[Nonviolenza] Telegrammi. 1832
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- Date: Fri, 28 Nov 2014 22:29:09 +0100 (CET)
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TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 1832 del 29 novembre 2014
Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XV)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com
Sommario di questo numero:
1. Erminia Castori: Nel Bosco delle Piante Odorose
2. Una scheda di presentazione dell'associazione Erinna - centro antiviolenza di Viterbo
3. Per Lucio Magri. Nel terzo anniversario della scomparsa
4. Un modello di lettera ai Comuni per un'iniziativa degli enti locali verso il Parlamento italiano per il riconoscimento dello Stato di Palestina
5. Segnalazioni librarie
6. La "Carta" del Movimento Nonviolento
7. Per saperne di piu'
1. EDITORIALE. ERMINIA CASTORI: NEL BOSCO DELLE PIANTE ODOROSE
[Erminia Castori e' una delle principali collaboratrici del "Centro di ricerca per la pace" di Viterbo]
Molto lontano da qui, nel Bosco delle Piante Odorose, tanti animaletti vivevano insieme.
E ogni gruppo di animali aveva una scuola, dove tutti i giorni andavano i cuccioli per imparare a diventare grandi.
Ogni scuola aveva un presidente. Ma non era proprio un presidente, perche' nessuno lo aveva eletto. In un certo senso era un capo: ma non era proprio un capo, perche' non poteva decidere tutto da solo. Comunque era lui che doveva far si' che le cose funzionassero nel modo giusto e che ogni cucciolo imparasse tutto quello che gli sarebbe servito per trovare la sua strada nella vita del bosco.
Un giorno tutti i presidenti (che presidenti non erano) fecero una riunione, per far andare le cose delle scuole ancora meglio.
Il primo disse: "Nella mia scuola ci sono tre cuccioli cattivi".
Il secondo disse: "Nella mia anche di piu'. Ma io di queste cose me ne intendo e ho chiamato i genitori e gli ho detto che se non imparano l'educazione non possono venire a scuola".
"Certo, certo - aggiunse il terzo - bisogna fare un decreto: sono pericolosi per se' e per gli altri...".
L'ultimo presidente (che presidente non era) ascoltava quelle voci arrabbiate e pensava: "Ma non potremmo ascoltarli, cercare di capire cosa succede e perche'... guardate che soffrono, forse potremmo aiutarli... Sono nostri cuccioli tutti, tutti loro".
Ma non disse niente perche' aveva un groppo alla gola e gli sarebbe tremata la voce.
2. REPETITA IUVANT. UNA SCHEDA DI PRESENTAZIONE DELL'ASSOCIAZIONE "ERINNA" - CENTRO ANTIVIOLENZA DI VITERBO
[Dal sito dell'associazione Erinna (per contatti: "Associazione onlus Erinna - donne contro la violenza alle donne", tel. 0761342056, e-mail: onebillionrisingviterbo at gmail.com, e.rinna at yahoo.it, sito: http://erinna.it) riprendiamo e diffondiamo la seguente breve scheda di autopresentazione]
L'associazione "Erinna" e' un luogo di comunicazione, solidarieta' e iniziativa tra donne per far emergere, conoscere, combattere, prevenire e superare la violenza fisica e psichica e lo stupro, reati specifici contro la persona perche' ledono l'inviolabilita' del corpo femminile (art. 1 dello Statuto).
Fa progettazione e realizzazione di percorsi formativi ed informativi delle operatrici e di quanti/e, per ruolo professionale e/o istituzionale, vengono a contatto con il fenomeno della violenza.
E' un luogo di elaborazione culturale sul genere femminile, di organizzazione di seminari, gruppi di studio, eventi e di interventi nelle scuole.
Offre una struttura di riferimento alle donne in stato di disagio per cause di violenze e/o maltrattamenti in famiglia.
Erinna e' un'associazione di donne contro la violenza alle donne.
Ha come scopo principale la lotta alla violenza di genere per costruire cultura e spazi di liberta' per le donne.
Il centro mette a disposizione:
- segreteria attiva 24 ore su 24;
- colloqui;
- consulenza legale e possibilita' di assistenza legale in gratuito patrocinio;
- attivita' culturali, formazione e percorsi di autodeterminazione.
La violenza contro le donne e' ancora oggi un problema sociale di proporzioni mondiali e le donne che si impegnano perche' in Italia e in ogni Paese la violenza venga sconfitta lo fanno nella convinzione che le donne rappresentano una grande risorsa sociale allorquando vengono rispettati i loro diritti e la loro dignita': solo i Paesi che combattono la violenza contro le donne figurano di diritto tra le societa' piu' avanzate.
