[Nonviolenza] Telegrammi. 2336



 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 2336 del 2 maggio 2016

Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XVII)

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com

 

Sommario di questo numero:

1. Il nostro primo maggio

2. Primo maggio (2015)

3. Primo maggio (2014)

4. Per il primo maggio (2013)

5. Primo maggio a Viterbo (2012)

6. Un primo maggio contro guerre e razzismo, nel ricordo di Alfio Pannega (2011)

7. Una bozza di lettera da inviare ai parlamentari

8. Una bozza di lettera da inviare al governo

9. Una bozza di lettera da inviare ai Comuni

10. Contro tutti i terrorismi, contro tutte le guerre

11. Hic et nunc, quid agendum

12. Per sostenere il centro antiviolenza "Erinna"

13. Segnalazioni librarie

14. La "Carta" del Movimento Nonviolento

15. Per saperne di piu'

 

1. EDITORIALE. IL NOSTRO PRIMO MAGGIO

 

Dalla parte delle vittime.

Dalla parte delle oppresse e degli oppressi.

Dalla parte di chi ovunque nel mondo lotta per la liberta', l'eguaglianza, la fraternita'; per la vita, la dignita' e i diritti di ogni essere umano; per la difesa della biosfera casa comune dell'umanita'.

Salvare le vite e' il primo dovere.

Soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.

Oppresse e oppressi di tutti i paesi, unitevi nella lotta per la comune liberazione.

La nonviolenza e' in cammino.

 

2. REPETITA IUVANT. PRIMO MAGGIO (2015)

 

In questo primo maggio, giorno in cui il movimento delle classi sfruttate ed oppresse fa memoria dei soprusi subiti e riafferma l'impegno alla lotta per la liberazione dell'umanita', noi ricordiamo tra i nostri compagni di lotta Alfio Pannega e Gianni Fiorentini.

In questo primo maggio di memoria e d'impegno, noi ricordiamo tutte le vittime di tutte le guerre, di tutte le stragi, di tutte le uccisioni, di tutte le violenze; e fedeli alla loro memoria riaffermiamo le ragioni della nostra lotta per un'umanita' di persone libere ed eguali in diritti, per una societa' libera, egalitaria, fraterna.

In questo primo maggio di memoria e d'impegno, noi torniamo ad affermare che a tutti gli esseri umani in fuga dalla fame e dall'orrore deve essere riconosciuto il diritto di entrare in Italia e in Europa in modo legale e sicuro; noi torniamo ad affermare che l'Italia e l'Europa devono cessare di partecipare alle guerre e di produrre e commerciare armi; noi torniamo ad affermare che l'Italia e l'Europa devono cessare di rapinare interi continenti.

In questo primo maggio di memoria e d'impegno, noi riaffermiamo che vi e' una sola umanita' in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera; noi riaffermiamo che ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'; noi riaffermiamo che solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

Viva il primo maggio.

Viva l'internazionale futura umanita'.

La nonviolenza e' in cammino.

 

3. REPETITA IUVANT. PRIMO MAGGIO (2014)

 

Il primo maggio e' il giorno in cui il movimento di liberazione delle classi sfruttate ed oppresse ricorda la violenza di cui e' vittima: la violenza dei poteri economici, politici, ideologici e militari che negano l'eguaglianza di diritti di tutti gli esseri umani.

Il primo maggio e' il giorno in cui il movimento di liberazione delle classi sfruttate ed oppresse riafferma il senso e il fine della propria lotta: la liberazione dell'umanita' da ogni oppressione.

Viva il primo maggio.

Viva l'internazionale futura umanita'.

La nonviolenza e' in cammino.

 

4. REPETITA IUVANT. PER IL PRIMO MAGGIO (2013)

 

Che i poteri dominanti tentino di appropriarsi anche del primo maggio, giorno di memoria e di lotta delle classi sfruttate ed oppresse, e' l'ennesima infamia che indigna ma non stupisce.

