[Nonviolenza] Telegrammi. 1785



 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 1785 del 13 ottobre 2014

Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XV)

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com

 

Sommario di questo numero:

1. Un incontro su Aldo Capitini in preparazione della marcia Perugia-Assisi

2. Il 19 ottobre 2014 la marcia della pace Perugia-Assisi

3. Alcune canzoni contro il militarismo e la guerra

4. Il feroce monarchico Bava

5. Addio padre e madre addio

6. Gorizia

7. Italo Calvino: Dove vola l'avvoltoio?

8. Franco Fortini: La marcia della pace

9. Luigi Tenco: Cara maestra

10. Sergio Endrigo: La guerra

11. Segnalazioni librarie

12. La "Carta" del Movimento Nonviolento

13. Per saperne di piu'

 

1. INCONTRI. UN INCONTRO SU ALDO CAPITINI IN PREPARAZIONE DELLA MARCIA PERUGIA-ASSISI

 

Si e' svolto nel pomeriggio di domenica 12 ottobre 2014 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di studio su Aldo Capitini in preparazione della marcia della pace Perugia-Assisi che si svolgera' il 19 ottobre.

Nel corso dell'incontro sono stati letti e commentati vari testi del filosofo antifascista apostolo della nonviolenza in Italia, ideatore della marcia Perugia-Assisi (che si svolse per la prima volta nel 1961) e fondatore del Movimento Nonviolento.

La marcia della pace Perugia-Assisi, come e' noto, e' la piu' importante iniziativa che si svolga in Italia contro la guerra e per i diritti umani: quest'anno si terra' domenica 19 ottobre.

Concludendo l'incontro, il responsabile della struttura nonviolenta viterbese, Peppe Sini, ha evidenziato ancora una volta l'urgente necessita' dell'impegno nonviolento contro la guerra e tutte le uccisioni; contro il razzismo e tutte le persecuzioni; contro il maschilismo e tutte le oppressioni; in difesa della vita, della dignita' e dei diritti di tutti gli esseri umani; in difesa della biosfera casa comune dell'umanita'.

Le persone partecipanti all'incontro hanno espresso unanime apprezzamento per la recente attribuzione del Premio Nobel per la Pace a Malala Yousafzai ed a Kailash Satyarthi.

Le persone partecipanti all'incontro hanno espresso altrettanto unanime apprezzamento per la recente celebrazione a Viterbo della Giornata internazionale della nonviolenza del 2 ottobre, e per la solenne attribuzione del riconoscimento della Citta' di Viterbo a Umbertina Amadio, don Dante Bernini, Osvaldo Ercoli ed Anna Maghi.

Le persone partecipanti all'incontro hanno condiviso infine un appello ad intensificare ovunque l'impegno per far cessare guerre e stragi, dittature e violenze: un impegno di pace e di giustizia che puo' realizzarsi solo attraverso la scelta nitida e intransigente, concreta e coerente, della nonviolenza.

Ogni vittima ha il volto di Abele.

Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.

Pace, disarmo, smilitarizzazione.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

