[Nonviolenza] Ogni vittima ha il volto di Abele. 126
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- Date: Mon, 5 Oct 2015 14:21:54 +0200 (CEST)
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OGNI VITTIMA HA IL VOLTO DI ABELE
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XVI)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100
Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it, centropacevt at gmail.com, web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
Numero 126 del 5 ottobre 2015
In questo numero:
1. Giobbe Santabarbara: Per qualche giorno le televisioni
2. Movimento Nonviolento, Peacelink e Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo: Un appello per il 4 novembre: "Ogni vittima ha il volto di Abele"
3. Verso la "Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne" del 25 novembre
4. Per sostenere il centro antiviolenza "Erinna"
5. Alcune testimonianze dalla marcia Perugia-Assisi del 19 ottobre 2014 (con due aggiunte)
6. La nostra marcia
7. Benito D'Ippolito: Il lamento del vecchio
8. Corinzio Piegapini: La marcia pure 'st'anno e' 'nnata bbene
9. Giacomo Dervicanto: Me piace fa' la marcia de la pace
10. Orangio Macacchi: Deretro a 'sto lenzolo arcobbaleno
11. Bricchio Birocchi: La marcia da Peruggia fin'a Assisi
12. Aggiunta prima. Mattinata di sole a Roma (2014)
13. Aggiunta seconda. Breve litania della nonviolenza (2010)
1. LA PROSA DEL MONDO. GIOBBE SANTABARBARA: PER QUALCHE GIORNO LE TELEVISIONI
Per qualche giorno le televisioni
piangeranno le vittime afgane
morte nell'ospedale degli occidentali
dagli occidentali bombardato.
Poi tutto sara' dimenticato
continuera' il grande gioco
nel silenzio i papaveri crescono meglio
il mercato mondiale ha bisogno di oppio
tutto funziona nel migliore dei modi
nel migliore dei mondi possibili.
La morte di gente che non parla inglese
conta meno della morte di un cane
neppure i cani parlano inglese
ma fanno la guardia si contentano dell'osso
gli esseri umani invece
che non si rassegnano alla schiavitu'
angustiano molto i signori padroni.
Questa eruzione di sangue dai corpi
che come apriscatole aprono le bombe
i coltelli il merletto dei mitra il raffio
nella tonnara di uomini e donne
la quotazione in borsa degli ettolitri di sangue
le condanne a morte scritte sul libretto degli assegni
il ciclo espansivo del mercato trainato
dall'industria delle armi e degli schiavi
la guerra come modello di sviluppo
e vagoni di cenere dall'immenso crematorio
a fecondare i terreni in cui piantare
nuovi denti di drago parole vuote.
Ancora una volta ti chiedi che fare
e che devi fare tu gia' lo sai
abolire la guerra gli eserciti le armi
salvare le vite le misere vite
delle persone che presto svaniscono
salvare le vite e' il primo dovere
abolire la guerra gli eserciti le armi.
*
Occorre cessare di fare, fomentare, favoreggiare, finanziare le guerre
che sempre e solo consistono nell'uccisione di esseri umani.
Occorre proibire la produzione e il commercio delle armi.
Occorre promuovere la pace con mezzi di pace.
Occorre cessare di rapinare interi popoli, interi continenti.
Ed occorre soccorrere, accogliere, assistere tutti
gli esseri umani in fuga dalla fame
e dalle guerre.
Occorre riconoscere a tutti
gli esseri umani il diritto di giungere
in modo legale e sicuro nel nostro paese.
Occorre andare a soccorrere e prelevare
con mezzi di trasporto pubblici e gratuiti tutti
i migranti lungo gli itinerari della fuga
sottraendoli agli artigli dei trafficanti.
Occorre un immediato ponte aereo di soccorso
internazionale che prelevi i profughi
direttamente nei loro paesi d'origine e nei campi
collocati nei paesi limitrofi e li porti
in salvo qui in Europa.
