[Nonviolenza] Telegrammi. 2310



 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 2310 del 6 aprile 2016

Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XVII)

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com

 

Sommario di questo numero:

1. L'Anpi di Nepi piange la scomparsa del suo presidente Giuseppe Tacconi

2. Nel quartiere di Pianoscarano

3. "Classicismo e romanticismo nell'Ottocento italiano". Un incontro di studio a Viterbo

4. Al referendum del 17 aprile voteremo si'

5. Due siti utili per l'informazione sul referendum del 17 aprile

6. No allo stravolgimento della Costituzione: al referendum di ottobre votiamo no al golpe bianco

7. Il sito del Coordinamento per la democrazia costituzionale

8. Contro tutti i terrorismi, contro tutte le guerre

9. Hic et nunc, quid agendum

10. Per sostenere il centro antiviolenza "Erinna"

11. Segnalazioni librarie

12. La "Carta" del Movimento Nonviolento

13. Per saperne di piu'

 

1. LUTTI. L'ANPI DI NEPI PIANGE LA SCOMPARSA DEL SUO PRESIDENTE GIUSEPPE TACCONI

[Dalla sezione dell'Anpi "Emilio Sugoni" di Nepi riceviamo e diffondiamo]

 

La sezione Anpi "Emilio Sugoni" di Nepi piange con profondo dolore la morte del suo presidente Giuseppe Tacconi, un uomo buono, generoso, intelligente, un antifascista, un costruttore di Pace.

Nella sua vita fin da giovane si e' sempre battuto per la difesa della democrazia, dei diritti inviolabili di tutte le persone, dei piu' poveri e degli oppressi.

Lo ricordiamo e indichiamo a tutti come luminoso esempio di vita.

Di seguito il messaggio inviato dall'illustre magistrato Ferdinando Imposimato: "Giuseppe Tacconi e' stata una delle figure piu' nobili della democrazia e della liberta', un combattente contro ogni forma di abuso e di violenza esercitata dal potere e da forze eversive e in  difesa dei diritti inviolabili dell'uomo".

I funerali si svolgeranno mercoledi' 6 aprile alle ore 15 presso la Chiesa del Rosario in via Garibaldi a Nepi.

Attendera' poi l'arrivo del feretro presso il tempio crematorio del cimitero di Viterbo una delegazione del comitato provinciale dell'Anpi guidata dal presidente Enrico Mezzetti e dal vicepresidente Silvio Antonini.

 

2. INIZIATIVE. NEL QUARTIERE DI PIANOSCARANO

 

Martedi' 5 aprile nel quartiere di Pianoscarano a Viterbo il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" ha diffuso materiali informativi sul referendum del 17 aprile, invitando la cittadinanza a votare si' in difesa di ambiente e salute, legalita' e diritti.

*

Interloquendo con le persone incontrate, il responsabile della struttura nonviolenta viterbese ha evidenziato che i poteri criminali e i loro complici corrotti nulla temono di piu' che la partecipazione democratica dei cittadini: con il voto del 17 aprile, con il si' al quesito referendario, il popolo italiano puo' contrastare efficacemente la corruttrice, inquinatrice e devastatrice lobby del petrolio, i personaggi di spicco di essa gia' condannati in tribunale, gli affaristi avventurieri e speculatori, i politicanti loro manutengoli.

"In questa giornata di informazione, coscientizzazione e mobilitazione per difendere il bene comune - ha aggiunto Peppe Sini - vogliamo anche ricordare un amico, un maestro e un compagno di lotte che poche ore fa e' deceduto: l'architetto e docente universitario Giuseppe Tacconi, presidente dell'Anpi di Nepi, esemplare figura di intellettuale antifascista e ambientalista, persona di forte impegno morale e civile, cui noi viterbesi dobbiamo particolare gratitudine per il suo generoso e infine vittorioso impegno in difesa dell'area naturalistica, archeologica e termale del Bulicame quando politicanti sciagurati e scellerati affaristi mestavano per devastarla irreversibilmente. Fedeli alla lezione scientifica ed etica, umana e politica di Giuseppe Tacconi, proseguiamo nell'impegno in difesa dell'ambiente e dei diritti umani. Anche nel suo ricordo il 17 aprile votiamo si' al referendum per fermare la devastazione dell'ambiente marino e delle coste italiane".

