[Nonviolenza] Telegrammi. 1676
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- Date: Sat, 21 Jun 2014 23:48:00 +0200 (CEST)
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TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 1676 del 22 giugno 2014
Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XV)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com
Sommario di questo numero:
1. Il Comitato Nepi per la Pace condivide e sostiene gli obiettivi della Marcia internazionale per la pace in Albania promossa dall'associazione Operazione Colomba
2. "Operazione Colomba": Marcia internazionale per la pace in Albania
3. Una presentazione dell'Operazione Colomba
4. In memoria di Jean-Paul Sartre. Un incontro a Viterbo
5. Una bozza di lettera al governo
6. Una bozza di lettera ai parlamentari
7. Una bozza di lettera ai Comuni
8. Si conclude oggi a Modena la festa di "Azione nonviolenta"
9. Segnalazioni librarie
10. La "Carta" del Movimento Nonviolento
11. Per saperne di piu'
1. SOLIDARIETA'. IL COMITATO NEPI PER LA PACE CONDIVIDE E SOSTIENE GLi OBIETTIVI DELLA MARCIA INTERNAZIONALE PER LA PACE IN ALBANIA PROMOSSA DALL'ASSOCIAZIONE OPERAZIONE COLOMBA
[Dal Comitato Nepi per la Pace (per contatti: info at comitatonepiperlapace.it) riceviamo e diffondiamo]
Il Comitato Nepi per la Pace condivide e sostiene gli obiettivi della Marcia internazionale per la pace in Albania contro le "vendette di sangue".
La marcia si svolgera' dal 22 giugno al primo luglio 2014 ed e' promossa dall'Operazione Colomba, il corpo nonviolento di pace dell'associazione Comunita' Papa Giovanni XXIII.
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Gli obiettivi della marcia sono:
1. ricordare le vittime delle "vendette di sangue" (gjakmarrjes);
2. sensibilizzare la societa' civile albanese ed internazionale sul fenomeno delle "vendette di sangue";
3. creare un movimento popolare dal basso che promuova in Albania il "pajtimi" (la riconciliazione) e lavori per riaffermare il diritto alla vita;
4. portare il fenomeno all'attenzione dei mezzi di informazione locali ed internazionali;
5. fare pressione sullo Stato albanese affinche' provveda immediatamente ad una applicazione reale e concreta della legge n. 9389 del 4/5/2005 in riferimento alla creazione e al funzionamento del Consiglio di coordinamento nella lotta contro la gjakmarrje.
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Per informazioni e contatti: Operazione Colomba, tel. 054129005, cell. 3285857263 (chiedere di Agnese o Mingo), e-mail: albania at operazionecolomba.it; operazione.colomba at apg23.org, web: www.operazionecolomba.it, www.operazionecolomba.com, www.operazionecolomba.it/marciapaceinalbania
Il Comitato Nepi per la Pace
Nepi (Vt), 21 giugno 2014
2. REPETITA IUVANT. "OPERAZIONE COLOMBA": MARCIA INTERNAZIONALE PER LA PACE IN ALBANIA
[Dalle amiche e dagli amici dell'Operazione Colomba (per contatti: tel. 054129005, cell. 328.5857263, e-mail: albania at operazionecolomba.it, operazione.colomba at apg23.org, web: www.operazionecolomba.it, www.operazionecolomba.com, www.operazionecolomba.it/marciapaceinalbania) riceviamo e diffondiamo]
Marcia internazionale per la pace in Albania
"Un popolo si muove per la pace, contro le vendette di sangue"
Bajram Curri-Titana, 22 giugno - primo luglio 2014
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La gjakmarrja (vendetta di sangue) e' un fenomeno estremamente lesivo dei diritti fondamentali degli esseri umani, a partire dal piu' importante, quello alla vita. Tale pratica mina, inoltre, l'unita', la stabilita' e il futuro di tutta l'Albania.
