[Nonviolenza] Telegrammi. 1696
- Subject: [Nonviolenza] Telegrammi. 1696
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- Date: Fri, 11 Jul 2014 23:17:09 +0200 (CEST)
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TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 1696 del 12 luglio 2014
Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XV)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com
Sommario di questo numero:
1. Siria, Ucraina, Israele e Palestina
2. Carlo Sansonetti: Siamo in emergenza
3. Le attivita' dell'associazione "Sulla strada" in Guatemala
4. Associazione italiana medici per l'ambiente: Arsenico
5. Un incontro di riflessione a Viterbo
6. XVIII incontro estivo della Rete italiana dei villaggi ecologici
7. Una bozza di lettera al governo
8. Una bozza di lettera ai parlamentari
9. Una bozza di lettera ai Comuni
10. Una scheda di presentazione dell'associazione Erinna - centro antiviolenza di Viterbo
11. Segnalazioni librarie
12. La "Carta" del Movimento Nonviolento
13. Per saperne di piu'
1. EDITORIALE. SIRIA, UCRAINA, ISRAELE E PALESTINA
Cessare di uccidere e' il primo passo.
Ogni uccisione di un essere umano colpisce l'umanita' intera.
Uccidere e' sempre un crimine contro l'umanita'.
Salvare le vite: il primo dovere.
2. APPELLI. CARLO SANSONETTI: SIAMO IN EMERGENZA
[Riproponiamo il seguente appello dell'Associazione Sulla Strada onlus (per contatti: via Padre Pio da Pietralcina 15, 05012 Attigliano (Tr), tel. 0744992760, sito: www.sullastradaonlus.com, e-mail: info at sullastradaonlus.com).
Carlo Sansonetti e' l'amico che tutti vorrebbero avere per amico nell'ora del bisogno, una delle persone che illuminano il mondo con la loro bonta']
Per favore, leggete e condividete questo appello.
Cari amici,
abbiamo bisogno di condividere con voi il dramma che stiamo vivendo in questi giorni: questo mese non sappiamo ancora se riusciremo a garantire ai 300 bambini della scuola in Guatemala il cibo e l'assistenza di cui hanno bisogno.
Lo stesso vale per i bambini della casa-famiglia in Italia: non abbiamo piu' la possibilita' di sostenere le spese per il loro mantenimento, costi che dovrebbero essere sostenuti dalle istituzioni italiane che, come ben sapete, ci hanno abbandonato ormai da tempo.
Abbiamo bisogno di un aiuto urgente.
E' venuto dunque il tempo della notte. E' un tempo naturale che ha certamente il suo termine ("ogni notte e' promessa di una nuova aurora"). Ma noi siamo "figli della luce" e, quando arriva, lottiamo con tutte le nostre forze contro il buio.
Si sa che in tempo di crisi i primi a soccombere sono sempre i piu' deboli e noi percio' vi lanciamo un "help", un'accorata richiesta di aiuto, perche' questo non sia vero per noi: nelle famiglie sane si convogliano tutte le risorse sui figli piu' gracili. E insieme, tutti noi, siamo una meravigliosa famiglia sana che vuole vita e forza per i suoi figli piu' a rischio.
Se ciascuno di noi in questo mese di luglio fara' un bonifico di soli 10 euro a favore dell'Associazione Sulla Strada, io sono certo che bastera' per farci superare indenni questo pericoloso momento, perche' "la somma di tanti pochi fa il molto".
Sono sicuro che sentirete e penserete come me e insieme con voi abbraccio i nostri bambini con la forza dell'amore e della solidarieta',
Carlo Sansonetti, fondatore dell'Associazione Sulla Strada
*
Come aiutare:
c/c postale: n. 12055059
c/c bancario: BANCA POPOLARE ETICA IBAN: IT 56 F 05018 03200 000000 114501
Se vuoi fare una donazione per aiutare i bambini della Casa Famiglia in Italia, le coordinate sono:
BANCA PROSSIMA: IT57W 03359 01600 1000 000 7172 8
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Associazione Sulla Strada onlus, via Padre Pio da Pietralcina 15, 05012 Attigliano (Tr), tel. 0744992760, sito: www.sullastradaonlus.com, e-mail: info at sullastradaonlus.com
3. REPETITA IUVANT. LE ATTIVITA' DELL'ASSOCIAZIONE "SULLA STRADA" IN GUATEMALA
[Riproponiamo la seguente scheda di presentazione estratta dal sito dell'associazione "Sulla strada" (www.sullastradaonlus.com)]
I nostri valori
Siamo un'associazione senza scopo di lucro, fatta di persone che vogliono dedicare la loro vita o parte di essa per difendere e promuovere i diritti dei bambini, in tutto il mondo.
Siamo nati nel 2000 come associazione onlus, e nel 2006 siamo stati riconosciuti come ong (organizzazione non governativa) dal Ministero degli Affari Esteri.
I nostri progetti in Guatemala e in Italia sono sostenuti per il 90% da donazioni private, e soprattutto dall'impegno di tanti volontari sparsi in tutta Italia che si impegnano per la costruzione di un mondo a misura di bambino.
In Italia e in Guatemala i nostri progetti sono destinati a migliorare le condizioni dei bambini. Poveri non sono solo quei bambini che sono privi di mezzi di sostentamento, ma anche i bambini soli, senza famiglia, che non possono andare a scuola o che hanno subito terribili violenze. Per tutti questi bambini ci impegniamo cercando di fare la nostra parte. Perche' i bambini sono anche la speranza piu' grande per il cambiamento.
