[Nonviolenza] Telegrammi. 2278



 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 2278 del 5 marzo 2016

Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XVII)

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com

 

Sommario di questo numero:

1. Il dovere di salvare le vite. Insorgere contro la guerra, soccorrere ed accogliere tutte le vittime. Una lettera aperta al Presidente del Consiglio dei Ministri

2. Contro tutti i terrorismi, contro tutte le guerre

3. Hic et nunc, quid agendum

4. Il Comune di Ronciglione incontra i rappresentanti dell'Associazione italiana medici per l'ambiente e della Federazione italiana medici di medicina generale sulla situazione delle acque del lago di Vico

5. Il 17 aprile il referendum per fermare le trivellazioni in mare: si' alla difesa dell'ambiente, della salute, dei diritti

6. Costituito il Comitato nazionale "Vota si' per fermare le trivelle"

7. No allo stravolgimento della Costituzione: al referendum di ottobre votiamo no al golpe bianco

8. Il sito del Coordinamento per la democrazia costituzionale

9. Segnalazioni librarie

10. La "Carta" del Movimento Nonviolento

11. Per saperne di piu'

 

1. LETTERE. IL DOVERE DI SALVARE LE VITE. INSORGERE CONTRO LA GUERRA, SOCCORRERE ED ACCOGLIERE TUTTE LE VITTIME. UNA LETTERA APERTA AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

 

Egregio Presidente del Consiglio dei Ministri,

un dovere credo sia condiviso da ogni persona ragionevole, e dovrebbe vincolare ogni civile istituto: riconoscere ad ogni essere umano il diritto alla vita, e quindi opporsi a tutte le uccisioni, adoperarsi per salvare tutte le vite.

Se questo dovere prendiamo sul serio ne discendono due ineludibili conseguenze: abolire le guerre che sempre e solo dell'uccisione di esseri umani consistono; e soccorrere, accogliere ed assistere tutte le persone le cui vite sono in pericolo.

*

Egregio Presidente,

la catastrofica situazione in cui si trova la Libia e' l'esito della scellerata guerra coloniale che anche l'Italia condusse contro quel paese nel 2011; una nuova guerra coloniale avrebbe come prevedibile risultato nuove immani stragi, l'estensione del caos, un'ulteriore seminagione di odio, una crescita del terrorismo (giacche' la guerra e' gia' terrorismo e di terrorismo fomite), un ennesimo passo verso una guerra mondiale che puo' mettere in pericolo l'intera civilta' umana.

Se il governo italiano desse inizio a una nuova guerra, ponendosi ancora una volta in combutta con i poteri terroristi e stragisti che negli ultimi venticinque anni hanno menato strage in tutto il vicino ed il medio oriente, e con cio' fatto sorgere ed alimentato le organizzazioni terroriste e schiaviste come l'Isis, ebbene, si porrebbe di nuovo, come tante altre volte dal 1991, al di fuori della legalita' costituzionale; e sarebbe allora non solo diritto ma anche dovere del popolo italiano insorgere - con la forza della verita', con la scelta della nonviolenza - per impedire la guerra, per salvare tutte le vite umane in pericolo, per imporre il ritorno alla legalita'.

Egregio Presidente,

non commetta una criminale follia, non precipiti anche lei l'Italia di nuovo nel baratro della guerra.

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Egregio Presidente,

i migranti che fuggono dalla fame e dalle guerre hanno diritto di essere soccorsi, accolti e assistiti. I paesi europei hanno il dovere non solo di aprire le frontiere, ma anche di predisporre mezzi di trasporto pubblici e gratuiti che consentano l'arrivo nel nostro continente in condizioni di legalita' e sicurezza.

I migranti che muoiono vittime dei trafficanti, che naufragano in mare, che vengono resi schiavi dai poteri mafiosi e terroristi, sono vittime dell'assurda ferocia dei governi europei. Sarebbe possibile salvarli tutti semplicemente applicando le buone leggi esistenti (in Italia in particolare l'articolo 10 della Costituzione): invece li facciamo morire.

Fino a quando il popolo italiano vorra' essere complice di questo massacro? Non sente anche lei il bisogno di una politica della solidarieta' che ogni essere umano raggiunga e sostenga? Non sente anche lei l'urgenza di una politica della nonviolenza, cosi' come e' prefigurata nella Carta delle Nazioni Unite, nella Costituzione della Repubblica Italiana?

