[Nonviolenza] Per la difesa nonviolenta. 9
- Subject: [Nonviolenza] Per la difesa nonviolenta. 9
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- Date: Mon, 11 May 2015 12:20:50 +0200 (CEST)
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PER LA DIFESA NONVIOLENTA
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XVI)
Numero 9 dell'11 maggio 2015
In questo numero:
1. Senza girarci intorno
2. Pochi giorni ancora per firmare la proposta di legge d'iniziativa popolare per la Difesa nonviolenta
3. Il testo della proposta di legge di iniziativa popolare "Istituzione e modalita' di finanziamento del Dipartimento della Difesa Civile non armata e nonviolenta"
4. Se "Erinna" non ci fosse...
5. In memoria di Ludovico Geymonat
6. Dopo la battaglia delle Arginuse
1. EDITORIALE. SENZA GIRARCI INTORNO
O ci si impegna per la pace e la giustizia, o si e' complici della guerra.
O ci si impegna per il disarmo e la smilitarizzazione, o si e' complici della guerra.
O ci si impegna per salvare le vite e difendere i diritti di tutti gli esseri umani, o si e' complici della guerra.
O ci si impegna per la solidarieta' che tutti gli esseri umani riconosce e raggiunge e protegge e conforta, o si e' complici della guerra.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.
2. INIZIATIVE. POCHI GIORNI ANCORA PER FIRMARE LA PROPOSTA DI LEGGE D'INIZIATIVA POPOLARE PER LA DIFESA NONVIOLENTA
Si concludera' il 15 maggio la raccolta delle firme a sostegno della proposta di legge di iniziativa popolare per la "Istituzione e modalita' di funzionamento del Dipartimento della Difesa Civile non armata e nonviolenta" promossa a livello nazionale da varie reti di associazioni pacifiste, nonviolente e di solidarieta'.
Invitiamo chi ci legge a contribuire allo sforzo finale.
Per informazioni e contatti: segreteria nazionale della campagna "Un'altra Difesa e' possibile", c/o Movimento Nonviolento, via Spagna 8, 37123 Verona, tel. e fax: 0458009804, e-mail: info at difesacivilenonviolenta.org, sito: www.difesacivilenonviolenta.org
3. DOCUMENTAZIONE. IL TESTO DELLA PROPOSTA DI LEGGE DI INIZIATIVA POPOLARE "ISTITUZIONE E MODALITA' DI FINANZIAMENTO DEL DIPARTIMENTO DELLA DIFESA CIVILE NON ARMATA E NONVIOLENTA"
Art. 1 (Difesa civile non armata e nonviolenta)
1. In ottemperanza al principio costituzionale del ripudio della guerra, di cui all'articolo 11 della Costituzione della Repubblica Italiana, ed al fine di favorire l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarieta' politica, economica e sociale, di cui all'articolo 2 della Costituzione, e l'adempimento del dovere di difesa della Patria di cui all'articolo 52 della Costituzione, viene riconosciuta a livello istituzionale una forma di difesa alternativa a quella militare denominata "Difesa civile non armata e nonviolenta", quale strumento di difesa che non comporti l'uso delle armi ed alternativo a quello militare.
2. Ai fini di cui al comma precedente, viene istituito presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il "Dipartimento per la difesa civile non armata e nonviolenta", dal quale dipendono:
a) i Corpi Civili di Pace, la cui sperimentazione e' inserita nella Legge 27 dicembre 2013, n. 147 che prevede l'istituzione di un contingente da impegnare in azioni di pace non governative nelle aree di conflitto o a rischio di conflitto o nelle aree di emergenza ambientale;
b) l'Istituto di ricerca sulla Pace e il Disarmo, da istituirsi con apposita Legge successiva.
3. Per i fini di cui all'Articolo 1 Comma 1 della presente legge, il "Dipartimento per la difesa civile non armata e nonviolenta" deve prevedere forme di interazione e collaborazione con:
a) il Dipartimento della Protezione Civile come organo di riferimento del Servizio Nazionale di Protezione Civile regolato dalla Legge 12 luglio 2012, n. 100 e successive modifiche ed integrazioni;
b) il Dipartimento dei vigili del fuoco, del soccorso pubblico e della difesa civile incardinato presso il Ministero dell'Interno;
c) il Dipartimento della Gioventu' e del Servizio Civile Nazionale regolato dal Dpcm 21 giugno 2012;
in particolare con l'istituzione di un "Consiglio Nazionale per la difesa civile, non armata e nonviolenta" fra i suddetti Dipartimenti con compiti paritetici di indirizzo e di confronto da normare con successivo Regolamento emesso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri di concerto con il Ministero degli Interni.
