[Nonviolenza] Telegrammi. 2342



 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 2342 dell'8 maggio 2016

Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XVII)

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com

 

Sommario di questo numero:

1. Rosa Luxemburg: La cosa principale

2. Proseguono a Cinisi le iniziative per il XXXVIII anniversario dell'uccisione di Peppino Impastato

3. Umberto Santino: Moro e Impastato, due storie diverse nel contesto delle stragi

4. Una bozza di lettera da inviare ai parlamentari

5. Una bozza di lettera da inviare al governo

6. Una bozza di lettera da inviare ai Comuni

7. Contro tutti i terrorismi, contro tutte le guerre

8. Hic et nunc, quid agendum

9. Per sostenere il centro antiviolenza "Erinna"

10. Segnalazioni librarie

11. La "Carta" del Movimento Nonviolento

12. Per saperne di piu'

 

1. MAESTRE. ROSA LUXEMBURG: LA COSA PRINCIPALE

[Da Rosa Luxemburg, Lettere 1893-1919, Editori Riuniti, Roma 1979, p. 212.

Rosa Luxemburg, 1871-1919, e' una delle piu' limpide figure del movimento dei lavoratori e dell'impegno contro la guerra e contro l'autoritarismo. Assassinata, il suo cadavere fu gettato in un canale e ripescato solo mesi dopo; ci sono due epitaffi per lei scritti da Bertolt Brecht, che suonano cosi': Epitaffio (1919): "Ora e' sparita anche la Rosa rossa, / non si sa dov'e' sepolta. / Siccome ai poveri ha detto la verita' / i ricchi l'hanno spedita nell'aldila'"; Epitaffio per Rosa Luxemburg (1948): "Qui giace sepolta / Rosa Luxemburg / Un'ebrea polacca / Che combatte' in difesa dei lavoratori tedeschi, / Uccisa / Dagli oppressori tedeschi. Oppressi, / Seppellite la vostra discordia". Opere di Rosa Luxemburg: segnaliamo almeno due fondamentali raccolte di scritti in italiano: Scritti scelti, Einaudi, Torino 1975, 1976; Scritti politici, Editori Riuniti, Roma 1967, 1976 (con una ampia, fondamentale introduzione di Lelio Basso). Opere su Rosa Luxemburg: Lelio Basso (a cura di), Per conoscere Rosa Luxemburg, Mondadori, Milano 1977; Paul Froelich, Rosa Luxemburg, Rizzoli, Milano 1987; P. J. Nettl, Rosa Luxemburg, Il Saggiatore, Milano 1970; Daniel Guerin, Rosa Luxemburg e la spontaneita' rivoluzionaria, Mursia, Milano 1974; AA. VV., Rosa Luxemburg e lo sviluppo del pensiero marxista, Mazzotta, Milano 1977]

 

Rimanere un essere umano e' la cosa principale.

 

2. INIZIATIVE. PROSEGUONO A CINISI LE INIZIATIVE PER IL XXXVIII ANNIVERSARIO DELL'UCCISIONE DI PEPPINO IMPASTATO

[Riceviamo e diffondiamo.

Giuseppe Impastato, nato nel 1948, militante della nuova sinistra di Cinisi (Pa), straordinaria figura della lotta contro la mafia, di quel nitido e rigoroso impegno antimafia che Umberto Santino defini' "l'antimafia difficile"; fu assassinato dalla mafia il 9 maggio 1978. Tra le raccolte di scritti di Peppino Impastato: Lunga e' la notte. Poesie, scritti, documenti, Centro siciliano di documentazione Giuseppe Impastato, Palermo 2002, 2008. Tra le opere su Peppino Impastato: Umberto Santino (a cura di), L'assassinio e il depistaggio, Centro Impastato, Palermo 1998; Salvo Vitale, Nel cuore dei coralli, Rubbettino, Soveria Mannelli 1995; Felicia Bartolotta Impastato, La mafia in casa mia, La Luna, Palermo 1986; Claudio Fava, Cinque delitti imperfetti, Mondadori, Milano 1994; AA. VV., Peppino Impastato: anatomia di un depistaggio, Editori Riuniti, Roma 2001, 2006 (pubblicazione della relazione della commissione parlamentare antimafia presentata da Giovanni Russo Spena; con contributi di Giuseppe Lumia, Nichi Vendola, Michele Figurelli, Gianfranco Donadio, Enzo Ciconte, Antonio Maruccia, Umberto Santino); Marco Tullio Giordana, Claudio Fava, Monica Zapelli, I cento passi, Feltrinelli, Milano 2001 (sceneggiatura del film omonimo); Umberto Santino (a cura di), Chi ha ucciso Peppino Impastato. Le sentenze di condanna dei mandanti del delitto Vito Palazzolo e Gaetano Badalamenti, Centro siciliano di documentazione Giuseppe Impastato, Palermo 2008; Giovanni Impastato e Franco Vassia, Resistere a mafiopoli. La storia di mio fratello Peppino Impastato, Stampa Alternativa, Viterbo 2009.