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In vista dell'ormai prossimo referendum la struttura pacifista viterbese sta conducendo nel capoluogo altolaziale una capillare campagna di informazione quartiere per quartiere; nei giorni scorsi ha gia' realizzato iniziative a Santa Barbara, all'Ellera, nel centro storico, alle principali fermate dei mezzi pubblici, e proseguira' nei prossimi giorni cercando di raggiungere tutte le zone della citta' e quindi il maggior numero possibile di cittadini.

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Ancora una volta invitiamo a votare si' al referendum del 17 aprile: per difendere le coste italiane dalle devastazioni, dal degrado e dai pericoli provocati dalle trivellazioni; per difendere dall'inquinamento l'ambiente marino e tutte le sue forme di vita; per difendere il diritto di tutte le persone alla salute e a un ambiente salubre; per difendere il diritto delle generazioni future a un mondo vivibile; per difendere la bellezza della natura, un bene comune prezioso e insostituibile; per sostenere l'approvvigionamento energetico da fonti pulite e rinnovabili; per far cessare lo sfruttamento dissennato e distruttivo delle risorse naturali; per far prevalere la ragione, la responsabilita', il diritto, la solidarieta'; per contrastare l'economia illegale, i poteri criminali e il regime della corruzione.

Con la forza della verita', con la forza della democrazia, per il bene comune: il 17 aprile votiamo si' al referendum.

 

3. INCONTRI. "CLASSICISMO E ROMANTICISMO NELL'OTTOCENTO ITALIANO". UN INCONTRO DI STUDIO A VITERBO

 

Si e' svolto la sera di martedi' 5 aprile 2016 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di studio sul tema: "Classicismo e romanticismo nell'Ottocento italiano: esperienze e riflessioni".

L'incontro e' stato aperto con un ricordo di Giuseppe Tacconi, antifascista, architetto, docente universitario, presidente della sezione di Nepi dell'Associazione nazionale partigiani d'Italia, impegnato per la pace, l'ambiente, i diritti umani, amico e collaboratore della struttura nonviolenta viterbese, recentemente deceduto.

Nel corso della serata sono stati letti e commentati alcuni brani di autori italiani dell'Ottocento.

All'incontro ha preso parte Paolo Arena.

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Paolo Arena, critico e saggista, studioso di cinema, arti visive, weltliteratur, sistemi di pensiero, processi culturali, comunicazioni di massa e nuovi media, e' uno dei principali collaboratori del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo e fa parte della redazione di "Viterbo oltre il muro. Spazio di informazione nonviolenta", un'esperienza nata dagli incontri di formazione nonviolenta che per anni si sono svolti con cadenza settimanale a Viterbo; nel 2010 insieme a Marco Ambrosini e Marco Graziotti ha condotto un'ampia inchiesta sul tema "La nonviolenza oggi in Italia" con centinaia di interviste a molte delle piu' rappresentative figure dell'impegno nonviolento nel nostro paese. Ha tenuto apprezzate conferenze sul cinema di Tarkovskij all'Universita' di Roma "La Sapienza" e presso biblioteche pubbliche. Negli scorsi anni ha animato cicli di incontri di studio su Dante e su Seneca. Negli ultimi anni ha animato tre cicli di incontri di studio di storia della sociologia, di teoria del diritto, di elementi di economia politica. Fa parte di un comitato che promuove il diritto allo studio con iniziative di solidarieta' concreta. Cura il sito www.letterestrane.it

 

4. REPETITA IUVANT. AL REFERENDUM DEL 17 APRILE VOTEREMO SI'

 

Al referendum del 17 aprile voteremo si'.

Per difendere le coste italiane dalle devastazioni, dal degrado e dai pericoli provocati dalle trivellazioni.

Per difendere dall'inquinamento l'ambiente marino e tutte le sue forme di vita.

