[Nonviolenza] Verso il 2 ottobre. 29



 

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VERSO IL 2 OTTOBRE

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Per la Giornata internazionale della nonviolenza

Supplemento del notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino" (anno XVI)

Numero 29 del 9 settembre 2015

 

In questo numero:

1. "Viterbo oltre il muro" solidale con i migranti e contro la guerra

2. La Giornata della nonviolenza a Viterbo lo scorso anno. La citta' ringrazia Umbertina Amadio, Osvaldo Ercoli, Anna Maghi e don Dante Bernini (2014)

3. L'11 settembre a Venezia ed ovunque in Italia la "marcia delle donne e degli uomini scalzi". E necessaria un'aggiunta nonviolenta

4. Verso la "Giornata internazionale della nonviolenza" il 2 ottobre

5. Bozza di lettera agli istituti scolastici

6. Bozza di lettera agli enti locali

7. Bozza di lettera alle associazioni democratiche

8. Bozza di lettera ai mezzi d'informazione

9. Movimento Nonviolento, Peacelink e Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo: Un appello per il 4 novembre: "Ogni vittima ha il volto di Abele"

10. Verso la "Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne" il 25 novembre

11. Per sostenere il centro antiviolenza "Erinna"

 

1. APPELLI. "VITERBO OLTRE IL MURO" SOLIDALE CON I MIGRANTI E CONTRO LA GUERRA

[Riceviamo e diffondiamo]

 

Il gruppo di formazione e informazione nonviolenta "Viterbo oltre il muro" esprime ancora una volta la sua solidarieta' con i migranti e la sua opposizione alla guerra.

Esprime adesione e sostegno alla "marcia delle donne e degli uomini scalzi" che si svolgera' in molte citta' italiane l'11 settembre; ed esprime partecipazione ed impegno per la "Giornata internazionale della nonviolenza" promossa dall'Onu che si svolgera' il 2 ottobre nell'anniversario della nascita di Gandhi.

*

Allegato primo: l'appello per l'iniziativa dell'11 settembre ed i primi firmatari, con un'aggiunta nonviolenta

1. L'appello

"E' arrivato il momento di decidere da che parte stare. E' vero che non ci sono soluzioni semplici e che ogni cosa in questo mondo e' sempre piu' complessa. Ma per affrontare i cambiamenti epocali della storia e' necessario avere una posizione, sapere quali sono le priorita' per poter prendere delle scelte.

Noi stiamo dalla parte degli uomini scalzi. Di chi ha bisogno di mettere il proprio corpo in pericolo per poter sperare di vivere o di sopravvivere. E' difficile poterlo capire se non hai mai dovuto viverlo. Ma la migrazione assoluta richiede esattamente questo: spogliarsi completamente della propria identita' per poter sperare di trovarne un'altra. Abbandonare tutto, mettere il proprio corpo e quello dei tuoi figli dentro ad una barca, ad un tir, ad un tunnel e sperare che arrivi integro al di la', in un ignoto che ti respinge, ma di cui tu hai bisogno.

Sono questi gli uomini scalzi del XXI secolo e noi stiamo con loro. Le loro ragioni possono essere coperte da decine di infamie, paure, minacce, ma e' incivile e disumano non ascoltarle.

La Marcia degli Uomini Scalzi parte da queste ragioni e inizia un lungo cammino di civilta'. E' l'inizio di un percorso di cambiamento che chiede a tutti gli uomini e le donne del mondo globale di capire che non e' in alcun modo accettabile fermare e respingere chi e' vittima di ingiustizie militari, religiose o economiche che siano.

Non e' pensabile fermare chi scappa dalle ingiustizie, al contrario aiutarli significa lottare contro quelle ingiustizie. Dare asilo a chi scappa dalle guerre, significa ripudiare la guerra e costruire la pace.

Dare rifugio a chi scappa dalle discriminazioni religiose, etniche o di genere, significa lottare per i diritti e le liberta' di tutte e tutti.

Dare accoglienza a chi fugge dalla poverta', significa non accettare le sempre crescenti disuguaglianze economiche e promuovere una maggiore redistribuzione di ricchezze.

Venerdi' 11 settembre lanciamo da Venezia la Marcia delle Donne e degli Uomini Scalzi. In centinaia cammineremo scalzi fino al cuore della Mostra Internazionale di Arte Cinematografica. Ma invitiamo tutti ad organizzarne in altre citta' d'Italia e d'Europa.

