[Nonviolenza] Telegrammi. 1876



 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 1876 del 24 gennaio 2015

Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XVI)

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com

 

Sommario di questo numero:

1. Si e' svolta il 23 gennaio a Orte una iniziativa contro il razzismo

2. "Viterbo oltre il muro": Una lettera al Sindaco di Vicenza

3. Verso il 27 gennaio, Giorno della memoria

4. Bruno Segre: Una bibliografia per non dimenticare la Shoah

5. Alcuni ulteriori riferimenti bibliografici

6. Verso il 14 febbraio, One Billion Rising

7. Valentina Bruno: "One Billion Rising - rise for revolution" il 14 febbraio 2015

8. Una scheda di presentazione dell'associazione Erinna - centro antiviolenza di Viterbo

9. Segnalazioni librarie

10. La "Carta" del Movimento Nonviolento

11. Per saperne di piu'

 

1. INCONTRI. SI E' SVOLTA IL 23 GENNAIO A ORTE UNA INIZIATIVA CONTRO IL RAZZISMO

 

Venerdi' 23 gennaio 2015 a Orte (Vt), per iniziativa dell'Auser, presso la biblioteca della scuola media, in via del campo sportivo, dalle ore 15,30 alle ore 17,30 si e' svolto un incontro di riflessione e di testimonianza contro il razzismo, per il diritto di tutti gli esseri umani alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.

L'incontro si e' svolto nell'ambito del corso su "Pace, diritti umani, nonviolenza, volontariato" promosso dall'Auser, ed ovviamente era anche collegato alla celebrazione del Giorno della Memoria.

All'incontro ha preso parte il responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo.

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Un incontro con gli studenti in preparazione del Giorno della Memoria

La prima parte dell'incontro ha avuto la partecipazione attenta e commossa di alcune classi della scuola media, ed e' consistita in una riflessione sull'orrore della Shoah e sul dovere di ogni essere umano di difendere la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani.

Nel corso dell'incontro e' stata anche data lettura di un brano estratto dal libro "Se questo e' un uomo" di Primo Levi: "Si immagini ora un uomo a cui, insieme con le persone amate, vengano tolti la sua casa, le sue abitudini, i suoi abiti, tutto infine, letteralmente tutto quanto possiede: sara' un uomo vuoto, ridotto a sofferenza e bisogno, dimentico di dignita' e discernimento, poiche' accade facilmente, a chi ha perso tutto, di perdere se stesso; tale quindi, che si potra' a cuor leggero decidere della sua vita o morte al di fuori di ogni senso di affinita' umana; nel caso piu' fortunato, in base ad un puro giudizio di utilita'. Si comprendera' allora il duplice significato del termine 'Campo di annientamento'...." (Da Primo Levi, Se questo e' un uomo, ora in Idem, Opere, Einaudi, Torino 1997, vol. I, p. 21).

L'incontro con gli studenti si e' concluso con la persona relatrice che ha voluto ringraziare e salutare tutti gli studenti partecipanti stringendo la mano ad ognuno di essi.

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Una rilevante proposta al Sindaco di Orte

La seconda parte dell'iniziativa, con le persone che fin dall'inizio partecipano al corso di accostamento alla nonviolenza promosso dall'Auser a Orte, si e' concentrata nella riflessione sulle iniziative concrete da realizzare per contrastare il razzismo e promuovere i diritti umani. L'Auser e' gia' fortemente impegnata in molte iniziative, ed in particolare in collaborazione con le scuole per sostenere l'apprendimento dell'italiano da parte dei bambini, dei ragazzi, dei giovani e degli adulti di altra madrelingua.

Tra le proposte su cui si e' riflettuto, anche quella che il Comune di Orte preveda forme adeguate di partecipazione alla vita amministrativa del paese delle persone straniere che vivono a Orte, ad esempio attraverso una Consulta o meglio ancora con l'istituzione dei Consiglieri comunali stranieri aggiunti (gia' presenti da molti anni in molti Comuni d'Italia).

Un'altra proposta e' quella dell'attribuzione della cittadinanza onoraria alle bambine e ai bambini non cittadine e cittadini italiani con cui la comunita' ortana ha una relazione significativa e quindi impegnativa (iniziativa gia' realizzata in centinaia di Comuni italiani).

