senza che la sua mano sinistra sapesse cosa facesse la sua mano destra. E ricordando altresi' come abbia preso parte all'impegno di pace a Viterbo non solo con l'attivita' educativa, psicagogica, rischiaratrice delle intelligenze e formatrice delle coscienze, ma anche partecipando direttamente in anni dolorosi di generale profondo smarrimento alle limpide iniziative del movimento che si opponeva alle guerre e alle stragi, proponeva la scelta della nonviolenza e si impegnava in modo nitido e intransigente in difesa della vita, della dignita' e dei diritti di tutti gli esseri umani,
la citta' di Viterbo grata per il suo impegno di pace.
*
A monsignor Dante Bernini,
vescovo emerito della diocesi di Albano, gia' presidente della Commissione Giustizia e Pace della Conferenza Episcopale Italiana e gia' membro della "Comece'" (Commission des Episcopats de la Communaute' Europeenne), una delle figure piu' illustri dell'impegno di pace, solidarieta', nonviolenza, che nell'arco dell'intera sua vita come sacerdote e come docente e' stato costantemente impegnato per la pace e per la giustizia, nella solidarieta' con i sofferenti e gli oppressi, nell'impegno per la salvaguardia del creato, nella promozione della nonviolenza, unendo all'adempimento scrupoloso dei prestigiosi incarichi di grande responsabilita' un costante ascolto di tutti coloro che a lui venivano a rivolgersi per consiglio e per aiuto, a tutti sempre offrendo generosamente il suo conforto e sostegno, la sua parola buona e luminosa e l'abbraccio suo saldo e fraterno,
la citta' di Viterbo grata per il suo impegno di pace.
*
Al professor Osvaldo Ercoli,
gia' professore amatissimo da generazioni di allievi, gia' pubblico amministratore di adamantino rigore morale e di strenua dedizione al bene comune, impegnato nel volontariato e nella difesa dell'ambiente e dei diritti di tutti gli esseri umani, animatore di molteplici iniziative di pace e di solidarieta', generoso educatore attraverso la parola e l'esempio al ragionamento logico come al dovere morale e all'impegno civile, di saggezza e mitezza maestro, testimone fedele dell'amore per il vero ed il giusto, amico della nonviolenza, sollecito sempre nel recare aiuto a chiunque ne avesse bisogno come nel contrastare menzogne e violenze, sempre avendo a cuore la dignita' umana di tutti e di ognuno, la civilta' come legame comune e comune impegno dell'intero genere umano, la biosfera casa comune dell'umanita' intera,
la citta' di Viterbo grata per il suo impegno di pace.
*
Ad Anna Maghi,
alla forza delle sue visioni, delle lucide utopie che ha rincorso fino a raggiungerle. All'impegno senza compromessi per la costruzione di un mondo migliore, perche' la voce delle donne, nella loro specifica e preziosa unicita', venisse ascoltata forte, qui come nel resto del mondo. All'opposizione netta alle guerre, alle ingiustizie, alle violenze. All'amore infinito per la liberta'. Alla capacita' inesausta di intessere relazioni, e di condurre con se' tutte noi. Per aver fatto nascere e per far vivere ogni giorno Erinna, l'associazione di donne contro la violenza alle donne ed il centro antiviolenza, luogo di comunicazione, solidarieta' ed iniziativa tra donne, e preziosa risorsa in questa citta' per l'umanita' intera. Di innumerevoli iniziative cittadine di pace e di solidarieta' e di nonviolenza - dalle Donne in nero a Psichiatria democratica - inesauribile animatrice e cuore chiaroveggente,
la citta' di Viterbo grata per il suo impegno di pace.
7. IL "CENTRO DI RICERCA PER LA PACE" DI VITERBO ADERISCE ALL'INIZIATIVA PACIFISTA DEL 21 SETTEMBRE A FIRENZE
Il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo aderisce all'iniziativa pacifista che si svolgera' a Firenze il 21 settembre 2014.
Consapevoli delle profonde differenze che persistono tra i soggetti promotori (molti dei quali non hanno dato buona prova nell'impegno per la pace in questo inizio di millennio ed in piu' di una circostanza sono stati effettuali complici di scelte di guerra e per piu' versi del tutto subalterni a scelte scellerate dei poteri dominanti) e' tuttavia necessario promuovere la piu' ampia mobilitazione possibile contro la guerra e per il disarmo: la situazione e' talmente grave che ogni contributo e' benvenuto.
Cosicche' nella distinzione delle posizioni e delle responsabilita', e nella persuasione che l'impegno per la pace richieda la scelta nitida ed intransigente della nonviolenza (scelta che le organizzazioni del pacifismo parastatale talora enunciano ma quasi mai praticano), riteniamo che l'iniziativa di Firenze sia comunque non solo utile ed opportuna ma necessaria ed urgente, ovviamente a condizione che sia caratterizzata da comportamenti assolutamente coerenti con il fine della pace e della difesa della vita, della dignita' e dei diritti di tutti gli esseri umani (lo ripetiamo: di tutti gli esseri umani).
