[Nonviolenza] Telegrammi. 1695
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- From: "nbawac at tin.it" <nbawac at tin.it>
- Date: Fri, 11 Jul 2014 00:39:42 +0200 (CEST)
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TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 1695 dell'11 luglio 2014
Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XV)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com
Sommario di questo numero:
1. Peppe Sini: Una richiesta al governo di Israele
2. "Viterbo dal secondo dopoguerra alla fine del Novecento". Un incontro di riflessione
3. Carlo Sansonetti: Siamo in emergenza
4. Le attivita' dell'associazione "Sulla strada" in Guatemala
5. Una bozza di lettera al governo
6. Una bozza di lettera ai parlamentari
7. Una bozza di lettera ai Comuni
8. Una scheda di presentazione dell'associazione Erinna - centro antiviolenza di Viterbo
9. Segnalazioni librarie
10. La "Carta" del Movimento Nonviolento
11. Per saperne di piu'
1. EDITORIALE. PEPPE SINI: UNA RICHIESTA AL GOVERNO DI ISRAELE
So quanto appaia ingenuo e sia quasi sempre effettualmente inane chiedere a un governo nel corso di un conflitto di desistere dall'uso della forza militare, uso il cui esito sempre consiste di orribili massacri.
Ma in queste ore di tragedia non potendo fare granche' di piu', almeno questo voglio fare: chiedere al governo di Israele di cessare di perpetrare l'ennesimo massacro nella striscia di Gaza, e di scegliere invece la via della pace e della civilta' giuridica con l'immediato pieno riconoscimento dello Stato di Palestina e la cessazione di ogni ulteriore violenza nei confronti del popolo palestinese.
*
So bene che dopo duemila anni di persecuzione antiebraica culminata nella Shoah, nessun europeo che non sia stato a sua volta personalmente vittima di una persecuzione e di un genocidio come quelli subiti dal popolo ebraico ha diritto all'ascolto da parte dei sopravvissuti e dei loro discendenti, e so bene che Israele e' sentito come l'ultimo rifugio da chi sa che ovunque nel mondo la ferocia genocida nazista puo' scatenarsi di nuovo in ogni momento, e pertanto la sua difesa e' un valore assoluto.
Allineo quindi queste parole senza accampare alcun diritto ad essere ascoltato. Parlo solo in quanto essere umano che si rivolge ad altri esseri umani.
*
Lo stato e la popolazione di Israele sanno che l'Autorita' nazionale palestinese non ha il potere di impedire i lanci dei missili dalla striscia di Gaza verso le citta' e finanche verso gli impianti nucleari israeliani. Lo stato e la popolazione di Israele sanno che le richieste rivolte ad Hamas sono un mero esercizio retorico.
Nulla posso chiedere all'Anp, cui esprimo la mia solidarieta'; e nulla voglio chiedere ad Hamas, la cui strategia politica e la cui ideologia totalitaria non mirano alla pace che salva le vite, ed anzi tradiscono, pervertono e rovesciano lo stesso valore fondamentale cui quell'organizzazione sostiene di ispirarsi: quell'islam che - nella retta intellezione e pratica del termine e del concetto - e' mansueto adeguare la propria volonta' al sommo bene che dona pace e vita, ed i cui attributi precipui sono la clemenza e la misericordia.
Tra i soggetti politici del conflitto in corso dotati di effettuali poteri decisionali posso quindi rivolgermi soltanto al governo di Israele.
*
Il governo di Israele fermi immediatamente la sua azione militare.
La guerra e' nemica dell'umanita'.
Ogni uccisione e' un male, un male irrimediabile, un male assoluto.
Solo la pace salva le vite.
Entrambi i popoli hanno diritto a vivere in condizioni di liberta' e sicurezza in due stati sovrani e democratici.
Solo la pace promuove la democrazia, la giustizia, la comprensione, la fiducia, la solidarieta'.