Il superamento della gjakmarrja ("vendetta di sangue") puo' avvenire solo attraverso la promozione di una cultura di pace e nonviolenza che favorisca sia percorsi di riconciliazione tra le famiglie in vendetta, sia percorsi di riconciliazione collettiva: i cittadini albanesi non dovranno mai piu' sentire la necessita' di farsi giustizia da soli, perche' lo Stato sara' presente e in grado di tutelare i loro diritti.
Per permettere che cio' avvenga, e' indispensabile la mobilitazione della societa' civile nazionale (in primo luogo) ed internazionale.
E' per questo che Operazione Colomba ha deciso di promuovere una Marcia internazionale per la pace in Albania che partira' da Bajram Curri (regione di Tropoja) il 22 giugno e che, cercando di coinvolgere le zone piu' isolate e maggiormente colpite dal fenomeno, arrivera' alla capitale Tirana il primo luglio 2014.
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Gli obiettivi della Marcia sono:
1. ricordare le vittime delle "vendette di sangue" (gjakmarrjes);
2. sensibilizzare la societa' civile albanese ed internazionale sul fenomeno delle "vendette di sangue";
3. creare un movimento popolare dal basso che promuova in Albania il "pajtimi" (la riconciliazione) e lavori per riaffermare il diritto alla vita;
4. portare il fenomeno all'attenzione dei mezzi di informazione/comunicazione locali ed internazionali;
5. fare pressione nazionale ed internazionale sullo Stato albanese affinche' provveda immediatamente ad una applicazione reale e concreta della legge n. 9389 del 4/5/2005 in riferimento alla creazione e al funzionamento del Consiglio di coordinamento nella lotta contro la gjakmarrje.
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Pertanto i volontari di Operazione Colomba, insieme alla popolazione civile albanese e numerose associazioni e realta' locali, invitano la societa' civile internazionale a sottoscrivere un appello(www.operazionecolomba.it/albania/1891-appello.html) in cui si chiede:
1) alle istituzioni albanesi di impegnarsi: a dotare il Paese di un sistema giuridico/istituzionale adeguato a sostenere un processo di superamento del fenomeno; ad applicare immediatamente la legge 9389 del 4/5/2005 per la creazione e il funzionamento del Consiglio di coordinamento per la lotta contro le "vendette di sangue", previsto dalla stessa; a rendere certa la pena per quanti si macchieranno di crimini legati alle "vendette di sangue"; a promuovere una cultura di pace e rispetto dei diritti umani, prima di tutto il diritto alla vita.
2) agli attori della societa' civile (singoli o associati) nazionale ed internazionale, di impegnarsi: a non usare la violenza in caso di conflitto e a rispettare sempre la vita umana; a promuovere tra i nostri associati/amici/parenti la prassi della risoluzione nonviolenta dei conflitti e della riconciliazione; a ricordare le vittime di ogni violenza, della gjakmarrje e hakmarrje; a diffondere la storia e le esperienze delle persone che al posto della vendetta hanno scelto di riconciliarsi perdonando; a sostenere la creazione in Albania di un movimento popolare che promuova la cultura della vita, del rispetto dell'altro e della riconciliazione (pajtimi) e che sensibilizzi le istituzioni locali affinche' garantiscano il rispetto e la promulgazione delle norme tese a contrastare il fenomeno delle "vendette di sangue".
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Invitiamo inoltre la societa' civile internazionale a percorrere insieme un tratto della marcia che, da Bajram Curri (nord dell'Albania) alla capitale Tirana, unira' centinaia di persone.
La partecipazione all'evento e' possibile attraverso tre differenti modalita':
- dal 23 al 26 giugno: partecipazione alle tappe di Puke-Lac Vaudejes e Lac Vaudejes-Scutari (per un totale di circa 18 km a piedi);
- dal 29 giugno al 2 luglio: partecipazione alle tappe di Mamurras-Fushe Kruje e Fushe Kruje-Tirana (per un totale di circa 18 km a piedi);
- dal 30 giugno al primo luglio: partecipazione alla tappa finale con arrivo a Tirana (per un totale di circa 4 km a piedi).
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E' possibile iscriversi alla marcia entro e non oltre il 10 giugno 2014.