Felicia Bartolotta Impastato e' la madre di Giuseppe Impastato che lo ha sostenuto nella sua lotta, lotta che ha proseguito dopo l'uccisione del figlio; e' deceduta nel dicembre 2004. Opere di Felicia Bartolotta Impastato: La mafia in casa mia, intervista di Anna Puglisi e Umberto Santino, La Luna, Palermo 1987. Tra le opere su Felicia Bartolotta Impastato: Anna Puglisi e Umberto Santino (a cura di), Cara Felicia. A Felicia Bartolotta Impastato, Centro siciliano di documentazione Giuseppe Impastato, Palermo 2005; cfr. anche il profilo scritto da Anna Puglisi per l'Enciclopedia delle donne e ripubblicato anche in "Nonviolenza. Femminile plurale" n. 311 e successivamente ne "La domenica della nonviolenza" n. 315]

 

Domenica 8 maggio

Ore 10,00, Tappa della terza edizione della "Moto Passeggiata alla Memoria", intitolata quest'anno "Io sono Impastato di Legalita'", organizzata dal Moto Club Polizia di Stato delegazione di Palermo "Ruote libere", che unisce simbolicamente il 9 maggio 1978, morte di Peppino, all'eccidio di Portella della Ginestra del primo maggio 1947. Per l'occasione sara' depositata sul luogo dell'omicidio una corona di fiori in memoria di Peppino.

Ore 10,30, presso la sala civica del Comune di Cinisi, Conferenza su "Diritti umani e legalita' - Testimonianze dalle ingiustizie del mondo di oggi a cura di Casa Memoria e AfrikaSì Onlus. I relatori saranno i responsabili di Casa Memoria, di AfrikaSi' Onlus e rappresentanti di associazioni che si occupano di migranti e diritto alla casa. Saranno proiettati due brevi video. Intervengono Giovanni Impastato Casa Memoria; Alessandra Tiengo, Presid. AfrikaSi' Onlus; Fulvio Vassallo Paleologo, Ass. Diritti e frontiere; Nino Rocca, Comitato di lotta per la casa 12 luglio; coordinera' l'incontro la giornalista e scrittrice Mimma Scigliano.

Ore 13,00, presso Pizzeria Impastato SS. 113, contrada Valle Cera, pranzo per raccolta fondi a sostegno del progetto "La memoria e il presente" con Casa Memoria Impastato e Ass. Officina Rigenerazione (per info: 3209434963).

Ore 16,00, presso la sala civica del comune di Cinisi, Seminario su Mafia e Antimafia dal maxiprocesso ad oggi, organizzato dal Centro Siciliano di documentazione G. Impastato di Palermo. Introduce e coordina: Umberto Santino, presidente del Centro Impastato. Interverranno: il presidente di Corte d'Assise Angelo Pellino, la docente di Sociologia Alessandra Dino, il presidente di Libero Futuro Enrico Colajanni, il vicepresidente del Centro Impastato Ferdinando Siringo.

Ore 17,30, Seconda Premiazione II Memorial Peppino Impastato presso Casa Memoria.

Ore 21,00, presso l'Atrio comunale del comune di Cinisi saranno protagonisti la musica di Federico Cimini e il teatro di Giulio Cavalli.

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Lunedi' 9 maggio

Ore 10,30, presso il casolare in via Sandro Pertini, vicolo 9 Maggio 1978, presidio di protesta per l'esproprio del casolare dove fu assassinato Peppino Impastato. Interventi da parte delle associazione che sostengono la nostra causa e performance con interventi teatrali e musicali degli attori del teatro Proskenion di Reggio Calabria.

Ore 17,00, Corteo storico del 9 maggio da Radio Aut di Terrasini a Casa Memoria Cinisi. Interventi a conclusione del corteo.

Ore 21.00, presso l'Atrio comunale del Comune di Cinisi, VI edizione del premio "Musica e Cultura". Saranno presenti la Comunita' San Benedetto al Porto di Genova fondata da don Andrea Gallo e il vignettista Vauro ai quali verra' assegnato il premio che ritireranno nella stessa serata.

La serata si concludera' con una performance dell'artista Annalisa Insarda'.

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Martedi' 10 maggio

Ore 21,00, su Rai1 verra' trasmesso il film "Felicia Impastato" di Gianfranco Albano, con Lunetta Savino che interpreta Felicia.

Siamo contenti di comunicare che la Rai ha accettato la nostra proposta di trasmettere in prima visione nazionale il film su mamma Felicia in questo giorno, in continuita' con le iniziative del "9 maggio in memoria di Peppino Impastato".

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Eventi sportivi

Tanti anche gli eventi sportivi tra i quali, la biciclettata organizzata dalla cooperativa Libera-Mente, che gestisce il bene confiscato "Fiori di Campo" a Marina di Cinisi e dall'Associazione Margi Biker, e il campionato di calcio per i bambini II Memorial Peppino Impastato, Torneo di Calcio organizzato dalla scuola calcio Acd Citta' di Cinisi.

