[Nonviolenza] Telegrammi. 2341



 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 2341 del 7 maggio 2016

Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XVII)

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com

 

Sommario di questo numero:

1. Oggi a Roma

2. A Cinisi per il XXXVIII anniversario dell'uccisione di Peppino Impastato

3. Umberto Santino: I problemi dell'antimafia

4. Una lettera al Presidente del Consiglio dei Ministri

5. Una bozza di lettera da inviare ai parlamentari

6. Una bozza di lettera da inviare al governo

7. Una bozza di lettera da inviare ai Comuni

8. Contro tutti i terrorismi, contro tutte le guerre

9. Hic et nunc, quid agendum

10. Per sostenere il centro antiviolenza "Erinna"

11. Segnalazioni librarie

12. La "Carta" del Movimento Nonviolento

13. Per saperne di piu'

 

1. INIZIATIVE. OGGI A ROMA

 

Oggi, sabato 7 maggio, a Roma, con inizio alle ore 14 in piazza della Repubblica, si svolgera' la manifestazione nazionale per fermare lo scellerato Trattato transatlantico degli investimenti tra Unione Europea e Usa (in sigla: Ttip).

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Difendiamo i diritti umani, i beni comuni, il mondo vivente.

Opponiamoci al totalitarismo del capitale.

Le persone sono piu' importanti delle merci.

Il diritto alla vita e' piu' importante della massimizzazione del profitto.

Difendiamo l'umanita' dalla schiavitu'.

Difendiamo la biosfera dalla devastazione.

Difendiamo la democrazia dalla dittatura.

Difendiamo la civilta' dalla barbarie.

Con la forza della verita', con la scelta della nonviolenza, opponiamoci alla violenza golpista del Ttip che fa strame di fondamentali diritti e della democrazia.

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Sabato 7 maggio a Roma, con inizio alle ore 14 in piazza della Repubblica, si svolgera' la manifestazione nazionale per fermare lo scellerato Trattato transatlantico degli investimenti tra Unione Europea e Usa (in sigla: Ttip).

 

2. INIZIATIVE. A CINISI PER IL XXXVIII ANNIVERSARIO DELL'UCCISIONE DI PEPPINO IMPASTATO

[Riceviamo e diffondiamo]

 

Programma delle iniziative per il trentottesimo anniversario dell'uccisione di Peppino Impastato, 9 maggio 1978 - 9 maggio 2016

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Venerdi' 6 maggio

Ore 16,30, presso la sala civica del comune di Cinisi, Convegno Antiracket: Il coraggio di dire no, organizzato dai giovani Democratici. Interverranno: Elena Ferraro, imprenditrice antiracket di Castelvetrano; Gianluca Cali', imprenditore antiracket di Altavilla; Santi Palazzolo, imprenditore antiracket di Cinisi; modera Giuseppe Leone.

Ore 18,30, presso la sala civica del comune di Cinisi, presentazione del libro di Gabriella Ebano, Insieme a Felicia. Il coraggio nella voce delle donne, Navarra editore. Interverranno: Franca Imbergamo, magistrato); Cristina Cucinella, Casa Memoria; Felicia Vitale, nuora di Felicia Bartolotta Impastato; Anna Puglisi, Centro Impastato di Palermo; Lucia Sardo, attrice; saranno presenti l'autrice Gabriella Ebano e l'editore Ottavio Navarra; modera Silvana Polizzi, giornalista Rai.

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Sabato 7 maggio

Ore 10,00, presso la sala civica del comune di Cinisi, a cura dell'Associazione Peppino Impastato di Cinisi: presentazione del documentario sul nostro territorio ed in particolare sull'ambiente marino costiero del golfo di Castellammare da Cinisi a San Vito Lo Capo, e proposte di risanamento e recupero di alcuni siti tra cui Spiaggia San Cataldo. E' previsto l'intervento di esperti (tecno-scientifico, legale, politico) e un dibattito sulle proposte di recupero.

Ore 16,00, presso Casa Memoria, Premiazione II Memorial Peppino Impastato, Torneo di Calcio organizzato, dalla scuola calcio Acd Citta' di Cinisi.

Ore 17,30, Presso la sala civica del comune di Cinisi, convegno organizzato dall'Associazione Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato Onlus su "9 maggio 1978 - Una tragedia italiana". Verranno trattati, per la prima volta dopo 38 anni, due avvenimenti tragici accaduti nello stesso giorno in un momento difficile per la storia del nostro Paese. Saranno presenti: Agnese Moro, figlia di Aldo Moro; Giovanni Impastato, fratello di Peppino; la giornalista-scrittrice Rita Di Giovacchino; Gianfranco Donadio, commissioni parlamentari Moro e Impastato; Giovanni Russo Spena, presidente del comitato sul depistaggio per il delitto Impastato, 1998, presso la Commissione antimafia; Umberto Santino, presidente del Centro siciliano di documentazione Giuseppe Impastato. Coordinera' l'incontro il giornalista Francesco La Licata.

A seguire un dibattito sulla storia e la memoria di Peppino Impastato a cura dell'Associazione Peppino Impastato.

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Domenica 8 maggio

Ore 10,00, Tappa della terza edizione della "Moto Passeggiata alla Memoria", intitolata quest'anno "Io sono Impastato di Legalita'", organizzata dal Moto Club Polizia di Stato delegazione di Palermo "Ruote libere", che unisce simbolicamente il 9 maggio 1978, morte di Peppino, all'eccidio di Portella della Ginestra del primo maggio 1947. Per l'occasione sara' depositata sul luogo dell'omicidio una corona di fiori in memoria di Peppino.

