[Nonviolenza] Telegrammi. 1786



 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 1786 del 14 ottobre 2014

Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XV)

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com

 

Sommario di questo numero:

1. Il 15 ottobre riunione del "Tavolo per la pace" di Viterbo

2. Il 19 ottobre 2014 la marcia della pace Perugia-Assisi

3. "I diritti umani presi sul serio". Un incontro di riflessione con la dottoressa Antonella Litta

4. Minimo un programma costruttivo contro la guerra e il razzismo (2011)

5. Segnalazioni librarie

6. La "Carta" del Movimento Nonviolento

7. Per saperne di piu'

 

1. INCONTRI. IL 15 OTTOBRE RIUNIONE DEL "TAVOLO PER LA PACE" DI VITERBO

 

Il prossimo incontro del "Tavolo per la pace" di Viterbo si terra' mercoledi' 15 ottobre con inizio alle ore 17,15, sempre presso il Palazzetto della Creativita' in via Carlo Cattaneo 9 (sito nell'area del complesso scolastico degli istituti comprensivi Canevari e Vanni).

E domenica 19 ottobre si svolgera' la marcia della pace Perugia-Assisi.

*

Nell'incontro di mercoledi' 15 ottobre il programma dei lavori sara' all'incirca il seguente:

I. definizione degli ultimi dettagli organizzativi per la partecipazione alla marcia della pace Perugia-Assisi;

II. prosecuzione dell'iniziativa per la delibera "per l'attribuzione della cittadinanza onoraria alle bambine ed ai bambini non cittadine e cittadini italiani con cui la comunita' viterbese ha una relazione significativa e quindi impegnativa";

III. sostegno al percorso amministrativo per la tempestiva istituzione della Consulta per l'immigrazione;

IV. sostegno al percorso amministrativo per la realizzazione dello sportello comunale di informazione ed assistenza per le persone immigrate;

V. sostegno alla proposta di promuovere incontri di conoscenza e condivisione, di riconoscimento della comune appartenenza alla citta' e quindi alla comunita' viterbese di tutte le persone e le comunita' culturali variamente aggregate che nel territorio vivono;

VI. sostegno al percorso tecnico ed amministrativo per la revoca degli atti amministrativi pregressi che configurino palesi violazioni dei diritti umani ovvero siano in contrasto con le guarentigie stabilite erga omnes nella Costituzione della Repubblica Italiana;

VII. naturalmente l'incontro sara' anche occasione, come di consueto, per scambiarsi informazioni sulle iniziative realizzate, in corso e in programma da parte dei vari soggetti che partecipano al Tavolo;

VIII. ed ovviamente sara' anche possibile trattare gli ulteriori argomenti su cui vi fosse la disponibilita' dei partecipanti (e sono naturalmente molti: da un approfondimento del concetto di pace, all'impegno specifico contro la guerra, all'avvio di un percorso di formazione alla nonviolenza, al recupero di altri argomenti accennati in precedenti riunioni ma poi non sviluppati).

*

Per ogni comunicazione il punto di riferimento e' come sempre Pigi Moncelsi: tel. 0761348590, cell. 3384613540, e-mail: pmoncelsi at comune.viterbo.it

*

Ricordiamo che nel sito della Tavola della pace (che organizza la marcia Perugia-Assisi) sono disponibili vari materiali informativi sulla marcia e dintorni: www.perlapace.it

Ricordiamo anche che nel sito del Movimento Nonviolento sono disponibili vari materiali su Aldo Capitini e sulla nonviolenza: www.nonviolenti.org

Segnaliamo anche l'opuscolo recante alcuni scritti di Aldo Capitini, Teoria della nonviolenza, disponibile ai seguenti link:

parte prima: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/2014/10/msg00023.html

parte seconda: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/2014/10/msg00027.html

 

2. INIZIATIVE. IL 19 OTTOBRE 2014 LA MARCIA DELLA PACE PERUGIA-ASSISI

 

Si svolge domenica 19 ottobre la marcia della pace Perugia-Assisi.

E' la piu' importante mobilitazione pacifista in Italia.

Occorre promuovere la piu' ampia partecipazione.

*

Contro tutte le guerre e le uccisioni.

Pace, disarmo, smilitarizzazione.