4. Il "Dipartimento per la difesa civile non armata e nonviolenta" ha i seguenti compiti:
a) difendere la Costituzione, affermando i diritti civili e sociali in essa enunciati, la Repubblica e l'indipendenza e la liberta' delle istituzioni democratiche del Paese;
b) predisporre piani per la difesa civile non armata e nonviolenta, coordinarne la loro attuazione, e curare ricerche e sperimentazioni, nonche' forme di attuazione della difesa civile non armata, ivi compresa la necessaria formazione e l'educazione della popolazione;
c) svolgere attivita' di ricerca per la pace, il disarmo, per la graduale differenziazione produttiva e la conversione a fini civili delle industrie nel settore della difesa e la giusta e duratura risoluzione dei conflitti, e predisporre studi finalizzati alla graduale sostituzione della difesa armata con quella civile nonviolenta, provvedere alla formazione del personale appartenente alle sue strutture;
d) favorire la prevenzione dei conflitti armati, la riconciliazione, la mediazione, la promozione dei diritti umani, la solidarieta' internazionale, l'educazione alla pace nel mondo, il dialogo inter-religioso ed in particolare nelle aree a rischio di conflitto, in conflitto o post-conflitto;
e) organizzare e dirigere le strutture della Difesa civile non armata e nonviolenta e pianificare e coordinare l'impiego dei mezzi e del personale ad essa assegnati;
f) contrastare le situazioni di degrado sociale, culturale ed ambientale e difendere l'integrita' della vita, dei beni, degli insediamenti e dell'ambiente dai danni cagionati dalle calamita' naturali.
5. Le attivita', l'organizzazione ed il funzionamento del Dipartimento di cui al comma 2, e delle sue articolazioni, sono disciplinati con regolamento da emanarsi ai sensi dell'articolo 17, comma 2, della Legge 23 agosto 1988, n. 400 e successive modificazioni, da parte del Presidente del Consiglio dei ministri, entro sei mesi dalla data di approvazione della presente legge.
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Art. 2 (Fondo nazionale per la Difesa civile non armata e nonviolenta)
1. Per il funzionamento del Dipartimento di cui al precedente articolo 1, si provvede mediante costituzione presso la Presidenza del Consiglio, nell'ambito del relativo Programma della Missione "Organi costituzionali, a rilevanza costituzionale e Presidenza del Consiglio", di un apposito Fondo denominato "Fondo nazionale per la Difesa civile non armata e nonviolenta", con una dotazione annua iniziale pari a 100 milioni di euro per l'anno 2015, di cui non oltre il 10% per le spese di funzionamento, ed alimentato, per gli anni successivi, anche dalle risorse derivanti dalla disposizione di cui al successivo articolo 3.
2. Al fine di sostenere per l'anno in corso l'onere finanziario derivante dalla precedente disposizione le spese sostenute dal Ministero della Difesa relative all'acquisto di nuovi sistemi d'arma sono ridotte in misura tale da assicurare risparmi pari ad almeno 100 milioni di euro.
3. Le modalita' di gestione e di rendicontazione delle risorse del Fondo e delle spese di funzionamento del "Dipartimento per la difesa civile non armata e nonviolenta", sono stabilite con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze.
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Art. 3 (Scelta di destinazione del sei per mille dell'Irpef)
1. A decorrere dall'anno d'imposta 2015 e' riconosciuta al contribuente la facolta' di destinare una quota pari al sei per mille dell'imposta sul reddito delle persone fisiche, dovuta e liquidata dall'amministrazione finanziaria sulla base della dichiarazione annuale, all'incremento della copertura delle spese di funzionamento del Dipartimento per la Difesa civile non armata e nonviolenta ed al finanziamento delle attivita' dei Corpi Civili di Pace e dell'Istituto di ricerca sulla Pace e il Disarmo di cui all'articolo 1, comma 2, lettera a) e b) della presente legge. A tal fine, per la destinazione delle relative somme e' necessario che il contribuente, con opzione fiscale in sede di dichiarazione dei redditi, scelga di sostenere le spese per la Difesa civile non armata e nonviolenta.
2. Il ministro dell'Economia e delle finanze e' delegato a stabilire, con proprio decreto, da emanarsi entro tre mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, le modalita' di esercizio, in sede di dichiarazione annuale ai fini dell'imposta sul reddito delle persone fisiche, dell'opzione fiscale di cui al comma 1, anche prevedendo a tal fine le dovute modifiche alla modulistica.
