[Nonviolenza] Telegrammi. 2069



 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 2069 dell'8 agosto 2015

Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XVI)

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com

 

Sommario di questo numero:

1. Un atto di guerra contro l'umanita'

2. Quasi una cronaca di una settimana

3. Due morti ancora

4. Altri cinque migranti morti. Il governo italiano puo' e deve far cessare la strage

5. Il mare che trabocca di sangue

6. L'uomo nella valigia. Una lettera aperta al Presidente della Commissione Europea

7. Oltre duemila morti

8. Al Presidente della Repubblica: dinanzi a duemila vittime

9. Ancora una strage nel Mediterraneo

10. Ogni persona ragionevole e onesta sa

11. Parlare chiaro occorre

12. Modelli di quattro lettere al Parlamento

13. Segnalazioni librarie

14. La "Carta" del Movimento Nonviolento

15. Per saperne di piu'

 

1. EDITORIALE. UN ATTO DI GUERRA CONTRO L'UMANITA'

 

Ha detto bene papa Bergoglio: chi respinge i profughi compie un atto di guerra. Un atto di guerra contro l'umanita'. E nel Mediterraneo a questo stiamo assistendo: alla guerra dei governi dell'Unione Europea contro l'umanita'; alla strage dei profughi fatti morire dai governi dell'Unione Europea.

*

C'e' un modo, un solo modo, per porre fine a questo orrore: riconoscere finalmente a tutti gli esseri umani il diritto di giungere in Europa in modo legale e sicuro.

Lo chiediamo ancora una volta al Parlamento italiano: legiferi finalmente il riconoscimento del diritto di ogni essere umano a giungere nel nostro paese in modo legale e sicuro.

L'Italia puo' e deve far cessare la strage. La faccia cessare immediatamente: con il riconoscimento del diritto di ogni essere umano a giungere nel nostro paese in modo legale e sicuro.

 

2. MATERIALI. QUASI UNA CRONACA DI UNA SETTIMANA

 

Riproponiamo di seguito alcuni degli editoriali apparsi sul nostro quotidiano nella prima settimana di questo mese.

 

3. REPETITA IUVANT. DUE MORTI ANCORA

 

Due morti ancora. Continua la strage nel Mediterraneo.

Per farla cessare occorre che il parlamento italiano deliberi finalmente il riconoscimento del diritto di ogni essere umano a muoversi liberamente sul pianeta casa comune di tutti; il riconoscimento del diritto di ogni essere umano a giungere in modo legale e sicuro nel nostro paese; il riconoscimento del diritto di ogni essere umano alla vita, alla dignita', alla solidarieta': come vuole la Dichiarazione universale dei diritti umani, come vuole la Costituzione della Repubblica italiana.

Questo chiediamo: che l'Italia faccia cessare la strage nel Mediterraneo semplicemente inverando gli impegni che legittimano il nostro ordinamento giuridico, gli impegni che tutti sappiamo essere il primo dovere di ogni persona, di ogni istituto: rispettare e salvare le vite.

Questo chiediamo: che l'Italia faccia cessare la strage nel Mediterraneo semplicemente legiferando l'attuazione di quanto e' scritto nell'articolo 10 della sua legge fondamentale.

Questo chiediamo: che l'Italia faccia cessare la strage nel Mediterraneo con un semplice atto legislativo di civilta', di umanita'.

Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.

Ogni vittima ha il volto di Abele.

Si riconosca il diritto di ogni essere umano a giungere nel nostro paese in modo legale e sicuro.

Facciamo cessare la strage nel Mediterraneo.

 

4. REPETITA IUVANT. ALTRI CINQUE MIGRANTI MORTI. IL GOVERNO ITALIANO PUO' E DEVE FAR CESSARE LA STRAGE

 

Non passa giorno senza nuove morti di migranti nel Mediterraneo.

Nelle ultime ventiquattr'ore altre cinque persone sono morte, vittime della scellerata decisione dei governi europei di impedire l'ingresso nel continente in modo legale e sicuro a chi e' in fuga dalla fame e dalla guerra, a chi ha pieno diritto di salvare la propria vita.

