[Nonviolenza] Sette tesi per la Giornata contro il terrorismo, la guerra e la violenza
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- Date: Fri, 6 Feb 2015 13:42:23 +0100 (CET)
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SETTE TESI PER LA GIORNATA CONTRO IL TERRORISMO, LA GUERRA E LA VIOLENZA
Il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo aderisce alla "Giornata contro il terrorismo, contro la guerra, contro la violenza" e partecipa ed invita a partecipare all'incontro di riflessione e di testimonianza che si svolgera' a Viterbo sabato 7 febbraio presso la sala del Consiglio Comunale con inizio alle ore 16,30 e che sara' aperto da un intervento di Valentina Bruno a nome del "Tavolo per la pace" di Viterbo.
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I. Dinanzi all'orrore
Lo scopo del terrorismo e' terrorizzarci: convincerci a cedere al male per paura; convincerci alla complicita' anche solo passiva col male; ovvero convincerci ad omologarci ad esso in una escalation di furia onnicida; mostrarci quali abissi di dolore e' possibile creare con un minimo sforzo; dimostrare che l'umanita' e' nulla.
Al terrorismo e alla guerra - che del terrorismo e' culmine e radice - noi dobbiamo opporre la nostra umanita': combattere il male col bene; agire per salvare le vite anziche' sopprimerle; riaffermare lo splendore della dignita' di ogni essere umano, l'eguaglianza di diritti di ogni essere umano, l'unita' della famiglia umana; e quindi riaffermare la volonta' concreta e coerente di recare aiuto a tutti gli esseri umani, riaffermare la nostra responsabilita', il dovere di ogni persona di recare aiuto ad ogni altra persona che di aiuto ha bisogno.
Il terrorismo vuole la nostra resa: qui non si arrende nessuno.
Il terrorismo crede che la violenza puo' annientare l'umanita': la nonviolenza e' piu' forte.
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II. Abolire la guerra
Del terrorismo, del totalitarismo, della volonta' di sterminio la guerra e' la manifestazione estrema. Di ogni imbarbarimento la guerra e' la fonte. La guerra che consiste sempre e solo dell'uccisione di esseri umani. La guerra e' nemica dell'umanita'.
Occorre abolire la guerra. E per abolire la guerra occorre abolire gli eserciti e le armi.
Questa e' la via: la scelta della nonviolenza che salva le vite, che invera l'umanita', che realizza il bene.
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III. L'altro dell'altro sei tu
A chiunque vuole imporre l'idea della radicale diseguaglianza di dignita' e di diritti degli esseri umani, a chiunque vuole imporre l'idee che alcune persone non abbiano diritti, a chiunque vuole imporre l'idea che vi siano esseri umani che possono essere uccisi perche' diversi da noi, a chiunque vuole imporre l'idea che l'umanita' possa essere spaccata in due tra "noi" e "gli altri", occorre rispondere che vi e' una sola umanita', composta di persone tutte diverse e tutte eguali in diritti, che ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta', che ogni essere umano ha il dovere di soccorrere ogni altra persona, di condividere i beni ed il bene.
Ogni essere umano e' altro per l'altro: tutti gli esseri umani sono fratelli e sorelle. Agisci nei confronti dell'altro cosi' come vorresti che l'altro agisse verso di te.
L'altro dell'altro sei tu.
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IV. Dopo Auschwitz e dopo Hiroshima: la necessita' e l'urgenza della nonviolenza
L'umanita' ha raggiunto un livello tecnologico tale da rendere possibile la distruzione della civilta' umana e della stessa vita sul pianeta. Il primo dovere dell'umanita' e' impedire che questo accada. Vi e' una sola umanita' in un unico pianeta casa comune dell'umanita' intera; vi e' un solo mondo vivente di cui l'umanita' e' parte.
E' in gioco la nostra comune sopravvivenza, e' in gioco il futuro dell'umanita'. Occorre abolire la guerra, lo sfruttamento, l'oppressione. Occorre realizzare una societa' mondiale della responsabilita' e della solidarieta', della giustizia e della pace, della condivisione e della convivenza.
Dopo Auschwitz e dopo Hiroshima l'umanita' deve scegliere la nonviolenza.
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V. Ogni vittima ha il volto di Abele
Occorre riconoscere l'umanita' di ogni essere umano. In questo atto di riconoscimento e di riconoscenza assumi la responsabilita' che e' tua e di tutti: ogni vittima ha il volto di Abele, ogni sofferente ti interpella, sulla tua guancia brucia lo schiaffo ricevuto da ogni essere umano, per te suona la campana, e quindi: agisci tu per salvare le vite, sii tu il cambiamento benefico che vorresti vedere nel mondo; la nonviolenza sei tu quando fai il bene.
Solo il bene puo' sconfiggere il male.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.
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VI. Il seme e la pianta
Sappi riconoscere e contrastare tutte le violenza. Sappi agire contro la violenza senza riprodurla a tua volta. E ricordati di essere fallibile. Combatti anche contro il fascista che e' in te. Nella tua lotta contro la violenza scegli sempre e solo mezzi coerenti con il fine, tra i mezzi e il fine vi e' lo stesso rapporto che c'e' tra il seme e la pianta.
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VII. Contro la guerra, contro il razzismo, contro il maschilismo
Sappi cogliere l'ineludibile nesso che lega la guerra e tutte le uccisioni, il razzismo e tutte le persecuzioni, il maschilismo e tutte le oppressioni: e quindi sappi che devi contemporaneamente impegnarti contro la guerra e tutte le uccisioni, contro il razzismo e tutte le persecuzioni, contro il maschilismo e tutte le oppressioni. Non dimenticare mai che ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'. Non dimenticare mai che la violenza maschilista e' la prima radice di tutte - tutte - le altre violenze.
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Il 7 febbraio, nella giornata contro il terrorismo, contro la guerra, contro la violenza, compiamo un gesto di pace, un gesto di umanita'.
Il 7 febbraio, nella giornata contro il terrorismo, contro la guerra, contro la violenza, a Viterbo sosteniamo le sorelle e i fratelli immigrati, sosteniamo il centro antiviolenza "Erinna", chiediamo che siano al piu' presto approvate dal Consiglio comunale le proposte di deliberazione "per l'istituzione della Consulta comunale per l'immigrazione" e "per la cittadinanza onoraria alle bambine e ai bambini non cittadine e cittadini italiani con cui la comunita' viterbese ha una relazione significativa e quindi impegnativa", chiediamo alle istituzioni che siano immediatamente erogati i finanziamenti che da anni il centro antiviolenza "Erinna" deve ricevere.
Ogni giorno sia il 7 febbraio, ogni giorno si agisca contro la guerra, contro il razzismo, contro il maschilismo; ogni giorno si contrasti il terrorismo, la violenza e l'indifferenza complice.
La nonviolenza e' in cammino.
Il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo
Viterbo, 6 febbraio 2015
Mittente: "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo, strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it, centropacevt at gmail.com, centropaceviterbo at outlook.it, crpviterbo at yahoo.it, web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
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