[Nonviolenza] Telegrammi. 1892
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- Date: Mon, 9 Feb 2015 22:11:34 +0100 (CET)
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TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 1892 del 10 febbraio 2015
Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XVI)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com
Sommario di questo numero:
1. Due orrori, che sono uno
2. L'introduzione di Valentina Bruno alla "Giornata contro il terrorismo, la guerra e la violenza" a Viterbo il 7 febbraio
3. Verso il 14 febbraio, One Billion Rising
4. Per la "Casa per la Pace" di Vicenza. Una proposta articolata in cinque azioni
5. Segnalazioni librarie
6. La "Carta" del Movimento Nonviolento
7. Per saperne di piu'
1. EDITORIALE. DUE ORRORI, CHE SONO UNO
L'Unione Europea, e gli stati suoi membri a cominciare da Francia e Germania, obbedendo agli ordini della Nato, stanno preparando in Ucraina lo scatenamento di una guerra contro la Russia: replicando le gesta hitleriane.
*
E l'Unione Europea, e gli stati suoi membri a cominciare dall'Italia, proseguendo in una politica anch'essa hitleriana, razzista e assassina, continuano a provocare la morte di innumerevoli innocenti nel Mediterraneo, impedendo a chi e' in fuga da guerre, dittature, terrorismo e disastri ambientali di giungere nel nostro continente in modo legale e sicuro e trovarvi accoglienza, assistenza, riconoscimento e rispetto.
*
Mentre proseguono le guerre, prosegue il riarmo, ed ovunque la vita, la dignita' e i diritti degli esseri umani sono conculcati, umiliati, negati.
*
Occorre opporsi a questo orrore.
Occorre una insurrezione morale delle intelligenze e delle coscienze in difesa della vite umane, della legalita' e della democrazia, per richiamare l'Unione Europea e i governi degli stati che la compongono al rispetto della Dichiarazione universale dei diritti umani, al rispetto della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea stessa, e per quanto riguarda il nostro paese anche al rispetto della Costituzione della Repubblica Italiana.
La guerra e' nemica dell'umanita'.
Il razzismo e' un crimine contro l'umanita'.
Salvare le vite e' il primo dovere.
*
Cessino i preparativi di guerra contro la Russia.
Cessi la persecuzione razzista dei migranti.
Cessi la partecipazione europea ed italiana alle guerre in corso nel mondo.
Cessi il riarmo.
Si adottino politiche di soccorso umanitario concreto e coerente ovunque occorra.
Si abolisca la Nato, struttura terrorista e assassina.
Si aboliscano le misure razziste europee ed italiane che provocano la morte di innumerevoli innocenti.
*
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Pace, disarmo, rispetto del diritto di ogni essere umano alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Vi e' una sola umanita', in un unico mondo casa comune dell'umanita' intera.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.
2. RIFLESSIONE. L'INTRODUZIONE DI VALENTINA BRUNO ALLA "GIORNATA CONTRO IL TERRORISMO, LA GUERRA E LA VIOLENZA" IL 7 FEBBRAIO A VITERBO
[Valentina Bruno e' l'anima del movimento per la pace e la dignita' umana a Viterbo]
Diffondiamo l'introduzione di Valentina Bruno, a nome del "Tavolo per la pace", all'incontro di riflessione e testimonianza "Ciò che non siamo, ciò che non vogliamo", svoltosi a Viterbo nella Sala del Consiglio Comunale sabato 7 febbraio 2015, in occasione della "Giornata contro il terrorismo, la guerra e la violenza".
All'incontro, che si svolgeva in contemporanea con analoghe iniziative in oltre cento città d'Italia ad un mese dalle atroci stragi terroristiche in Nigeria e in Francia, hanno preso parte a Viterbo numerose persone che hanno gremito la solenne Sala d'Ercole dello storico Palazzo dei Priori. Tutte le persone presenti hanno espresso il loro vivo dolore per le vittime di tutte le guerre, le stragi e le uccisioni (l'incontro si è aperto osservando un minuto di silenzio in loro memoria); tutte le persone presenti hanno espresso il loro sincero impegno contro la guerra e tutte le uccisioni, contro il razzismo e tutte le persecuzioni, contro il maschilismo e tutte le oppressioni; tutte le persone presenti hanno espresso la persuasa volontà di opporsi al male col bene, di opporre alla violenza la nonviolenza.