*

Una breve notizia biobibliografica su Aldo Capitini

Aldo Capitini e' nato a Perugia nel 1899, antifascista e perseguitato, docente universitario, infaticabile promotore di iniziative per la nonviolenza e la pace. E' morto a Perugia nel 1968. E' stato il piu' grande pensatore ed operatore della nonviolenza in Italia. Tra le opere di Aldo Capitini: la miglior antologia degli scritti e' ancora quella a cura di Giovanni Cacioppo e vari collaboratori, Il messaggio di Aldo Capitini, Lacaita, Manduria 1977 (che contiene anche una raccolta di testimonianze ed una pressoche' integrale - ovviamente allo stato delle conoscenze e delle ricerche dell'epoca - bibliografia degli scritti di Capitini); ma notevole ed oggi imprescindibile e' anche la recente antologia degli scritti a cura di Mario Martini, Le ragioni della nonviolenza, Edizioni Ets, Pisa 2004, 2007; delle singole opere capitiniane sono state recentemente ripubblicate: Le tecniche della nonviolenza, Linea d'ombra, Milano 1989, Edizioni dell'asino, Roma 2009; Elementi di un'esperienza religiosa, Cappelli, Bologna 1990; Colloquio corale, L'ancora del Mediterraneo, Napoli 2005; L'atto di educare, Armando Editore, Roma 2010; cfr. inoltre la raccolta di scritti autobiografici Opposizione e liberazione, Linea d'ombra, Milano 1991, L'ancora del Mediterraneo, Napoli 2003; gli scritti sul Liberalsocialismo, Edizioni e/o, Roma 1996; La religione dell'educazione, La Meridiana, Molfetta 2008; segnaliamo anche Nonviolenza dopo la tempesta. Carteggio con Sara Melauri, Edizioni Associate, Roma 1991. Presso la redazione di "Azione nonviolenta" (e-mail: azionenonviolenta at sis.it, sito: www.nonviolenti.org) sono disponibili e possono essere richiesti vari volumi ed opuscoli di Capitini non piu' reperibili in libreria (tra cui Il potere di tutti, 1969). Negli anni '90 e' iniziata la pubblicazione di una edizione di opere scelte: sono fin qui apparsi un volume di Scritti sulla nonviolenza, Protagon, Perugia 1992, e un volume di Scritti filosofici e religiosi, Perugia 1994, seconda edizione ampliata, Fondazione centro studi Aldo Capitini, Perugia 1998. Piu' recente e' la pubblicazione di alcuni carteggi particolarmente rilevanti: Aldo Capitini, Walter Binni, Lettere 1931-1968, Carocci, Roma 2007; Aldo Capitini, Danilo Dolci, Lettere 1952-1968, Carocci, Roma 2008; Aldo Capitini, Guido Calogero, Lettere 1936-1968, Carocci, Roma 2009. Tra le opere su Aldo Capitini: a) per la bibliografia: Fondazione Centro studi Aldo Capitini, Bibliografia di scritti su Aldo Capitini, a cura di Laura Zazzerini, Volumnia Editrice, Perugia 2007; Caterina Foppa Pedretti, Bibliografia primaria e secondaria di Aldo Capitini, Vita e Pensiero, Milano 2007; segnaliamo anche che la gia' citata bibliografia essenziale degli scritti di Aldo Capitini pubblicati dal 1926 al 1973, a cura di Aldo Stella, pubblicata in Il messaggio di Aldo Capitini, cit., abbiamo recentemente ripubblicato in "Coi piedi per terra" n. 298 del 20 luglio 2010; b) per la critica e la documentazione: oltre alle introduzioni alle singole sezioni del sopra citato Il messaggio di Aldo Capitini, tra le pubblicazioni recenti si veda almeno: Giacomo Zanga, Aldo Capitini, Bresci, Torino 1988; Clara Cutini (a cura di), Uno schedato politico: Aldo Capitini, Editoriale Umbra, Perugia 1988; Fabrizio Truini, Aldo Capitini, Edizioni cultura della pace, S. Domenico di Fiesole (Fi) 1989; Tiziana Pironi, La pedagogia del nuovo di Aldo Capitini. Tra religione ed etica laica, Clueb, Bologna 1991; Fondazione "Centro studi Aldo Capitini", Elementi dell'esperienza religiosa contemporanea, La Nuova Italia, Scandicci (Fi) 1991; Rocco Altieri, La rivoluzione nonviolenta. Per una biografia intellettuale di Aldo Capitini, Biblioteca Franco Serantini, Pisa 1998, 2003; AA. VV., Aldo Capitini, persuasione e nonviolenza, volume monografico de "Il ponte", anno LIV, n. 10, ottobre 1998; Antonio Vigilante, La realta' liberata. Escatologia e nonviolenza in Capitini, Edizioni del Rosone, Foggia 1999; Mario Martini (a cura di), Aldo Capitini libero religioso rivoluzionario nonviolento. Atti del Convegno, Comune di Perugia - Fondazione Aldo Capitini, Perugia 1999; Pietro Polito, L'eresia di Aldo Capitini, Stylos, Aosta 2001; Gian Biagio Furiozzi (a cura di), Aldo Capitini tra socialismo e liberalismo, Franco Angeli, Milano 2001; Federica Curzi, Vivere la nonviolenza. La filosofia di Aldo Capitini, Cittadella, Assisi 2004; Massimo Pomi, Al servizio dell'impossibile. Un profilo pedagogico di Aldo Capitini, Rcs - La Nuova Italia, Milano-Firenze 2005; Andrea Tortoreto, La filosofia di Aldo Capitini, Clinamen, Firenze 2005; Maurizio Cavicchi, Aldo Capitini. Un itinerario di vita e di pensiero, Lacaita, Manduria 2005; Marco Catarci, Il pensiero disarmato. La pedagogia della nonviolenza di Aldo Capitini, Ega, Torino 2007; Alarico Mariani Marini, Eligio Resta, Marciare per la pace. Il mondo nonviolento di Aldo Capitini, Plus, Pisa 2007; Maura Caracciolo, Aldo Capitini e Giorgio La Pira. Profeti di pace sul sentiero di Isaia, Milella, Lecce 2008; Mario Martini, Franca Bolotti (a cura di), Capitini incontra i giovani, Morlacchi, Perugia 2009; Giuseppe Moscati (a cura di), Il pensiero e le opere di Aldo Capitini nella coscienza delle giovani generazioni, Levante, Bari 2010; cfr. anche il capitolo dedicato a Capitini in Angelo d'Orsi, Intellettuali nel Novecento italiano, Einaudi, Torino 2001; e Amoreno Martellini, Fiori nei cannoni. Nonviolenza e antimilitarismo nell'Italia del Novecento, Donzelli, Roma 2006; c) per una bibliografia della critica cfr. per un avvio il libro di Pietro Polito citato ed i volumi bibliografici segnalati sopra.

