[Nonviolenza] Telegrammi. 2509
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- Date: Fri, 21 Oct 2016 21:12:44 +0200 (CEST)
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TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 2509 del 22 ottobre 2016
Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XVII)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com
Sommario di questo numero:
1. Pace, disarmo, smilitarizzazione
2. Alcuni testi del mese di marzo 2014 (parte seconda)
3. Una proposta di lettera ai sindaci
4. Un incontro di riflessione con il professor Osvaldo Ercoli
5. Aperta a Viterbo la decima "Settimana d'azione contro il razzismo"
6. Innanzitutto
7. Contro il razzismo a Viterbo ricordato Nelson Mandela
8. Una lettera aperta al Sindaco di Roma per la chiusura del campo di concentramento di Ponte Galeria
9. Un incontro a Viterbo
10. Un incontro di studio su "I sommersi e i salvati" di Primo Levi
11. Nella Giornata internazionale contro il razzismo
12. "Contrastare il razzismo". Un incontro di studio
13. A Viterbo un incontro in ricordo di Martin Luther King
14. Conclusa a Viterbo la "Settimana contro il razzismo": tutto e' ancora da fare
15. Una lettera al Sindaco del Comune di Viterbo
16. Per i martiri delle Fosse Ardeatine nel settantesimo anniversario dell'eccidio
17. Nell'anniversario del martirio di Oscar Romero
18. Per Oscar Romero
19. "Arena di pace e disarmo" il 25 aprile a Verona
20. L'associazione "Respirare" aderisce all'iniziativa nonviolenta del 25 aprile 2014 a Verona "Arena di pace e disarmo"
21. Segnalazioni librarie
22. La "Carta" del Movimento Nonviolento
23. Per saperne di piu'
1. SCORCIATOIE. PACE, DISARMO, SMILITARIZZAZIONE
Solo la nonviolenza puo' fermare la guerra e le stragi.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.
*
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Salvare le vite e' il primo dovere.
2. MATERIALI. ALCUNI TESTI DEL MESE DI MARZO 2014 (PARTE SECONDA)
Riproponiamo qui alcuni testi apparsi sul nostro foglio nel mese di marzo 2014.
3. UNA PROPOSTA DI LETTERA AI SINDACI
Alle persone, alle associazioni, alle istituzioni sollecite dell'eguaglianza di diritti di tutti gli esseri umani proponiamo di inviare la seguente proposta ai Sindaci dei Comuni italiani affinche' i Consigli comunali deliberino l'attribuzione della cittadinanza onoraria ai bambini nati nel territorio comunale da genitori non cittadini italiani ed ai bambini nati in Italia - anche se non nel territorio comunale - da genitori residenti nel territorio comunale non cittadini italiani.
La proposta intende estendere quanto piu' possibile l'iniziativa gia' realizzata da molte amministrazioni comunali col fine di ottenere al piu' presto dal Parlamento un pieno ed incondizionato riconoscimento legislativo del diritto di cittadinanza per tutti i nati nel territorio italiano.
Si allega un possibile modello di lettera da inviare ai sindaci.
*
Allegato: modello di lettera da inviare ai sindaci
al Sindaco del Comune di ...
e per opportuna conoscenza:
a tutti gli assessori comunali
a tutti i consiglieri comunali
Oggetto: Proposta di concessione della cittadinanza onoraria ai bambini nati nel territorio comunale da genitori non cittadini italiani ed ai bambini nati in Italia - anche se non nel territorio comunale - da genitori residenti nel territorio comunale non cittadini italiani
Egregio Sindaco,
come le sara' gia' noto, in molti Comuni d'Italia - da Venezia a Palermo - si sta procedendo alla concessione della cittadinanza onoraria ai bambini nati nel territorio di quei comuni da genitori ivi residenti non cittadini italiani.
L'iniziativa ha l'ovvia finalita' di promuovere la consapevolezza che a tutte le persone che nascono nel nostro paese devono essere riconosciuti ipso facto gli stessi diritti di tutte le altre persone nate nel nostro paese.
Sarebbe assai apprezzabile che anche il Comune di cui Lei e' Sindaco adottasse tale provvedimento dal profondo valore morale e civile, un atto simbolico che costituisce altresi' un invito al Parlamento affinche' legiferi finalmente il riconoscimento della cittadinanza italiana a tutti i nati nel territorio della Repubblica (il cosiddetto "ius soli").
Le proponiamo pertanto di farsi promotore di una proposta di deliberazione affinche' il Consiglio comunale di cui Lei e' Sindaco deliberi di concedere la cittadinanza onoraria ai bambini nati nel territorio comunale da genitori non cittadini italiani ed ai bambini nati in Italia - anche se non nel territorio comunale - da genitori residenti nel territorio comunale non cittadini italiani.
Distinti saluti,
Firma
Luogo e data
Indirizzo completo del mittente
4. UN INCONTRO DI RIFLESSIONE CON IL PROFESSOR OSVALDO ERCOLI
Si e' svolto nel pomeriggio di lunedi' 17 marzo 2014 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di riflessione con il professor Osvaldo Ercoli, una delle piu' autorevoli personalita' morali della vita intellettuale e civile viterbese.
Nel corso dell'incontro si e' ragionato sulla situazione politica italiana ed internazionale.
In particolare si e' espressa la piu' viva opposizione alla guerra e al riarmo, e si e' espresso ancora una volta l'impegno in difesa della vita, della dignita' e dei diritti di tutti gli esseri umani e in difesa della biosfera unica casa comune dell'umanita' intera.
Quanto alla situazione italiana occorre rispettare e difendere la Costituzione della Repubblica Italiana; occorre difendere la democrazia e la legalita'; occorre far cessare la persecuzione razzista dei migranti; occorre difendere e sostenere i diritti sociali dell'intera popolazione - casa, lavoro, salute, educazione e cultura, ambiente vivibile, assistenza, solidarieta' -.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.
*
Una breve notizia sul professor Osvaldo Ercoli
Osvaldo Ercoli, gia' professore amatissimo da generazioni di allievi, gia' consigliere comunale e provinciale, impegnato nel volontariato, nella difesa dell'ambiente, per la pace e i diritti di tutti, e' per unanime consenso nel viterbese una delle piu' prestigiose autorita' morali. Il suo rigore etico e la sua limpida generosita' a Viterbo sono proverbiali. E' tra gli animatori del comitato che si e' opposto vittoriosamente al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti. Nel 2007 ha promosso un appello per salvare l'area archeologica, naturalistica e termale del Bulicame dalla devastazione. E' stato scritto di lui: "Il professor Osvaldo Ercoli e' stato per decenni docente di matematica e fisica a Viterbo, citta' in cui e' da sempre un simbolo di rigore morale e civile, di impegno educativo, di sollecitudine per il pubblico bene, di sconfinata generosita'. Gia' pubblico amministratore comunale e provinciale di adamantina virtu', sono innumerevoli le iniziative in difesa dei diritti umani e dell'ambiente di cui e' stato protagonista; tuttora impegnato nel volontariato a sostegno di chi ha piu' bisogno di aiuto, e' altresi' impegnato in prima persona ovunque vi sia necessita' di smascherare e contrastare menzogne, ingiustizie, violenze... Avendo avuto il privilegio immenso di averlo come amico, come maestro di impegno civile, come compagno di tante lotte nonviolente, vorremmo cogliere questa occasione per esprimergli ancora una volta il nostro affetto, la nostra ammirazione, la nostra gratitudine; affetto, ammirazione e gratitudine che sappiamo essere condivise da tutte le persone di Viterbo e dell'Alto Lazio, da tutte le persone che hanno avuto l'onore di conoscerlo e che hanno a cuore la dignita' umana di tutti e di ognuno, la civilta' come legame comune e comune impegno dell'intero genere umano, la biosfera casa comune dell'umanita' intera".