Per iscriversi inviare una e-mail a: albania at operazionecolomba.it
Per maggiori informazioni: www.operazionecolomba.it/marciapaceinalbania
Tel. 054129005, cell. 3285857263 (chiedere di Agnese o Mingo).
3. REPETITA IUVANT. UNA PRESENTAZIONE DELL'OPERAZIONE COLOMBA
[Dalle amiche e dagli amici dell'Operazione Colomba (per contatti: tel. 054129005, cell. 328.5857263, e-mail: albania at operazionecolomba.it, operazione.colomba at apg23.org, web: www.operazionecolomba.it, www.operazionecolomba.com, www.operazionecolomba.it/marciapaceinalbania) riceviamo e diffondiamo]
Operazione Colomba (www.operazionecolomba.it) e' il corpo nonviolento di pace dell'associazione Comunita' Papa Giovanni XXIII (www.apg23.org).
E' un progetto che nasce nel 1992 dal desiderio di alcuni volontari e obiettori di coscienza di vivere concretamente la nonviolenza in zone di guerra. Inizialmente ha operato in ex-Jugoslavia dove, sulla base dei rapporti di fiducia instaurati nel tempo con le persone del luogo, e' diventata punto di riferimento credibile per le diverse comunita' locali e conseguentemente ponte di incontro e dialogo tra le parti in conflitto: e' stato cosi' possibile riunire famiglie divise dai diversi fronti, proteggere (in maniera disarmata) minoranze etniche e contribuire a ricreare spazi di convivenza pacifica.
Dal 1992 ad oggi, tra volontari e obiettori di coscienza, vi hanno partecipato oltre millecinquecento persone.
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Le principali caratteristiche dell'intervento di Operazione Colomba sono:
- la nonviolenza: forza che rende possibile l'incontro con "l'altro" non per annientarlo (scontro), ma per risvegliarne la coscienza. Scopo della nonviolenza e' infatti quello di liberare, perseguendo sempre la verita' e la giustizia, sia l'oppresso che l'oppressore dalla spirale di odio e vendetta che ogni guerra inevitabilmente genera. Operazione Colomba cerca di vivere e concretizzare questa forza, che e' attiva e creativa, con azioni di interposizione, accompagnamento, mediazione, denuncia, protezione dei civili, riconciliazione, animazione con i bambini...
- l'equivicinanza: condivisione della vita con tutte le vittime sui diversi fronti del conflitto, indipendentemente dall'etnia, dalla religione, dall'appartenenza politica...
- la partecipazione popolare: e' una esperienza aperta a tutti (credenti e non), non sono richiesti particolari curricoli. Di indispensabile c'e' l'adesione ad un cammino di nonviolenza, una limpida affinita' con la proposta e con la vita di gruppo, la maggiore eta' e la partecipazione ad un corso di formazione specifico.
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Concretamente le attivita' che Operazione Colomba svolge in zone di guerra sono:
- la condivisione della vita con i piu' poveri tra le vittime del conflitto, cercando di sostenerli nei loro bisogni piu' immediati e condividendo con loro non solo la scomodita' delle situazioni d'emergenza, ma anche le paure e i rischi della guerra;
- la protezione dei civili piu' esposti alla violenza della guerra, attraverso la presenza, neutrale ed internazionale, che funge da deterrente verso l'uso della violenza, e attraverso azioni dirette nonviolente molto concrete;
- la promozione del dialogo e della riconciliazione, che si attua soltanto vivendo sui diversi fronti del conflitto e che si fonda sulla fiducia che le persone instaurano nei confronti dei volontari;
- il lavoro di advocacy a livello politico e istituzionale.
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In questi anni Operazione Colomba ha stretto importanti rapporti di collaborazione con organismi fra i quali le Nazioni Unite, l'Unione Europea, numerosi centri per i diritti umani ed Ong internazionali, esponenti delle chiese, associazioni e gruppi locali.