Per chiedere con forza i primi tre necessari cambiamenti delle politiche migratorie europee e globali:

- certezza di corridoi umanitari sicuri per vittime di guerre, catastrofi e dittature;

- accoglienza degna e rispettosa per tutti;

- chiusura e smantellamento di tutti i luoghi di concentrazione e detenzione dei migranti;

- creare un vero sistema unico di asilo in Europa superando il regolamento di Dublino.

Perche' la storia appartenga alle donne e agli uomini scalzi e al nostro camminare insieme.

L'appuntamento e' venerdi' 11 settembre alle 17 a Lido S. Maria Elisabetta a Venezia".

Primi firmatari: Lucia Annunziata, don Vinicio Albanesi, Gianfranco Bettin, Marco Bellocchio, don Albino Bizzotto, Elio Germano, Gad Lerner, Giulio Marcon, Valerio Mastrandrea, Grazia Naletto, Giusi Nicolini, Marco Paolini, Costanza Quatriglio, Roberto Saviano, Andrea Segre, Toni Servillo, Sergio Staino, Jasmine Trinca, Daniele Vicari, don Armando Zappolini (Cnca)

2. Un'aggiunta nonviolenta

Occorre soccorrere, accogliere, assistere tutti gli esseri umani in fuga dalla fame e dalle guerre.

Occorre riconoscere a tutti gli esseri umani il diritto di giungere in modo legale e sicuro nel nostro paese.

Occorre andare a soccorrere e prelevare con mezzi di trasporto pubblici e gratuiti tutti i migranti lungo gli itinerari della fuga, sottraendoli agli artigli dei trafficanti.

Occorre un immediato ponte aereo di soccorso internazionale che prelevi i profughi direttamente nei loro paesi d'origine e nei campi collocati nei paesi limitrofi e li porti in salvo qui in Europa.

Occorre cessare di fare, fomentare, favoreggiare, finanziare le guerre che sempre e solo consistono nell'uccisione di esseri umani.

Occorre proibire la produzione e il commercio delle armi.

Occorre promuovere la pace con mezzi di pace.

Occorre cessare di rapinare interi popoli, interi continenti.

In Italia occorre abolire i campi di concentramento, le deportazioni, e le altre misure e pratiche razziste e schiaviste, criminali e criminogene, che flagrantemente confliggono con la Costituzione, con lo stato di diritto, con la democrazia, con la civilta'.

In Italia occorre riconoscere immediatamente il diritto di voto nelle elezioni amministrative a tutte le persone residenti.

In Italia occorre contrastare i poteri criminali, razzisti, schiavisti e assassini.

L'Italia realizzi una politica della pace e dei diritti umani, del disarmo e della smilitarizzazione, della legalita' che salva le vite, della democrazia che salva le vite, della civilta' che salva le vite.

L'Italia avvii una politica nonviolenta: contro la guerra e tutte le uccisioni, contro il razzismo e tutte le persecuzioni, contro il maschilismo e tutte le oppressioni. Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' e la biosfera.

Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.

Vi e' una sola umanita' in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera.

Salvare le vite e' il primo dovere.

Ogni vittima ha il volto di Abele.

*

Allegato secondo: una breve definizione della nonviolenza

La nonviolenza e' esercizio della virtu' dell'attenzione, rispetto della dignita' altrui e propria

Per accostarsi degnamente alla nonviolenza occorre prendere sul serio i propri pensieri: pensarli profondamente e valutarne le conseguenze anche implicite; occorre porsi all'ascolto delle altre persone e non mentire mai ad esse: rispettarle nella loro integrale dignita' di persone, e quindi di esseri pensanti, capaci di comprendere e di comunicare, esposti alla sofferenza e bisognosi di verita' e di solidarieta'; occorre usare correttamente il linguaggio: essere consapevoli di cio' che si dice; occorre decidere di impegnarsi per salvare le vite, per recare soccorso a chi soffre, per rispettare la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani.

La nonviolenza e' l'opposizione alla violenza

Nonviolenza significa opposizione alla violenza, forza della verita', amore attivo, rispetto per la vita, armonia, ricomposizione, scelta di contrastare il male facendo il bene.