Se i governi europei, e tra essi il governo italiano, non impedissero l'ingresso in modo legale e sicuro a tante vittime innocenti in fuga dall'orrore, le mafie dei trafficanti non avrebbero piu' vittime da sfruttare, poiche' ogni persona preferirebbe giungere in salvo con mezzi legali e sicuri piuttosto che affidarsi a criminali schiavisti e assassini.

I governi europei essendo i primi responsabili della strage nel Mediterraneo hanno il potere di farla cessare immediatamente: basterebbe che un solo governo finalmente decidesse di rispettare la vita, la dignita' e i fondamentali diritti di ogni essere umano e riconoscesse quindi a tutti i profughi il pieno diritto di entrare in Europa in modo legale e sicuro.

Basterebbe che il governo italiano lo decidesse, ed innumerevoli esseri umani sarebbero salvi, e le mafie dei trafficanti non avrebbero piu' il loro infame lucroso vampiresco mercato.

Chiediamo quindi ancora una volta al governo e al parlamento italiani di legiferare la concreta attuazione dell'articolo 10 della Costituzione della Repubblica italiana che riconosce il diritto d'asilo: la concreta attuazione che richiede di riconoscere finalmente il diritto di ogni persona di giungere nel nostro paese in modo legale e sicuro e salvare cosi' la propria vita.

Questo occorre.

Ogni vittima ha il volto di Abele.

Facciamo cessare la strage nel Mediterraneo.

Un governo che provoca stragi non e' un governo democratico, non e' un governo legittimo.

L'Italia torni alla democrazia, torni alla legalita', salvi le vite: subito sia legiferato il riconoscimento del diritto di ogni essere umano a giungere in modo legale e sicuro nel nostro paese.

Vi e' una sola umanita'.

Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.

 

5. REPETITA IUVANT. IL MARE CHE TRABOCCA DI SANGUE

 

Caro amico,

la strage degli innocenti nel Mediterraneo turbera' certo la sua come la mia coscienza.

Questo mare e' ormai un immenso cimitero, ed ogni giorno altre vittime si aggiungono.

Occorre far cessare questa strage.

E per far cessare questa strage vi e' un solo provvedimento adeguato: riconoscere a tutti gli esseri umani il diritto di entrare in Italia in modo legale e sicuro.

Questo deve legiferare il Parlamento italiano: riconoscere a tutti gli esseri umani il diritto di entrare in Italia in modo legale e sicuro.

In questo modo, e solo in questo modo, la strage cessera' immediatamente. E cessera' immediatamente lo scellerato mercato mafioso e schiavista. E si tornera' alla legalita', alla democrazia, alla civilta', all'umanita'.

Questo occorre: riconoscere a tutti gli esseri umani il diritto di entrare in Italia in modo legale e sicuro.

Salvare le vite e' il primo dovere.

 

6. REPETITA IUVANT. L'UOMO NELLA VALIGIA. UNA LETTERA APERTA AL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA

 

Egregio Presidente della Commissione Europea,

i migranti che muoiono nel tentativo di entrare in Europa, muoiono perche' chi governa l'Europa impedisce loro di entrarvi in modo legale e sicuro.

Fosse riconosciuto a tutti gli esseri umani il diritto alla vita e alla dignita', diritto che tutte le Costituzioni europee e tutti i trattati internazionali proclamano come fondamentale ed irrinunciabile, nessun migrante morirebbe soffocato in una valigia o affogato nel Mediterraneo.

Siano quindi immediatamente abolite le scellerate antinorme razziste tuttora in vigore nell'Unione Europea che provocano questa infinita strage di innocenti.

Riconosca l'Unione Europea, e riconoscano gli stati di essa membri, che ogni essere umano ha diritto di spostarsi sull'unico pianeta casa comune dell'umanita' intera, che ogni essere umano ha diritto di difendere e migliorare la propria esistenza; riconoscano quindi a tutti gli esseri umani il diritto di giungere in modo legale e sicuro in questo continente per sfuggire alla fame e alla guerra, alla miseria e alle devastazioni, all'orrore delle dittature.