A partire dal 1995 Operazione Colomba ha sperimentato questo modo di entrare nelle guerre e di intervenire in maniera nonviolenta in molti conflitti nel mondo: Croazia, Bosnia Herzegovina, Yugoslavia (1992 - 1997); Albania (1997); Sierra Leone (1997); Kossovo - Albania - Macedonia (1998 - 2000); Timor Est - Indonesia (1999); Chiapas - Messico (1998 - 2002); Cecenia - Russia (2000 - 2001); Repubblica Democratica del Congo - Africa (2001); Palestina - Striscia di Gaza (2002 - 2003); Darfur - Sudan (2008); Kossovo (2003 - 2010); Nord Uganda (2005 - 2008); Georgia (2008 - 2009); Castel Volturno (2009 - 2010).
Attualmente Operazione Colomba e' presente in Albania, Colombia, Palestina e Israele.
Sta anche monitorando, con dei viaggi "esplorativi", la situazione nella Repubblica Democratica del Congo, nella Striscia di Gaza, in Grecia e in Siria (attraverso una presenza nei campi profughi in Libano).
4. INCONTRI. IN MEMORIA DI JEAN-PAUL SARTRE. UN INCONTRO A VITERBO
Si e' svolto nel pomeriggio di sabato 21 giugno 2014 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro in memoria di Jean-Paul Sartre, nell'anniversario della nascita del filosofo avvenuta a Parigi il 21 giugno 1905.
Nel corso dell'incontro sono stati letti e commentati alcuni brani dalle principali opere filosofiche, saggistiche, letterarie, drammaturgiche e d'intervento militante del grande intellettuale impegnato.
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Nato a Parigi nel 1905, scomparso nel 1980, filosofo, scrittore, simbolo dell'intellettuale impegnato. Nel 1964 rifiuto' il Nobel per la letteratura. Tra le opere di Jean-Paul Sartre: dal punto di vita che qui piu' ci interessa segnaliamo almeno: tra i testi filosofici L'essere e il nulla, L'esistenzialismo e' un umanismo, Critica della ragion dialettica; tra i testi narrativi: La nausea, Il muro, L'eta' della ragione, Il rinvio, La morte nell'anima; tra i testi drammaturgici: Le mosche, Porta chiusa, Morti senza tomba, La sgualdrina timorata, Le mani sporche, Il diavolo e il buon Dio, Nekrassov; tra i testi critici e politici: L'antisemitismo, Che cos'e' la letteratura, Difesa dell'intellettuale; tra i testi autobiografici: Le parole. Tra le opere su Jean-Paul Sartre: per la biografia cfr. Annie Cohen-Solal, Sartre, Il Saggiatore, Milano 1986; ovviamente si veda anche la vasta opera memorialistica di Simone de Beauvoir; per un'introduzione al pensiero filosofico cfr. Sergio Moravia, Introduzione a Sartre, Laterza, Bari 1973; cfr. anche Ornella Pompeo Faracovi, Sartre. Una battaglia politica; Sansoni, Firenze 1974.
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Concludendo la commemorazione il responsabile della struttura nonviolenta viterbese, Peppe Sini, ha rievocato come per la formazione morale e politica della sua generazione la lezione di Sartre (e di Camus) fu decisiva: l'esistenzialismo e l'engagement furono infatti due acquisizioni cruciali sul piano della coscienza e della prassi, della ragione e della volonta': della consapevolezza del dolore e dell'assurdita' dell'esistenza, e del dovere di lottare per la liberazione dell'umanita' in un impegno solidale. Vi furono naturalmente altre autrici ed altri autori, altre esperienze intellettuali ed empiriche, di non minore ed anzi talora maggiore importanza; ma La nausea e Lo straniero, L'essere e il nulla e La peste, Le mani sporche e Caligola, L'esistenzialismo e' un umanismo e L'uomo in rivolta, furono ineludibili occasioni di meditazione senza maschere e senza illusioni, ed appelli alla lotta contro tutte le violenze e le menzogne.
