[Nonviolenza] Telegrammi. 2517
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- Date: Sat, 29 Oct 2016 19:35:01 +0200 (CEST)
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TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 2517 del 30 ottobre 2016
Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XVII)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com
Sommario di questo numero:
1. 4 novembre: ogni vittima ha il volto di Abele
2. Alcuni testi del mese di maggio 2014 (parte terza)
3. Ereme li' ar circolo bocciofilo
4. Mi domando...
5. Rileggendo alcuni libri di Roberto Mancini e di Daniela Padoan. Un incontro di riflessione
6. Mercoledi', e una salamandra
7. Da Barbiana a Bruxelles. Un appello
8. Una conferenza a Viterbo: "Costruire l'Europa nonviolenta"
9. Nell'anniversario della strage di Capaci
10. Alcune parole dette in piazza a Viterbo
11. Ancora uno sforzo. Un invito alle persone amiche
12. Oggi
13. La guerra assassina. Una riflessione dopo l'ennesima uccisione
14. "Le catene del debito. E come possiamo spezzarle". Un incontro di studio
15. Petronilla e Benitaccio
16. Magnacane e Peppersecco
17. Sibbillino e Soffiaso'
18. Consigli non richiesti
19. La guerra e le uccisioni
20. Una lettera al Sindaco, agli assessori ed ai consiglieri del Comune di Viterbo
21. Segnalazioni librarie
22. La "Carta" del Movimento Nonviolento
23. Per saperne di piu'
1. EDITORIALE. 4 NOVEMBRE: OGNI VITTIMA HA IL VOLTO DI ABELE
Anche quest'anno il 4 novembre si svolge in vari luoghi d'Italia l'iniziativa "Ogni vittima ha il volto di Abele", che avra' come suo riferimento principale l'incontro che si terra' a Trento degli "Stati generali della Difesa civile non armata e nonviolenta" (per ulteriori informazioni: sito: www.difesacivilenonviolenta.org, e-mail: an at nonviolenti.org).
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La campagna "Ogni vittima ha il volto di Abele" propone che il 4 novembre si realizzino in tutte le citta' d'Italia commemorazioni nonviolente delle vittime di tutte le guerre, commemorazioni che siano anche solenne impegno contro tutte le guerre e le violenze.
Affinche' il 4 novembre, anniversario della fine dell'"inutile strage" della prima guerra mondiale, cessi di essere il giorno in cui i poteri assassini irridono gli assassinati, e diventi invece il giorno in cui nel ricordo degli esseri umani defunti vittime delle guerre gli esseri umani viventi esprimono, rinnovano, inverano l'impegno affinche' non ci siano mai piu' guerre, mai piu' uccisioni, mai piu' persecuzioni.
Queste iniziative di commemorazione e di impegno morale e civile devono essere rigorosamente nonviolente. Non devono dar adito ad equivoci o confusioni di sorta; non devono essere in alcun modo ambigue o subalterne; non devono prestare il fianco a fraintendimenti o mistificazioni. Queste iniziative di addolorato omaggio alle vittime della guerra e di azione concreta per promuovere la pace e difendere le vite, devono essere rigorosamente nonviolente.
Occorre quindi che si svolgano in orari distanti e assolutamente distinti dalle ipocrite celebrazioni dei poteri armati, quei poteri che quelle vittime fecero morire.
Ed occorre che si svolgano nel modo piu' austero, severo, solenne: depositando omaggi floreali dinanzi alle lapidi ed ai sacelli delle vittime delle guerre, ed osservando in quel frangente un rigoroso silenzio.
Ovviamente prima e dopo e' possibile ed opportuno effettuare letture e proporre meditazioni adeguate, argomentando ampiamente e rigorosamente perche' le persone amiche della nonviolenza rendono omaggio alle vittime della guerra e perche' convocano ogni persona di retto sentire e di volonta' buona all'impegno contro tutte le guerre, e come questo impegno morale e civile possa concretamente limpidamente darsi. Dimostrando che solo opponendosi a tutte le guerre si onora la memoria delle persone che dalle guerre sono state uccise. Affermando il diritto e il dovere di ogni essere umano e la cogente obbligazione di ogni ordinamento giuridico democratico di adoperarsi per salvare le vite, rispettare la dignita' e difendere i diritti di tutti gli esseri umani.
A tutte le persone amiche della nonviolenza chiediamo di diffondere questa proposta e contribuire a questa iniziativa.
Contro tutte le guerre, contro tutte le uccisioni, contro tutte le persecuzioni.
Per la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.
2. MATERIALI. ALCUNI TESTI DEL MESE DI MAGGIO 2014 (PARTE TERZA)
Riproponiamo qui alcuni testi apparsi sul nostro foglio nel mese di maggio 2014.
3. EREME LI' AR CIRCOLO BOCCIOFILO
Ereme li' ar circolo bocciofilo co' Gnagnarello e co' Ciceruacchio.
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- Allora Pe', pe' cchi s'ha dda vota'?
- Pe' Francuccio Gesuarti, ne la lista Zzipra.
- 'Ndove?
- 'Ne la lista Zzipra, Gnagnare', e' ora che tte fai er cornocustico.
- Ma ch'ade' 'sta ristazzipra.
- La lista nostra.
- Ah, vabbe'. E c'e' la farcemmartello, si'?
- None.
- Come sarebb'a ddi'?
- Ah Cicero', nun te ce mette pure tu, nun c'e' la farcemmartello e bbasta, ce sta solo scritto Zzipra.
- E cche vor di'?
- Ade' 'n nome, de quer maschiotto greco, uno bravo, 'n compagno.
- Sara', mma ssenza farcemmartello...
- Da quanno nun se cantita piu' Ingrao nun ce se capisce piu' gnente.
- Vabbe', ma tocca vvota' 'sta lista Zzipra e dda' la preferenza ma Francuccio.
- E 'r zimbolo ch'ade'?
- Nun c'e'.
- Come nun c'e'? Manco c'e' 'r zimbolo?
- Aho', e mmo' bbasta. C'e' solo scritto Zzipra. Visto che tanto la farcemmartello nun c'e', mejo che nun c'e' gnente, no?
- Eh 'mbe', dimo de si'.
- Aho', ma io mica ce veggo, e ssi mme sbajo?
- Mettete ll'occhiali, Gnagnare', vedi de fa' quarcheccosa pure tu, eh.
- Vabbe', vabbe'. Mma ccerto, senza farcemmartello... Io vorrebbe da sape' chi le penza 'ste penzate.
- Famola finita e vedemo che s'ha dda' fa: tocca avvisa' Ggiggetto 'r sornacone, che ssenno' finisce che se sbaja; tocca vvisa' 'Ntognaccio, Babbalone, la moje der sor Cencio e pure 'r fijo...
- E Cencio none?
- E che nun ce lo sai che so' cinquanni mo' che ccia' l'arzaime?
- Pur'esso?
- Pur'esso. E pure 'r poro Checcobraca.
- E Arfio so' quattranni mo' ch'e' mmorto.
- Semo sempre de meno, porco cane.
- Vedemo allora de dasse da fa'. Mo' annamo a la bottega der barbiere, doppo ar bar der Zozzone e doppo annamo ai ggiardinetti a vede si sse trova quarcuno oppure 'nnamo ar centranziani. Famola bbene 'n po' de propaganna. Tutti compatti se vota Francuccio.
- Francuccio Gesuarti listazzipra.
- E bravo Gnagnarello, nnamo, nnamo.
- E vviva Marze e vviva Ntogno Granci. Annamo.
*
- Francuccio Gesuarti listazzipra.
- Proletari de tutti li paesi, uniteve.
- Ner fosco fin der secolo morente...