E riconoscano altresi' che quella fame e quelle guerre, quella miseria e quelle devastazioni, quell'orrore e quelle dittature, sono l'esito della dominazione coloniale e neocoloniale, imperialista e razzista delle potenze politiche ed economiche dominanti sul Sud del mondo, rapinato e schiavizzato.

La storia presenta all'Europa il suo conto, e come sovente accade si aprono due alternative: una di pace, di solidarieta', di giustizia, di civile convivenza, di progresso spirituale e materiale per l'umanita' intera; l'altra di barbarie onnicida. Si scelga la via del bene.

E scegliendo la via del bene si inizi subito a farlo: salvando le vite di tutti i migranti, riconoscendo a tutti gli esseri umani il diritto di giungere in modo legale e sicuro in Europa.

Voglia gradire distinti saluti...

 

7. REPETITA IUVANT. OLTRE DUEMILA MORTI

 

Nel corso del 2015 gia' oltre duemila persone sono morte nel Mediterraneo nel tentativo di giungere in Europa.

Uccise dai governi europei che hanno impedito loro di giungere qui in modo legale e sicuro.

Cessi immediatamente la strage: l'Italia riconosca a ogni essere umano il diritto di giungere in modo legale e sicuro nel nostro paese.

Salvare le vite e' il primo dovere.

 

8. REPETITA IUVANT. AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA: DINANZI A DUEMILA VITTIME

 

Egregio Presidente della Repubblica,

l'Organizzazione internazionale per le migrazioni ha diffuso ieri il dato atroce delle persone morte in questi mesi del 2015 nel tentativo di attraversare il Mediterraneo per giungere nel nostro paese e trovarvi rifugio: oltre duemila vittime; e sono solo quelle accertate, poiche' e' purtroppo probabile che siano molte di piu'.

Oltre duemila persone morte. Morte per responsabilita' diretta degli stati europei che impediscono loro di giungere nel nostro continente in modo legale e sicuro; e tra gli stati europei responsabili della strage c'e' anche quello italiano.

Sappiamo tutti che per far cessare questa strage, e lo scellerato mercato mafioso e schiavista che trae ingenti profitti dal traffico di esseri umani, vi e' un solo provvedimento adeguato: riconoscere a tutti gli esseri umani il diritto di entrare in Italia e in Europa in modo legale e sicuro.

*

Scrivo a lei, primo magistrato della repubblica, capo dello stato e rappresentante dell'unita' della nazione, cui l'articolo 87 della Costituzione da' il potere di inviare messaggi alle Camere, affinche' un suo autorevole monito persuada coloro che siedono negli organi legislativo ed esecutivo del nostro ordinamento giuridico ad operare affinche' la strage cessi: riconoscendo a tutti gli esseri umani il diritto di entrare in Italia in modo legale e sicuro.

Sia voce del sentire comune di tutte le persone di volonta' buona e di retto discernimento: dica la parola vera, la parola giusta, la parola buona che occorre dire: che il primo dovere e' salvare le vite, che l'Italia puo' e quindi deve far cessare la strage nel Mediterraneo, e che a tal fine e' necessario e sufficiente che si riconosca a tutti gli esseri umani il diritto di entrare in Italia in modo legale e sicuro.

Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.

Vi e' una sola umanita'.

Ogni vittima ha il volto di Abele.

Voglia gradire distinti saluti...

 

9. REPETITA IUVANT. ANCORA UNA STRAGE NEL MEDITERRANEO

 

Ancora una strage nel Mediterraneo: sono stati gia' recuperati 25 corpi, ma le vittime potrebbero essere molte di piu'.

Cessi questo orrore.

L'Italia riconosca immediatamente il diritto di tutti gli esseri umani ad entrare nel nostro paese in modo legale e sicuro: questa semplice civile deliberazione e' sufficiente a far cessare immediatamente la strage.

Salvare le vite e' il primo dovere.

 

10. REPETITA IUVANT. OGNI PERSONA RAGIONEVOLE E ONESTA SA

 

Ogni persona ragionevole e onesta sa che la responsabilita' primaria della strage dei migranti nel Mediterraneo e' dei governi europei.