5. APERTA A VITERBO LA DECIMA "SETTIMANA D'AZIONE CONTRO IL RAZZISMO"
Si e' aperta a Viterbo con un incontro di riflessione e di testimonianza la sera di lunedi' 17 marzo 2014 presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" la decima "Settimana d'azione contro il razzismo", l'iniziativa promossa in Italia dall'Unar (l'Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali, presso il Ministero delle Pari Opportunita') che quest'anno si svolge dal 17 al 23 marzo, con riferimento alla "Giornata mondiale per l'eliminazione delle discriminazioni razziali", giornata istituita dall'Onu che si celebra in tutto il mondo il 21 marzo nella ricorrenza del massacro di Sharpeville commesso dal regime razzista sudafricano il 21 marzo 1960.
Anche quest'anno la struttura nonviolenta viterbese promuove una serie di iniziative antirazziste lungo tutta la settimana.
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Il responsabile della struttura nonviolenta viterbese, Peppe Sini, ha ricordato come l'impegno contro il razzismo, ovvero l'impegno per il rispetto della vita, della dignita' e dei diritti di tutti gli esseri umani, costituisca il primo dovere di ogni persona decente, di ogni istituto democratico, di ogni stato di diritto.
Vi e' una sola umanita', in un unico pianeta casa comune dell'umanita' intera; ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
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Le persone partecipanti all'incontro hanno ribadito ancora una volta la richiesta che siano finalmente immediatamente abolite in Italia tutte le scellerate misure razziste che violano la Dichiarazione universale dei diritti umani, che violano la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea, che violano la Costituzione della Repubblica Italiana.
In particolare le persone partecipanti all'incontro hanno espresso sostegno all'iniziativa affinche' i Consigli comunali deliberino l'attribuzione della cittadinanza onoraria ai bambini nati nel territorio comunale da genitori non cittadini italiani ed ai bambini nati in Italia - anche se non nel territorio comunale - da genitori residenti nel territorio comunale non cittadini italiani; deliberazioni che siano di impulso al Parlamento affinche' legiferi finalmente che chiunque e' nato in Italia e' ipso facto cittadino italiano.
Le persone partecipanti all'incontro hanno espresso altresi' sostegno all'appello ai parlamentari per un necessario e urgente impegno legislativo che abolisca i campi di concentramento; abolisca le deportazioni; abolisca il favoreggiamento da parte dello stato della riduzione in schiavitu'; faccia cessare le morti nel Mediterraneo, consentendo di giungere in Italia in modo legale e sicuro.
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Il razzismo e' un crimine contro l'umanita'.
Pace, giustizia, solidarieta' e rispetto dei diritti umani sono una stessa cosa.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.
6. INNANZITUTTO
No alla guerra.
La guerra consiste dell'uccisione di esseri umani.
La guerra e' sempre nemica dell'umanita'.
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Si' al disarmo.
Le armi servono a uccidere gli esseri umani.
Il disarmo salva le vite.
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Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.
7. CONTRO IL RAZZISMO A VITERBO RICORDATO NELSON MANDELA
Si e' svolto nel pomeriggio di martedi' 18 marzo 2014 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di riflessione e di testimonianza contro il razzismo in memoria di Nelson Mandela.
L'incontro si e' svolto nel secondo giorno della decima "Settimana d'azione contro il razzismo", l'iniziativa promossa in Italia dall'Unar (l'Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali, presso il Ministero delle Pari Opportunita') che quest'anno si svolge dal 17 al 23 marzo, con riferimento alla "Giornata mondiale per l'eliminazione delle discriminazioni razziali", giornata istituita dall'Onu che si celebra in tutto il mondo il 21 marzo nella ricorrenza del massacro di Sharpeville commesso dal regime razzista sudafricano il 21 marzo 1960.
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Nelson Mandela e' stato uno dei piu' grandi eroi della lotta contro il razzismo, per la dignita' di ogni essere umano; nato nel 1918, tra i leader principali dell'African National Congress, nel 1964 e' condannato all'ergastolo dal regime razzista sudafricano; nel corso dei decenni la sua figura diventa una leggenda e un punto di riferimento in tutto il mondo; uscira' dal carcere l'11 febbraio 1990 come un eroe vittorioso; premio Nobel per la pace nel 1993, primo presidente del Sudafrica finalmente democratico compira' il miracolo della riconciliazione; e' deceduto nel 2013.
Opere di Nelson Mandela: fondamentale e' l'autobiografia Lungo cammino verso la liberta', Feltrinelli, Milano 1995; tra le raccolte di scritti ed interventi pubblicate prima della liberazione cfr. La lotta e' la mia vita, Comune di Reggio Emilia, 1985; La non facile strada della liberta', Edizioni Lavoro, Roma 1986; tra le raccolte pubblicate successivamente alla liberazione: Tre discorsi, Centro di ricerca per la pace, Viterbo 1991; Contro ogni razzismo, Mondadori, Milano 1996; Mai piu' schiavi, Mondadori, Milano 1996 (il volume contiene un intervento di Nelson Mandela ed uno di Fidel Castro); Io, Nelson Mandela, Sperling & Kupfer, Milano 2010, 2013; Bisogna essere capaci di sognare, Rcs, Milano 2013.
Opere su Nelson Mandela: Mary Benson, Nelson Mandela: biografia, Agalev, Bologna 1988; Francois Soudan, Mandela l'indomabile, Edizioni Associate, Roma 1988; Jean Guiloineau, Nelson Mandela, Mondadori, Milano 1990; John Vail, I Mandela, Targa Italiana, Milano 1990; Fatima Meer, Il cielo della speranza, Sugarco, Milano 1990; John Carlin, Mandela. Ritratto di un sognatore, Sperling & Kupfer, Milano 2013; Christo Brand, Mandela. L'uomo che ha cambiato il mondo, Newton Compton, Roma 2014. Si veda anche: Winnie Mandela, Finche' il mio popolo non sara' libero, Sugarco, Milano 1986; Nancy Harrison, Winnie Mandela, Jaca Book, Milano 1987; ed ancora: Desmond Tutu, Anch'io ho il diritto di esistere, Queriniana, Brescia 1985; Desmond Tutu, Non c'e' futuro senza perdono, Feltrinelli, Milano 2001; Desmond Tutu, Anche Dio ha un sogno, L'ancora del Mediterraneo, Napoli 2004; ed anche: Nadine Gordimer, Vivere nell'interregno, Feltrinelli, Milano 1990; ed ancora almeno: Marcello Flores (a cura di), Verita' senza vendetta. L'esperienza della Commissione sudafricana per la verita' e la riconciliazione, Manifestolibri, Roma 1999.