La nonviolenza e' complessa e pluridimensionale, un insieme di insiemi:

- un insieme di criteri assiologici (esemplificando: "tra i mezzi e i fini vi e' lo stesso rapporto che tra il seme e la pianta": fini buoni non possono essere ottenuti usando mezzi malvagi);

- un insieme di strumenti ermeneutici (esemplificando: l'analisi sociologica del potere che si regge sempre su due pilastri: la forza e il consenso; cosicche' si puo' contrastare ogni potere ingiusto iniziando col negargli il consenso);

- un insieme di tecniche deliberative (esemplificando: il "metodo del consenso", che prevede il diritto di veto da parte di ogni singola persona partecipante al processo decisionale, cosicche' si prendono solo le decisioni su cui vi e' l'accordo persuaso di tutte le persone; tutte garantendo del rispetto della loro dignita', e tutte impegnando a costruire insieme la volonta' comune);

- un insieme di tecniche operative (esemplificando: lo sciopero, il digiuno ed altre forme ancora);

- una metodologia di trasformazione positiva delle relazioni - interpersonali, sociali, politiche -;

- una progetto-processo di cambiamento sociale e culturale orientato all'affermazione dell'eguaglianza di diritti e di doveri di tutti gli esseri umani, al reciproco aiuto, alla condivisione dei beni, alla responsabilita' comune per gli altri esseri umani e per l'intero mondo vivente.

Qui ed ora, che fare

Siamo di fronte a una situazione che giustamente e' stata definita "terza guerra mondiale" condotta "a pezzi" per occultarne la natura globale e totalitaria di aggressione all'intera umanita'.

Siamo di fronte allo scandalo dei 72 milioni al giorno di denaro pubblico sperperato dallo stato italiano per spese militari e riarmo, mentre la popolazione si trova in crescenti difficolta' e servizi pubblici primari subiscono tagli insensati e sciagurati la cui conseguenza e' la negazione del diritto alla salute, all'assistenza, alla casa, allo studio, al lavoro, a un ambiente vivibile.

Scegliere la nonviolenza significa opporsi alla guerra e a tutte le uccisioni: la guerra uccide gli esseri umani; salvare le vite e' il primo dovere di ogni persona. L'Italia deve cessare di partecipare alle guerre, di finanziare le guerre, di fabbricare e vendere armi assassine.

Scegliere la nonviolenza significa opporsi al razzismo ed a tutte le persecuzioni: tutti gli esseri umani sono eguali in diritti, tutti hanno diritto all'aiuto altrui. Occorre abolire immediatamente le scellerate misure razziste europee e italiane responsabili delle innumerevoli morti nel mar Mediterraneo e di violenza abominevoli nei confronti dei migranti (i campi di concentramento, le deportazioni, la riduzione in schiavitu', l'imposizione infame e scellerata di un regime di apartheid).

Scegliere la nonviolenza significa opporsi al maschilismo ed a tutte le oppressioni: la dominazione maschilista, di cui il femminicidio e' la manifestazione estrema, e' la prima radice di tutte le violenze; se non si sconfigge il maschilismo ogni impegno di pace, di giustizia e di solidarieta' restera' vano.

Scegliere la nonviolenza significa impegnarsi per i diritti di tutti gli esseri umani e per la difesa della biosfera, casa comune dell'umanita'.

Ogni vittima ha il volto di Abele.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' dalla catastrofe.

La nonviolenza e' pace, disarmo, smilitarizzazione.

La nonviolenza e' accoglienza, assistenza, aiuto a tutti coloro che ne hanno bisogno.

La nonviolenza ti chiede di esser tu il cambiamento che vorresti vedere nel mondo.

*

"Viterbo oltre il muro", gruppo di formazione e informazione nonviolenta

Viterbo, 9 settembre 2015

Una minima notizia sul gruppo di formazione e informazione nonviolenta "Viterbo oltre il muro"

Il gruppo di formazione e informazione nonviolenta "Viterbo oltre il muro" ha realizzato tra il 2009 e il 2011 una intensa attivita' formativa, con una prolungata serie di incontri a cadenza settimanale presso il centro sociale autogestito "Valle Faul". Alla sua esperienza ha preso parte fino al termine della sua vita l'indimenticabile Alfio Pannega, figura esemplare della Viterbo popolare e antifascista. Alcuni degli animatori del gruppo di formazione e informazione nonviolenta "Viterbo oltre il muro" hanno realizzato nel 2010 una rilevante ricerca sulla situazione attuale della nonviolenza in Italia, con centinaia di interviste ai principali studiosi ed attivisti della nonviolenza nel nostro paese. Il gruppo ha sostenuto altre associazioni impegnate in iniziative di difesa dei diritti umani, per la pace, per la difesa della biosfera, sia partecipando ad incontri formativi, di studio e di riflessione, sia contribuendo a mobilitazioni civiche caratterizzate dalla scelta nitida e intransigente della democrazia, della solidarieta', della responsabilita' e della nonviolenza, sia collaborando attivamente col "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo che dagli anni Settanta del secolo scorso e' la memoria storica e il principale punto di riferimento dell'impegno pacifista, antimilitarista, ecologista e nonviolento nell'Alto Lazio e che da sedici anni pubblica il notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino".

