[Nonviolenza] Le ragioni del si' al referendum del 17 aprile in difesa della natura contro le trivellazioni petrolifere in mare. Un incontro di riflessione a Viterbo



 

LE RAGIONI DEL SI' AL REFERENDUM DEL 17 APRILE IN DIFESA DELLA NATURA CONTRO LE TRIVELLAZIONI PETROLIFERE IN MARE. UN INCONTRO DI RIFLESSIONE A VITERBO

 

Si e' svolto nel pomeriggio di giovedi' 10 marzo 2016 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di riflessione sul tema: "Le ragioni delle si' al referendum del 17 aprile in difesa della natura contro le trivellazioni petrolifere in mare".

Nel corso dell'incontro sono stati illustrati i contenuti del referendum che si svolgera' tra poche settimane e le decisive ragioni per cui votare si' in difesa della biosfera, del diritto alla salute, della democrazia, del bene comune.

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Il responsabile della struttura nonviolenta viterbese, Peppe Sini, ha evidenziato la coerenza tra l'impegno per il si' al referendum contro le trivellazioni e le principali storiche lotte ambientali condotte nel viterbese, da quella antinucleare, a quelle contro le altre servitu' energetiche e militari, a quella contro la Supercassia, a quella contro il mega-aeroporto, a quelle per l'acqua e per il risanamento degli ecosistemi lacustri.

Il responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani", uno dei principali animatori e "memoria storica" delle lotte per i diritti nell'Alto Lazio, ha richiamato all'urgenza di opporsi a un modello di sviluppo insostenibilmente energivoro, palesemente ecocida ed intrinsecamente belligeno; all'urgenza di passare dalle fonti energetiche fossili (peraltro in via di esaurimento) a quelle pulite e rinnovabili; all'urgenza di passare da una societa' dello sfruttamento violento e dissennato a una societa' ecopacifista ed equosolidale, rispettosa e sollecita dei diritti di tutti gli esseri umani comprese le generazioni future, come dell'intero mondo vivente casa comune dell'umanita' di cui l'umanita' stessa e' parte.

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Mancano poche settimane al referendum e stante l'ignobile e sciagurata decisione governativa di fissarne lo svolgimento in una data diversa da quella delle elezioni amministrative (sperperando scandalosamente cosi' ingenti risorse erariali) si ripresenta il rischio che - come gia' accaduto in passato in altri importanti referendum - non si raggiunga il quorum (ovvero la partecipazione al voto almeno della meta' piu' uno degli elettori aventi diritto) necessario affinche' il suo esito sia valido.

Occorre quindi che le persone, le associazioni, le istituzioni consapevoli della necessita' di difendere la natura e con essa l'umanita' dalla catastrofe, si impegnino subito per informare la popolazione, per far valere la democrazia, affinche' i cittadini possano esercitare in scienza e coscienza e con piena efficacia la propria morale e civile responsabilita'.

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Il 17 aprile votiamo si' al referendum per fermare le trivellazioni petrolifere in mare; in difesa del mondo vivente, in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani, in difesa delle generazioni future; per una societa' responsabile, giusta e solidale; per la democrazia ed il bene comune dell'umanita'.

 

Il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo

 

Viterbo, 10 marzo 2016

 

Mittente: "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo, strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it, centropacevt at gmail.com, centropaceviterbo at outlook.it, crpviterbo at yahoo.it