[Nonviolenza] Telegrammi. 1843
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- Date: Wed, 10 Dec 2014 00:20:01 +0100 (CET)
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TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 1843 del 10 dicembre 2014
Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XV)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com
Sommario di questo numero:
1. "Un'altra difesa e' possibile": mobilitazione per il 10 dicembre
2. Perche' dobbiamo uscire dalla Nato
3. "Definizioni del potere". Un incontro di studio a Viterbo
4. Rinviata a martedi' 16 dicembre la riunione del Tavolo per la pace di Viterbo
5. Il Comune e la Provincia di Viterbo chiedano al Parlamento e al Governo italiani il riconoscimento dello Stato di Palestina
6. Segnalazioni librarie
7. La "Carta" del Movimento Nonviolento
8. Per saperne di piu'
1. APPELLI. "UN'ALTRA DIFESA E' POSSIBILE": MOBILITAZIONE PER IL 10 DICEMBRE
[Riceviamo e diffondiamo]
Ai Comitati regionali, ai comitati provinciali, ai gruppi locali promotori della Campagna "Un'altra difesa e' possibile": mobilitazione per il 10 dicembre
Care amiche e cari amici,
la fase di avvio della Campagna "Un'altra Difesa e' possibile" per la Difesa civile, non armata e nonviolenta, e' entrata nel vivo.
Abbiamo distribuito i moduli ai Comitati regionali che si sono costituiti o sono in via di costituzione (16 su 20) e a partire dal 24 novembre 2014 e' iniziata l'operazione di vidimazione nelle diverse Corti d'Appello (quindi la Campagna avra' termine il 23 maggio 2015). Ora i gruppi locali si devono rivolgere ai comitati regionali per chiedere i moduli (seguendo bene le indicazioni date nel vademecum) ed iniziare la raccolta firme. Alcuni banchetti sono gia' stati realizzati con successo a Modena, Reggio Emilia, Brescia, Verona.
La nostra ambizione e' che in tutte le 110 province italiane ci sia un comitato che coordini la raccolta di firme. Invitiamo quindi tutte le associazioni aderenti alle diverse reti a promuovere insieme, partecipare e/o convocare al piu' presto riunioni territoriali per costruire Comitati unitari, ed iniziare la raccolta firme.
In particolare invitiamo tutti i gruppi ad attivarsi da subito per la giornata di mobilitazione nazionale che abbiamo indetto per mercoledi' 10 dicembre (Giornata internazionale dei Diritti Umani): ci siano tavoli per la raccolta firme in tutti i luoghi dove siamo presenti.
Informazioni e notizie si trovano sul sito www.difesacivilenonviolenta.org Qualsiasi richiesta si puo' inviare a: info at difesacivilenonviolenta.org La sede operativa di riferimento della Segreteria Nazionale e' c/o il Movimento Nonviolento, via Spagna 8, 37123 Verona, tel. 045 8009803.
E' pronto il numero speciale di "Azione nonviolenta" interamente dedicato alla Campagna (con approfondimenti politici e tecnici) e la locandina nazionale con il logo.
Comunicate al piu' presto alla Segreteria nazionale i luoghi di raccolta del 10 dicembre, le date di convocazione delle riunioni costituenti, il nome del referente, la sede del Comitato e tutti i dati necessari per definire la "mappa" della Campagna.
Buon lavoro a tutti noi.
Primo dicembre 2014
Conferenza Nazionale Enti di Servizio Civile
Forum Nazionale per il Servizio Civile
Rete della Pace
Rete Italiana per il Disarmo
Sbilanciamoci!
Tavolo Interventi Civili di Pace
2. APPELLI. PERCHE' DOBBIAMO USCIRE DALLA NATO
[Riceviamo e diffondiamo]
L'Italia, facendo parte della Nato, deve destinare alla spesa militare in media 52 milioni di euro al giorno secondo i dati ufficiali della stessa Nato, cifra in realta' superiore che il Sipri quantifica in 72 milioni di euro al giorno.
Secondo gli impegni assunti dal governo nel quadro dell'Alleanza, la spesa militare italiana dovra' essere portata a oltre 100 milioni di euro al giorno.
E' un colossale esborso di denaro pubblico, sottratto alle spese sociali, che potrebbe essere fortemente ridotto se l'Italia uscisse dalla Nato.
L'Alleanza Atlantica persegue una strategia espansionistica e aggressiva.
