[Nonviolenza] Alle persone impegnate per la pace e i diritti umani una proposta di lettera da inviare ai mezzi d'informazione



 

ALLE PERSONE IMPEGNATE PER LA PACE E I DIRITTI UMANI UNA PROPOSTA DI LETTERA DA INVIARE AI MEZZI D'INFORMAZIONE

 

Carissime e carissimi,

vi proponiamo di inviare ai mezzi d'informazione locali e nazionali che riterrete possa essere utile raggiungere, una lettera con cui esprimere la richiesta che il governo receda dall'insensata, immorale e illegale decisione di inviare centinaia di soldati alla diga di Mosul.

Di seguito una traccia che potete ovviamente adattare come meglio credete.

E' opportuno utilizzare tutte le forme adeguate per far crescere l'informazione e la sensibilizzazione della popolazione e la pressione nonviolenta nei confronti del governo affinche' quella stoltissima e sciaguratissima decisione sia revocata.

Grazie fin d'ora per quanto vorrete e potrete fare.

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Un modello di lettera ai mezzi d'informazione

Spettabile redazione,

la decisione annunciata alcune settimane fa dal governo di inviare centinaia di soldati italiani alla diga di Mosul in Iraq e' un tragico errore, ed occorre convincere il governo a recedere da essa al piu' presto.

In primo luogo perche' i nostri soldati dislocati a brevissima distanza da una citta' controllata dall'Isis saranno esposti a un probabilissimo attentato terroristico; in secondo luogo perche' la loro presenza invece di essere di protezione per le maestranze, per l'impianto e per la popolazione dell'area circostante ed a valle, esporra' anch'essi a un gravissimo rischio di attentati; in terzo luogo perche' rendera' anche l'Italia un bersaglio primario di attentati terroristici stante la strategia dell'Isis (c'e' del metodo anche in questa criminale follia) di colpire la popolazione civile dei paesi occidentali impegnati con le proprie forze armate nei conflitti in corso nel Vicino e nel Medio Oriente; in quarto luogo perche' quella nostra presenza non solo non sara' utile alla necessaria lotta contro l'organizzazione terrorista e schiavista dell'Isis, ma al contrario favorira' la propaganda dei terroristi (che al loro uditorio ci presenteranno come "invasori crociati").

Sappiamo tutti che le guerre e le occupazioni militari non contrastano il terrorismo, ma lo fanno nascere e lo alimentano; e del resto le guerre stesse sono gia' terrorismo consistendo di stragi.

In Iraq l'Italia ha gia' subito una strage a Nassiriya; impediamo che quell'orrore accada di nuovo.

Il governo revochi quella decisione. Salvare le vite e' il primo dovere.

Distinti saluti,

Nome e cognome

luogo e data

Indirizzo del mittente

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Proposta formulata dal "Comitato nonviolento per la revoca della decisione governativa di inviare centinaia di soldati italiani alla diga di Mosul"

 

Viterbo, 10 gennaio 2016

 

Per ulteriori informazioni: "Comitato nonviolento per la revoca della decisione governativa di inviare centinaia di soldati italiani alla diga di Mosul", presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo, strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: comitatononviolento at gmail.com; comitatononviolento at outlook.it; comitato_nonviolento at libero.it