 

2. INIZIATIVE. IL 19 OTTOBRE 2014 LA MARCIA DELLA PACE PERUGIA-ASSISI

 

Si svolge domenica 19 ottobre la marcia della pace Perugia-Assisi.

E' la piu' importante mobilitazione pacifista in Italia.

Occorre promuovere la piu' ampia partecipazione.

*

Contro tutte le guerre e le uccisioni.

Pace, disarmo, smilitarizzazione.

Ogni vittima ha il volto di Abele.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

 

3. REPETITA IUVANT. ALCUNE CANZONI CONTRO IL MILITARISMO E LA GUERRA

 

Da Giuseppe Vettori (a cura di), Canzoni italiane di protesta (1794-1974), Newton Compton, Roma 1974, 1976, riprendiamo i testi seguenti. 

Qualche minima notizia ulteriore: "Il feroce monarchico Bava", di autore sconosciuto, fa riferimento alla sanguinaria repressione del 1898 a Milano; "Addio padre e madre addio", di autore sconosciuto, e' una delle piu' diffuse canzoni della prima guerra mondiale; "Gorizia", di autore sconosciuto, fa riferimento alla carneficina di Gorizia dell'agosto 1916; "Dove vola l'avvoltoio?" e' stata scritta nel marzo 1958, il testo e' di Italo Calvino, la musica di Sergio Liberovici; "La marcia della pace" e' stata improvvisata il 24 settembre 1961 durante la marcia Perugia-Assisi, il testo e' di Franco Fortini, la musica di Fausto Amodei; "Cara maestra", di Luigi Tenco, e' del 1963; "La guerra", di Sergio Endrigo, e' del 1963-'64.

 

4. TESTI. IL FEROCE MONARCHICO BAVA

 

Alle grida strazianti e dolenti

di una folla che pan domandava,

il feroce monarchico Bava

gli affamati col piombo sfamo'.

 

Furon mille i caduti innocenti

sotto il fuoco degli armati caini

e al furor dei soldati assassini

"morte ai vili!", la plebe grido'.

 

Deh, non rider, sabauda marmaglia:

se il fucile ha domato i ribelli,

se i fratelli hanno ucciso i fratelli,

sul tuo capo quel sangue cadra'.

 

La panciuta caterva dei ladri,

dopo avervi ogni bene usurpato,

la lor sete ha di sangue saziato

in quel giorno nefasto e feral.

 

Su piangete mestissime madri,

quando scura discende la sera,

per i figli gettati in galera,

per gli uccisi dal piombo fatal.

 

5. TESTI. ADDIO PADRE E MADRE ADDIO

 

Addio padre e madre addio,

che per la guerra mi tocca di partir,

ma che fu triste il mio destino,

che per l'Italia mi tocca morir.

 

Quando fui stato in terra austriaca

subito l'ordine a me l'arrivo',

si da' l'assalto la baionetta in canna,

addirittura un macello divento'.

 

E fui ferito, ma una palla al petto,

e i miei compagni li vedo a fuggir

ed io per terra rimasi costretto

mentre quel chiodo lo vedo a venir.

 

"Fermati o chiodo, che sto per morire,

pensa a una moglie che piange per me",

ma quell'infame col cuore crudele

col suo pugnale morire mi fe'.

 

Sian maledetti quei giovani studenti

che hanno studiato e la guerra voluto,

hanno gettato l'Italia nel lutto,

per cento anni dolor sentira'.