Oggi che Sartre, e Simone de Beauvoir, e Camus, e Merleau-Ponty, ed anche Aron, e tanti altri compagni di quella temperie sovente in fecondo conflitto tra loro, coi loro limiti ed errori ma anche e ancor piu' coi loro meriti e le loro virtu', sono forse dimenticati (iniquamente, scandalosamente dimenticati) dall'attuale riflessione filosofica e politica, sia questa una buona occasione per farne memoria e per dire una volta ancora la gratitudine nostra a questi maestri d'impegno morale e politico, a questi combattenti antifascisti, a questi lottatori per la liberazione dell'umanita', per la solidarieta' che ogni essere umano riconosce e raggiunge e sostiene.
La nonviolenza e' in cammino.
5. PROPOSTE D'INIZIATIVA. UNA BOZZA DI LETTERA AL GOVERNO
Al/alla Ministro/a ...
Oggetto: proposta di un impegno suo personale, ovvero collegiale nell'ambito del Consiglio dei Ministri di cui fa parte, per la promozione e l'adozione di un atto normativo che disponga la formazione di tutti gli appartenenti alle forze dell'ordine alla conoscenza e all'addestramento all'uso delle risorse teoriche e pratiche della nonviolenza
Gentile ministro/a ...,
le scrivo per formularle la richiesta di un atto legislativo ovvero regolamentare che disponga la formazione di tutti gli appartenenti alle forze dell'ordine alla conoscenza e all'addestramento all'uso delle risorse teoriche e pratiche della nonviolenza.
Non vi e' bisogno di sottolineare la grande utilita' di tale formazione e addestramento, dovendo le forze dell'ordine intervenire anche in situazioni assai critiche, in cui le risorse della nonviolenza possono essere di insostituibile utilita'.
Distinti saluti,
FIRMA
LUOGO, DATA
Post scriptum: segnalo che una minima documentazione essenziale e' disponibile nella rete telematica, ad esempio nel fascicolo n. 1627 del 4 maggio 2014 dei "Telegrammi della nonviolenza in cammino", url: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/2014/05/msg00003.html
INDIRIZZO COMPLETO DEL MITTENTE
6. PROPOSTE D'INIZIATIVA. UNA BOZZA DI LETTERA AI PARLAMENTARI
Al/alla senatore/senatrice/onorevole ...
Oggetto: proposta di presentazione di un disegno di legge affinche' tutti gli appartenenti alle forze di polizia statali e locali siano formati alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza
Gentile parlamentare,
le scrivo per formularle una proposta: di voler presentare un disegno di legge affinche' tutti gli appartenenti alle forze di polizia siano formati alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza.
Lei gia' sapra' che un analogo disegno di legge fu gia' presentato nel 2001, dopo la tragedia di Genova, sottoscritto da parlamentari di tutti gli schieramenti politici, ma allora non fu poi "calendarizzato" nei lavori parlamentari e quindi non giunse a buon fine.
Non vi e' bisogno di sottolineare la grande utilita' di tale formazione e addestramento, dovendo le forze dell'ordine intervenire anche in situazioni assai critiche, in cui le risorse della nonviolenza possono essere di insostituibile utilita'.
Distinti saluti,
FIRMA
LUOGO, DATA
Post scriptum: segnalo che una minima documentazione essenziale e' disponibile nella rete telematica, ad esempio nel fascicolo n. 1627 del 4 maggio 2014 dei "Telegrammi della nonviolenza in cammino", url: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/2014/05/msg00003.html
INDIRIZZO COMPLETO DEL MITTENTE
7. PROPOSTE D'INIZIATIVA. UNA BOZZA DI LETTERA AI COMUNI
Al Sindaco del Comune di ...
e per opportuna conoscenza:
a tutti gli assessori della Giunta Comunale
a tutti i consiglieri del Consiglio Comunale
alla Segretaria generale del Comune
Oggetto: Proposta che il Comune di ... realizzi un corso di formazione alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza per tutti gli operatori del Corpo di Polizia Locale.
Gentile sindaco,
forse sapra' gia' che in varie realta' territoriali, da Milano a Palermo, da diversi anni si svolgono attivita' di formazione alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza per gli operatori dei vari Corpi di Polizia.
La nonviolenza appronta infatti strumenti di grande utilita', anche dal punto di vista comunicativo e relazionale, per gli operatori pubblici che nello svolgimento delle loro delicate funzioni possono trovarsi a dover fronteggiare situazioni complesse e critiche.