Che anche talune burocrazie che pur furono espressione del movimento di lotta dei lavoratori si prestino ad una gestione alienata, mercificata e consumista del primo maggio come fatua, incongrua e fin assurda kermesse ipnotica e narcotica, ovvero si prestino ad un asservimento del primo maggio alla societa' dello spettacolo di debordiana memoria, e' l'ennesima vilta' che non stupisce ma indigna.

Frattanto i diritti sociali continuano a subire selvagge aggressioni da parte delle classi proprietarie e delle politiche antipopolari di governi sempre piu' ridotti a comitati d'affari e braccio armato del capitale finanziario, delle imprese transnazionali, degli antidemocratici organismi di effettuale governo del mondo ordinati al profitto dei ricchi a scapito della stessa nuda vita della immensa maggioranza dell'umanita'.

Ed anche in Italia mentre ristrette oligarchie rapinatrici (il regime della corruzione, i poteri criminali, l'economia del pizzo, dello strozzinaggio, dello sperpero, della appropriazione privata dei beni comuni fino alla massiccia distruzione ovvero all'irreversibile esaurimento) divengono sempre piu' ricche, di contro e conseguentemente sempre piu' persone subiscono condizioni di impoverimento, di umiliazione, di ricatto, di schiavitu', di miseria; la crescente disoccupazione di massa provoca per innumerevoli persone la perdita di ogni bene e di ogni speranza, e non pochi - privati di reti sociali di solidarieta' e di servizi pubblici di assistenza, precipitati nell'abisso dell'emarginazione e dell'esclusione, e quindi anche nel baratro esistenziale - sono indotti dalla disperazione ad atroci gesti estremi, fino a togliersi la vita.

*

Altro e' il nostro primo maggio.

E' un primo maggio di memoria e di dolore: la memoria delle vittime dei poteri dominanti, delle vittime degli sfruttatori, delle vittime della violenza che esseri umani esercitano su altri esseri umani per ridurli in catene.

E' un primo maggio di lotta: la lotta delle classi sfruttate, di tutte le persone oppresse; la lotta responsabile e solidale per la liberazione dell'umanita', per i diritti umani di tutti gli esseri umani, per la difesa della biosfera casa comune dell'umanita' intera.

E' un primo maggio antifascista ed antimperialista, antirazzista ed anticolonialista, anticapitalista ed antitotalitario, contro la mafia e contro la corruzione, socialista e libertario, femminista ed ecologista, solidale, nonviolento.

Il nostro primo maggio e' contro tutte le guerre e contro tutte le uccisioni, contro tutte le discriminazioni e contro tutte le persecuzioni, contro lo sfruttamento e contro l'asservimento, contro ogni menzogna e contro ogni oppressione. Con la forza della verita'. Con la scelta della nonviolenza.

Vi e' una sola umanita'.

*

Nel ricordo di Alfio Pannega continuiamo la lotta per la liberta', l'uguaglianza e la fraternita' di tutti gli esseri umani; per la comune responsabilita' per l'intero mondo vivente; per una societa' in cui da ciascuno sia dato secondo le sue capacita' ed a ciascuno sia dato secondo i suoi bisogni; per l'internazionale futura umanita'.

Viva il primo maggio.

 

5. REPETITA IUVANT. PRIMO MAGGIO A VITERBO (2012)

 

Si e' svolto il primo maggio a Viterbo un incontro di riflessione e mobilitazione con la partecipazione del responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani", Peppe Sini.

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Il ricordo di Alfio Pannega

L'incontro si e' aperto con una commemorazione di Alfio Pannega, scomparso due anni fa, la cui lezione morale e civile e' ancora viva tra quanti lo hanno conosciuto e gli sono stati compagni di lotta contro lo sfruttamento e per la solidarieta', contro la guerra e per la giustizia, contro il razzismo e per i diritti umani, contro l'ecocidio e per una vita di condivisione, di accudimento e rispetto nei confronti delle altre persone e della natura.

