[Nonviolenza] Telegrammi. 2156
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- Date: Mon, 2 Nov 2015 22:23:12 +0100 (CET)
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TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 2156 del 3 novembre 2015
Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XVI)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com
Sommario di questo numero:
1. Ricordate a Viterbo le vittime di tutte le guerre
2. Hic et nunc, quid agendum
3. Movimento Nonviolento, Peacelink, Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo, Associazione Antimafie Rita Atria: Un appello per il 4 novembre: "Ogni vittima ha il volto di Abele"
4. In memoria di Alberto Carocci, di Edward Carr, di Giuseppe Di Vittorio, di Olympe de Gouges, di Harriet Hardy Taylor, di Leo Loewenthal, di Alberto Manzi, di Marisa Musu, di Raimon Panikkar, di Alice S. Rossi, di Samuel Ruiz, di Luigi Salvatorelli
5. Segnalazioni librarie
6. La "Carta" del Movimento Nonviolento
7. Per saperne di piu'
1. COMMEMORAZIONI. RICORDATE A VITERBO LE VITTIME DI TUTTE LE GUERRE
Lunedi' 2 novembre 2015 una delegazione del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo si e' recata presso il cimitero cittadino ed ha reso omaggio alle vittime della guerra sostando in silenziosa meditazione dinanzi alle tombe e alle lapidi che ricordano alcune delle molte vittime della guerra li' sepolte.
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Successivamente, conclusa la visita ai sepolcri e lasciata l'area cimiteriale, il responsabile della struttura nonviolenta viterbese, Peppe Sini, ha dato lettura dell'appello "Ogni vittima ha il volto di Abele" promosso dal Movimento Nonviolento, da Peacelink, dal Centro di ricerca per la pace e i diritti umani e dall'Associazione Antimafie Rita Atria, appello che propone che "il 4 novembre si realizzino in tutte le citta' d'Italia commemorazioni nonviolente delle vittime di tutte le guerre, commemorazioni che siano anche solenne impegno contro tutte le guerre e le violenze. Affinche' il 4 novembre, anniversario della fine dell'"inutile strage" della prima guerra mondiale, cessi di essere il giorno in cui i poteri assassini irridono gli assassinati, e diventi invece il giorno in cui nel ricordo degli esseri umani defunti vittime delle guerre gli esseri umani viventi esprimono, rinnovano, inverano l'impegno affinche' non ci siano mai piu' guerre, mai piu' uccisioni, mai piu' persecuzioni".
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Dopo la lettura dell'appello il responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" ha letto anche un documento di solidarieta' con le persone migranti, "Hic et nunc, quid agendum", recante tra le altre le richieste al parlamento italiano di "riconoscere a tutti gli esseri umani il diritto di giungere in modo legale e sicuro nel nostro paese", di "abolire i campi di concentramento, le deportazioni, e le altre misure e pratiche razziste e schiaviste, criminali e criminogene, che flagrantemente confliggono con la Costituzione, con lo stato di diritto, con la democrazia, con la civilta'", di "riconoscere immediatamente il diritto di voto nelle elezioni amministrative a tutte le persone residenti".
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Concludendo l'iniziativa il responsabile della struttura nonviolenta viterbese ha riaffermato che il primo e fondamentale diritto di ogni essere umano e' il diritto alla vita; la guerra che sempre e solo consiste nell'uccisione di esseri umani viola quel primo e fondamentale diritto; la guerra e' quindi un crimine contro l'umanita'; abolire la guerra e' il primo dovere dell'umanita' intera. E poiche' la guerra si realizza attraverso gli eserciti e le armi, occorre abolire gli eserciti e le armi. L'umanita' ha bisogno della pace, e la pace ha bisogno della smilitarizzazione e del disarmo. Solo nella pace e' possibile realizzare pienamente giustizia e solidarieta', civile convivenza e adeguata condivisione dei beni; solo nella pace e' possibile il bene comune, la comune liberazione, l'eguaglianza dei diritti, il pieno dispiegarsi dell'aiuto reciproco. Oggi piu' che mai e' necessario il ripudio della violenza. Oggi piu' che mai e' necessario opporsi alla guerra e a tutte le uccisioni, al razzismo e a tutte le persecuzioni, al maschilismo e a tutte le oppressioni. Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' e la biosfera dalla catastrofe. Salvare le vite e' il primo dovere. Ogni vittima ha il volto di Abele.