Crediamo che un mondo migliore non solo e' possibile, ma e' gia' in costruzione.
*
Il Guatemala
Il Guatemala e' un paese dell'America Centrale.
Martoriato dalle conquiste occidentali, dalle dittature e dalle guerre civili fino al 1996, oggi conta una popolazione di 11 milioni di abitanti, meta' della quale vive con meno di due dollari al giorno.
Il nostro progetto in Guatemala e' cominciato nel 2001, e si trova all'interno del villaggio maya La Granadilla, a 100 km dalla capitale Guatemala City.
Qui, dove la piaga del lavoro minorile e' altamente diffusa, i bambini dai quattro anni in su sono costretti dalla poverta' a lavorare in quella che e' l'occupazione principale del posto: la costruzione di fuochi d'artificio.
*
I nostri progetti in Guatemala
1. Guatemala: Progetto scuola e alimentazione
In un villaggio del Guatemala dove mancava tutto: acqua, luce, salute, strade, servizi igienici, abbiamo cominciato tredici anni fa, con la scuola. Abbiamo scelto di seguire la via dell'istruzione perche' i bambini del villaggio (come quelli di tutta la regione dove siamo presenti) sono impegnati in un lavoro violento, schiavo e pericoloso: la costruzione dei fuochi d'artificio.
I bambini infatti, con le loro piccole mani, sono ideali per poter assemblare quelle che in gergo si chiamano "mitragliatrici".
E' un lavoro alienante e pericoloso, che costringe i bambini a 12-14 ore di fila chini sulle tavole da lavoro, e che li espone al rischio di esplosioni e bruciature a volte anche mortali.
Il progetto scuola e alimentazione in sintesi
- Borse di studio per permettere ai bambini schiavi di abbandonare il lavoro e iscriversi a scuola;
- Sostegno ai ragazzi che vogliono specializzarsi anche dopo la scuola dell'obbligo e imparare un mestiere;
- Diritto a un'alimentazione sicura: due pasti completi al giorno (colazione e pranzo o merenda e cena, dipende dal turno scolastico) per i nostri bambini;
- Educazione, promozione e diffusione della lingua maya: la nostra e' una scuola bilingue in cui si insegna in spagnolo e in Katchiquel (una delle ventidue lingue indigene del Guatemala);
- Monitoraggio periodico dello stato di salute dei bambini e programmi di educazione all'igiene.
Come aiutare
- Con un'adozione a distanza (non nominativa) di 30 euro al mese, oppure con una donazione occasionale. La tua donazione ti da' diritto a benefici fiscali (e' detraibile).
- Inoltre, ricorda che puoi sostenerci senza spendere nulla, donando il 5 per 1000 dell'Imposta sui redditi (tramite 730, Unico e Cud).
Un po' di storia
I primi bambini a venire a scuola, nel 2002, sono stati solo 22, abbiamo ingaggiato un maestro locale e costruito una capanna con teli e pali di legno.
Eravamo emozionati e contenti, era solo l'inizio di quello che e' successo dopo.
Nel 2003 abbiamo inaugurato la prima aula di mattoni, i bambini questa volta sono aumentati di molto, e sono diventati piu' di cinquanta.
L'anno dopo aggiungiamo all'aula un ambulatorio medico per poter monitorare lo stato di salute dei bambini: molti di loro soffrono di forme gravi di malnutrizione e hanno bisogno urgente di medicine, vitamine e cure mediche.
Lo stesso anno avviene una piccola rivoluzione al villaggio La Granadilla: costruiamo una mensa scolastica e coinvolgiamo le mamme del villaggio per poter cucinare a turno per tutti i bimbi presenti. Questo da' una spinta vitale al nostro progetto, aumenta la fiducia della popolazione e sono sempre di piu' i bambini che si iscrivono alla nostra scuola per poter studiare, essere curati e mangiare.
Nel 2005 otteniamo il riconoscimento come scuola pubblica da parte del Ministero dell'Istruzione guatemalteco: i bambini sono diventati piu' di cento.
Tre anni dopo, poiche' i primi iscritti diventavano grandi e sempre nuovi bimbi e ragazzi facevano domanda per frequentare la scuola, abbiamo aperto anche le scuole medie e un asilo. Inoltre, sosteniamo i ragazzi anche nella formazione professionale.
Nel 2012 abbiamo avuto la soddisfazione di vedere diplomati i primi ragazzi che hanno cominciato a studiare con noi, e molti stanno gia' lavorando: si tratta di un lavoro vero, non un lavoro schiavo.
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2. Guatemala: Progetto salute
Il Progetto Salute in Guatemala nasce con l'obiettivo di fornire assistenza medica gratuita a tutta la popolazione, e in particolare ai bambini.
In questo paese, dove oltre la meta' della popolazione vive con meno di due dollari al giorno, la salute non e' un diritto riconosciuto.
Sono rarissime le strutture pubbliche dove poter essere curati, e le prime cause di morte tra i bambini sono la diarrea e le infezioni respiratorie. Un semplice antibiotico unito a condizioni igieniche adeguate puo' salvare la vita di un bambino.
Il progetto in sintesi
- Assistenza medica gratuita alla popolazione, presso l'Ospedale Llano de La Virgen (gestito dalla nostra associazione in collaborazione con altri partner locali e altre ong internazionali) e presso il poliambulatorio rurale Yatinto'. Qui operano gratuitamente, per quattro settimane l'anno, circa 70 nostri volontari tra medici, infermieri e personale di supporto.
- Monitoraggio di salute e cure mediche durante tutto l'anno per i bambini della scuola e la popolazione del villaggio La Granadilla, presso il poliambulatorio rurale Yatinto'.