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Nel corso dell'incontro sono stati letti e commentati alcuni testi di Nelson Mandela; ed alla luce della parole dell'eroe della dignita' umana sono stati analizzati e denunciati alcuni aspetti assolutamente inaccettabili della situazione italiana attuale: poiche' nel nostro paese sono scandalosamente in vigore ignobili misure ed infami istituti che configurano una scellerata persecuzione razzista dei migranti, una flagrante violazione della Costituzione della Repubblica Italiana, una palese violazione dei fondamentali diritti umani: basti pensare all'esistenza dei campi di concentramento; basti pensare alle deportazioni; basti pensare all'effettuale favoreggiamento da parte dello stato della riduzione in schiavitu'; basti pensare alle morti nel Mediterraneo che sarebbe facilissimo far cessare semplicemente riconoscendo a tutti il diritto ad entrare nel nostro paese in modo legale e sicuro, ovvero riconoscendo a tutti gli esseri umani il diritto alla libera circolazione sull'unico pianeta casa comune dell'umanita', inverando un principio perfettamente ed inconfutabilmente attestato ed argomentato gia' nel 1795 da Immanuel Kant, il grande filosofo dell'Illuminismo, nel terzo articolo definitivo del suo progetto filosofico Per la pace perpetua.
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Il responsabile della struttura nonviolenta viterbese, Peppe Sini (che coordino' per l'Italia una rilevante campagna di solidarieta' con Nelson Mandela quando il simbolo della lotta contro la segregazione razziale era detenuto nelle prigioni del regime razzista sudafricano), ha ancora una volta segnalato come il regime dell'apartheid, il regime della violenza razzista, sconfitto in Sudafrica dalla lotta di Mandela, si sta tragicamente riproducendo su scala planetaria ed anche nel nostro paese; pertanto chi ha sentito il valore della lotta di Mandela deve proseguirla qui ed ora, opponendosi al razzismo in Italia e in Europa, opponendosi a un "disordine costituito" internazionale in cui guerre e dittature, violazioni dei diritti umani e devastazione della biosfera, mietono quotidianamente innumerevoli vittime e mettono in pericolo l'intera umanita'.
Occorre saper ascoltare la lezione di Mandela e mettere in pratica il suo messaggio, che e' lo stesso della Costituzione della Repubblica Italiana, che e' lo stesso della Dichiarazione universale dei diritti umani: occorre opporsi a tutte le uccisioni ed a tutte le persecuzioni; occorre opporsi al razzismo e alla guerra; occorre impegnarsi nella lotta nonviolenta per la salvezza dell'umanita'.
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Ancora una volta le persone partecipanti all'incontro hanno ribadito la richiesta che siano finalmente immediatamente abolite in Italia tutte le scellerate misure razziste che violano la Dichiarazione universale dei diritti umani, che violano la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea, che violano la Costituzione della Repubblica Italiana.
Ancora una volta in particolare le persone partecipanti all'incontro hanno espresso sostegno all'iniziativa affinche' i Consigli comunali deliberino l'attribuzione della cittadinanza onoraria ai bambini nati nel territorio comunale da genitori non cittadini italiani ed ai bambini nati in Italia - anche se non nel territorio comunale - da genitori residenti nel territorio comunale non cittadini italiani; deliberazioni che siano di impulso al Parlamento affinche' legiferi finalmente che chiunque e' nato in Italia e' ipso facto cittadino italiano.
Ancora una volta le persone partecipanti all'incontro hanno espresso altresi' sostegno all'appello ai parlamentari per un necessario e urgente impegno legislativo che abolisca i campi di concentramento; abolisca le deportazioni; abolisca il favoreggiamento da parte dello stato della riduzione in schiavitu'; faccia cessare le morti nel Mediterraneo, consentendo di giungere in Italia in modo legale e sicuro.
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Nel ricordo di Nelson Mandela continui la lotta dell'umanita' contro il razzismo, fino alla liberazione di tutti gli esseri umani da ogni forma di ingiustizia, di violenza, di oppressione.
Vi e' una sola umanita'.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
8. UNA LETTERA APERTA AL SINDACO DI ROMA PER LA CHIUSURA DEL CAMPO DI CONCENTRAMENTO DI PONTE GALERIA
Oggetto: Richiesta di intervento per la definitiva chiusura ed il conseguente smantellamento del campo di concentramento di Ponte Galeria
Egregio sindaco di Roma,
mi permetto di scriverle nel terzo giorno della decima "Settimana d'azione contro il razzismo" promossa in Italia dall'Unar (l'Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali istituito presso il Ministero delle Pari Opportunita'), e di scriverle per porle una precisa richiesta di intervento: la definitiva chiusura ed il conseguente smantellamento del campo di concentramento di Ponte Galeria.
Nel territorio del suo Comune e' infatti ubicato un campo di concentramento, quello di Ponte Galeria, in cui sono detenuti esseri umani iniquamente perseguitati perche' migranti.
Quando era parlamentare lei si impegno' (con specifico riferimento allo scandalo che tuttora perdura dell'esistenza degli Ospedali psichiatrici giudiziari - in sigla: Opg - meglio noti come manicomi criminali) contro le istituzioni totali ed in difesa dei diritti umani di chi vi e' iniquamente detenuto.
Da sindaco di Roma lei puo' e deve impegnarsi per la definitiva chiusura ed il conseguente smantellamento del campo di concentramento di Ponte Galeria e per sollecitare l'immediata liberazione di chi vi e' iniquamente detenuto.
Lei sa bene che la Costituzione della Repubblica Italiana all'art. 2 afferma che "La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo", e all'articolo 10 afferma che "Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l'effettivo esercizio delle liberta' democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d'asilo nel territorio della Repubblica".
Lei sa bene che l'esistenza dei campi di concentramento lede alla radice la dignita' e i diritti umani, la democrazia, lo stato di diritto.
Con questa lettera aperta le chiedo di impegnarsi:
a) per l'immediata chiusura ed il conseguente smantellamento del campo di concentramento di Ponte Galeria, e per sollecitare l'immediata liberazione delle persone ivi iniquamente detenute;
b) ad invitare il Parlamento e il Governo ad abolire tutte le scellerate misure razziste, criminali e criminogene, palesemente incostituzionali, che configurano una abominevole persecuzione di esseri umani.