Ore 10,30, presso la sala civica del Comune di Cinisi, Conferenza su "Diritti umani e legalita' - Testimonianze dalle ingiustizie del mondo di oggi a cura di Casa Memoria e AfrikaSì Onlus. I relatori saranno i responsabili di Casa Memoria, di AfrikaSi' Onlus e rappresentanti di associazioni che si occupano di migranti e diritto alla casa. Saranno proiettati due brevi video. Intervengono Giovanni Impastato Casa Memoria; Alessandra Tiengo, Presid. AfrikaSi' Onlus; Fulvio Vassallo Paleologo, Ass. Diritti e frontiere; Nino Rocca, Comitato di lotta per la casa 12 luglio; coordinera' l'incontro la giornalista e scrittrice Mimma Scigliano.

Ore 13,00, presso Pizzeria Impastato SS. 113, contrada Valle Cera, pranzo per raccolta fondi a sostegno del progetto "La memoria e il presente" con Casa Memoria Impastato e Ass. Officina Rigenerazione (per info: 3209434963).

Ore 16,00, presso la sala civica del comune di Cinisi, Seminario su Mafia e Antimafia dal maxiprocesso ad oggi, organizzato dal Centro Siciliano di documentazione G. Impastato di Palermo. Introduce e coordina: Umberto Santino, presidente del Centro Impastato. Interverranno: il presidente di Corte d'Assise Angelo Pellino, la docente di Sociologia Alessandra Dino, il presidente di Libero Futuro Enrico Colajanni, il vicepresidente del Centro Impastato Ferdinando Siringo.

Ore 17,30, Seconda Premiazione II Memorial Peppino Impastato presso Casa Memoria.

Ore 21,00, presso l'Atrio comunale del comune di Cinisi saranno protagonisti la musica di Federico Cimini e il teatro di Giulio Cavalli.

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Lunedi' 9 maggio

Ore 10,30, presso il casolare in via Sandro Pertini, vicolo 9 Maggio 1978, presidio di protesta per l'esproprio del casolare dove fu assassinato Peppino Impastato. Interventi da parte delle associazione che sostengono la nostra causa e performance con interventi teatrali e musicali degli attori del teatro Proskenion di Reggio Calabria.

Ore 17,00, Corteo storico del 9 maggio da Radio Aut di Terrasini a Casa Memoria Cinisi. Interventi a conclusione del corteo.

Ore 21.00, presso l'Atrio comunale del Comune di Cinisi, VI edizione del premio "Musica e Cultura". Saranno presenti la Comunita' San Benedetto al Porto di Genova fondata da don Andrea Gallo e il vignettista Vauro ai quali verra' assegnato il premio che ritireranno nella stessa serata.

La serata si concludera' con una performance dell'artista Annalisa Insarda'.

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Martedi' 10 maggio

Ore 21,00, su Rai1 verra' trasmesso il film "Felicia Impastato" di Gianfranco Albano, con Lunetta Savino che interpreta Felicia.

Siamo contenti di comunicare che la Rai ha accettato la nostra proposta di trasmettere in prima visione nazionale il film su mamma Felicia in questo giorno, in continuita' con le iniziative del "9 maggio in memoria di Peppino Impastato".

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Eventi sportivi

Tanti anche gli eventi sportivi tra i quali, la biciclettata organizzata dalla cooperativa Libera-Mente, che gestisce il bene confiscato "Fiori di Campo" a Marina di Cinisi e dall'Associazione Margi Biker, e il campionato di calcio per i bambini II Memorial Peppino Impastato, Torneo di Calcio organizzato dalla scuola calcio Acd Citta' di Cinisi.

Mostre che saranno aperte al pubblico dal 6 al 15 Maggio 2016:

Il filo rosso della memoria - Racconto artistico dedicato a Felicia e Peppino Impastato. Mostra pittorica di Pino Manzella. La mostra itinerante organizzata da Cgil Ravenna, Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato, Cgil Forli', Coordinamento Libera Ravenna, Presidio Giuseppe Letizia Libera Forlimpopoli, Presidio Libera Forli' e Anpi Bagnacavallo, dopo aver percorso l'Emilia Romagna arriva a Cinisi, presso sala Civica Comunale.

"Ciao Guido - I viaggi", fotografie di Guido Orlando. L'Ass. AsaDin, l'Ass. Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato, l'Ass. Peppino Impastato e La famiglia Orlando presentano una interessante esposizione di scatti fotografici di Guido Orlando, fotografo professionista, compagno di Peppino e cofondatore di Casa Memoria, scomparso qualche anno fa, che raccontano l'anima, la quotidianita', la storia dei luoghi visitati, le emozioni, i sorrisi, la gente.

"Life in the Slum" Through our eyes, testimonianze dalle ingiustizie del mondo di oggi. Life in the slum e' il frutto del percorso di studio e di lavoro di ragazze e ragazzi che vivono negli slum (baraccopoli) di Nairobi. AfrikaSi' Onlus ha accolto la richiesta di alcuni giovani che, incuriositi dalla macchina fotografica, hanno espresso la volonta' di avvicinarsi al mondo della fotografia.

"Io non ritratto" - Peppino Impastato una storia collettiva. Compagne, compagni, amici e familiari di Peppino ritratti oggi dai fotografi dall'Associazione AsaDin. Presso Sala Civica Comune di Cinisi.

Dal 6 al 9 maggio il Camper di Radio 100 Passi sostera' di fronte l'ex casa Badalamenti, intervistera' alla radio gli ospiti presenti per le iniziative e trasmettera' in diretta web il discorso conclusivo del corteo e i concerti con una postazione in piazza Vittorio Emanuele Orlando di Cinisi.

