[Nonviolenza] Telegrammi. 1749



 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 1749 del 5 settembre 2014

Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XV)

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com

 

Sommario di questo numero:

1. Preannuncio di denuncia penale qualora il governo italiano inviasse armi a milizie belligeranti in aree di conflitto

2. Alcune iniziative per la pace: dal 21 settembre al 2 ottobre, al 19 ottobre, al 4 novembre

3. "Cultura e politica dinanzi alle sfide globali". Un incontro di studio

4. Segnalazioni librarie

5. La "Carta" del Movimento Nonviolento

6. Per saperne di piu'

 

1. INIZIATIVE. PREANNUNCIO DI DENUNCIA PENALE QUALORA IL GOVERNO ITALIANO INVIASSE ARMI A MILIZIE BELLIGERANTI IN AREE DI CONFLITTO

 

Al Presidente del Consiglio dei Ministri

alle Ministre ed ai Ministri della Repubblica

alle senatrici ed ai senatori

alle deputate ed ai deputati

Oggetto: Preannuncio di denuncia penale qualora il governo italiano inviasse armi a milizie belligeranti in aree di conflitto

*

Egregio Presidente del Consiglio dei Ministri,

egregie Ministre ed egregi Ministri della Repubblica,

egregie Senatrici ed egregi Senatori,

egregie Deputate ed egregi Deputati,

come vi è noto, la vigente legislazione italiana proibisce di inviare armi a milizie belligeranti in aree di conflitto (proibizione esplicita ed inequivocabile per la lettera ed a fortiori per il combinato disposto di norme contenute nelle fonti di seguito citate: Costituzione della Repubblica Italiana; Codice Penale; Legge 9 luglio 1990, n. 185, e successive modificazioni; Legge 4 ottobre 2013, n. 118).

Pertanto l'intenzione annunciata dal governo e de facto improvvidamente avallata in sede di riunione congiunta delle Commissioni Parlamentari Difesa ed Esteri di Camera e Senato è destituita di legittimità.

Essendo essa intenzione (peraltro reiteratamente annunciata) palesemente contra legem, il governo non può recarla ad effetto; e peraltro il solo averla proposta configura già un atto inammissibile; per non dire che i membri del Consiglio dei Ministri come delle Commissioni Parlamentari che non hanno obiettato alla proposta sollevando in via preliminare la questione pregiudiziale in punto di diritto della flagrante illegittimità della proposta stessa sono stati quantomeno inadeguati all'alto incarico pubblico ad essi affidato.

Sic stantibus rebus, qualora il governo illecitamente procedesse a realizzare quanto annunciato, ovvero ad armare forze belligeranti straniere - e nella fattispecie neppure forze regolari di uno stato di diritto, ma mere milizie, ovvero gruppi armati irregolari - in area di conflitto, commettendo così un palese abuso di potere e una palese violazione delle leggi, procederemmo ipso facto a una denuncia penale in capo a tutti coloro che si fossero resi autori e complici di questo crimine.

E' del tutto evidente che dinanzi a un massacro in corso non si può restare inerti: ma l'azione da condurre è quella costituita dal complesso dell'interposizione da parte di forze dell'Onu; dell'invio di aiuti umanitari adeguati; della creazione di corridoi umanitari; della difesa, accoglienza ed assistenza delle vittime in fuga; dell'azione politica e diplomatica come normata dal diritto internazionale; e finanche dell'azione di polizia internazionale da parte dell'Onu qualora ne ricorrano le specifiche condizioni.

Invece inviare armi a milizie presenti nell'area significa favoreggiare l'ulteriore escalation bellica, ed aggiungere altre morti alle morti; laddove è evidente che occorre piuttosto urgentissimamente operare per il disarmo, la smilitarizzazione, il ritorno alla legalità, alla pace ed alla civile convivenza.

Inviare armi è illegale ed immorale.

*

Egregie signore ed egregi signori del Governo e del Parlamento,

scriviamo queste cose in spirito di fraternità anche con voi stessi.

Al Governo diciamo: recedete dall'esecuzione di un crimine dei cui esiti omicidi dovreste altrimenti recare nelle vostre coscienze il pondo insostenibile per il resto delle vostre vite, oltre a dover rispondere nei Tribunali della Repubblica.