Per difendere il diritto di tutte le persone alla salute e a un ambiente salubre.

Per difendere il diritto delle generazioni future a un mondo vivibile.

Per difendere la bellezza della natura, un bene comune prezioso e insostituibile.

Per sostenere l'approvvigionamento energetico da fonti pulite e rinnovabili.

Per far cessare lo sfruttamento dissennato e distruttivo delle risorse naturali.

Per far prevalere la ragione, la responsabilita', il diritto, la solidarieta'.

Con la forza della verita', con la forza della democrazia, per il bene comune.

Al referendum del 17 aprile voteremo si'.

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Osvaldo Ercoli, Antonella Litta, Emanuele Petriglia, Alessandro Pizzi, Peppe Sini

 

5. STRUMENTI. DUE SITI UTILI PER L'INFORMAZIONE SUL REFERENDUM DEL 17 APRILE

 

Per l'informazione e la riflessione sul referendum del 17 aprile molti utili materiali sono disponibili sui siti internet www.fermaletrivelle.it e www.notriv.com

 

6. REPETITA IUVANT. NO ALLO STRAVOLGIMENTO DELLA COSTITUZIONE: AL REFERENDUM DI OTTOBRE VOTIAMO NO AL GOLPE BIANCO

 

In tutta Italia si stanno costituendo i comitati locali per la democrazia costituzionale in vista del referendum che si svolgera' in ottobre.

Nel referendum di ottobre votiamo no al golpe bianco, votiamo no allo stravolgimento della Costituzione, votiamo no alla deriva autoritaria; difendiamo la democrazia, difendiamo l'ordinamento repubblicano nato dalla resistenza antifascista.

 

7. STRUMENTI. IL SITO DEL COORDINAMENTO PER LA DEMOCRAZIA COSTITUZIONALE

 

No allo stravolgimento della Costituzione.

Informazioni e materiali utili per il referendum di ottobre per impedire lo stravolgimento della Costituzione sono nel sito del Coordinamento per la democrazia costituzionale: http://coordinamentodemocraziacostituzionale.net

 

8. REPETITA IUVANT. CONTRO TUTTI I TERRORISMI, CONTRO TUTTE LE GUERRE

 

Ogni vittima ha il volto di Abele.

Ogni uccisione e' un crimine.

Non si puo' contrastare una strage commettendo un'altra strage.

Non si puo' contrastare il terrorismo con atti di terrorismo.

A tutti i terrorismi occorre opporsi.

Salvare le vite e' il primo dovere.

*

La guerra e' il terrorismo portato all'estremo.

Ogni guerra consiste di innumerevoli uccisioni.

La guerra e' un crimine contro l'umanita'.

Con la guerra gli stati divengono organizzazioni terroriste.

Con la guerra gli stati fanno nascere e crescere le organizzazioni terroriste.

A tutte le guerre occorre opporsi.

Salvare le vite e' il primo dovere.

*

Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.

Un'organizzazione criminale va contrastata con un'azione di polizia da parte di ordinamenti giuridici legittimi.

La guerra impedisce l'azione di polizia necessaria.

Occorre dunque avviare un immediato processo di pace nel Vicino e nel Medio Oriente che consenta la realizzazione di ordinamenti giuridici legittimi, costituzionali, democratici, rispettosi dei diritti umani.

Occorre dunque che l'Europa dismetta ogni politica di guerra, di imperialismo, di colonialismo, di rapina, di razzismo, di negazione della dignita' umana di innumerevoli persone e di interi popoli.

Occorre dunque una politica europea di soccorso umanitario, di pace con mezzi di pace: la politica della nonviolenza che sola riconosce e promuove e difende i diritti umani di tutti gli esseri umani.

Salvare le vite e' il primo dovere.

*

La violenza assassina si contrasta salvando le vite.

La pace si costruisce abolendo la guerra.

La politica della nonviolenza richiede il disarmo e la smilitarizzazione.

La politica nonviolenta richiede la difesa civile non armata e nonviolenta, i corpi civili di pace, l'azione umanitaria, la cooperazione internazionale.

Salvare le vite e' il primo dovere.