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Segreteria: Associazione Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato Onlus, Corso Umberto I 220, 90045, Cinisi, per contatti:  cell. 3341689181, tel. 0918666233, sito internet: www.casamemoria.it

 

3. RIFLESSIONE. UMBERTO SANTINO: I PROBLEMI DELL'ANTIMAFIA

[Ringraziamo di cuore Umberto Santino per averci messo a disposizione questo suo articolo apparso nella cronaca di Palermo del quotidiano "La Repubblica" del 27 aprile 2016 con il titolo "Il pericolo degli eroi di carta".

Umberto Santino e' con Anna Puglisi il fondamentale animatore del "Centro Impastato" di Palermo, che come tutti sanno e' la testa pensante e il cuore pulsante del movimento antimafia. Tra le opere di Umberto Santino: (a cura di), L'antimafia difficile, Centro siciliano di documentazione "Giuseppe Impastato", Palermo 1989; Giorgio Chinnici, Umberto Santino, La violenza programmata. Omicidi e guerre di mafia a Palermo dagli anni '60 ad oggi, Franco Angeli, Milano 1989; Umberto Santino, Giovanni La Fiura, L'impresa mafiosa. Dall'Italia agli Stati Uniti, Franco Angeli, Milano 1990; Giorgio Chinnici, Umberto Santino, Giovanni La Fiura, Ugo Adragna, Gabbie vuote. Processi per omicidio a Palermo dal 1983 al maxiprocesso, Franco Angeli, Milano 1992 (seconda edizione); Umberto Santino e Giovanni La Fiura, Dietro la droga. Economie di sopravvivenza, imprese criminali, azioni di guerra, progetti di sviluppo, Edizioni Gruppo Abele, Torino 1993; La borghesia mafiosa, Centro siciliano di documentazione "Giuseppe Impastato", Palermo 1994; La mafia come soggetto politico, Centro siciliano di documentazione "Giuseppe Impastato", Palermo 1994; Casa Europa. Contro le mafie, per l'ambiente, per lo sviluppo, Centro siciliano di documentazione "Giuseppe Impastato", Palermo 1994; La mafia interpretata. Dilemmi, stereotipi, paradigmi, Rubbettino Editore, Soveria Mannelli 1995; Sicilia 102. Caduti nella lotta contro la mafia e per la democrazia dal 1893 al 1994, Centro siciliano di documentazione "Giuseppe Impastato", Palermo 1995; La democrazia bloccata. La strage di Portella della Ginestra e l'emarginazione delle sinistre, Rubbettino Editore, Soveria Mannelli 1997; Oltre la legalita'. Appunti per un programma di lavoro in terra di mafie, Centro siciliano di documentazione "Giuseppe Impastato", Palermo 1997; L'alleanza e il compromesso. Mafia e politica dai tempi di Lima e Andreotti ai giorni nostri, Rubbettino Editore, Soveria Mannelli 1997; Storia del movimento antimafia, Editori Riuniti, Roma 2000, 2010; La cosa e il nome. Materiali per lo studio dei fenomeni premafiosi, Rubbettino, Soveria Mannelli 2000; Dalla mafia alle mafie, Rubbettino, Soveria Mannelli 2006; Mafie e globalizzazione, Di Girolamo Editore, Trapani 2007; (a cura di), Chi ha ucciso Peppino Impastato, Centro siciliano di documentazione "Giuseppe Impastato", Palermo 2008; Breve storia della mafia e dell'antimafia, Di Girolamo Editore, Trapani 2008; Le colombe sulla rocca, Di Girolamo Editore, Trapani 2010; L'altra Sicilia, Di Girolamo Editore, Trapani 2010; Don Vito a Gomorra, Editori Riuniti, Roma 2011; La mafia come soggetto politico, Di Girolamo Editore, Trapani 2013; Dalla parte di Pollicino, Di Girolamo Editore, Trapani 2015. Su Umberto Santino cfr. la bibliografia ragionata "Contro la mafia. Una breve rassegna di alcuni lavori di Umberto Santino" apparsa su "La nonviolenza e' in cammino", da ultimo nel supplemento "Coi piedi per terra" nei nn. 421-425 del novembre 2010. Il sito del Centro Impastato e' www.centroimpastato.com]

 

Sembra un tiro al bersaglio, prima gli imprenditori, poi una magistrata e una prefetta, ora qualche altro imprenditore ufficialmente antimafioso e un telegiornalista. L'antimafia vive una fase difficile e qualcuno propone un manifesto per "una nuova antimafia" con discutibili autoinvestiture. Su queste pagine sono state annunciate alcune anticipazioni. La nuova antimafia dev'essere "distante da magistratura e politica" e da un giornalismo che "costruisce simboli e non fa inchieste". Deve andare "a piedi scalzi", rinunciando ai lauti finanziamenti di cui godono le associazioni piu' note.

Che ci sia bisogno di una riflessione seria, non ci sono dubbi e bisognerebbe soprattutto riflettere su cos'e' la mafia oggi e cos'e' stata l'antimafia negli ultimi decenni.

