[Nonviolenza] Le due Rose. 4
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- Date: Thu, 10 Dec 2015 07:37:49 +0100 (CET)
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LE DUE ROSE
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La Rosa rossa contro la guerra
La Rosa bianca contro il nazismo
Per la pace e i diritti umani
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XVI)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100
Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it, centropacevt at gmail.com, web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
Numero 4 del 10 dicembre 2015
In questo numero:
1. Ed i bambini sterminati in mare
2. Contro tutti i terrorismi, contro tutte le guerre
3. Hic et nunc, quid agendum
4. Peppe Sini: Un tentativo del 2008
5. Femministe, ecologiste, nonviolente. Le liste dell'umana dignita' (febbraio 2008)
6. Perche' il naso stia fra gli occhi (febbraio 2008)
7. Subito le liste femministe, ecologiste, nonviolente (febbraio 2008)
8. Gli stragisti, i complici, e la resistenza possibile. Perche' sono necessarie le liste elettorali della sinistra della nonviolenza (febbraio 2008)
9. Per sostenere il centro antiviolenza "Erinna"
10. Segnalazioni librarie
1. EDITORIALE. ED I BAMBINI STERMINATI IN MARE
Ed i bambini sterminati in mare dalle antileggi europee che li condannano a morte.
E le persone che i bombardamenti estinguono.
I frutti totalitari e schiavisti delle guerre americane ed europee contro continenti interi.
L'esito ovvio della produzione, del commercio, dell'uso delle armi.
Il prodotto perfettissimo degli eserciti tutti.
Il ciclo del terrore ed i suoi dividendi.
Un diluvio di sangue, un infinito orrore.
*
Fermare la guerra e le stragi, abolire gli eserciti e le armi.
Salvare le vite di tutti gli esseri umani; tutti gli esseri umani soccorrere, accogliere, assistere.
La sola politica adeguata al compito dell'ora dell'umanita': la nonviolenza.
La democrazia risorge con la scelta della nonviolenza.
Il movimento delle oppresse e degli oppressi per la liberazione dell'umanita' risorge con la scelta della nonviolenza.
La promessa di civile convivenza del costituzionalismo moderno risorge con la scelta della nonviolenza.
L'ortopedia del camminare eretti risorge con la scelta della nonviolenza.
La nonviolenza e' l'antifascismo vivente.
La nonviolenza e' la via che sola invera la pace e la giustizia, l'empatia e la solidarieta', la responsabilita' e la condivisione.
*
Alle imminenti elezioni la lista della pace e dei diritti umani.
Alle imminenti elezioni la coalizione della pace e dei diritti umani.
Con il programma delle due Rose: la Rosa rossa contro la guerra; la Rosa bianca contro il nazismo.
2. REPETITA IUVANT. CONTRO TUTTI I TERRORISMI, CONTRO TUTTE LE GUERRE
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Ogni uccisione e' un crimine.
Non si puo' contrastare una strage commettendo un'altra strage.
Non si puo' contrastare il terrorismo con atti di terrorismo.
A tutti i terrorismi occorre opporsi.
Salvare le vite e' il primo dovere.
*
La guerra e' il terrorismo portato all'estremo.
Ogni guerra consiste di innumerevoli uccisioni.
La guerra e' un crimine contro l'umanita'.
Con la guerra gli stati divengono organizzazioni terroriste.
Con la guerra gli stati fanno nascere e crescere le organizzazioni terroriste.
A tutte le guerre occorre opporsi.
Salvare le vite e' il primo dovere.
*
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Un'organizzazione criminale va contrastata con un'azione di polizia da parte di ordinamenti giuridici legittimi.
La guerra impedisce l'azione di polizia necessaria.
Occorre dunque avviare un immediato processo di pace nel Vicino e nel Medio Oriente che consenta la realizzazione di ordinamenti giuridici legittimi, costituzionali, democratici, rispettosi dei diritti umani.
Occorre dunque che l'Europa dismetta ogni politica di guerra, di imperialismo, di colonialismo, di rapina, di razzismo, di negazione della dignita' umana di innumerevoli persone e di interi popoli.
Occorre dunque una politica europea di soccorso umanitario, di pace con mezzi di pace: la politica della nonviolenza che sola riconosce e promuove e difende i diritti umani di tutti gli esseri umani.
Salvare le vite e' il primo dovere.
*
La violenza assassina si contrasta salvando le vite.
La pace si costruisce abolendo la guerra.
La politica della nonviolenza richiede il disarmo e la smilitarizzazione.
La politica nonviolenta richiede la difesa civile non armata e nonviolenta, i corpi civili di pace, l'azione umanitaria, la cooperazione internazionale.