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Contro la guerra e il razzismo

Il responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo ha poi ricordato i due piu' gravi orrori che perdurano oggi in Italia: l'illegale partecipazione alla guerra assassina in Afghanistan; l'illegale persecuzione razzista dei migranti. Occorre intensificare la lotta nonviolenta affinche' si torni al rispetto della Costituzione della Repubblica Italiana, che alla guerra e al razzismo si oppone; occorre intensificare la lotta nonviolenta affinche' lo stato italiano cessi di partecipare alla guerra, ed affinche' siano abrogate tutte le misure razziste, criminali e criminogene, imposte in Italia negli ultimi decenni da governi eversivi e hitleriani.

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Tagliare le spese militari e difendere i servizi sociali e sanitari

Una politica di pace, di disarmo, di smilitarizzazione consentirebbe anche consistenti risparmi nel bilancio dello stato: occorre tagliare energicamente le spese militari (a cominciare dall'immane sperpero di pubblico denaro per lo scellerato e folle acquisto dei cacciabombardieri F-35 predisposti per recare armamento anche atomico) e difendere invece i servizi sociali, sanitari ed educativi indispensabili per garantire i fondamentali diritti umani all'assistenza, alla salute e al sapere.

*

Diritto al lavoro e lotta alla speculazione finanziaria e al capitalismo predatorio e onnidistruttivo

Il lavoro e' un diritto e un dovere: occorre che questo diritto sia riconosciuto e difeso per tutti. E quindi occorre respingere le sciagurate intenzioni governative di demolire le garanzie previste nello Statuto dei lavoratori; occorre respingere la politica economica governativa intesa a favoreggiare la speculazione finanziaria e il capitalismo piu' predatorio e onnidistruttivo, una politica governativa che ripropone ancora una volta nella forma piu' palese la feroce violenza delle classi dominanti contro le classi sociali sfruttate, oppresse, espropriate.

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Contro le due destre

Cosi' come e' stato necessario opporsi al governo dell'eversione dall'alto della "destra permale" berlusconiana, filomafiosa, neofascista e razzista, e' ora necessario opporsi al governo della "destra perbene" del capitale finanziario e della globalizzazione neoliberista, dei "lupi di Wall Street" per dirla con la formula di Pablo Neruda.

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Contro i poteri mafiosi, occulti, corrotti, totalitari

Opporsi allo sfruttamento e all'asservimento, al consumismo e all'ecocidio, difendere i diritti umani di tutti gli esseri umani, e' la premessa necessaria per contrastare adeguatamente la mafia come metodo e come sistema, per contrastare i poteri occulti che minano la democrazia, per contrastare il regime della corruzione che nega il diritto, per contrastare il fascismo che torna.

*

La scelta della nonviolenza

La lotta di liberazione dell'umanita', la lotta per la socializzazione dei mezzi di produzione, la lotta per la difesa della biosfera, la lotta contro il maschilismo che nega in radice l'eguaglianza di diritti di tutti gli esseri umani, richiedono la scelta nitida e intransigente della nonviolenza, la coerenza tra i mezzi e i fini, la difesa della vita, della dignita' e dei diritti di tutti gli esseri umani comprese le generazioni future. Solo sulla base della scelta rigorosamente meditata e praticata della nonviolenza e' possibile ricostruire la capacita' di  autocoscienza, autorganizzazione ed autorappresentazione del movimento di liberazione e di solidarieta' delle classi sociali sfruttate ed oppresse, e quindi l'elaborazione e la prassi concreta ed effettuale del suo progetto politico di giustizia e liberta', di responsabilita' e condivisione, rompendo con ogni subalternita' e ogni ambiguita'.

*

Concludendo il suo intervento Peppe Sini ha rievocato e riproposto alcune cruciali riflessioni ed alcune cruciali figure della tradizione del movimento di lotta delle oppresse e degli oppressi per la liberazione dell'umanita', da Rosa Luxemburg ad Hannah Arendt, da Virginia Woolf a Franca Ongaro Basaglia, da Luce Fabbri ad Adrienne Rich, ed in particolare - rievocando anche indimenticabili incontri personali - alcuni dei maestri a Viterbo dell'impegno antifascista e per la dignita' umana: da Achille Poleggi a Sauro Sorbini, da Vittorio Emanuele Giuntella a Raimondo Pesaresi, da Spartaco Ciucciarelli ad Alfio Pannega.