 

6. TESTI. GORIZIA

 

La mattina del cinque d'agosto

si muovevano le truppe italiane

per Gorizia, le terre lontane

e dolente ognun si parti'.

 

Sotto l'acqua che cadeva a rovescio

grandinavano le palle nemiche

su quei monti, colline e gran valli

si moriva dicendo cosi':

 

O Gorizia, tu sei maledetta

per ogni cuore che sente coscienza;

dolorosa ci fu la partenza

e il ritorno per molti non fu.

 

O vigliacchi che voi ve ne state

con le mogli sui letto di lana,

schernitori di noi carne umana,

questa guerra ci insegna a punir.

 

Voi chiamate il campo d'onore

questa terra di la' dei confini;

Qui si muore gridando: assassini!

maledetti sarete un di'.

 

Cara moglie, che tu non mi senti,

raccomando ai compagni vicini

di tenermi da conto i bambini,

che' io muoio col suo nome nel cuor.

 

O Gorizia, tu sei maledetta

per ogni cuore che sente coscienza;

dolorosa ci fu la partenza

e il ritorno per molti non fu.

 

7. TESTI. ITALO CALVINO: DOVE VOLA L'AVVOLTOIO?

 

Un giorno nel mondo finita fu l'ultima guerra,

il cupo cannone si tacque e piu' non sparo'

e, privo del tristo suo cibo, dall'arida terra

un branco di neri avvoltoi si levo'.

 

Dove vola l'avvoltoio?

Avvoltoio vola via,

vola via dalla terra mia,

che e' la terra dell'amor.

 

L'avvoltoio ando' dal fiume

ed il fiume disse: "No,

avvoltoio, vola via, avvoltoio, vola via:

nella limpida corrente

ora scendon carpe e trote,

non piu' i corpi dei soldati

che la fanno insanguinar".

 

Dove vola l'avvoltoio...

 

L'avvoltoio ando' dal bosco

ed il bosco disse: "No

avvoltoio, vola via, avvoltoio, vola via:

tra le foglie, in mezzo ai rami

passan sol raggi di sole,

gli scoiattoli e le rane,

non piu' i colpi del fucil".

 

Dove vola l'avvoltoio...

 

L'avvoltoio ando' dall'eco,

anche l'eco disse "No

avvoltoio, vola via, avvoltoio, vola via:

sono canti che io porto,

sono i tonfi delle zappe,

girotondi e ninne nanne,

non piu' il rombo del cannon".

 

Dove vola l'avvoltoio...

 

L'avvoltoio ando' ai tedeschi

e i tedeschi disser: "No,

avvoltoio, vola via, avvoltoio, vola via:

non vogliam mangiar piu' fango,

odio e piombo nelle guerre,

pane e case in terra altrui

non vogliamo piu' rubar".

 

Dove vola l'avvoltoio...

 

L'avvoltoio ando' alla madre

e la madre disse: "No,

avvoltoio, vola via, avvoltoio, vola via:

i miei figli li do' solo

a una bella fidanzata

che li porti nel suo letto,

non li mando piu' a ammazzar".

 

Dove vola l'avvoltoio...

 

L'avvoltoio ando' all'uranio

e l'uranio disse: "No,

avvoltoio, vola via, avvoltoio, vola via:

la mia forza nucleare

fara' andare sulla Luna,

non deflagrera' infuocata

distruggendo le citta'".

 

Dove vola l'avvoltoio...

 

Ma chi delle guerre quel giorno aveva il rimpianto

in un luogo deserto a complotto si raduno'

e vide nel cielo arrivare girando quel branco

e scendere scendere, finche' qualcuno grido':

 

Dove vola l'avvoltoio?

avvoltoio, vola via,

vola via dalla testa mia...

ma il rapace li sbrano'.

 

8. TESTI. FRANCO FORTINI: LA MARCIA DELLA PACE

 

E se Berlino chiama, ditele che s'impicchi:

crepare per i ricchi, crepare per i ricchi;

e se Berlino chiama, ditele che s'impicchi:

crepare per i ricchi no, non ci garba piu',

no, non ci garba piu'.

 

E se la Nato chiama, ditele che ripassi:

lo sanno pure i sassi, non ci si crede piu'.

 

Se la ragazza chiama, non fatela aspettare:

servizio militare solo con lei faro'.

 

E se la patria chiama, lasciatela chiamare:

oltre le Alpi e il mare un'altra patria c'e'.

 

E se la patria chiede di offrirgli la tua vita,

rispondi che la vita per ora serve a te.