 

2. MEMORIA. LA GIORNATA DELLA NONVIOLENZA A VITERBO LO SCORSO ANNO. LA CITTA' RINGRAZIA UMBERTINA AMADIO, OSVALDO ERCOLI, ANNA MAGHI E DON DANTE BERNINI (2014)

 

Con ampia partecipazione della cittadinanza si e' svolta nel pomeriggio di giovedi' 2 ottobre 2014 a Viterbo, presso la Sala Regia del Comune, la celebrazione della Giornata internazionale della nonviolenza, istituita dall'Onu nel giorno anniversario della nascita di Gandhi.

Iniziativa che si aggiungeva alle altre gia' realizzate la mattina e il giorno precedente dal "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" (la struttura nonviolenta viterbese che dal 2007 tutti gli anni promuove, organizza e svolge le celebrazioni della Giornata della nonviolenza).

*

Nel corso della celebrazione il sindaco ha consegnato a nome della citta' intera un riconoscimento a quattro personalita' che hanno contribuito all'impegno per la pace, i diritti umani, la nonviolenza.

Le quattro personalita' cui la citta' di Viterbo ha espresso cosi' la sua gratitudine sono Umbertina Amadio, Osvaldo Ercoli, Anna Maghi, don Dante Bernini.

E don Dante Bernini, una delle figure a livello internazionale piu' illustri dell'impegno per la pace e la giustizia, ha tenuto l'intervento conclusivo, cuore della manifestazione, espressione del pensiero e della volonta' di tutte le persone partecipanti, celebrando la nonviolenza come impegno concreto e costante di difesa della vita, della dignita' e dei diritti di tutti gli esseri umani, di solidarieta' che tutto il mondo vivente accomuna, di salvaguardia della biosfera casa comune dell'umanita'.

Riportiamo di seguito ancora una volta le motivazioni dell'attribuzione del riconoscimento alle quattro persone cui la citta' ha espresso la sua gratitudine.

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Alla professoressa Umbertina Amadio,

all'impegno prezioso, alla dignita' con cui ha costruito e trasmesso conoscenza a tutte le persone che hanno avuto la fortuna di averla come insegnante. All'ironia leggera e alla chiarezza della sua visione, alla sua fiducia in un futuro migliore per tutte e tutti noi. Alla riservatezza con cui ha sostenuto sogni e progetti, sempre donando senza che la sua mano sinistra sapesse cosa facesse la sua mano destra. E ricordando altresi' come abbia preso parte all'impegno di pace a Viterbo non solo con l'attivita' educativa, psicagogica, rischiaratrice delle intelligenze e formatrice delle coscienze, ma anche partecipando direttamente in anni dolorosi di generale profondo smarrimento alle limpide iniziative del movimento che si opponeva alle guerre e alle stragi, proponeva la scelta della nonviolenza e si impegnava in modo nitido e intransigente in difesa della vita, della dignita' e dei diritti di tutti gli esseri umani,

la citta' di Viterbo grata per il suo impegno di pace.

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Al professor Osvaldo Ercoli,

gia' professore amatissimo da generazioni di allievi, gia' pubblico amministratore di adamantino rigore morale e di strenua dedizione al bene comune, impegnato nel volontariato e nella difesa dell'ambiente e dei diritti di tutti gli esseri umani, animatore di molteplici iniziative di pace e di solidarieta', generoso educatore attraverso la parola e l'esempio al ragionamento logico come al dovere morale e all'impegno civile, di saggezza e mitezza maestro, testimone fedele dell'amore per il vero ed il giusto, amico della nonviolenza, sollecito sempre nel recare aiuto a chiunque ne avesse bisogno come nel contrastare menzogne e violenze, sempre avendo a cuore la dignita' umana di tutti e di ognuno, la civilta' come legame comune e comune impegno dell'intero genere umano, la biosfera casa comune dell'umanita' intera,

la citta' di Viterbo grata per il suo impegno di pace.