3. Il Presidente del Consiglio dei ministri ed il Ministro dell'economia e delle finanze presentano annualmente al Parlamento una dettagliata relazione sull'entita' e sulle modalita' di utilizzazione delle risorse rivenienti dalle opzioni fiscali di cui al precedente comma 1, e sullo stato di attuazione della presente legge.
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Art. 4 (Copertura finanziaria)
1. A decorrere dall'anno d'imposta 2015 l'ammontare delle risorse disposte ai sensi dell'articolo 3 e' compensato da corrispondenti risparmi derivanti dai meccanismi di revisione e di razionalizzazione della spesa pubblica di cui alla missione "Difesa e sicurezza del territorio" del bilancio statale secondo le procedure di cui alla legge 7 agosto 2012, n. 135 nonche' dai risparmi derivanti dalla dismissione di caserme e presidi di pertinenza del demanio militare.
2. Il Ministero dell'economia e delle finanze e' autorizzato ad apportare con propri decreti le occorrenti variazioni di bilancio.
4. APPELLI. SE "ERINNA" NON CI FOSSE...
Se "Erinna" non ci fosse, tante donne vittime di violenza resterebbero senza alcun aiuto, resterebbero nel dolore, nella paura, nella solitudine, e nel concreto, continuo, estremo pericolo di nuove violenze.
Ma il centro antiviolenza "Erinna" a Viterbo c'e', e da molti anni opera incessantemente.
Ed e' necessario che continui ad esserci ed a portare avanti tutte le attivita' in cui le donne che lo animano sono impegnate, dall'ascolto alla consulenza, dall'assistenza all'ospitalita', dalla formazione all'orientamento, dall'informazione alla sensibilizzazione, dall'intervento psicologico a quello legale, dall'aiuto materiale all'accoglienza e alla protezione nella casa-rifugio.
Decisori pubblici insipienti e irresponsabili hanno recentemente negato al centro antiviolenza "Erinna" i fondi a suo tempo ad esso attribuiti ed illegittimamente ed insensatamente da anni trattenuti dall'ente locale incaricato di trasmetterglieli; decisori pubblici insipienti e irresponsabili hanno recentemente preteso di negare l'esistenza stessa della piu' importante esperienza di donne che aiutano le donne vittime di violenza nell'Alto Lazio.
Occorre che ogni persona di volonta' buona, ogni associazione democratica, ogni istituzione fedele alla Costituzione repubblicana, nell'ambito delle proprie possibilita', sostengano "Erinna" in questo momento.
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Dal profondo del cuore chiediamo a chi legge queste righe di inviare al Centro antiviolenza "Erinna" un contributo economico affinche' possa continuare nella sua indispensabile azione, ed un messaggio di solidarieta'.
I contributi possono essere inviati attraverso bonifico bancario intestato ad Associazione Erinna, Banca Etica, codice IBAN: IT60D0501803200000000287042.
O anche attraverso vaglia postale a "Associazione Erinna - Centro antiviolenza", via del Bottalone 9, 01100 Viterbo.
Per contattare direttamente il Centro antiviolenza "Erinna": tel. 0761342056, e-mail: e.rinna at yahoo.it, onebillionrisingviterbo at gmail.com, sito: http://erinna.it
Per destinare al Centro antiviolenza "Erinna" il 5 per mille inserire nell'apposito riquadro del modello per la dichiarazione dei redditi il seguente codice fiscale: 90058120560.
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Facciamo circolare questo appello, facciamo sapere che occorre sostenere il Centro antiviolenza "Erinna". E sosteniamolo insieme.
5. MAESTRI. IN MEMORIA DI LUDOVICO GEYMONAT
Ricorre l'11 maggio l'anniversario della nascita di Ludovico Geymonat (Torino, 11 maggio 1908 - Rho, 29 novembre 1991), combattente antifascista ed illustre pensatore.