Egregio Presidente,

faccia cessare l'orrore razzista cui ogni giorno assistiamo; apra le nostre frontiere, predisponga mezzi di trasporto pubblici e gratuiti, consenta ai milioni di esseri umani che tutto hanno perso di salvare almeno la vita, consenta loro di giungere nel nostro paese ed attraverso il nostro paese nel continente europeo in condizioni di legalita' e sicurezza.

*

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

Augurandole ogni bene,

Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani"

Viterbo, 4 marzo 2016

 

2. REPETITA IUVANT. CONTRO TUTTI I TERRORISMI, CONTRO TUTTE LE GUERRE

 

Ogni vittima ha il volto di Abele.

Ogni uccisione e' un crimine.

Non si puo' contrastare una strage commettendo un'altra strage.

Non si puo' contrastare il terrorismo con atti di terrorismo.

A tutti i terrorismi occorre opporsi.

Salvare le vite e' il primo dovere.

*

La guerra e' il terrorismo portato all'estremo.

Ogni guerra consiste di innumerevoli uccisioni.

La guerra e' un crimine contro l'umanita'.

Con la guerra gli stati divengono organizzazioni terroriste.

Con la guerra gli stati fanno nascere e crescere le organizzazioni terroriste.

A tutte le guerre occorre opporsi.

Salvare le vite e' il primo dovere.

*

Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.

Un'organizzazione criminale va contrastata con un'azione di polizia da parte di ordinamenti giuridici legittimi.

La guerra impedisce l'azione di polizia necessaria.

Occorre dunque avviare un immediato processo di pace nel Vicino e nel Medio Oriente che consenta la realizzazione di ordinamenti giuridici legittimi, costituzionali, democratici, rispettosi dei diritti umani.

Occorre dunque che l'Europa dismetta ogni politica di guerra, di imperialismo, di colonialismo, di rapina, di razzismo, di negazione della dignita' umana di innumerevoli persone e di interi popoli.

Occorre dunque una politica europea di soccorso umanitario, di pace con mezzi di pace: la politica della nonviolenza che sola riconosce e promuove e difende i diritti umani di tutti gli esseri umani.

Salvare le vite e' il primo dovere.

*

La violenza assassina si contrasta salvando le vite.

La pace si costruisce abolendo la guerra.

La politica della nonviolenza richiede il disarmo e la smilitarizzazione.

La politica nonviolenta richiede la difesa civile non armata e nonviolenta, i corpi civili di pace, l'azione umanitaria, la cooperazione internazionale.

Salvare le vite e' il primo dovere.

*

Si coalizzino tutti gli stati democratici contro il terrorismo proprio ed altrui, contro il terrorismo delle organizzazioni criminali e degli stati.

Si coalizzino tutti gli stati democratici per la pace, il disarmo, la smilitarizzazione dei conflitti.

Si coalizzino tutti gli stati democratici per l'indispensabile aiuto umanitario a tutte le persone ed i popoli che ne hanno urgente bisogno.

Si coalizzino tutti gli stati democratici per contrastare le organizzazioni criminali con azioni di polizia adeguate, mirate a salvare le vite e alla sicurezza comune.

Si coalizzino tutti gli stati democratici per la civile convivenza di tutti i popoli e di tutti gli esseri umani.

Salvare le vite e' il primo dovere.

*

Cominci l'Italia.

Cominci l'Italia soccorrendo, accogliendo e assistendo tutte le persone in fuga dalla fame e dall'orrore, dalle dittature e dalla guerra.

Cominci l'Italia cessando di partecipare alle guerre.

Cominci l'Italia uscendo da alleanze militari terroriste e stragiste come la Nato.

Cominci l'Italia cessando di produrre  armi e di rifornirne regimi e poteri dittatoriali e belligeranti.

Cominci l'Italia abrogando tutte le infami misure razziste ancora vigenti nel nostro paese.

Cominci l'Italia con un'azione diplomatica, politica ed economica, e con aiuti umanitari adeguati a promuovere la costruzione di ordinamenti giuridici legittimi, costituzionali e democratici dalla Libia alla Siria.

Cominci l'Italia destinando a interventi di pace con mezzi di pace, ad azioni umanitarie nonviolente, i 72 milioni di euro del bilancio dello stato che attualmente ogni giorno sciaguratamente, scelleratamente destina all'apparato militare, alle armi, alla guerra.