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Ad Anna Maghi,

alla forza delle sue visioni, delle lucide utopie che ha rincorso fino a raggiungerle. All'impegno senza compromessi per la costruzione di un mondo migliore, perche' la voce delle donne, nella loro specifica e preziosa unicita', venisse ascoltata forte, qui come nel resto del mondo. All'opposizione netta alle guerre, alle ingiustizie, alle violenze. All'amore infinito per la liberta'. Alla capacita' inesausta di intessere relazioni, e di condurre con se' tutte noi. Per aver fatto nascere e per far vivere ogni giorno Erinna, l'associazione di donne contro la violenza alle donne ed il centro antiviolenza, luogo di comunicazione, solidarieta' ed iniziativa tra donne, e preziosa risorsa in questa citta' per l'umanita' intera. Di innumerevoli iniziative cittadine di pace e di solidarieta' e di nonviolenza - dalle Donne in nero a Psichiatria democratica - inesauribile animatrice e cuore chiaroveggente,

la citta' di Viterbo grata per il suo impegno di pace.

*

A monsignor Dante Bernini,

vescovo emerito della diocesi di Albano, gia' presidente della Commissione Giustizia e Pace della Conferenza Episcopale Italiana e gia' membro della "Comece'" (Commission des Episcopats de la Communaute' Europeenne), una delle figure piu' illustri dell'impegno di pace, solidarieta', nonviolenza, che nell'arco dell'intera sua vita come sacerdote e come docente e' stato costantemente impegnato per la pace e per la giustizia, nella solidarieta' con i sofferenti e gli oppressi, nell'impegno per la salvaguardia del creato, nella promozione della nonviolenza, unendo all'adempimento scrupoloso dei prestigiosi incarichi di grande responsabilita' un costante ascolto di tutti coloro che a lui venivano a rivolgersi per consiglio e per aiuto, a tutti sempre offrendo generosamente il suo conforto e sostegno, la sua parola buona e luminosa e l'abbraccio suo saldo e fraterno,

la citta' di Viterbo grata per il suo impegno di pace.

*

A Umbertina Amadio, a Osvaldo Ercoli, ad Anna Maghi e a don Dante Bernini esprimiamo anche noi ancora una volta la nostra profonda gratitudine, la nostra sincera riconoscenza per il loro impegno di pace e di solidarieta' che e' anche il nostro.

*

E ci piace ricordare una volta ancora come la celebrazione della Giornata della nonviolenza questo significa:

- opposizione a tutte le guerre e a tutte le uccisioni: tutte le guerre sono nemiche dell'umanita' consistendo esse dell'uccisione di esseri umani;

- opposizione al razzismo e a tutte le persecuzioni, e pertanto qui ed ora impegno per l'immediata abolizione di tutte le infami misure razziste che stanno provocando sofferenze inaudite a tante persone innocenti e che sono causa delle stragi nel Mediterraneo;

- opposizione al maschilismo e a tutte le oppressioni, essendo il maschilismo la prima radice di tutte le violenze.

*

Dinanzi alla drammatica situazione del mondo attuale scegliere la nonviolenza e' necessario e urgente.

E scegliere la nonviolenza significa:

- pace, disarmo, smilitarizzazione;

- riconoscimento, difesa e promozione del diritto di ogni essere umano alla vita, alla dignita', alla solidarieta';

- condivisione dei beni tra tutti gli esseri umani e rispetto e tutela dell'unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera.

*

Ogni vittima ha il volto di Abele.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' dalla catastrofe.

 

3. INIZIATIVE. L'11 SETTEMBRE A VENEZIA ED OVUNQUE IN ITALIA LA "MARCIA DELLE DONNE E DEGLI UOMINI SCALZI". E NECESSARIA UN'AGGIUNTA NONVIOLENTA

 

L'appello promosso da personalita' della solidarieta', della cultura e dello spettacolo affinche' l'11 settembre si manifesti in tutte le citta' d'Italia in solidarieta' con i migranti e contro il razzismo merita di essere accolto e sostenuto.

Facciamo ovunque  dell'11 settembre un giorno di testimonianza e di impegno per salvare le vite.

*

Il testo dell'appello ed i primi firmatari

"E' arrivato il momento di decidere da che parte stare. E' vero che non ci sono soluzioni semplici e che ogni cosa in questo mondo e' sempre piu' complessa. Ma per affrontare i cambiamenti epocali della storia e' necessario avere una posizione, sapere quali sono le priorita' per poter prendere delle scelte.