Il problema non e' solo la mafia siciliana, Cosa nostra e dintorni che vivono un periodo di crisi, alla ricerca di un ruolo in un mondo profondamente trasformato dai processi di globalizzazione. All'interno di questi processi agiscono aspetti criminogeni che generano mafie o qualcosa di simile, cioe' strutture criminali variamente organizzate ma capaci di sfruttare le convenienze offerte dalla finanziarizzazione e dall'emarginazione dal mercato di grandi aree del pianeta. In questo modo fenomeni classificabili come mafiosi proliferano sia nei centri che nelle periferie. Sono fenomeni contemporanei e dotati di futuro, anche quando riciclano forme arcaiche. E non bastano paradigmi diventati luoghi comuni come la "liquidita'". Per sfruttare le occasioni ci vuole un'organizzazione flessibile ma non certo improvvisata e precaria. Anche Cosa nostra attuale non pare piu' quella del maxiprocesso ma non e' certo un mutante alla deriva e non pare voglia imitare la monadizzazione camorristica che ha come effetto la guerra permanente.

In questo quadro l'antimafia si e' formata soprattutto come predicazione della legalita', sostegno alla magistratura piu' impegnata, scorta civica ai magistrati piu' esposti, gregarismo rispetto a protagonisti monopolizzatori dell'antimafia che conta: qualche familiare di vittima illustre, qualche leader di tipo carismatico, capace di organizzare grandi eventi. Dopo il tramonto delle grandi narrazioni, delle ideologie piu' o meno forti e delle forme-partito, la societa' civile e' emersa come la sede naturale dell'associazionismo alternativo e dell'antimafia che si autodefinisce sociale, ma spesso e' solo capace di elaborare stereotipi e di praticare rituali piu' o meno partecipati. La societa' civile riproduce la societa' nel suo complesso, riflette la crisi delle democrazie, afflitte da leaderismi e fidelizzazioni. I Berlusconi e i Renzi non ci sono solo in politica, proliferano anche altrove. Da questo punto di vista quel che e' accaduto piu' volte in Libera, con l'emarginazione di voci che mostravano una qualche autonomia, costituisce l'esempio piu' significativo. Com'e' pure significativo il ruolo dei media nella creazione degli "eroi di carta", delle reincarnazioni del Verbo (prima Arlacchi, ora Saviano), dei santoni alla ricerca di chierichetti.

In una societa' a illegalita' diffusa e strutturale la magistratura ha assunto un ruolo di superpotere e anche qui non mancano protagonisti, giustizieri, salvatori della patria. Quel che e' accaduto a Telejato puo' darsi che abbia il sapore di rivalsa, ma c'e' un modo di fare giornalismo che pende troppo verso il protagonismo piu' o meno accentuato. In sociologia si parla di "imprenditori morali", non so se sia una diagnosi corretta ma certi toni richiamano i predicatori delle crociate. Piu' che "manifesti" stilati da alcuni big dell'antimafia e da qualche cantore di Osso, Mastrosso e Carcagnosso, occorre una certa dose di buon senso e una massiccia dose di umilta'.

E a proposito di "piedi scalzi", un problema e' l'uso dei fondi pubblici, in Sicilia e non solo. Il Centro Impastato e' stato sempre isolato nella sua richiesta di una legislazione che fissi dei criteri oggettivi per l'erogazione di denaro pubblico. E cosi', con o senza tabella H, gran parte delle associazioni antimafia ha goduto e gode di fondi pubblici assegnati con criteri clientelari e personali. Sarebbe gia' tanto se si chiudesse il capitolo dell'antimafia assistita e si ponesse fine a questo arrembaggio al pubblico denaro.

 

4. INIZIATIVE. UNA LETTERA AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

 

Al Presidente del Consiglio dei Ministri

Oggetto: reiterazione della proposta di un atto normativo che disponga la formazione di tutti gli appartenenti alle forze dell'ordine alla conoscenza e all'addestramento all'uso delle risorse teoriche e pratiche della nonviolenza

Egregio Presidente del Consiglio dei Ministri,

le scriviamo per reiterare la richiesta - gia' formulata anni fa - di un atto legislativo ovvero regolamentare che disponga la formazione di tutti gli appartenenti alle forze dell'ordine alla conoscenza e all'addestramento all'uso delle risorse teoriche e pratiche della nonviolenza.

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Come gia' sapra', dal 2014 sono state presentati sia al Senato che alla Camera vari disegni di legge che propongono la formazione delle forze dell'ordine alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza. Al Senato il disegno di legge n. 1515 recante "Norme di principio e di indirizzo per l'istruzione, la formazione e l'aggiornamento del personale delle Forze di polizia" presentato in data 10 giugno 2014 ed annunciato nella seduta pomeridiana n. 258 del 10 giugno 2014; il disegno di legge n. 1526 recante "Norme per l'inclusione della conoscenza e dell'addestramento all'uso delle risorse della nonviolenza nell'ambito dei percorsi didattici per l'istruzione, la formazione e l'aggiornamento del personale delle forze di polizia" presentato in data 16 giugno 2014 ed annunciato nella seduta pomeridiana n. 263 del 17 giugno 2014; il disegno di legge n. 1565 recante "Norme per l'inclusione della nonviolenza nei percorsi formativi del personale delle forze di polizia" presentato in data 14 luglio 2014 ed annunciato nella seduta pomeridiana n. 279 del 15 luglio 2014; disegni di legge sottoscritti da numerosi senatori di varie forze politiche: Loredana De Petris, Luigi Manconi, Rita Ghedini, Valeria Fedeli, Paolo Corsini, Silvana Amati, Sergio Lo Giudice, Daniela Valentini, Rosa Maria Di Giorgi, Miguel Gotor, Elena Ferrara, Marco Scibona, Adele Gambaro, Marino Germano Mastrangeli, Daniele Gaetano Borioli, Maria Spilabotte, Erica D'Adda, Monica Cirinna', Manuela Serra, Francesca Puglisi, Pasquale Sollo, Francesco Giacobbe. Ed alla Camera il disegno di legge recante "Norme per l'inclusione della conoscenza e dell'addestramento all'uso delle risorse della nonviolenza nell'ambito dei percorsi didattici per l'istruzione, la formazione e l'aggiornamento del personale delle Forze di polizia" (atto Camera 2698) presentato il 4 novembre 2014; e il disegno di legge recante "Norme di principio e di indirizzo per l'istruzione, la formazione e l'aggiornamento del personale delle Forze di polizia" (atto Camera 2706) presentato il 5 novembre 2014; disegni di legge sottoscritti da deputati di varie forze politiche: Arturo Scotto, Celeste Costantino, Donatella Duranti, Giulio Marcon, Michele Piras, Stefano Quaranta, Massimiliano Bernini.