Entrambe queste proposte (sia la Consulta che la cittadinanza onoraria alle bambine e ai bambini) sono gia' state formulate dal "Tavolo per la pace" di Viterbo all'amministrazione comunale del capoluogo (ottenendo l'adesione persuasa del sindaco di Viterbo, anche se l'iter amministrativo delle due proposte di delibera deve ancora svolgersi), ed anche da altre associazioni in altri Comuni del viterbese.

Tutte le persone partecipanti all'incontro hanno espresso sostegno alla proposta, gia' esposta dall'Auser in occasione di un incontro tenutosi tempo addietro per iniziativa della Prefettura di Viterbo, che i sindaci inviino una lettera di auguri di buon compleanno ai giovani stranieri nati e residenti in Italia domiciliati nei loro comuni che compiono 18 anni; lettera con cui li si informi del loro diritto di richiedere la cittadinanza italiana usufruendo entro il termine di un anno di una procedura semplificata rispetto a quella consueta assai piu' lenta e ardua.

Pertanto le persone partecipanti all'incontro odierno fanno propria e formulano coralmente questa proposta al Sindaco di Orte.

A tal fine, ed anche per proporre varie altre iniziative, l'Auser chiedera' prossimamente un incontro al Sindaco per avviare un percorso di impegno comune (con l'intera Amministrazione, l'intero Consiglio comunale, l'intera popolazione ortana) affinche' Orte si confermi - con iniziative concrete di accoglienza  e promozione dei diritti umani di tutte le persone che a Orte vivono - citta' fedele alle sue tradizioni civili di ospitalita', di rispetto della dignita' umana, di partecipazione democratica, di persuasa realizzazione concreta dei valori della Costituzione della Repubblica Italiana.

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Poesia e solidarieta'

L'incontro si e' concluso con la commossa lettura di una lirica del grande poeta nicaraguense Ernesto Cardenal: "Oracion por Marilyn Monroe".

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Alcuni ringraziamenti

Le persone partecipanti all'incontro colgono l'occasione per ringraziare ancora una volta il Comune di Orte per il patrocinio concesso al corso, ed altresi' per ringraziare ancora una volta l'Istituto comprensivo che ha ospitato il corso mettendo a disposizione la sala della biblioteca della scuola media.

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Il prossimo incontro

Il prossimo incontro del corso su "Pace, diritti umani, nonviolenza, volontariato" si svolgera' venerdi' 30 gennaio nello stesso orario (ore 15,30-17,30) presso la stessa sede (la biblioteca della scuola media), ed avra' come argomento di riflessione l'impegno nonviolento contro il maschilismo, anche in preparazione dell'iniziativa internazionale del 14 febbraio 2015 contro la violenza sulle donne  "One Billion Rising" (la piu' ampia, partecipata ed importante iniziativa nonviolenta oggi nel mondo).

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Per informazioni sul corso e per collaborare con l'Auser: info at auserviterbo.it

 

2. INIZIATIVE. "VITERBO OLTRE IL MURO": UNA LETTERA AL SINDACO DI VICENZA

 

Ci associamo all'appello al Sindaco di Vicenza affinche' alla "Casa per la Pace" vicentina - una delle esperienza piu' rilevanti della nonviolenza in Italia - sia restituita al piu' presto un'adeguata sede in cui poter riprendere le attivita' e proseguire nell'alacre impegno per il bene comune da essa ed in essa costantemente dispiegato.

Chiediamo quindi anche noi al Sindaco di Vicenza, come gia' hanno chiesto numerose personalita' della cultura e numerose associazioni democratiche impegnate per la pace, i diritti umani, l'ambiente e la solidarieta', che il Comune si impegni a tal fine con la necessaria tempestivita'.

Sottoscriviamo pertanto la lettera al Sindaco che di seguito riportiamo:

Egregio Sindaco,

apprendiamo che la "Casa per la Pace" di Vicenza, una delle esperienze piu' rilevanti di concreto e fecondo impegno per la pace nel nostro paese, tra i cui animatori vi e' il professor Matteo Soccio, che come e' noto e' una delle figure piu' autorevoli della nonviolenza in Italia, si troverebbe da alcuni giorni priva della sua sede a causa della vendita dell'immobile che ospitava gli uffici dell'Assessorato comunale presso cui la "Casa per la Pace" era ospitata.