2. INCONTRI. "VITERBO DAL SECONDO DOPOGUERRA ALLA FINE DEL NOVECENTO". UN INCONTRO DI RIFLESSIONE
Si e' svolto la sera di giovedi' 10 luglio 2014 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di riflessione sul tema: "Prolegomeni e contributi ad una ricognizione storiografica dei conflitti sociali e politici a Viterbo dal secondo dopoguerra alla fine del Novecento. Per un percorso di ricerca dal punto di vista della dignita' umana".
All'incontro ha preso parte Paolo Arena.
*
Paolo Arena, critico e saggista, studioso di cinema, arti visive, weltliteratur, sistemi di pensiero, processi culturali e comunicazioni di massa, e' uno dei principali collaboratori del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo e fa parte della redazione di "Viterbo oltre il muro. Spazio di informazione nonviolenta", un'esperienza nata dagli incontri di formazione nonviolenta che per anni si sono svolti con cadenza settimanale a Viterbo; nel 2010 insieme a Marco Ambrosini e Marco Graziotti ha condotto un'ampia inchiesta sul tema "La nonviolenza oggi in Italia" con centinaia di interviste a molte delle piu' rappresentative figure dell'impegno nonviolento nel nostro paese. Ha tenuto apprezzate conferenze sul cinema di Tarkovskij all'Universita' di Roma "La Sapienza" e presso biblioteche pubbliche. Negli scorsi anni ha animato cicli di incontri di studio su Dante e su Seneca. Negli ultimi mesi ha animato due cicli di incontri di studio di storia della sociologia e di teoria del diritto; attualmente anima un ciclo di incontri di studio di elementi di economia politica. Fa parte di un comitato che promuove il diritto allo studio con iniziative di solidarieta' concreta.
3. REPETITA IUVANT. CARLO SANSONETTI: SIAMO IN EMERGENZA
[Riproponiamo il seguente appello dell'Associazione Sulla Strada onlus (per contatti: via Padre Pio da Pietralcina 15, 05012 Attigliano (Tr), sito: www.sullastradaonlus.it, e-mail: info at sullastradaonlus.it, info at sullastradaonlus.com).
Carlo Sansonetti e' l'amico che tutti vorrebbero avere per amico nell'ora del bisogno, una delle persone che illuminano il mondo con la loro bonta']
Per favore, leggete e condividete questo appello.
Cari amici,
abbiamo bisogno di condividere con voi il dramma che stiamo vivendo in questi giorni: questo mese non sappiamo ancora se riusciremo a garantire ai 300 bambini della scuola in Guatemala il cibo e l'assistenza di cui hanno bisogno.
Lo stesso vale per i bambini della casa-famiglia in Italia: non abbiamo piu' la possibilita' di sostenere le spese per il loro mantenimento, costi che dovrebbero essere sostenuti dalle istituzioni italiane che, come ben sapete, ci hanno abbandonato ormai da tempo.
Abbiamo bisogno di un aiuto urgente.
E' venuto dunque il tempo della notte. E' un tempo naturale che ha certamente il suo termine ("ogni notte e' promessa di una nuova aurora"). Ma noi siamo "figli della luce" e, quando arriva, lottiamo con tutte le nostre forze contro il buio.
Si sa che in tempo di crisi i primi a soccombere sono sempre i piu' deboli e noi percio' vi lanciamo un "help", un'accorata richiesta di aiuto, perche' questo non sia vero per noi: nelle famiglie sane si convogliano tutte le risorse sui figli piu' gracili. E insieme, tutti noi, siamo una meravigliosa famiglia sana che vuole vita e forza per i suoi figli piu' a rischio.
Se ciascuno di noi in questo mese di luglio fara' un bonifico di soli 10 euro a favore dell'Associazione Sulla Strada, io sono certo che bastera' per farci superare indenni questo pericoloso momento, perche' "la somma di tanti pochi fa il molto".