Cominci l'Italia a promuovere una politica della sicurezza comune e del bene comune centrata sulla difesa popolare nonviolenta, sui corpi civili di pace, sulla legalita' che salva le vite.

Salvare le vite e' il primo dovere.

*

Ogni vittima ha il voto di Abele.

Alla barbarie occorre opporre la civilta'.

Alla violenza occorre opporre il diritto.

Alla distruzione occorre opporre la convivenza.

Al male occorre opporre il bene.

Contro tutti i terrorismi, contro tutte le guerre.

Salvare le vite e' il primo dovere.

 

3. REPETITA IUVANT. HIC ET NUNC, QUID AGENDUM

 

Occorre soccorrere, accogliere, assistere tutti gli esseri umani in fuga dalla fame e dalle guerre.

Occorre riconoscere a tutti gli esseri umani il diritto di giungere in modo legale e sicuro nel nostro paese.

Occorre andare a soccorrere e prelevare con mezzi di trasporto pubblici e gratuiti tutti i migranti lungo gli itinerari della fuga, sottraendoli agli artigli dei trafficanti.

Occorre un immediato ponte aereo di soccorso internazionale che prelevi i profughi direttamente nei loro paesi d'origine e nei campi collocati nei paesi limitrofi e li porti in salvo qui in Europa.

Occorre cessare di fare, fomentare, favoreggiare, finanziare le guerre che sempre e solo consistono nell'uccisione di esseri umani.

Occorre proibire la produzione e il commercio delle armi.

Occorre promuovere la pace con mezzi di pace.

Occorre cessare di rapinare interi popoli, interi continenti.

In Italia occorre abolire i campi di concentramento, le deportazioni, e le altre misure e pratiche razziste e schiaviste, criminali e criminogene, che flagrantemente confliggono con la Costituzione, con lo stato di diritto, con la democrazia, con la civilta'.

In Italia occorre riconoscere immediatamente il diritto di voto nelle elezioni amministrative a tutte le persone residenti.

In Italia occorre contrastare i poteri criminali, razzisti, schiavisti e assassini.

L'Italia realizzi una politica della pace e dei diritti umani, del disarmo e della smilitarizzazione, della legalita' che salva le vite, della democrazia che salva le vite, della civilta' che salva le vite.

L'Italia avvii una politica nonviolenta: contro la guerra e tutte le uccisioni, contro il razzismo e tutte le persecuzioni, contro il maschilismo e tutte le oppressioni. Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' e la biosfera.

Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.

Vi e' una sola umanita' in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera.

Salvare le vite e' il primo dovere.

Ogni vittima ha il volto di Abele.

 

4. INCONTRI. IL COMUNE DI RONCIGLIONE INCONTRA I RAPPRESENTANTI DELL'ASSOCIAZIONE ITALIANA MEDICI PER L'AMBIENTE E DELLA FEDERAZIONE ITALIANA MEDICI DI MEDICINA GENERALE SULLA SITUAZIONE DELLE ACQUE DEL LAGO DI VICO

[Dall'"Associazione italiana medici per l'ambiente" e dalla "Federazione italiana medici di medicina generale" di Viterbo riceviamo e diffondiamo.