Mostre che saranno aperte al pubblico dal 6 al 15 Maggio 2016:

Il filo rosso della memoria - Racconto artistico dedicato a Felicia e Peppino Impastato. Mostra pittorica di Pino Manzella. La mostra itinerante organizzata da Cgil Ravenna, Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato, Cgil Forli', Coordinamento Libera Ravenna, Presidio Giuseppe Letizia Libera Forlimpopoli, Presidio Libera Forli' e Anpi Bagnacavallo, dopo aver percorso l'Emilia Romagna arriva a Cinisi, presso sala Civica Comunale.

"Ciao Guido - I viaggi", fotografie di Guido Orlando. L'Ass. AsaDin, l'Ass. Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato, l'Ass. Peppino Impastato e La famiglia Orlando presentano una interessante esposizione di scatti fotografici di Guido Orlando, fotografo professionista, compagno di Peppino e cofondatore di Casa Memoria, scomparso qualche anno fa, che raccontano l'anima, la quotidianita', la storia dei luoghi visitati, le emozioni, i sorrisi, la gente.

"Life in the Slum" Through our eyes, testimonianze dalle ingiustizie del mondo di oggi. Life in the slum e' il frutto del percorso di studio e di lavoro di ragazze e ragazzi che vivono negli slum (baraccopoli) di Nairobi. AfrikaSi' Onlus ha accolto la richiesta di alcuni giovani che, incuriositi dalla macchina fotografica, hanno espresso la volonta' di avvicinarsi al mondo della fotografia.

"Io non ritratto" - Peppino Impastato una storia collettiva. Compagne, compagni, amici e familiari di Peppino ritratti oggi dai fotografi dall'Associazione AsaDin. Presso Sala Civica Comune di Cinisi.

Dal 6 al 9 maggio il Camper di Radio 100 Passi sostera' di fronte l'ex casa Badalamenti, intervistera' alla radio gli ospiti presenti per le iniziative e trasmettera' in diretta web il discorso conclusivo del corteo e i concerti con una postazione in piazza Vittorio Emanuele Orlando di Cinisi.

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Segreteria: Associazione Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato Onlus, Corso Umberto I 220, 90045, Cinisi, per contatti:  cell. 3341689181, tel. 0918666233, sito internet: www.casamemoria.it

 

3. RIFLESSIONE. UMBERTO SANTINO: MORO E IMPASTATO, DUE STORIE DIVERSE NEL CONTESTO DELLE STRAGI

[Ringraziamo di cuore Umberto Santino per averci messo a disposizione questo suo articolo apparso nella cronaca di Palermo del quotidiano "La Repubblica" del 7 maggio 2016 con il titolo "I misteri del '78 fra Cosa nostra e Brigate rosse".

Umberto Santino e' con Anna Puglisi il fondamentale animatore del "Centro Impastato" di Palermo, che come tutti sanno e' la testa pensante e il cuore pulsante del movimento antimafia. Tra le opere di Umberto Santino: (a cura di), L'antimafia difficile, Centro siciliano di documentazione "Giuseppe Impastato", Palermo 1989; Giorgio Chinnici, Umberto Santino, La violenza programmata. Omicidi e guerre di mafia a Palermo dagli anni '60 ad oggi, Franco Angeli, Milano 1989; Umberto Santino, Giovanni La Fiura, L'impresa mafiosa. Dall'Italia agli Stati Uniti, Franco Angeli, Milano 1990; Giorgio Chinnici, Umberto Santino, Giovanni La Fiura, Ugo Adragna, Gabbie vuote. Processi per omicidio a Palermo dal 1983 al maxiprocesso, Franco Angeli, Milano 1992 (seconda edizione); Umberto Santino e Giovanni La Fiura, Dietro la droga. Economie di sopravvivenza, imprese criminali, azioni di guerra, progetti di sviluppo, Edizioni Gruppo Abele, Torino 1993; La borghesia mafiosa, Centro siciliano di documentazione "Giuseppe Impastato", Palermo 1994; La mafia come soggetto politico, Centro siciliano di documentazione "Giuseppe Impastato", Palermo 1994; Casa Europa. Contro le mafie, per l'ambiente, per lo sviluppo, Centro siciliano di documentazione "Giuseppe Impastato", Palermo 1994; La mafia interpretata. Dilemmi, stereotipi, paradigmi, Rubbettino Editore, Soveria Mannelli 1995; Sicilia 102. Caduti nella lotta contro la mafia e per la democrazia dal 1893 al 1994, Centro siciliano di documentazione "Giuseppe Impastato", Palermo 1995; La democrazia bloccata. La strage di Portella della Ginestra e l'emarginazione delle sinistre, Rubbettino Editore, Soveria Mannelli 1997; Oltre la legalita'. Appunti per un programma di lavoro in terra di mafie, Centro siciliano di documentazione "Giuseppe Impastato", Palermo 1997; L'alleanza e il compromesso. Mafia e politica dai tempi di Lima e Andreotti ai giorni nostri, Rubbettino Editore, Soveria Mannelli 1997; Storia del movimento antimafia, Editori Riuniti, Roma 2000, 2010; La cosa e il nome. Materiali per lo studio dei fenomeni premafiosi, Rubbettino, Soveria Mannelli 2000; Dalla mafia alle mafie, Rubbettino, Soveria Mannelli 2006; Mafie e globalizzazione, Di Girolamo Editore, Trapani 2007; (a cura di), Chi ha ucciso Peppino Impastato, Centro siciliano di documentazione "Giuseppe Impastato", Palermo 2008; Breve storia della mafia e dell'antimafia, Di Girolamo Editore, Trapani 2008; Le colombe sulla rocca, Di Girolamo Editore, Trapani 2010; L'altra Sicilia, Di Girolamo Editore, Trapani 2010; Don Vito a Gomorra, Editori Riuniti, Roma 2011; La mafia come soggetto politico, Di Girolamo Editore, Trapani 2013; Dalla parte di Pollicino, Di Girolamo Editore, Trapani 2015. Su Umberto Santino cfr. la bibliografia ragionata "Contro la mafia. Una breve rassegna di alcuni lavori di Umberto Santino" apparsa su "La nonviolenza e' in cammino", da ultimo nel supplemento "Coi piedi per terra" nei nn. 421-425 del novembre 2010. Il sito del Centro Impastato e' www.centroimpastato.com]