In Italia occorre abolire i campi di concentramento le deportazioni
e le altre misure e pratiche razziste e schiaviste criminali e criminogene
che flagrantemente confliggono con la Costituzione con lo stato di diritto
con la democrazia con la civilta'.
In Italia occorre riconoscere immediatamente
il diritto di voto nelle elezioni amministrative
a tutte le persone residenti.
In Italia occorre contrastare i poteri criminali, razzisti, schiavisti e assassini.
L'Italia realizzi una politica della pace e dei diritti umani
del disarmo e della smilitarizzazione
della legalita' che salva le vite
della democrazia che salva le vite
della civilta' che salva le vite.
L'Italia avvii una politica nonviolenta
contro la guerra e tutte le uccisioni
contro il razzismo e tutte le persecuzioni
contro il maschilismo e tutte le oppressioni.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' e la biosfera.
Ogni essere umano ha diritto alla vita alla dignita' alla solidarieta'.
Vi e' una sola umanita'
in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
2. REPETITA IUVANT. MOVIMENTO NONVIOLENTO, PEACELINK E CENTRO DI RICERCA PER LA PACE E I DIRITTI UMANI DI VITERBO: UN APPELLO PER IL 4 NOVEMBRE: "OGNI VITTIMA HA IL VOLTO DI ABELE"
[Riproponiamo l'appello promosso gia' negli scorsi anni da Movimento Nonviolento, Peacelink e Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo per il 4 novembre: "Ogni vittima ha il volto di Abele"]
Intendiamo proporre per il 4 novembre l'iniziativa nonviolenta "Ogni vittima ha il volto di Abele".
Proponiamo che il 4 novembre si realizzino in tutte le citta' d'Italia commemorazioni nonviolente delle vittime di tutte le guerre, commemorazioni che siano anche solenne impegno contro tutte le guerre e le violenze.
Affinche' il 4 novembre, anniversario della fine dell'"inutile strage" della prima guerra mondiale, cessi di essere il giorno in cui i poteri assassini irridono gli assassinati, e diventi invece il giorno in cui nel ricordo degli esseri umani defunti vittime delle guerre gli esseri umani viventi esprimono, rinnovano, inverano l'impegno affinche' non ci siano mai piu' guerre, mai piu' uccisioni, mai piu' persecuzioni.
Queste iniziative di commemorazione e di impegno morale e civile devono essere rigorosamente nonviolente. Non devono dar adito ad equivoci o confusioni di sorta; non devono essere in alcun modo ambigue o subalterne; non devono prestare il fianco a fraintendimenti o mistificazioni. Queste iniziative di addolorato omaggio alle vittime della guerra e di azione concreta per promuovere la pace e difendere le vite, devono essere rigorosamente nonviolente.
Occorre quindi che si svolgano in orari distanti e assolutamente distinti dalle ipocrite celebrazioni dei poteri armati, quei poteri che quelle vittime fecero morire.
Ed occorre che si svolgano nel modo piu' austero, severo, solenne: depositando omaggi floreali dinanzi alle lapidi ed ai sacelli delle vittime delle guerre, ed osservando in quel frangente un rigoroso silenzio.
Ovviamente prima e dopo e' possibile ed opportuno effettuare letture e proporre meditazioni adeguate, argomentando ampiamente e rigorosamente perche' le persone amiche della nonviolenza rendono omaggio alle vittime della guerra e perche' convocano ogni persona di retto sentire e di volonta' buona all'impegno contro tutte le guerre, e come questo impegno morale e civile possa concretamente limpidamente darsi. Dimostrando che solo opponendosi a tutte le guerre si onora la memoria delle persone che dalle guerre sono state uccise. Affermando il diritto e il dovere di ogni essere umano e la cogente obbligazione di ogni ordinamento giuridico democratico di adoperarsi per salvare le vite, rispettare la dignita' e difendere i diritti di tutti gli esseri umani.
A tutte le persone amiche della nonviolenza chiediamo di diffondere questa proposta e contribuire a questa iniziativa.
Contro tutte le guerre, contro tutte le uccisioni, contro tutte le persecuzioni.