 

9. TESTI. LUIGI TENCO: CARA MAESTRA

 

Cara maestra, un giorno m'insegnavi

che a questo mondo noi, noi siamo tutti uguali;

ma quando entrava in classe il direttore

tu ci facevi alzare tutti in piedi,

e quando entrava in classe il bidello

ci permettevi di restar seduti.

 

Mio buon curato, dicevi che la chiesa

e' la casa dei poveri, della povera gente;

pero' hai rivestito la tua chiesa

di tende d'oro e marmi colorati;

come puo' adesso un povero che entra

sentirsi come fosse a casa sua?

 

Egregio sindaco, m'hanno detto che un giorno

tu gridavi alla gente: Vincere o morire!

Ora vorrei sapere come mai

vinto non hai eppure non sei morto,

e al posto tuo e' morta tanta gente

che non voleva ne' vincere ne' morire.

 

10. TESTI. SERGIO ENDRIGO: LA GUERRA

 

Dicono che domani ci sara' la guerra

e domani sotto la tua casa

sfileranno mille baschi neri

e i tuoi occhi rotondi

mi cercheranno.

 

Ti hanno detto di aspettarmi

Senza fare tante storie

e chi scrivera' la storia

non parlera' di te.

 

Dicono che domani ci sara' la guerra

siamo nati, nati per soffrire,

solo questo mi han saputo dire,

solo questo mi han detto

per consolarmi.

 

Mi hanno detto di lasciarti

senza fare tante storie

s chi scrivera' la storia

Non parlera' di me.

 

Dicono che domani ci sara' la guerra

tornerete carichi di gloria:

solo questo ha detto il generale

e mi ha stretto una mano

senza guardarmi.

 

Mi hanno detto di morire

senza fare tante storie

e chi scrivera' la storia

non parlera' di noi.

 

Dicono che domani ci sara' la guerra

e domani sotto la tua casa

torneranno cento baschi neri

e i tuoi occhi rotondi

mi piangeranno.

 

11. SEGNALAZIONI LIBRARIE

 

Riletture

- Blaise Pascal, I pensieri, Edizioni Paoline, Milano 1963, pp. 600.

- Blaise Pascal, Lettere provinciali, Rcs Rizzoli Libri, Milano 1989, pp. 352.

- Blaise Pascal, Opuscoli e lettere, Edizioni Paoline, Milano 1961, pp. 224.

- Bliase Pascal, Pensees, Garnier, Paris 1964, 1968, pp. X + 346.

- Blaise Pascal, Pensieri, Einaudi, Torino 1962, Mondadori, Milano 1968, 1976, pp. LXXIV + 358.

- Blaise Pascal, Pensieri, Rusconi, Milano 1993, pp. 552.

- Blaise Pascal, Pensieri. Le provinciali, Einaudi, Torino 2004, Mondadori Milano 2008, pp. VI + 952.

- Blaise Pascal, Pensieri. Lettere provinciali, Rcs-Bompiani, Milano 2009, pp. 768.

- Baise Pascal, Solitudine e storia. Antologia degli scritti, La Nuova Italia, Firenze 1977, pp. LVIII + 154.

- Adriano Bausola, Introduzione a Pascal, Laterza, Roma-Bari 1973, 1992, pp. 256.

- Albert Beguin, Pascal par lui-meme, Seuil, Paris 1953, pp. 192.

- Claude Genet, Profil d'une oeuvre: Pascal, Pensees, Hatier, Paris 1973, 1980, pp. 80.

- Furio Jesi, Che cosa ha veramente detto Pascal, Astrolabio-Ubaldini, Roma 1974, pp. 112.

- Alban Krailsheimer, Pacal, Dall'Oglio, Milano 1980, 1981, pp. 128.

- Armando Massarenti (a cura di), Pascal. Vita, pensiero, opere scelte, Il sole 24 ore, Milano 2006, pp. 656.

- Alberto Peratoner (a cura di), Pascal, Rcs, Milano 2014, pp. 168.

*

Riedizioni

- Keith Devlin, La lettera di Pascal. Storia dell'equazione che ha fondato la teoria della probabilita', Rcs, Milano 2008, 2014, pp. 208, euro 7,90 (in supplemento al "Corriere della sera").

 

12. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

 

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.

Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:

1. l'opposizione integrale alla guerra;

2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;

3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;

4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.

Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.

Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

 

13. PER SAPERNE DI PIU'

 

Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it

Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 1785 del 13 ottobre 2014

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