*

Si coalizzino tutti gli stati democratici contro il terrorismo proprio ed altrui, contro il terrorismo delle organizzazioni criminali e degli stati.

Si coalizzino tutti gli stati democratici per la pace, il disarmo, la smilitarizzazione dei conflitti.

Si coalizzino tutti gli stati democratici per l'indispensabile aiuto umanitario a tutte le persone ed i popoli che ne hanno urgente bisogno.

Si coalizzino tutti gli stati democratici per contrastare le organizzazioni criminali con azioni di polizia adeguate, mirate a salvare le vite e alla sicurezza comune.

Si coalizzino tutti gli stati democratici per la civile convivenza di tutti i popoli e di tutti gli esseri umani.

Salvare le vite e' il primo dovere.

*

Cominci l'Italia.

Cominci l'Italia soccorrendo, accogliendo e assistendo tutte le persone in fuga dalla fame e dall'orrore, dalle dittature e dalla guerra.

Cominci l'Italia cessando di partecipare alle guerre.

Cominci l'Italia uscendo da alleanze militari terroriste e stragiste come la Nato.

Cominci l'Italia cessando di produrre  armi e di rifornirne regimi e poteri dittatoriali e belligeranti.

Cominci l'Italia abrogando tutte le infami misure razziste ancora vigenti nel nostro paese.

Cominci l'Italia con un'azione diplomatica, politica ed economica, e con aiuti umanitari adeguati a promuovere la costruzione di ordinamenti giuridici legittimi, costituzionali e democratici dalla Libia alla Siria.

Cominci l'Italia destinando a interventi di pace con mezzi di pace, ad azioni umanitarie nonviolente, i 72 milioni di euro del bilancio dello stato che attualmente ogni giorno sciaguratamente, scelleratamente destina all'apparato militare, alle armi, alla guerra.

Cominci l'Italia a promuovere una politica della sicurezza comune e del bene comune centrata sulla difesa popolare nonviolenta, sui corpi civili di pace, sulla legalita' che salva le vite.

Salvare le vite e' il primo dovere.

*

Ogni vittima ha il voto di Abele.

Alla barbarie occorre opporre la civilta'.

Alla violenza occorre opporre il diritto.

Alla distruzione occorre opporre la convivenza.

Al male occorre opporre il bene.

Contro tutti i terrorismi, contro tutte le guerre.

Salvare le vite e' il primo dovere.

 

9. REPETITA IUVANT. HIC ET NUNC, QUID AGENDUM

 

Occorre soccorrere, accogliere, assistere tutti gli esseri umani in fuga dalla fame e dalle guerre.

Occorre riconoscere a tutti gli esseri umani il diritto di giungere in modo legale e sicuro nel nostro paese.

Occorre andare a soccorrere e prelevare con mezzi di trasporto pubblici e gratuiti tutti i migranti lungo gli itinerari della fuga, sottraendoli agli artigli dei trafficanti.

Occorre un immediato ponte aereo di soccorso internazionale che prelevi i profughi direttamente nei loro paesi d'origine e nei campi collocati nei paesi limitrofi e li porti in salvo qui in Europa.

Occorre cessare di fare, fomentare, favoreggiare, finanziare le guerre che sempre e solo consistono nell'uccisione di esseri umani.

Occorre proibire la produzione e il commercio delle armi.

Occorre promuovere la pace con mezzi di pace.

Occorre cessare di rapinare interi popoli, interi continenti.

In Italia occorre abolire i campi di concentramento, le deportazioni, e le altre misure e pratiche razziste e schiaviste, criminali e criminogene, che flagrantemente confliggono con la Costituzione, con lo stato di diritto, con la democrazia, con la civilta'.

In Italia occorre riconoscere immediatamente il diritto di voto nelle elezioni amministrative a tutte le persone residenti.

In Italia occorre contrastare i poteri criminali, razzisti, schiavisti e assassini.

L'Italia realizzi una politica della pace e dei diritti umani, del disarmo e della smilitarizzazione, della legalita' che salva le vite, della democrazia che salva le vite, della civilta' che salva le vite.