Dopo la fine della guerra fredda, ha demolito con la guerra la Federazione Jugoslava; ha inglobato tutti i paesi dell'ex Patto di Varsavia, tre dell'ex Urss e due della ex Jugoslavia; ha occupato militarmente l'Afghanistan; ha demolito con la guerra la Libia e tentato di fare lo stesso con la Siria.
Ha addestrato forze neofasciste e neonaziste ucraine, organizzando il putsch di piazza Maidan che ha riportato l'Europa a una situazione analoga a quella della guerra fredda, provocando un nuovo pericoloso confronto con la Russia.
Ha iniziato a proiettare le sue forze militari nell'Oceano Indiano nel quadro di una strategia che mira alla regione Asia-Pacifico, provocando un confronto militare con la Cina.
In tale quadro, le forze armate italiane vengono proiettate in paesi esterni all'area dell'Alleanza, per missioni internazionali che, anche quando vengono definite di "peacekeeping", sono guerre finalizzate alla demolizione di interi Stati (come gia' avvenuto con la Federazione Jugoslava e la Libia).
Uscendo dalla Nato, l'Italia si sgancerebbe da questa strategia di guerra permanente, che viola la nostra Costituzione, in particolare l'art. 11, e danneggia i nostri reali interessi nazionali.
L'appartenenza alla Nato priva la Repubblica italiana della capacita' di effettuare scelte autonome di politica estera e militare, decise democraticamente dal Parlamento sulla base dei principi costituzionali.
La piu' alta carica militare della Nato, quella di Comandante supremo alleato in Europa, spetta sempre a un generale statunitense nominato dal presidente degli Stati Uniti. E anche gli altri comandi chiave della Nato sono affidati ad alti ufficiali statunitensi. La Nato e' percio', di fatto, sotto il comando degli Stati uniti che la usano per i loro fini militari, politici ed economici.
L'appartenenza alla Nato rafforza quindi la sudditanza dell'Italia agli Stati Uniti, esemplificata dalla rete di basi militari Usa/Nato sul nostro territorio che ha trasformato il nostro paese in una sorta di portaerei statunitense nel Mediterraneo.
Particolarmente grave e' il fatto che, in alcune di queste basi, vi sono bombe nucleari statunitensi e che anche piloti italiani vengono addestrati al loro uso. L'Italia viola in tal modo il Trattato di non-proliferazione nucleare, che ha sottoscritto e ratificato.
L'Italia, uscendo dalla Nato, riacquisterebbe la piena sovranita': sarebbe cosi' in grado di svolgere la funzione di ponte di pace sia verso Sud che verso Est.
Sostieni la campagna per l'uscita dell'Italia dalla Nato.
La pace ha bisogno anche di te.
Manda la tua adesione a comitatononato at gmail.com inviando nel contempo la tua mail se vuoi essere contattato/a per aggiornamenti e iniziative.
3. INCONTRI. "DEFINIZIONI DEL POTERE". UN INCONTRO DI STUDIO A VITERBO
Si e' svolto la sera di martedi' 9 dicembre 2014 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di studio sul tema: "Definizioni del potere. Alcune teorie interpretative: da Karl Marx a Max Weber, da Talcott Parsons ad Hannah Arendt".
All'incontro ha preso parte Paolo Arena.
*
Paolo Arena, critico e saggista, studioso di cinema, arti visive, weltliteratur, sistemi di pensiero, processi culturali, comunicazioni di massa e nuovi media, e' uno dei principali collaboratori del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo e fa parte della redazione di "Viterbo oltre il muro. Spazio di informazione nonviolenta", un'esperienza nata dagli incontri di formazione nonviolenta che per anni si sono svolti con cadenza settimanale a Viterbo; nel 2010 insieme a Marco Ambrosini e Marco Graziotti ha condotto un'ampia inchiesta sul tema "La nonviolenza oggi in Italia" con centinaia di interviste a molte delle piu' rappresentative figure dell'impegno nonviolento nel nostro paese. Ha tenuto apprezzate conferenze sul cinema di Tarkovskij all'Universita' di Roma "La Sapienza" e presso biblioteche pubbliche. Negli scorsi anni ha animato cicli di incontri di studio su Dante e su Seneca. Negli ultimi due anni ha animato tre cicli di incontri di studio di storia della sociologia, di teoria del diritto, di elementi di economia politica. Fa parte di un comitato che promuove il diritto allo studio con iniziative di solidarieta' concreta.
4. INCONTRI. RINVIATA A MARTEDI' 16 DICEMBRE LA RIUNIONE DEL TAVOLO PER LA PACE DI VITERBO
[Riceviamo e diffondiamo]
E' stata ulteriormente rinviata a martedi' 16 dicembre la riunione del "Tavolo per la pace" di Viterbo prevista per il 10 dicembre.