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Ulteriori iniziative nonviolente di commemorazione delle vittime di tutte le guerre e di impegno per la pace e i diritti umani si svolgeranno a Viterbo ed in varie altre citta' italiane anche il 3 e il 4 novembre. A Viterbo in particolare le commemorazioni nonviolente promosse con il motto "Ogni vittima ha il volto di Abele" in occasione del 4 novembre sono ormai una tradizione che si ripete dal 2002.
2. REPETITA IUVANT. HIC ET NUNC, QUID AGENDUM
Occorre soccorrere, accogliere, assistere tutti gli esseri umani in fuga dalla fame e dalle guerre.
Occorre riconoscere a tutti gli esseri umani il diritto di giungere in modo legale e sicuro nel nostro paese.
Occorre andare a soccorrere e prelevare con mezzi di trasporto pubblici e gratuiti tutti i migranti lungo gli itinerari della fuga, sottraendoli agli artigli dei trafficanti.
Occorre un immediato ponte aereo di soccorso internazionale che prelevi i profughi direttamente nei loro paesi d'origine e nei campi collocati nei paesi limitrofi e li porti in salvo qui in Europa.
Occorre cessare di fare, fomentare, favoreggiare, finanziare le guerre che sempre e solo consistono nell'uccisione di esseri umani.
Occorre proibire la produzione e il commercio delle armi.
Occorre promuovere la pace con mezzi di pace.
Occorre cessare di rapinare interi popoli, interi continenti.
In Italia occorre abolire i campi di concentramento, le deportazioni, e le altre misure e pratiche razziste e schiaviste, criminali e criminogene, che flagrantemente confliggono con la Costituzione, con lo stato di diritto, con la democrazia, con la civilta'.
In Italia occorre riconoscere immediatamente il diritto di voto nelle elezioni amministrative a tutte le persone residenti.
In Italia occorre contrastare i poteri criminali, razzisti, schiavisti e assassini.
L'Italia realizzi una politica della pace e dei diritti umani, del disarmo e della smilitarizzazione, della legalita' che salva le vite, della democrazia che salva le vite, della civilta' che salva le vite.
L'Italia avvii una politica nonviolenta: contro la guerra e tutte le uccisioni, contro il razzismo e tutte le persecuzioni, contro il maschilismo e tutte le oppressioni. Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' e la biosfera.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Vi e' una sola umanita' in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
3. REPETITA IUVANT. MOVIMENTO NONVIOLENTO, PEACELINK E CENTRO DI RICERCA PER LA PACE E I DIRITTI UMANI DI VITERBO, ASSOCIAZIONE ANTIMAFIE RITA ATRIA: UN APPELLO PER IL 4 NOVEMBRE: "OGNI VITTIMA HA IL VOLTO DI ABELE"
4 novembre 2015: non festa, ma lutto.
Cento anni dopo: basta guerre. Un'altra difesa e' possibile.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
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Il Movimento Nonviolento, PeaceLink, il Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo e l'Associazione Antimafie Rita Atria lanciano per il 4 novembre l'iniziativa "Ogni vittima ha il volto di Abele", affinche' in ogni citta' si svolgano commemorazioni nonviolente delle vittime di tutte le guerre.
Proponiamo che il 4 novembre si realizzino in tutte le citta' d'Italia commemorazioni nonviolente delle vittime di tutte le guerre, commemorazioni che siano anche solenne impegno contro tutte le guerre e le violenze. Affinche' il 4 novembre, anniversario della fine dell'"inutile strage" della prima guerra mondiale, cessi di essere il giorno in cui i poteri assassini irridono gli assassinati, e diventi invece il giorno in cui nel ricordo degli esseri umani defunti vittime delle guerre gli esseri umani viventi esprimono, rinnovano, inverano l'impegno affinche' non ci siano mai piu' guerre, mai piu' uccisioni, mai piu' persecuzioni.