Ogni vittima ha il volto di Abele.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

 

3. INCONTRI. "I DIRITTI UMANI PRESI SUL SERIO". UN INCONTRO DI RIFLESSIONE CON LA DOTTORESSA ANTONELLA LITTA

 

Si e' svolto nel pomeriggio di lunedi' 13 ottobre 2014 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di riflessione con la dottoressa Antonella Litta sul tema: "I diritti umani presi sul serio".

*

Antonella Litta svolge l'attivita' di medico di medicina generale a Nepi (Vt). E' specialista in Reumatologia ed ha condotto una intensa attivita' di ricerca scientifica presso l'Universita' di Roma "la Sapienza" e contribuito alla realizzazione di uno tra i primi e piu' importanti studi scientifici italiani sull'interazione tra campi elettromagnetici e sistemi viventi, pubblicato sulla prestigiosa rivista "Clinical and Esperimental Rheumatology", n. 11, pp. 41-47, 1993. E' referente locale dell'Associazione italiana medici per l'ambiente (International Society of Doctors for the Environment - Italia) e per questa associazione e' responsabile e coordinatrice nazionale del gruppo di studio su "Trasporto aereo come fattore d'inquinamento ambientale e danno alla salute". E' referente per l'Ordine dei medici di Viterbo per l'iniziativa congiunta Fnomceo-Isde "Tutela del diritto individuale e collettivo alla salute e ad un ambiente salubre". Gia' responsabile dell'associazione Aires-onlus (Associazione internazionale ricerca e salute) e' stata organizzatrice di numerosi convegni medico-scientifici. Presta attivita' di medico volontario nei paesi africani. E' stata consigliera comunale. E' partecipe e sostenitrice di programmi di solidarieta' locali ed internazionali. E' impegnata nell'Associazione nazionale partigiani d'Italia (Anpi) a livello locale e provinciale. Fa parte di un comitato che promuove il diritto allo studio e il diritto all'abitare con iniziative di solidarieta' concreta. Presidente del Comitato "Nepi per la pace", e' impegnata in progetti di educazione alla pace, alla legalita', alla nonviolenza e al rispetto dell'ambiente. E' la portavoce del Comitato che si e' opposto vittoriosamente all'insensato ed illegale mega-aeroporto di Viterbo salvando la preziosa area naturalistica, archeologica e termale del Bullicame di dantesca memoria e che s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti. Come rappresentante dell'Associazione italiana medici per l'ambiente (Isde-Italia) ha promosso una rilevante iniziativa per il risanamento delle acque del lago di Vico e in difesa della salute della popolazione dei comuni circumlacuali. E' oggi in Italia figura di riferimento nella denuncia della presenza dell'arsenico nelle acque destinate al consumo umano, e nella proposta di iniziative specifiche e adeguate da parte delle istituzioni per la dearsenificazione delle acque e la difesa della salute della popolazione. Per il suo impegno in difesa di ambiente, salute e diritti alla dottoressa Antonella Litta e' stato attribuito il 6 marzo 2013 a Roma il prestigioso "Premio Donne, Pace e Ambiente Wangari Maathai" con la motivazione: "per l'impegno a tutela della salute dei cittadini e della salubrita' del territorio". Il 18 ottobre 2013 ad Arezzo in occasione delle settime "Giornate italiane mediche per l'ambiente" le e' stato conferito il prestigioso riconoscimento da parte della "International Society of Doctors for the Environment" con la motivazione: "per la convinta testimonianza, il costante impegno, l'attenzione alla formazione e all'informazione sulle principali problematiche nell'ambito dell'ambiente e della salute". Il 25 novembre 2013 a Salerno le e' stato attribuito il prestigioso Premio "Trotula de Ruggiero".

 

4. REPETITA IUVANT. MINIMO UN PROGRAMMA COSTRUTTIVO CONTRO LA GUERRA E IL RAZZISMO (2011)

 

1. Uscire dall'invisibilita'

La stragrande maggioranza del popolo italiano e' contraria agli omicidi.

La stragrande maggioranza del popolo italiano e' contraria alla guerra.

La stragrande maggioranza del popolo italiano e' contraria al razzismo.

Avremo mille difetti, ma di queste tre cose possiamo essere certi.

Ed allora dobbiamo rendere visibile questa nostra volonta' di opporci alle uccisioni, alle guerre, alle persecuzioni.

Un modo e' esporre ancora una volta la bandiere della pace e della nonviolenza ai balconi e alle finestre.

Un modo e' unirci al digiuno collettivo contro la guerra e contro il nucleare promosso dal Movimento Nonviolento.