Antonella Litta svolge l'attivita' di medico di medicina generale a Nepi (Vt). E' specialista in Reumatologia ed ha condotto una intensa attivita' di ricerca scientifica presso l'Universita' di Roma "la Sapienza" e contribuito alla realizzazione di uno tra i primi e piu' importanti studi scientifici italiani sull'interazione tra campi elettromagnetici e sistemi viventi, pubblicato sulla prestigiosa rivista "Clinical and Esperimental Rheumatology", n. 11, pp. 41-47, 1993. E' referente locale dell'Associazione italiana medici per l'ambiente (International Society of Doctors for the Environment - Italia) e per questa associazione e' responsabile e coordinatrice nazionale del gruppo di studio su "Trasporto aereo come fattore d'inquinamento ambientale e danno alla salute". E' referente per l'Ordine dei medici di Viterbo per l'iniziativa congiunta Fnomceo-Isde "Tutela del diritto individuale e collettivo alla salute e ad un ambiente salubre". Gia' responsabile dell'associazione Aires-onlus (Associazione internazionale ricerca e salute) e' stata organizzatrice di numerosi convegni medico-scientifici. Presta attivita' di medico volontario nei paesi africani. E' stata consigliera comunale. E' partecipe e sostenitrice di programmi di solidarieta' locali ed internazionali. E' impegnata nell'Associazione nazionale partigiani d'Italia (Anpi) a livello locale e provinciale. Fa parte di un comitato che promuove il diritto allo studio e il diritto all'abitare con iniziative di solidarieta' concreta. Presidente del Comitato "Nepi per la pace", e' impegnata in progetti di educazione alla pace, alla legalita', alla nonviolenza e al rispetto dell'ambiente. E' la portavoce del Comitato che si e' opposto vittoriosamente all'insensato ed illegale mega-aeroporto di Viterbo salvando la preziosa area naturalistica, archeologica e termale del Bullicame di dantesca memoria e che s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti. Come rappresentante dell'Associazione italiana medici per l'ambiente (Isde-Italia) ha promosso una rilevante iniziativa per il risanamento delle acque del lago di Vico e in difesa della salute della popolazione dei comuni circumlacuali. E' oggi in Italia figura di riferimento nella denuncia della presenza dell'arsenico nelle acque destinate al consumo umano, e nella proposta di iniziative specifiche e adeguate da parte delle istituzioni per la dearsenificazione delle acque e la difesa della salute della popolazione. Per il suo impegno in difesa di ambiente, salute e diritti alla dottoressa Antonella Litta e' stato attribuito il 6 marzo 2013 a Roma il prestigioso "Premio Donne, Pace e Ambiente Wangari Maathai" con la motivazione: "per l'impegno a tutela della salute dei cittadini e della salubrita' del territorio". Il 18 ottobre 2013 ad Arezzo in occasione delle settime "Giornate italiane mediche per l'ambiente" le e' stato conferito il prestigioso riconoscimento da parte della "International Society of Doctors for the Environment" con la motivazione: "per la convinta testimonianza, il costante impegno, l'attenzione alla formazione e all'informazione sulle principali problematiche nell'ambito dell'ambiente e della salute". Il 25 novembre 2013 a Salerno le e' stato attribuito il prestigioso Premio "Trotula de Ruggiero"]

 

Il sindaco e gli amministratori di Ronciglione hanno incontrato venerdi' 4 marzo 2016 la dottoressa Antonella Litta dell'Associazione italiana medici per l'ambiente - Isde e il dottor Luciano Sordini segretario della Fimmg (Federazione italiana medici di medicina generale) di Viterbo.

Tema dell'incontro la grave situazione ambientale del lago di Vico e il possibile e connesso rischio sanitario per le popolazioni di Ronciglione e Caprarola.

*

Presso il Comune di Ronciglione si e' svolto venerdi' 4 marzo 2016 un incontro sulla grave situazione ambientale del lago di Vico e il possibile e connesso rischio sanitario per le popolazioni residenti stabilmente nei comuni di Ronciglione e Caprarola.

Presenti all'incontro il Sindaco Alessandro Giovagnoli, la dottoressa Antonella Litta dell'Associazione italiana medici per l'ambiente - Isde (International Society of Doctors for the Environment), il dottor Luciano Sordini segretario della Fimmg (Federazione italiana medici di medicina generale) di Viterbo, gli assessori Marco Bondini, Mario Mengoni, Sergio Orlandi, l'architetto Nicoletta Gasperini e Luisa Moglia collaboratrice dell'Isde di Viterbo nelle attivita' territoriali di informazione e formazione su salute e ambiente.

Nel corso dell'incontro, nel quale sono state ripresentate e consegnate le precedenti segnalazioni dell'Isde su questa vicenda (l'ultima del 25 novembre 2015), si e' discusso circa gli interventi piu' adeguati ed urgenti da predisporre a tutela della salute dei cittadini e per risanare l'ecosistema del lago di Vico, patrimonio naturalistico per l'intero territorio viterbese e bene comune preziosissimo da risanare in quanto anche principale risorsa idrica per le popolazioni di Caprarola e Ronciglione.

Nella discussione sono state affrontate le cause del degrado della qualita' delle acque del lago, i possibili e connessi rischi sanitari e le diverse criticita' da superare relativamente agli attuali sistemi di potabilizzazione delle acque erogate ad uso umano.

E' emersa quindi la necessita' di monitoraggi piu' frequenti sulla qualita' delle acque dell'acquedotto comunale da prolungarsi da oggi e per almeno un anno, come metodo per una corretta verifica dell'efficacia del potabilizzatore attualmente in funzione.