 

6. REPETITA IUVANT. UN PRIMO MAGGIO CONTRO GUERRE E RAZZISMO, NEL RICORDO DI ALFIO PANNEGA (2011)

 

Dopo che anche la Corte di Giustizia dell'Unione Europea ha confermato che in Italia e' stato compiuto un colpo di stato razzista che mostruosamente, hitlerianamente perseguita innumerevoli innocenti.

Dopo anni di massacri in Afghanistan, massacri di una guerra cui l'Italia illegalmente, criminalmente partecipa.

Dopo mesi di massacri in Libia, massacri di una guerra cui l'Italia illegalmente, criminalmente partecipa.

Cosa si attende ancora ad insorgere con la forza della verita', con la scelta della nonviolenza, contro il governo del colpo di stato razzista e della guerra stragista?

Cosa si attende ancora ad insorgere con la forza della verita', con la scelta della nonviolenza, in difesa della legalita', della democrazia, della civilta', del diritto di ogni essere umano a non essere perseguitato e ucciso?

Cosa si attende ancora ad insorgere con la forza della verita', con la scelta della nonviolenza, contro il razzismo e contro la guerra?

Cosa si attende ancora ad insorgere con la forza della verita', con la scelta della nonviolenza, in difesa del diritto alla vita e alla dignita' di tutti gli esseri umani?

Cosa si attende ancora ad insorgere con la forza della verita', con la scelta della nonviolenza, in difesa dell'umanita' che e' una?

In questa tragica distretta e' necessario che il popolo italiano scacci dal governo della repubblica la cricca dei golpisti razzisti e assassini.

E' necessario che il popolo italiano imponga il rispetto della Costituzione della Repubblica Italiana, il rispetto della Dichiarazione universale dei diritti umani.

E' necessario che il popolo italiano faccia cessare l'orrore della partecipazione italiana alla guerra, faccia cessare l'orrore della persecuzione razzista.

Vi e' una sola umanita'.

 

7. PROPOSTE D'INIZIATIVA. UNA BOZZA DI LETTERA DA INVIARE AI PARLAMENTARI

 

Al/alla parlamentare ...

Oggetto: proposta di un impegno suo personale affinche' al piu' presto si addivenga alla discussione nelle competenti Commissioni parlamentari dei vari disegni di legge per la formazione alla nonviolenza delle forze dell'ordine

Gentile parlamentare ...,

le scriviamo per formularle la richiesta di un suo personale impegno affinche' al piu' presto si addivenga alla discussione nelle competenti Commissioni parlamentari dei vari disegni di legge per la formazione alla nonviolenza delle forze dell'ordine.

Come gia' sapra', dal 2014 sono state presentati sia al Senato che alla Camera vari disegni di legge che propongono la formazione delle forze dell'ordine alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza. Al Senato il disegno di legge n. 1515 recante "Norme di principio e di indirizzo per l'istruzione, la formazione e l'aggiornamento del personale delle Forze di polizia" presentato in data 10 giugno 2014 ed annunciato nella seduta pomeridiana n. 258 del 10 giugno 2014; il disegno di legge n. 1526 recante "Norme per l'inclusione della conoscenza e dell'addestramento all'uso delle risorse della nonviolenza nell'ambito dei percorsi didattici per l'istruzione, la formazione e l'aggiornamento del personale delle forze di polizia" presentato in data 16 giugno 2014 ed annunciato nella seduta pomeridiana n. 263 del 17 giugno 2014; il disegno di legge n. 1565 recante "Norme per l'inclusione della nonviolenza nei percorsi formativi del personale delle forze di polizia" presentato in data 14 luglio 2014 ed annunciato nella seduta pomeridiana n. 279 del 15 luglio 2014; disegni di legge sottoscritti da numerosi senatori di varie forze politiche: Loredana De Petris, Luigi Manconi, Rita Ghedini, Valeria Fedeli, Paolo Corsini, Silvana Amati, Sergio Lo Giudice, Daniela Valentini, Rosa Maria Di Giorgi, Miguel Gotor, Elena Ferrara, Marco Scibona, Adele Gambaro, Marino Germano Mastrangeli, Daniele Gaetano Borioli, Maria Spilabotte, Erica D'Adda, Monica Cirinna', Manuela Serra, Francesca Puglisi, Pasquale Sollo, Francesco Giacobbe. Ed alla Camera il disegno di legge recante "Norme per l'inclusione della conoscenza e dell'addestramento all'uso delle risorse della nonviolenza nell'ambito dei percorsi didattici per l'istruzione, la formazione e l'aggiornamento del personale delle Forze di polizia" (atto Camera 2698) presentato il 4 novembre 2014; e il disegno di legge recante "Norme di principio e di indirizzo per l'istruzione, la formazione e l'aggiornamento del personale delle Forze di polizia" (atto Camera 2706) presentato il 5 novembre 2014; disegni di legge sottoscritti da deputati di varie forze politiche: Arturo Scotto, Celeste Costantino, Donatella Duranti, Giulio Marcon, Michele Piras, Stefano Quaranta, Massimiliano Bernini.