Auspichiamo che il Comune di Vicenza riesca al piu' presto a garantire una nuova e adeguata sede alla "Casa per la Pace", che costituisce un importante servizio, un punto di riferimento e un bene comune non solo per la vostra citta' ma per tutte le persone di volonta' buona e per tutte le persone operatrici di pace.

Siamo certi che avra' gia' preso a cuore la questione e che si stara' gia' alacremente adoperando per recarla a buon fine nel migliore dei modi e con la massima tempestivita'.

Ringraziandola fin d'ora per l'attenzione, certi del suo impegno, e restando in attesa di notizie attestanti positivi e risolutivi sviluppi, voglia gradire un cordiale saluto di pace,

"Viterbo oltre il muro", gruppo di formazione e informazione nonviolenta

Viterbo, 23 gennaio 2015

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Il gruppo di formazione e informazione nonviolenta "Viterbo oltre il muro" ha realizzato tra il 2009 e il 2011 una intensa attivita' formativa, con una prolungata serie di incontri a cadenza settimanale. Alcuni dei suoi animatori hanno realizzato nel 2010 una rilevante ricerca sulla situazione attuale della nonviolenza in Italia, con centinaia di interviste ai principali studiosi ed attivisti della nonviolenza nel nostro paese. Il gruppo ha sostenuto altre associazioni impegnate in iniziative di difesa dei diritti umani, per la pace, per la difesa della biosfera, sia partecipando ad incontri formativi, di studio e di riflessione, sia contribuendo a mobilitazioni civiche caratterizzate dalla scelta nitida e intransigente della democrazia, della solidarieta', della responsabilita' e della nonviolenza, sia collaborando attivamente col "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo che dagli anni Settanta del secolo scorso e' la memoria storica e il principale punto di riferimento dell'impegno pacifista, antimilitarista, ecologista e nonviolento nell'Alto Lazio e che da quindici anni pubblica il notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino".

 

3. ANNIVERSARI. VERSO IL 27 GENNAIO, GIORNO DELLA MEMORIA

 

Prepariamo ovunque iniziative per celebrare il Giorno della Memoria; diffondiamo la Legge 20 luglio 2000, n. 211: Istituzione del Giorno della Memoria in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti; proseguiamo la lotta contro il fascismo, contro il razzismo, contro tutte le uccisioni e le oppressioni; proseguiamo la lotta in difesa della vita, della dignita' e dei diritti di tutti gli esseri umani.

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Di seguito il testo della legge istitutiva.

Legge 20 luglio 2000, n. 211: Istituzione del Giorno della Memoria in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti (pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 177, 31 luglio 2000).

Art. 1.

La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell'abbattimento dei cancelli di Auschwitz, "Giorno della Memoria", al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subito la deportazione, la prigionia, la morte, nonche' coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati.

Art. 2.

In occasione del "Giorno della Memoria" di cui all'articolo 1, sono organizzati cerimonie, iniziative, incontri e momenti comuni di narrazione dei fatti e di riflessione, in modo particolare nelle scuole di ogni ordine e grado, su quanto e' accaduto al popolo ebraico e ai deportati militari e politici italiani nei campi nazisti in modo da conservare nel futuro dell'Italia la memoria di un tragico ed oscuro periodo della storia nel nostro Paese e in Europa, e affinche' simili eventi non possano mai piu' accadere.

 

4. MATERIALI. BRUNO SEGRE: UNA BIBLIOGRAFIA PER NON DIMENTICARE LA SHOAH

[Riproponiamo ancora una volta questa bibliografia estratta dall'utilissimo libro di Bruno Segre, Shoah, Il Saggiatore, Milano 1998, 2003 (ivi alle pp. 174-181). Trattandosi di un'opera scientifica di grande rigore, la bibliografia del libro contiene i riferimenti di tutte le opere in esso citate, comprese quelle segnalate a titolo documentario e le cui tesi vengono criticamente esaminate e radicalmente confutate (per questo compare nella bibliografia, ad esempio, anche un autore come il famigerato Faurisson, di certe ripugnanti elucubrazioni del quale non metterebbe conto parlare se non fossero rappresentative di posizioni e correnti filonaziste sciaguratamente tuttora presenti e operanti, e contro cui occorre ancora lottare).