*
Pertanto aderiamo ed invitiamo ad aderire all'iniziativa per la pace del 21 settembre, ed indichiamo i motivi ovvero i fini per noi essenziali ed irrinunciabili di questa come di ogni manifestazione per la pace che voglia servire a qualcosa e non sia solo la gita domenicale e l'esibizione narcisistica ad uso e consumo della societa' dello spettacolo.
Ed i motivi ovvero i fini per noi essenziali ed irrinunciabili sono:
- l'opposizione integrale alla guerra;
- il disarmo;
- la smilitarizzazione;
- la difesa della vita, della dignita' e dei diritti di tutti gli esseri umani;
- la liberazione dei popoli oppressi e l'affermazione ovunque di forme di organizzazione sociale autenticamente democratiche, partecipative e cooperative, egalitarie e solidali: ovvero socialiste e libertarie;
- l'opposizione ad ogni forma di razzismo, colonialismo, imperialismo, totalitarismo, schiavismo, sfruttamento e devastazione;
- la difesa della biosfera, casa comune dell'umanita' intera;
- il primato assoluto della lotta contro il maschilismo, il maschilismo essendo la prima radice di tutte le altre oppressioni e violenze;
- la scelta nitida ed intransigente della nonviolenza.
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Il 21 settembre manifestiamo per la pace a Firenze; il 2 ottobre celebriamo in tutte le citta' la Giornata internazionale della nonviolenza; il 19 ottobre prendiamo parte alla marcia della pace Perugia-Assisi; il 4 novembre con il motto "Ogni vittima ha il volto di Abele" ricordiamo tutte le vittime di tutte le guerre promuovendo ovunque iniziative nonviolente contro la guerra sterminatrice, contro gli eserciti uccisori, contro le armi assassine; il 25 novembre partecipiamo ovunque alla Giornata internazionale contro la violenza sulle donne.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.
8. L'ORA DEL PIANTO, L'ORA DELL'IMPEGNO
Le degne parole del papa a Redipuglia: prenderle sul serio occorre, trarne le conseguenze.
Abolire gli eserciti e le armi. Cessare di fare le guerre.
Soccorrere, accogliere ed assistere tutte le vittime superstiti.
Riconoscere che vi e' una sola umanita'.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.
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Mentre continua la strage dei migranti nel Mediterraneo, e per salvarli tutti basterebbe semplicemente riconoscere loro il fondamentale diritto umano di muoversi liberamente sul pianeta che e' casa di tutti, riconoscere loro il fondamentale diritto umano di agire per salvare la propria vita, riconoscere quindi il concreto diritto di entrare nel nostro paese e nel nostro continente in modo legale e sicuro. E sono gli stati europei che negando quel fondamentale diritto umano stanno condannando a morte tante persone innocenti. Sono i governi europei i massacratori del Mediterraneo. Sono gli attuali governi europei i primi complici delle mafie schiaviste, i prosecutori dell'ordine hitleriano, gli squadristi dell'apartheid globale.
*
Mentre gli assassini della Nato pretendono di trascinarci tutti in nuove guerre e nel vortice di un mostruoso riarmo il cui esito puo' essere solo la catastrofe dell'umanita', l'inabissamento della civilta' umana, la sparizione comune nel rogo, la riduzione dell'umanita' a cenere, a ombra, a favola, a niente.
*
Mentre l'impero americano che ha creato, addestrato ed armato legioni di terroristi disseminati nel mondo, dopo aver promosso e guidato le guerre che hanno destrutturato interi stati abbandonandoli alla merce' di milizie sanguinarie e mafie transnazionali, ora annuncia per bocca del suo comandante in capo di voler realizzare nuovi omicidi, nuove stragi, nuove guerre, in un'avidita' di sterminio che e' propria dei piu' abominevoli dittatori. Al delirio degli assassini non vi e' mai fine; alla sete di sangue dei vampiri non vi e' limite alcuno.
*
E' al governo ed al parlamento italiano che ci rivolgiamo: abroghino subito tutte le infami misure razziste che perseguitano ed uccidono gli innocenti in fuga dalle guerre e dalle dittature, dalle devastazioni e dalla fame.
E' al governo ed al parlamento italiano che ci rivolgiamo: inizino subito il disarmo, in primo luogo con la rinuncia all'acquisto dei cacciabombardieri F-35 predisposti per recare armamento atomico; in primo luogo non fornendo armi a regimi stragisti, a stati belligeranti e a milizie irregolari; in primo luogo riducendo immediatamente le spese militari; in primo, primissimo luogo proibendo e quindi facendo cessare la produzione di armi nel nostro paese. Le armi servono ad uccidere gli esseri umani: produrre, detenere, commerciare, addestrare ad usare le armi e' gia' complicita' con gli omicidi, e' gia' complicita' con le stragi.
