[Nonviolenza] La nonviolenza contro il razzismo. 62



 

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LA NONVIOLENZA CONTRO IL RAZZISMO

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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XVI)

Numero 62 del 31 agosto 2015

 

In questo numero:

Le mosche

 

EDITORIALE. LE MOSCHE

 

Muoiono come mosche i migranti nel Mediterraneo.

Ed invece di scaturirne corale e profondo un sentimento di pieta', di solidarieta', di umanita', nel nostro paese prosegue la persecuzione razzista e schiavista, e dilaga la propaganda nazista.

Ripetiamole allora queste poche parole la cui ovvieta' non le rende men vere.

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1. Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'. Vi e' una sola umanita', e tutti gli esseri umani ne fanno parte. Salvare le vite e' il primo dovere.

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2. Per far cessare la disperata fuga dalla fame e dalle guerre occorre cessare di fare le guerre, occorre cessare di imporre la fame - che e' conseguenza della rapina coloniale e neocoloniale, imperiale e subimperiale, delle altrui risorse e dei beni comuni. Responsabili delle guerre e della fame sono i poteri dominanti nel mondo, le cui centrali di comando sono ovviamente nel Nord ricco - e ricco appunto perche' rapinatore e stragista.

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3. Ma finche' non si riesce a far cessare le guerre e la fame occorre almeno salvare le vite che salvare e' possibile, e per salvare le vite che salvare e' possibile occorre innanzitutto soccorrere, accogliere, assistere tutti gli esseri umani in fuga dall'orrore.

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4. I responsabili primi della strage nel Mediterraneo, come della rapina e delle guerre che insanguinano il Sud del mondo, sono i governanti europei (non solo, certo, ma innanzitutto) che impedendo agli esseri umani in fuga dall'orrore e dalla morte di giungere in salvo in modo legale e sicuro, li costringono a gettarsi nelle grinfie dei trafficanti mafiosi, schiavisti e assassini. Basterebbe quindi che i governanti europei, o almeno un solo stato europeo, l'Italia ad esempio, riconoscesse a tutti gli esseri umani il diritto di giungere in modo legale e sicuro nel nostro paese, nel nostro continente, e la strage nel Mediterraneo cesserebbe di colpo, e il lucroso e sanguinolento mercato illegale nelle mani dei trafficanti mafiosi scomparirebbe.

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5.  In Italia la generalita' dei migranti sono sottoposti a vessazioni crudeli e ignobili, sovente a condizioni di schiavitu'. Vi e' un razzismo istituzionale criminale e criminogeno, incostituzionale e barbaro, depositato in misure amministrative anomiche e perverse, in antileggi sadiche e infami. Fino all'infamia dei campi di concentramento, fino all'infamia delle deportazioni. Queste antinorme devono essere abrogate, queste strutture e pratiche malvagie devono essere abolite. L'Italia deve tornare al rispetto della sua Costituzione repubblicana, democratica, antifascista: quindi antischiavista e antirazzista; l'Italia deve tornare ad essere uno stato di diritto, un paese civile.

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6. Senza girarci intorno: occorre soccorrere, accogliere, assistere tutti gli esseri umani in fuga dalla fame e dalle guerre; occorre riconoscere a tutti gli esseri umani il diritto di giungere in modo legale e sicuro nel nostro paese; occorre andare a soccorrere e prelevare con mezzi di trasporto pubblici e gratuiti tutti i migranti lungo gli itinerari della fuga, sottraendoli agli artigli dei trafficanti; occorre un immediato ponte aereo di soccorso internazionale che prelevi i profughi direttamente nei loro paesi d'origine e nei campi collocati nei paesi limitrofi e li porti in salvo qui in Europa; occorre cessare di fare, fomentare, favoreggiare, finanziare le guerre che sempre e solo consistono nell'uccisione di esseri umani; occorre proibire la produzione e il commercio delle armi; occorre promuovere la pace con mezzi di pace.

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Ogni vittima ha il volto di Abele. Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

 

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LA NONVIOLENZA CONTRO IL RAZZISMO

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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XVI)

Numero 62 del 31 agosto 2015

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