Ricordera' anche che gia' nel 2001 fu presentato al medesimo fine di istituire la formazione delle forze dell'ordine alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza un disegno di legge sottoscritto da decine di senatori di tutte le forze politiche (ed in particolare i senatori Occhetto, Acciarini, Baratella, Battafarano, Battaglia, Bonfietti, Boco, Calvi, Chiusoli, Cortiana, Coviello, Crema, Dalla Chiesa, D'Ambrosio, Dato, De Paoli, De Petris, De Zulueta, Donati, Falomi, Fassone, Filippini, Formisano, Liguori, Longhi, Malabarba, Marini, Martone, Murineddu, Pascarella, Petruccioli, Ripamonti, Salvi, Tessitore, Turroni, Veraldi, Vicini, Viserta, Zancan), sostenuto anche dall'attenzione e dall'apprezzamento di deputati e parlamentari europei (tra cui i deputati: Bandoli, Bimbi, Bolognesi, Cento, Cima, Deiana, De Simone, Grandi, Grillini, Luca', Lucidi, Panattoni, Pecoraro Scanio, Pinotti, Pisapia, Preda, Realacci, Rognoni, Russo Spena, Ruzzante, Siniscalchi, Tolotti, Valpiana, Violante; tra i parlamentari europei: Imbeni, Di Lello, Fava, Morgantini e Pittella); ma allora quel disegno di legge non giunse ad essere esaminato nelle competenti Commissioni parlamentari.

Le segnaliamo anche che vari altri senatori e deputati hanno espresso il loro sostegno all'iniziativa legislativa per la formazione delle forze dell'ordine alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza; e che, sempre nel 2014, la stessa Presidente della Camera dei Deputati, on. Laura Boldrini, trasmise alla competente Commissione Parlamentare, "affinche' i deputati che ne fanno parte possano prenderne visione", la documentazione a tal fine predisposta dal "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" che dal 2000 ha proposto al Parlamento di legiferare in tal senso.

Non vi e' bisogno di ripetere ancora una volta quanto sia opportuno che nel proprio percorso formativo e conseguentemente nella propria operativita' gli appartenenti alle forze dell'ordine possano disporre anche delle straordinarie risorse che la nonviolenza mette a disposizione di tutti gli attori sociali impegnati in situazione critiche per la sicurezza comune e la difesa dei diritti di tutti.

Con questa lettera vorremmo sollecitare il suo personale impegno affinche' quei disegni di legge giungano al piu' presto all'esame delle competenti Commissioni parlamentari e possano avere esito in un disegno di legge unificato ampiamente meditato e condiviso che possa divenire nel piu' breve tempo possibile legge dello stato.

Distinti saluti,

FIRMA

LUOGO, DATA

INDIRIZZO COMPLETO DEL MITTENTE

 

8. PROPOSTE D'INIZIATIVA. UNA BOZZA DI LETTERA DA INVIARE AL GOVERNO

 

Al/alla Ministro/a ...