E' al governo ed al parlamento italiano che ci rivolgiamo: cessi l'Italia di partecipare alle guerre, siano ritirate immediatamente le truppe italiane dai teatri di guerra in cui sono dispiegate. Gia' troppo sangue e' stato versato.
E' al governo ed al parlamento italiano che ci rivolgiamo: l'Italia denunci la Nato e si impegni per il suo scioglimento: essa non e' affatto un'alleanza difensiva, ma un'organizzazione criminale che pratica il terrorismo nei confronti dei popoli dei paesi che non ne fanno parte e pratica una politica di rapina e asservimento nei confronti dei popoli dei paesi che ne fanno parte, tutti minacciando, tutti ricattando, tutti terrorizzando. La Nato deve essere sciolta, ed i suoi responsabili processati per i crimini commessi.
E' al governo ed al parlamento italiano che ci rivolgiamo: l'Italia scelga la nonviolenza, l'unica politica che puo' salvare l'umanita' dalla catastrofe.
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Le degne parole del papa a Redipuglia: prenderle sul serio occorre, trarne le conseguenze.
Abolire gli eserciti e le armi. Cessare di fare le guerre.
Soccorrere, accogliere ed assistere tutte le vittime superstiti.
Riconoscere che vi e' una sola umanita'.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.
9. ALCUNE INIZIATIVE PER LA PACE: DAL 21 SETTEMBRE AL 2 OTTOBRE, AL 19 OTTOBRE, AL 4 NOVEMBRE, AL 25 NOVEMBRE
Una manifestazione nazionale per la pace a Firenze il 21 settembre; la Giornata internazionale della nonviolenza il 2 ottobre; la marcia Perugia-Assisi il 19 ottobre; l'iniziativa "Ogni vittima ha il volto di Abele" di commemorazione nonviolenta di tutte le vittime di tuttte le guerre il 4 novembre; il 25 novembre la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne.
Sono alcune delle iniziative di pace dei prossimi mesi.
Pace, disarmo, smilitarizzazione.
Rispetto della vita, della dignita' e dei diritti di tutti gli esseri umani.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.
10. L'ORRORE DELLE DECAPITAZIONI, L'ORRORE DEI BOMBARDAMENTI
Le decapitazioni, esibite nei video diffusi attraverso la rete telematica.
I bombardamenti, delle cui vittime non resta alcuna immagine.
In ambedue i casi degli esseri umani muoiono. Uccisi.
L'orrore di una testa umana che un coltello ha spiccato dal collo, l'orrore di un corpo umano che una bomba ha ridotto a brandelli, spappolato, sbranato.
E' lo stesso orrore. La stessa barbarie. La stessa disumanita'.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
La guerra e' delitto e follia.
Uccidere e' il crimine piu' abominevole.
Il primo dovere di ogni essere umano e' salvare le vite.
Vi e' una sola umanita', in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera.
Vi e' una sola umanita', composta di esseri umani ognuno diverso da tutti gli altri e tutti eguali in dignita' e diritti.
Vi e' una sola umanita', ed ogni vita e' unica e preziosa.
Pace, disarmo, smilitarizzazione.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.
11. L'UNICO MODO POSSIBILE PER FAR CESSARE LE STRAGI NEL MEDITERRANEO. UNA LETTERA APERTA AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Signor Presidente del Consiglio dei Ministri,
l'unico mondo possibile per far cessare le stragi nel Mediterraneo e' riconoscere a tutti gli esseri umani il diritto di muoversi liberamente sull'unico pianeta patria comune dell'umanita' intera.
A tutti gli esseri umani, ed a maggior ragione a coloro che sono costretti dalla guerra, dalle dittature e dalla fame ad abbandonare le proprie case, deve essere consentito di giungere in modo legale e sicuro in paesi in cui la loro vita sia salva, in cui possano vivere dignitosamente.
L'Unione Europea ed i paesi che ne fanno parte, ed in primo luogo l'Italia, abroghino tutte le infami misure razziste che causano da anni tante stragi nel Mediterraneo, ed accolgano degnamente tutti gli esseri umani; e non solo consentano a tutte le persone di entrare in modo legale e sicuro nel nostro paese e nel nostro continente, ma organizzino anche adeguati servizi di trasporto pubblici e gratuiti per salvare le vite dei profughi oggi abbandonati tra gli artigli di poteri schiavisti, terroristi, totalitari, guerrieri, mafiosi.
*
Si ricordi, signor Presidente del Consiglio dei Ministri, di quanto e' scritto nella Costituzione della Repubblica Italiana: all'articolo 2: "La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo..."; all'art. 10: "... Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l'effettivo esercizio delle liberta' democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d'asilo nel territorio della Repubblica..."; all'art. 11: "L'Italia ripudia la guerra...".