Ringraziamo Valentina Bruno (che a nome del "Tavolo per la pace" ha perfettamente introdotto, presieduto e concluso l'incontro) per averci messo a disposizione il testo della sua introduzione.
*
"Non chiederci la parola che squadri da ogni lato
l'animo nostro informe, e a lettere di fuoco
lo dichiari e risplenda come un croco
perduto in mezzo a un polveroso prato.
Ah l'uomo che se ne va sicuro,
agli altri ed a se stesso amico,
e l'ombra sua non cura che la canicola
stampa sopra uno scalcinato muro!
Non domandarci la formula che mondi possa aprirti,
sì qualche storta sillaba e secca come un ramo.
Codesto solo oggi possiamo dirti,
ciò che non siamo, ciò che non vogliamo"
(Eugenio Montale)
L'idea che ha portato il "Tavolo per la pace" ad organizzare questo incontro, e che provo a condividere con tutte e tutti voi, è organizzare un pomeriggio di discussione e confronto che tenti di decostruire e ridefinire alcuni parametri di lettura della situazione internazionale, nel tentativo di dare spunti di riflessione alternativi alla dittatura e alle semplificazioni mediatiche che ci vengono offerte.
Siamo in un momento delicato, complesso, complicato, fatto di schieramenti, di contrapposizioni, di presunti scontri di civiltà. La nostra, quella degli altri e delle altre. La lettura della realtà che ci viene offerta dai media è semplicistica, e troppo è fuorviante per tutte e tutte noi.
Per contrastare questa lettura della realtà, e per non costringere noi, le altre e gli altri dentro cornici che schiacciano, sarebbe importante tentare di definirci non in negativo.
La trappola della definizione al negativo è nel dare per assunto, e per scontato, il dogma di partenza, che mai abbastanza viene messo in discussione. Al momento in cui mi definisco, ad esempio, "non sono ...", la parola che rimane nella testa di chi mi ascolta non è il "non", ma la parola che ho cercato di negare, quella che non mi appartiene. Una definizione al negativo ridefinisce, in termini, il concetto che si cerca di negare, e lo rafforza, fosse solo come fantasma di significato che ti determina e a cui non ci si può sottrarre. E' un dolore, non poter far altro che dire "ciò che non siamo, ciò che non vogliamo".
Sarebbe importante poter parlare a partire da un altro punto di vista, a partire da un'altra esperienza, a partire da noi, da chi noi siamo, indipendentemente dalle cornici di lettura che ci vengono imposte e dagli stereotipi che ci definiscono.
Piccole cose, piccole storie, esperienze, testimonianze di vita vera che permettano di vedere le cose in un'altra ottica, riflessioni.
La scelta della sala, la disposizione di tutte e tutti noi non è casuale e ha un valore simbolico importante. Abbiamo evitato di coinvolgere presunti "esperti", proprio per garantire un profilo accogliente e di confronto.
Pensavamo di procedere aprendo il confronto, con interventi di cinque minuti ciascuno, per permettere a più persone, in gentilezza, di esprimersi.
*
Il "Tavolo per la pace" dà appuntamento a sabato 14 febbraio in piazza del Comune a Viterbo dalle ore 15 in poi all'iniziativa "One Billion Rising" promossa dal centro antiviolenza "Erinna".
La prossima riunione del "Tavolo per la pace" si svolgerà mercoledì 25 febbraio, con inizio alle ore 17,15, presso il Palazzetto della Creatività in via Carlo Cattaneo 9 (sito nell'area del complesso scolastico degli istituti comprensivi Canevari e Vanni).