Salvare le vite e' il primo dovere.
*
Si coalizzino tutti gli stati democratici contro il terrorismo proprio ed altrui, contro il terrorismo delle organizzazioni criminali e degli stati.
Si coalizzino tutti gli stati democratici per la pace, il disarmo, la smilitarizzazione dei conflitti.
Si coalizzino tutti gli stati democratici per l'indispensabile aiuto umanitario a tutte le persone ed i popoli che ne hanno urgente bisogno.
Si coalizzino tutti gli stati democratici per contrastare le organizzazioni criminali con azioni di polizia adeguate, mirate a salvare le vite e alla sicurezza comune.
Si coalizzino tutti gli stati democratici per la civile convivenza di tutti i popoli e di tutti gli esseri umani.
Salvare le vite e' il primo dovere.
*
Cominci l'Italia.
Cominci l'Italia soccorrendo, accogliendo e assistendo tutte le persone in fuga dalla fame e dall'orrore, dalle dittature e dalla guerra.
Cominci l'Italia cessando di partecipare alle guerre.
Cominci l'Italia uscendo da alleanze militari terroriste e stragiste come la Nato.
Cominci l'Italia cessando di produrre armi e di rifornirne regimi e poteri dittatoriali e belligeranti.
Cominci l'Italia abrogando tutte le infami misure razziste ancora vigenti nel nostro paese.
Cominci l'Italia con un'azione diplomatica, politica ed economica, e con aiuti umanitari adeguati a promuovere la costruzione di ordinamenti giuridici legittimi, costituzionali e democratici dalla Libia alla Siria.
Cominci l'Italia destinando a interventi di pace con mezzi di pace, ad azioni umanitarie nonviolente, i 72 milioni di euro del bilancio dello stato che attualmente ogni giorno sciaguratamente, scelleratamente destina all'apparato militare, alle armi, alla guerra.
Cominci l'Italia a promuovere una politica della sicurezza comune e del bene comune centrata sulla difesa popolare nonviolenta, sui corpi civili di pace, sulla legalita' che salva le vite.
Salvare le vite e' il primo dovere.
*
Ogni vittima ha il voto di Abele.
Alla barbarie occorre opporre la civilta'.
Alla violenza occorre opporre il diritto.
Alla distruzione occorre opporre la convivenza.
Al male occorre opporre il bene.
Contro tutti i terrorismi, contro tutte le guerre.
Salvare le vite e' il primo dovere.
3. REPETITA IUVANT. HIC ET NUNC, QUID AGENDUM
Occorre soccorrere, accogliere, assistere tutti gli esseri umani in fuga dalla fame e dalle guerre.
Occorre riconoscere a tutti gli esseri umani il diritto di giungere in modo legale e sicuro nel nostro paese.
Occorre andare a soccorrere e prelevare con mezzi di trasporto pubblici e gratuiti tutti i migranti lungo gli itinerari della fuga, sottraendoli agli artigli dei trafficanti.
Occorre un immediato ponte aereo di soccorso internazionale che prelevi i profughi direttamente nei loro paesi d'origine e nei campi collocati nei paesi limitrofi e li porti in salvo qui in Europa.
Occorre cessare di fare, fomentare, favoreggiare, finanziare le guerre che sempre e solo consistono nell'uccisione di esseri umani.
Occorre proibire la produzione e il commercio delle armi.
Occorre promuovere la pace con mezzi di pace.
Occorre cessare di rapinare interi popoli, interi continenti.
In Italia occorre abolire i campi di concentramento, le deportazioni, e le altre misure e pratiche razziste e schiaviste, criminali e criminogene, che flagrantemente confliggono con la Costituzione, con lo stato di diritto, con la democrazia, con la civilta'.
In Italia occorre riconoscere immediatamente il diritto di voto nelle elezioni amministrative a tutte le persone residenti.
In Italia occorre contrastare i poteri criminali, razzisti, schiavisti e assassini.
L'Italia realizzi una politica della pace e dei diritti umani, del disarmo e della smilitarizzazione, della legalita' che salva le vite, della democrazia che salva le vite, della civilta' che salva le vite.
L'Italia avvii una politica nonviolenta: contro la guerra e tutte le uccisioni, contro il razzismo e tutte le persecuzioni, contro il maschilismo e tutte le oppressioni. Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' e la biosfera.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Vi e' una sola umanita' in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
4. DI SCHELETRI E DI ARMADI. PEPPE SINI: UN TENTATIVO DEL 2008
Tra la fine del 2007 e i primi mesi del 2008 fui uno dei promotori di un'iniziativa per la presentazione di liste della nonviolenza alle elezioni politiche.