Se i governi europei consentissero alle persone in fuga dalla fame e dalle guerre di giungere in Europa in modo legale e sicuro, nessuna persona affiderebbe la sua vita alle mafie dei trafficanti, nessuna rischierebbe di morire nel breve braccio di mare che separa come sola o ultima barriera i paesi del benessere dai paesi che hanno subito - ed in forme diverse continuano a subire - la loro secolare e perdurante feroce rapina e devastante violenza.

Pertanto invece di versare lacrime di coccodrillo gli stati europei dovrebbero decidersi a far cessare la strage, la strage di cui essi sono doppiamente responsabili.

E per far cessare la strage vi e' un solo modo: riconoscere a tutti gli esseri umani il diritto di giungere in Europa in modo legale e sicuro.

Possa il Parlamento italiano finalmente legiferare cio' che e' giusto, cio' che e' necessario, cio' che e' urgente: riconoscere a tutti gli esseri umani il diritto di giungere in Italia in modo legale e sicuro. E cosi' salvare innumerevoli vite innocenti.

Questo e' cio' che occorre. Non farlo, significa perseverare nella strage.

 

11. REPETITA IUVANT. PARLARE CHIARO OCCORRE

 

Parlare chiaro occorre.

E' responsabilita' dei governi europei la strage degli innocenti nel Mediterraneo; e' responsabilita' dei governi europei l'esistenza della mafia dei trafficanti di carne umana; e' responsabilita' dei governi europei la riduzione in schiavitu' della forza-lavoro immigrata; e' responsabilita' dei governi europei il ritorno dei campi di concentramento in Europa; e' responsabilita' dei governi europei il dilagare del razzismo e dello schiavismo; e' responsabilita' dei governi europei il dilagare dei poteri criminali che si arricchiscono grazie al regime dell'apartheid.

Parlare chiaro occorre.

Tutt gli orrori che abbamo elencato possono essere annullati con un solo semplice, necessario, doveroso, urgente provvedimento legislativo: riconoscere a tutti gli esseri umani il diritto di giungere in modo legale e sicuro in Europa.

Parlare chiaro occorre.

Lo faccia l'Italia: riconosca subito a tutti gli esseri umani il diritto di giungere in modo legale e sicuro nel nostro paese.

Parlare chiaro occorre.

Riconoscendo a tutti gli esseri umani il diritto di giungere in modo legale e sicuro nel nostro paese, immediatamente cesserebbe la strage degli innocenti nel Mediterraneo; nessuno sarebbe piu' vittima della mafia dei trafficanti di carne umana; si comincerebbe a contrastare efficacemente la riduzione in schiavitu' dei lavoratori immigrati; diverrebbe a tutti immediatamente evidente che occorre smantellare gli infami e scellerati campi di concentramento; si comincerebbe a contrastare efficacemente i criminali nazisti e i criminali mafiosi. Si tornerebbe alla democrazia. Si tornerebbe alla civilta'. Si tornerebbe all'umanita'.

Parlare chiaro occorre.

Salvare le vite e' il primo dovere. Vi e' una sola umanita'. Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'. Ogni vittima ha il volto di Abele.

Parlare chiaro occorre.

Riconoscere a tutti gli esseri umani il diritto di giungere in modo legale e sicuro in Europa: questo deve legiferare il Parlamento italiano; se non lo fa, continua ad essere corresponsabile della strage, ad essere corresponsabile dell'orrore.

Parlare chiaro occorre.

Questo e' indispensabile fare: riconoscere a tutti gli esseri umani il diritto di giungere in modo legale e sicuro in Europa.

 

12. MATERIALI. MODELLI DI QUATTRO LETTERE AL PARLAMENTO

 

Vi proponiamo i modelli (che naturalmente potrete adattare come meglio riterrete) di quattro lettere che potreste inviare ai parlamentari per proporre alcuni atti legislativi utili per contrastare il razzismo e per promuovere la democrazia, la solidarieta' e il rispetto dei diritti umani.