Bruno Segre, storico e saggista, e' nato a Lucerna nel 1930, ha studiato filosofia alla scuola di Antonio Banfi; si e' occupato di sociologia della cooperazione e di educazione degli adulti nell'ambito del movimento Comunita' fondato da Adriano Olivetti; ha insegnato in Svizzera dal 1964 al 1969; per oltre dieci anni ha fatto parte del Consiglio del "Centro di documentazione ebraica contemporanea" di Milano; per molti anni ha presieduto l'associazione italiana "Amici di Neve Shalom Wahat as-Salam"; nel quadro di un'intensa attivita' pubblicistica, ha dedicato contributi a vari aspetti e momenti della cultura e della storia degli ebrei; per anni ha diretto la prestigiosa rivista di vita e cultura ebraica "Keshet" (sito: www.keshet.it). Tra le opere di Bruno Segre: Gli ebrei in Italia, Giuntina, Firenze 2001; Shoah, Il Saggiatore, Milano 1998, 2003]

 

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- Pressac, Jean-Claude, Le macchine dello sterminio: Auschwitz, 1941-1945 [1993], Feltrinelli, Milano 1994.

- Reitlinger, Gerald,  Storia delle SS, 2 voll., Longanesi, Milano 1969.

- Ringelblum, Emmanuel, Sepolti a Varsavia. Appunti dal Ghetto [1952], Mondadori, Milano 1962.

- Romano, Sergio, I falsi protocolli. Il "complotto ebraico" dalla Russia di Nicola II ad oggi, Corbaccio, Milano 1992.

- Rousso, Harry, Le sindrome de Vichy de 1944 a' nos jours, Paris 1990.

- Rubinstein, W. D., A History of the Jews in the English-Speaking World. Great Britain, Macmillan, London 1996.

- Rusconi, Gian Enrico, a cura di, Germania: un passato che non passa. I crimini nazisti e l'identita' tedesca, Einaudi, Torino 1987.

- Sarfatti, Michele, Mussolini contro gli ebrei. Cronaca dell'elaborazione delle leggi razziali del 1938, Zamorani, Torino 1994.

- Scholem, Gershom G., Ebrei e tedeschi [1966], "Lettera internazionale", a. 6, n. 26, 1990, pp. 41-45.

- Schorske, Carl E., Vienna fin de siecle [1961], Bompiani, Milano 1987.

- Schroeder, Nina, Le donne che sconfissero Hitler [1997], il Saggiatore, Milano 2001.

- Segev, Tom, Il settimo milione. Come l'Olocausto ha segnato la storia di Israele [1991], Mondadori, Milano 2001.

- Segre, Bruno, In fondo a destra,  "Diario", a. VI, supplemento al n. 18, 4 maggio 2001, pp. 50-57.

- Sereny, Gitta, In quelle tenebre [1974], Adelphi, Milano 1975.

- Sereny, Gitta, Germania, il trauma di una nazione. Riflessioni 1938-2001 [2000], Rizzoli, Milano 2002.

- Shelah, Menahem, Un debito di gratitudine. Storia dei rapporti tra l'esercito italiano e gli ebrei in Dalmazia (1941-1943), Stato Maggiore dell'Esercito, Ufficio Storico, Roma 1991.

- Shirer, William L., Storia del Terzo Reich [1959, 1960], Einaudi, Torino 1962.

- Steinberg, Jonathan, Tutto o niente. L'Asse e gli ebrei nei territori occupati (1941-1945) [1990], Mursia, Milano 1997.

- Sullam Calimani, Anna-Vera, I nomi dello sterminio, Einaudi, Torino 2001.

- Tornielli, Andrea, Pio XII, il Papa degli ebrei, Piemme, Milano 2001.

- Vidal-Naquet, Pierre, Gli ebrei, la memoria e il presente [1981], Editori Riuniti, Roma 1985.

- Vidal-Naquet, Pierre, Gli assassini della memoria [1987], Editori Riuniti, Roma 1993.

- Vivanti, Corrado, a cura di, Storia d'Italia. Annali 11. Gli ebrei in Italia, vol. II, Dall'emancipazione a oggi, Einaudi, Torino 1997.

- Voigt, Klaus, Il rifugio precario. Gli esuli in Italia dal 1933 al 1945 [1989], 2 voll.,  La Nuova Italia, Firenze 1993.