Al Parlamento diciamo: impedite al governo di commettere il più atroce e insensato dei crimini, il crimine che ha come esito diretto la soppressione di vite umane.

Al Governo e al Parlamento chiediamo di tornare al rispetto della Costituzione della Repubblica Italiana, già troppe volte violata.

*

Ogni vittima ha il volto di Abele.

Solo il disarmo salva le vite.

Solo la nonviolenza può salvare l'umanità.

Distinti saluti, con viva apprensione,

Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani"

Viterbo, 4 settembre 2014

 

2. REPETITA IUVANT. ALCUNE INIZIATIVE PER LA PACE: DAL 21 SETTEMBRE AL 2 OTTOBRE, AL 19 OTTOBRE, AL 4 NOVEMBRE

 

Una manifestazione nazionale a Firenze il 21 settembre; la Giornata internazionale della nonviolenza il 2 ottobre; la marcia Perugia-Assisi il 19 ottobre; l'iniziativa "Ogni vittima ha il volto di Abele" di commemorazione nonviolenta di tutte le vittime di tuttte le guerre il 4 novembre.

Sono alcune delle iniziative di pace dei prossimi mesi.

Pace, disarmo, smilitarizzazione.

Rispetto della vita, della dignita' e dei diritti di tutti gli esseri umani.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

 

3. INCONTRI. "CULTURA E POLITICA DINANZI ALLE SFIDE GLOBALI". UN INCONTRO DI STUDIO

 

Si e' svolto la sera di giovedi' 4 settembre 2014 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di studio su "Cultura e politica dinanzi alle sfide globali. Una riflessione dal punto di vista della dignita' umana e della nonviolenza".

All'incontro ha preso parte Paolo Arena.

*

Paolo Arena, critico e saggista, studioso di cinema, arti visive, weltliteratur, sistemi di pensiero, processi culturali, comunicazioni di massa e nuovi media, e' uno dei principali collaboratori del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo e fa parte della redazione di "Viterbo oltre il muro. Spazio di informazione nonviolenta", un'esperienza nata dagli incontri di formazione nonviolenta che per anni si sono svolti con cadenza settimanale a Viterbo; nel 2010 insieme a Marco Ambrosini e Marco Graziotti ha condotto un'ampia inchiesta sul tema "La nonviolenza oggi in Italia" con centinaia di interviste a molte delle piu' rappresentative figure dell'impegno nonviolento nel nostro paese. Ha tenuto apprezzate conferenze sul cinema di Tarkovskij all'Universita' di Roma "La Sapienza" e presso biblioteche pubbliche. Negli scorsi anni ha animato cicli di incontri di studio su Dante e su Seneca. Negli ultimi due anni ha animato tre cicli di incontri di studio di storia della sociologia, di teoria del diritto, di elementi di economia politica. Fa parte di un comitato che promuove il diritto allo studio con iniziative di solidarieta' concreta.

 

4. SEGNALAZIONI LIBRARIE

 

Riletture

- Franco Gesualdi, Economia: conoscere per scegliere, Libreria Editrice Fiorentina, Firenze 1982, pp. 292.

- Francesco Gesualdi del Centro nuovo modello di sviluppo, Manuale per un consumo responsabile. Dal boicottaggio al commercio equo e solidale, Feltrinelli, Milano 1999, pp. 192.

- Francesco Gesualdi del Centro nuovo modello di sviluppo, Le catene del debito. E come possiamo spezzarle, Feltrinelli, Milano 2013, pp. 192.

*

Riedizioni

- Ernest Hemingway, Ti parlo di me, Rcs, Milano 2014, pp. 112, euro 6,90 (in supplemento al "Corriere della sera"). Selezione tratta da Ernest Hemingway, Lettere 1917-1961, Mondadori, Milano 1984.

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Strumenti di lavoro

- Susanna Granello (et alii), Agenda della scuola. Primo trimestre a. s. 2014/2015, "Esperienze amministrative", anno XXXI, n. 4/2014, Tecnodid, Napoli 2014, pp. 224, euro 40.

 

5. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

 

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.

Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:

1. l'opposizione integrale alla guerra;

2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;

3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;

4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.

Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.

Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

 

6. PER SAPERNE DI PIU'

 

Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it

Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 1749 del 5 settembre 2014

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