Abroghi l'Italia le misure razziste che tante stragi hanno provocato.
Torni l'Italia ad essere umana.
Salvare le vite: e' il primo dovere.
12. PER LA RIUNIONE DEL TAVOLO PER LA PACE DI VITERBO DI MERCOLEDI' 17 SETTEMBRE. UN CONTIBUTO DI DOCUMENTAZIONE
Carissime e carissimi,
ricordando a tutte e tutti che la prossima riunione del "Tavolo per la pace" di Viterbo si terra' mercoledi' 17 settembre, con inizio alle ore 17,15, sempre presso il Palazzetto della Creativita' in via Carlo Cattaneo 9 (sito nell'area del complesso scolastico degli istituti comprensivi Canevari e Vanni);
ricordando anche che per ogni comunicazione il punto di riferimento e' come sempre Pigi Moncelsi: tel. 0761348590, cell. 3384613540, e-mail: pmoncelsi at comune.viterbo.it;
ricordando infine che verranno esaminati in primo luogo gli argomenti non esauriti dell'ordine del giorno del precedente incontro (che di seguito sono riportati nuovamente);
con questa lettera, sperando di fare cosa utile, invio alcuni materiali ed alcune segnalazioni che ritengo possano essere di qualche utilita' (mi scuso fin d'ora se alcuni o molti di essi vi siano gia' piu' che noti).
Ed in particolare:
I. un possibile elenco di argomenti per l'incontro del 17 settembre;
II. le bozze dei quattro testi recanti le motivazioni dell'attribuzione del riconoscimento del 2 ottobre 2014;
III. le segnalazioni di alcuni materiali per approfondire il significato della Giornata internazionale della nonviolenza;
IV. una segnalazione del testo della fondamentale "Carta di Lampedusa";
V. segnalazioni di alcune iniziative in cui il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo e' particolarmente impegnato;
VI. un breve elenco di alcune iniziative di pace che si svolgeranno nelle prossime settimane;
VII. una segnalazione dagli amici dell'"Operazione Colomba";
VIII. una segnalazione delle lucidissime parole del papa nell'omelia pronunciata il 13 settembre 2014 a Redipuglia;
IX. la segnalazione di una iniziativa contro l'acquisto dei famigerati cacciabombardieri F-35;
X. segnalazione di materiali sulla marcia della pace Perugia-Assisi.
(...)
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I. Un possibile elenco di argomenti per l'incontro del 17 settembre
1. Gli ulteriori dettagli dell'organizzazione dell'iniziativa del 2 ottobre e del percorso verso la marcia Perugia-Assisi;
2. la prosecuzione dell'iniziativa per la delibera "per l'attribuzione della cittadinanza onoraria alle bambine ed ai bambini non cittadine e cittadini italiani con cui la comunita' viterbese ha una relazione significativa e quindi impegnativa";
3. il sostegno al percorso amministrativo per la tempestiva istituzione della Consulta per l'immigrazione;
4. il sostegno al percorso amministrativo per la realizzazione dello sportello comunale di informazione ed assistenza per le persone immigrate;
5. il sostegno alla proposta di promuovere incontri di conoscenza e condivisione, di riconoscimento della comune appartenenza alla citta' e quindi alla comunita' viterbese di tutte le persone e le comunita' culturali variamente aggregate che nel territorio vivono;
6. il sostegno al percorso tecnico ed amministrativo per la revoca degli atti amministrativi pregressi che configurino palesi violazioni dei diritti umani ovvero siano in contrasto con le guarentigie stabilite erga omnes nella Costituzione della Repubblica Italiana;
7. naturalmente l'incontro sara' anche occasione, come di consueto, per scambiarsi informazioni sulle iniziative realizzate, in corso e in programma da parte dei vari soggetti che partecipano al Tavolo;
8. ed ovviamente sara' anche possibile trattare gli ulteriori argomenti su cui vi fosse la disponibilita' dei partecipanti (e sono naturalmente molti: da un approfondimento del concetto di pace, all'impegno specifico contro la guerra, all'avvio di un percorso di formazione alla nonviolenza, al recupero di altri argomenti accennati in precedenti riunioni ma poi non sviluppati).
*
II. Le bozze dei quattro testi recanti le motivazioni dell'attribuzione del riconoscimento del 2 ottobre 2014
- Alla professoressa Umbertina Amadio,
all'impegno prezioso, alla dignita' con cui ha costruito e trasmesso conoscenza a tutte le persone che hanno avuto la fortuna di averla come insegnante. All'ironia leggera e alla chiarezza della sua visione, alla sua fiducia in un futuro migliore per tutte e tutti noi. Alla riservatezza con cui ha sostenuto sogni e progetti, sempre donando senza che la sua mano sinistra sapesse cosa facesse la sua mano destra. E ricordando altresi' come abbia preso parte all'impegno di pace a Viterbo non solo con l'attivita' educativa, psicagogica, rischiaratrice delle intelligenze e formatrice delle coscienze, ma anche partecipando direttamente in anni dolorosi di generale profondo smarrimento alle limpide iniziative del movimento che si opponeva alle guerre e alle stragi, proponeva la scelta della nonviolenza e si impegnava in modo nitido e intransigente in difesa della vita, della dignita' e dei diritti di tutti gli esseri umani,
la citta' di Viterbo grata per il suo impegno di pace.