- Vuilleumier, Marc, Immigrati e profughi in Svizzera. Profilo storico [1987], Pro Helvetia, Zurigo 1990.

- Wagner, Gottfried, Il crepuscolo dei Wagner [1997], il Saggiatore, Milano 1998.

- Wheaton, Eliot Barculo, Le origini del nazismo 1933-35 [1968] , Vallecchi, Firenze 1973.

- Wieviorka, Annette e Barcellini, Serge, Passant souviens-toi!: Les lieux de souvenir de la Seconde Guerre mondiale en France, Plon, Paris 1995.

- Wormser-Migot, Olga, Le systeme concentrationnaire nazi (1933-1945), Presses Universitaires de France, Paris 1968.

- Wyman, David S., The Abandonment of the Jews: America and the Holocaust, 1941-1945, Pantheon, New York 1984.

- Yehoshua, Abraham B., Elogio della normalita'. Saggi sulla Diaspora e Israele [1980], La Giuntina, Firenze 1991.

- Yerushalmi, Yosef Hayim, Zakhor. Storia ebraica e memoria ebraica [1982], Pratiche, Parma 1983.

- Zuccotti, Susan, L'Olocausto in Italia [1987], Mondadori, Milano 1988.

 

5. MATERIALI. ALCUNI ULTERIORI RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI

[Riproponiamo la seguente notizia gia' pubblicata in "Voci e volti della nonviolenza" n. 137 del 19 gennaio 2008]

 

Ne "La nonviolenza e' in cammino" sono apparsi vari altri repertori bibliografici sulla Shoah. Segnaliamo in particolare la serie di schede "Per una bibliografia sulla Shoah" apparse tra il gennaio e il marzo 2005 nei nn. 821-861.

Segnaliamo inoltre particolarmente due recenti testi di riferimento: Walter Laqueur (a cura di), Dizionario dell'Olocausto, Einaudi, Torino 2004, 2007; Marina Cattaruzza, Marcello Flores, Simon Levis Sullam, Enzo Traverso (a cura di), Storia della Shoah, Utet, Torino 2005-sgg. (in 5 volumi, 3 Dvd e un Cd-rom).

 

6. INIZIATIVE. VERSO IL 14 FEBBRAIO, ONE BILLION RISING

 

Sosteniamo l'iniziativa "One Billion Rising", la piu' grande e partecipata iniziativa nonviolenta nel mondo. Per informazioni e contatti: sito ufficiale: www.onebillionrising.org, sito italiano: http://obritalia.livejournal.com, facebook: https://www.facebook.com/obritalia; a Viterbo: "Associazione onlus Erinna - donne contro la violenza alle donne", tel. 0761342056, e-mail: onebillionrisingviterbo at gmail.com, e.rinna at yahoo.it, sito: http://erinna.it

*

Di seguito una lettera del coordinamento italiano sui modi di aderire alla campagna One Billion Rising 2015.

In attesa di mettersi in moto con l'organizzazione vera e propria degli eventi che porteranno alla chiamata globale del 14 febbraio 2015, chiediamo alle associazioni che vogliono aderire di:

- Invitare i propri associati ad iscriversi al sito http://www.onebillionrising.org/sign-up/

- Inviare la mail ricevuta ad associazioni, singoli cittadini, amministrazioni

- Trovare spazi per la proiezione del video sull'esperienza 2014 che trovate a questo indirizzo: http://youtu.be/6guRQb9Plkk

- Divulgare i riferimenti web:

sito ufficiale: www.onebillionrising.org

sito italiano: http://obritalia.livejournal.com

facebook: https://www.facebook.com/obritalia

twitter: @OBRItalia #Rise4Revolution

- Utilizzare i loghi ufficiali scaricandoli al seguente link:

http://www.onebillionrising.org/resources/toolkit/one-billion-rising-revolution-logos/

- Contribuire alla campagna con la vostra idea "La mia rivoluzione..." in italiano e/o in inglese  ed inviarlo a nico at onebillionrising.org

Saremo comunque grati  di ricevere un vostro contributo in qualsiasi momento.

- Preparare il flash mob "Break the chain"

seguendo il tutorial ufficiale http://youtu.be/_U5CZfPydVA

o quello semplificato http://youtu.be/BnHO6QMuc-w

o crearne uno voi con musiche di tamburi o altro.

