[Nonviolenza] Voci e volti della nonviolenza. 660
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- Date: Wed, 18 Mar 2015 10:03:28 +0100 (CET)
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VOCI E VOLTI DELLA NONVIOLENZA
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XVI)
Numero 660 del 18 marzo 2015
In questo numero:
Auguri al "Tavolo per la pace" di Viterbo che compie un anno
EDITORIALE. AUGURI AL "TAVOLO PER LA PACE" DI VITERBO CHE COMPIE UN ANNO
Il 19 marzo il "Tavolo per la pace" di Viterbo compie un anno. La prima riunione si svolse infatti il 19 marzo 2014. Lungo questo anno molti sono stati gli incontri, rilevanti le iniziative promosse e crescente la partecipazione.
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Il "Tavolo per la Pace" è promosso dal Comune di Viterbo e vi prendono parte singole persone così come rappresentanti di varie istituzioni ed associazioni impegnate per la pace, la solidarietà, i diritti umani e la nonviolenza.
Il "Tavolo per la Pace" è impegnato contro la guerra e tutte le uccisioni, contro il razzismo e tutte le persecuzioni, contro il maschilismo e tutte le oppressioni.
La partecipazione è aperta a tutte le persone, le associazioni e le istituzioni interessate a contribuire all'impegno per la pace e i diritti umani.
Per comunicazioni e contatti il punto di riferimento è Pigi Moncelsi: tel. 0761348590, cell. 3384613540, e-mail: pmoncelsi at comune.viterbo.it
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Tra le iniziative più significative che il Tavolo ha promosso: la proposta da cui è scaturita la deliberazione del Consiglio comunale di inserimento della consulta per l'immigrazione nel novero delle consulte comunali (primo indispensabile passo per la sua concreta realizzazione); la celebrazione a Viterbo della "Giornata internazionale della nonviolenza" il 2 ottobre 2014 e l'attribuzione da parte del Comune del riconoscimento attestante la riconoscenza della città a quattro prestigiose personalità che per la pace, i diritti umani e la nonviolenza hanno operato: Umbertina Amadio, don Dante Bernini, Osvaldo Ercoli, Anna Maghi; l'organizzazione della rilevante partecipazione viterbese alla marcia Perugia-Assisi del 19 ottobre 2014; l'iniziativa viterbese in occasione della "Giornata nazionale contro il terrorismo, la guerra e la violenza" del 7 febbraio 2015; la partecipazione alle iniziative viterbesi per la "Giornata internazionale contro la violenza sulle donne" e per l'"One Billion Rising"; il sostegno al Centro antiviolenza "Erinna" (che del Tavolo fa parte e costituisce un'esperienza di riferimento).
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Tra le iniziative in cui il Tavolo è attualmente impegnato sono di particolare rilevanza le due proposte di deliberazione presentate al Consiglio comunale affinché le adotti: l'una "per l'istituzione della Consulta comunale per l'immigrazione" (che concluderebbe un iter già avviato lo scorso anno) e l'altra "per la cittadinanza onoraria alle bambine e ai bambini non cittadine e cittadini italiani con cui la comunità viterbese ha una relazione significativa e quindi impegnativa": ad entrambe le proposte il sindaco di Viterbo ha già espresso il suo sostegno da mesi; occorre ora che il Consiglio comunale finalmente deliberi.
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Sul versante dell'attività di studio, informazione, documentazione e formazione, è in programma per l'11 aprile 2015, nell'anniversario della "Pacem in Terris" di Giovanni XXIII, una "Giornata di studi per la Pace in onore di don Dante Bernini"; giornata che si svolgerà presso la Sala conferenze della Provincia di Viterbo ed alla quale hanno già garantito la loro partecipazione illustri studiose e studiosi.
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In questo momento inoltre il Tavolo è primariamente unanimemente impegnato affinché le istituzioni che tuttora trattengono i fondi assegnati al Centro antiviolenza "Erinna" per l'attività svolta nell'anno 2012 (e già debitamente rendicontata) finalmente quei fondi consegnino, dopo anni di scandaloso ritardo.
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Il prossimo incontro del "Tavolo per la pace" di Viterbo si svolgerà mercoledì 25 marzo, con inizio alle ore 17,15, presso la consueta sede del Palazzetto della Creatività in via Carlo Cattaneo 9 (sito nell'area del complesso scolastico degli istituti comprensivi Canevari e Vanni).
All'ordine del giorno dell'incontro, oltre agli sviluppi delle iniziative in corso, anche vari altri argomenti già da tempo proposti alla riflessione.
Tutte le persone interessate sono invitate a partecipare.
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Al "Tavolo per la pace" di Viterbo formuliamo i nostri auguri di buon compleanno, con l'auspicio che prosegua, estenda e intensifichi le sue iniziative e promuova una sempre più ampia e consapevole partecipazione della popolazione viterbese all'impegno contro la guerra e tutte le uccisioni, contro il razzismo e tutte le persecuzioni, contro il maschilismo e tutte le oppressioni, con la scelta concreta e coerente della nonviolenza.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignità, alla solidarietà.