4. MI DOMANDO...
Mi domando se sia solo una mia impressione o non sia invece un dato di fatto che la generalita' della popolazione italiana a meno di una settimana dal voto poco o nulla sappia della presentazione alle elezioni europee di una lista dalla inedita denominazione de "L'altra Europa con Tsipras" e senza alcuna immagine sul simbolo (scelte che sembrano fatte apposta per non prendere un voto al di fuori della nicchia o della eburnea torre di chi ha avuto la bella pensata), lista che e' per avventura l'unica lista di sinistra in Italia, e che candida anche alcune persone di valore e amiche della nonviolenza, e tra queste quel Francuccio Gesualdi che sarebbe necessario come il pane che potesse rappresentarci al parlamento europeo.
Mi domando se sia solo una mia impressione o non sia invece una triste realta' che anche la campagna elettorale di questa lista gia' cosi' danneggiata dall'atteggiamento dei media dominanti (che amano solo il turpiloquio sozzo e le scempiaggini infami, che preferiscono il falso spettacolare all'umile vero, e questo e' gia' un pezzo di fascismo) sia stata perlopiu' cosi' autoreferenziale da risultare assai vicina all'invisibilita'; cosicche' la generalita' degli elettori italiani neppure sa che alle elezioni europee si presenta anche quest'unica lista di sinistra, che candida alcune persone di valore e amiche della nonviolenza, e tra queste quel Francuccio Gesualdi che sarebbe necessario come il pane che potesse rappresentarci al parlamento europeo.
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Mi domando se sia solo una mia impressione o non sia invece l'urgenza delle urgenze che in questa manciata di giorni che restano prima del voto si faccia uno sforzo per raggiungere le tante, innumerevoli brave persone che se solo sapessero che e' candidato il Francuccio della scuola di Barbiana, il suscitatore di lotte e di solidarieta' fondamentali, lo voterebbero con entusiasmo e con entusiasmo si impegnerebbero nella campagna elettorale.
Mi domando se possiamo farcela a raddrizzare almeno un po' una campagna elettorale nata storta, e se questo possa essere il modo: chiarire che c'e' questa candidatura che e' un dono grande che non possiamo sprecare; chiarire che occorre che la lista che candida Francuccio Gesualdi raggiunga in tutta Italia il 4 per cento dei voti, che e' impresa titanica; chiarire che per quanti errori possano aver fatto i promotori di questa lista (e ne hanno fatti di colossali tanto per non perdere il vizio), essa resta l'unica lista in Italia con un programma di sinistra - ovvero fraterno, egalitario, libertario - e che candida persone amiche della nonviolenza che si oppongono quindi adeguatamente al fascismo e al nazionalismo, alla guerra e al razzismo, al maschilismo e alla dittatura degli sfruttatori, al modo di produzione schiavista ed ecocida; l'unica lista con un programma di sinistra e che candida persone amiche della nonviolenza che si impegnano quindi adeguatamente in difesa della democrazia, dell'eguaglianza di diritti di tutti gli esseri umani, della biosfera casa comune dell'umanita'.
Diciamolo: purtroppo non tutte le candidature sono di persone amiche della nonviolenza. Ma noi chiediamo di votare solo le persone amiche della nonviolenza. Ed in particolare nella circoscrizione dell'Italia centrale Francuccio Gesualdi che ha la concreta possibilita' di risultare la persona piu' votata se ci diamo da fare per far conoscere la sua candidatura.
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E allora mi dico, e dico a chi volesse ascoltarmi:
1. chi di noi e' impegnato in esperienze collettive, parli ai suoi compagni di questa opportunita', e se possibile promuova iniziative pubbliche di informazione a sostegno di Francuccio Gesualdi;
2. chi di noi ha voce pubblica questa voce faccia sentire a sostegno di Francuccio Gesualdi;
3. chi di noi ha carta e penna scriva alle persone amiche, scriva ai giornali ed agli altri mass-media locali e nazionali che conosce, scriva nei social media cui partecipa, a sostegno di Francuccio Gesualdi;
4. e soprattutto, quel che e' decisivo: chi di noi conosce persone che stima le cerchi, ci parli e dica loro una parola franca a sostegno di Francuccio Gesualdi.
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Oggi e' gia' mercoledi', e si vota domenica: non c'e' tempo da perdere.
Va da se' che a Tsipras auguriamo ogni bene, ma gli elettori che votano in Italia vogliono votare per i candidati che realmente possono eleggere.
Francuccio Gesualdi puo' caratterizzare la lista "L'altra Europa con Tsipras" in modo persuasivo molto al di la' delle purtroppo assai ristrette cerchie di militanti e di intellettuali che sanno tradurre l'acronimo di Syriza.
Francuccio Gesualdi e' la persona la cui candidatura puo' parlare al cuore di innumerevoli altre persone.
5. RILEGGENDO ALCUNI LIBRI DI ROBERTO MANCINI E DI DANIELA PADOAN. UN INCONTRO DI RIFLESSIONE
Si e' svolto nel pomeriggio di martedi' 20 maggio 2014 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di riflessione centrato sulla rilettura di alcuni libri di Roberto Mancini e di Daniela Padoan di particolare valore per una cultura della pace, della solidarieta', della dignita' umana, della nonviolenza liberatrice.
In particolare sono state lette e commentate alcune pagine del libro di Roberto Mancini, L'amore politico. Sulla via della nonviolenza con Gandhi, Capitini e Levinas, Cittadella, Assisi 2005; e dei libri di Daniela Padoan, Come una rana d'inverno. Conversazioni con tre donne sopravvissute ad Auschwitz, Bompiani, Milano 2004; e Le Pazze. Un incontro con le Madri di Plaza de Mayo, Bompiani, Milano 2005.
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Roberto Mancini, nato a Macerata nel 1958, docente di filosofia teoretica e di ermeneutica filosofica presso la facolta' di lettere e filosofia dell'Universita' di Macerata, ha dato rilevanti contributi alla riflessione nonviolenta. Tra le opere di Roberto Mancini: L'uomo quotidiano. Il problema della quotidianita' nella filosofia marxista contemporanea, Marietti, Casale Monferrato 1985; Linguaggio e etica. La semiotica trascendentale di Karl Otto Apel, Marietti, Casale Monferrato 1988; Comunicazione come ecumene. Il significato antropologico e teologico dell'etica comunicativa, Queriniana, Brescia 1991; L'ascolto come radice. Teoria dialogica della verita', Edizioni Scientifiche Italiane, Napoli 1995; Esistenza e gratuita'. Antropologia della condivisione, Cittadella Editrice, Assisi 1996; Etiche della mondialita'. La nascita di una coscienza planetaria, Cittadella Editrice, Assisi 1997 (in collaborazione con altri); Il dono del senso. Filosofia come ermeneutica, Cittadella Editrice, Assisi 1999; Il silenzio, via verso la vita. (Il codice nascosto. Silenzio e verita'), Edizioni Qiqajon, Magnago 2002; Senso e futuro della politica. Dalla globalizzazione a un mondo comune, Cittadella Editrice, Assisi 2002; L'uomo e la comunita', Qiqajon, Magnago 2004; Il senso del tempo e il suo mistero, Pazzini, Villa Verucchio (Rimini) 2005; L'amore politico, Cittadella, Assisi 2005; Esistere nascendo. La filosofia maieutica di Maria Zambrano, Citta' Aperta, 2007; Desiderare il futuro. Fede cristiana e unita' della speranza umana, Pazzini, 2008; L'umanita' promessa. Vivere il cristianesimo nell'eta' della globalizzazione, Qiqajon, Magnago 2009; con Fabiola Falappa, Carla Canullo, Per una antropologia della creaturalita', Il Pozzo di Giacobbe, Trapani 2009; La laicita' come metodo. Ragioni e modi per vivere insieme, Cittadella, Assisi 2009; L'ascolto come radice, Edizioni Scientifiche Italiane, 2009; Sperare con tutti, Qiqajon, Magnago 2010; Il servizio dell'interpretazione. Modelli di ermeneutica nel pensiero contemporaneo, Il Pozzo di Giacobbe, Trapani 2010; Per un'altra politica, Cittadella, Assisi 2010; Idee eretiche. Trentatre' percorsi verso un'economia delle relazioni, della cura e del bene comune, Altreconomia, Milano 2010. Si veda anche l'intervista apparsa in "Coi piedi per terra" n. 402 e quella nei "Telegrammi della nonviolenza in cammino" n. 420. Dal sito "L'altra Europa con Tsipras" riprendiamo la seguente scheda: "Roberto Mancini e' professore ordinario di Filosofia teoretica all'Universita' di Macerata e docente a contratto di Economia umana all'Accademia di Architettura dell'Universita' della Svizzera Italiana a Mendrisio. Ha pubblicato 30 volumi e circa 300 articoli sui temi della logica del dono, dell'etica, del cambiamento del paradigma della politica, dei diritti umani, del dialogo tra le culture e tra le religioni, e della ricerca di un'altra economia. E' editorialista di "Altreconomia". Collabora da molti anni con il Coordinamento nazionale delle comunita' di accoglienza, con la Caritas, con Mondo solidale e le Botteghe del commercio equo e solidale, con la Comunita' volontari per il mondo di Ancona. E' membro del direttivo dell'Universita' per la pace delle Marche. Nel 2009 ha ricevuto il "premio Zamenhoff - Voci della pace" dalla Regione Marche".