Oggetto: proposta di un impegno suo personale, ovvero collegiale nell'ambito del Consiglio dei Ministri di cui fa parte, per la promozione e l'adozione di un atto normativo che disponga la formazione di tutti gli appartenenti alle forze dell'ordine alla conoscenza e all'addestramento all'uso delle risorse teoriche e pratiche della nonviolenza

Gentile ministro/a ...,

le scriviamo per formularle la richiesta di un atto legislativo ovvero regolamentare che disponga la formazione di tutti gli appartenenti alle forze dell'ordine alla conoscenza e all'addestramento all'uso delle risorse teoriche e pratiche della nonviolenza.

Non vi e' bisogno di sottolineare la grande utilita' di tale formazione e addestramento, dovendo le forze dell'ordine intervenire anche in situazioni assai critiche, in cui le risorse della nonviolenza possono essere di insostituibile utilita'.

Distinti saluti,

FIRMA

LUOGO, DATA

INDIRIZZO COMPLETO DEL MITTENTE

 

9. PROPOSTE D'INIZIATIVA. UNA BOZZA DI LETTERA DA INVIARE AI COMUNI

 

Al Sindaco del Comune di ...

e per opportuna conoscenza:

a tutti gli assessori della Giunta Comunale

a tutti i consiglieri del Consiglio Comunale

alla Segretaria generale del Comune

Oggetto: Proposta che il Comune di ... realizzi un corso di formazione alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza per tutti gli operatori del Corpo di Polizia Locale.

Gentile sindaco,

forse sapra' gia' che in varie realta' territoriali, da Milano a Palermo, da diversi anni si svolgono attivita' di formazione alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza per gli operatori dei vari Corpi di Polizia.

La nonviolenza appronta infatti strumenti di grande utilita', anche dal punto di vista comunicativo e relazionale, per gli operatori pubblici che nello svolgimento delle loro delicate funzioni possono trovarsi a dover fronteggiare situazioni complesse e critiche.

Con la presente lettera si avanza la proposta che il Comune di ... realizzi un corso di formazione alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza per tutti gli operatori del Corpo di Polizia Locale.

Distinti saluti

FIRMA

LUOGO, DATA

INDIRIZZO COMPLETO DEL MITTENTE

 

10. REPETITA IUVANT. CONTRO TUTTI I TERRORISMI, CONTRO TUTTE LE GUERRE

 

Ogni vittima ha il volto di Abele.

Ogni uccisione e' un crimine.

Non si puo' contrastare una strage commettendo un'altra strage.

Non si puo' contrastare il terrorismo con atti di terrorismo.

A tutti i terrorismi occorre opporsi.

Salvare le vite e' il primo dovere.

*

La guerra e' il terrorismo portato all'estremo.

Ogni guerra consiste di innumerevoli uccisioni.

La guerra e' un crimine contro l'umanita'.

Con la guerra gli stati divengono organizzazioni terroriste.

Con la guerra gli stati fanno nascere e crescere le organizzazioni terroriste.

A tutte le guerre occorre opporsi.

Salvare le vite e' il primo dovere.

*

Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.

Un'organizzazione criminale va contrastata con un'azione di polizia da parte di ordinamenti giuridici legittimi.

La guerra impedisce l'azione di polizia necessaria.

Occorre dunque avviare un immediato processo di pace nel Vicino e nel Medio Oriente che consenta la realizzazione di ordinamenti giuridici legittimi, costituzionali, democratici, rispettosi dei diritti umani.

Occorre dunque che l'Europa dismetta ogni politica di guerra, di imperialismo, di colonialismo, di rapina, di razzismo, di negazione della dignita' umana di innumerevoli persone e di interi popoli.

Occorre dunque una politica europea di soccorso umanitario, di pace con mezzi di pace: la politica della nonviolenza che sola riconosce e promuove e difende i diritti umani di tutti gli esseri umani.

Salvare le vite e' il primo dovere.

*

La violenza assassina si contrasta salvando le vite.

La pace si costruisce abolendo la guerra.