Noi stiamo dalla parte degli uomini scalzi. Di chi ha bisogno di mettere il proprio corpo in pericolo per poter sperare di vivere o di sopravvivere. E' difficile poterlo capire se non hai mai dovuto viverlo. Ma la migrazione assoluta richiede esattamente questo: spogliarsi completamente della propria identita' per poter sperare di trovarne un'altra. Abbandonare tutto, mettere il proprio corpo e quello dei tuoi figli dentro ad una barca, ad un tir, ad un tunnel e sperare che arrivi integro al di la', in un ignoto che ti respinge, ma di cui tu hai bisogno.

Sono questi gli uomini scalzi del XXI secolo e noi stiamo con loro. Le loro ragioni possono essere coperte da decine di infamie, paure, minacce, ma e' incivile e disumano non ascoltarle.

La Marcia degli Uomini Scalzi parte da queste ragioni e inizia un lungo cammino di civilta'. E' l'inizio di un percorso di cambiamento che chiede a tutti gli uomini e le donne del mondo globale di capire che non e' in alcun modo accettabile fermare e respingere chi e' vittima di ingiustizie militari, religiose o economiche che siano.

Non e' pensabile fermare chi scappa dalle ingiustizie, al contrario aiutarli significa lottare contro quelle ingiustizie. Dare asilo a chi scappa dalle guerre, significa ripudiare la guerra e costruire la pace.

Dare rifugio a chi scappa dalle discriminazioni religiose, etniche o di genere, significa lottare per i diritti e le liberta' di tutte e tutti.

Dare accoglienza a chi fugge dalla poverta', significa non accettare le sempre crescenti disuguaglianze economiche e promuovere una maggiore redistribuzione di ricchezze.

Venerdi' 11 settembre lanciamo da Venezia la Marcia delle Donne e degli Uomini Scalzi. In centinaia cammineremo scalzi fino al cuore della Mostra Internazionale di Arte Cinematografica. Ma invitiamo tutti ad organizzarne in altre citta' d'Italia e d'Europa.

Per chiedere con forza i primi tre necessari cambiamenti delle politiche migratorie europee e globali:

1. certezza di corridoi umanitari sicuri per vittime di guerre, catastrofi e dittature;

2. accoglienza degna e rispettosa per tutti;

3. chiusura e smantellamento di tutti i luoghi di concentrazione e detenzione dei migranti;

4. creare un vero sistema unico di asilo in Europa superando il regolamento di Dublino.

Perche' la storia appartenga alle donne e agli uomini scalzi e al nostro camminare insieme.

L'appuntamento e' venerdi' 11 settembre alle 17 a Lido S. Maria Elisabetta a Venezia".

Primi firmatari: Lucia Annunziata, don Vinicio Albanesi, Gianfranco Bettin, Marco Bellocchio, don Albino Bizzotto, Elio Germano, Gad Lerner, Giulio Marcon, Valerio Mastrandrea, Grazia Naletto, Giusi Nicolini, Marco Paolini, Costanza Quatriglio, Roberto Saviano, Andrea Segre, Toni Servillo, Sergio Staino, Jasmine Trinca, Daniele Vicari, don Armando Zappolini (Cnca)

*

Un'aggiunta nonviolenta

Occorre soccorrere, accogliere, assistere tutti gli esseri umani in fuga dalla fame e dalle guerre.

Occorre riconoscere a tutti gli esseri umani il diritto di giungere in modo legale e sicuro nel nostro paese.

Occorre andare a soccorrere e prelevare con mezzi di trasporto pubblici e gratuiti tutti i migranti lungo gli itinerari della fuga, sottraendoli agli artigli dei trafficanti.

Occorre un immediato ponte aereo di soccorso internazionale che prelevi i profughi direttamente nei loro paesi d'origine e nei campi collocati nei paesi limitrofi e li porti in salvo qui in Europa.

Occorre cessare di fare, fomentare, favoreggiare, finanziare le guerre che sempre e solo consistono nell'uccisione di esseri umani.

Occorre proibire la produzione e il commercio delle armi.

Occorre promuovere la pace con mezzi di pace.

Occorre cessare di rapinare interi popoli, interi continenti.

In Italia occorre abolire i campi di concentramento, le deportazioni, e le altre misure e pratiche razziste e schiaviste, criminali e criminogene, che flagrantemente confliggono con la Costituzione, con lo stato di diritto, con la democrazia, con la civilta'.

In Italia occorre riconoscere immediatamente il diritto di voto nelle elezioni amministrative a tutte le persone residenti.

In Italia occorre contrastare i poteri criminali, razzisti, schiavisti e assassini.

L'Italia realizzi una politica della pace e dei diritti umani, del disarmo e della smilitarizzazione, della legalita' che salva le vite, della democrazia che salva le vite, della civilta' che salva le vite.