L'Italia avvii una politica nonviolenta: contro la guerra e tutte le uccisioni, contro il razzismo e tutte le persecuzioni, contro il maschilismo e tutte le oppressioni. Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' e la biosfera.

Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.

Vi e' una sola umanita' in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera.

Salvare le vite e' il primo dovere.

Ogni vittima ha il volto di Abele.

 

10. REPETITA IUVANT. PER SOSTENERE IL CENTRO ANTIVIOLENZA "ERINNA"

[L'associazione e centro antiviolenza "Erinna" e' un luogo di comunicazione, solidarieta' e iniziativa tra donne per far emergere, conoscere, combattere, prevenire e superare la violenza fisica e psichica e lo stupro, reati specifici contro la persona perche' ledono l'inviolabilita' del corpo femminile (art. 1 dello Statuto). Fa progettazione e realizzazione di percorsi formativi ed informativi delle operatrici e di quanti/e, per ruolo professionale e/o istituzionale, vengono a contatto con il fenomeno della violenza. E' un luogo di elaborazione culturale sul genere femminile, di organizzazione di seminari, gruppi di studio, eventi e di interventi nelle scuole. Offre una struttura di riferimento alle donne in stato di disagio per cause di violenze e/o maltrattamenti in famiglia. Erinna e' un'associazione di donne contro la violenza alle donne. Ha come scopo principale la lotta alla violenza di genere per costruire cultura e spazi di liberta' per le donne. Il centro mette a disposizione: segreteria attiva 24 ore su 24; colloqui; consulenza legale e possibilita' di assistenza legale in gratuito patrocinio; attivita' culturali, formazione e percorsi di autodeterminazione. La violenza contro le donne e' ancora oggi un problema sociale di proporzioni mondiali e le donne che si impegnano perche' in Italia e in ogni Paese la violenza venga sconfitta lo fanno nella convinzione che le donne rappresentano una grande risorsa sociale allorquando vengono rispettati i loro diritti e la loro dignita': solo i Paesi che combattono la violenza contro le donne figurano di diritto tra le societa' piu' avanzate. L'intento e' di fare di ogni donna una persona valorizzata, autorevole, economicamente indipendente, ricca di dignita' e saggezza. Una donna che conosca il valore della differenza di genere e operi in solidarieta' con altre donne. La solidarieta' fra donne e' fondamentale per contrastare la violenza]

 

Per sostenere il centro antiviolenza delle donne di Viterbo "Erinna" i contributi possono essere inviati attraverso bonifico bancario intestato ad Associazione Erinna, Banca Etica, codice IBAN: IT60D0501803200000000287042.

O anche attraverso vaglia postale a "Associazione Erinna - Centro antiviolenza", via del Bottalone 9, 01100 Viterbo.

Per contattare direttamente il Centro antiviolenza "Erinna": tel. 0761342056, e-mail: e.rinna at yahoo.it, onebillionrisingviterbo at gmail.com, sito: http://erinna.it, facebook: associazioneerinna1998

Per destinare al Centro antiviolenza "Erinna" il 5 per mille inserire nell'apposito riquadro del modello per la dichiarazione dei redditi il seguente codice fiscale: 90058120560.

 

11. SEGNALAZIONI LIBRARIE

 

Letture

- Michel Foucault, Il coraggio della verita'. Il governo di se' e degli altri II. Corso al College de France (1984), Feltrinelli, Milano 2011, 2016, pp. 366, euro 14.

*

Riletture

- Carlo Sgorlon, Il Calderas, Mondadori, Milano 1988, Cde, Milano 1989, pp. 300.

*

Riedizioni

- Nagib Mahfuz, Karnak Cafe', Newton Compton, Roma 2008, Il sole 24 ore, Milano 2016, pp. 96, euro 0,50 (in supplemento al quotidiano "Il sole 24 ore").

 

12. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

 

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.

Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:

1. l'opposizione integrale alla guerra;

2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;

3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;

4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.

Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.

Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

 

13. PER SAPERNE DI PIU'

 

Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it

Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 2310 del 6 aprile 2016

Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XVII)

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