Forse puo' essere utile rileggere oggi, in un contesto per piu' versi profondamente mutato, alcuni ragionamenti di allora cosi' come apparvero sul nostro notiziario.
5. HERI DICEBAMUS. FEMMINISTE, ECOLOGISTE, NONVIOLENTE. LE LISTE DELL'UMANA DIGNITA' (FEBBRAIO 2008)
Non cesseremo di ripeterlo, si vota sulla vita e sulla morte delle vittime della guerra che anche l'Italia mena.
Non cesseremo di ripeterlo, nessuno finga di non sapere che votando quei partiti che la guerra hanno votato quel crimine si assume.
Non cesseremo di ripeterlo, la guerra e' in corso, in corso son le stragi, il primo compito e' fermare la guerra e solo e' giusto votare liste che tutto contrastino della guerra, delle stragi e delle scelte e gli apparati e gli strumenti ad esse (ad essa guerra, ad esse stragi) intesi.
Chiediamo liste elettorali femministe, ecologiste, della nonviolenza. Chiediamo liste cui si possa dare un voto che non grondi nero sangue.
6. HERI DICEBAMUS. PERCHE' IL NASO STIA FRA GLI OCCHI (FEBBRAIO 2008)
Vorremmo che alle prossime elezioni politiche si presentassero ovunque possibile liste di candidate e candidati che abbiano fatto della scelta della nonviolenza (della scelta razionale ed esistenziale, dialogica e dialettica, contestuale e progressiva, relativa ed aperta, cosciente del limite e della contraddizione, sperimentale e conflittuale e creativa della nonviolenza) un criterio fondante dell'agire politico, un criterio componibile con diverse visioni del mondo, con diverse tradizioni di pensiero e di azione politica. Un criterio necessario per fronteggiare le complesse e tragiche sfide della realta' odierna, una realta' sociale e politica, economica ed ecologica, culturale e relazionale sempre piu' interconnessa, ma purtroppo fin qui interconnessa nel segno dell'oppressione e della devastazione, della violenza e della violazione della dignita' umana.
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"Liste della sinistra della nonviolenza", cosi' le abbiamo chiamate per semplificare, a marcare una differenza e un'opposizione rispetto a quella ex-sinistra che in questi ultimi anni ha governato accettando e sostenendo la guerra e il razzismo, la devastazione ambientale e l'oppressione di genere, lo sfruttamento delle persone e della natura in forme sempre piu' parossistiche e la violazione sempre piu' pervasiva di fondamentali diritti umani.
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Vorremmo che queste liste si caratterizzassero come femministe, essendo il femminismo la corrente calda e l'inveramento storico maggiore del criterio che proponiamo; ambientaliste, essendo la cura per il mondo vivente, per la casa di tutti, per la relazione con ogni alterita' l'estrinsecazione maggiore di quel "principio responsabilita'" che e' altra denominazione del criterio che proponiamo; e sinteticamente quindi come nonviolente in senso forte, nel senso della scelta concreta e coerente, rigorosa e cogente, inclusiva e aggettante, della proposta che Gandhi esprimeva coi termini ahimsa e satyagraha, l'opposizione alla violenza e la forza della verita'.
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Vorremmo che queste liste avessero un programma semplice su cui vi fosse un pieno consenso delle persone che ad esse dessero vita.
Un programma fondato sull'opposizione alla guerra, ai suo strumenti ed ai suoi apparati; sull'opposizione al patriarcato e al maschilismo, alle sue strutture e alle sue logiche; sull'opposizione all'ecocidio; sull'opposizione al razzismo; sull'opposizione allo sfruttamento alienante e onnicida che viola la dignita' umana, imbarbarisce la convivenza e devasta la biosfera.
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Questo programma puo' altresi' declinarsi, modo positivo, in forma di programma costruttivo che assuma ad esempio le scelte seguenti: disarmo, smilitarizzazione, corpi civili di pace; "50 e 50" di donne e di uomini in tutte le sedi istituzionali, per una democrazia paritaria e duale; proposta di un modello di sviluppo conviviale, sobrio e sostenibile e buone pratiche che lo inverino; riconoscimento di tutti i diritti umani a tutti gli esseri umani.
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Vorremmo che di questa proposta si discutesse ovunque possibile, e gia' questa discussione e' un fatto politico nuovo e grande. E' l'uscita delle persone amiche della nonviolenza dalla subalternita' in cui lungamente si e' preteso di ridurle, e' il recupero autocosciente di quella dimensione politica e di lotta senza di cui nonviolenza non si da', e' la ripresa della lezione autentica di Rosa Luxemburg e di Mohandas Gandhi, di Albert Luthuli e di Martin Luther King, di Virginia Woolf e di Simone Weil, di Hannah Arendt e di Marianella Garcia, di Chico Mendes e di Danilo Dolci, di Rigoberta Menchu' e di Vandana Shiva.