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Daniela Padoan e' una prestigiosa giornalista e saggista femminista. Dalla bella rivista "Via Dogana" riprendiamo la seguente scheda di presentazione: "Daniela Padoan collabora con la televisione e la stampa, in particolare con 'Il manifesto'. Nel pensiero della differenza ha trovato un tassello mancante, degli elementi in piu' per la lettura di avvenimenti attuali e storici come la vicenda delle Madres de la Plaza de Mayo ("la lotta politica forse piu' radicale di questi decenni"), o la Shoah, che Daniela ha indagato in un suo libro, attraverso tre conversazioni con donne sopravvissute ad Auschwitz (Come una rana d'inverno, Bompiani, Milano 2004)". Tra le opere di Daniela Padoan: Miti e leggende del mondo antico, Sansoni scuola, Firenze 1996; Miti e leggende dei popoli del mondo, Sansoni scuola, Firenze 1998; (a cura di), Un'eredita' senza testamento, Quaderni di "Via Dogana", Milano 2001; (a cura di), Il cuore nella scrittura. Poesie e racconti delle Madres de Plaza de Mayo, Quaderni di "Via Dogana", Milano 2003; Come una rana d'inverno, Bompiani, Milano 2004; Le Pazze. Un incontro con le Madri di Plaza de Mayo, Bompiani, Milano 2005; Ermanno Olmi. Il sentimento della realta', Editrice San Raffaele, Milano 2008. Dal sito "L'altra Europa con Tsipras" riprendiamo la seguente scheda: "Daniela Padoan e' scrittrice e saggista. Da anni si occupa di razzismo e dei totalitarismi del Novecento, con particolare attenzione alla testimonianza delle dittature e alle pratiche di resistenza femminile ai regimi. Fra i suoi libri, Come una rana d'inverno. Conversazioni con tre donne sopravvissute ad Auschwitz, Bompiani 2004; Le pazze. Un incontro con le Madri di Plaza de Mayo, Bompiani 2005; Razzismo e noismo. Le declinazioni del noi e l'esclusione dell'altro, con il genetista Luca Cavalli-Sforza, Einaudi 2013. Ha realizzato documentari e reportage, tra cui Via Lecco 9 per RaiNews24, Le Madri di Plaza de Mayo, La Shoah delle donne e Dalle leggi razziali alla Shoah per Rai3. Ha realizzato il video Fabbrico, commissionato dalla Fiom-Cgil per il centenario della Cgil 2006, lavorato con Rai Educational, condotto trasmissioni su Radio1 Rai e collaborato alle pagine di cultura del "Manifesto" e del "Fatto Quotidiano". Ha scritto su "Via Dogana", la "Revue de l'histoire de la Shoah" e la "Rivista di estetica", per cui ha curato un numero dal titolo "Il paradosso del testimone". Ha un blog sul portale del "Fatto Quotidiano"".
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E' utile segnalare che Roberto Mancini e Daniela Padovan sono candidati alle elezioni europee nella lista "L'altra Europa con Tsipras", la stessa lista che candida anche Francuccio Gesualdi, a sostegno della cui candidatura la struttura nonviolenta viterbese e' particolarmente impegnata nella speranza che l'esito del voto consenta la sua elezione "per portare la nonviolenza al parlamento europeo".
Francuccio Gesualdi e' stato allievo di don Lorenzo Milani nella scuola di Barbiana, e' animatore del "Centro nuovo modello di sviluppo" di Vecchiano, insieme a padre Alex Zanotelli ha promosso la nascita della "Rete di Lilliput", e' da sempre impegnato in molte iniziative concrete di solidarieta' e di difesa dei diritti umani e dell'ambiente, ha contribuito a far nascere e crescere in Italia la consapevolezza, l'azione e le reti del consumo critico ed etico, del commercio equo e solidale, degli stili di vita sobri e responsabili, dell'impegno per garantire a tutta l'umanita' il diritto al cibo, all'acqua, a un ambiente vivibile, alla dignita'. Ha scritto libri utilissimi come ad esempio il Manuale per un consumo responsabile (1999), Sobrieta' (2005), Le catene del debito (2013).
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Concludendo l'incontro, il responsabile della struttura nonviolenta viterbese, Peppe Sini, ha ribadito la persuasione della necessita' che la nonviolenza divenga il valore e il criterio, il metodo e la prassi che informi le scelte morali, culturali e politiche (e quindi sociali, economiche, ecologiche) dell'umanita' giunta alla presente distretta. Solo la nonviolenza riconosce, rispetta e protegge la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani e dell'intero mondo vivente. Solo la nonviolenza riconosce, rispetta e difende la diversita' e l'eguaglianza di diritti di tutti gli esseri umani. Solo la nonviolenza agisce prendendosi cura in modo adeguato della biosfera, la natura vivente casa comune dell'umanita', natura di cui gli stessi esseri umani sono parte.
Occorre porsi alla scuola della Resistenza antifascista, alla scuola del femminismo, alla scuola del movimento delle oppresse e degli oppressi in lotta per la liberazione dell'umanita', alla scuola dell'attenzione per tutti gli esseri viventi, alla scuola della pluralita' e del dialogo, alla scuola del miracolo della nascita; occorre scegliere il bene comune: l'umanita' e' unita da un unico destino, solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.
6. MERCOLEDI', E UNA SALAMANDRA
Tra due giorni la campagna elettorale ufficialmente si conclude.
Tra quattro giorni si vota.
Noi che vorremmo portare la nonviolenza al parlamento europeo, e che per questo votiamo Francuccio Gesualdi e quindi la lista "L'altra Europa con Tsipras" che lo candida e che occorre raggiunga in tutta Italia almeno il 4% dei voti per superare la soglia di sbarramento, noi dobbiamo valorizzare questi ultimi giorni che restano per far circolare l'informazione sulla candidatura di Francuccio Gesualdi.
E dobbiamo farlo contando sulle nostre forze, e sulla ragionevole convinzione che se riusciamo a raggiungerle tante altre persone possono a loro volta impegnarsi a ridiffondere ancora questa informazione e questo invito a votare Francuccio Gesualdi e portare cosi' la nonviolenza nelle istituzioni europee.