Sono sicuro che sentirete e penserete come me e insieme con voi abbraccio i nostri bambini con la forza dell'amore e della solidarieta',
Carlo Sansonetti, fondatore dell'Associazione Sulla Strada
*
Come aiutare:
c/c postale: n. 12055059
c/c bancario: BANCA POPOLARE ETICA IBAN: IT 56 F 05018 03200 000000 114501
Se vuoi fare una donazione per aiutare i bambini della Casa Famiglia in Italia, le coordinate sono:
BANCA PROSSIMA: IT57W 03359 01600 1000 000 7172 8
*
Associazione Sulla Strada onlus, via Padre Pio da Pietralcina 15, 05012 Attigliano (Tr), sito: www.sullastradaonlus.it, e-mail: info at sullastradaonlus.it
4. REPETITA IUVANT. LE ATTIVITA' DELL'ASSOCIAZIONE "SULLA STRADA" IN GUATEMALA
[Riproponiamo la seguente scheda di presentazione estratta dal sito dell'associazione "Sulla strada" (www.sullastradaonlus.com)]
I nostri valori
Siamo un'associazione senza scopo di lucro, fatta di persone che vogliono dedicare la loro vita o parte di essa per difendere e promuovere i diritti dei bambini, in tutto il mondo.
Siamo nati nel 2000 come associazione onlus, e nel 2006 siamo stati riconosciuti come ong (organizzazione non governativa) dal Ministero degli Affari Esteri.
I nostri progetti in Guatemala e in Italia sono sostenuti per il 90% da donazioni private, e soprattutto dall'impegno di tanti volontari sparsi in tutta Italia che si impegnano per la costruzione di un mondo a misura di bambino.
In Italia e in Guatemala i nostri progetti sono destinati a migliorare le condizioni dei bambini. Poveri non sono solo quei bambini che sono privi di mezzi di sostentamento, ma anche i bambini soli, senza famiglia, che non possono andare a scuola o che hanno subito terribili violenze. Per tutti questi bambini ci impegniamo cercando di fare la nostra parte. Perche' i bambini sono anche la speranza piu' grande per il cambiamento.
Crediamo che un mondo migliore non solo e' possibile, ma e' gia' in costruzione.
*
Il Guatemala
Il Guatemala e' un paese dell'America Centrale.
Martoriato dalle conquiste occidentali, dalle dittature e dalle guerre civili fino al 1996, oggi conta una popolazione di 11 milioni di abitanti, meta' della quale vive con meno di due dollari al giorno.
Il nostro progetto in Guatemala e' cominciato nel 2001, e si trova all'interno del villaggio maya La Granadilla, a 100 km dalla capitale Guatemala City.
Qui, dove la piaga del lavoro minorile e' altamente diffusa, i bambini dai quattro anni in su sono costretti dalla poverta' a lavorare in quella che e' l'occupazione principale del posto: la costruzione di fuochi d'artificio.
*
I nostri progetti in Guatemala
1. Guatemala: Progetto scuola e alimentazione
In un villaggio del Guatemala dove mancava tutto: acqua, luce, salute, strade, servizi igienici, abbiamo cominciato tredici anni fa, con la scuola. Abbiamo scelto di seguire la via dell'istruzione perche' i bambini del villaggio (come quelli di tutta la regione dove siamo presenti) sono impegnati in un lavoro violento, schiavo e pericoloso: la costruzione dei fuochi d'artificio.
I bambini infatti, con le loro piccole mani, sono ideali per poter assemblare quelle che in gergo si chiamano "mitragliatrici".
E' un lavoro alienante e pericoloso, che costringe i bambini a 12-14 ore di fila chini sulle tavole da lavoro, e che li espone al rischio di esplosioni e bruciature a volte anche mortali.