Queste iniziative di commemorazione e di impegno morale e civile devono essere rigorosamente nonviolente. Non devono dar adito ad equivoci o confusioni di sorta; non devono essere in alcun modo ambigue o subalterne; non devono prestare il fianco a fraintendimenti o mistificazioni. Queste iniziative di addolorato omaggio alle vittime della guerra e di azione concreta per promuovere la pace e difendere le vite, devono essere rigorosamente nonviolente. Occorre quindi che si svolgano in orari distanti e assolutamente distinti dalle ipocrite celebrazioni dei poteri armati, quei poteri che quelle vittime fecero morire. Ed occorre che si svolgano nel modo piu' austero, severo, solenne: depositando omaggi floreali dinanzi alle lapidi ed ai sacelli delle vittime delle guerre, ed osservando in quel frangente un rigoroso silenzio. Ovviamente prima e dopo e' possibile ed opportuno effettuare letture e proporre meditazioni adeguate, argomentando ampiamente e rigorosamente perche' le persone amiche della nonviolenza rendono omaggio alle vittime della guerra e perche' convocano ogni persona di retto sentire e di volonta' buona all'impegno contro tutte le guerre, e come questo impegno morale e civile possa concretamente limpidamente darsi. Dimostrando che solo opponendosi a tutte le guerre si onora la memoria delle persone che dalle guerre sono state uccise. Affermando il diritto e il dovere di ogni essere umano e la cogente obbligazione di ogni ordinamento giuridico democratico di adoperarsi per salvare le vite, rispettare la dignita' e difendere i diritti di tutti gli esseri umani.
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In particolare vogliamo sostenere la Campagna "Un'altra difesa e' possibile" che ha depositato in Parlamento la proposta di legge di iniziativa popolare per l'istituzione e il finanziamento del Dipartimento per la difesa civile, non armata e nonviolenta. Un Dipartimento che comprenda i Corpi civili di pace e l'Istituto di ricerche sulla pace e il disarmo e che abbia forme di interazione e collaborazione con il Dipartimento della Protezione civile, il Dipartimento dei Vigili del Fuoco ed il Dipartimento della Gioventu' e del Servizio Civile Nazionale. Si tratta di dare finalmente concretezza a cio' che prefiguravano i costituenti con il ripudio della guerra, e che gia' oggi e' previsto dalla legge e confermato dalla Corte costituzionale, cioe' la realizzazione di una difesa civile alternativa alla difesa militare, finanziata direttamente dai cittadini attraverso l'opzione fiscale in sede di dichiarazione dei redditi.
Obiettivo della Campagna e' quello di organizzare la difesa civile, non armata e nonviolenta - ossia la difesa della Costituzione e dei diritti civili e sociali che in essa sono affermati; la preparazione di mezzi e strumenti non armati di intervento nelle controversie internazionali; la difesa dell'integrita' della vita, dei beni e dell'ambiente dai danni che derivano dalle calamita' naturali, dal consumo di territorio e dalla cattiva gestione dei beni comuni - anziche' finanziare cacciabombardieri, sommergibili, portaerei e missioni di guerra, che lasciano il Paese indifeso dalle vere minacce che lo colpiscono e lo rendono invece minaccioso agli occhi del mondo. La Campagna vuole aprire un confronto pubblico per ridefinire i concetti di difesa, sicurezza, minaccia, dando centralita' alla Costituzione che "ripudia la guerra" (art. 11), afferma la difesa dei diritti di cittadinanza ed affida ad ogni cittadino il "dovere della difesa della patria" (art. 52).
Per informazioni sulla Campagna "Un'altra difesa e' possibile" si veda al sito www.difesacivilenonviolenta.org La segreteria della Campagna e' presso il Movimento Nonviolento.
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A tutte le persone amiche della nonviolenza chiediamo di diffondere questa proposta e contribuire a questa iniziativa. Contro tutte le guerre, contro tutte le uccisioni, contro tutte le persecuzioni. Per la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.