- Formazione e tirocini per giovani studenti guatemaltechi di medicina e infermeria.
Come aiutare
- Con una donazione;
- Come volontario;
- Se vuoi aiutarci donando farmaci, presidi medici o attrezzature per l'attivita' dell'ospedale e del poliambulatorio, contattaci scrivendo a info at sullastradaonlus.it
Un po' di storia
2003: Un chirurgo italiano viene in missione con noi in Guatemala. Subito capisce che nelle aree rurali, cosi' come nelle citta', manca il diritto alla salute. Dopo alcune visite eseguite casa per casa, nasce l'idea di un piccolo ambulatorio medico per garantire alla popolazione del villaggio La Granadilla, le cure mediche di base.
2004: Inauguriamo il Centro para la Salud, un piccolo ambulatorio adiacente alla scuola elementare del villaggio. Contattiamo un'infermiera locale, che parla sia lo spagnolo che la lingua maya, per poter prestare assistenza alla popolazione e monitorare lo stato di salute dei bambini.
2005: Organizziamo la prima missione medica di Sulla Strada: una equipe di medici, infermieri e personale di supporto parte dall'Italia per poter operare presso l'Ospedale Llano de la Virgen. Tantissime persone affluiscono da ogni parte del paese per partecipare alla nostra "settimana medica". Capiamo che c'e' un'emergenza salute e che il nostro lavoro puo' fare davvero la differenza. Torniamo a casa con la consapevolezza e la voglia di fare di piu'.
Dal 2006 ad oggi il progetto delle settimane mediche e' cresciuto.
Ogni anno partono con noi circa 70 volontari tra medici, infermieri e personale di supporto per prestare servizio presso le strutture gestite dalla nostra associazione.
Svolgiamo anche interventi chirurgici, e oltre alla chirurgia generale ci occupiamo di chirurgia plastica per la ricostruzione delle parti del corpo ustionate dall'esplosione da polvere da sparo (Il lavoro con i fuochi d'artificio e' la principale occupazione della zona). La missione vive grazie alle persone che tutto l'anno ci aiutano donando farmaci, materiale igienico e attrezzature mediche, che spediamo annualmente con un container diretto in Guatemala.
Insieme all'Ospedale Llano de la Virgen abbiamo aperto nel 2012 anche un poliambulatorio: il Poliambulatorio Ya tin to' ("mi prendo cura di te", in lingua maya). Si tratta di uno dei rarissimi poliambulatori rurali presenti in Guatemala, dove viene garantita assistenza medica specialistica sia grazie ai nostri volontari, che grazie alla presenza costante di personale sanitario locale.
Inoltre, abbiamo cominciato ad investire sulla formazione dei ragazzi: le nuove leve del Guatemala. Grazie ad una collaborazione con l'Universidad de Guatemala e alle scuole per infermieri del Guatemala, facciamo svolgere ai ragazzi un tirocinio presso il nostro ospedale, e siamo anche in grado di assumere i ragazzi piu' meritevoli presso le nostre strutture mediche.
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3. Guatemala: Progetto agricolo
In Guatemala l'80% della terra e' in mano al 2% della popolazione.
Pur essendo un paese pieno di risorse naturali, queste ricchezze non servono per sfamare la popolazione, ma per arricchire le industrie internazionali, che investono in Guatemala grazie ai prezzi bassissimi della manodopera.
Nel villaggio La Granadilla, dove siamo presenti dal 2001, molte famiglie non possiedono neanche il piccolo fazzoletto di terra dove si trova la loro capanna: spesso pagano un affitto anche per quella, magari indebitandosi con gli aguzzini e trasmettendo quel debito per generazioni e generazioni.
Nasce allora l'idea di restituire la terra alla popolazione, incentivando anche forme di lavoro alternative a quello pericoloso sulla polvere da sparo.
Il progetto in sintesi
- Creazione di una cooperativa agricola autogestita dalla popolazione del villaggio La Granadilla;
- Formazione dei ragazzi e degli adulti che vogliono lavorare come agricoltori o che vogliono prendere il diploma di Agraria;
- Coltivazione e raccolto di frutta e verdura, che vengono poi venduti al mercato locale (generando una fonte di reddito alternativa al lavoro pericoloso sui fuochi d'artificio) e utilizzate in parte anche per la mensa scolastica del villaggio.
Come aiutare
- Con una donazione.
Un po' di storia
Nel 2006 lanciamo la campagna "Madre Tierra". Con 60 euro diamo la possibilita' ad ogni nostro sostenitore di "comprare" 60 metri quadrati di terra, da restituire alla popolazione indigena del villaggio La Granadilla.
In pochi mesi riusciamo a compare oltre 14 ettari di terreno. Si tratta di terra scoscesa, per lo piu' impoverita dalla coltivazione intensiva di mais.
2007: dopo aver lasciato riposare il terreno per due anni, proponiamo alla popolazione locale di gestire la terra in modo comunitario. Alcuni uomini e ragazzi del villaggio si propongono per cominciare a coltivare il terreno, anche con prodotti diversi dal mais, nel rispetto della biodiversita'. Su una parte di terra adiacente alla scuola i maestri decidono di creare un piccolo orto, da far gestire e coltivare ai bambini.
Nel 2009 lanciamo la campagna "Semi di vita" e parte attivamente il progetto, per aiutare le famiglie che hanno aderito al nostro progetto, a coltivare la terra e metterla a frutto.
Stiamo formando giovani agricoltori e aiutiamo i gruppi di contadini a costituirsi in cooperative per la coltivazione di diverse specie naturali (fragole, mais e fagiolini), nel rispetto della biodiversita'.