Il progetto scuola e alimentazione in sintesi
- Borse di studio per permettere ai bambini schiavi di abbandonare il lavoro e iscriversi a scuola;
- Sostegno ai ragazzi che vogliono specializzarsi anche dopo la scuola dell'obbligo e imparare un mestiere;
- Diritto a un'alimentazione sicura: due pasti completi al giorno (colazione e pranzo o merenda e cena, dipende dal turno scolastico) per i nostri bambini;
- Educazione, promozione e diffusione della lingua maya: la nostra e' una scuola bilingue in cui si insegna in spagnolo e in Katchiquel (una delle ventidue lingue indigene del Guatemala);
- Monitoraggio periodico dello stato di salute dei bambini e programmi di educazione all'igiene.
Come aiutare
- Con un'adozione a distanza (non nominativa) di 30 euro al mese, oppure con una donazione occasionale. La tua donazione ti da' diritto a benefici fiscali (e' detraibile).
- Inoltre, ricorda che puoi sostenerci senza spendere nulla, donando il 5 per 1000 dell'Imposta sui redditi (tramite 730, Unico e Cud).
Un po' di storia
I primi bambini a venire a scuola, nel 2002, sono stati solo 22, abbiamo ingaggiato un maestro locale e costruito una capanna con teli e pali di legno.
Eravamo emozionati e contenti, era solo l'inizio di quello che e' successo dopo.
Nel 2003 abbiamo inaugurato la prima aula di mattoni, i bambini questa volta sono aumentati di molto, e sono diventati piu' di cinquanta.
L'anno dopo aggiungiamo all'aula un ambulatorio medico per poter monitorare lo stato di salute dei bambini: molti di loro soffrono di forme gravi di malnutrizione e hanno bisogno urgente di medicine, vitamine e cure mediche.
Lo stesso anno avviene una piccola rivoluzione al villaggio La Granadilla: costruiamo una mensa scolastica e coinvolgiamo le mamme del villaggio per poter cucinare a turno per tutti i bimbi presenti. Questo da' una spinta vitale al nostro progetto, aumenta la fiducia della popolazione e sono sempre di piu' i bambini che si iscrivono alla nostra scuola per poter studiare, essere curati e mangiare.
Nel 2005 otteniamo il riconoscimento come scuola pubblica da parte del Ministero dell'Istruzione guatemalteco: i bambini sono diventati piu' di cento.
Tre anni dopo, poiche' i primi iscritti diventavano grandi e sempre nuovi bimbi e ragazzi facevano domanda per frequentare la scuola, abbiamo aperto anche le scuole medie e un asilo. Inoltre, sosteniamo i ragazzi anche nella formazione professionale.
Nel 2012 abbiamo avuto la soddisfazione di vedere diplomati i primi ragazzi che hanno cominciato a studiare con noi, e molti stanno gia' lavorando: si tratta di un lavoro vero, non un lavoro schiavo.
*
2. Guatemala: Progetto salute
Il Progetto Salute in Guatemala nasce con l'obiettivo di fornire assistenza medica gratuita a tutta la popolazione, e in particolare ai bambini.
In questo paese, dove oltre la meta' della popolazione vive con meno di due dollari al giorno, la salute non e' un diritto riconosciuto.
Sono rarissime le strutture pubbliche dove poter essere curati, e le prime cause di morte tra i bambini sono la diarrea e le infezioni respiratorie. Un semplice antibiotico unito a condizioni igieniche adeguate puo' salvare la vita di un bambino.
Il progetto in sintesi
- Assistenza medica gratuita alla popolazione, presso l'Ospedale Llano de La Virgen (gestito dalla nostra associazione in collaborazione con altri partner locali e altre ong internazionali) e presso il poliambulatorio rurale Yatinto'. Qui operano gratuitamente, per quattro settimane l'anno, circa 70 nostri volontari tra medici, infermieri e personale di supporto.