La politica della nonviolenza richiede il disarmo e la smilitarizzazione.

La politica nonviolenta richiede la difesa civile non armata e nonviolenta, i corpi civili di pace, l'azione umanitaria, la cooperazione internazionale.

Salvare le vite e' il primo dovere.

*

Si coalizzino tutti gli stati democratici contro il terrorismo proprio ed altrui, contro il terrorismo delle organizzazioni criminali e degli stati.

Si coalizzino tutti gli stati democratici per la pace, il disarmo, la smilitarizzazione dei conflitti.

Si coalizzino tutti gli stati democratici per l'indispensabile aiuto umanitario a tutte le persone ed i popoli che ne hanno urgente bisogno.

Si coalizzino tutti gli stati democratici per contrastare le organizzazioni criminali con azioni di polizia adeguate, mirate a salvare le vite e alla sicurezza comune.

Si coalizzino tutti gli stati democratici per la civile convivenza di tutti i popoli e di tutti gli esseri umani.

Salvare le vite e' il primo dovere.

*

Cominci l'Italia.

Cominci l'Italia soccorrendo, accogliendo e assistendo tutte le persone in fuga dalla fame e dall'orrore, dalle dittature e dalla guerra.

Cominci l'Italia cessando di partecipare alle guerre.

Cominci l'Italia uscendo da alleanze militari terroriste e stragiste come la Nato.

Cominci l'Italia cessando di produrre  armi e di rifornirne regimi e poteri dittatoriali e belligeranti.

Cominci l'Italia abrogando tutte le infami misure razziste ancora vigenti nel nostro paese.

Cominci l'Italia con un'azione diplomatica, politica ed economica, e con aiuti umanitari adeguati a promuovere la costruzione di ordinamenti giuridici legittimi, costituzionali e democratici dalla Libia alla Siria.

Cominci l'Italia destinando a interventi di pace con mezzi di pace, ad azioni umanitarie nonviolente, i 72 milioni di euro del bilancio dello stato che attualmente ogni giorno sciaguratamente, scelleratamente destina all'apparato militare, alle armi, alla guerra.

Cominci l'Italia a promuovere una politica della sicurezza comune e del bene comune centrata sulla difesa popolare nonviolenta, sui corpi civili di pace, sulla legalita' che salva le vite.

Salvare le vite e' il primo dovere.

*

Ogni vittima ha il voto di Abele.

Alla barbarie occorre opporre la civilta'.

Alla violenza occorre opporre il diritto.

Alla distruzione occorre opporre la convivenza.

Al male occorre opporre il bene.

Contro tutti i terrorismi, contro tutte le guerre.

Salvare le vite e' il primo dovere.

 

11. REPETITA IUVANT. HIC ET NUNC, QUID AGENDUM

 

Occorre soccorrere, accogliere, assistere tutti gli esseri umani in fuga dalla fame e dalle guerre.

Occorre riconoscere a tutti gli esseri umani il diritto di giungere in modo legale e sicuro nel nostro paese.

Occorre andare a soccorrere e prelevare con mezzi di trasporto pubblici e gratuiti tutti i migranti lungo gli itinerari della fuga, sottraendoli agli artigli dei trafficanti.

Occorre un immediato ponte aereo di soccorso internazionale che prelevi i profughi direttamente nei loro paesi d'origine e nei campi collocati nei paesi limitrofi e li porti in salvo qui in Europa.

Occorre cessare di fare, fomentare, favoreggiare, finanziare le guerre che sempre e solo consistono nell'uccisione di esseri umani.

Occorre proibire la produzione e il commercio delle armi.

Occorre promuovere la pace con mezzi di pace.

Occorre cessare di rapinare interi popoli, interi continenti.

In Italia occorre abolire i campi di concentramento, le deportazioni, e le altre misure e pratiche razziste e schiaviste, criminali e criminogene, che flagrantemente confliggono con la Costituzione, con lo stato di diritto, con la democrazia, con la civilta'.

In Italia occorre riconoscere immediatamente il diritto di voto nelle elezioni amministrative a tutte le persone residenti.