Questo progetto e' ancora in corso.
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4. Guatemala: Progetto Casa Maria Alicia
In tredici anni di presenza in Guatemala ci siamo spesso imbattuti, purtroppo, in episodi di violenza.
La nostra e' una piccola realta', ma e' lo specchio di un problema nazionale i cui numeri sono enormi: in Guatemala, ogni ora un bambino/a e' vittima di aggressione sessuale, il 30% delle morti dei bambini e' causato da colpi d'arma da fuoco e, durante i primi tre mesi del 2013, sono scomparsi 122 bambini e 841 sono stati aggrediti sessualmente.
Fino ad oggi abbiamo fatto fronte a ciascun episodio di violenza trattandolo come un'emergenza e un caso singolo.
Ora sentiamo il dovere di combattere attivamente la violenza, che ha tante facce: tratta sessuale, violenza domestica, abuso. Ad accomunare queste terribili realta' c'e' sempre una cosa: la solitudine delle vittime, l'abbandono e l'indifferenza.
Il progetto in sintesi
- Supporto (insieme ad altre ong internazionali) ad una casa di protezione per le ragazze vittime di tratta sessuale ("El refugio") che ospita 70 ragazze;
- Sostegno psicologico, sanitario, legale ed economico per le ragazze madri e i bambini;
- Corsi di formazione (pasticceria, taglio e cucito, artigianato) per donne che vogliono imparare un mestiere alternativo alla costruzione di fuochi d'artificio, e sostegno per l'apertura di un'attivita' economica;
- Corsi di formazione taglio e cucito (dal gennaio 2014);
- Corsi di formazione pasticceria (dal gennaio 2014).
Come aiutare
- Donando materiale igienico-sanitario e indumenti intimi (nuovi) per le ragazze del Refugio. Per informazioni sui centri di raccolta, scrivete a info at sullastradaonlus.it
- Con una donazione in denaro aiuti le ragazze e le donne ad imparare un mestiere.
4. RIFLESSIONE. ASSOCIAZIONE ITALIANA MEDICI PER L'AMBIENTE: ARSENICO
[Dall'Associazione italiana medici per l'ambiente - Isde (International Society of Doctors for the Environment) (per contatti: tel. 3383810091, e-mail: isde.viterbo at gmail.com) riceviamo e diffondiamo.
Antonella Litta svolge l'attivita' di medico di medicina generale a Nepi (Vt). E' specialista in Reumatologia ed ha condotto una intensa attivita' di ricerca scientifica presso l'Universita' di Roma "la Sapienza" e contribuito alla realizzazione di uno tra i primi e piu' importanti studi scientifici italiani sull'interazione tra campi elettromagnetici e sistemi viventi, pubblicato sulla prestigiosa rivista "Clinical and Esperimental Rheumatology", n. 11, pp. 41-47, 1993. E' referente locale dell'Associazione italiana medici per l'ambiente (International Society of Doctors for the Environment - Italia) e per questa associazione e' responsabile e coordinatrice nazionale del gruppo di studio su "Trasporto aereo come fattore d'inquinamento ambientale e danno alla salute". E' referente per l'Ordine dei medici di Viterbo per l'iniziativa congiunta Fnomceo-Isde "Tutela del diritto individuale e collettivo alla salute e ad un ambiente salubre". Gia' responsabile dell'associazione Aires-onlus (Associazione internazionale ricerca e salute) e' stata organizzatrice di numerosi convegni medico-scientifici. Presta attivita' di medico volontario nei paesi africani. E' stata consigliera comunale. E' partecipe e sostenitrice di programmi di solidarieta' locali ed internazionali. E' impegnata nell'Associazione nazionale partigiani d'Italia (Anpi) a livello locale e provinciale. Fa parte di un comitato che promuove il diritto allo studio con iniziative di solidarieta' concreta. Presidente del Comitato "Nepi per la pace", e' impegnata in progetti di educazione alla pace, alla legalita', alla nonviolenza e al rispetto dell'ambiente. E' la portavoce del Comitato che si e' opposto vittoriosamente all'insensato ed illegale mega-aeroporto di Viterbo salvando la preziosa area naturalistica, archeologica e termale del Bullicame di dantesca memoria e che s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti. Come rappresentante dell'Associazione italiana medici per l'ambiente (Isde-Italia) ha promosso una rilevante iniziativa per il risanamento delle acque del lago di Vico e in difesa della salute della popolazione dei comuni circumlacuali. E' oggi in Italia figura di riferimento nella denuncia della presenza dell'arsenico nelle acque destinate al consumo umano, e nella proposta di iniziative specifiche e adeguate da parte delle istituzioni per la dearsenificazione delle acque e la difesa della salute della popolazione. Per il suo impegno in difesa di ambiente, salute e diritti alla dottoressa Antonella Litta e' stato attribuito il 6 marzo 2013 a Roma il prestigioso "Premio Donne, Pace e Ambiente Wangari Maathai" con la motivazione: "per l'impegno a tutela della salute dei cittadini e della salubrita' del territorio". Il 18 ottobre 2013 ad Arezzo in occasione delle settime "Giornate italiane mediche per l'ambiente" le e' stato conferito il prestigioso riconoscimento da parte della "International Society of Doctors for the Environment" con la motivazione: "per la convinta testimonianza, il costante impegno, l'attenzione alla formazione e all'informazione sulle principali problematiche nell'ambito dell'ambiente e della salute". Il 25 novembre 2013 a Salerno le e' stato attribuito il prestigioso Premio "Trotula de Ruggiero"]
L'apertura della procedura d'infrazione da parte della Commissione Europea nei confronti dell'Italia in relazione alla presenza di arsenico nelle acque ad uso umano prende atto dello stato d'insufficienza e inadeguatezza, in particolare nell'Alto Lazio, di interventi definitivi tesi alla protezione delle popolazioni esposte da oltre un decennio a valori fuorilegge di arsenico.