Ricordera' anche che gia' nel 2001 fu presentato al medesimo fine di istituire la formazione delle forze dell'ordine alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza un disegno di legge sottoscritto da decine di senatori di tutte le forze politiche (ed in particolare i senatori Occhetto, Acciarini, Baratella, Battafarano, Battaglia, Bonfietti, Boco, Calvi, Chiusoli, Cortiana, Coviello, Crema, Dalla Chiesa, D'Ambrosio, Dato, De Paoli, De Petris, De Zulueta, Donati, Falomi, Fassone, Filippini, Formisano, Liguori, Longhi, Malabarba, Marini, Martone, Murineddu, Pascarella, Petruccioli, Ripamonti, Salvi, Tessitore, Turroni, Veraldi, Vicini, Viserta, Zancan), sostenuto anche dall'attenzione e dall'apprezzamento di deputati e parlamentari europei (tra cui i deputati: Bandoli, Bimbi, Bolognesi, Cento, Cima, Deiana, De Simone, Grandi, Grillini, Luca', Lucidi, Panattoni, Pecoraro Scanio, Pinotti, Pisapia, Preda, Realacci, Rognoni, Russo Spena, Ruzzante, Siniscalchi, Tolotti, Valpiana, Violante; tra i parlamentari europei: Imbeni, Di Lello, Fava, Morgantini e Pittella); ma allora quel disegno di legge non giunse ad essere esaminato nelle competenti Commissioni parlamentari.

Le segnaliamo anche che vari altri senatori e deputati hanno espresso il loro sostegno all'iniziativa legislativa per la formazione delle forze dell'ordine alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza; e che, sempre nel 2014, la stessa Presidente della Camera dei Deputati, on. Laura Boldrini, trasmise alla competente Commissione Parlamentare, "affinche' i deputati che ne fanno parte possano prenderne visione", la documentazione a tal fine predisposta dal "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" che dal 2000 ha proposto al Parlamento di legiferare in tal senso.

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Non vi e' bisogno di sottolineare una volta di piu' la grande utilita' di tale formazione e addestramento, dovendo le forze dell'ordine intervenire anche in situazioni assai critiche, in cui le risorse della nonviolenza possono essere di insostituibile utilita'.

Sapra' anche che esperienze di formazione delle forze dell'ordine alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza sono state gia' realizzate nel corso degli anni in varie citta' d'Italia con vivo apprezzamento, cosi' come sapra' che sono stati realizzati convegni e pubblicazioni, e non le sfuggira' che vi e' una sempre piu' diffusa consapevolezza che a tutti gli operatori addetti alla sicurezza pubblica - ovvero alla difesa dell'incolumita' e dei diritti di tutti - occorre mettere a disposizione conoscenze e strumenti adeguati, ed e' di flagrante evidenza che tra essi le nozioni e le tecniche della nonviolenza hanno una primaria e fin cruciale rilevanza.

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Rinnoviamo quindi la richiesta di un impegno del governo in tal senso, e restando a disposizione per fornire ulteriori informazioni e documentazione in merito cogliamo l'occasione per inviarle distinti saluti ed augurarle ogni bene.

Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo

Viterbo, 6 maggio 2016

 

5. PROPOSTE D'INIZIATIVA. UNA BOZZA DI LETTERA DA INVIARE AI PARLAMENTARI

 

Al/alla parlamentare ...

Oggetto: proposta di un impegno suo personale affinche' al piu' presto si addivenga alla discussione nelle competenti Commissioni parlamentari dei vari disegni di legge per la formazione alla nonviolenza delle forze dell'ordine

Gentile parlamentare ...,

le scriviamo per formularle la richiesta di un suo personale impegno affinche' al piu' presto si addivenga alla discussione nelle competenti Commissioni parlamentari dei vari disegni di legge per la formazione alla nonviolenza delle forze dell'ordine.