Per ogni comunicazione il punto di riferimento del "Tavolo per la pace" di Viterbo e' Pigi Moncelsi: tel. 0761348590, cell. 3384613540, e-mail: pmoncelsi at comune.viterbo.it
3. INIZIATIVE. VERSO IL 14 FEBBRAIO, ONE BILLION RISING
Sosteniamo l'iniziativa "One Billion Rising", la piu' grande e partecipata iniziativa nonviolenta nel mondo. Per informazioni e contatti: sito ufficiale: www.onebillionrising.org, sito italiano: http://obritalia.livejournal.com, facebook: https://www.facebook.com/obritalia; a Viterbo: "Associazione onlus Erinna - donne contro la violenza alle donne", tel. 0761342056, e-mail: onebillionrisingviterbo at gmail.com, e.rinna at yahoo.it, sito: http://erinna.it
*
A Viterbo l'iniziativa si svolgera' in piazza del Comune con inizio alle ore 15.
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Di seguito una lettera del coordinamento italiano sui modi di aderire alla campagna One Billion Rising 2015.
In attesa di mettersi in moto con l'organizzazione vera e propria degli eventi che porteranno alla chiamata globale del 14 febbraio 2015, chiediamo alle associazioni che vogliono aderire di:
- Invitare i propri associati ad iscriversi al sito http://www.onebillionrising.org/sign-up/
- Inviare la mail ricevuta ad associazioni, singoli cittadini, amministrazioni
- Trovare spazi per la proiezione del video sull'esperienza 2014 che trovate a questo indirizzo: http://youtu.be/6guRQb9Plkk
- Divulgare i riferimenti web:
sito ufficiale: www.onebillionrising.org
sito italiano: http://obritalia.livejournal.com
facebook: https://www.facebook.com/obritalia
twitter: @OBRItalia #Rise4Revolution
- Utilizzare i loghi ufficiali scaricandoli al seguente link:
http://www.onebillionrising.org/resources/toolkit/one-billion-rising-revolution-logos/
- Contribuire alla campagna con la vostra idea "La mia rivoluzione..." in italiano e/o in inglese ed inviarlo a nico at onebillionrising.org
Saremo comunque grati di ricevere un vostro contributo in qualsiasi momento.
- Preparare il flash mob "Break the chain"
seguendo il tutorial ufficiale http://youtu.be/_U5CZfPydVA
o quello semplificato http://youtu.be/BnHO6QMuc-w
o crearne uno voi con musiche di tamburi o altro.
Per dichiarare la vostra adesione inviate un messaggio al seguente indirizzo: Nicoletta Corradini: nico at onebillionrising.org
Coordinamento Italia One Billion Rising
Nicoletta Billi, Nicoletta Corradini
4. INIZIATIVE. PER LA "CASA PER LA PACE" DI VICENZA. UNA PROPOSTA ARTICOLATA IN CINQUE AZIONI
Carissime e carissimi,
scusandoci ancora una volta con le persone che avessero gia' espresso la loro solidarieta' (ma invitando anch'esse a leggere quali ulteriori iniziative in questa lettera proponiamo, e ad aderirvi), vi scriviamo per formularvi una proposta ancora, articolata in cinque azioni possibili.
*
La proposta
La proposta e' di voler esprimere il vostro sostegno alla "Casa per la Pace" di Vicenza associandovi alla richiesta rivolta al sindaco di quella citta' che sia al piu' presto restituita un'adeguata sede alla "Casa per la Pace", che da alcune settimane ne e' stata privata a seguito della vendita dell'immobile che ospitava gli uffici dell'Assessorato comunale presso cui la "Casa per la Pace" era ospitata.
Come sapete, la "Casa per la Pace" di Vicenza e' un prezioso punto di riferimento, non solo a livello cittadino ma a livello nazionale ed internazionale, per tutte le persone impegnate per la pace, i diritti umani, la solidarieta' concreta, la difesa dell'ambiente, la democrazia autenticamente partecipata, la nonviolenza.