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L'Associazione italiana medici per l'ambiente - Isde (International Society of Doctors for the Environment) da anni, anche in collaborazione con gli Ordini professionali di Latina e Viterbo e la sezione viterbese della Fimmg (Federazione italiana medici di medicina generale), ha segnalato il gravissimo rischio sanitario determinato dall'esposizione cronica all'arsenico, sostanza tossica e cancerogena, e l'insufficienza e l'inadeguatezza, in particolare nell'Alto Lazio, di interventi risolutivi per la protezione delle popolazioni esposte da oltre un decennio a valori fuorilegge di questa sostanza.
La recente procedura d'infrazione aperta dalla Commissione Europea nei confronti dell'Italia proprio in relazione a questa vicenda dimostra quanto fosse consapevolmente e scientificamente motivata l'azione di segnalazione, informazione e denuncia.
Questa vicenda ha avuto origine dal mancato rispetto, attraverso il ricorso all'istituto della deroga, del Decreto Legislativo 31/2001 e cosi' per oltre un decennio le popolazioni interessate da questa problematica ambientale e sanitaria, ed in particolare quelle del Lazio, e in modo ancora piu' particolare quelle dell'Alto Lazio, sono state molto spesso se non quasi del tutto lasciate all'oscuro circa i gravissimi rischi correlati all'assunzione di acqua ed alimenti contaminati da arsenico ed esposte a valori di arsenico fuorilegge, che hanno raggiunto in molti Comuni anche i 50 microgrammi/litro, ovvero cinque volte il limite di legge previsto per questa sostanza tossica e cancerogena per la quale non esiste alcuna soglia di assoluta ed accettabile certezza per esposizioni croniche tanto che l'Organizzazione mondiale della sanita' (Oms) raccomanda valori di arsenico il piu' possibile prossimi allo zero.
I periodi di deroga, come disposto dal succitato Decreto legislativo, e causa della attuale procedura d'infrazione, avrebbero dovuto avere la durata piu' breve possibile e comunque non superiore ai tre anni durante i quali si sarebbero dovuti realizzare impianti di dearsenificazione capaci di ridurre ed eliminare l'arsenico dalle acque e cosi' risolvere definitivamente ed efficacemente questo problema.
La letteratura scientifica internazionale e studi recenti effettuati nel Lazio confermano purtroppo i motivi di preoccupazione e di allarme sanitario per le popolazioni esposte.
Lo studio "Valutazione epidemiologica degli effetti sulla salute in relazione alla contaminazione da Arsenico nelle acque potabili nelle popolazioni residenti nei comuni del Lazio", realizzato dal Dipartimento di Epidemiologia del Servizio Sanitario Regionale della Regione Lazio, e presentato gia' nell'aprile del 2012, ha documentato una situazione molto grave e preoccupante; a pagina 42 si legge infatti: "In conclusione, l'indagine evidenzia eccessi di incidenza e mortalita' nei Comuni con livelli stimati per il periodo 2005-2010 per patologie associabili ad esposizione ad arsenico (tumori del polmone e della vescica, ipertensione, patologie ischemiche, patologie respiratorie, diabete)".
Lo studio dell'Istituto Superiore di Sanita' "Arsenico urinario speciato quale biomarcatore dell'esposizione alimentare all'arsenico inorganico in popolazioni residenti in aree ricche di arsenico nel Lazio", effettuato anche su soggetti volontari residenti nei comuni di Acquapendente, Canepina, Capranica, Caprarola, Carbognano, Civita Castellana, Fabrica di Roma, Farnese, Lubriano, Marta, Montalto di Castro, Orte, Ronciglione, Tarquinia, Tessennano,Vetralla e Viterbo, ha concluso che: "Valori eccedenti i 15 microgrammi/litro per iAs (arsenico inorganico) e metaboliti sono stati trovati nel 41% dei campioni, evidenziando esposizioni alimentari all'arsenico inorganico superiori alla media della popolazione generale".
I risultati del recentissimo studio Sepias - Sorveglianza epidemiologica in aree interessate da inquinamento ambientale da arsenico di origine naturale o antropica - realizzato dall'Istituto di Fisiologia Clinica del Consiglio nazionale delle ricerche, finanziato dal programma Ccm (Centro per il controllo e la prevenzione delle malattie) del Ministero della Salute per l'area viterbese ha concluso: "I risultati dell'indagine indicano plausibili effetti sulla salute della popolazione residente nei comuni della provincia di Viterbo esposta a livelli di arsenico superiore a 10 microgrammi/litro".
Questi studi come piu' volte ricordato insieme alla gravita' della decisione della Commissione Europea, impongono, con maggiore forza e determinazione, immediati atti ed interventi per la protezione delle popolazioni esposte.
E' necessario che si rispetti in concreto il diritto alla salute come sancito dall'articolo 32 della Carta costituzionale e le vigenti disposizioni di legge in materia di potabilita' e salubrita' delle acque attraverso la realizzazione di impianti di dearsenificazione comunali o consorziali e l'avvio di una informazione corretta e diffusa rivolta a tutti i cittadini delle aree interessate, e in particolare per quelli residenti nei Comuni dell'Alto Lazio interessati da questa problematica, e nelle scuole, negli ambulatori medici, nelle strutture militari e carcerarie.