- A monsignor Dante Bernini,
vescovo emerito della diocesi di Albano, gia' presidente della Commissione Giustizia e Pace della Conferenza Episcopale Italiana e gia' membro della "Comece'" (Commission des Episcopats de la Communaute' Europeenne), una delle figure piu' illustri dell'impegno di pace, solidarieta', nonviolenza, che nell'arco dell'intera sua vita come sacerdote e come docente e' stato costantemente impegnato per la pace e per la giustizia, nella solidarieta' con i sofferenti e gli oppressi, nell'impegno per la salvaguardia del creato, nella promozione della nonviolenza, unendo all'adempimento scrupoloso dei prestigiosi incarichi di grande responsabilita' un costante ascolto di tutti coloro che a lui venivano a rivolgersi per consiglio e per aiuto, a tutti sempre offrendo generosamente il suo conforto e sostegno, la sua parola buona e luminosa e l'abbraccio suo saldo e fraterno,
la citta' di Viterbo grata per il suo impegno di pace.
- Al professor Osvaldo Ercoli,
gia' professore amatissimo da generazioni di allievi, gia' pubblico amministratore di adamantino rigore morale e di strenua dedizione al bene comune, impegnato nel volontariato e nella difesa dell'ambiente e dei diritti di tutti gli esseri umani, animatore di molteplici iniziative di pace e di solidarieta', generoso educatore attraverso la parola e l'esempio al ragionamento logico come al dovere morale e all'impegno civile, di saggezza e mitezza maestro, testimone fedele dell'amore per il vero ed il giusto, amico della nonviolenza, sollecito sempre nel recare aiuto a chiunque ne avesse bisogno come nel contrastare menzogne e violenze, sempre avendo a cuore la dignita' umana di tutti e di ognuno, la civilta' come legame comune e comune impegno dell'intero genere umano, la biosfera casa comune dell'umanita' intera,
la citta' di Viterbo grata per il suo impegno di pace.
- Ad Anna Maghi,
alla forza delle sue visioni, delle lucide utopie che ha rincorso fino a raggiungerle. All'impegno senza compromessi per la costruzione di un mondo migliore, perche' la voce delle donne, nella loro specifica e preziosa unicita', venisse ascoltata forte, qui come nel resto del mondo. All'opposizione netta alle guerre, alle ingiustizie, alle violenze. All'amore infinito per la liberta'. Alla capacita' inesausta di intessere relazioni, e di condurre con se' tutte noi. Per aver fatto nascere e per far vivere ogni giorno Erinna, l'associazione di donne contro la violenza alle donne ed il centro antiviolenza, luogo di comunicazione, solidarieta' ed iniziativa tra donne, e preziosa risorsa in questa citta' per l'umanita' intera. Di innumerevoli iniziative cittadine di pace e di solidarieta' e di nonviolenza - dalle Donne in nero a Psichiatria democratica - inesauribile animatrice e cuore chiaroveggente,
la citta' di Viterbo grata per il suo impegno di pace.
*
III. Le segnalazioni di alcuni materiali per approfondire il significato della Giornata internazionale della nonviolenza
a) Alcuni testi relativi alla celebrazione a Viterbo della Giornata della nonviolenza due anni fa, il 2 ottobre 2012: ripubblicati nei "Telegrammi della nonviolenza in cammino" n. 1757 del 14 settembre 2014 li potete leggere alla seguente pagina web:
http://lists.peacelink.it/nonviolenza/2014/09/msg00027.html
b) Alcuni testi relativi alla celebrazione a Viterbo della Giornata della nonviolenza lo scorso anno, il 2 ottobre 2013: ripubblicati nei "Telegrammi della nonviolenza in cammino" n. 1758 di oggi (15 settembre 2014) li potete leggere alla seguente pagina web:
http://lists.peacelink.it/nonviolenza/2014/09/msg00029.html
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IV. Una segnalazione del testo della fondamentale "Carta di Lampedusa"
Il testo integrale e' stato ripubblicato ancora una volta ne "La domenica della nonviolenza" n. 303 di ieri, 14 settembre 2014 e lo potete leggere alla seguente pagina web:
http://lists.peacelink.it/nonviolenza/2014/09/msg00028.html
*
V. Segnalazioni di alcune iniziative in cui il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo e' particolarmente impegnato
Colgo l'occasione per segnalare anche alcune iniziative in cui il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo e' particolarmente impegnato: se tra le persone partecipanti al Tavolo ve ne fosse qualcuna che a questi temi fosse interessata, per una informazione preliminare potrebbe leggere i materiali ai link di seguito indicati.