Distinti saluti,
Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani"
Viterbo, 19 marzo 2014, terzo giorno della decima "Settimana d'azione contro il razzismo"
9. UN INCONTRO A VITERBO
Si e' svolto nel pomeriggio di mercoledi' 19 marzo 2014 un incontro di riflessione promosso dal Comune di Viterbo cui hanno preso parte i rappresentanti di vari soggetti associativi impegnati per la pace e la solidarieta'.
*
Nel suo intervento il responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo ha proposte in particolare due ambiti di riflessione e di iniziativa.
1. L'impegno contro la guerra: poiche' la pace e' innanzitutto rispetto della vita umana, mentre la guerra consiste nell'uccisione di esseri umani.
L'opposizione alla guerra deve concretizzarsi in atti precisi: in primo luogo nella immediata cessazione della partecipazione italiana alla guerra in corso in Afghanistan, partecipazione che e' in evidente contrasto con l'art. 11 della Costituzione della Repubblica Italiana.
E poiche' gli strumenti dell'uccidere sono le armi, l'opposizione alla guerra deve concretizzarsi nel disarmo, a cominciare dalla definitiva rinuncia all'acquisto e alla realizzazione dei famigerati cacciabombardieri F-35 predisposti per recare anche armamento atomico.
Non solo le associazioni, i movimenti, i vari soggetti della societa' civile, ma anche le istituzioni democratiche come i Comuni, possono e devono premere su Governo e Parlamento affinche' si attui una politica di pace e di disarmo, una politica che salvi le vite.
Una prima iniziativa in tale ambito puo' essere l'adesione del Comune all'importante appello e manifestazione "Arena di pace e disarmo" che si svolgera' il 25 aprile a Verona.
2. L'impegno contro il razzismo: tragicamente in Italia da anni sono in vigore misure che configurano una terribile persecuzione dei migranti, misure assolutamente in contrasto con la Costituzione della Repubblica Italiana, e particolarmente con gli articoli 2 e 10.
Alcuni tragici esempi: le morti nel Mediterraneo provocate dall'iniquo impedimento all'ingresso in Italia in modo legale e sicuro per persone in fuga da situazioni di tremenda sofferenza e violenza; l'esistenza in Italia di campi di concentramento in cui persone innocenti sono detenute fino a sei mesi; le deportazioni di persone che a rischio della vita erano sfuggite a situazioni di grande pericolo e che speravano di trovare in Italia adeguata accoglienza e protezione; l'effettuale favoreggiamento da parte dello stato della riduzione in schiavitu'.
Non solo le associazioni, i movimenti, i vari soggetti della societa' civile, ma anche le istituzioni democratiche come i Comuni, possono e devono premere su Governo e Parlamento affinche' si torni al rispetto della vita, della dignita' e dei diritti di tutti gli esseri umani, e quindi affinche' siano finalmente abrogate tutte le criminali e criminogene misure razziste.
Per iniziare un percorso d'impegno da parte del Comune si propone di realizzare due iniziative gia' sperimentate efficacemente in molti altri Comuni d'Italia:
a) l'attribuzione della cittadinanza onoraria ai bambini nati nel territorio comunale da genitori non cittadini italiani;
b) l'istituzione dei consiglieri comunali stranieri aggiunti.
10. UN INCONTRO DI STUDIO SU "I SOMMERSI E I SALVATI" DI PRIMO LEVI
Si e' svolto nel pomeriggio di giovedi' 20 marzo 2014 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di studio sull'ultima grande opera di Primo Levi, I sommersi e i salvati, pubblicata nel 1986, un anno prima della morte dell'indimenticabile testimone della dignita' umana.
L'incontro si e' svolto nel quarto giorno della decima "Settimana d'azione contro il razzismo", l'iniziativa promossa in Italia dall'Unar (l'Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali, presso il Ministero delle Pari Opportunita') che quest'anno si svolge dal 17 al 23 marzo, con riferimento alla "Giornata mondiale per l'eliminazione delle discriminazioni razziali", giornata istituita dall'Onu che si celebra in tutto il mondo il 21 marzo nella ricorrenza del massacro di Sharpeville commesso dal regime razzista sudafricano il 21 marzo 1960.
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Primo Levi e' nato a Torino nel 1919, e qui e' tragicamente scomparso nel 1987. Chimico, partigiano, deportato nel lager di Auschwitz, sopravvissuto, fu per il resto della sua vita uno dei piu' grandi testimoni della dignita' umana ed un costante ammonitore a non dimenticare l'orrore dei campi di sterminio. Le sue opere e la sua lezione costituiscono uno dei punti piu' alti dell'impegno civile in difesa dell'umanita'. Opere di Primo Levi: fondamentali sono Se questo e' un uomo, La tregua, Il sistema periodico, La ricerca delle radici, L'altrui mestiere, I sommersi e i salvati, tutti presso Einaudi; presso Garzanti sono state pubblicate le poesie di Ad ora incerta; sempre presso Einaudi nel 1997 e' apparso un volume di Conversazioni e interviste. Altri libri: Storie naturali, Vizio di forma, La chiave a stella, Lilit, Se non ora, quando?, tutti presso Einaudi; ed Il fabbricante di specchi, edito da "La Stampa". Ora l'intera opera di Primo Levi (e una vastissima selezione di pagine sparse) e' raccolta nei due volumi delle Opere, Einaudi, Torino 1997, a cura di Marco Belpoliti. Tra le opere su Primo Levi: AA. VV., Primo Levi: il presente del passato, Angeli, Milano 1991; AA. VV., Primo Levi: la dignita' dell'uomo, Cittadella, Assisi 1994; Marco Belpoliti, Primo Levi, Bruno Mondadori, Milano 1998; Massimo Dini, Stefano Jesurum, Primo Levi: le opere e i giorni, Rizzoli, Milano 1992; Ernesto Ferrero (a cura di), Primo Levi: un'antologia della critica, Einaudi, Torino 1997; Ernesto Ferrero, Primo Levi. La vita, le opere, Einaudi, Torino 2007; Giuseppe Grassano, Primo Levi, La Nuova Italia, Firenze 1981; Gabriella Poli, Giorgio Calcagno, Echi di una voce perduta, Mursia, Milano 1992; Claudio Toscani, Come leggere "Se questo e' un uomo" di Primo Levi, Mursia, Milano 1990; Fiora Vincenti, Invito alla lettura di Primo Levi, Mursia, Milano 1976.
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La riflessione profondissima e l'altissima testimonianza che Primo Levi ha depositato nella sua opera e' stata valorizzata come straordinario strumento ermeneutico per analizzare la situazione odierna, e confermare il dovere di ogni persona decente, e di ogni democratico istituto, di opporsi a tutte le uccisioni ed a tutte le persecuzioni.
Dall'opera di Primo Levi scaturisce un appello ineludibile ad opporsi al razzismo e al totalitarismo, ad ogni sopraffazione, ad ogni violazione della dignita' umana.
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Ancora una volta le persone partecipanti all'incontro hanno ribadito la richiesta che siano finalmente immediatamente abolite in Italia tutte le scellerate misure razziste che violano la Dichiarazione universale dei diritti umani, che violano la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea, che violano la Costituzione della Repubblica Italiana.