Come gia' sapra', dal 2014 sono state presentati sia al Senato che alla Camera vari disegni di legge che propongono la formazione delle forze dell'ordine alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza. Al Senato il disegno di legge n. 1515 recante "Norme di principio e di indirizzo per l'istruzione, la formazione e l'aggiornamento del personale delle Forze di polizia" presentato in data 10 giugno 2014 ed annunciato nella seduta pomeridiana n. 258 del 10 giugno 2014; il disegno di legge n. 1526 recante "Norme per l'inclusione della conoscenza e dell'addestramento all'uso delle risorse della nonviolenza nell'ambito dei percorsi didattici per l'istruzione, la formazione e l'aggiornamento del personale delle forze di polizia" presentato in data 16 giugno 2014 ed annunciato nella seduta pomeridiana n. 263 del 17 giugno 2014; il disegno di legge n. 1565 recante "Norme per l'inclusione della nonviolenza nei percorsi formativi del personale delle forze di polizia" presentato in data 14 luglio 2014 ed annunciato nella seduta pomeridiana n. 279 del 15 luglio 2014; disegni di legge sottoscritti da numerosi senatori di varie forze politiche: Loredana De Petris, Luigi Manconi, Rita Ghedini, Valeria Fedeli, Paolo Corsini, Silvana Amati, Sergio Lo Giudice, Daniela Valentini, Rosa Maria Di Giorgi, Miguel Gotor, Elena Ferrara, Marco Scibona, Adele Gambaro, Marino Germano Mastrangeli, Daniele Gaetano Borioli, Maria Spilabotte, Erica D'Adda, Monica Cirinna', Manuela Serra, Francesca Puglisi, Pasquale Sollo, Francesco Giacobbe. Ed alla Camera il disegno di legge recante "Norme per l'inclusione della conoscenza e dell'addestramento all'uso delle risorse della nonviolenza nell'ambito dei percorsi didattici per l'istruzione, la formazione e l'aggiornamento del personale delle Forze di polizia" (atto Camera 2698) presentato il 4 novembre 2014; e il disegno di legge recante "Norme di principio e di indirizzo per l'istruzione, la formazione e l'aggiornamento del personale delle Forze di polizia" (atto Camera 2706) presentato il 5 novembre 2014; disegni di legge sottoscritti da deputati di varie forze politiche: Arturo Scotto, Celeste Costantino, Donatella Duranti, Giulio Marcon, Michele Piras, Stefano Quaranta, Massimiliano Bernini.

Ricordera' anche che gia' nel 2001 fu presentato al medesimo fine di istituire la formazione delle forze dell'ordine alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza un disegno di legge sottoscritto da decine di senatori di tutte le forze politiche (ed in particolare i senatori Occhetto, Acciarini, Baratella, Battafarano, Battaglia, Bonfietti, Boco, Calvi, Chiusoli, Cortiana, Coviello, Crema, Dalla Chiesa, D'Ambrosio, Dato, De Paoli, De Petris, De Zulueta, Donati, Falomi, Fassone, Filippini, Formisano, Liguori, Longhi, Malabarba, Marini, Martone, Murineddu, Pascarella, Petruccioli, Ripamonti, Salvi, Tessitore, Turroni, Veraldi, Vicini, Viserta, Zancan), sostenuto anche dall'attenzione e dall'apprezzamento di deputati e parlamentari europei (tra cui i deputati: Bandoli, Bimbi, Bolognesi, Cento, Cima, Deiana, De Simone, Grandi, Grillini, Luca', Lucidi, Panattoni, Pecoraro Scanio, Pinotti, Pisapia, Preda, Realacci, Rognoni, Russo Spena, Ruzzante, Siniscalchi, Tolotti, Valpiana, Violante; tra i parlamentari europei: Imbeni, Di Lello, Fava, Morgantini e Pittella); ma allora quel disegno di legge non giunse ad essere esaminato nelle competenti Commissioni parlamentari.

Le segnaliamo anche che vari altri senatori e deputati hanno espresso il loro sostegno all'iniziativa legislativa per la formazione delle forze dell'ordine alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza; e che, sempre nel 2014, la stessa Presidente della Camera dei Deputati, on. Laura Boldrini, trasmise alla competente Commissione Parlamentare, "affinche' i deputati che ne fanno parte possano prenderne visione", la documentazione a tal fine predisposta dal "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" che dal 2000 ha proposto al Parlamento di legiferare in tal senso.

Non vi e' bisogno di ripetere ancora una volta quanto sia opportuno che nel proprio percorso formativo e conseguentemente nella propria operativita' gli appartenenti alle forze dell'ordine possano disporre anche delle straordinarie risorse che la nonviolenza mette a disposizione di tutti gli attori sociali impegnati in situazione critiche per la sicurezza comune e la difesa dei diritti di tutti.

Con questa lettera vorremmo sollecitare il suo personale impegno affinche' quei disegni di legge giungano al piu' presto all'esame delle competenti Commissioni parlamentari e possano avere esito in un disegno di legge unificato ampiamente meditato e condiviso che possa divenire nel piu' breve tempo possibile legge dello stato.

Distinti saluti,

FIRMA

LUOGO, DATA

INDIRIZZO COMPLETO DEL MITTENTE

 

6. PROPOSTE D'INIZIATIVA. UNA BOZZA DI LETTERA DA INVIARE AL GOVERNO

 

Al/alla Ministro/a ...

Oggetto: proposta di un impegno suo personale, ovvero collegiale nell'ambito del Consiglio dei Ministri di cui fa parte, per la promozione e l'adozione di un atto normativo che disponga la formazione di tutti gli appartenenti alle forze dell'ordine alla conoscenza e all'addestramento all'uso delle risorse teoriche e pratiche della nonviolenza

Gentile ministro/a ...,

le scriviamo per formularle la richiesta di un atto legislativo ovvero regolamentare che disponga la formazione di tutti gli appartenenti alle forze dell'ordine alla conoscenza e all'addestramento all'uso delle risorse teoriche e pratiche della nonviolenza.

Non vi e' bisogno di sottolineare la grande utilita' di tale formazione e addestramento, dovendo le forze dell'ordine intervenire anche in situazioni assai critiche, in cui le risorse della nonviolenza possono essere di insostituibile utilita'.

Distinti saluti,

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LUOGO, DATA

INDIRIZZO COMPLETO DEL MITTENTE

 

7. PROPOSTE D'INIZIATIVA. UNA BOZZA DI LETTERA DA INVIARE AI COMUNI

 

Al Sindaco del Comune di ...

e per opportuna conoscenza:

a tutti gli assessori della Giunta Comunale

a tutti i consiglieri del Consiglio Comunale

alla Segretaria generale del Comune

Oggetto: Proposta che il Comune di ... realizzi un corso di formazione alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza per tutti gli operatori del Corpo di Polizia Locale.