E' necessario che si avviino inoltre e subito, come richiesto in piu' occasioni, programmi di prevenzione totalmente gratuiti per le patologie correlate all'esposizione cronica all'arsenico e studi di tipo osservazionale dello stato di salute delle popolazioni e in particolare dello stato di salute dei bambini, anche per i noti effetti tossici e cancerogeni dell'arsenico sullo sviluppo neurocerebrale fetale e pediatrico.
5. INCONTRI. UN INCONTRO DI RIFLESSIONE A VITERBO
Si e' svolto nel pomeriggio di venerdi' 11 luglio 2014 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di riflessione.
L'analisi si e' particolarmente concentrata sulla situazione, le dinamiche ed i compiti attuali, particolarmente in Italia e in Europa, dei movimenti impegnati per la giustizia sociale, i diritti umani, la difesa dell'ambiente, la pace e la solidarieta'.
6. INCONTRI. XVIII INCONTRO ESTIVO DELLA RETE ITALIANA DEI VILLAGGI ECOLOGICI
[Attraverso Marco Ambrosini (per contatti: e-mail: noteminime at tiscali.it, sito: noteminime.wordpress.com) riceviamo e diffondiamo.
Marco Ambrosini, con una pluriennale pratica di formatore alla nonviolenza e di impegno in difesa dei diritti umani e della biosfera, operatore culturale, videomaker, cooperante agricolo, e' impegnato nell'esperienza del movimento degli ecovillaggi ed e' uno dei principali collaboratori del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo; fa parte della redazione di "Viterbo oltre il muro. Spazio di informazione nonviolenta", un'esperienza nata dagli incontri di formazione nonviolenta che per anni si sono svolti con cadenza settimanale a Viterbo; tra il 2010 e il 2012 insieme a Paolo Arena e Marco Graziotti e' stato uno degli animatori dell'ampia inchiesta sul tema "La nonviolenza oggi in Italia" con centinaia di interviste a molte delle piu' rappresentative figure dell'impegno nonviolento nel nostro paese (inchiesta che e' restata un esempio unico di ricerca sociologica in questo ambito e costituisce tuttora uno strumento di riflessione cui far riferimento). E' stato tra i principali promotori ed animatori dell'attivita' di accostamento alla nonviolenza svoltasi con cadenza settimanale per alcuni anni a Viterbo e a Blera (Vt) ed ha preso parte come formatore al ciclo di incontri di accostamento alla nonviolenza a Soriano nel Cimino (Vt). Cura il blog "Note minime - Gruppo di informazione nonviolenta" (per contatti: e-mail: noteminime at tiscali.it, sito: noteminime.wordpress.com)]
E' finalmente partita la staffetta dei volontari che stanno preparando il XVIII incontro estivo della Rete Italiana dei Villaggi Ecologici (in sigla: Rive). L'incontro si terra' presso "La Comune di Bagnaia", nei pressi di Ancaiano, piccolo centro abitato che si trova ad ovest di Siena, ai piedi della Montagnola senese, nel comune di Sovicille.
Dal 24 al 27 luglio 2014 ecovillaggi, cohousing e altri progetti ci renderanno partecipi delle loro esperienze e saremo coinvolti nelle attivita' delle realta' che aderiscono alla Rive, con workshop, dibattiti e spazi dedicati alla cultura, alla terra e alle comunita intenzionali.
L'incontro di quest'anno si terra' presso una delle storiche esperienze comunitarie piu' importanti d'Europa dalla fine degli anni Settanta: "La Comune di Bagnaia". La comune ospitera' l'incontro estivo e festeggera' il trentacinquesimo anno di vita.
Il tema principale di quest'anno, "Ecovillaggi: finestre su un mondo possibile", sara' l'argomento che guardera' all'ecovillaggio come laboratorio pratico per nuovi modelli di sviluppo che riguardano economia, societa' e ambiente. Si dara' particolare attenzione ai rapporti della Rive con le altre reti che si occupano di sociale, ambiente ed economia, sia a livello locale che globale; in particolare si mirera' al potenziamento delle collaborazioni con la rete mondiale degli ecovillaggi: il Gen, Global Ecovillage Network (http://gen.ecovillage.org).
Molto attuale riguardo agli scenari politici mondiali sara' la partecipazione di una rappresentanza di "Windows for Peace" (http://www.win-peace.org/), un'associazione che promuove il dialogo fra giovani palestinesi e israeliani fondata nel 1991 da Ruth Atsmon; come lei stessa afferma, "israeliani e palestinesi non sono divisi soltanto da frontiere fisiche, muri e check-point, ma anche da frontiere emotive alimentate da ignoranza, paura, pregiudizio e odio". "Windows for peace" e' un'associazione israelo-palestinese che nasce per creare un punto di incontro che consenta ai giovani di discutere le loro esperienze di ostilita' e aggressione per dialogare insieme liberamente e capire il "punto di vista dell'altro". Questo progetto e' sostenuto da varie persone, associazioni ed enti, e si pone l'obiettivo di aiutare ragazzi e adulti a incontrarsi per condividere le storie personali e gli eventi tragici che sono costretti ad affrontare.
Durante l'incontro ci saranno diversi "cerchi" tematici: incontri e dibattiti che ruoteranno attorno al tema principale: "Vivere la Terra insieme", "Nascere e crescere negli ecovillaggi", "La comunita': una grande famiglia?".