Ancora una volta in particolare le persone partecipanti all'incontro hanno espresso sostegno all'iniziativa affinche' i Consigli comunali deliberino l'attribuzione della cittadinanza onoraria ai bambini nati nel territorio comunale da genitori non cittadini italiani ed ai bambini nati in Italia - anche se non nel territorio comunale - da genitori residenti nel territorio comunale non cittadini italiani; deliberazioni che siano di impulso al Parlamento affinche' legiferi finalmente che chiunque e' nato in Italia e' ipso facto cittadino italiano.
Ancora una volta le persone partecipanti all'incontro hanno espresso altresi' sostegno all'appello ai parlamentari per un necessario e urgente impegno legislativo che abolisca i campi di concentramento; abolisca le deportazioni; abolisca il favoreggiamento da parte dello stato della riduzione in schiavitu'; faccia cessare le morti nel Mediterraneo, consentendo di giungere in Italia in modo legale e sicuro.
11. NELLA GIORNATA INTERNAZIONALE CONTRO IL RAZZISMO
Nella "Giornata internazionale per l'eliminazione della discriminazione razziale" il primo pensiero di ogni persona decente e' che vi e' una sola umanita'; che tutti gli esseri umani sono eguali in diritti; che ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'; che ogni essere umano ha il dovere di recare aiuto agli altri esseri umani; che ogni persona eserciti la sua responsabilita' per il bene comune, condivida le risorse e i talenti, si prenda cura della biosfera casa comune dell'umanita' intera; che ogni persona ed ogni ordinamento giuridico si impegnino contro tutte le uccisioni e le persecuzioni, contro tutte le iniquita' e le violenze, si impegnino a recare aiuto a chi ne ha bisogno.
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Nella "Giornata internazionale per l'eliminazione della discriminazione razziale" il primo dovere di ogni persona, di ogni morale e civile associazione, di ogni istituzione democratica in Italia e' di impegnarsi affinche' siano immediatamente abrogate nel nostro paese - e nell'Unione Europea di cui l'Italia e' parte - le scellerate misure razziste che da troppi anni stanno provocando sofferenze e morte alle persone che cercando salvezza da guerre, dittature, ingiustizie, poverta' e fame giungono o cercano di giungere nel nostro paese sperando di trovarvi accoglienza, rispetto, assistenza, protezione, liberta', giustizia, solidarieta'. Sia finalmente rispettata ed applicata la Costituzione della Repubblica Italiana, che all'art. 2 afferma: "La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo", e all'art. 10 afferma: "Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l'effettivo esercizio delle liberta' democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d'asilo nel territorio della Repubblica".
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Nella "Giornata internazionale per l'eliminazione della discriminazione razziale" il primo dovere del Parlamento italiano e' abolire i campi di concentramento, far cessare le deportazioni, far cessare l'effettuale favoreggiamento da parte dello stato della riduzione in schiavitu', far cessare le stragi nel Mediterraneo riconoscendo a tutti gli esseri umani il diritto di libera circolazione ed il suo concreto esercizio in modo legale e sicuro, abrogare tutte le misure razziste criminali e criminogene che palesemente confliggono con la Dichiarazione universale dei diritti umani, con la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea, con la Costituzione della Repubblica Italiana.
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Vi e' una sola umanita', e tutti gli esseri umani ne fanno parte.
12. "CONTRASTARE IL RAZZISMO". UN INCONTRO DI STUDIO
Si e' svolto a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" la mattina di venerdi' 21 marzo 2014, nella Giornata internazionale contro il razzismo, un incontro di studio sul tema: "Contrastare il razzismo: alcuni testi utili".
*
Nel corso dell'incontro sono stati sommariamente presentati e proposti alla riflessione alcuni testi di base particolarmente utili, e precisamente:
a) alcuni libri introduttivi
- Tahar Ben Jelloun, Il razzismo spiegato a mia figlia, Bompiani, Milano 1998, 1999;
- Albert Memmi, Il razzismo. Paura dell'altro e diritti della differenza, Costa & Nolan, Genova 1989;
- Renate Siebert, Il razzismo. Il riconoscimento negato, Carocci, Roma 2003;
- Pierre-Andre' Taguieff, Il razzismo. Pregiudizi, teorie, comportamenti, Raffaello Cortina Editore, Milano 1999;
- Michel Wieviorka, Il razzismo, Laterza, Roma-Bari 2000.
b) alcuni classici
- Hannah Arendt, Le origini del totalitarismo, Edizioni di Comunita', Milano 1967, 1996;
- Primo Levi, I sommersi e i salvati, Einaudi, Torino 1986;
- Claude Levi-Strauss, Razza e storia. Razza e cultura, Einaudi, Torino 2002;
- Nelson Mandela, Lungo cammino verso la liberta', Feltrinelli, Milano 1995;
c) alcuni libri con riferimento alla situazione italiana
- Laura Balbo, Luigi Manconi, Razzismi: un vocabolario, Feltrinelli, Milano 1993;
- Alessandro Dal Lago, Non-persone, Feltrinelli, Milano 1999;
- Annamaria Rivera, Estranei e nemici. Discriminazione e violenza razzista in Italia, DeriveApprodi, Roma 2003.
d) un documento di estrema attualita'
- la "Carta di Lampedusa" del primo febbraio 2014 sottoscritta da vari movimenti antirazzisti, di solidarieta' e di difesa dei diritti umani.
*
Le persone partecipanti all'incontro hanno ribadito ancora una volta la richiesta che siano finalmente immediatamente abolite in Italia tutte le scellerate misure razziste che violano la Dichiarazione universale dei diritti umani, che violano la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea, che violano la Costituzione della Repubblica Italiana.
13. A VITERBO UN INCONTRO IN RICORDO DI MARTIN LUTHER KING
Si e' svolto nel pomeriggio di sabato 22 marzo 2014 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di studio, di riflessione e di impegno contro il razzismo, in ricordo di Martin Luther King.
L'incontro si e' svolto nel sesto giorno della decima "Settimana d'azione contro il razzismo", l'iniziativa promossa in Italia dall'Unar (l'Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali, presso il Ministero delle Pari Opportunita') che quest'anno si svolge dal 17 al 23 marzo, con riferimento alla "Giornata mondiale per l'eliminazione delle discriminazioni razziali", giornata istituita dall'Onu che si celebra in tutto il mondo il 21 marzo nella ricorrenza del massacro di Sharpeville commesso dal regime razzista sudafricano il 21 marzo 1960.
Nel corso dell'incontro sono stati letti e commentati alcuni testi e discorsi del grande lottatore nonviolento per i diritti umani e la pace.