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Movimento Nonviolento
per contatti: via Spagna 8, 37123 Verona, tel. e fax 0458009803, e-mail: an at nonviolenti.org, sito: www.nonviolenti.org e www.azionenonviolenta.it
PeaceLink
per contatti: e-mail: info at peacelink.it, sito: www.peacelink.it
Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo
per contatti: e-mail: nbawac at tin.it, web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
Associazione Antimafie Rita Atria
per contatti: e-mail: abruzzo at ritaatria.it, sito: www.ritaatria.it
4. ANNIVERSARI. IN MEMORIA DI ALBERTO CAROCCI, DI EDWARD CARR, DI GIUSEPPE DI VITTORIO, DI OLYMPE DE GOUGES, DI HARRIET HARDY TAYLOR, DI LEO LOEWENTHAL, DI ALBERTO MANZI, DI MARISA MUSU, DI RAIMON PANIKKAR, DI ALICE S. ROSSI, DI SAMUEL RUIZ, DI LUIGI SALVATORELLI
Ricorre oggi, 3 novembre, l'anniversario della nascita di Alberto Carocci (Firenze, 3 novembre 1904 - Roma, 8 maggio 1972), della scomparsa di Edward Carr (Londra, 28 giugno 1892 - 3 novembre 1982), della scomparsa di Giuseppe Di Vittorio (Cerignola, 11 agosto 1892 - Lecco, 3 novembre 1957), della scomparsa di Olympe de Gouges (Montauban, 7 maggio 1748 - Parigi, 3 novembre 1793), della scomparsa di Harriet Hardy Taylor (Londra, 8 ottobre 1807 - Avignone, 3 novembre 1858), della nascita di Leo Loewenthal (Francoforte, 3 novembre 1900 - Berkeley, 23 gennaio 1993), della nascita di Alberto Manzi (Roma, 3 novembre 1924 - Pitigliano, 4 dicembre 1997), della scomparsa di Marisa Musu (Roma, 18 aprile 1925 - 3 novembre 2002), della nascita di Raimon Panikkar (Barcellona, 3 novembre 1918 - Tavertet, 26 agosto 2010), della scomparsa di Alice S. Rossi (New York, 24 settembre 1922 - Northampton, 3 novembre 2009), della nascita di Samuel Ruiz (Irapuato, 3 novembre 1924 - Citta' del Messico, 24 gennaio 2011),della scomparsa di Luigi Salvatorelli (Marsciano, 11 marzo 1886 - Roma, 3 novembre 1974).
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Anche nel ricordo di Alberto Carocci, di Edward Carr, di Giuseppe Di Vittorio, di Olympe de Gouges, di Harriet Hardy Taylor, di Leo Loewenthal, di Alberto Manzi, di Marisa Musu, di Raimon Panikkar, di Alice S. Rossi, di Samuel Ruiz, di Luigi Salvatorelli, proseguiamo nell'azione nonviolenta per la pace e i diritti umani; contro la guerra e tutte le uccisioni, contro il razzismo e tutte le persecuzioni, contro il maschilismo e tutte le oppressioni.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Vi e' una sola umanita' in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' e la biosfera.
5. SEGNALAZIONI LIBRARIE
Letture
- Umberto Eco e Riccardo Fedriga (a cura di), Storia della filosofia, Gruppo Editoriale L'Espresso, Roma 2015, vol. 8. Il Novecento: filosofie e scienze, pp. 408, euro 9,90.
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Riletture
- Franco Baratta (a cura di), Guida alla biblioteca di classe, Editori Riuniti, Roma 1977, pp. 528.
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Riedizioni
- Augusto Bianchi Rizzi, Montse', Mursia, Milano 2014, Il sole 24 ore, Milano 2015, pp. 80, euro 0,50 (in supplemento al quotidiano "Il sole 24 ore").
6. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO
Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.
Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:
1. l'opposizione integrale alla guerra;
2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;
3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;
4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.
Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.
Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.
7. PER SAPERNE DI PIU'
Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it
Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
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