Per dichiarare la vostra adesione inviate un messaggio al seguente indirizzo: Nicoletta Corradini: nico at onebillionrising.org

Coordinamento Italia One Billion Rising

Nicoletta Billi, Nicoletta Corradini

 

7. REPETITA IUVANT. VALENTINA BRUNO: "ONE BILLION RISING - RISE FOR REVOLUTION" IL 14 FEBBRAIO 2015

[Da Valentina Bruno del centro antiviolenza "Erinna" (per contatti: tel. 0761342056, e-mail: onebillionrisingviterbo at gmail.com, e.rinna at yahoo.it, sito: http://erinna.it) riceviamo e diffondiamo.

Valentina Bruno e' l'anima del movimento per la pace e la dignita' umana a Viterbo]

 

Ciao a tutte e tutti,

anche quest'anno l'associazione Erinna convoca e organizza a Viterbo "One Billion Rising - rise for revolution 14 febbraio 2015".

Vi invitiamo a guardare i materiali che vi inviiamo, a leggerli, a condividerli, a farli girare.

Stiamo costruendo l'organizzazione, seguiranno mail con dettagli.

Diffondete, invitate, parlatene...

Questo e' l'indirizzo ufficiale a cui fare richieste o mandare comunicazioni di adesione, e se avete proposte, scriveteci: sito ufficiale: www.onebillionrising.org, sito italiano: http://obritalia.livejournal.com, facebook: https://www.facebook.com/obritalia; a Viterbo: "Associazione onlus Erinna - donne contro la violenza alle donne", tel. 0761342056, e-mail: onebillionrisingviterbo at gmail.com, e.rinna at yahoo.it, sito: http://erinna.it

Vi aspettiamo il 14 febbraio, belle, piene di grazia, potenti, numerose!

Valentina per Erinna

*

Per un'informazione essenziale: https://www.youtube.com/watch?v=6guRQb9Plkk

*

Presentazione della campagna "One Billion Rising Revolution"

Il 25 novembre 2014, Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, il Coordinamento italiano ha lanciato la campagna "One Billion Rising Revolution", dando appuntamento agli eventi del prossimo 14 febbraio 2015.

"One Billion Rising Revolution" e' la nuova campagna del movimento globale iniziato nel 2013 e seguito nel 2014 con One Billion Rising per la Giustizia. Abbiamo danzato. Abbiamo preteso giustizia. Ora pretendiamo cambiamenti. La campagna e' stata lanciata dal Coordinamento italiano il 25 novembre 2014, Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro donne, e per l'occasione in decine di citta' italiane sono stati organizzati eventi, danze, reading, spettacoli e convegni.

- Cosa e' One Billion Rising: lanciato dalla scrittrice Eve Ensler, fondatrice del V-Day, One Billion Rising e' un movimento globale, laico, apartitico, aperto a ogni persona, gruppo e organizzazione che aderisca e si attenga al principio fondante che afferma che ogni donna ha il diritto di vivere e decidere del proprio corpo, della propria salute e del proprio destino. Insieme all'Italia, 207 paesi del mondo hanno raccolto l'invito a manifestare con la danza la volonta' di cambiamento, scegliendo la danza, l'arte, la musica e la poesia come segno di sfida e di celebrazione.

- Lo spirito e gli obiettivi: la campagna attesta la consapevolezza dell'impossibilita' di porre fine alla violenza contro le donne senza analizzare l'influenza esercitata dalla poverta', dal razzismo, dalla guerra, dal disprezzo dell'ambiente, dal capitalismo, dall'imperialismo e dal patriarcato. L'impunita' si trova nel cuore di queste forze interagenti. Continueremo a pretendere giustizia e continueremo a porre l'accento sulle ingiustizie sociali inflitte alle donne e alle bambine cosi' come continueremo a mettere in evidenza la responsabilita' delle istituzioni e dei governi. Continueremo a sfidare le istituzioni, i governi, le politiche e le leggi e a far si' che questi sistemi, responsabili di creare situazioni di poverta' e violenza, rispondano del loro operato. Per l'anno 2015, Eve Ensler e il V-Day chiedono che One Billion Rising si espanda in un movimento sempre piu' decentralizzato, determinato ed empatico con le comunita' locali.