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Martin Luther King, nato ad Atlanta in Georgia nel 1929, laureatosi all'Universita' di Boston nel 1954 con una tesi sul teologo Paul Tillich, lo stesso anno si stabilisce, come pastore battista, a Montgomery nell'Alabama. Dal 1955 (e' il primo dicembre quando Rosa Parks da' inizio alla lotta contro la segregazione sui mezzi di trasporto) guida la lotta nonviolenta contro la discriminazione razziale, intervenendo in varie parti degli Usa. Premio Nobel per la pace nel 1964, piu' volte oggetto di attentati e repressione, muore assassinato nel 1968.
Opere di Martin Luther King: tra i testi piu' noti: La forza di amare, Sei, Torino 1967, 1994 (edizione italiana curata da Ernesto Balducci); Lettera dal carcere di Birmingham - Pellegrinaggio alla nonviolenza, Movimento Nonviolento, Verona 1993; L'"altro" Martin Luther King, Claudiana, Torino 1993 (antologia a cura di Paolo Naso); "I have a dream", Mondadori, Milano 2001; Il sogno della nonviolenza. Pensieri, Feltrinelli, Milano 2006; cfr. anche: Marcia verso la liberta', Ando', Palermo 1968; Lettera dal carcere, La Locusta, Vicenza 1968; Il fronte della coscienza, Sei, Torino 1968; Perche' non possiamo aspettare, Ando', Palermo 1970; Dove stiamo andando, verso il caos o la comunita'?, Sei, Torino 1970. Presso la University of California Press e' in via di pubblicazione l'intera raccolta degli scritti di Martin Luther King, a cura di Clayborne Carson (che lavora alla Stanford University). Sono usciti sinora sei volumi (di quattordici previsti): 1. Called to Serve (January 1929 - June 1951); 2. Rediscovering Precious Values (July 1951 - November 1955); 3. Birth of a New Age (December 1955 - December 1956); 4. Symbol of the Movement (January 1957 - December 1958); 5. Threshold of a New Decade (January 1959 - December 1960); 6. Advocate of the Social Gospel (September 1948 - March 1963); ulteriori informazioni nel sito: www.stanford.edu/group/King/
Tra le opere su Martin Luther King: Lerone Bennett, Martin Luter King. L'uomo di Atlanta, Claudiana, Torino 1969, 1998, Nuova iniziativa editoriale, Roma 2008; Gabriella Lavina, Serpente e colomba. La ricerca religiosa di Martin Luther King, Edizioni Citta' del Sole, Napoli 1994; Arnulf Zitelmann, Non mi piegherete. Vita di Martin Luther King, Feltrinelli, Milano 1996; Sandra Cavallucci, Martin Luther King, Mondadori, Milano 2004; Paolo Naso (a cura di), Il sogno e la storia. Il pensiero e l'attualita' di Martin Luther King (1929-1968), Claudiana, Torino 2008; cfr. anche Paolo Naso, Come una citta' sulla collina. La tradizione puritana e il movimento per i diritti civili negli Usa, Claudiana, Torino 2008. Esistono altri testi in italiano (ad esempio Hubert Gerbeau, Martin Luther King, Cittadella, Assisi 1973), ma quelli a nostra conoscenza sono perlopiu' di non particolare interesse. Una introduzione sintetica e' in "Azione nonviolenta" dell'aprile 1998 (alle pp. 3-9), con una bibliografia essenziale.
*
Ancora una volta le persone partecipanti all'incontro hanno ribadito la richiesta che siano finalmente immediatamente abolite in Italia tutte le scellerate misure razziste che violano la Dichiarazione universale dei diritti umani, che violano la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea, che violano la Costituzione della Repubblica Italiana.
Ancora una volta in particolare le persone partecipanti all'incontro hanno espresso sostegno all'iniziativa affinche' i Consigli comunali deliberino l'attribuzione della cittadinanza onoraria ai bambini nati nel territorio comunale da genitori non cittadini italiani ed ai bambini nati in Italia - anche se non nel territorio comunale - da genitori residenti nel territorio comunale non cittadini italiani; deliberazioni che siano di impulso al Parlamento affinche' legiferi finalmente che chiunque e' nato in Italia e' ipso facto cittadino italiano.
Ancora una volta le persone partecipanti all'incontro hanno espresso altresi' sostegno all'appello ai parlamentari per un necessario e urgente impegno legislativo che abolisca i campi di concentramento; abolisca le deportazioni; abolisca il favoreggiamento da parte dello stato della riduzione in schiavitu'; faccia cessare le morti nel Mediterraneo, consentendo di giungere in Italia in modo legale e sicuro.
*
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.
14. CONCLUSA A VITERBO LA "SETTIMANA CONTRO IL RAZZISMO": TUTTO E' ANCORA DA FARE
Si e' svolto la mattina di domenica 23 marzo 2014 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di denuncia sul razzismo oggi in Italia e di proposta delle principali cose che e' assolutamente necessario e urgente fare per contrastare la violenza razzista e per ripristinare nel nostro paese la legalita' costituzionale e il rispetto dei diritti umani fondamentali.
L'incontro di riflessione ha concluso le iniziative viterbesi per la decima "Settimana d'azione contro il razzismo", l'iniziativa promossa in Italia dall'Unar (l'Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali, presso il Ministero delle Pari Opportunita') che quest'anno si e' svolta dal 17 al 23 marzo, con riferimento alla "Giornata mondiale per l'eliminazione delle discriminazioni razziali", giornata istituita dall'Onu che si celebra in tutto il mondo il 21 marzo nella ricorrenza del massacro di Sharpeville commesso dal regime razzista sudafricano il 21 marzo 1960.
Nel corso dell'incontro e' stata anche integralmente letta e commentata la "Carta di Lampedusa" sottoscritta il primo febbraio 2014 da vari movimenti antirazzisti, di solidarieta' e di difesa dei diritti umani.
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Il responsabile della struttura nonviolenta viterbese, Peppe Sini, concludendo l'incontro ha evidenziato come questa settimana di iniziative in Italia non abbia prodotto risultati apprezzabili; ed anche a Viterbo non si sia andati oltre alcuni pur utili momenti di riflessione, di confronto e di chiarificazione, la diffusione di documentazione, e la formulazione di alcune richieste e proposte alle istituzioni cui non sono seguiti adeguati atti concreti da parte di esse.
La situazione italiana e' gravissima: le misure razziste tuttora vigenti costituiscono dei veri crimini contro la Costituzione, dei veri crimini contro l'umanita'.
Occorre una vera e propria insurrezione morale nonviolenta del popolo italiano in difesa dei diritti umani e della legalita' costituzionale; occorre un vero e proprio risorgimento delle istituzioni democratiche contro la scellerata violenza razzista; occorre che lo stato italiano torni ad essere uno stato di diritto rispettoso della sua stessa legge fondamentale, la Costituzione della Repubblica Italiana.
*
Per l'ennesima volta le persone partecipanti all'incontro hanno ribadito la richiesta che siano finalmente immediatamente abolite in Italia tutte le scellerate misure razziste che violano la Dichiarazione universale dei diritti umani, che violano la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea, che violano la Costituzione della Repubblica Italiana.