Gentile sindaco,

forse sapra' gia' che in varie realta' territoriali, da Milano a Palermo, da diversi anni si svolgono attivita' di formazione alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza per gli operatori dei vari Corpi di Polizia.

La nonviolenza appronta infatti strumenti di grande utilita', anche dal punto di vista comunicativo e relazionale, per gli operatori pubblici che nello svolgimento delle loro delicate funzioni possono trovarsi a dover fronteggiare situazioni complesse e critiche.

Con la presente lettera si avanza la proposta che il Comune di ... realizzi un corso di formazione alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza per tutti gli operatori del Corpo di Polizia Locale.

Distinti saluti

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LUOGO, DATA

INDIRIZZO COMPLETO DEL MITTENTE

 

8. REPETITA IUVANT. CONTRO TUTTI I TERRORISMI, CONTRO TUTTE LE GUERRE

 

Ogni vittima ha il volto di Abele.

Ogni uccisione e' un crimine.

Non si puo' contrastare una strage commettendo un'altra strage.

Non si puo' contrastare il terrorismo con atti di terrorismo.

A tutti i terrorismi occorre opporsi.

Salvare le vite e' il primo dovere.

*

La guerra e' il terrorismo portato all'estremo.

Ogni guerra consiste di innumerevoli uccisioni.

La guerra e' un crimine contro l'umanita'.

Con la guerra gli stati divengono organizzazioni terroriste.

Con la guerra gli stati fanno nascere e crescere le organizzazioni terroriste.

A tutte le guerre occorre opporsi.

Salvare le vite e' il primo dovere.

*

Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.

Un'organizzazione criminale va contrastata con un'azione di polizia da parte di ordinamenti giuridici legittimi.

La guerra impedisce l'azione di polizia necessaria.

Occorre dunque avviare un immediato processo di pace nel Vicino e nel Medio Oriente che consenta la realizzazione di ordinamenti giuridici legittimi, costituzionali, democratici, rispettosi dei diritti umani.

Occorre dunque che l'Europa dismetta ogni politica di guerra, di imperialismo, di colonialismo, di rapina, di razzismo, di negazione della dignita' umana di innumerevoli persone e di interi popoli.

Occorre dunque una politica europea di soccorso umanitario, di pace con mezzi di pace: la politica della nonviolenza che sola riconosce e promuove e difende i diritti umani di tutti gli esseri umani.

Salvare le vite e' il primo dovere.

*

La violenza assassina si contrasta salvando le vite.

La pace si costruisce abolendo la guerra.

La politica della nonviolenza richiede il disarmo e la smilitarizzazione.

La politica nonviolenta richiede la difesa civile non armata e nonviolenta, i corpi civili di pace, l'azione umanitaria, la cooperazione internazionale.

Salvare le vite e' il primo dovere.

*

Si coalizzino tutti gli stati democratici contro il terrorismo proprio ed altrui, contro il terrorismo delle organizzazioni criminali e degli stati.

Si coalizzino tutti gli stati democratici per la pace, il disarmo, la smilitarizzazione dei conflitti.

Si coalizzino tutti gli stati democratici per l'indispensabile aiuto umanitario a tutte le persone ed i popoli che ne hanno urgente bisogno.

Si coalizzino tutti gli stati democratici per contrastare le organizzazioni criminali con azioni di polizia adeguate, mirate a salvare le vite e alla sicurezza comune.

Si coalizzino tutti gli stati democratici per la civile convivenza di tutti i popoli e di tutti gli esseri umani.

Salvare le vite e' il primo dovere.

*

Cominci l'Italia.

Cominci l'Italia soccorrendo, accogliendo e assistendo tutte le persone in fuga dalla fame e dall'orrore, dalle dittature e dalla guerra.

Cominci l'Italia cessando di partecipare alle guerre.

Cominci l'Italia uscendo da alleanze militari terroriste e stragiste come la Nato.

Cominci l'Italia cessando di produrre  armi e di rifornirne regimi e poteri dittatoriali e belligeranti.

Cominci l'Italia abrogando tutte le infami misure razziste ancora vigenti nel nostro paese.

Cominci l'Italia con un'azione diplomatica, politica ed economica, e con aiuti umanitari adeguati a promuovere la costruzione di ordinamenti giuridici legittimi, costituzionali e democratici dalla Libia alla Siria.

Cominci l'Italia destinando a interventi di pace con mezzi di pace, ad azioni umanitarie nonviolente, i 72 milioni di euro del bilancio dello stato che attualmente ogni giorno sciaguratamente, scelleratamente destina all'apparato militare, alle armi, alla guerra.

Cominci l'Italia a promuovere una politica della sicurezza comune e del bene comune centrata sulla difesa popolare nonviolenta, sui corpi civili di pace, sulla legalita' che salva le vite.

Salvare le vite e' il primo dovere.

*

Ogni vittima ha il voto di Abele.

Alla barbarie occorre opporre la civilta'.

Alla violenza occorre opporre il diritto.

Alla distruzione occorre opporre la convivenza.

Al male occorre opporre il bene.

Contro tutti i terrorismi, contro tutte le guerre.

Salvare le vite e' il primo dovere.

 

9. REPETITA IUVANT. HIC ET NUNC, QUID AGENDUM

 

Occorre soccorrere, accogliere, assistere tutti gli esseri umani in fuga dalla fame e dalle guerre.