Con la presente lettera si avanza la proposta che il Comune di ... realizzi un corso di formazione alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza per tutti gli operatori del Corpo di Polizia Locale.
Distinti saluti
FIRMA
LUOGO, DATA
Post scriptum: segnalo che una minima documentazione essenziale e' disponibile nella rete telematica, ad esempio nel fascicolo n. 1627 del 4 maggio 2014 dei "Telegrammi della nonviolenza in cammino", url: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/2014/05/msg00003.html
INDIRIZZO COMPLETO DEL MITTENTE
8. INCONTRI. SI CONCLUDE OGGI A MODENA LA FESTA DI "AZIONE NONVIOLENTA"
[Dal Movimento Nonviolento (per contatti: via Spagna 8, 37123 Verona, tel. e fax 0458009803, siti: www.nonviolenti.org, www.azionenonviolenta.it) riceviamo e diffondiamo]
Festa per i 50 anni di "Azione nonviolenta", Modena, 19-22 giugno, Parco XXII aprile.
*
Domenica 22 giugno
- ore 9.30: nel parco yoga a cura di Silvia Bianchi del Centro Yoga Shiva (portare tappetino e cuscino).
- ore 16,30: nel parco, laboratori per bambini e ragazzi.
- ore 17: al coperto, Laboratorio ad iscrizione teorico-pratico Il mandala e la Pace con Annalisa Ippolito
- ore 17,30: focus libreria, Memoria ed educazione alla pace con Ercole Ongaro (storico, autore di "Resistenza nonviolenta 1943-45"), Elena Monticelli (Scuola di Pace di Monte Sole), Marisa Burchi (Rocca di Pace, Sestola), Marco Marzi (Scuola di Pace di Reggio Emilia/Istoreco), Vittorio Venturi (Amici della nonviolenza di Modena), con Massimiliano Pilati (Movimento Nonviolento/Forum trentino per la pace).
- ore 18: nel parco, esito laboratorio di Teatro dell'Oppresso con Luciana Talamonti - Associazione Teatrindifesi
- ore 20,30: nel parco, laboratori per bambini e ragazzi.
- ore 21,30: palco centrale, "Segni (e) particolari", Alberto Patrucco e Andrea Miro' cantano Brassens.
*
Ristorante tradizionale e vegetariano aperto tutte le sere dalle ore 19 presso l'adiacente parrocchia di S. Giovanni Evangelista.
Area ristoro con bio-pizza e bio-bar aperta tutte le sere presso il parco XXII Aprile.
Presso l'area della festa sara' possibile visitare le seguenti mostre: "50 anni di Azione nonviolenta", a cura del Movimento Nonviolento, "Il sentiero della Costituzione", a cura del Gruppo don Lorenzo Milani di Modena.
Nei giorni della festa, presso la biblioteca Crocetta (palazzina Pucci, Via Canaletto 108, negli orari di apertura della biblioteca) sara' possibile visitare la mostra: "50 anni di Azione nonviolenta", a cura del Movimento Nonviolento.
9. SEGNALAZIONI LIBRARIE
Riletture
- Guenther Anders, L'uomo e' antiquato. Considerazioni sull'anima nell'era della seconda rivoluzione industriale, Il Saggiatore, Milano 1963, pp. 336.
- Guenther Anders, L'uomo e' antiquato. Sulla distruzione della vita nell'epoca della terza rivoluzione industriale, Bollati Boringhieri, Torino 1992, pp. VI + 430.
- Pier Paolo Portinaro, Il principio disperazione. Tre studi su Guenther Anders, Bollati Boringhieri, Torino 2003, pp. 180.
- Elena Pulcini, La cura del mondo. Paura e responsabilita' nell'eta' globale, Bollati Boringhieri, Torino 2009, pp. 298.
10. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO
Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.
Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:
1. l'opposizione integrale alla guerra;
2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;
3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;
4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.
Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.
Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.
11. PER SAPERNE DI PIU'
Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it
Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 1676 del 22 giugno 2014
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