Per l'ennesima volta in particolare le persone partecipanti all'incontro hanno espresso sostegno all'iniziativa affinche' i Consigli comunali deliberino l'attribuzione della cittadinanza onoraria ai bambini nati nel territorio comunale da genitori non cittadini italiani ed ai bambini nati in Italia - anche se non nel territorio comunale - da genitori residenti nel territorio comunale non cittadini italiani; deliberazioni che siano di impulso al Parlamento affinche' legiferi finalmente che chiunque e' nato in Italia e' ipso facto cittadino italiano.
Per l'ennesima volta le persone partecipanti all'incontro hanno espresso altresi' sostegno all'appello ai parlamentari per un necessario e urgente impegno legislativo che abolisca i campi di concentramento; abolisca le deportazioni; abolisca il favoreggiamento da parte dello stato della riduzione in schiavitu'; faccia cessare le morti nel Mediterraneo, consentendo di giungere in Italia in modo legale e sicuro.
*
Il razzismo e' un crimine contro l'umanita'.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
15. UNA LETTERA AL SINDACO DEL COMUNE DI VITERBO
Al Sindaco del Comune di Viterbo
e per opportuna conoscenza:
a tutti gli assessori della Giunta Comunale
a tutti i consiglieri del Consiglio Comunale
alla Segretaria generale e ai dirigenti
Oggetto: necessita' di un intervento urgente di straordinaria manutenzione e adeguamento della camera mortuaria del cimitero comunale per renderla piu' dignitosa e consona alla sua funzione.
Egregio Sindaco,
la camera mortuaria del cimitero comunale di Viterbo ha bisogno di un intervento urgente di straordinaria manutenzione e adeguamento per renderla piu' dignitosa e consona alla sua funzione; le condizioni di desolante degrado in cui si trova attualmente sono infatti del tutto inammissibili.
Confido che l'amministrazione comunale vorra' intervenire al piu' presto per restituire decoro al luogo, cosi' da garantire il dovuto rispetto alle persone dei defunti e ai sentimenti dei familiari e degli amici che nel lutto cola' li accompagnano per rendere un estremo saluto.
Distinti saluti
16. PER I MARTIRI DELLE FOSSE ARDEATINE NEL SETTANTESIMO ANNIVERSARIO DELL'ECCIDIO
La ricorrenza del massacro nazista delle Fosse Ardeatine ci convoca ancora una volta alla memoria e all'impegno: alla memoria delle vittime dell'orrore nazifascista, all'impegno per la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani.
*
Il massacro delle Fosse Ardeatine ci ricorda cosa e' il fascismo: un crimine contro l'umanita', una barbarie assassina.
E quindi ci ricorda il dovere di ogni essere umano di opporsi al fascismo, ci ricorda il dovere della Resistenza.
E quindi ci ricorda la gratitudine che tutti dobbiamo ai resistenti che al fascismo si opposero per salvare l'umanita'.
E quindi ci ricorda che il nostro ordinamento giuridico democratico e' frutto della Resistenza antifascista, ci ricorda che la nostra liberta' si fonda sulla Costituzione della Repubblica Italiana che e' dono dell'antifascismo ed antifascismo in atto, ci ricorda che occorre sempre porsi dalla parte delle vittime, che occorre sempre agire per salvare le vite.
*
Il massacro delle Fosse Ardeatine ci convoca ad opporci alla barbarie assassina, e quindi ci convoca alla lotta in difesa dell'umanita'.
E quindi ci convoca ad opporci alla guerra, che sempre consiste dell'uccisione di esseri umani.
E quindi ci convoca ad opporci al razzismo, che nega l'eguaglianza di diritti e la dignita' della persona umana.
E quindi ci convoca ad opporci a tutti i poteri criminali, a tutte le dittature, a tutti i regimi della rapina e della corruzione, a tutti gli apparati armati ed a tutti i fanatismi.
*
Il ricordo dei martiri delle Fosse Ardeatine illumini il nostro agire, ci persuada ad opporci sempre a tutte le uccisioni e a tutte le persecuzioni.
L'antifascismo e' il fondamento della democrazia.
La liberta' si fonda sulla solidarieta' fra tutti gli esseri umani.
La giustizia e' la condivisione dei beni e l'impegno comune per il bene di tutti.
La Resistenza prosegue nella nonviolenza.
La pace si realizza col disarmo.
La liberazione dei popoli e il rispetto dei diritti delle persone sono una sola cosa.
Contro il fascismo difendiamo e realizziamo la Costituzione della Repubblica Italiana.
*
Vi e' una sola umanita'.
Tutti gli esseri umani hanno diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.
17. NELL'ANNIVERSARIO DEL MARTIRIO DI OSCAR ROMERO
Oggi, 24 marzo, ricorre l'anniversario dell'uccisione di monsignor Oscar Romero, avvenuta a San Salvador nel 1980.
Il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo lo ricorda ancora una volta come uno strenuo difensore degli oppressi, un indimenticabile maestro di nonviolenza.
Nel ricordo di Oscar Romero, nel ricordo di tutte le vittime della violenza e di tutte le persone che hanno lottato per la dignita' umana, la solidarieta' e la liberazione dell'umanita', prosegua - con la forza della verita', con la scelta della nonviolenza - la lotta contro tutte le ingiustizie, le oppressioni e le violenze; prosegua la lotta per la pace e la giustizia, per difendere e promuovere la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani.
*
Oscar Arnulfo Romero, nato nel 1917, arcivescovo di San Salvador, voce del popolo salvadoregno vittima dell'oligarchia, della dittatura, degli squadroni della morte. Muore assassinato mentre celebra la messa il 24 marzo 1980.
Tra le opere di Oscar Romero: Diario, La Meridiana, Molfetta 1991; Dio ha la sua ora, Borla, Roma 1994.
Tra le opere su Oscar Romero: AA. VV., Il vescovo Romero, martire della sua fede, per il suo popolo, Emi-Asal, Bologna 1980; AA. VV., Romero... y lo mataron, Ave, Roma 1980; James R. Brockman, Oscar Romero: fedele alla parola, Cittadella, Assisi 1984; Placido Erdozain, Monsignor Romero, martire della Chiesa, Emi, Bologna 1981; Abramo Levi, Un vescovo fatto popolo, Morcelliana, Brescia 1981; Jose' Maria Lopez Vigil, Oscar Romero. Un mosaico di luci, Emi, Bologna 1997; Ettore Masina, Oscar Romero, Edizioni Cultura della Pace, S. Domenico di Fiesole 1993 (poi riedito, rivisto e ampliato, col titolo L'arcivescovo deve morire, Edizioni Gruppo Abele, Torino 1995); Anselmo Palini, Oscar Romero. "Ho udito il grido del mio popolo", Ave, Roma 2010; Jon Sobrino, Monsenor Romero, Uca, San Salvador 1989.