 

Com'e' noto lo stesso giorno, il 9 maggio del 1978, a Roma fu trovato il corpo senza vita di Aldo Moro e a Cinisi furono trovati i resti del corpo di Peppino Impastato. Che la contemporaneita' dei due eventi, e il clima di quegli anni, dominati dalla caccia ai terroristi, abbiano pesato nell'indirizzare le indagini sul delitto Impastato verso la pista dell'attentato conclusosi con la morte dell'attentatore o compiuto da un suicida, non c'e' dubbio, ma si e' trattato solo di un condizionamento investigativo o c'e' dell'altro?

Di questo si discutera' il pomeriggio del 7 maggio a Cinisi, nell'ambito delle iniziative per il XXXVIII anniversario dei due avvenimenti. All'incontro, tra gli altri, partecipera' Agnese Moro.

C'e' stato, o ci puo' essere stato un legame tra stragismo politico e stragismo mafioso? E tale legame riguardava solo il quadro nazionale o si inscriveva in un ambito piu' ampio, all'interno delle dinamiche geopolitiche?

Che la mafia abbia avuto un ruolo nel mezzo secolo della prima Repubblica, quando c'era da fronteggiare con tutti i mezzi, compresi quelli mafiosi, il "pericolo comunista", ormai fa parte dei luoghi comuni. La Commissione stragi negli anni '90 sottolineava l'anomalia italiana, derivante dalla collocazione dell'Italia come paese di frontiera tra mondo occidentale e mondo comunista, che aveva come conseguenza la sovranita' limitata. Ma non operava solo la relazione Est-Ovest, ma anche quella Nord-Sud, per cui la parte assegnata all'Italia era rigidamente configurata: tenere fuori dall'area del potere il Partito comunista (l'operazione comincia nel maggio del 1947, subito dopo la strage di Portella, risposta alla vittoria delle sinistre alle prime elezioni regionali), assicurare il controllo sul Mediterraneo ospitando le basi americane. Chi opera in contrasto con questi compiti e' un nemico. E' la democrazia bloccata, con il Pci relegato all'opposizione: e' stato protagonista della Resistenza e della gestazione dello Stato, ma e' legato al nemico numero uno: l'Unione Sovietica. Cosi' e' un nemico Mattei che vuole ribaltare l'ordine economico mondiale fondato sul monopolio del petrolio delle corporations anglo-americane; sono nemici i politici che vogliono dare all'Italia un ruolo diverso da quello di fedele assistente della gendarmeria statunitense e della Nato.

Negli anni '70 l'avanzata del Pci, con il rischio del sorpasso rispetto alla Dc, movimenta un quadro che si pensava potesse tenere all'infinito e proliferano le azioni terroristiche, nere o rosse, con l'intento di spingere verso forme di autoritarismo, con o senza golpe, o verso esiti rivoluzionari di tipo classico: la presa del potere e l'instaurazione del comunismo.

Moro incarna tutte le problematiche derivanti da questo intreccio di relazioni internazionali; si muove, con proverbiale prudenza ma con determinazione, per rinnovare il quadro politico-governativo aprendo al Pci, nel tentativo di buttare giu' il pilastro portante della democrazia bloccata, e' filopalestinese e filoarabo, suscitando le preoccupazione di Israele (il Mossad, il servizio segreto israeliano, ha ampia liberta' di movimento in Italia) e degli Stati Uniti. Fino a che punto le Brigate rosse hanno agito autonomamente o sono state "influenzate" da altri soggetti interessati a porre fine non solo a un personaggio ma a una politica?