Per la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.
Movimento Nonviolento, per contatti: via Spagna 8, 37123 Verona, tel. 0458009803, fax: 0458009212, e-mail: an at nonviolenti.org, sito: www.nonviolenti.org
Peacelink, per contatti: e-mail: info at peacelink.it, sito: www.peacelink.it
Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo, per contatti: e-mail: nbawac at tin.it e centropacevt at gmail.com, web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
3. REPETITA IUVANT. VERSO LA "GIORNATA INTERNAZIONALE PER L'ELIMINAZIONE DELLA VIOLENZA CONTRO LE DONNE" DEL 25 NOVEMBRE
Si svolge il 25 novembre la "Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne".
Ovunque si realizzino iniziative.
Ovunque si contrasti la violenza maschilista e patriarcale.
Ovunque si sostengano i centri antiviolenza delle donne.
Ovunque si educhi e si lotti per sconfiggere la violenza maschilista e patriarcale, prima radice di tutte le altre violenze.
4. REPETITA IUVANT. PER SOSTENERE IL CENTRO ANTIVIOLENZA "ERINNA"
Per sostenere il centro antiviolenza delle donne di Viterbo "Erinna" i contributi possono essere inviati attraverso bonifico bancario intestato ad Associazione Erinna, Banca Etica, codice IBAN: IT60D0501803200000000287042.
O anche attraverso vaglia postale a "Associazione Erinna - Centro antiviolenza", via del Bottalone 9, 01100 Viterbo.
Per contattare direttamente il Centro antiviolenza "Erinna": tel. 0761342056, e-mail: e.rinna at yahoo.it, onebillionrisingviterbo at gmail.com, sito: http://erinna.it
Per destinare al Centro antiviolenza "Erinna" il 5 per mille inserire nell'apposito riquadro del modello per la dichiarazione dei redditi il seguente codice fiscale: 90058120560.
5. REPETITA IUVANT. ALCUNE TESTIMONIANZE DALLA MARCIA PERUGIA-ASSISI DEL 19 OTTOBRE 2014 (CON DUE AGGIUNTE)
Riproponiamo di seguito alcune testimonianza dalla marcia Perugia-Assisi del 19 ottobre 2014 che abbiamo gia' pubblicato lo scorso anno.
6. REPETITA IUVANT. LA NOSTRA MARCIA
La marcia della pace Perugia-Assisi che si e' svolta il 19 ottobre ancora una volta ha espresso in modo chiaro ed inequivocabile il suo forte messaggio contro la guerra e tutte le uccisioni; contro il razzismo e tutte le persecuzioni; contro il maschilismo e tutte le oppressioni; per la pace, il disarmo, la smilitarizzazione; per la vita, la dignita', i diritti di tutti gli esseri umani; per la nonviolenza che sola puo' salvare l'umanita'.
La marcia della pace ancora una volta denuncia le infami vigenti politiche assassine e chiede al governo fedifrago e al parlamento complice di tornare immediatamente al rispetto della Costituzione repubblicana che ripudia la guerra e difende la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani.
Questa e' stata ancora una volta la verita' della marcia della pace: disarmista, antimilitarista, nonviolenta; femminista, ecologista, nonviolenta; antirazzista, antitotalitaria, nonviolenta; anticolonialista, antimperialista, nonviolenta; socialista, libertaria, nonviolenta.
La marcia della pace Perugia-Assisi e' Rosa Luxemburg vivente.
La marcia della pace Perugia-Assisi e' Aldo Capitini vivente.
La marcia della pace Perugia-Assisi e' la nonviolenza in cammino.
Oppresse e oppressi di tutti i paesi, unitevi.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.
7. REPETITA IUVANT. BENITO D'IPPOLITO: IL LAMENTO DEL VECCHIO
I miei maestri sono tutti morti
divenni vecchio tra le sconfitte
ho sempre saputo che nulla
conta oltre questo: salvare
le vite.