In Italia occorre contrastare i poteri criminali, razzisti, schiavisti e assassini.

L'Italia realizzi una politica della pace e dei diritti umani, del disarmo e della smilitarizzazione, della legalita' che salva le vite, della democrazia che salva le vite, della civilta' che salva le vite.

L'Italia avvii una politica nonviolenta: contro la guerra e tutte le uccisioni, contro il razzismo e tutte le persecuzioni, contro il maschilismo e tutte le oppressioni. Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' e la biosfera.

Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.

Vi e' una sola umanita' in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera.

Salvare le vite e' il primo dovere.

Ogni vittima ha il volto di Abele.

 

12. REPETITA IUVANT. PER SOSTENERE IL CENTRO ANTIVIOLENZA "ERINNA"

[L'associazione e centro antiviolenza "Erinna" e' un luogo di comunicazione, solidarieta' e iniziativa tra donne per far emergere, conoscere, combattere, prevenire e superare la violenza fisica e psichica e lo stupro, reati specifici contro la persona perche' ledono l'inviolabilita' del corpo femminile (art. 1 dello Statuto). Fa progettazione e realizzazione di percorsi formativi ed informativi delle operatrici e di quanti/e, per ruolo professionale e/o istituzionale, vengono a contatto con il fenomeno della violenza. E' un luogo di elaborazione culturale sul genere femminile, di organizzazione di seminari, gruppi di studio, eventi e di interventi nelle scuole. Offre una struttura di riferimento alle donne in stato di disagio per cause di violenze e/o maltrattamenti in famiglia. Erinna e' un'associazione di donne contro la violenza alle donne. Ha come scopo principale la lotta alla violenza di genere per costruire cultura e spazi di liberta' per le donne. Il centro mette a disposizione: segreteria attiva 24 ore su 24; colloqui; consulenza legale e possibilita' di assistenza legale in gratuito patrocinio; attivita' culturali, formazione e percorsi di autodeterminazione. La violenza contro le donne e' ancora oggi un problema sociale di proporzioni mondiali e le donne che si impegnano perche' in Italia e in ogni Paese la violenza venga sconfitta lo fanno nella convinzione che le donne rappresentano una grande risorsa sociale allorquando vengono rispettati i loro diritti e la loro dignita': solo i Paesi che combattono la violenza contro le donne figurano di diritto tra le societa' piu' avanzate. L'intento e' di fare di ogni donna una persona valorizzata, autorevole, economicamente indipendente, ricca di dignita' e saggezza. Una donna che conosca il valore della differenza di genere e operi in solidarieta' con altre donne. La solidarieta' fra donne e' fondamentale per contrastare la violenza]

 

Per sostenere il centro antiviolenza delle donne di Viterbo "Erinna" i contributi possono essere inviati attraverso bonifico bancario intestato ad Associazione Erinna, Banca Etica, codice IBAN: IT60D0501803200000000287042.

O anche attraverso vaglia postale a "Associazione Erinna - Centro antiviolenza", via del Bottalone 9, 01100 Viterbo.

Per contattare direttamente il Centro antiviolenza "Erinna": tel. 0761342056, e-mail: e.rinna at yahoo.it, onebillionrisingviterbo at gmail.com, sito: http://erinna.it, facebook: associazioneerinna1998

Per destinare al Centro antiviolenza "Erinna" il 5 per mille inserire nell'apposito riquadro del modello per la dichiarazione dei redditi il seguente codice fiscale: 90058120560.

 

13. SEGNALAZIONI LIBRARIE

 

Riletture

- AA. VV., Dialettica della liberazione, Einaudi, Torino 1969, 1975, pp. 212.

*

Riedizioni

- Gino Tellini, Svevo, Salerno, Roma 2013, Rcs, Milano 2016, pp. 288, euro 6,90 (in supplemento al "Corriere della sera").

 

14. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

 

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.

Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:

1. l'opposizione integrale alla guerra;

2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;

3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;

4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.

Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.

Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

 

15. PER SAPERNE DI PIU'

 

Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it

Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 2336 del 2 maggio 2016

Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XVII)

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com , sito: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

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