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Su questo foglio ripubblichiamo ancora alcuni materiali che speriamo utili. A chi ci legge chiediamo tre cose:
1. scrivere ai mezzi d'informazione e - chi puo' e sa - nei social media per far conoscere questa candidatura e cosa significa;
2. parlarne e scriverne alle persone amiche chiedendo loro un voto utile al fine dell'elezione di Francuccio Gesualdi: nelle quattro regioni della circoscrizione dell'Italia centrale dandogli la preferenza; in tutte le altre regioni votando comunque la lista Tsipras, poiche' occorre raggiungere il 4 per cento a livello nazionale affinche' possa essere eletto;
3. non perdere tempo e non lasciarsi distrarre e irretire dal soffocante vaniloquio e dalle recitate zuffe con cui la societa' dello spettacolo narcotizza ed abbrutisce le sue vittime; occorre uscire dalla subalternita' e dalla rassegnazione, spegnere la televisione da cui parlano i gangster, abolire il turpiloquio che reca gia' incistato in se' il fascismo, e dire in modo semplice e chiaro e gentile cio' che ci sembra sia vero, giusto e necessario.
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Per chi non sa come cominciare, suggeriamo di prendere un foglio di carta e fare un elenco di parenti ed amici e colleghi che stima e cui vuole bene. Poi uno ad uno li cerchi e parli con loro.
Chi ha un sito, un blog, una pagina facebook ed altre simili diavolerie, le usi per dare notizia; chi ha la possibilita' di usare la posta elettronica o di inviare messaggi e cinguettii dal telefono, lo faccia.
Chi e' timido, di voce fievole, di mano tremante, vacillante nell'incedere, mortalmente stanco, e vecchio e sdentato come noi, sussurri comunque a una persona amica questa sua volonta', questo nostro bisogno, questo bene comune: portare le esperienze e le proposte della nonviolenza nell'unica istituzione europea eletta dalla popolazione europea: col voto a Francuccio Gesualdi, il Francuccio allievo di don Milani nella scuola di Barbiana, l'animatore del "Centro nuovo modello di sviluppo" di Vecchiano, il fondatore con padre Alex Zanotelli della "Rete di Lilliput"; la persona che ha fatto crescere in Italia la consapevolezza, l'azione e le reti del consumo critico ed etico, del commercio equo e solidale, degli stili di vita sobri e responsabili, dell'impegno per garantire a tutta l'umanita' il diritto al cibo, all'acqua, a un ambiente vivibile, alla dignita'; la persona che ha scritto libri utilissimi come ad esempio il "Manuale per un consumo responsabile" e "Le catene del debito".
Il tempo e' poco; orsu', al lavoro.
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E la salamandra? Eccola, in premio a chi ha voluto legger tutto.
7. DA BARBIANA A BRUXELLES. UN APPELLO
Invitiamo a votare Francuccio Gesualdi candidato al parlamento europeo nella lista "L'altra Europa con Tsipras" nella circoscrizione nell'Italia centrale (ma perche' possa essere eletto occorre votare la stessa lista anche nelle altre zone d'Italia poiche' si puo' essere eletti solo se la lista in cui si e' candidati supera il 4 per cento dei voti a livello nazionale, e non e' affatto scontato che questa lista - l'unica lista di sinistra - ci riesca).
Invitiamo a votare Francuccio Gesualdi perche' lo conosciamo ed ammiriamo il suo impegno, la sua coerenza, il suo rigore morale, la sua riflessione sociale e politica, la sua lotta costante per la liberazione delle oppresse e degli oppressi, la sua condivisione della vita di chi subisce ingiustizia, di chi soffre, di chi si batte per la dignita' di tutte le persone; la sua nonviolenza realmente vissuta e svolta in pensiero ed azione.
Francuccio Gesualdi e' stato allievo di don Lorenzo Milani nella scuola di Barbiana, e' animatore del "Centro nuovo modello di sviluppo" di Vecchiano, insieme a padre Alex Zanotelli ha promosso la nascita della "Rete di Lilliput", e' da sempre impegnato in molte iniziative concrete di solidarieta' e di difesa dei diritti umani e dell'ambiente, ha contribuito a far nascere e crescere in Italia la consapevolezza, l'azione e le reti del consumo critico ed etico, del commercio equo e solidale, degli stili di vita sobri e responsabili, dell'impegno per garantire a tutta l'umanita' il diritto al cibo, all'acqua, a un ambiente vivibile, alla dignita'. Ha scritto libri utilissimi come ad esempio il Manuale per un consumo responsabile (1999), Sobrieta' (2005), Le catene del debito (2013).
Chi condivide la nostra opinione faccia circolare questa informazione: si vota domenica e tantissime persone che sarebbero felici ed orgogliose di votarlo ancora neppure sanno che Francuccio Gesualdi e' candidato.
Portiamo la nonviolenza nell'unica istituzione dell'Unione Europea eletta direttamente dai cittadini.
8. UNA CONFERENZA A VITERBO: "COSTRUIRE L'EUROPA NONVIOLENTA"
Si e' svolta nel pomeriggio di giovedi' 22 maggio 2014 a Viterbo una conferenza del responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani", Peppe Sini, sul tema "Costruire l'Europa nonviolenta di Rosa Luxemburg, di Virginia Woolf, di Simone Weil e di Hannah Arendt".
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Rosa Luxemburg, 1871-1919, e' una delle piu' limpide figure del movimento dei lavoratori e dell'impegno contro la guerra e contro l'autoritarismo. Assassinata, il suo cadavere fu gettato in un canale e ripescato solo mesi dopo; ci sono due epitaffi per lei scritti da Bertolt Brecht, che suonano cosi': Epitaffio (1919): "Ora e' sparita anche la Rosa rossa, / non si sa dov'e' sepolta. / Siccome ai poveri ha detto la verita' / i ricchi l'hanno spedita nell'aldila'"; Epitaffio per Rosa Luxemburg (1948): "Qui giace sepolta / Rosa Luxemburg / Un'ebrea polacca / Che combatte' in difesa dei lavoratori tedeschi, / Uccisa / Dagli oppressori tedeschi. Oppressi, / Seppellite la vostra discordia". Opere di Rosa Luxemburg: segnaliamo almeno due fondamentali raccolte di scritti in italiano: Scritti scelti, Einaudi, Torino 1975, 1976; Scritti politici, Editori Riuniti, Roma 1967, 1976 (con una ampia, fondamentale introduzione di Lelio Basso). Opere su Rosa Luxemburg: Lelio Basso (a cura di), Per conoscere Rosa Luxemburg, Mondadori, Milano 1977; Paul Froelich, Rosa Luxemburg, Rizzoli, Milano 1987; P. J. Nettl, Rosa Luxemburg, Il Saggiatore, Milano 1970; Daniel Guerin, Rosa Luxemburg e la spontaneita' rivoluzionaria, Mursia, Milano 1974; AA. VV., Rosa Luxemburg e lo sviluppo del pensiero marxista, Mazzotta, Milano 1977.