E precisamente:

1. un modello di lettera affinche' il Parlamento legiferi il diritto di voto nelle elezioni amministrative per tutte le persone residenti in Italia;

2. un modello di lettera affinche' il Parlamento legiferi l'abolizione dei Cie e di tutte le forme di detenzione di persone che non hanno commesso reati;

3. un modello di lettera affinche' il Parlamento abolisca tutte le misure palesemente razziste ed incostituzionali presenti nell'ordinamento;

4. un modello di lettera affinche' il Parlamento legiferi il riconoscimento del diritto di tutti gli esseri umani di giungere in modo legale e sicuro in Italia.

Suggeriamo di inviare le lettere ai parlamentari ed anche per conoscenza ai ministri (gli indirizzi di posta elettronica sono segnalati nei siti istituzionali della Camera, del Senato e del Governo), ma anche ai mezzi d'informazione locali e nazionali ed agli altri interlocutori che riterrete interessati a recepire e sostenere l'iniziativa.

*

1. Modello di lettera affinche' il Parlamento legiferi il diritto di voto nelle elezioni amministrative per tutte le persone residenti in Italia

Alle ed ai parlamentari della Repubblica

Oggetto: richiesta che il Parlamento italiano legiferi il diritto di voto nelle elezioni amministrative per tutte le persone residenti in Italia

Egregie ed egregi parlamentari,

vi scriviamo affinche' il Parlamento italiano legiferi il riconoscimento del diritto di voto nelle elezioni amministrative per tutte le persone residenti in Italia.

Risiedono regolarmente in Italia oltre cinque milioni di persone straniere che con la loro presenza, la loro cultura, il loro lavoro, i loro tributi, la loro umanita', i loro figli che in Italia crescono e studiano, arricchiscono il nostro paese sotto tutti i punti di vista.

Ma a queste persone e' assurdamente negato il diritto di partecipare alle decisioni pubbliche che riguardano anche le loro vite; e' negato il diritto di voto finanche nelle elezioni amministrative. E con questo si nega il cardine stesso della democrazia, espresso nel classico motto "Una persona, un voto".

Ebbene, mentre per il riconoscimento del diritto di voto nelle elezioni politiche, essendo legato alla cittadinanza, occorrerebbe forse una modifica costituzionale, per quanto riguarda l'esercizio dell'elettorato attivo e passivo nelle elezioni comunali e regionali nulla osta all'approvazione di una legge ordinaria che lo riconosca sulla base del mero requisito della residenza.

Con questa lettera siamo quindi a pregarvi di volervi impegnare in tal senso, presentando una proposta di legge ad hoc e promuovendo l'impegno delle altre e degli altri parlamentari solleciti a un tempo del pubblico bene, della democrazia, della vita, della dignita' e dei diritti di tutti gli esseri umani.

Ringraziandovi fin d'ora per l'attenzione, vogliate gradire distinti saluti,

FIRMA

LUOGO E DATA

RECAPITO POSTALE, TELEFONICO ED E-MAIL DEL MITTENTE

*

2. Modello di lettera affinche' il Parlamento legiferi l'abolizione dei Cie e di tutte le forme di detenzione di persone che non hanno commesso reati

Alle deputate ed ai deputati

alle senatrici ed ai senatori

Oggetto: proposta che il Parlamento legiferi l'abolizione dei Cie e di tutte le forme di detenzione di persone che non hanno commesso reati

Gentili deputate e deputati, gentili senatrici e senatori,

sono ancora presenti in Italia campi di concentramento in cui sono detenute persone che non hanno commesso alcun delitto: i Centri di identificazione ed espulsione (in sigla: Cie).

E' sufficiente averne notizia per rendersi conto che essi sono incompatibili con lo stato di diritto, con la democrazia, con la civilta'.

Voi ne avete notizia. Voi siete le legislatrici ed i legislatori del nostro paese.

Fate cessare questa barbarie. Ne avete il potere, ne avete il dovere.

Grazie fin d'ora per il vostro impegno: che sia concreto, che sia efficace.

Distinti saluti,

FIRMA

LUOGO E DATA

RECAPITO POSTALE, TELEFONICO ED E-MAIL DEL MITTENTE

*

3. Modello di lettera affinche' il Parlamento abolisca tutte le misure palesemente razziste ed incostituzionali presenti nell'ordinamento.