Un modo e' scrivere a tutte le istituzioni democratiche chiedendo loro di prendere posizione contro la guerra e le persecuzioni, per i diritti umani di tutti gli esseri umani, per la legalita' e la democrazia, per l'umanita' che e' una.

Un modo e' organizzare pubbliche manifestazioni contro le stragi e le persecuzioni, per la pace che salva le vite, per la solidarieta' che ogni essere umano riconosca e raggiunga.

Un modo e' contribuire a far pervenire aiuti umanitari ai popoli e alle persone nel piu' grave bisogno.

Un modo e' promuovere ed organizzare accoglienza ed assistenza ai profughi ed ai migranti.

Un modo e' impegnarsi per ottenere dalle istituzioni italiane il rigoroso rispetto delle leggi italiane: e la legge fondamentale dello stato italiano, la Costituzione della Repubblica Italiana, all'articolo 10 fa obbligo di accogliere ed assistere i migranti in fuga da fame, guerre e dittature; ed all'articolo 11 fa obbligo di ripudiare la guerra.

*

2. Uscire dalla passivita'

I poteri che uccidono si fanno forti della passivita' altrui.

Se l'umanita' unita si levasse contro i dittatori e le guerre, contro le mafie e i fascismi, contro i razzismi e le discriminazioni, contro lo sfruttamento che provoca la miseria e la fame e la morte, contro le devastazioni dell'ambiente che provocano disastri, ebbene, se l'umanita' unita si sollevasse allora la civilta' umana prevarrebbe.

Comincia tu ad uscire dalla passivita'.

*

3. Uscire dall'ambiguita'

Occorre decidersi a dire la verita' che e' a tutti evidente: ogni guerra consiste di uccisioni. Le violenze sui migranti sono crimini contro l'umanita'. L'omissione di soccorso a chi e' in pericolo di vita e' un crimine.

Se la guerra e' un crimine contro l'umanita', consistendo essa dell'uccisione massiva di esseri umani, allora occorre agire contro la guerra. Qui in Italia questo oggi significa in primo luogo opporsi alle guerre cui lo stato italiano illegalmente partecipa: in Afghanistan, in Libia.

Se il razzismo e' un crimine contro l'umanita', consistendo esso della persecuzione e finanche dell'uccisione di esseri umani, allora occorre agire contro il razzismo. Qui in Italia questo oggi significa in primo luogo accogliere ed aiutare tutti gli esseri umani che in fuga da fame, guerre e dittature giungono nel nostro paese.

Chi salva una vita umana salva l'umanita'.

*

4. Uscire dalla subalternita'

Ci viene detto di delegare altri - pretesamente piu' importanti e piu' esperti di noi - alla "grande politica", alle relazioni internazionali, alla gestione delle questioni che l'intera umanita' riguardano.

Ma cio' che riguarda l'intera umanita' riguarda ogni essere umano.

Ed ogni crisi, ed ogni conflitto, per quanto gravi siano, possono essere affrontati senza commettere ulteriore violenza, contrastando la violenza, riducendo cosi' la violenza fino ad estinguerla. Questa forma di intervento e' la nonviolenza.

E la nonviolenza ha un fondamento a cui ogni essere umano in cuor suo sente di poter aderire: il suo fulcro e' il principio del "non uccidere e non consentire che altri uccidano"; il suo fulcro e' il principio dell'"agisci nei confronti degli altri esseri umani cosi' come vorresti che gli altri esseri umani agissero nei tuoi confronti"; il suo fulcro e' la forza dell'amore: per l'umanita', per la vita, per il mondo.

*

5. Affrontare la macchina bellica con la forza della nonviolenza

La violenza non e' cosi' forte come appare: senza il consenso di chi si rassegna nessuna macchina di dominazione, oppressione e distruzione e' invincibile.

Nega il tuo consenso alla violenza, e gia' la violenza e' meno totale, gia' e' meno forte, gia' e' indebolita.

Scegli di contrastare la violenza con una forza ancora piu' grande: la forza della verita', la forza dell'amore per l'umanita' intera, la forza della nonviolenza.

Discutiamo, organizziamo e realizziamo azioni dirette nonviolente per fermare la macchina bellica, impedendo ad essa di agire.

Nel 1999 per alcune ore in poche persone con una limpida azione nonviolenta, senza mettere in pericolo la vita di nessuno, bloccammo i decolli dei bombardieri che recavano strage nei Balcani: con una partecipazione popolare ampia e consapevole, con il coraggio della nonviolenza, potremmo oggi fermare pressoche' qualunque atto di guerra.