- Monitoraggio di salute e cure mediche durante tutto l'anno per i bambini della scuola e la popolazione del villaggio La Granadilla, presso il poliambulatorio rurale Yatinto'.
- Formazione e tirocini per giovani studenti guatemaltechi di medicina e infermeria.
Come aiutare
- Con una donazione;
- Come volontario;
- Se vuoi aiutarci donando farmaci, presidi medici o attrezzature per l'attivita' dell'ospedale e del poliambulatorio, contattaci scrivendo a info at sullastradaonlus.it
Un po' di storia
2003: Un chirurgo italiano viene in missione con noi in Guatemala. Subito capisce che nelle aree rurali, cosi' come nelle citta', manca il diritto alla salute. Dopo alcune visite eseguite casa per casa, nasce l'idea di un piccolo ambulatorio medico per garantire alla popolazione del villaggio La Granadilla, le cure mediche di base.
2004: Inauguriamo il Centro para la Salud, un piccolo ambulatorio adiacente alla scuola elementare del villaggio. Contattiamo un'infermiera locale, che parla sia lo spagnolo che la lingua maya, per poter prestare assistenza alla popolazione e monitorare lo stato di salute dei bambini.
2005: Organizziamo la prima missione medica di Sulla Strada: una equipe di medici, infermieri e personale di supporto parte dall'Italia per poter operare presso l'Ospedale Llano de la Virgen. Tantissime persone affluiscono da ogni parte del paese per partecipare alla nostra "settimana medica". Capiamo che c'e' un'emergenza salute e che il nostro lavoro puo' fare davvero la differenza. Torniamo a casa con la consapevolezza e la voglia di fare di piu'.
Dal 2006 ad oggi il progetto delle settimane mediche e' cresciuto.
Ogni anno partono con noi circa 70 volontari tra medici, infermieri e personale di supporto per prestare servizio presso le strutture gestite dalla nostra associazione.
Svolgiamo anche interventi chirurgici, e oltre alla chirurgia generale ci occupiamo di chirurgia plastica per la ricostruzione delle parti del corpo ustionate dall'esplosione da polvere da sparo (Il lavoro con i fuochi d'artificio e' la principale occupazione della zona). La missione vive grazie alle persone che tutto l'anno ci aiutano donando farmaci, materiale igienico e attrezzature mediche, che spediamo annualmente con un container diretto in Guatemala.
Insieme all'Ospedale Llano de la Virgen abbiamo aperto nel 2012 anche un poliambulatorio: il Poliambulatorio Ya tin to' ("mi prendo cura di te", in lingua maya). Si tratta di uno dei rarissimi poliambulatori rurali presenti in Guatemala, dove viene garantita assistenza medica specialistica sia grazie ai nostri volontari, che grazie alla presenza costante di personale sanitario locale.
Inoltre, abbiamo cominciato ad investire sulla formazione dei ragazzi: le nuove leve del Guatemala. Grazie ad una collaborazione con l'Universidad de Guatemala e alle scuole per infermieri del Guatemala, facciamo svolgere ai ragazzi un tirocinio presso il nostro ospedale, e siamo anche in grado di assumere i ragazzi piu' meritevoli presso le nostre strutture mediche.
*
3. Guatemala: Progetto agricolo
In Guatemala l'80% della terra e' in mano al 2% della popolazione.
Pur essendo un paese pieno di risorse naturali, queste ricchezze non servono per sfamare la popolazione, ma per arricchire le industrie internazionali, che investono in Guatemala grazie ai prezzi bassissimi della manodopera.
Nel villaggio La Granadilla, dove siamo presenti dal 2001, molte famiglie non possiedono neanche il piccolo fazzoletto di terra dove si trova la loro capanna: spesso pagano un affitto anche per quella, magari indebitandosi con gli aguzzini e trasmettendo quel debito per generazioni e generazioni.
Nasce allora l'idea di restituire la terra alla popolazione, incentivando anche forme di lavoro alternative a quello pericoloso sulla polvere da sparo.