Gli incontri saranno arricchiti dalla testimonianza diretta delle persone che radicalmente si sono messe in gioco per decenni alla ricerca di altri modi di vita possibile, si ascolteranno i racconti su come e' stato vivere e crescere all'interno della comunita' e di come essere registi dei cambiamenti che avvengono nella propria vita. Novita' di quest'anno: uno spazio dedicato al dialogo fra i giovani.
L'incontro estivo annuale della Rete Italiana dei Villaggi Ecologici nasce con lo scopo di creare un ponte fra le realta' della rete degli eco-villaggi, i nuovi progetti e le persone che sono interessate a stili di vita socio-economici alternativi all'attuale sistema alienante ed energivoro che mette a rischio la stessa sopravvivenza della vita sulla Terra; esso e' anche il luogo in cui ecovillaggi gia' affermati e nuovi progetti si presentano, si conoscono e sviluppano idee e collaborazioni. Durante questi quattro giorni si parla di sociale, ecologia, transizione, decrescita, agricoltura, comunicazione, nonviolenza, benessere, spiritualita' e poi, la sera, musica e spettacoli.
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La Rive, Rete italiana dei villaggi ecologici, e' nata nel 1996 con lo scopo di far conoscere le esperienze comunitarie dove e' possibile vivere l'utopia di una societa' basata sulla solidarieta', la cooperazione e l'ecologia.
Dallo Statuto della Rive (http://www.ecovillaggi.it/view_printer.asp?ID=6127): "...riconosce come base etica del proprio operare l'equita' sociale fondata sull'armonia spirituale, economica ed ecologica, immaginando un mondo di trasparenza, di fiducia, di armonia, un mondo di comunita' che abbiano cura della Terra e degli esseri umani.
Rive ritiene che le esperienze di vita comunitaria siano dei veri e propri laboratori di sperimentazione sociale e educativa per un mondo migliore. In questa visione, promuove, ricerca e sostiene le esperienze di vita comunitaria basate su nuove forme di convivenza e democrazia partecipata secondo principi di solidarieta', liberta', pace e consapevolezza ecologica, mirando all'adozione di determinazioni basate sul consenso di tutti, favorisce la diffusione delle esperienze di comunita' ed ecovillaggi gia' esistenti ed il sostegno dei progetti in formazione, oltre a sostenere e collaborare con tutte le realta' che lavorano per una cultura di pace, reciproca accettazione, rispetto delle diversita' e solidarieta'".
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La Comune di Bagnaia e' una Onlus e una Cooperativa agricola formata attualmente da persone dai quattro ai settantatre anni, donne e uomini, animali e ottanta ettari di boschi, prati e terreni coltivati a vite, orto e cereali, situata nei pressi del borgo di Ancaiano, nel comune di Sovicille, alle pendici della Montagnola senese. Nella comune l'idea di condivisione coinvolge sia le risorse umane che quelle economiche e si condividono i principi ispiratori che stanno alla base della vita comunitaria, dove il rispetto reciproco, la collaborazione e la convivenza rendono possibile la vita del progetto. Le decisioni all'interno della comune sono prese all'unanimita' e si lavora molto sull'ecologia personale e dell'ambiente mettendosi sempre in discussione e cercando di sperimentare nuove soluzioni ai fatti quotidiani.
Domenica 27 luglio brinderemo assieme al trentacinquesimo anno di convivenza di questa grande famiglia: La Comune di Bagnaia.
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Per partecipare al raduno estivo della Rive e per conoscere il programma: http://www.aamterranuova.it/Ecovillaggi-e-cohousing/XVIII-Raduno-degli-ecovillaggi-RIVE
Per informazioni: alfredo.camozzi at libero.it
Per associarsi: segreteria at ecovillaggi.it
7. PROPOSTE D'INIZIATIVA. UNA BOZZA DI LETTERA AL GOVERNO
Al/alla Ministro/a ...
Oggetto: proposta di un impegno suo personale, ovvero collegiale nell'ambito del Consiglio dei Ministri di cui fa parte, per la promozione e l'adozione di un atto normativo che disponga la formazione di tutti gli appartenenti alle forze dell'ordine alla conoscenza e all'addestramento all'uso delle risorse teoriche e pratiche della nonviolenza
Gentile ministro/a ...,
le scrivo per formularle la richiesta di un atto legislativo ovvero regolamentare che disponga la formazione di tutti gli appartenenti alle forze dell'ordine alla conoscenza e all'addestramento all'uso delle risorse teoriche e pratiche della nonviolenza.
Non vi e' bisogno di sottolineare la grande utilita' di tale formazione e addestramento, dovendo le forze dell'ordine intervenire anche in situazioni assai critiche, in cui le risorse della nonviolenza possono essere di insostituibile utilita'.
Distinti saluti,
FIRMA
LUOGO, DATA
Post scriptum: segnalo che una minima documentazione essenziale e' disponibile nella rete telematica, ad esempio nel fascicolo n. 1627 del 4 maggio 2014 dei "Telegrammi della nonviolenza in cammino", url: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/2014/05/msg00003.html
INDIRIZZO COMPLETO DEL MITTENTE
8. PROPOSTE D'INIZIATIVA. UNA BOZZA DI LETTERA AI PARLAMENTARI
Al/alla senatore/senatrice/onorevole ...
Oggetto: proposta di presentazione di un disegno di legge affinche' tutti gli appartenenti alle forze di polizia statali e locali siano formati alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza
Gentile parlamentare,
le scrivo per formularle una proposta: di voler presentare un disegno di legge affinche' tutti gli appartenenti alle forze di polizia siano formati alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza.