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Perche' il naso stia fra gli occhi lo spiega il fool a Lear sul finire dell'atto primo. E tu che leggi m'intendi.
7. HERI DICEBAMUS. SUBITO LE LISTE FEMMINISTE, ECOLOGISTE, NONVIOLENTE (FEBBRAIO 2008)
Il momento e' ora.
Ora si deve uscire dalla subalternita'.
Ora si deve portare l'esperienza e la riflessione del femminismo, dell'ecologia, della nonviolenza nelle istituzioni democratiche, dove si fanno le leggi, dove si decide della cosa pubblica.
Ogni attendismo e' ormai complicita'.
Il momento e' ora.
8. HERI DICEBAMUS. GLI STRAGISTI, I COMPLICI, E LA RESISTENZA POSSIBILE. PERCHE' SONO NECESSARIE LE LISTE ELETTORALI DELLA SINISTRA DELLA NONVIOLENZA (FEBBRAIO 2008)
Votare per gli stragisti della guerra afgana, per gli stragisti persecutori dei migranti, una persona onesta proprio non puo'.
Il dramma e' che tutti i partiti presenti in parlamento hanno votato per la guerra, tutti hanno votato per la persecuzione dei migranti, tutti hanno votato per il riarmo, tutti hanno votato per provvedimenti ecocidi.
E coloro che oggi presentano grotteschi appelli in forma di ridicole suppliche ai segretari di quei partiti hanno abdicato ad ogni eventualmente residua loro dignita', si confermano sudditi rassegnati, quando non cortigiani corrotti, ed in ogni caso complici: complici del superpartito della guerra e delle stragi, del razzismo e dell'ecocidio, del patriarcato e della violenza come metodo e come sistema.
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Vi e' un solo modo di contrastare questa catastrofe della democrazia, questa eversione dall'alto, questa continua e crescente violazione della legalita' costituzionale, questa deriva gangsteristica e devastatrice nel governo della cosa pubblica: occorre presentare alle elezioni politiche liste della sinistra della nonviolenza, ovvero liste femministe ed ecologiste, antirazziste e antimafia, antimilitariste e antiautoritarie, socialiste e libertarie, della solidarieta' e della responsabilita', del principio "tu non uccidere" preso sul serio, della rivendicazione di tutti i diritti umani per tutti gli esseri umani.
Liste della nonviolenza in cammino, liste in difesa della Costituzione nata dalla Resistenza, liste in difesa della biosfera e della civilta'.
Le liste di chi non si arrende, le liste di chi vuole salvare le vite.
Le liste delle persone che non si sono prostituite alla violenza dei potenti.
9. REPETITA IUVANT. PER SOSTENERE IL CENTRO ANTIVIOLENZA "ERINNA"
Per sostenere il centro antiviolenza delle donne di Viterbo "Erinna" i contributi possono essere inviati attraverso bonifico bancario intestato ad Associazione Erinna, Banca Etica, codice IBAN: IT60D0501803200000000287042.
O anche attraverso vaglia postale a "Associazione Erinna - Centro antiviolenza", via del Bottalone 9, 01100 Viterbo.
Per contattare direttamente il Centro antiviolenza "Erinna": tel. 0761342056, e-mail: e.rinna at yahoo.it, onebillionrisingviterbo at gmail.com, sito: http://erinna.it, facebook: associazioneerinna1998
Per destinare al Centro antiviolenza "Erinna" il 5 per mille inserire nell'apposito riquadro del modello per la dichiarazione dei redditi il seguente codice fiscale: 90058120560.
10. SEGNALAZIONI LIBRARIE
Letture
- Fernando Brancano, Russell. Conoscenza e felicita', Hachette, Milano 2015, pp. 140, euro 9,99.
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Riletture
- Lina Bolzoni e Marcella Tedeschi, Dalla scapigliatura al verismo, Laterza, Roma-Bari 1975, pp. VIII + 168.
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Riedizioni
- Renzo Biasion, Sagapo', Einaudi, Torino 1953, 2014, Il Giornale, Milano 2015, pp. XVI + 206, euro 7,60 (in supplemento al quotidiano "Il Giornale").
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LE DUE ROSE
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La Rosa rossa contro la guerra
La Rosa bianca contro il nazismo
Per la pace e i diritti umani
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XVI)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100
Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it, centropacevt at gmail.com, web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
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