Il progetto in sintesi
- Creazione di una cooperativa agricola autogestita dalla popolazione del villaggio La Granadilla;
- Formazione dei ragazzi e degli adulti che vogliono lavorare come agricoltori o che vogliono prendere il diploma di Agraria;
- Coltivazione e raccolto di frutta e verdura, che vengono poi venduti al mercato locale (generando una fonte di reddito alternativa al lavoro pericoloso sui fuochi d'artificio) e utilizzate in parte anche per la mensa scolastica del villaggio.
Come aiutare
- Con una donazione.
Un po' di storia
Nel 2006 lanciamo la campagna "Madre Tierra". Con 60 euro diamo la possibilita' ad ogni nostro sostenitore di "comprare" 60 metri quadrati di terra, da restituire alla popolazione indigena del villaggio La Granadilla.
In pochi mesi riusciamo a compare oltre 14 ettari di terreno. Si tratta di terra scoscesa, per lo piu' impoverita dalla coltivazione intensiva di mais.
2007: dopo aver lasciato riposare il terreno per due anni, proponiamo alla popolazione locale di gestire la terra in modo comunitario. Alcuni uomini e ragazzi del villaggio si propongono per cominciare a coltivare il terreno, anche con prodotti diversi dal mais, nel rispetto della biodiversita'. Su una parte di terra adiacente alla scuola i maestri decidono di creare un piccolo orto, da far gestire e coltivare ai bambini.
Nel 2009 lanciamo la campagna "Semi di vita" e parte attivamente il progetto, per aiutare le famiglie che hanno aderito al nostro progetto, a coltivare la terra e metterla a frutto.
Stiamo formando giovani agricoltori e aiutiamo i gruppi di contadini a costituirsi in cooperative per la coltivazione di diverse specie naturali (fragole, mais e fagiolini), nel rispetto della biodiversita'.
Questo progetto e' ancora in corso.
*
4. Guatemala: Progetto Casa Maria Alicia
In tredici anni di presenza in Guatemala ci siamo spesso imbattuti, purtroppo, in episodi di violenza.
La nostra e' una piccola realta', ma e' lo specchio di un problema nazionale i cui numeri sono enormi: in Guatemala, ogni ora un bambino/a e' vittima di aggressione sessuale, il 30% delle morti dei bambini e' causato da colpi d'arma da fuoco e, durante i primi tre mesi del 2013, sono scomparsi 122 bambini e 841 sono stati aggrediti sessualmente.
Fino ad oggi abbiamo fatto fronte a ciascun episodio di violenza trattandolo come un'emergenza e un caso singolo.
Ora sentiamo il dovere di combattere attivamente la violenza, che ha tante facce: tratta sessuale, violenza domestica, abuso. Ad accomunare queste terribili realta' c'e' sempre una cosa: la solitudine delle vittime, l'abbandono e l'indifferenza.
Il progetto in sintesi
- Supporto (insieme ad altre ong internazionali) ad una casa di protezione per le ragazze vittime di tratta sessuale ("El refugio") che ospita 70 ragazze;
- Sostegno psicologico, sanitario, legale ed economico per le ragazze madri e i bambini;
- Corsi di formazione (pasticceria, taglio e cucito, artigianato) per donne che vogliono imparare un mestiere alternativo alla costruzione di fuochi d'artificio, e sostegno per l'apertura di un'attivita' economica;
- Corsi di formazione taglio e cucito (dal gennaio 2014);
- Corsi di formazione pasticceria (dal gennaio 2014).
Come aiutare
- Donando materiale igienico-sanitario e indumenti intimi (nuovi) per le ragazze del Refugio. Per informazioni sui centri di raccolta, scrivete a info at sullastradaonlus.it
- Con una donazione in denaro aiuti le ragazze e le donne ad imparare un mestiere.