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Ludovico Geymonat (1908-1991) antifascista, partigiano, docente, intellettuale di forte impegno civile, e' stato uno dei maggiori filosofi italiani del Novecento; filosofo della scienza, studioso di logica matematica, storico del pensiero scientifico e filosofico; si laureo' all'Universita' di Torino in filosofia (1930) e in matematica (1932); fu avversario precoce del fascismo: avendo rifiutato di iscriversi al partito fascista, gli fu preclusa ogni possibilita' di carriera accademica, fu costretto quindi ad insegnare nelle scuole private; prese parte alla Resistenza e fu partigiano in Piemonte; dal 1956 al 1978 insegno' all'Universita' di Milano nella prima cattedra italiana di filosofia della scienza; partecipo' alla fondazione del Centro di studi metodologici di Torino, diresse importanti collezioni di testi scientifici per vari editori; e' l'autore della monumentale Storia del pensiero filosofico e scientifico (Garzanti 1970-1976), autentica pietra miliare nella storiografia filosofica italiana. Fra le opere di Ludovico Geymonat: Il problema della conoscenza nel positivismo, Bocca, Torino 1931; La nuova filosofia della natura in Germania, Bocca, Torino 1934; Studi per un nuovo razionalismo, Chiantore, Torino 1945; Saggi di filosofia neorazionalistica, Einaudi, Torino 1953; Il pensiero scientifico, Garzanti, Milano 1954; Storia del pensiero filosofico, Garzanti, Milano, 1955-1956 (tre voll.); Storia della filosofia, Garzanti, Milano 1956-1957 (tre voll.); Galileo Galilei, Einaudi, Torino 1956, 198O; Logica matematica e algebra moderna, Zanichelli, Bologna 1958; Filosofia e filosofia della scienza, Feltrinelli, Milano 1960, 1975; (con renato Tisato), Filosofia e pedagogia nella storia della civilta', Garzanti, Milano 1961-1962 (tre voll.); Storia del pensiero filosofico e scientifico, Garzanti, Milano 1970-1976; (con Enrico Bellone, Giulio Giorello, Silvano Tagliagambe), Attualita' del materialismo dialettico, Editori Riuniti, Roma 1974; Scienza e realismo, Feltrinelli, Milano 1977; Contro il moderatismo, Feltrinelli, Milano 1978; (a cura di Giulio Giorello e Marco Mondadori), Paradossi e rivoluzioni, Il Saggiatore, Milano 1979; Filosofia e filosofia della scienza, Feltrinelli, Milano 1980; Per Galileo. Attualita' del razionalismo, Bertani, Verona 1981; Riflessioni critiche su Kuhn e Popper, Dedalo, Bari 1983; Lineamenti di filosofia della scienza, Mondadori, Milano 1986, Utet, Torino 2006; (con Giulio Giorello), Le ragioni della scienza, Laterza, Roma-Bari 1986; La liberta', Rusconi, Milano 1988, 1994; La societa' come milizia, Marcos y Marcos, Milano 1989; I sentimenti, Rusconi, Milano 1989; (con Evandro Agazzi, Fabio Minazzi), Filosofia, scienza e verita', Rusconi, Milano 1989; La Vienna dei paradossi. Controversie filosofiche e scientifiche nel Wiener Kreis, Il Poligrafo, 1991; (con Fabio Minazzi), Dialoghi sulla pace e la liberta', Cuen, Napoli 1992; La ragione, Piemme, 1994; Lezioni su Galileo, Barbieri, 2004. Opere su Ludovico Geymonat: Corrado Mangione (a cura di), Scienza e filosofia. Saggi in onore di Ludovico Geymonat, Garzanti, Milano 1985; Fabio Minazzi, Filosofia, scienza e vita civile nel pensiero di Ludovico Geymonat, La Citta' del Sole, Napoli 2003; Fabio Minazzi, Contestare e creare. La lezione epistemologico-civile di Ludovico Geymonat, La Citta' del Sole, Napoli 2004.
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Anche nel ricordo di Ludovico Geymonat proseguiamo nell'azione nonviolenta per la pace e i diritti umani; per il disarmo e la smilitarizzazione; contro la guerra e tutte le uccisioni, contro il razzismo e tutte le persecuzioni, contro il maschilismo e tutte le oppressioni.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Vi e' una sola umanita' in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Oppresse e oppressi di tutti i paesi unitevi nella lotta per la comune liberazione.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.
6. EDITORIALE. DOPO LA BATTAGLIA DELLE ARGINUSE
Cessare di uccidere.
Cessare di lasciar morire per omissione di soccorso.
Scegliere la nonviolenza.
Riconoscere a tutti gli esseri umani il diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Consentire a tutti gli esseri umani il diritto di giungere in modo legale e sicuro in Europa.
Scegliere la nonviolenza.
Cessare di fare le guerre.
Cessare di armare gli assassini.
Scegliere la nonviolenza.
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PER LA DIFESA NONVIOLENTA
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XVI)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it
Numero 9 dell'11 maggio 2015
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