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Virginia Woolf, scrittrice tra le piu' grandi del Novecento, nacque a Londra nel 1882, promotrice di esperienze culturali ed editoriali di grande rilievo, oltre alle sue splendide opere narrative scrisse molti acuti saggi, di cui alcuni fondamentali anche per una cultura della pace. Mori' suicida nel 1941. E' uno dei punti di riferimento della riflessione dei movimenti delle donne, di liberazione, per la pace. Opere di Virginia Woolf: le sue opere sono state tradotte da vari editori, un'edizione di Tutti i romanzi (in due volumi, comprendenti La crociera, Notte e giorno, La camera di Jacob, La signora Dalloway, Gita al faro, Orlando, Le onde, Gli anni, Tra un atto e l'altro) e' stata qualche anno fa pubblicata in una collana ultraeconomica dalla Newton Compton di Roma; una pregevolissima edizione sia delle opere narrative che della saggistica e' stata curata da Nadia Fusini nei volumi dei Meridiani Mondadori alle opere di Virginia Woolf dedicati (ai quali rinviamo anche per la bibliografia). Tra i saggi due sono particolarmente importanti per una cultura della pace: Una stanza tutta per se', Newton Compton, Roma 1993; Le tre ghinee, Feltrinelli, Milano 1987 (ma ambedue sono disponibili anche in varie altre edizioni). Numerosissime sono le opere su Virginia Woolf: segnaliamo almeno Quentin Bell, Virginia Woolf, Garzanti, Milano 1974; Mirella Mancioli Billi, Virginia Woolf, La Nuova Italia, Firenze 1975; Paola Zaccaria, Virginia Woolf, Dedalo, Bari 1980; Nadia Fusini, Possiedo la mia anima. Il segreto di Virginia Woolf, Mondadori, Milano 2006; Liliana Rampello, Il canto del mondo reale. Virginia Woolf, la vita nella scrittura, Il saggiatore, Milano 2005. Segnaliamo anche almeno le pagine di Erich Auerbach, "Il calzerotto marrone", in Mimesis, Einaudi, Torino 1977.
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Simone Weil, nata a Parigi nel 1909, allieva di Alain, fu professoressa, militante sindacale e politica della sinistra classista e libertaria, operaia di fabbrica, miliziana nella guerra di Spagna contro i fascisti, lavoratrice agricola, poi esule in America, infine a Londra impegnata a lavorare per la Resistenza. Minata da una vita di generosita', abnegazione, sofferenze, muore in Inghilterra nel 1943. Una descrizione meramente esterna come quella che precede non rende pero' conto della vita interiore della Weil (ed in particolare della svolta, o intensificazione, o meglio ancora: radicalizzazione ulteriore, seguita alle prime esperienze mistiche del 1938). Ha scritto di lei Susan Sontag: "Nessuno che ami la vita vorrebbe imitare la sua dedizione al martirio, o se l'augurerebbe per i propri figli o per qualunque altra persona cara. Tuttavia se amiamo la serieta' come vita, Simone Weil ci commuove, ci da' nutrimento". Opere di Simone Weil: tutti i volumi di Simone Weil in realta' consistono di raccolte di scritti pubblicate postume, in vita Simone Weil aveva pubblicato poco e su periodici (e sotto pseudonimo nella fase finale della sua permanenza in Francia stante la persecuzione antiebraica). Tra le raccolte piu' importanti in edizione italiana segnaliamo: L'ombra e la grazia (Comunita', poi Rusconi), La condizione operaia (Comunita', poi Mondadori), La prima radice (Comunita', SE, Leonardo), Attesa di Dio (Rusconi), La Grecia e le intuizioni precristiane (Rusconi), Riflessioni sulle cause della liberta' e dell'oppressione sociale (Adelphi), Sulla Germania totalitaria (Adelphi), Lettera a un religioso (Adelphi); Sulla guerra (Pratiche). Sono fondamentali i quattro volumi dei Quaderni, nell'edizione Adelphi curata da Giancarlo Gaeta. Opere su Simone Weil: fondamentale e' la grande biografia di Simone Petrement, La vita di Simone Weil, Adelphi, Milano 1994. Tra gli studi cfr. AA. VV., Simone Weil, la passione della verita', Morcelliana, Brescia 1985; Gabriella Fiori, Simone Weil. Biografia di un pensiero, Garzanti, Milano 1981, 1990; Eadem, Simone Weil. Una donna assoluta, La Tartaruga edizioni, Milano 1991, 2009; Giancarlo Gaeta, Simone Weil, Edizioni cultura della pace, S. Domenico di Fiesole 1992; Jean-Marie Muller, Simone Weil. L'esigenza della nonviolenza, Edizioni Gruppo Abele, Torino 1994; Angela Putino, Simone Weil e la Passione di Dio, Edb, Bologna 1997; Eadem, Simone Weil. Un'intima estraneita', Citta' Aperta, Troina (Enna) 2006; Maurizio Zani, Invito al pensiero di Simone Weil, Mursia, Milano 1994.
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Hannah Arendt e' nata ad Hannover da famiglia ebraica nel 1906, fu allieva di Husserl, Heidegger e Jaspers; l'ascesa del nazismo la costringe all'esilio, dapprima e' profuga in Francia, poi esule in America; e' tra le massime pensatrici politiche del Novecento; docente, scrittrice, intervenne ripetutamente sulle questioni di attualita' da un punto di vista rigorosamente libertario e in difesa dei diritti umani; mori' a New York nel 1975. Opere di Hannah Arendt: tra i suoi lavori fondamentali (quasi tutti tradotti in italiano e spesso ristampati, per cui qui di seguito non diamo l'anno di pubblicazione dell'edizione italiana, ma solo l'anno dell'edizione originale) ci sono Le origini del totalitarismo (prima edizione 1951), Comunita', Milano; Vita Activa (1958), Bompiani, Milano; Rahel Varnhagen (1959), Il Saggiatore, Milano; Tra passato e futuro (1961), Garzanti, Milano; La banalita' del male. Eichmann a Gerusalemme (1963), Feltrinelli, Milano; Sulla rivoluzione (1963), Comunita', Milano; postumo e incompiuto e' apparso La vita della mente (1978), Il Mulino, Bologna. Una raccolta di brevi saggi di intervento politico e' Politica e menzogna, Sugarco, Milano, 1985. Molto interessanti i carteggi con Karl Jaspers (Carteggio 1926-1969. Filosofia e politica, Feltrinelli, Milano 1989) e con Mary McCarthy (Tra amiche. La corrispondenza di Hannah Arendt e Mary McCarthy 1949-1975, Sellerio, Palermo 1999). Una recente raccolta di scritti vari e' Archivio Arendt. 1. 1930-1948, Feltrinelli, Milano 2001; Archivio Arendt 2. 1950-1954, Feltrinelli, Milano 2003; cfr. anche la raccolta Responsabilita' e giudizio, Einaudi, Torino 2004; la recente Antologia, Feltrinelli, Milano 2006; i recentemente pubblicati Quaderni e diari, Neri Pozza, 2007. Opere su Hannah Arendt: fondamentale e' la biografia di Elisabeth Young-Bruehl, Hannah Arendt, Bollati Boringhieri, Torino 1994; tra gli studi critici: Laura Boella, Hannah Arendt, Feltrinelli, Milano 1995; Roberto Esposito, L'origine della politica: Hannah Arendt o Simone Weil?, Donzelli, Roma 1996; Paolo Flores d'Arcais, Hannah Arendt, Donzelli, Roma 1995; Simona Forti, Vita della mente e tempo della polis, Franco Angeli, Milano 1996; Simona Forti (a cura di), Hannah Arendt, Milano 1999; Augusto Illuminati, Esercizi politici: quattro sguardi su Hannah Arendt, Manifestolibri, Roma 1994; Friedrich G. Friedmann, Hannah Arendt, Giuntina, Firenze 2001; Julia Kristeva, Hannah Arendt, Donzelli, Roma 2005; Alois Prinz, Io, Hannah Arendt, Donzelli, Roma 1999, 2009. Per chi legge il tedesco due piacevoli monografie divulgative-introduttive (con ricco apparato iconografico) sono: Wolfgang Heuer, Hannah Arendt, Rowohlt, Reinbek bei Hamburg 1987, 1999; Ingeborg Gleichauf, Hannah Arendt, Dtv, Muenchen 2000.