1. Sulla campagna per la formazione delle forze dell'ordine alla conoscenza e all'addestramento all'uso delle risorse della nonviolenza cfr. almeno la lettera ai parlamentari del 31 maggio 2014 ripubblicata nei "Telegrammi della nonviolenza in cammino" n. 1753 del 9 settembre 2014 e le Cinque lettere di documentazione per la proposta di legge per la formazione delle forze di polizia alla nonviolenza (2000-2001) ripubblicate in "Ogni vittima ha il volto di Abele" n. 73 del 9 settembre 2014, disponibili ai seguenti link:
http://lists.peacelink.it/nonviolenza/2014/09/msg00018.html
http://lists.peacelink.it/nonviolenza/2014/09/msg00019.html
2. Sull'iniziativa "Ogni vittima ha il volto di Abele", di commemorazione nonviolenta delle vittime di tutte le guerre il 4 novembre (promossa oltre che dal nostro centro viterbese anche dal Movimento Nonviolento e da Peacelink), cfr. il testo dell'appello, che in questi giorni ripubblichiamo pressoche' quotidianamente, ad esempio in "Ogni vittima ha il volto di Abele" n. 75 del 13 settembre 2014:
http://lists.peacelink.it/nonviolenza/2014/09/msg00025.html
3. Sull'iniziativa contro l'illegale invio di armi dall'Italia a milizie irregolari belligeranti nell'area tra Iraq e Siria cfr. la lettera che abbiamo inviato al Presidente del Consiglio dei Ministri e quella che abbiamo inviato ai Presidenti della Camera e del Senato, pubblicate anche rispettivamente nei "Telegrammi della nonviolenza in cammino" n. 1749 del 5 settembre 2014 ed in "Ogni vittima ha il volto di Abele" n. 72 dell'8 settembre 2014:
http://lists.peacelink.it/nonviolenza/2014/09/msg00008.html
http://lists.peacelink.it/nonviolenza/2014/09/msg00017.html
4. Sulla riflessione per un'iniziativa per l'abolizione della Nato cfr. la sintesi di un incontro di studio svoltosi a Viterbo pubblicata nei "Telegrammi della nonviolenza in cammino" n. 1752 dell'8 settembre 2014 :
http://lists.peacelink.it/nonviolenza/2014/09/msg00015.html
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VI. Un breve elenco di alcune iniziative di pace delle prossime settimane
La manifestazione nazionale per la pace a Firenze il 21 settembre; la Giornata internazionale della nonviolenza il 2 ottobre; la marcia Perugia-Assisi il 19 ottobre; l'iniziativa "Ogni vittima ha il volto di Abele" di commemorazione nonviolenta di tutte le vittime di tuttte le guerre il 4 novembre; il 25 novembre la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne.
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VII. Una segnalazione dagli amici dell'"Operazione Colomba"
"La Comunita' Papa Giovanni XXIII, all'interno della quale Operazione Colomba e' potuta nascere, crescere e volare, ci chiede una mano per realizzare un'importante iniziativa denominata "Un pasto al giorno". Intorno alla Comunita' mangiano ogni giorno circa 41.000 persone, accolte nelle varie strutture o coinvolte nei vari progetti, in piu' di trenta Paesi nel mondo. Lo scorso anno il numero di persone accolte nelle strutture in Italia senza retta o contributo finanziario da parte di alcun soggetto pubblico o privato, ha raggiunto quasi la meta' del totale delle persone che siedono ogni giorno alla tavola della Comunita'. Quella di accogliere chiunque sia nel bisogno e' una scelta fatta da tempo, un atto di fiducia e di coraggio che, in verita', ci mette anche nella necessita' di tendere la mano e chiedere sostegno... A questo proposito il 20 e 21 settembre prossimo la Comunita' ha lanciato l'iniziativa nazionale "Un Pasto al Giorno" per la quale ci chiede aiuto per allestire e presenziare ai banchetti che verranno dislocati in moltissime citta' di Italia. Per comunicare la vostra disponibilita': chiamare il Numero Verde: 800.629639; contattare la sede della Comunita' Papa Giovanni XXIII della vostra citta'. Per maggiori informazioni: www.unpastoalgiorno.org ".