Molte illustri personalita' della cultura e dell'impegno morale e civile hanno gia' espresso al Comune di Vicenza la loro persuasa condivisione della richiesta che alla "Casa per la Pace", che e' una "istituzione pubblica" (a seguito di specifica deliberazione del Consiglio Comunale di Vicenza del 1993, in adempimento dell'art. 2 dello Statuto Comunale), sia tempestivamente restituita una sede in cui poter continuare ad operare.
Tra le prime di queste illustri personalita' segnaliamo il professor Alberto L'Abate gia' collaboratore di Aldo Capitini e di Danilo Dolci e figura storica della nonviolenza in Italia; il professor Sergio Paronetto vicepresidente di Pax Christi; l'on. Michele Boato presidente dell'Ecoistituto del Veneto; il sen. Gigi Malabarba figura storica del movimento operaio e della solidarieta' internazionale; la dottoressa Antonella Litta dell'Associazione italiana medici per l'ambiente; Mao Valpiana, presidente del Movimento Nonviolento.
Ricordiamo anche che tra le persone che animano la "Casa per la Pace" di Vicenza vi e' il professor Matteo Soccio, una delle personalita' piu' autorevoli della nonviolenza in Italia - tanto sul piano del contributo teorico ed educativo quanto su quello dell'azione concreta come della luminosa testimonianza personale.
*
Cinque azioni possibili
Vi proponiamo di esprimere la vostra solidarieta' con la "Casa per la Pace" di Vicenza nei seguenti modi:
1. inviando una lettera al sindaco di Vicenza (ma anche all'amministrazione comunale nel suo complesso) chiedendo un tempestivo e adeguato intervento:
1.1. un modello di lettera puo' essere il seguente:
Al Sindaco del Comune di Vicenza
Oggetto: richiesta che sia al piu' presto restituita un'adeguata sede alla "Casa per la Pace" di Vicenza, prezioso bene comune della citta' e di ogni persona di volonta' buona
Egregio Sindaco,
apprendiamo che la "Casa per la Pace" di Vicenza, una delle esperienze piu' rilevanti di concreto e fecondo impegno per la pace nel nostro paese, tra i cui animatori vi e' il professor Matteo Soccio, che come e' noto e' una delle figure piu' autorevoli della nonviolenza in Italia, si troverebbe da alcuni giorni priva della sua sede a causa della vendita dell'immobile che ospitava gli uffici dell'Assessorato comunale presso cui la "Casa per la Pace" era ospitata.
Auspichiamo che il Comune di Vicenza riesca al piu' presto a garantire una nuova e adeguata sede alla "Casa per la Pace", che costituisce un importante servizio, un punto di riferimento e un bene comune non solo per la vostra citta' ma per tutte le persone di volonta' buona e per tutte le persone operatrici di pace.
Siamo certi che avra' gia' preso a cuore la questione e che si stara' gia' alacremente adoperando per recarla a buon fine nel migliore dei modi e con la massima tempestivita'.
Ringraziandola fin d'ora per l'attenzione, certi del suo impegno, e restando in attesa di notizie attestanti positivi e risolutivi sviluppi, voglia gradire un cordiale saluto di pace,
firma, luogo e data, recapiti postale, telefonico ed e-mail del mittente
1.2. gli indirizzi di posta elettronica del sindaco e dell'amministrazione comunale di Vicenza sono i seguenti: sindaco at comune.vicenza.it; vicesindaco at comune.vicenza.it; assessore.crescita at comune.vicenza.it; assessore.curaurbana at comune.vicenza.it; assessore.risorse at comune.vicenza.it; assessore.partecipazione at comune.vicenza.it; assessore.progettazione at comune.vicenza.it; assessore.formazione at comune.vicenza.it; assessore.sicurezza at comune.vicenza.it; assessore.comunita at comune.vicenza.it; assessore.semplificazione at comune.vicenza.it; presidenteconsiglio at comune.vicenza.it; direttoregenerale at comune.vicenza.it; segreteriadirezionepersonale at comune.vicenza.it; segreteriagen at comune.vicenza.it; uffstampa at comune.vicenza.it; urp at comune.vicenza.it; vi preghiamo di scrivere a tutti.