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La conferenza si e' conclusa con l'invito a votare per Francuccio Gesualdi alle elezioni europee.
Vi e' un'Europa civile, plurale e solidale che si oppone all'Europa brutale degli sfruttatori e degli usurai, del sistema schiavista ed ecocida, delle mafie e del regime della corruzione.
Vi e' un'Europa femminista, ecologista, socialista e libertaria che si oppone all'Europa guerrafondaia e razzista, colonialista ed imperialista.
Vi e' un'Europa sollecita del bene comune che si oppone all'Europa delle multinazionali rapinatrici, del capitale finanziario vampiro, del consumismo onnidivoratore.
Vi e' un'Europa dei popoli oppressi e delle classi sfruttate che lotta per la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani, che si oppone ai poteri violenti che negano altrui i diritti, la dignita', la vita.
Vi e' un'Europa della nonviolenza in cammino che si oppone all'Europa della barbarie.
Col voto di domenica 25 maggio facciamo prevalere l'Europa migliore, l'Europa dei movimenti di solidarieta' e di liberazione, l'Europa della pace, della giustizia sociale, del bene comune.
Votiamo per eleggere Francuccio Gesualdi al parlamento europeo, portiamo la nonviolenza nelle istituzioni europee.
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Per eleggere Francuccio Gesualdi occorre votare la lista "L'altra Europa con Tsipras", e nelle quattro regioni della circoscrizione dell'Italia centrale (Toscana, Marche, Umbria, Lazio) scrivere il suo cognome sulla scheda rossa a fianco del simbolo della lista; nelle altre regioni occorre votare comunque la stessa lista, poiche' affinche' Francuccio Gesualdi possa essere eletto non basta che sia il piu' votato nella circoscrizione in cui e' candidato, occorre anche che la lista "L'altra Europa con Tsipras" superi la soglia di sbarramento del 4% a livello nazionale.
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Francuccio Gesualdi e' stato allievo di don Lorenzo Milani nella scuola di Barbiana, e' animatore del "Centro nuovo modello di sviluppo" di Vecchiano, insieme a padre Alex Zanotelli ha promosso la nascita della "Rete di Lilliput", e' da sempre impegnato in molte iniziative concrete di solidarieta' e di difesa dei diritti umani e dell'ambiente, ha contribuito a far nascere e crescere in Italia la consapevolezza, l'azione e le reti del consumo critico ed etico, del commercio equo e solidale, degli stili di vita sobri e responsabili, dell'impegno per garantire a tutta l'umanita' il diritto al cibo, all'acqua, a un ambiente vivibile, alla dignita'. Ha scritto libri utilissimi come ad esempio il Manuale per un consumo responsabile (1999), Sobrieta' (2005), Le catene del debito (2013).
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Alleghiamo l'appello "Da Barbiana a Bruxelles"...
9. NELL'ANNIVERSARIO DELLA STRAGE DI CAPACI
Nell'anniversario della strage di Capaci, in cui il 23 maggio 1992 dalla mafia vennero uccisi Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Vito Schifani, Rocco Dicillo ed Antonio Montinaro, ogni persona che ha un cuore pensante ricorda quei martiri e sente, e sa, che la lotta di Giovanni Falcone e di quanti sono stati uccisi con lui e come lui e' la lotta dell'umanita' contro tutte le uccisioni, contro tutte le persecuzioni, contro tutte le iniquita'; e' la lotta dell'umanita' per la vita, la dignita' e i diritti di ogni essere umano; e' la lotta dell'umanita' per la civilta' che salva le vite, libera i popoli, realizza la giustizia nella solidarieta'.
Nell'anniversario della strage di Capaci ogni persona sente, e sa, che deve proseguire la lotta contro i poteri criminali, l'economia schiavista, il regime della corruzione.
Nell'anniversario della strage di Capaci la memoria dei martiri convoca all'impegno per la legalita', per la democrazia, per la liberazione di tutte le oppresse e di tutti gli oppressi; convoca a sconfiggere il potere mafioso con la forza della verita', con l'azione nonviolenta, con la morale della responsabilita', della condivisione e della generosita' che si fa politica del bene comune.
La nonviolenza e' in cammino.
10. ALCUNE PAROLE DETTE IN PIAZZA A VITERBO
Si e' conclusa venerdi' 23 maggio a Viterbo con un discorso pubblico del responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani", Peppe Sini, la campagna di informazione elettorale condotta dalla struttura nonviolenta viterbese per il voto a Francuccio Gesualdi candidato nella lista "L'Altra Europa con Tsipras".
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L'Unione Europea e' stata gestita finora da oligarchie complici dei rapinatori; e' ora che questa infamia cessi, e' ora che prevalga l'onesta', la giustizia, la solidarieta', la condivisione.
L'Unione Europea delle oligarchie ha imposto politiche a vantaggio dei ricchi, degli sfruttatori e degli usurai; e' ora che questa infamia cessi, e' ora che prevalga il diritto di tutte le persone a una vita degna, sobria, responsabile, nella condivisione dei beni, nell'aiuto reciproco, in cui da ciascuno si dia secondo le sue capacita' ed a ciascuno sia dato secondo i suoi bisogni. Vi e' una sola umanita'.
L'Unione Europea delle oligarchie ha attuato politiche guerriere e razziste che hanno provocato stragi, devastazioni e persecuzioni inaudite; e' ora che questa infamia cessi, e' ora che prevalga la pace, la smilitarizzazione, il disarmo, l'accoglienza, il riconoscimento e la riconoscenza, la difesa dei diritti umani, il rispetto per la vita delle persone e dell'intero mondo vivente. Vi e' una sola biosfera, casa comune dell'umanita' intera.
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Con il voto a Francuccio Gesualdi portiamo nel parlamento europeo la lotta nonviolenta per la solidarieta' e la liberazione delle oppresse e degli oppressi; la lotta nonviolenta contro i poteri criminali; la lotta nonviolenta per la legalita' che salva le vite; la lotta nonviolenta per la democrazia che riconosce e difende la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani.
Con il voto a Francuccio Gesualdi portiamo nel parlamento europeo le esperienze e le riflessioni di don Lorenzo Milani, di Aldo Capitini, di padre Ernesto Balducci, di Danilo Dolci, di Alexander Langer, di Laura Conti, di Adriana Zarri, di Mario Lodi; portiamo nel parlamento europeo le lotte del movimento operaio, della pace, della solidarieta' internazionale, dell'educazione liberatrice, del femminismo, dell'ecologia, del movimento antimafia, dell'opzione preferenziale per i poveri, del consumo critico, del commercio equo e solidale, dei bilanci di giustizia, della decrescita felice, dei beni comuni.
E noi viterbesi con il voto a Francuccio Gesualdi vogliamo portare nel parlamento europeo anche le esperienze e le riflessioni di Clara Bolognani, di Alfio Pannega, di tante e tanti compagni di lotta di cui serbiamo integra e luminosa la memoria, persone con cui tante volte nel corso delle iniziative di solidarieta', nel corso delle lotte necessarie, ragionammo su come inverare quello che avevamo appreso e maturato anche rileggendo insieme le lettere di don Milani e della sua scuola, di cui Francuccio Gesualdi e' uno dei continuatori.
Anche con il voto a Francuccio Gesualdi costruiamo l'Europa della nonviolenza.
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Il cielo stellato.
La legge morale.
Oppresse e oppressi di tutti i paesi: uniamoci nella lotta per la comune liberazione.
11. ANCORA UNO SFORZO. UN INVITO ALLE PERSONE AMICHE
Domani si vota per il rinnovo del parlamento europeo, per alcune regioni e per molti comuni.
