[Nonviolenza] L'uomo nella valigia. Una lettera aperta al Presidente della Commissione Europea
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- Date: Mon, 3 Aug 2015 18:04:26 +0200 (CEST)
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L'UOMO NELLA VALIGIA. UNA LETTERA APERTA AL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA
Egregio Presidente della Commissione Europea,
i migranti che muoiono nel tentativo di entrare in Europa, muoiono perche' chi governa l'Europa impedisce loro di entrarvi in modo legale e sicuro.
Fosse riconosciuto a tutti gli esseri umani il diritto alla vita e alla dignita', diritto che tutte le Costituzioni europee e tutti i trattati internazionali proclamano come fondamentale ed irrinunciabile, nessun migrante morirebbe soffocato in una valigia o affogato nel Mediterraneo.
Siano quindi immediatamente abolite le scellerate antinorme razziste tuttora in vigore nell'Unione Europea che provocano questa infinita strage di innocenti.
Riconosca l'Unione Europea, e riconoscano gli stati di essa membri, che ogni essere umano ha diritto di spostarsi sull'unico pianeta casa comune dell'umanita' intera, che ogni essere umano ha diritto di difendere e migliorare la propria esistenza; riconoscano quindi a tutti gli esseri umani il diritto di giungere in modo legale e sicuro in questo continente per sfuggire alla fame e alla guerra, alla miseria e alle devastazioni, all'orrore delle dittature.
E riconoscano altresi' che quella fame e quelle guerre, quella miseria e quelle devastazioni, quell'orrore e quelle dittature, sono l'esito della dominazione coloniale e neocoloniale, imperialista e razzista delle potenze politiche ed economiche dominanti sul Sud del mondo, rapinato e schiavizzato.
La storia presenta all'Europa il suo conto, e come sovente accade si aprono due alternative: una di pace, di solidarieta', di giustizia, di civile convivenza, di progresso spirituale e materiale per l'umanita' intera; l'altra di barbarie onnicida. Si scelga la via del bene.
E scegliendo la via del bene si inizi subito a farlo: salvando le vite di tutti i migranti, riconoscendo a tutti gli esseri umani il diritto di giungere in modo legale e sicuro in Europa.
Voglia gradire distinti saluti,
Peppe Sini,
responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani"
Viterbo, 3 agosto 2015
Mittente: "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo, strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it, centropacevt at gmail.com, centropaceviterbo at outlook.it, web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
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