5. PROPOSTE D'INIZIATIVA. UNA BOZZA DI LETTERA AL GOVERNO
Al/alla Ministro/a ...
Oggetto: proposta di un impegno suo personale, ovvero collegiale nell'ambito del Consiglio dei Ministri di cui fa parte, per la promozione e l'adozione di un atto normativo che disponga la formazione di tutti gli appartenenti alle forze dell'ordine alla conoscenza e all'addestramento all'uso delle risorse teoriche e pratiche della nonviolenza
Gentile ministro/a ...,
le scrivo per formularle la richiesta di un atto legislativo ovvero regolamentare che disponga la formazione di tutti gli appartenenti alle forze dell'ordine alla conoscenza e all'addestramento all'uso delle risorse teoriche e pratiche della nonviolenza.
Non vi e' bisogno di sottolineare la grande utilita' di tale formazione e addestramento, dovendo le forze dell'ordine intervenire anche in situazioni assai critiche, in cui le risorse della nonviolenza possono essere di insostituibile utilita'.
Distinti saluti,
FIRMA
LUOGO, DATA
Post scriptum: segnalo che una minima documentazione essenziale e' disponibile nella rete telematica, ad esempio nel fascicolo n. 1627 del 4 maggio 2014 dei "Telegrammi della nonviolenza in cammino", url: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/2014/05/msg00003.html
INDIRIZZO COMPLETO DEL MITTENTE
6. PROPOSTE D'INIZIATIVA. UNA BOZZA DI LETTERA AI PARLAMENTARI
Al/alla senatore/senatrice/onorevole ...
Oggetto: proposta di presentazione di un disegno di legge affinche' tutti gli appartenenti alle forze di polizia statali e locali siano formati alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza
Gentile parlamentare,
le scrivo per formularle una proposta: di voler presentare un disegno di legge affinche' tutti gli appartenenti alle forze di polizia siano formati alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza.
Lei gia' sapra' che un analogo disegno di legge fu gia' presentato nel 2001, dopo la tragedia di Genova, sottoscritto da parlamentari di tutti gli schieramenti politici, ma allora non fu poi "calendarizzato" nei lavori parlamentari e quindi non giunse a buon fine.
Non vi e' bisogno di sottolineare la grande utilita' di tale formazione e addestramento, dovendo le forze dell'ordine intervenire anche in situazioni assai critiche, in cui le risorse della nonviolenza possono essere di insostituibile utilita'.
Distinti saluti,
FIRMA
LUOGO, DATA
Post scriptum: segnalo che una minima documentazione essenziale e' disponibile nella rete telematica, ad esempio nel fascicolo n. 1627 del 4 maggio 2014 dei "Telegrammi della nonviolenza in cammino", url: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/2014/05/msg00003.html
INDIRIZZO COMPLETO DEL MITTENTE
7. PROPOSTE D'INIZIATIVA. UNA BOZZA DI LETTERA AI COMUNI
Al Sindaco del Comune di ...
e per opportuna conoscenza:
a tutti gli assessori della Giunta Comunale
a tutti i consiglieri del Consiglio Comunale
alla Segretaria generale del Comune
Oggetto: Proposta che il Comune di ... realizzi un corso di formazione alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza per tutti gli operatori del Corpo di Polizia Locale.
Gentile sindaco,
forse sapra' gia' che in varie realta' territoriali, da Milano a Palermo, da diversi anni si svolgono attivita' di formazione alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza per gli operatori dei vari Corpi di Polizia.
La nonviolenza appronta infatti strumenti di grande utilita', anche dal punto di vista comunicativo e relazionale, per gli operatori pubblici che nello svolgimento delle loro delicate funzioni possono trovarsi a dover fronteggiare situazioni complesse e critiche.
Con la presente lettera si avanza la proposta che il Comune di ... realizzi un corso di formazione alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza per tutti gli operatori del Corpo di Polizia Locale.