Per contattare l'Operazione Colomba: e-mail: operazione.colomba at apg23.org, sito: www.operazionecolomba.it, www.operazionecolomba.com; a Viterbo ovviamente si puo' contattare anche direttamente Daniele Aronne, che partecipa al Tavolo: e-mail: daniele.aronne at libero.it
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VIII. Una segnalazione delle lucidissime parole del papa nell'omelia pronunciata il 13 settembre 2014 a Redipuglia
Il video e il testo dell'omelia sono disponibili nel sito del Vaticano alla pagina web:
http://w2.vatican.va/content/francesco/it/homilies/2014/documents/papa-francesco_20140913_omelia-sacrario-militare-redipuglia.html
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IX. La segnalazione di una iniziativa contro l'acquisto dei famigerati cacciabombardieri F-35
Un recentissimo appello promosso da padre Alex Zanotelli e sottoscritto da intellettuali ed artisti puo' essere letto nella homepage del sito di Peacelink: www.peacelink.it; molte informazioni ovviamente nel sito della Rete disarmo: www.disarmo.org e nel sito della Rete della pace: www.retedellapace.it
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X. Segnalazione di materiali sulla marcia della pace Perugia-Assisi
Ovviamente nel sito della Tavola della pace: www.perlapace.it e nel sito del Coordinamento nazionale degli enti locali per la pace e i diritti umani: www.cittaperlapace.it
13. IL MASSACRO
I migranti che muoiono nel Mediterraneo, e basterebbe un nulla per salvarli tutti.
Basterebbe che i governi europei, o almeno quello italiano, decidessero di riconoscere a tutti gli esseri umani il diritto di muoversi liberamente sull'unico pianeta casa comune dell'intera umanita'.
Nessuno morirebbe piu' tra i flutti; le mafie delle "carrette del mare" verrebbero ipso facto annientate; si rispetterebbe finalmente quanto proclamano unanimi la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, la Carta dei Diritti Fondamentali dell'Unione Europea, la Costituzione della Repubblica Italiana.
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Si consenta a tutti gli esseri umani di entrare in Italia e in Europa in modo legale e sicuro.
Si approntino mezzi di trasporto pubblici e gratuiti per consentire a quanti fuggono da guerre, dittature, disastri e fame di salvare le proprie vite e giungere in Italia e in Europa sani e salvi.
Si aboliscano immediatamente tutte le infami misure razziste che hanno gia' provocato sofferenze inaudite ed innumerevoli morti.
14. IL GOVERNO FINANZIA LA GUERRA ED AFFAMA L'ITALIA
Lo Stato italiano spende settanta milioni di euro al giorno per le armi, gli armati e la guerra.
Settanta milioni di euro al giorno per gli strumenti di morte, per addestrare a uccidere, per partecipare alla guerra.
Frattanto la popolazione in Italia si impoverisce, la sanita' e' massacrata, i servizi pubblici fatti a pezzi, l'ambiente devastato, il lavoro e' sempre meno mentre crescono sempre piu' lo sfruttamento e la schiavitu', l'emarginazione e la disperazione.
Il governo cessi di bruciare settanta milioni di euro al giorno per la guerra e li restituisca al popolo italiano: quelle risorse pubbliche siano usate non per uccidere esseri umani in altri paesi, ma per far vivere gli esseri umani qui.
Basta con la guerra. Vogliamo vivere.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.
15. SALVARE LA BIOSFERA, SALVARE L'UMANITA'
In relazione al "Vertice sul Clima" convocato dal segretario generale dell'Onu che si svolgera' a New York tra il 19 e il 23 settembre, numerose ong hanno promosso un appello per impedire decisioni scellerate e per sostenere invece interventi necessari ed urgenti (una sintesi e' nell'articolo di Guido Viale "Dieci punti per il pianeta" apparso sul "Manifesto" del 10 settembre 2014).
Per adesioni all'appello: espaceclimat at gmail.com
Se non si salva la biosfera, anche l'umanita' perira'.
16. "PRIMA CHE LA NATO CI DISTRUGGA". UN INCONTRO DI RIFLESSIONE A VITERBO
Si e' svolto la sera di lunedi' 15 settembre 2014 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di riflessione sul tema "Prima che la Nato ci distrugga".
Tema dell'incontro la criminale follia delle decisioni assunte dal recente vertice della Nato in Galles, decisioni che:
- porterebbero i paesi dell'alleanza atlantica ad inabissarsi in sciagurate guerre (dagli esiti che potrebbero essere apocalittici per l'umanita') nell'Europa dell'est e nel Medio Oriente;
- farebbero della Nato la testa d'ariete che svuoterebbe e distruggerebbe l'esistenza, il fine e l'attivita' dell'Onu e tutto cio' che l'Onu rappresenta e realizza; ridurrebbe in briciole il diritto internazionale; restaurerebbe uno sciagurato "bellum omnium contra omnes" che porterebbe rapidamente l'umanita' alla catastrofe;
- costringerebbero i paesi membri ad incrementare le spese militari a livelli tali da provocare la distruzione dei servizi pubblici e dei diritti sociali e da portare conseguentemente a disastri sociali e civili inimmaginabili.
Il programma enunciato al recente vertice della Nato e' del tutto incompatibile con il diritto internazionale, con la pace e con la democrazia; e' del tutto incompatibile con le piu' essenziali esigenze dell'umanita'.