Il mondo in cui vissi e' scomparso
nessuna sa piu' la mia lingua
ho sempre saputo che solo
questo conta: salvare le vite.
Dei miei fallimenti non so darmi pace
nessuna mai ebbi speranza
sempre volli fare l'unica cosa giusta:
salvare le vite.
E' quasi l'alba. Esco di casa
per incamminarmi una volta ancora
sulla strada che da Perugia porta
ad Assisi.
Ovunque i padroni mangiano il cuore
dei loro operai, ovunque
le classi proprietarie controllano
le catene dell'umanita' loro schiava
ovunque le truppe imperiali
menano strage ancora.
Penso ancora i miei veri pensieri
sono felice di essere vivo
la lotta
continua.
8. REPETITA IUVANT. CORINZIO PIEGAPINI: LA MARCIA PURE 'ST'ANNO E' 'NNATA BBENE
La marcia pure 'st'anno e' 'nnata bbene.
La gente era pasciuta e benvestita
strillava "no a la morte e ssi' a la vita",
"volemo tutte ave' le panze piene".
Vedessi tu cche sciccherie e cche scene
pareva de trovasse a la partita:
"Evviva Santa Rosa e Ssanta Rita",
"s'ha da fa' ssolo quer che ce convene".
E io co' Cencio semo ite 'n giro
a 'mbraccica' la ggente e 'lleggerilla
de' pesi de la vita ar giorno d'oggi.
Emo ricorto n' sacco de reloggi,
de portafoji e pure quarche spilla,
tre catenine d'oro e 'n par de bbiro.
9. REPETITA IUVANT. GIACOMO DERVICANTO: ME PIACE FA' LA MARCIA DE LA PACE
Me piace fa' la marcia de la pace
me porto la merenna ne la sacca
er fiasco e tutta quanta l'artra cacca
la marcia de la pace a mme mme piace.
Cio' 'r pane, l'ova, l'ajo, le spinace
la robba che s'affetta e che se 'nsacca
la ciccia o sia de porco o sia de vacca
lessa bbollita a rosto o a la brace.
E ppe' llubbrificasse 'r gargarozzo
mentre che lemme lemme camminamo
je damo ggiu' a scolasse 'n ber barlozzo
e 'ntanto "A li mortacci" je strillamo
"de li zzozzoni de 'sto monno zzozzo".
L'umanita' mo' ssi' che la sarvamo.
10. REPETITA IUVANT. ORANGIO MACACCHI: DERETRO A 'STO LENZOLO ARCOBBALENO
Deretro a 'sto lenzolo arcobbaleno
diceveno 'sta marcia ade' 'no sballo
'na passeggiata, 'n giocherello, 'n ballo
serv'a sarva' la pace, gnentemeno!
Piu' ciaripenzo e ppiu' me ciavveleno.
Primo: faceva propio troppo callo.
Seconno: n'ze potrebbe fa' a ccavallo?
se riva prima e sse fatica meno.
Pe' tterzo: 'nvece d'esse 'na spianata
l'urtimo pezzo t'ha' d'arrampica'
e que' ade' propio 'na gran carognata.
Te ggiuro, si mme capita a 'ncontra'
a quello che cia' avuto 'sta penzata
je meno, che lo possin' ammazza'.
11. REPETITA IUVANT. BRICCHIO BIROCCHI: LA MARCIA DA PERUGGIA FIN'A ASSISI
La marcia da Peruggia fin'a Assisi
ade' 'na cosa, fiji mii, gajarda
se parte co' li bbotti de bombarda
se riva che ce vo' 'na flebboclisi.
Ar via 'ndo te ggiri so' ssorrisi:
nun ce se crede come che sse barda
la ggente: ce se mette la coccarda
se tignono de 'mpiastri su li visi
e vvia de gran galoppo pe' la scesa
che dda Peruggia esce a la campagna.
E ppoi se 'ntosta subbito l'impresa
se suda e nun se bbeve e nun se magna
se strilla e sse smadonna a la distesa:
a 'ffa la pace e' 'na fatica cagna.