18. PER OSCAR ROMERO
[Riproponiamo il seguente testo che abbiamo gia' pubblicato piu' volte]
Prima di essere Romero Romero
non era ancora Romero. Tutti
dobbiamo divenire cio' che siamo
e che non siamo finche' non ci troviamo
a quell'antico bivio della scelta.
Era Romero uomo di fede
ma la sua fede non era ancora
la fede di Romero, prima occorse
che quella fede nella fede lo trovasse
gliela recasse un popolo piagato.
Cosi' dall'astratto al concreto
dicono certi antichi dottori
muovesi il mondo, il mondo vecchio e stanco
cosi' si mosse anche Oscar Romero
muovendo incontro a verita' e martirio.
Dicono: cosa si puo' fare? Nulla.
E dicono anche: cosa
si puo' fare? Tutto.
E non e' vero. Ma quel che e' da fare
tu fallo, e cosi' sia.
Sotto lo sguardo degli assassinati
Oscar Romero incontro' se stesso
sotto lo sguardo degli assassini
incontro' se stesso Oscar Romero.
Viene sempre quell'ora inesorabile
in cui devi levare la tua voce.
Tu non vorresti, vorresti restare
nel silenzio che sa molte lusinghe
molti segreti, e molti pregi reca.
Ma viene sempre l'ora della voce.
Venne quell'ora per Oscar Romero
a rivelargli il volto e il nome suo
venne quell'ora recata dal silenzio
degli assassinati e recata dal silenzio
degli assassini, e giungi al paragone.
Prese ad un tempo la parola e la croce
e messosi alla scuola degli scalzi
ne fu piu' che avvocato, compagno.
Sapeva anche lui dove quella portava
strada, sapeva anche lui quale suono
avrebbe spento un giorno la sua voce.
Come chiodi che secco un martello
nel legno batte e conficca, il colpo
della pallottola irruppe nel suo corpo
fatto legno, fatto vino, fatto croce
fatto pane, fatto luce, per sempre
raggiunse Romero Romero, ormai voce
per sempre dell'intera umanita'.
19. "ARENA DI PACE E DISARMO" IL 25 APRILE A VERONA
Promossa da illustri personalita' e da innumerevoli associazioni impegnate per la pace, la democrazia, la solidarieta', la nonviolenza e i diritti umani si svolgera' a Verona il 25 aprile l'iniziativa nonviolenta "Arena di pace e disarmo".
Per informazioni e adesioni: http://arenapacedisarmo.org
*
Aderiamo e proponiamo di aderire all'iniziativa a tutte le persone, le associazioni e le istituzioni democratiche: la pace e il disarmo sono il primo dovere, la prima necessita' per l'umanita' intera; la pace e il disarmo sono l'inveramento della Resistenza antifascista e della Liberazione che ha restituito dignita' e diritti al popolo italiano; la pace e il disarmo sono i valori, il fondamento e gli impegni di tutti i grandi documenti giuridici democratici solleciti del bene comune: dalla Carta delle Nazioni Unite alla Costituzione della Repubblica Italiana, dalla Dichiarazione universale dei diritti umani alla Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea. Solo pace e disarmo promuovono e garantiscono liberta', eguaglianza, fraternita'. Solo nella pace e attraverso il disarmo la civilta' umana avra' un futuro.
Come giustamente afferma l'appello di convocazione: "La resistenza oggi si chiama nonviolenza. La liberazione oggi si chiama disarmo".
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.
20. L'ASSOCIAZIONE "RESPIRARE" ADERISCE ALL'INIZIATIVA NONVIOLENTA DEL 25 APRILE 2014 A VERONA "ARENA DI PACE E DISARMO"
L'associazione "Respirare" aderisce ed invita ad aderire all'iniziativa nonviolenta del 25 aprile 2014 a Verona "Arena di pace e disarmo".
Invitiamo altresi' gli interessati a visitare il sito internet dei promotori dell'iniziativa per ulteriori informazioni e adesioni: http://arenapacedisarmo.org
*
L'opposizione alla guerra e alle uccisioni di cui essa consiste e' il primo indispensabile passo per difendere i diritti umani, diritti di cui il primo - e indispensabile affinche' anche gli altri si diano - e' il diritto a non essere uccisi.
Poiche' la guerra e le uccisioni si compiono attraverso le armi, opporsi alla guerra e alle uccisioni implica e richiede di opporsi alle armi, e quindi impegnarsi contro la loro produzione, il loro commercio, il loro uso e l'addestramento al loro uso: per opporsi alla guerra e alle uccisioni occorre impegnarsi per il disarmo.
*
La pace e' la condizione della civile convivenza; la pace e' l'indispensabile premessa alla liberta' e alla giustizia; la pace e' la prima forma della solidarieta'; la pace e' il fondamento del rispetto della vita e dell'adempimento dei diritti di tutti gli esseri umani.
*
Il disarmo e' la via alla pace: senza disarmo non si ha pace, ma guerra o tregua armata e costante minaccia di guerra.
Il disarmo e' necessario alla democrazia: senza disarmo non si ha democrazia, ma compressione delle liberta', autoritarismo ed intimidazione.
*
Cessi la partecipazione italiana alla illegale e criminale guerra afgana ed agli altri interventi bellici e assassini.
Cessi la produzione italiana di armi assassini e si riconverta l'industria bellica a produzioni civili per il bene comune.
Cessi l'immane sperpero di pubbliche risorse per le armi e l'apparato militare, e si proceda al disarmo ed alla smilitarizzazione, ed all'avvio della Difesa popolare nonviolenta.
Cessi la complicita' italiana con le politiche di dominazione violenta, di sfruttamento e devastazione, e si impegni invece il nostro paese a politiche di cooperazione, di accoglienza, di responsabilita', di solidarieta' con tutti i popoli, di riconoscimento e difesa dei diritti di tutti gli esseri umani, di protezione della biosfera.
*
Il 25 aprile in cui si celebra la Liberazione dal fascismo sia il giorno in cui si convoca alla prosecuzione della lotta che fu della Resistenza in difesa della vita, della dignita' e dei diritti di tutti gli esseri umani; come e' stato giustamente scritto nell'appello di convocazione dell'"Arena di pace e disarmo" che si terra' il 25 aprile a Verona, "La Resistenza oggi si chiama nonviolenza. La Liberazione oggi si chiama disarmo".
L'Italia ripudia la guerra.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.
21. SEGNALAZIONI LIBRARIE
Letture
- AA. VV., Almanacco di filosofia. Ritorno alla realta' o fughe metafisiche?, volume monografico di "MicroMega", n. 7, Roma 2016, pp. 208, euro 19,50.
*
Riletture
- Fondazione Basso, Repressione e militarismo nell'America Latina, Newton Compton, Roma 1978, pp. 240.
- Tribunale Russell II, Le multinazionali in America Latina, Coines, Roma 1976, pp. 272.
22. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO
Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.
Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:
1. l'opposizione integrale alla guerra;
2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;
3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;
4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.
Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.
Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.
23. PER SAPERNE DI PIU'
Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it
Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 2509 del 22 ottobre 2016
Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XVII)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com , sito: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
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