Occorre riconoscere a tutti gli esseri umani il diritto di giungere in modo legale e sicuro nel nostro paese.

Occorre andare a soccorrere e prelevare con mezzi di trasporto pubblici e gratuiti tutti i migranti lungo gli itinerari della fuga, sottraendoli agli artigli dei trafficanti.

Occorre un immediato ponte aereo di soccorso internazionale che prelevi i profughi direttamente nei loro paesi d'origine e nei campi collocati nei paesi limitrofi e li porti in salvo qui in Europa.

Occorre cessare di fare, fomentare, favoreggiare, finanziare le guerre che sempre e solo consistono nell'uccisione di esseri umani.

Occorre proibire la produzione e il commercio delle armi.

Occorre promuovere la pace con mezzi di pace.

Occorre cessare di rapinare interi popoli, interi continenti.

In Italia occorre abolire i campi di concentramento, le deportazioni, e le altre misure e pratiche razziste e schiaviste, criminali e criminogene, che flagrantemente confliggono con la Costituzione, con lo stato di diritto, con la democrazia, con la civilta'.

In Italia occorre riconoscere immediatamente il diritto di voto nelle elezioni amministrative a tutte le persone residenti.

In Italia occorre contrastare i poteri criminali, razzisti, schiavisti e assassini.

L'Italia realizzi una politica della pace e dei diritti umani, del disarmo e della smilitarizzazione, della legalita' che salva le vite, della democrazia che salva le vite, della civilta' che salva le vite.

L'Italia avvii una politica nonviolenta: contro la guerra e tutte le uccisioni, contro il razzismo e tutte le persecuzioni, contro il maschilismo e tutte le oppressioni. Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' e la biosfera.

Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.

Vi e' una sola umanita' in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera.

Salvare le vite e' il primo dovere.

Ogni vittima ha il volto di Abele.

 

10. REPETITA IUVANT. PER SOSTENERE IL CENTRO ANTIVIOLENZA "ERINNA"

[L'associazione e centro antiviolenza "Erinna" e' un luogo di comunicazione, solidarieta' e iniziativa tra donne per far emergere, conoscere, combattere, prevenire e superare la violenza fisica e psichica e lo stupro, reati specifici contro la persona perche' ledono l'inviolabilita' del corpo femminile (art. 1 dello Statuto). Fa progettazione e realizzazione di percorsi formativi ed informativi delle operatrici e di quanti/e, per ruolo professionale e/o istituzionale, vengono a contatto con il fenomeno della violenza. E' un luogo di elaborazione culturale sul genere femminile, di organizzazione di seminari, gruppi di studio, eventi e di interventi nelle scuole. Offre una struttura di riferimento alle donne in stato di disagio per cause di violenze e/o maltrattamenti in famiglia. Erinna e' un'associazione di donne contro la violenza alle donne. Ha come scopo principale la lotta alla violenza di genere per costruire cultura e spazi di liberta' per le donne. Il centro mette a disposizione: segreteria attiva 24 ore su 24; colloqui; consulenza legale e possibilita' di assistenza legale in gratuito patrocinio; attivita' culturali, formazione e percorsi di autodeterminazione. La violenza contro le donne e' ancora oggi un problema sociale di proporzioni mondiali e le donne che si impegnano perche' in Italia e in ogni Paese la violenza venga sconfitta lo fanno nella convinzione che le donne rappresentano una grande risorsa sociale allorquando vengono rispettati i loro diritti e la loro dignita': solo i Paesi che combattono la violenza contro le donne figurano di diritto tra le societa' piu' avanzate. L'intento e' di fare di ogni donna una persona valorizzata, autorevole, economicamente indipendente, ricca di dignita' e saggezza. Una donna che conosca il valore della differenza di genere e operi in solidarieta' con altre donne. La solidarieta' fra donne e' fondamentale per contrastare la violenza]

 

Per sostenere il centro antiviolenza delle donne di Viterbo "Erinna" i contributi possono essere inviati attraverso bonifico bancario intestato ad Associazione Erinna, Banca Etica, codice IBAN: IT60D0501803200000000287042.

O anche attraverso vaglia postale a "Associazione Erinna - Centro antiviolenza", via del Bottalone 9, 01100 Viterbo.

Per contattare direttamente il Centro antiviolenza "Erinna": tel. 0761342056, e-mail: e.rinna at yahoo.it, onebillionrisingviterbo at gmail.com, sito: http://erinna.it, facebook: associazioneerinna1998

Per destinare al Centro antiviolenza "Erinna" il 5 per mille inserire nell'apposito riquadro del modello per la dichiarazione dei redditi il seguente codice fiscale: 90058120560.

 

11. SEGNALAZIONI LIBRARIE

 

Riletture

- Edgar Morin, Il paradigma perduto. Che cos'e' la natura umana?, Bompiani, Milano 1974, Feltrinelli, Milano 1994, pp. 224.

- Edgar Morin, Indagine sulla metamorfosi di Plodemet, Il Saggiatore, Milano 1969, pp. 334.

- Edgar Morin, I sette saperi necessari all'educazione del futuro, Raffaello Cortina Editore, Milano 2001, 2004, pp. 128.

- Edgar Morin, La testa ben fatta, Raffaello Cortina Editore, Milano 2000, 2004, pp. VIII + 142.

- Edgar Morin, L'uomo e la morte, Newton Compton, Roma 1980, pp. 318.

 

12. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

 

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.

Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:

1. l'opposizione integrale alla guerra;

2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;

3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;

4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.

Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.

Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

 

13. PER SAPERNE DI PIU'

 

Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it

Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 2341 del 7 maggio 2016

Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XVII)

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com , sito: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

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