L'Italia avvii una politica nonviolenta: contro la guerra e tutte le uccisioni, contro il razzismo e tutte le persecuzioni, contro il maschilismo e tutte le oppressioni. Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' e la biosfera.

Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.

Vi e' una sola umanita' in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera.

Salvare le vite e' il primo dovere.

Ogni vittima ha il volto di Abele.

 

4. INIZIATIVE. VERSO LA "GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA NONVIOLENZA" IL 2 OTTOBRE

 

Occorre fare del 2 ottobre una manifestazione mondiale contro tutte le guerre e contro tutte le uccisioni.

La Giornata internazionale della nonviolenza, indetta dall'Onu nell'anniversario della nascita di Gandhi, e' infatti la migliore delle occasioni per far emergere nitida e forte la volonta' dell'umanita' cosciente che chiede pace, disarmo, smilitarizzazione, democrazia, giustizia, solidarieta', rispetto della vita, della dignita' e dei diritti di tutti gli esseri umani, tutela dell'unico mondo vivente casa comune dell'umanita'.

La nonviolenza ci convoca ad assumerci le nostre responsabilita'.

In ogni citta', in ogni paese, in ogni consesso civile, in ogni scuola, il 2 ottobre si celebri la Giornata internazionale della nonviolenza.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

 

5. MATERIALI. BOZZA DI LETTERA AGLI ISTITUTI SCOLASTICI

 

Egregio dirigente scolastico,

come gia' sapra' il 2 ottobre ricorre la Giornata internazionale della nonviolenza, indetta dall'Onu nell'anniversario della nascita di Mohandas Gandhi.

Con la presente la invitiamo a voler promuovere presso il suo istituto scolastico le iniziative di studio, di riflessione e di testimonianza che riterra' opportune.

Voglia gradire distinti saluti,

Firma

Luogo e data

Mittente, recapito postale, telefonico, e-mail

 

6. MATERIALI. BOZZA DI LETTERA AGLI ENTI LOCALI

 

Egregio Sindaco del Comune / Presidente della Provincia / Presidente della Regione,

come gia' sapra' il 2 ottobre ricorre la Giornata internazionale della nonviolenza, indetta dall'Onu nell'anniversario della nascita di Mohandas Gandhi.

Con la presente la invitiamo a voler promuovere le iniziative che riterra' opportune per celebrare l'evento.

Voglia gradire distinti saluti,

Firma

Luogo e data

Mittente, recapito postale, telefonico, e-mail

 

7. MATERIALI. BOZZA DI LETTERA ALLE ASSOCIAZIONI DEMOCRATICHE

 

Cari amici, egregi signori,

come gia' saprete il 2 ottobre ricorre la Giornata internazionale della nonviolenza, indetta dall'Onu nell'anniversario della nascita di Mohandas Gandhi.

Con la presente vi invitiamo a voler promuovere le iniziative di studio, di riflessione, di testimonianza e/o di mobilitazione che riterrete opportune.

Vogliate gradire distinti saluti,

Firma

Luogo e data

Mittente, recapito postale, telefonico, e-mail

 

8. MATERIALI. BOZZA DI LETTERA AI MEZZI D'INFORMAZIONE

 

Egregi signori,

come gia' saprete il 2 ottobre ricorre la Giornata internazionale della nonviolenza, indetta dall'Onu nell'anniversario della nascita di Mohandas Gandhi.

Con la presente vi invitiamo a darne notizia ed a segnalare le iniziative che istituzioni, scuole, associazioni realizzeranno per l'occasione.

Vogliate gradire distinti saluti,

Firma

Luogo e data

Mittente, recapito postale, telefonico, e-mail

 

9. INIZIATIVE. MOVIMENTO NONVIOLENTO, PEACELINK E CENTRO DI RICERCA PER LA PACE E I DIRITTI UMANI DI VITERBO: UN APPELLO PER IL 4 NOVEMBRE: "OGNI VITTIMA HA IL VOLTO DI ABELE"

[Riproponiamo l'appello promosso gia' negli scorsi anni da Movimento Nonviolento, Peacelink e Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo per il 4 novembre: "Ogni vittima ha il volto di Abele"]

 

Intendiamo proporre per il 4 novembre l'iniziativa nonviolenta "Ogni vittima ha il volto di Abele".

Proponiamo che il 4 novembre si realizzino in tutte le citta' d'Italia commemorazioni nonviolente delle vittime di tutte le guerre, commemorazioni che siano anche solenne impegno contro tutte le guerre e le violenze.