Lei gia' sapra' che un analogo disegno di legge fu gia' presentato nel 2001, dopo la tragedia di Genova, sottoscritto da parlamentari di tutti gli schieramenti politici, ma allora non fu poi "calendarizzato" nei lavori parlamentari e quindi non giunse a buon fine.
Non vi e' bisogno di sottolineare la grande utilita' di tale formazione e addestramento, dovendo le forze dell'ordine intervenire anche in situazioni assai critiche, in cui le risorse della nonviolenza possono essere di insostituibile utilita'.
Distinti saluti,
FIRMA
LUOGO, DATA
Post scriptum: segnalo che una minima documentazione essenziale e' disponibile nella rete telematica, ad esempio nel fascicolo n. 1627 del 4 maggio 2014 dei "Telegrammi della nonviolenza in cammino", url: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/2014/05/msg00003.html
INDIRIZZO COMPLETO DEL MITTENTE
9. PROPOSTE D'INIZIATIVA. UNA BOZZA DI LETTERA AI COMUNI
Al Sindaco del Comune di ...
e per opportuna conoscenza:
a tutti gli assessori della Giunta Comunale
a tutti i consiglieri del Consiglio Comunale
alla Segretaria generale del Comune
Oggetto: Proposta che il Comune di ... realizzi un corso di formazione alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza per tutti gli operatori del Corpo di Polizia Locale.
Gentile sindaco,
forse sapra' gia' che in varie realta' territoriali, da Milano a Palermo, da diversi anni si svolgono attivita' di formazione alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza per gli operatori dei vari Corpi di Polizia.
La nonviolenza appronta infatti strumenti di grande utilita', anche dal punto di vista comunicativo e relazionale, per gli operatori pubblici che nello svolgimento delle loro delicate funzioni possono trovarsi a dover fronteggiare situazioni complesse e critiche.
Con la presente lettera si avanza la proposta che il Comune di ... realizzi un corso di formazione alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza per tutti gli operatori del Corpo di Polizia Locale.
Distinti saluti
FIRMA
LUOGO, DATA
Post scriptum: segnalo che una minima documentazione essenziale e' disponibile nella rete telematica, ad esempio nel fascicolo n. 1627 del 4 maggio 2014 dei "Telegrammi della nonviolenza in cammino", url: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/2014/05/msg00003.html
INDIRIZZO COMPLETO DEL MITTENTE
10. REPETITA IUVANT. UNA SCHEDA DI PRESENTAZIONE DELL'ASSOCIAZIONE "ERINNA" - CENTRO ANTIVIOLENZA DI VITERBO
[Dal sito dell'associazione Erinna (per contatti: "Associazione onlus Erinna - donne contro la violenza alle donne", tel. 0761342056, e-mail: onebillionrisingviterbo at gmail.com, e.rinna at yahoo.it, sito: http://erinna.it) riprendiamo e diffondiamo la seguente breve scheda di autopresentazione]
L'associazione "Erinna" e' un luogo di comunicazione, solidarieta' e iniziativa tra donne per far emergere, conoscere, combattere, prevenire e superare la violenza fisica e psichica e lo stupro, reati specifici contro la persona perche' ledono l'inviolabilita' del corpo femminile (art. 1 dello Statuto).
Fa progettazione e realizzazione di percorsi formativi ed informativi delle operatrici e di quanti/e, per ruolo professionale e/o istituzionale, vengono a contatto con il fenomeno della violenza.
E' un luogo di elaborazione culturale sul genere femminile, di organizzazione di seminari, gruppi di studio, eventi e di interventi nelle scuole.
Offre una struttura di riferimento alle donne in stato di disagio per cause di violenze e/o maltrattamenti in famiglia.
Erinna e' un'associazione di donne contro la violenza alle donne.
Ha come scopo principale la lotta alla violenza di genere per costruire cultura e spazi di liberta' per le donne.
Il centro mette a disposizione:
- segreteria attiva 24 ore su 24;
- colloqui;
- consulenza legale e possibilita' di assistenza legale in gratuito patrocinio;
- attivita' culturali, formazione e percorsi di autodeterminazione.
La violenza contro le donne e' ancora oggi un problema sociale di proporzioni mondiali e le donne che si impegnano perche' in Italia e in ogni Paese la violenza venga sconfitta lo fanno nella convinzione che le donne rappresentano una grande risorsa sociale allorquando vengono rispettati i loro diritti e la loro dignita': solo i Paesi che combattono la violenza contro le donne figurano di diritto tra le societa' piu' avanzate.
L'intento e' di fare di ogni donna una persona valorizzata, autorevole, economicamente indipendente, ricca di dignita' e saggezza. Una donna che conosca il valore della differenza di genere e operi in solidarieta' con altre donne. La solidarieta' fra donne e' fondamentale per contrastare la violenza.
11. SEGNALAZIONI LIBRARIE
Riedizioni
- Marcus du Sautoy, L'enigma dei numeri primi, Rcs, Milano 2004, 2014, pp. 448, euro 7,90 (in supplemento al "Corriere della sera").
- Keith Devlin, I numeri magici di Fibonacci, Rcs, Milano 2012, 2014, pp. 240, euro 7,90 (in supplemento al "Corriere della sera").
- Arthur I. Miller, L'equazione dell'anima, Rcs, Milano 2009, 2014, pp. 384, euro 7,90 (in supplemento al "Corriere della sera").
12. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO
Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.
Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:
1. l'opposizione integrale alla guerra;
2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;
3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;
4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.
Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.
Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.
13. PER SAPERNE DI PIU'
Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it
Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 1696 del 12 luglio 2014
Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XV)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com , sito: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
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