Impastato denuncia il ruolo della mafia, in un periodo in cui se ne parlava poco o niente, le sue connessioni con l'attivita' politico-amministrativa, l'identificazione con la Democrazia cristiana, i compromessi del Pci, attacca le istituzioni, in particolare l'arma dei carabinieri per le perquisizioni in casa di dirigenti e militanti di sinistra dopo la strage nella casermetta di Alcamo, del gennaio 1976; nei notiziari di Radio Aut ampio spazio e' dato alle notizie internazionali. E' un "estremista" e ai mafiosi conviene farlo passare per terrorista, replicando la loro immagine di uomini d'ordine, che calza a pennello a un personaggio come Badalamenti, in ottimi rapporti con amministratori e marescialli. La mafia rafforzera' quell'immagine con l'assassinio di Pio La Torre e Rosario Di Salvo, nel 1982, che piu' che un favore ai servizi segreti si puo' considerare frutto di un'identita' di vedute (si e' parlato della mafia come una sorta di Gladio regionale). La mobilitazione contro l'installazione dei missili a Comiso e' in pieno contrasto con il nuovo assetto della strategia militare degli Stati Uniti e della Nato. E poi c'e' tutta la sua attivita', di dirigente delle lotte contadine e di parlamentare impegnato nella lotta alla mafia, culminata con la redazione di quella che sara' la legge antimafia.

Partecipera' all'incontro anche Rita Di Giovacchino che nel suo libro Stragi considera le variabili, o le costanti, che possano avere influito in quegli anni, continuando il discorso cominciato con il Libro nero della prima Repubblica. Il quadro e' affollato: servizi segreti e massoneria normalmente "deviati", l'organizzazione segreta Gladio e la Falange armata, fascisti irriducibili e sanguinari strateghi di rivoluzioni improbabili, terroristi neri alleati di apparati istituzionali, protagonisti della criminalizzazione dello Stato a impunita' garantita, trattative mafia-Stato che costituiscono non l'eccezione ma la regola. La mafia svolge il suo compito ma si prepara a una guerra interna, la piu' sanguinosa della sua storia, e alla macelleria esterna che decima i vertici delle istituzioni. Segno che non gradisce le reazioni all'escalation della delittuosita'. Con il crollo del comunismo e la repressione dopo i grandi delitti e le stragi, dovra' cercare un nuovo ruolo. Di mafia, delle sue trasformazioni reali o presunte, e di antimafia, dei suoi problemi e delle sue realizzazioni, parleremo il pomeriggio dell'8 maggio, in un programma denso di iniziative che ci sembra il modo migliore per ricordare Peppino Impastato.

 

4. PROPOSTE D'INIZIATIVA. UNA BOZZA DI LETTERA DA INVIARE AI PARLAMENTARI

 

Al/alla parlamentare ...

Oggetto: proposta di un impegno suo personale affinche' al piu' presto si addivenga alla discussione nelle competenti Commissioni parlamentari dei vari disegni di legge per la formazione alla nonviolenza delle forze dell'ordine

Gentile parlamentare ...,

le scriviamo per formularle la richiesta di un suo personale impegno affinche' al piu' presto si addivenga alla discussione nelle competenti Commissioni parlamentari dei vari disegni di legge per la formazione alla nonviolenza delle forze dell'ordine.

Come gia' sapra', dal 2014 sono state presentati sia al Senato che alla Camera vari disegni di legge che propongono la formazione delle forze dell'ordine alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza. Al Senato il disegno di legge n. 1515 recante "Norme di principio e di indirizzo per l'istruzione, la formazione e l'aggiornamento del personale delle Forze di polizia" presentato in data 10 giugno 2014 ed annunciato nella seduta pomeridiana n. 258 del 10 giugno 2014; il disegno di legge n. 1526 recante "Norme per l'inclusione della conoscenza e dell'addestramento all'uso delle risorse della nonviolenza nell'ambito dei percorsi didattici per l'istruzione, la formazione e l'aggiornamento del personale delle forze di polizia" presentato in data 16 giugno 2014 ed annunciato nella seduta pomeridiana n. 263 del 17 giugno 2014; il disegno di legge n. 1565 recante "Norme per l'inclusione della nonviolenza nei percorsi formativi del personale delle forze di polizia" presentato in data 14 luglio 2014 ed annunciato nella seduta pomeridiana n. 279 del 15 luglio 2014; disegni di legge sottoscritti da numerosi senatori di varie forze politiche: Loredana De Petris, Luigi Manconi, Rita Ghedini, Valeria Fedeli, Paolo Corsini, Silvana Amati, Sergio Lo Giudice, Daniela Valentini, Rosa Maria Di Giorgi, Miguel Gotor, Elena Ferrara, Marco Scibona, Adele Gambaro, Marino Germano Mastrangeli, Daniele Gaetano Borioli, Maria Spilabotte, Erica D'Adda, Monica Cirinna', Manuela Serra, Francesca Puglisi, Pasquale Sollo, Francesco Giacobbe. Ed alla Camera il disegno di legge recante "Norme per l'inclusione della conoscenza e dell'addestramento all'uso delle risorse della nonviolenza nell'ambito dei percorsi didattici per l'istruzione, la formazione e l'aggiornamento del personale delle Forze di polizia" (atto Camera 2698) presentato il 4 novembre 2014; e il disegno di legge recante "Norme di principio e di indirizzo per l'istruzione, la formazione e l'aggiornamento del personale delle Forze di polizia" (atto Camera 2706) presentato il 5 novembre 2014; disegni di legge sottoscritti da deputati di varie forze politiche: Arturo Scotto, Celeste Costantino, Donatella Duranti, Giulio Marcon, Michele Piras, Stefano Quaranta, Massimiliano Bernini.