Affinche' il 4 novembre, anniversario della fine dell'"inutile strage" della prima guerra mondiale, cessi di essere il giorno in cui i poteri assassini irridono gli assassinati, e diventi invece il giorno in cui nel ricordo degli esseri umani defunti vittime delle guerre gli esseri umani viventi esprimono, rinnovano, inverano l'impegno affinche' non ci siano mai piu' guerre, mai piu' uccisioni, mai piu' persecuzioni.

Queste iniziative di commemorazione e di impegno morale e civile devono essere rigorosamente nonviolente. Non devono dar adito ad equivoci o confusioni di sorta; non devono essere in alcun modo ambigue o subalterne; non devono prestare il fianco a fraintendimenti o mistificazioni. Queste iniziative di addolorato omaggio alle vittime della guerra e di azione concreta per promuovere la pace e difendere le vite, devono essere rigorosamente nonviolente.

Occorre quindi che si svolgano in orari distanti e assolutamente distinti dalle ipocrite celebrazioni dei poteri armati, quei poteri che quelle vittime fecero morire.

Ed occorre che si svolgano nel modo piu' austero, severo, solenne: depositando omaggi floreali dinanzi alle lapidi ed ai sacelli delle vittime delle guerre, ed osservando in quel frangente un rigoroso silenzio.

Ovviamente prima e dopo e' possibile ed opportuno effettuare letture e proporre meditazioni adeguate, argomentando ampiamente e rigorosamente perche' le persone amiche della nonviolenza rendono omaggio alle vittime della guerra e perche' convocano ogni persona di retto sentire e di volonta' buona all'impegno contro tutte le guerre, e come questo impegno morale e civile possa concretamente limpidamente darsi. Dimostrando che solo opponendosi a tutte le guerre si onora la memoria delle persone che dalle guerre sono state uccise. Affermando il diritto e il dovere di ogni essere umano e la cogente obbligazione di ogni ordinamento giuridico democratico di adoperarsi per salvare le vite, rispettare la dignita' e difendere i diritti di tutti gli esseri umani.

A tutte le persone amiche della nonviolenza chiediamo di diffondere questa proposta e contribuire a questa iniziativa.

Contro tutte le guerre, contro tutte le uccisioni, contro tutte le persecuzioni.

Per la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani.

Ogni vittima ha il volto di Abele.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

Movimento Nonviolento, per contatti: via Spagna 8, 37123 Verona, tel. 0458009803, fax: 0458009212, e-mail: an at nonviolenti.org, sito: www.nonviolenti.org

Peacelink, per contatti: e-mail: info at peacelink.it, sito: www.peacelink.it

Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo, per contatti: e-mail: nbawac at tin.it e centropacevt at gmail.com, web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

10. INIZIATIVE. VERSO LA "GIORNATA INTERNAZIONALE PER L'ELIMINAZIONE DELLA VIOLENZA CONTRO LE DONNE" IL 25 NOVEMBRE

 

Si svolge il 25 novembre la "Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne".

Ovunque si realizzino iniziative.

Ovunque si contrasti la violenza maschilista e patriarcale.

Ovunque si sostengano i centri antiviolenza delle donne.

Ovunque si educhi e si lotti per sconfiggere la violenza maschilista e patriarcale, prima radice di tutte le altre violenze.

 

11. REPETITA IUVANT. PER SOSTENERE IL CENTRO ANTIVIOLENZA "ERINNA"

 

Per sostenere il centro antiviolenza delle donne di Viterbo "Erinna" i contributi possono essere inviati attraverso bonifico bancario intestato ad Associazione Erinna, Banca Etica, codice IBAN: IT60D0501803200000000287042.

O anche attraverso vaglia postale a "Associazione Erinna - Centro antiviolenza", via del Bottalone 9, 01100 Viterbo.

Per contattare direttamente il Centro antiviolenza "Erinna": tel. 0761342056, e-mail: e.rinna at yahoo.it, onebillionrisingviterbo at gmail.com, sito: http://erinna.it

Per destinare al Centro antiviolenza "Erinna" il 5 per mille inserire nell'apposito riquadro del modello per la dichiarazione dei redditi il seguente codice fiscale: 90058120560.

 

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VERSO IL 2 OTTOBRE

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Per la Giornata internazionale della nonviolenza

Supplemento del notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino" (anno XVI)

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532

Numero 29 del 9 settembre 2015

Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

Gli unici indirizzi di posta elettronica utilizzabili per contattare la redazione sono: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com