Il rinvio si e' reso necessario per evitare la sovrapposizione con l'importante iniziativa dell'Unicef del 10 dicembre all'auditorium di S. Maria in Gradi a Viterbo; e la proposta di vedersi eccezionalmente di martedi' (e non di mercoledi', come di consueto) scaturisce dal fatto che vi sarebbero altre difficolta' anche per mercoledi' 17.
L'appuntamento e' quindi per martedi' 16, come sempre con inizio alle ore 17,15, sempre presso il Palazzetto della Creativita' in via Carlo Cattaneo 9 (sito nell'area del complesso scolastico degli istituti comprensivi Canevari e Vanni).
Per ogni comunicazione il punto di riferimento del "Tavolo per la pace" di Viterbo e' Pigi Moncelsi: tel. 0761348590, cell. 3384613540, e-mail: pmoncelsi at comune.viterbo.it
5. LETTERE. IL COMUNE E LA PROVINCIA DI VITERBO CHIEDANO AL PARLAMENTO E AL GOVERNO ITALIANI IL RICONOSCIMENTO DELLO STATO DI PALESTINA
Al Sindaco del Comune di Viterbo
al Presidente della Provincia di Viterbo
e per opportuna conoscenza:
ai Presidenti del Consiglio Comunale e del Consiglio Provinciale
a tutti i Consiglieri del Consiglio Comunale e del Consiglio Provinciale
a tutti gli Assessori della Giunta Comunale e della Giunta Provinciale
al Prefetto di Viterbo
al Presidente della Regione Lazio
ai Presidenti della Camera e del Senato
al Presidente del Consiglio dei Ministri
Oggetto: Reiterazione della proposta al Comune e alla Provincia di Viterbo di deliberare un ordine del giorno con cui chiedere al Parlamento e al Governo italiani di riconoscere lo Stato di Palestina
*
Signor Sindaco,
Signor Presidente,
e' di assoluta evidenza la necessita' e l'urgenza del riconoscimento dello Stato di Palestina.
Ed e' di grande rilevanza in tal senso il recentissimo appello ai parlamenti europei per il riconoscimento dello Stato di Palestina promosso da illustri personalita' della cultura e della vita civile israeliana, tra cui gli scrittori David Grossman, Amos Oz ed Abraham Yehoshua; questo appello deve trovare ascolto, sostegno, realizzazione.
Gli enti locali, fondamentale articolazione democratica nell'ordinamento giuridico della repubblica italiana, possono sollecitare il parlamento e il governo del nostro paese ad accogliere l'appello corale per il riconoscimento dello Stato di Palestina, e contribuire cosi' a promuovere pace, democrazia e diritti umani in Medio Oriente e nel mondo.
*
Reiteriamo pertanto la proposta che sia il Comune che la Provincia di Viterbo deliberino a tal fine un ordine del giorno del seguente tenore:
"Il Consiglio Comunale/Provinciale di Viterbo,
ribadendo il proprio impegno per la pace, i diritti umani, la nonviolenza;
ribadendo il proprio impegno per il diritto di tutti gli esseri umani alla vita e alla dignita';
ribadendo il proprio impegno contro il razzismo ed ogni forma di persecuzione ed oppressione;
riaffermando il diritto di tutte le persone e di tutti i popoli a vivere liberi in pace e dignita', nel rispetto reciproco e nella cooperazione per il bene comune;
riaffermando che vi e' una sola umanita', di cui tutti i popoli e tutte le persone fanno ugualmente parte;
riaffermando i principi ed i valori della Dichiarazione Universale dei diritti umani, della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea, della Costituzione della Repubblica Italiana;
chiede al Parlamento e al Governo italiani di riconoscere lo Stato di Palestina".
Restando a disposizione per ogni opportuno approfondimento, distinti saluti
Peppe Sini, responsabile del Centro di ricerca per la pace e i diritti umani
Viterbo, 9 dicembre 2014
6. SEGNALAZIONI LIBRARIE
Letture
- Lucio Russo (a cura di), Euclide, Rcs, Milano 2014, pp. 168, euro 5,90 (in supplemento al "Corriere della sera").
*
Riletture
- Euclide, Gli elementi, Utet, Torino 1970, Mondadori, Milano 2009, pp. 1044.
7. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO
Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.
Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:
1. l'opposizione integrale alla guerra;
2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;
3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;
4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.
Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.
Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.
8. PER SAPERNE DI PIU'
Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it
Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 1843 del 10 dicembre 2014
Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XV)
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