Alle ed ai parlamentari

e per conoscenza alle ministre ed ai ministri

Oggetto: invito al Parlamento affinche' legiferi l'abolizione di tutte le misure palesemente razziste ed incostituzionali purtroppo tuttora presenti nell'ordinamento italiano

Gentili parlamentari,

gentili ministre e ministri,

da anni sono vigenti in Italia misure scandalosamente razziste e palesemente incostituzionali, misure che violano i diritti umani di persone perseguitate solo perche' straniere e povere.

Misure scandalosamente razziste e palesemente incostituzionali che favoreggiano i poteri criminali, la riduzione in schiavitu', violenze inaudite a vittime innocenti.

Queste misure criminali e criminogene vanno abolite.

Chiediamo al Parlamento di tornare al rispetto della Costituzione della Repubblica Italiana, al rispetto della Dichiarazione universale dei diritti umani, alla civilta', all'umanita'.

Vogliate gradire distinti saluti,

FIRMA

LUOGO E DATA

RECAPITO POSTALE, TELEFONICO ED E-MAIL DEL MITTENTE

*

4. Modello di lettera affinche' il Parlamento legiferi il riconoscimento del diritto di tutti gli esseri umani di giungere in modo legale e sicuro in Italia

Alle ed ai parlamentari della Repubblica italiana

Oggetto: richiesta che il Parlamento legiferi il riconoscimento del diritto di tutti gli esseri umani di giungere in modo legale e sicuro in Italia

Gentilissime deputate e gentilissimi deputati,

gentilissime senatrici e gentilissimi senatori,

vi scriviamo per chiedervi una decisione impegnativa, una scelta di civilta'.

Voi sapete che i migranti che muoiono nel tentativo di giungere nel nostro paese e nel nostro continente in fuga dalla fame, dalle guerre, dai disastri e dagli orrori, hanno pieno diritto di cercar di salvare le loro vite, ed hanno pieno diritto d'asilo nel nostro paese ai sensi della Costituzione della Repubblica Italiana che all'articolo 10 inequivocabilmente afferma che "Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l'effettivo esercizio delle liberta' democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d'asilo nel territorio della Repubblica".

Voi sapete che nessuna di queste persone morirebbe lungo il viaggio se fosse loro consentito di giungere in modo legale e sicuro nel nostro paese.

Voi sapete che il primo dovere di ogni essere umano e' salvare le vite, ed a maggior ragione questo e' il primo dovere di ogni istituzione, di ogni stato di diritto, di ogni sistema democratico, di ogni paese civile.

Nel nostro paese voi siete i detentori del potere di fare le leggi, ed attraverso una semplice legge voi potere salvare le vite di tanti esseri umani innocenti.

Una semplice legge che riconosca il diritto di tutti gli esseri umani di giungere in modo legale e sicuro in Italia.

Una semplice legge della quale potrete essere orgogliosi per il resto dei vostri giorni.

Omettere questo atto di umanita' comporterebbe il perdurare di un iniquo, crudele, disumano stato di cose che condanna alla sofferenza e alla morte tante persone innocenti.

Siate saggi, siate umani. Sappiate essere legislatori. Fedeli alla Costituzione, fedeli all'umanita'.

Ringraziandovi per l'attenzione, confidando sul vostre retto intendimento e sulla vostra volonta' buona, vogliate gradire distinti saluti,

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LUOGO E DATA

RECAPITO POSTALE, TELEFONICO ED E-MAIL DEL MITTENTE

 

13. SEGNALAZIONI LIBRARIE

 

Riletture

- Aldo Capitini, Scritti sulla nonviolenza, Protagon, Perugia 1992, pp. XVIII + 462.

- Aldo Capitini, Scritti filosofici e religiosi, Fondazione Centro Studi Aldo Capitini, Perugia 1998, pp. XXXII + 660.

 

14. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

 

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.

Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:

1. l'opposizione integrale alla guerra;

2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;

3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;

4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.

Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.

Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

 

15. PER SAPERNE DI PIU'

 

Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it

Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

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