1.3. e' anche possibile (ed opportuno) scrivere a tutti i singoli consiglieri comunali di Vicenza attraverso le loro pagine nel sito del Comune www.comune.vicenza.it
2. inviando per conoscenza la vostra lettera (o una lettera in cui riferite di essa o comunque del vostro sostegno alla "Casa per la Pace") anche ai mass-media vicentini; gli indirizzi di posta elettronica dei principali sono i seguenti: redazioneweb at ilgiornaledivicenza.it; info at vicenzareport.it; vicenzatoday at citynews.it; redazione at vicenzapiu.com; vicenza at gazzettino.it; corriereveneto at corriereveneto.it; regione at mattinopadova.it; direttore at lavocedeiberici.it; info at editriceveneta.it; info at televeneto.it; info at bluradioveneto.it; redazione at bluradioveneto.it; redazione at birikina.it; info at radioreb.org; redazione at stellafm.it; diretta at stellafm.it; radioplanet at radioplanet.it; info at radio24.it; amministrazione at mediaveneto.com; redazione at radiovicenza.fm; ladomenica at tvavicenza.it; info at lineanews.it; radio at lineanews.it; regioni at adnkronos.com; ansa.venezia at ansa.it
3. inviando per conoscenza la vostra lettera anche agli ulteriori mass-media locali e nazionali che riterrete utile ovvero opportuno informare.
4. inviando la vostra lettera e/o questo appello agli altri vostri interlocutori invitando anch'essi ad aderire all'iniziativa.
5. inviando ovviamente la vostra lettera anche direttamente agli amici della "Casa per la Pace" di Vicenza: casaperlapace at gmail.com
*
La ragione di un'insistenza
Ci permettiamo di insistere e di disturbarvi una volta ancora perche' la questione e' di particolare importanza, ed ha una valenza non meramente locale ma generale: la "Casa per la Pace" di Vicenza e' un'esperienza storica della nonviolenza in Italia, non possiamo permettere che questo prezioso bene comune sia cancellato. Per poter estendere l'impegno di pace, e ve ne e' immenso urgente bisogno, occorre sapere innanzitutto almeno difendere le esperienze di pace gia' esistenti, come la "Casa per la Pace" vicentina.
Invitiamo quindi tutte le persone di volonta' buona ad impegnarsi in questa iniziativa, nella ferma persuasione che e' possibile ed e' necessario che alla "Casa per la Pace" di Vicenza sia restituita al piu' presto una sede.
Grazie dell'attenzione e della solidarieta'.
5. SEGNALAZIONI LIBRARIE
Riletture
- William K. Frankena, Etica, Edizioni di Comunita', Milano 1981, 1996, pp. 240.
- Giobbe Gazzoni, Morale sociale, Piemme, Casale Monferrato (Al) 1991, 1995, pp. 200.
- Eugenio Lecaldano, Etica, Utet, Torino 1995, pp. XII + 248.
- Eleonora Missana, L'etica nel pensiero contemporaneo, Paravia Bruno Mondadori, Milano 2000, pp. 212.
- Hermann Nohl, Introduzione all'etica. Le esperienze morali fondamentali, Guida, Napoli 1975, pp. 200.
- Renzo Pegoraro, Morale familiare, Piemme, Casale Monferrato (Al) 1991, 1998, pp. 166.
- Jan Rohls, Storia dell'etica, Il Mulino, Bologna 1995, pp. 576.
- Jacqueline Russ, L'etica contemporanea, Il Mulino, Bologna 1997, pp. XII + 104.
- Carlo Augusto Viano, Etica, Isedi, Milano 1975, 1977, pp. 192.
*
Riedizioni
- Simonetta Agnello Hornby, Un filo d'olio, Sellerio, Palermo 2011, Rcs, Milano 2015, pp. 256, euro 7,90 (in supplemento al "Corriere della sera").
6. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO
Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.
Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:
1. l'opposizione integrale alla guerra;
2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;
3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;
4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.
Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.
Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.
7. PER SAPERNE DI PIU'
Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it
Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 1892 del 10 febbraio 2015
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