- Il potere rivoluzionario della danza: ci siamo uniti, donne e uomini, per far si' che la violenza contro le donne diventasse un tema mondiale. Oppressione, violenza, stupro, esclusione hanno offeso e ferito il corpo della specie umana. Ed e' proprio per questo che con il nostro corpo abbiamo occupato piazze, scuole, strade, comuni, posti di lavoro, aule di giustizia, con una protesta oltraggiosa: ballando. La danza e' una delle piu' potenti forze sulla terra, il piu' antico modo di comunicare. La danza e' sfida, benche'/perche' gioiosa.

- Le adesioni e gli eventi italiani: hanno gia' confermato la loro adesione alla campagna del 2015 organizzazioni come DI.R.E., Rete Se Non Ora Quando, CGIL Nazionale, Arci Donna, Udi Napoli, Maschile Plurale, Associazione Ricostruzione Democratica, Associazione TerradiLei, Associazione Le Kassandre e la rivista Marea.

 

8. REPETITA IUVANT. UNA SCHEDA DI PRESENTAZIONE DELL'ASSOCIAZIONE "ERINNA" - CENTRO ANTIVIOLENZA DI VITERBO

[Dal sito dell'associazione Erinna (per contatti: "Associazione onlus Erinna - donne contro la violenza alle donne", tel. 0761342056, e-mail: onebillionrisingviterbo at gmail.com, e.rinna at yahoo.it, sito: http://erinna.it) riprendiamo e diffondiamo la seguente breve scheda di autopresentazione]

 

L'associazione "Erinna" e' un luogo di comunicazione, solidarieta' e iniziativa tra donne per far emergere, conoscere, combattere, prevenire e superare la violenza fisica e psichica e lo stupro, reati specifici contro la persona perche' ledono l'inviolabilita' del corpo femminile (art. 1 dello Statuto).

Fa progettazione e realizzazione di percorsi formativi ed informativi delle operatrici e di quanti/e, per ruolo professionale e/o istituzionale, vengono a contatto con il fenomeno della violenza.

E' un luogo di elaborazione culturale sul genere femminile, di organizzazione di seminari, gruppi di studio, eventi e di interventi nelle scuole.

Offre una struttura di riferimento alle donne in stato di disagio per cause di violenze e/o maltrattamenti in famiglia.

Erinna e' un'associazione di donne contro la violenza alle donne.

Ha come scopo principale la lotta alla violenza di genere per costruire cultura e spazi di liberta' per le donne.

Il centro mette a disposizione:

- segreteria attiva 24 ore su 24;

- colloqui;

- consulenza legale e possibilita' di assistenza legale in gratuito patrocinio;

- attivita' culturali, formazione e percorsi di autodeterminazione.

La violenza contro le donne e' ancora oggi un problema sociale di proporzioni mondiali e le donne che si impegnano perche' in Italia e in ogni Paese la violenza venga sconfitta lo fanno nella convinzione che le donne rappresentano una grande risorsa sociale allorquando vengono rispettati i loro diritti e la loro dignita': solo i Paesi che combattono la violenza contro le donne figurano di diritto tra le societa' piu' avanzate.

L'intento e' di fare di ogni donna una persona valorizzata, autorevole, economicamente indipendente, ricca di dignita' e saggezza. Una donna che conosca il valore della differenza di genere e operi in solidarieta' con altre donne. La solidarieta' fra donne e' fondamentale per contrastare la violenza.

 

9. SEGNALAZIONI LIBRARIE

 

Letture

- AA. VV., Noi e l'islam. Religione, politica, cultura. Le voci di un confronto, Rcs, Milano 2015, pp. 340, euro 7,90 (in supplemento al "Corriere della sera").

*

Riletture

- Fred Uhlman, Storia di un uomo, Feltrinelli, Milano 1987, 1994, pp. 216.

- Fred Uhlman, Trilogia del ritorno (L'amico ritrovato. Un'anima non vile. Niente resurrezioni, per favore), Guanda, Milano 1989, pp. 224.

*

Riedizioni

- Michael Ende, La storia infinita, Longanesi, Milano 1981, Fabbri Centauria, Milano 2015, pp. 440, euro 6,90.

 

10. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

 

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.

Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:

1. l'opposizione integrale alla guerra;

2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;

3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;

4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.

Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.

Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

 

11. PER SAPERNE DI PIU'

 

Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it

Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 1876 del 24 gennaio 2015

Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XVI)

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com , sito: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

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