L'intento e' di fare di ogni donna una persona valorizzata, autorevole, economicamente indipendente, ricca di dignita' e saggezza. Una donna che conosca il valore della differenza di genere e operi in solidarieta' con altre donne. La solidarieta' fra donne e' fondamentale per contrastare la violenza.
3. INCONTRI. PER LUCIO MAGRI. NEL TERZO ANNIVERSARIO DELLA SCOMPARSA
Tre anni fa, il 28 novembre 2011, moriva Lucio Magri.
Il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo lo ha ricordato con un incontro commemorativo, nel corso del quale sono stati anche letti e commentati alcuni testi del grande intellettuale e militante della sinistra comunista ed antitotalitaria.
*
Il responsabile della struttura nonviolenta viterbese, Peppe Sini, ha ricostruito la figura umana e politica di Magri ed alcuni cruciali passaggi del suo pensiero e della sua azione, evidenziandone lo spessore teorico e morale, il valore testimoniale e progettuale, la profondita' della ricerca, la capacita' di lumeggiare questioni assolutamente decisive e formulare proposte e indicare percorsi d'iniziativa che oggi occorre ancora, ed ancor piu', esplorare e proseguire.
Nella lotta contro l'ingiustizia, nella lotta per la pace, nella lotta per la difesa della biosfera, nella lotta per la difesa della vita, della dignita' e dei diritti di tutti gli esseri umani, nella lotta per la liberazione dell'umanita' dalla violenza e dalla menzogna, l'eredita' di esperienze e riflessioni di Lucio Magri e' un bene prezioso di cui gli siamo grati.
*
Ricordandolo in questo terzo anniversario della scomparsa riaffermiamo le ragioni della lotta contro tutte le oppressioni e le iniquita', le ragioni della lotta per la giustizia e la dignita' di tutti gli esseri umani, le ragioni della lotta per la pace e la solidarieta', le ragioni della lotta che condividemmo con lui e che e' ancora la nostra.
Oppresse e oppressi di tutti i paesi, unitevi.
4. MATERIALI. UN MODELLO DI LETTERA AI COMUNI PER UN'INIZIATIVA DEGLI ENTI LOCALI VERSO IL PARLAMENTO ITALIANO PER IL RICONOSCIMENTO DELLO STATO DI PALESTINA
Al Sindaco del Comune di ...
e per opportuna conoscenza:
a tutti gli assessori della Giunta Comunale
a tutti i consiglieri del Consiglio Comunale
alla Segretaria generale del Comune
Oggetto: Proposta che il Comune di ... deliberi un ordine del giorno con cui chieda al Parlamento italiano di riconoscere lo Stato di Palestina
Signor sindaco,
signore assessore e signori assessori,
signore consigliere e signori consiglieri,
e' di assoluta evidenza la necessita' e l'urgenza del riconoscimento dello Stato di Palestina.
*
Proponiamo che il Comune di ... deliberi a tal fine un ordine del giorno del seguente tenore:
"Il Consiglio Comunale di ...,
ribadendo il proprio impegno per la pace, i diritti umani, la nonviolenza;
ribadendo il proprio impegno per il diritto di tutti gli esseri umani alla vita e alla dignita';
ribadendo il proprio impegno contro il razzismo ed ogni forma di persecuzione ed oppressione;
riaffermando il diritto di tutte le persone e di tutti i popoli a vivere liberi in pace e dignita', nel rispetto reciproco e nella cooperazione per il bene comune;
riaffermando che vi e' una sola umanita', di cui tutti i popoli e tutte le persone fanno ugualmente parte;
riaffermando i principi ed i valori della Dichiarazione Universale dei diritti umani, della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea, della Costituzione della Repubblica Italiana;
chiede al Parlamento italiano di riconoscere lo Stato di Palestina".
*
Restando a disposizione per ogni opportuno approfondimento, distinti saluti
Firma, luogo, data,
recapiti e-mail, telefonici e postali del proponente
5. SEGNALAZIONI LIBRARIE
Letture
- Michele Ciliberto (a cura di), Croce, Rcs, Milano 2014, pp. 168, euro 5,90 (in supplemento al "Corriere della sera").
*
Riletture
- Benedetto Croce, La mia filosofia, Adelphi, Milano 1993, pp. 380.
- Benedetto Croce, Filosofia poesia storia, Ricciardi, Milano-Napoli 1951, Adelphi, Milano 1996, Biblioteca Treccani - Il Sole 24 ore, Milano 2006, 2 voll. di complessive pp. CXVI + 1296.
- Paolo Bonetti, Introduzione a Croce, Laterza, Roma-Bari 1984, 1989, pp. IV + 252.
6. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO
Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.
Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:
1. l'opposizione integrale alla guerra;
2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;
3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;
4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.
Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.
Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.
7. PER SAPERNE DI PIU'
Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it
Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 1832 del 29 novembre 2014
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