Solo la nonviolenza può salvare l'umanità.
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Allegato: Alcune riflessioni del "Tavolo per la pace" di Viterbo in un documento del settembre 2014
In una lettera al Sindaco di Viterbo del 17 settembre 2014 il "Tavolo per la pace" di Viterbo così caratterizzava le sue proposte di iniziativa:
- Impegno per la pace e i diritti umani
Impegno per la pace e i diritti umani che si estrinseca nell'ampiezza e nella pienezza dell'azione in difesa della vita, della dignità e dei diritti di tutti gli esseri umani, nel riconoscimento che tutti gli esseri umani appartengono alla medesima umanità e pertanto tutti sono eguali nel loro statuto di persone, e quindi nel loro inalienabile diritto al rispetto e alla solidarietà.
- Opposizione alla guerra, al razzismo, al maschilismo
Impegno per la pace e i diritti umani che quindi si esprime nell'opposizione alla guerra ed a tutte le uccisioni, nell'opposizione al razzismo ed a tutte le persecuzioni, nell'opposizione alla violenza maschilista ed al femminicidio che ne è l'esito più atroce.
Vi è infatti un nesso tra guerra, razzismo e maschilismo: tutte e tre queste forme di oppressione e violenza negano la dignità della persona umana, deumanizzano una parte dell'umanità fino a giungere al suo criminale annientamento.
Infatti la guerra deumanizza gli esseri umani considerati "nemici"; il razzismo deumanizza gli esseri umani considerati "altri" rispetto ad una singola comunità; il maschilismo deumanizza metà del genere umano considerando le donne "inferiori" agli uomini (così peraltro deumanizzando altresì l'intero genere umano pretendendo di trasformare tutte le donne in vittime designate e tutti gli uomini in complici dell'oppressione esercitata in loro nome: ne consegue altresì che il maschilismo nel corso della storia è la prima radice di ogni altra forma di oppressione e violenza, e che non si può realizzare una società giusta e una civile convivenza se non si riconosce l'eguaglianza di diritti e di doveri di tutti gli esseri umani).
- Solidarietà concreta, azione educativa, promozione della legalità, difesa della biosfera
Impegno per la pace e i diritti umani che peraltro si realizza anche nella solidarietà concreta, nell'azione educativa, nella promozione della legalità, nella difesa della biosfera.
Nella solidarietà concreta, ovvero nella condivisione dei beni, nell'ascolto reciproco, nell'aiuto donato da chi ne ha la possibilità a chi ne ha bisogno, nell'accoglienza e nell'assistenza che rendono effettivo e quindi efficace nella prassi il dovere universale di soccorrere e sostenere chi è nel dolore, nella paura, nell'oppressione; solidarietà concreta che è responsabilità che agisce, umanità che si riconosce.
Nell'azione educativa che tramanda la civiltà umana, consente la socializzazione, dà senso all'esistenza delle persone, appronta strumenti critici di comprensione ed interpretazione del mondo e di giudizio e condotta morale e civile nella società (e peraltro ogni azione buona, in quanto costituisce un esempio ed un'ispirazione per altri esseri umani, è sempre anche intrinsecamente educativa, ovvero testimonianza esortativa al vero, al giusto, al bene).
Nella difesa e nella promozione della legalità, in quanto garanzia della civile convivenza ed in quanto protezione del debole dall'arbitrio del forte: solo nella legalità è possibile la democrazia, solo nella democrazia è possibile l'autentica partecipazione di ogni persona al governo responsabile e adeguato della cosa pubblica ed alla condivisione del bene comune.
Nel rispetto e nella difesa della biosfera, che è sia la casa comune dell'umanità sia l'insieme del mondo vivente cui la stessa umanità appartiene: se non si difende l'ambiente naturale dalle devastazioni e dalle distruzioni si mette in pericolo la stessa sopravvivenza dell'umanità: è quindi palese il legame tra rispetto della natura e rispetto dell'umanità, tra ambiente e diritti umani, tra pace fra gli esseri umani e pace con la natura.
- Uscire dalla spirale della violenza con la scelta della nonviolenza
Infine, impegno per la pace e i diritti umani significa testimoniare la possibilità e costruire la realtà di un movimento ad un tempo antropologico e storico, morale e civile, che consiste nell'uscire dalla spirale distruttiva della violenza con la scelta di amore per l'umanità della nonviolenza.
Intendendo la nonviolenza nel senso forte ed autentico del termine: opposizione a tutte le violenze; responsabilità per gli altri esseri umani e per il mondo vivente; azione buona, giusta e misericordiosa; inveramento pieno e limpido dei principi di libertà, uguaglianza, fratellanza e sorellanza enunciati in tutti i monumenti del costituzionalismo moderno tra cui la Costituzione della Repubblica Italiana.
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VOCI E VOLTI DELLA NONVIOLENZA
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XVI)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it
Numero 660 del 18 marzo 2015
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