Ricordera' anche che gia' nel 2001 fu presentato al medesimo fine di istituire la formazione delle forze dell'ordine alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza un disegno di legge sottoscritto da decine di senatori di tutte le forze politiche (ed in particolare i senatori Occhetto, Acciarini, Baratella, Battafarano, Battaglia, Bonfietti, Boco, Calvi, Chiusoli, Cortiana, Coviello, Crema, Dalla Chiesa, D'Ambrosio, Dato, De Paoli, De Petris, De Zulueta, Donati, Falomi, Fassone, Filippini, Formisano, Liguori, Longhi, Malabarba, Marini, Martone, Murineddu, Pascarella, Petruccioli, Ripamonti, Salvi, Tessitore, Turroni, Veraldi, Vicini, Viserta, Zancan), sostenuto anche dall'attenzione e dall'apprezzamento di deputati e parlamentari europei (tra cui i deputati: Bandoli, Bimbi, Bolognesi, Cento, Cima, Deiana, De Simone, Grandi, Grillini, Luca', Lucidi, Panattoni, Pecoraro Scanio, Pinotti, Pisapia, Preda, Realacci, Rognoni, Russo Spena, Ruzzante, Siniscalchi, Tolotti, Valpiana, Violante; tra i parlamentari europei: Imbeni, Di Lello, Fava, Morgantini e Pittella); ma allora quel disegno di legge non giunse ad essere esaminato nelle competenti Commissioni parlamentari.

Le segnaliamo anche che vari altri senatori e deputati hanno espresso il loro sostegno all'iniziativa legislativa per la formazione delle forze dell'ordine alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza; e che, sempre nel 2014, la stessa Presidente della Camera dei Deputati, on. Laura Boldrini, trasmise alla competente Commissione Parlamentare, "affinche' i deputati che ne fanno parte possano prenderne visione", la documentazione a tal fine predisposta dal "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" che dal 2000 ha proposto al Parlamento di legiferare in tal senso.

Non vi e' bisogno di ripetere ancora una volta quanto sia opportuno che nel proprio percorso formativo e conseguentemente nella propria operativita' gli appartenenti alle forze dell'ordine possano disporre anche delle straordinarie risorse che la nonviolenza mette a disposizione di tutti gli attori sociali impegnati in situazione critiche per la sicurezza comune e la difesa dei diritti di tutti.

Con questa lettera vorremmo sollecitare il suo personale impegno affinche' quei disegni di legge giungano al piu' presto all'esame delle competenti Commissioni parlamentari e possano avere esito in un disegno di legge unificato ampiamente meditato e condiviso che possa divenire nel piu' breve tempo possibile legge dello stato.

Distinti saluti,

FIRMA

LUOGO, DATA

INDIRIZZO COMPLETO DEL MITTENTE

 

5. PROPOSTE D'INIZIATIVA. UNA BOZZA DI LETTERA DA INVIARE AL GOVERNO

 

Al/alla Ministro/a ...

Oggetto: proposta di un impegno suo personale, ovvero collegiale nell'ambito del Consiglio dei Ministri di cui fa parte, per la promozione e l'adozione di un atto normativo che disponga la formazione di tutti gli appartenenti alle forze dell'ordine alla conoscenza e all'addestramento all'uso delle risorse teoriche e pratiche della nonviolenza

Gentile ministro/a ...,

le scriviamo per formularle la richiesta di un atto legislativo ovvero regolamentare che disponga la formazione di tutti gli appartenenti alle forze dell'ordine alla conoscenza e all'addestramento all'uso delle risorse teoriche e pratiche della nonviolenza.

Non vi e' bisogno di sottolineare la grande utilita' di tale formazione e addestramento, dovendo le forze dell'ordine intervenire anche in situazioni assai critiche, in cui le risorse della nonviolenza possono essere di insostituibile utilita'.

Distinti saluti,

FIRMA

LUOGO, DATA

INDIRIZZO COMPLETO DEL MITTENTE

 

6. PROPOSTE D'INIZIATIVA. UNA BOZZA DI LETTERA DA INVIARE AI COMUNI

 

Al Sindaco del Comune di ...

e per opportuna conoscenza:

a tutti gli assessori della Giunta Comunale

a tutti i consiglieri del Consiglio Comunale

alla Segretaria generale del Comune

Oggetto: Proposta che il Comune di ... realizzi un corso di formazione alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza per tutti gli operatori del Corpo di Polizia Locale.

Gentile sindaco,

forse sapra' gia' che in varie realta' territoriali, da Milano a Palermo, da diversi anni si svolgono attivita' di formazione alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza per gli operatori dei vari Corpi di Polizia.

La nonviolenza appronta infatti strumenti di grande utilita', anche dal punto di vista comunicativo e relazionale, per gli operatori pubblici che nello svolgimento delle loro delicate funzioni possono trovarsi a dover fronteggiare situazioni complesse e critiche.