Distinti saluti
FIRMA
LUOGO, DATA
Post scriptum: segnalo che una minima documentazione essenziale e' disponibile nella rete telematica, ad esempio nel fascicolo n. 1627 del 4 maggio 2014 dei "Telegrammi della nonviolenza in cammino", url: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/2014/05/msg00003.html
INDIRIZZO COMPLETO DEL MITTENTE
8. REPETITA IUVANT. UNA SCHEDA DI PRESENTAZIONE DELL'ASSOCIAZIONE "ERINNA" - CENTRO ANTIVIOLENZA DI VITERBO
[Dal sito dell'associazione Erinna (per contatti: "Associazione onlus Erinna - donne contro la violenza alle donne", tel. 0761342056, e-mail: onebillionrisingviterbo at gmail.com, e.rinna at yahoo.it, sito: http://erinna.it) riprendiamo e diffondiamo la seguente breve scheda di autopresentazione]
L'associazione "Erinna" e' un luogo di comunicazione, solidarieta' e iniziativa tra donne per far emergere, conoscere, combattere, prevenire e superare la violenza fisica e psichica e lo stupro, reati specifici contro la persona perche' ledono l'inviolabilita' del corpo femminile (art. 1 dello Statuto).
Fa progettazione e realizzazione di percorsi formativi ed informativi delle operatrici e di quanti/e, per ruolo professionale e/o istituzionale, vengono a contatto con il fenomeno della violenza.
E' un luogo di elaborazione culturale sul genere femminile, di organizzazione di seminari, gruppi di studio, eventi e di interventi nelle scuole.
Offre una struttura di riferimento alle donne in stato di disagio per cause di violenze e/o maltrattamenti in famiglia.
Erinna e' un'associazione di donne contro la violenza alle donne.
Ha come scopo principale la lotta alla violenza di genere per costruire cultura e spazi di liberta' per le donne.
Il centro mette a disposizione:
- segreteria attiva 24 ore su 24;
- colloqui;
- consulenza legale e possibilita' di assistenza legale in gratuito patrocinio;
- attivita' culturali, formazione e percorsi di autodeterminazione.
La violenza contro le donne e' ancora oggi un problema sociale di proporzioni mondiali e le donne che si impegnano perche' in Italia e in ogni Paese la violenza venga sconfitta lo fanno nella convinzione che le donne rappresentano una grande risorsa sociale allorquando vengono rispettati i loro diritti e la loro dignita': solo i Paesi che combattono la violenza contro le donne figurano di diritto tra le societa' piu' avanzate.
L'intento e' di fare di ogni donna una persona valorizzata, autorevole, economicamente indipendente, ricca di dignita' e saggezza. Una donna che conosca il valore della differenza di genere e operi in solidarieta' con altre donne. La solidarieta' fra donne e' fondamentale per contrastare la violenza.
9. SEGNALAZIONI LIBRARIE
Letture
- AA. VV., A che servono i servizi, "Limes. Rivista italiana di geopolitica", n. 7, luglio 2014, Gruppo Editoriale L'Espresso, Roma 2014, pp. 224 (+ 8 tavole fuori testo), euro 14.
- Luigi Perissinotto (a cura di), Wittgenstein, Rcs, Milano 2014, pp. 168, euro 5,90 (in supplemento al "Corriere della sera").
*
Riedizioni
- Isabel Allende, Afrodita, Feltrinelli, Milano 1998, Feltrinelli-Rcs, Milano 2014, pp. 328.
- Isabel Allende, La citta' delle Bestie, Feltrinelli, Milano 2002, Feltrinelli-Rcs, Milano 2014, pp. 246.
10. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO
Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.
Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:
1. l'opposizione integrale alla guerra;
2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;
3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;
4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.
Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.
Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.
11. PER SAPERNE DI PIU'
Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it
Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 1695 dell'11 luglio 2014
Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XV)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com , sito: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
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