*

6. Affrontare il regime razzista con la forza della nonviolenza

Il razzismo si basa su pregiudizi e paure che non e' difficile smascherare, contrastare e guarire.

Nega il tuo consenso al razzismo, e gia' il razzismo si confonde, si vergogna, si affloscia.

Scegli di contrastare il razzismo con la forza piu' grande: la forza della verita', la forza dell'amore per l'umanita' intera, la forza della nonviolenza.

Discutiamo, organizziamo e realizziamo azioni dirette nonviolente per contrastare il razzismo, inveriamo col nostro concreto agire i diritti umani di tutti gli esseri umani.

*

7. Un programma costruttivo minimo ed essenziale

Ripetiamolo una volta ancora: le persone, le associazioni e le istituzioni fedeli all'umanita', impegnate quindi contro le uccisioni, contro la guerra e contro il razzismo, potrebbero nella situazione presente:

- far cessare la partecipazione italiana alla guerra in Afghanistan e in Libia;

- far cessare la persecuzione razzista dei migranti;

- promuovere ed organizzare l'accoglienza e l'assistenza di tutti i profughi e i migranti;

- promuovere ed organizzare l'invio di Corpi civili di pace nelle aree di crisi per realizzare un'interposizione nonviolenta tra le parti in conflitto;

- promuovere ed organizzare l'invio di aiuti umanitari alle popolazioni nel bisogno, da gestire direttamente con le comunita' locali in forme democratiche e condivise (altrimenti anche gli aiuti umanitari divengono strumenti di guerra);

- promuovere ed organizzare il sostegno ai movimenti nonviolenti e alle associazioni di difesa dei diritti umani nelle aree di crisi e di conflitto, sostenendo in particolare i movimenti e le associazioni di donne o guidati da donne;

- promuovere ed organizzare iniziative per il disarmo e la smilitarizzazione dei conflitti, e per il disarmo e contro il militarismo tout court;

- promuovere la nonviolenza ed organizzare la formazione alla nonviolenza;

- preparare e realizzare azioni dirette nonviolente con cui effettualmente contrastare le macchine della morte.

 

5. SEGNALAZIONI LIBRARIE

 

Riletture

- Dylan Thomas, Lettere a Vernon Watkins, Il Saggiatore, Milano 1968, pp. 192.

- Dylan Thomas, Poesie, Einaudi, Torino 1965, Mondadori, Milano 1970, pp. 298.

- Dylan Thomas, Poesie, Guanda, Parma 1976, Rcs, Milano 2004, pp. XXII + 196.

- Dylan Thomas, Ritratto dell'artista da cucciolo, Einaudi, Torino 1955, Tea, Milano 1997, pp. IV + 156.

- Dylan Thomas, Sotto il bosco di latte. Il dottore e i diavoli, Einaudi, Torino 1961, Mondadori, Milano 1972, pp. XXII + 234.

- Roberto Sanesi, Dylan Thomas, Garzanti, Milano 1977, pp. 230.

*

Riedizioni

- Dylan Thomas, Lettere alle mie donne, Guanda, Milano 2004, Rcs, Milano 2014, pp. 224, euro 6,90 (in supplemento al "Corriere della sera").

 

6. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

 

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.

Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:

1. l'opposizione integrale alla guerra;

2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;

3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;

4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.

Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.

Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

 

7. PER SAPERNE DI PIU'

 

Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it

Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 1786 del 14 ottobre 2014

Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XV)

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com , sito: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

Per ricevere questo foglio e' sufficiente cliccare su:

nonviolenza-request at peacelink.it?subject=subscribe

 

Per non riceverlo piu':

nonviolenza-request at peacelink.it?subject=unsubscribe

 

In alternativa e' possibile andare sulla pagina web

http://web.peacelink.it/mailing_admin.html

quindi scegliere la lista "nonviolenza" nel menu' a tendina e cliccare su "subscribe" (ed ovviamente "unsubscribe" per la disiscrizione).

 

L'informativa ai sensi del Decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196 ("Codice in materia di protezione dei dati personali") relativa alla mailing list che diffonde questo notiziario e' disponibile nella rete telematica alla pagina web:

http://italy.peacelink.org/peacelink/indices/index_2074.html

 

Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

Gli unici indirizzi di posta elettronica utilizzabili per contattare la redazione sono: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com