Con la presente lettera si avanza la proposta che il Comune di ... realizzi un corso di formazione alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza per tutti gli operatori del Corpo di Polizia Locale.

Distinti saluti

FIRMA

LUOGO, DATA

INDIRIZZO COMPLETO DEL MITTENTE

 

7. REPETITA IUVANT. CONTRO TUTTI I TERRORISMI, CONTRO TUTTE LE GUERRE

 

Ogni vittima ha il volto di Abele.

Ogni uccisione e' un crimine.

Non si puo' contrastare una strage commettendo un'altra strage.

Non si puo' contrastare il terrorismo con atti di terrorismo.

A tutti i terrorismi occorre opporsi.

Salvare le vite e' il primo dovere.

*

La guerra e' il terrorismo portato all'estremo.

Ogni guerra consiste di innumerevoli uccisioni.

La guerra e' un crimine contro l'umanita'.

Con la guerra gli stati divengono organizzazioni terroriste.

Con la guerra gli stati fanno nascere e crescere le organizzazioni terroriste.

A tutte le guerre occorre opporsi.

Salvare le vite e' il primo dovere.

*

Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.

Un'organizzazione criminale va contrastata con un'azione di polizia da parte di ordinamenti giuridici legittimi.

La guerra impedisce l'azione di polizia necessaria.

Occorre dunque avviare un immediato processo di pace nel Vicino e nel Medio Oriente che consenta la realizzazione di ordinamenti giuridici legittimi, costituzionali, democratici, rispettosi dei diritti umani.

Occorre dunque che l'Europa dismetta ogni politica di guerra, di imperialismo, di colonialismo, di rapina, di razzismo, di negazione della dignita' umana di innumerevoli persone e di interi popoli.

Occorre dunque una politica europea di soccorso umanitario, di pace con mezzi di pace: la politica della nonviolenza che sola riconosce e promuove e difende i diritti umani di tutti gli esseri umani.

Salvare le vite e' il primo dovere.

*

La violenza assassina si contrasta salvando le vite.

La pace si costruisce abolendo la guerra.

La politica della nonviolenza richiede il disarmo e la smilitarizzazione.

La politica nonviolenta richiede la difesa civile non armata e nonviolenta, i corpi civili di pace, l'azione umanitaria, la cooperazione internazionale.

Salvare le vite e' il primo dovere.

*

Si coalizzino tutti gli stati democratici contro il terrorismo proprio ed altrui, contro il terrorismo delle organizzazioni criminali e degli stati.

Si coalizzino tutti gli stati democratici per la pace, il disarmo, la smilitarizzazione dei conflitti.

Si coalizzino tutti gli stati democratici per l'indispensabile aiuto umanitario a tutte le persone ed i popoli che ne hanno urgente bisogno.

Si coalizzino tutti gli stati democratici per contrastare le organizzazioni criminali con azioni di polizia adeguate, mirate a salvare le vite e alla sicurezza comune.

Si coalizzino tutti gli stati democratici per la civile convivenza di tutti i popoli e di tutti gli esseri umani.

Salvare le vite e' il primo dovere.

*

Cominci l'Italia.

Cominci l'Italia soccorrendo, accogliendo e assistendo tutte le persone in fuga dalla fame e dall'orrore, dalle dittature e dalla guerra.

Cominci l'Italia cessando di partecipare alle guerre.

Cominci l'Italia uscendo da alleanze militari terroriste e stragiste come la Nato.

Cominci l'Italia cessando di produrre  armi e di rifornirne regimi e poteri dittatoriali e belligeranti.

Cominci l'Italia abrogando tutte le infami misure razziste ancora vigenti nel nostro paese.

Cominci l'Italia con un'azione diplomatica, politica ed economica, e con aiuti umanitari adeguati a promuovere la costruzione di ordinamenti giuridici legittimi, costituzionali e democratici dalla Libia alla Siria.

Cominci l'Italia destinando a interventi di pace con mezzi di pace, ad azioni umanitarie nonviolente, i 72 milioni di euro del bilancio dello stato che attualmente ogni giorno sciaguratamente, scelleratamente destina all'apparato militare, alle armi, alla guerra.

Cominci l'Italia a promuovere una politica della sicurezza comune e del bene comune centrata sulla difesa popolare nonviolenta, sui corpi civili di pace, sulla legalita' che salva le vite.

Salvare le vite e' il primo dovere.

*

Ogni vittima ha il voto di Abele.

Alla barbarie occorre opporre la civilta'.

Alla violenza occorre opporre il diritto.

Alla distruzione occorre opporre la convivenza.

Al male occorre opporre il bene.

Contro tutti i terrorismi, contro tutte le guerre.

Salvare le vite e' il primo dovere.

 

8. REPETITA IUVANT. HIC ET NUNC, QUID AGENDUM

 

Occorre soccorrere, accogliere, assistere tutti gli esseri umani in fuga dalla fame e dalle guerre.

Occorre riconoscere a tutti gli esseri umani il diritto di giungere in modo legale e sicuro nel nostro paese.