La campagna elettorale - con limitate ed apprezzabili eccezioni - e' stata un'orgia di insulti e di turpiloquio fascista (il turpiloquio e' sempre fascista), di menzogne narcotiche, di banalita' senza costrutto.
Tra i pochissimi che hanno detto qualcosa di vero, di giusto e di pertinente, le persone amiche della nonviolenza candidate nella lista "L'altra Europa con Tsipras", l'unica lista di sinistra che si presenta in Italia per le elezioni europee, lista che rischia di non superare la soglia di sbarramento del 4 per cento dei voti a livello nazionale (soglia di sbarramento peraltro palesemente incostituzionale).
E tra le persone amiche della nonviolenza e' candidato Francuccio Gesualdi, a sostegno del quale abbiamo ritenuto di doverci impegnare, persuasi non solo che per la sua nitida storia di impegno sarebbe un eccellente parlamentare europeo, ma anche che in Italia moltissime persone sarebbero grate e felici di essere rappresentate da lui e quindi lo voterebbero. Lo voterebbero se sapessero della sua candidatura.
Se sapessero della sua candidatura: poiche' questo e' il problema, che moltissime persone ancor oggi non lo sanno che Francuccio Gesualdi, l'allievo di don Milani a Barbiana, il coordinatore del "Centro nuovo modello di sviluppo", il suscitatore e punto di riferimento di fondamentali movimenti di solidarieta' (il consumo critico, il commercio equo e solidale, l'alleanza tra lavoratori del Sud e consumatori del Nord del mondo, le campagne contro la violenza delle multinazionali e sul debito...) e' candidato (e candidato in una lista dal nome per la maggioranza degli elettori incomprensibile ed impronunciabile - Tsipras -, senza alcuna immagine sul simbolo, inventata su due piedi e quindi pressoche' invisibile: cosicche' occorre anche spiegare bene come trovarla sulla scheda e mettere a disposizione degli elettori una lente d'ingrandimento).
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Si vota domani, c'e' ancora solo un giorno di tempo per farlo sapere che Francuccio Gesualdi e' candidato. Telefonando o andando a trovare le persone che sappiamo lo voterebbero se solo lo sapessero.
La campagna elettorale dei comizi tromboni e dei manifesti imbrattatori e' finita ieri, ma il mondo delle relazioni umane naturalmente e per fortuna continua: e quindi parliamo alle persone amiche, facciamo un'azione buona.
Amici e compagni, ancora uno sforzo.
12. OGGI
Oggi votiamo per un'altra Europa: nonviolenta.
Oggi votiamo contro la guerra.
Oggi votiamo per la difesa della vita, della dignita' e dei diritti di tutti gli esseri umani.
Oggi votiamo per la difesa della biosfera.
Oggi votiamo per eleggere Francuccio Gesualdi al parlamento europeo.
La nonviolenza e' in cammino.
13. LA GUERRA ASSASSINA. UNA RIFLESSIONE DOPO L'ENNESIMA UCCISIONE
La guerra, che e' sempre assassina.
La guerra, che si fa con le armi.
La guerra, che la fanno gli armati.
La guerra, che e' sempre contro l'umanita'.
Per salvare le vite occorre la pace, il disarmo, la smilitarizzazione.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.
14. "LE CATENE DEL DEBITO. E COME POSSIAMO SPEZZARLE". UN INCONTRO DI STUDIO
Si e' svolto la mattina di domenica 25 maggio 2014 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di studio sul recente libro di Francuccio Gesualdi, "Le catene del debito. E come possiamo spezzarle", Feltrinelli, Milano 2013.
Nel corso dell'incontro sono state lette e commentate alcune pagine di questo prezioso libro in cui l'allievo di don Milani alla scuola di Barbiana, animatore del "Centro nuovo modello di sviluppo" di Vecchiano, analizza il debito pubblico dell'Italia e degli altri stati europei, ne ricostruisce genesi e meccanismi, ed infine formula adeguate proposte di misure concrete ed efficaci per affrontarlo dal punto di vista e nell'interesse dei diritti umani e dei popoli, del bene comune, della democrazia, invece che dal punto di vista e nell'interesse dei rapinatori, degli usurai e dei politicanti loro complici.
15. PETRONILLA E BENITACCIO
- Petronilla: Insomma, caro nepote, per chi dobbiamo votare noi poveracci?
- Benitaccio: Per Francuccio Gesualdi, candidato nella lista "L'altra Europa con Tsipras".
- Petronilla: Come?
- Benitaccio: Amatissima zia, per Francuccio Gesualdi, candidato nella lista "L'altra Europa con Tsipras".
- Petronilla: E che vor' di' "cozzipra"?
- Benitaccio: Gnente, robba da ggente che parla difficile, ma 'l candidato e' uno bono, e' uno de' nostri: e' poraccio come nnue e commatte sempre contro l'ingiustizzia.
- Petronilla: Allora va bbe', a noantri de vota' pe' que' zzozzoni de' que' ladroni de' ricchi nun ce piace, e manco pe' quell'artri zzozzoni che ricchi vonno diventa'.
- Benitaccio: Tranquilla, zi'.
- Petronilla: E 'l simbolo? La falcemmartello c'e', ssi'? Co' sotto 'l monno o ssenza, eh?
- Benitaccio: 'L simbolo nun ciade'.
- Petronilla: Come sarebbe a ddi' che nun ciade'?
- Benitaccio: E' che que' capoccioni ch'hanno 'nventato 'sta lista 'nvece de mettece 'n simbolo cianno messo solo 'n nome, e ortretutto stragnero, che manco se capisce.
- Petronilla: Allora me ll'hai da di' piano piano, che mme l'ho da scrive su 'n bijetto, senno' va a fini' che quanno sto li' nun so piu' che fa'.
- Benitaccio: C'e' scritto "L'altra-Europa-con-Tsipras"; che sse scrive tti come Tuscania, esse come Ssoriano, i come Ischia, pi come porca miseria, erre come Rroma, a come annasserammagnarzapone, esse come Ssoriano.
- Petronilla: Du' vorte Soriano?
- Benitaccio: Sine: ti-esse-i-pi-erre-a-esse.
- Petronilla: Ho scritto bene?
- Benitaccio: Bbene. E a fianco ce scrivi Gesualdi.
- Petronilla: Gesu', e poi?
- Benitaccio: Aldi. Ge-su-al-di.
- Petronilla: Che lo conosci tu.
- Benitaccio: Si', che lo conoscio io.
- Petronilla: E e' uno bravo.
- Benitaccio: Bravo, artro che bravo, e' uno gajardo.
- Petronilla: E e' uno de nue poracci.
- Benitaccio: E' uno de nue. Se po' vota' tranquilli.
- Petronilla: Co' tutto che ccio' ppiu' de ottant'anne, vojo continua' a ffa' le cose ggiuste.
- Benitaccio: E que' e' la cosa ggiusta. Bbona e giusta.
16. MAGNACANE E PEPPERSECCO
- Magnacane: Cercavo ggiust'a vvoi, zi' Peppe mio.
- Peppersecco: Diteme, sor Vince'.
- Magnacane: E' che vorrebbe da sape' ppe' cchi s'ha da vota'.
- Peppersecco: Io voto pe' Francuccio Gesualdi.
- Magnacane: E' uno che se conosce?
- Peppersecco: Nun e' dde qqui, ma ade' lo stesso bbravo. E' uno che se potemo fida'.
- Magnacane: Ch'avrebbe fatto e cche vorrebbe fa'?
- Peppersecco: Vorrebbe fa' quello ch'ha sempre fatto: la lotta contro i ricchi pe' llibbera' i poracci.
- Magnacane: Allora me piace. E 'n che lista sta?