A questo proposito la dottoressa Litta e il dottor Sordini hanno ribadito che come prima e fondamentale misura per la tutela della salute, e in applicazione del Principio di precauzione, sia da attuarsi la sospensione della captazione di acqua dal lago di Vico ad uso potabile e il contestuale reperimento di fonti alternative di approvvigionamento idrico per i cittadini fino alla completa realizzazione di una efficace, sicura e costante depurazione e potabilizzazione delle acque distribuite ad uso umano.

Il sindaco Giovagnoli si e' detto anche disponibile a chiedere alla Asl di Viterbo, di predisporre interventi sanitari tesi alla prevenzione e alla diagnosi precoce di malattie che possono essere correlate anche all'esposizione cronica a fattori tossici e cancerogeni presenti nelle acque del lago di Vico (monitoraggio di lungo periodo relativo allo stato di salute delle persone e in particolare dei bambini, avvio di nuovi servizi territoriali di prevenzione e il potenziamento di quelli esistenti).

Il dottor Sordini ha infine auspicato verifiche periodiche di tutte le azioni gia' predisposte e di quelle che si predisporranno a tutela della salute.

A conclusione dell'incontro anche l'impegno condiviso di organizzare prossimamente un incontro di formazione-informazione su queste problematiche.

 

5. INIZIATIVE. IL 17 APRILE IL REFERENDUM PER FERMARE LE TRIVELLAZIONI IN MARE: SI' ALLA DIFESA DELL'AMBIENTE, DELLA SALUTE, DEI DIRITTI

 

Si svolgera' il 17 aprile il referendum per fermare le trivellazioni in mare.

Occorre promuovere ovunque un'adeguata informazione, documentazione, coscientizzazione.

Occorre promuovere ovunque comitati per fermare le trivelle.

Si' alla difesa dell'ambiente, della salute, dei diritti.

 

6. RIFERIMENTI. COSTITUITO IL COMITATO NAZIONALE "VOTA SI' PER FERMARE LE TRIVELLE"

 

E' stato costituito il Comitato nazionale "Vota si' per fermare le trivelle".

Per informazioni cfr. il sito del "Coordinamento nazionale No Triv": www.notriv.com

Attenzione: al referendum del 17 aprile per votare contro le trivellazioni occorre votare si'.

 

7. INIZIATIVE. NO ALLO STRAVOLGIMENTO DELLA COSTITUZIONE: AL REFERENDUM DI OTTOBRE VOTIAMO NO AL GOLPE BIANCO

 

In tutta Italia si stanno costituendo i comitati locali per la democrazia costituzionale in vista del referendum che si svolgera' in ottobre.

Nel referendum di ottobre votiamo no al golpe bianco, votiamo no allo stravolgimento della Costituzione, votiamo no alla deriva autoritaria; difendiamo la democrazia, difendiamo l'ordinamento repubblicano nato dalla resistenza antifascista.

 

8. RIFERIMENTI. IL SITO DEL COORDINAMENTO PER LA DEMOCRAZIA COSTITUZIONALE

 

No allo stravolgimento della Costituzione.

Informazioni e materiali utili per il referendum di ottobre per impedire lo stravolgimento della Costituzione sono nel sito del Coordinamento per la democrazia costituzionale: http://coordinamentodemocraziacostituzionale.net

 

9. SEGNALAZIONI LIBRARIE

 

Letture

- Luigi Mascilli Migliorini (a cura di), L'eta' di Napoleone, Rcs, Milano 2016, pp. 168, euro 5,90 (in supplemento al "Corriere della sera").

*

Riletture

- Walter Binni, Saggi alfieriani, La Nuova Italia, Firenze 1969, Editori Riuniti, Roma 1981, pp. 296.

- Guido Nicastro, Vittorio Alfieri, Laterza, Roma-Bari 1979, pp. VI + 142.

*

Riedizioni

- Arnaldo Di Benedetto, Vincenza Perdichizzi, Alfieri, Salerno, Roma 2014, Rcs, Milano 2016, pp. 320, euro 6,90 (in supplemento al "Corriere della sera").

 

10. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

 

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.

Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:

1. l'opposizione integrale alla guerra;

2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;

3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;

4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.

Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.

Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

 

11. PER SAPERNE DI PIU'

 

Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it

Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 2278 del 5 marzo 2016

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