12. REPETITA IUVANT. AGGIUNTA PRIMA. MATTINATA DI SOLE A ROMA (2014)
Noi siamo le oppresse e gli oppressi,
l'umanita' dolente.
Noi che facciamo tutto, noi siamo resi niente.
Da ora in poi mai piu'
subire iniquita':
siam l'internazionale futura umanita'.
Noi siamo la classe operaia,
l'umanita' alienata.
E merce tra le merci veniamo incatenata.
Da ora in poi mai piu'
subire crudelta':
siam l'internazionale futura umanita'.
Noi siamo le schiave e gli schiavi,
l'umanita' abbrutita.
Nutriti di frustate la nostra non e' vita.
Da ora in poi mai piu'
subire l'empieta':
siam l'internazionale futura umanita'.
Ed ecco, noi siamo persone
che si son ribellate.
Spezzando le catene ci siamo sollevate.
Da ora in poi mai piu'
subire la vilta':
siam l'internazionale futura umanita'.
13. REPETITA IUVANT. AGGIUNTA SECONDA. BREVE LITANIA DELLA NONVIOLENZA (2010)
La nonviolenza non e' la luna nel pozzo.
La nonviolenza non e' la pappa nel piatto.
La nonviolenza non e' il galateo del pappagallo.
La nonviolenza e' la lotta contro la violenza.
La nonviolenza non e' la ciancia dei rassegnati.
La nonviolenza non e' il bignami degli ignoranti.
La nonviolenza non e' il giocattolo degli intellettuali.
La nonviolenza e' la lotta contro la violenza.
La nonviolenza non e' il cappotto di Gogol.
La nonviolenza non e' il cavallo a dondolo dei generali falliti.
La nonviolenza non e' la Danimarca senza il marcio.
La nonviolenza e' la lotta contro la violenza.
La nonviolenza non e' l'ascensore senza bottoni.
La nonviolenza non e' il colpo di carambola.
La nonviolenza non e' l'applauso alla fine dell'atto terzo.
La nonviolenza e' la lotta contro la violenza.
La nonviolenza non e' il museo dell'esotismo.
La nonviolenza non e' il salotto dei perdigiorno.
La nonviolenza non e' il barbiere di Siviglia.
La nonviolenza e' la lotta contro la violenza.
La nonviolenza non e' la spiritosaggine degli impotenti.
La nonviolenza non e' la sala dei professori.
La nonviolenza non e' il capello senza diavoli.
La nonviolenza e' la lotta contro la violenza.
La nonviolenza non e' il ricettario di Mamma Oca.
La nonviolenza non e' l'albero senza serpente.
La nonviolenza non e' il piagnisteo di chi si e' arreso.
La nonviolenza e' la lotta contro la violenza.
La nonviolenza non e' la quiete dopo la tempesta.
La nonviolenza non e' il bicchiere della staffa.
La nonviolenza non e' il vestito di gala.
La nonviolenza e' la lotta contro la violenza.
La nonviolenza non e' il sapone con gli gnocchi.
La nonviolenza non e' il film al rallentatore.
La nonviolenza non e' il semaforo sempre verde.
La nonviolenza e' la lotta contro la violenza.
La nonviolenza non e' il jolly pescato nel mazzo.
La nonviolenza non e' il buco senza la rete.
La nonviolenza non e' il fiume dove ti bagni due volte.
La nonviolenza e' la lotta contro la violenza.
La nonviolenza non e' l'abracadabra degli stenterelli.
La nonviolenza non e' il cilindro estratto dal coniglio.
La nonviolenza non e' il coro delle mummie del gabinetto.
La nonviolenza e' la lotta contro la violenza.
La nonviolenza non e' niente che si veda in televisione.
La nonviolenza non e' niente che si insegni dalle cattedre.
La nonviolenza non e' niente che si serva al bar.
La nonviolenza e' solo la lotta contro la violenza.
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OGNI VITTIMA HA IL VOLTO DI ABELE
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XVI)
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