- Peppersecco: Ade' 'na lista nova che se chiama "L'altra Europa con Tsipras".
- Magnacane: E te pareva, sempre cose strane. 'Na vorta si' che tutto era piu' facile: la farce cor martello, magara cor libbro, o pure cor monno... E mmo' 'nvece pare che sse vergognamo d'esse ggente che ppe' campa' llavora. Quanno se trova, da lavora'.
- Peppersecco: Parole sante, sor Vince'. Ma che s'ha da fa'? A que' semo rivate.
- Magnacane: Armeno ce ll'hae 'n bijettino pe' nun sbajasse drento la cabbina?
- Peppersecco: Aspetta che lo scrivo su 'sto pezzo de ggiornale: ecco: ner cerchietto de la lista c'e' scritto "L'altra Europa con Tsipras", e ricordete l'occhiale, e su la prima de le righe affianco ciai da scrive "Gesualdi".
- Magnacane: Grazzie, zi' Pe'.
- Peppersecco: E dde che, sor Vince'?
17. SIBBILLINO E SOFFIASO'
- Sibbillino: Ma dimme tu chi tocca da riveda. Se' propio tu, se' propio Soffiaso'?
- Soffiaso': Ah Sibbilli' sara' na munchia d'anne che 'n ze semo piu' vviste. Come stae?
- Sibbillino: Bbene, che t'ho dda di'? Se dice sempre bbene. E 'nvece tu?
- Soffiaso': Bene pur'io, s'e' cosi' che sse dice.
- Sibbillino: E ppoe cch'hae fatto tu man tutte 'st'anne?
- Soffiaso': La fame, come ssempre.
- Sibbillino: E io pure.
- Soffiaso': Nun semo ggente che se venne, nue.
- Sibbillino: None. E come se' venuto ar paesello, dopo tant'anne e mo' cche semo vecchie?
- Soffiaso': Sto a vvede si sse riesce a rrimedia' armeno 'na manciata de votarelle pe' uno bbravo candidat'ar parlament'eropeo.
- Sibbillino: E chi ade'?
- Soffiaso': Francuccio Gesualdi.
- Sibbillino: Aho', ma e' propio quello che mo' saranno suppergiu' trent'anni che ce facemmo a Ttre Croci 'na riunione.
- Soffiaso': Esso.
- Sibbillino: Quelle ch'adera de la scola de Bbarbiana?
- Soffiaso': Esso.
- Sibbillino: Ma penza. Aho', e 'n voto l'hae trovato.
- Soffiaso': A di' er vero ero gia' ssicuro.
- Sibbillino: E 'n quale lista se presenterebbe?
- Soffiaso': La lista Tsipras.
- Sibbillino: Ah, quella der greco?
- Soffiaso': Essa.
- Sibbillino: Ade' 'na lista tutta de compagne, si'?
- Soffiaso': Magara tutta tutta propio no, ma e' ssempre mejo de tutte l'artre liste.
- Sibbillino: Annamo ar barre a 'ppia' 'n caffe' cosi' pparlamo pure co' Ggennaro, co' Rrubbatocchi e cor zi' Gattoroscio, che' dde sicuro lo voteno pur'esse.
- Soffiaso': E 'nnamo, va.
18. CONSIGLI NON RICHIESTI
Si vota oggi e soltanto oggi.
Se devi fare qualche telefonata, falla adesso.
Se non glielo dici tu puoi darsi che ancora non lo sappiano Gino e Giovanna e Ninetta ed Ermete, e tutti gli altri vecchi compagni, che c'e' Francuccio Gesualdi candidato.
E puo' darsi che non sappiano neppure come riconoscere la lista se non glielo dici tu.
Se devi fare qualche telefonata, falla adesso.
Si vota oggi e soltanto oggi.
19. LA GUERRA E LE UCCISIONI
Opporsi alla guerra, opporsi alle uccisioni.
E' il primo dovere.
20. UNA LETTERA AL SINDACO, AGLI ASSESSORI ED AI CONSIGLIERI DEL COMUNE DI VITERBO
Al Sindaco del Comune di Viterbo
a tutti gli assessori della Giunta Comunale
a tutti i consiglieri del Consiglio Comunale
e per opportuna conoscenza:
alla Segretaria generale del Comune
Oggetto: Nuovo invio della proposta di attribuzione della cittadinanza onoraria ai bambini nati nel territorio comunale da genitori non cittadini italiani.
Egregi signori,
facendo seguito alla nostra lettera all'Assessore ai servizi sociali ed al Sindaco del Comune di Viterbo del 15 marzo 2014, reiterata il 29 marzo 2014, e nuovamente il 7 aprile 2014, sollecitiamo ancora una volta da parte del Comune di Viterbo l'attribuzione della cittadinanza onoraria ai bambini nati nel territorio comunale da genitori non cittadini italiani, e l'impegno a chiedere a Governo e Parlamento di procedere speditamente al riconoscimento della cittadinanza per tutte le persone nate in Italia.
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Scrivevamo il 15 marzo 2014 che "come vi sara' gia' noto, in molti Comuni d'Italia - da Venezia a Palermo - si sta procedendo alla concessione della cittadinanza onoraria ai bambini nati nel territorio di quei comuni da genitori ivi residenti non cittadini italiani. L'iniziativa ha l'ovvia finalita' di promuovere la consapevolezza che a tutte le persone che nascono nel nostro paese devono essere riconosciuti ipso facto gli stessi diritti di tutte le altre persone nate nel nostro paese. Sarebbe assai apprezzabile che anche il Comune di Viterbo adottasse tale provvedimento dal profondo valore morale e civile, un atto simbolico che costituisce altresi' un invito al Parlamento affinche' legiferi finalmente il riconoscimento della cittadinanza italiana a tutti i nati nel territorio della Repubblica (il cosiddetto "ius soli")"; e concludevamo proponendovi "di farvi promotori di una proposta di deliberazione affinche' il Consiglio comunale di Viterbo decida di concedere la cittadinanza onoraria ai bambini nati a Viterbo da genitori non cittadini italiani". Cosi' il 15 marzo scorso.
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Segnaliamo ora anche che il "Tavolo per la pace" cittadino nella riunione del 14 maggio 2014 ha espresso unanime impegno a sostegno della proposta al Comune di Viterbo di procedere all'attribuzione della cittadinanza onoraria ai bambini nati nel territorio comunale da genitori non cittadini italiani, come gia' fatto da molti altri enti locali in tutta Italia, come riconoscimento di una gradita presenza ed anche al fine di invitare Governo e Parlamento a riconoscere finalmente a tutti i bambini nati in Italia gli stessi diritti di tutti gli altri bambini nati in Italia, in primis la cittadinanza che tutti li compendia. Crediamo che prossimamente il "Tavolo per la pace" di Viterbo inviera' una sua specifica comunicazione a tal fine.
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Sollecitiamo pertanto ancora una volta un impegno dell'ente locale per questa iniziativa di civilta'.
Vogliate gradire distinti saluti
21. SEGNALAZIONI LIBRARIE
Riletture
- David Maria Turoldo, Il sesto Angelo. Poesie scelte (prima e dopo il 1968), Mondadori, Milano 1976, pp. XXX + 178.
- David Maria Turoldo, O sensi miei... Poesie 1948-1988, Rcs Rizzoli Libri, Milano 1990, 1993, pp. XXIV + 728.
- David Maria Turoldo, Ultime poesie (1991-1992), Garzanti, Milano 1991 e 1992, 1999, pp. 286.
22. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO
Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.
Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:
1. l'opposizione integrale alla guerra;
2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;
3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;
4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.
Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.
Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.
23. PER SAPERNE DI PIU'
Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it
Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 2517 del 30 ottobre 2016
Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XVII)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com , sito: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
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