Occorre andare a soccorrere e prelevare con mezzi di trasporto pubblici e gratuiti tutti i migranti lungo gli itinerari della fuga, sottraendoli agli artigli dei trafficanti.

Occorre un immediato ponte aereo di soccorso internazionale che prelevi i profughi direttamente nei loro paesi d'origine e nei campi collocati nei paesi limitrofi e li porti in salvo qui in Europa.

Occorre cessare di fare, fomentare, favoreggiare, finanziare le guerre che sempre e solo consistono nell'uccisione di esseri umani.

Occorre proibire la produzione e il commercio delle armi.

Occorre promuovere la pace con mezzi di pace.

Occorre cessare di rapinare interi popoli, interi continenti.

In Italia occorre abolire i campi di concentramento, le deportazioni, e le altre misure e pratiche razziste e schiaviste, criminali e criminogene, che flagrantemente confliggono con la Costituzione, con lo stato di diritto, con la democrazia, con la civilta'.

In Italia occorre riconoscere immediatamente il diritto di voto nelle elezioni amministrative a tutte le persone residenti.

In Italia occorre contrastare i poteri criminali, razzisti, schiavisti e assassini.

L'Italia realizzi una politica della pace e dei diritti umani, del disarmo e della smilitarizzazione, della legalita' che salva le vite, della democrazia che salva le vite, della civilta' che salva le vite.

L'Italia avvii una politica nonviolenta: contro la guerra e tutte le uccisioni, contro il razzismo e tutte le persecuzioni, contro il maschilismo e tutte le oppressioni. Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' e la biosfera.

Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.

Vi e' una sola umanita' in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera.

Salvare le vite e' il primo dovere.

Ogni vittima ha il volto di Abele.

 

9. REPETITA IUVANT. PER SOSTENERE IL CENTRO ANTIVIOLENZA "ERINNA"

[L'associazione e centro antiviolenza "Erinna" e' un luogo di comunicazione, solidarieta' e iniziativa tra donne per far emergere, conoscere, combattere, prevenire e superare la violenza fisica e psichica e lo stupro, reati specifici contro la persona perche' ledono l'inviolabilita' del corpo femminile (art. 1 dello Statuto). Fa progettazione e realizzazione di percorsi formativi ed informativi delle operatrici e di quanti/e, per ruolo professionale e/o istituzionale, vengono a contatto con il fenomeno della violenza. E' un luogo di elaborazione culturale sul genere femminile, di organizzazione di seminari, gruppi di studio, eventi e di interventi nelle scuole. Offre una struttura di riferimento alle donne in stato di disagio per cause di violenze e/o maltrattamenti in famiglia. Erinna e' un'associazione di donne contro la violenza alle donne. Ha come scopo principale la lotta alla violenza di genere per costruire cultura e spazi di liberta' per le donne. Il centro mette a disposizione: segreteria attiva 24 ore su 24; colloqui; consulenza legale e possibilita' di assistenza legale in gratuito patrocinio; attivita' culturali, formazione e percorsi di autodeterminazione. La violenza contro le donne e' ancora oggi un problema sociale di proporzioni mondiali e le donne che si impegnano perche' in Italia e in ogni Paese la violenza venga sconfitta lo fanno nella convinzione che le donne rappresentano una grande risorsa sociale allorquando vengono rispettati i loro diritti e la loro dignita': solo i Paesi che combattono la violenza contro le donne figurano di diritto tra le societa' piu' avanzate. L'intento e' di fare di ogni donna una persona valorizzata, autorevole, economicamente indipendente, ricca di dignita' e saggezza. Una donna che conosca il valore della differenza di genere e operi in solidarieta' con altre donne. La solidarieta' fra donne e' fondamentale per contrastare la violenza]

 

Per sostenere il centro antiviolenza delle donne di Viterbo "Erinna" i contributi possono essere inviati attraverso bonifico bancario intestato ad Associazione Erinna, Banca Etica, codice IBAN: IT60D0501803200000000287042.

O anche attraverso vaglia postale a "Associazione Erinna - Centro antiviolenza", via del Bottalone 9, 01100 Viterbo.

Per contattare direttamente il Centro antiviolenza "Erinna": tel. 0761342056, e-mail: e.rinna at yahoo.it, onebillionrisingviterbo at gmail.com, sito: http://erinna.it, facebook: associazioneerinna1998

Per destinare al Centro antiviolenza "Erinna" il 5 per mille inserire nell'apposito riquadro del modello per la dichiarazione dei redditi il seguente codice fiscale: 90058120560.

 

10. SEGNALAZIONI LIBRARIE

 

Riletture

- Andre' Malraux, La condizione umana, Bompiani, Milano 1934, 1982, pp. XXIV + 312.

- Andre' Malraux, La speranza, Mondadori, Milano 1956, pp. 448.

 

11. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

 

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.

Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:

1. l'opposizione integrale alla guerra;

2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;

3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;

4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.

Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.

Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

 

12. PER SAPERNE DI PIU'

 

Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it

Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 2342 dell'8 maggio 2016

Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XVII)

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com , sito: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

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