Pertanto e' assolutamente necessario ed urgente:
1. abolire la Nato;
2. potenziare l'Onu, unica organizzazione sovranazionale abilitata e adeguata ad intervenire in situazioni di crisi per fermare le guerre e promuovere pace e rispetto dei diritti umani;
3. avviare energiche politiche di disarmo e smilitarizzazione;
4. fare della nonviolenza il cardine della politica necessaria per affrontare la drammatica situazione globale del pianeta, ponendosi dal punto di vista dell'unita' del genere umano ed operando per la tutela della biosfera; per l'abolizione delle guerre, degli eserciti e delle armi; per il rispetto, la difesa e la promozione della vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani.
17. AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA AFFINCHE' IMPEDISCA UN ENNESIMO CRIMINE ABOMINEVOLE DA PARTE DEL GOVERNO ITALIANO
Egregio Presidente della Repubblica,
il Governo italiano ha annunciato l'intenzione di inviare armi a milizie guerrigliere che operano nell'area tra Iraq e Siria, con il dichiarato intento di porre un argine ad altre milizie guerrigliere a suo tempo e lungamente sostenute in vario modo dagli alleati dalla coalizione guidata dagli Stati Uniti d'America (e di cui l'Italia era e continua ad essere scelleratamente parte), ed il cui attuale sanguinario, terroristico, crescente potere e' diretta conseguenza sia di quel criminale sostegno, sia della destrutturazione statuale dell'Iraq provocata dalla guerra illegale e criminale contro quel paese condotta dai medesimi Stati Uniti d'America, sia della guerra civile (e del conseguente smembramento territoriale de facto) in corso in Siria che gli Stati Uniti d'America hanno massicciamente fomentato e sostenuto.
I sanguinari assassini che gli Usa ed i loro alleati pensavano di poter utilizzare come sicari ora minacciano gli interessi dei loro stessi creatori e mentori, cosicche' gli Usa ora avviano una ulteriore escalation bellica in un'area gia' fin troppo martoriata, riservando a se' i bombardamenti dall'alto attraverso i raid aerei ed alle milizie locali di volta in volta utilizzabili la carneficina a terra, sempre condannando le popolazioni locali a subire stragi, devastazioni ed ogni sorta di orrori.
*
Questa e' l'atroce verita', signor Presidente della Repubblica: la guerra e' nemica dell'umanita'; le armi servono ad uccidere gli esseri umani.
Piu' armi significa sempre e solo piu' uccisioni.
A follia si aggiunge follia, a crimine crimine.
La decisione del Governo italiano di inviare armi a milizie irregolari in quell'area e' un crimine ed una follia: provochera' nuove stragi e nuove distruzioni, ed e' parte dell'escalation bellica voluta dai primi responsabili di quel colossale disastro umanitario non sazi di sangue.
Quello che occorre, in Iraq come in Siria, e' promuovere pace, disarmo e rispetto dei diritti umani:
- in primo luogo facendo intervenire adeguate forze d'interposizione dell'Onu;
- recando massicci aiuti umanitari a tutte le vittime superstiti;
- privando l'Isis dei rifornimenti esterni, delle complicita' internazionali, delle relazioni d'affari di cui gode (la cosa piu' urgente a tal fine e' concertare un'azione internazionale antimafia che impedisca a quel gruppo terrorista ogni transazione finanziaria, lo privi delle forniture di armi e munizioni che garantiscono il rinnovarsi del suo arsenale, renda impossibile l'ulteriore reclutamento);
- ed infine e soprattutto ripristinando la legalita' e la civile convivenza con operazioni non di guerra ma di polizia, operazioni che non possono essere dirette o condotte dagli stessi responsabili sia della guerra e delle distruzioni, sia della creazione e dell'alimentazione dei gruppi armati terroristi a suo tempo spacciati per "combattenti per la liberta'" e poi rivelatisi - come era ovvio - criminali fascisti.
*
Egregio Presidente della Repubblica,
voglia essere garante della legalita'; voglia essere difensore della Costituzione della Repubblica Italiana.
Dissuada il Governo italiano dal commettere questo crimine, questa follia.
Persuada il Governo italiano ad impegnarsi per la pace, il disarmo, il soccorso umanitario a tutte le vittime, l'invio urgente e indispensabile di ingenti e adeguate forze d'interposizione dell'Onu.
Neghi il suo consenso ad altre uccisioni, ad altre stragi.
Difenda il diritto di ogni essere umano a non essere ucciso.
Distinti saluti
18. SEGNALAZIONI LIBRARIE
Riletture
- Julio Cortazar, I racconti, Einaudi, Torino 1994, 2014, pp. XXX + 1288.
19. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO
Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.
Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:
1. l'opposizione integrale alla guerra;
2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;
3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;
4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.
Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.
Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.
20. PER SAPERNE DI PIU'
Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it
Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 2548 del 30 novembre 2016
Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XVII)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com , sito: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
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