[Nonviolenza] Telegrammi. 1642
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- Date: Sun, 18 May 2014 22:16:30 +0200 (CEST)
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TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 1642 del 19 maggio 2014
Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XV)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com
Sommario di questo numero:
1. Il 5 per mille a Erinna
2. Il nostro buon maestro Bertrand Russell
3. Peppe Sini: Opporsi alle tre destre
4. Francesco Gesualdi: Il coltan nell'Europa vigliacca
5. Alcune pubblicazioni di Francuccio Gesualdi e del "Centro nuovo modello di sviluppo"
6. Per promuovere incontri con Francuccio Gesualdi
7. La "Carta" del Movimento Nonviolento
8. Per saperne di piu'
1. BUONE IDEE. IL 5 PER MILLE A ERINNA
[Dall'Associazione Erinna - centro antiviolenza (per contatti: "Associazione onlus Erinna - donne contro la violenza alle donne", tel. 0761342056, e-mail: onebillionrisingviterbo at gmail.com, e.rinna at yahoo.it, sito: http://erinna.it) riceviamo e diffondiamo]
Dare il 5 per mille a Erinna vuol dire dare sostegno alle donne che vogliono uscire dalla violenza.
Vuol dire sostenere Erinna nel progetto di apertura della casa-rifugio per le donne e i loro figli che fuggono dalla violenza.
Grazie per la vostra sensibilita' nel volerci sostenere; ecco il nostro codice fiscale: 90058120560.
*
Erinna e' una piccola associazione di donne che risiede a Viterbo e, con caparbieta' e tenacia, si occupa di violenza alle donne dal 1997. E' riuscita negli anni ad ottenere un luogo fisico a cui le donne si possono rivolgere. I proventi del 5x1000 sono sempre stati destinati ad azioni di sensibilizzazione rivolte alle scuole e alla cittadinanza. Il progetto "Tana libera tutte" che ha consentito l'apertura della casa-rifugio ha bisogno di essere sostenuto per evitare la chiusura della casa. Il vostro aiuto e' prezioso.
2. MEMORIA. IL NOSTRO BUON MAESTRO BERTRAND RUSSELL
Ricorreva il 18 maggio l'anniversario della nascita di Bertrand Russell (nato il 18 maggio 1872 e scomparso il 2 febbraio 1970), il grande pensatore ed attivista strenuamente impegnato per la pace, il disarmo, i diritti di tutti gli esseri umani.
Il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo lo ricorda con gratitudine profonda: maestro generoso e cordiale, ironico e garbato; sereno e fermo oppositore di ogni potere oppressivo e di ogni vile menzogna; coraggioso combattente per la giustizia e la liberta', forte della nonviolenza dei forti nella lotta in difesa della vita, della dignita' e dei diritti di tutti gli esseri umani.
*
Una breve notizia su Bertrand Russell
Bertrand Russell e' una figura pressoche' leggendaria, nato nel 1872 da Lord e Lady Amberley e deceduto quasi un secolo dopo nel 1970 dopo una vita straordinariamente intensa, civilmente impegnata e intellettualmente feconda. Filosofo, scrittore, ha subito la prigione per il suo impegno pacifista ed ha avuto il Premio Nobel per la letteratura; ha promosso iniziative contro la guerra e per il disarmo, per i diritti civili e il progresso sociale; tra tante altre iniziative: quelle per l'obiezione di coscienza, la dichiarazione Einstein-Russell, la lettera "ai potenti della terra", la fondazione del movimento Pugwash, la campagna per il disarmo nucleare, la costituzione del Tribunale internazionale per i crimini di guerra nel Vietnam. Opere di Bertrand Russell: la bibliografia di Russell e' sconfinata, per i temi che maggiormente ci interessano sono particolarmente utili la monumentale Autobiografia, edita da Longanesi, ed i numerosissimi saggi di argomento pacifista, politico ed etico. Una utile antologia essenziale con specifici riferimenti bibliografici e' nel volume di Mario Alcaro, Bertrand Russell, che citiamo di seguito. Opere su Bertrand Russell: specifico su Russell pacifista e impegnato per i diritti umani e' il libro di Mario Alcaro, Bertrand Russell, Edizioni cultura della pace, S. Domenico di Fiesole (Fi) 1990; piu' centrati sugli aspetti filosofici sono i libri di Alfred J. Ayer, Russell, Mondadori, Milano 1992; Michele Di Francesco, Introduzione a Russell, Laterza, Roma-Bari 1990; Alberto Granese, Che cosa ha veramente detto Russell, Ubaldini, Roma 1971.
3. EDITORIALE. PEPPE SINI: OPPORSI ALLE TRE DESTRE
Occorre opporsi alla destra fascista e squadrista, sciovinista e guerriera, razzista e maschilista, devastatrice e distruttrice.
Occorre opporsi alla destra mafiosa e corruttrice, rapinatrice e prostitutrice, disumanizzante e assassina.
Occorre opporsi alla destra tecnocratica al servizio delle multinazionali sfruttatrici e rapinatrici, del capitale finanziario usuraio, del sistema di potere schiavista ed ecocida.
*
Solo la nonviolenza si oppone adeguatamente alla destra totalitaria che tutto imbarbarisce ed annichilisce.
Solo la nonviolenza difende adeguatamente la democrazia, la dignita' delle persone, la civilta' umana.
Solo la nonviolenza lotta adeguatamente per la liberazione dell'umanita', per il rispetto e la promozione dei diritti di tutti gli esseri umani, per la difesa della biosfera.
*
Portiamo la nonviolenza nel parlamento europeo.
Il 25 maggio alle elezioni europee nell'Italia centrale votiamo Francuccio Gesualdi candidato nella lista "L'altra Europa con Tsipras".
4. RIFLESSIONE. FRANCESCO GESUALDI: IL COLTAN NELL'EUROPA VIGLIACCA
[Ringraziamo di cuore Francuccio Gesualdi (per contatti: tel. 050826354, fax: 050827165, e-mail: coord at cnms.it) per averci consentito di ripubblicare questo suo intervento.
Francuccio Gesualdi e' stato allievo di don Lorenzo Milani nell'esperienza della scuola di Barbiana, e' animatore dell'esperienza del "Centro nuovo modello di sviluppo" di Vecchiano, insieme a padre Alex Zanotelli ha promosso la nascita della "Rete di Lilliput", e' da sempre impegnato in molte iniziative concrete di solidarieta' e di difesa dei diritti umani e dell'ambiente, ha contribuito in misura decisiva a far nascere e crescere in Italia la consapevolezza, l'azione e le reti del consumo critico ed etico, del commercio equo e solidale, degli stili di vita sobri e responsabili, della solidarieta' dei consumatori del Nord del mondo con i lavoratori del Sud contro la violenza sfruttatrice delle multinazionali, dell'impegno contro la trappola del debito che dopo averli rapinati affama e strozza i popoli, dell'azione per garantire a tutta l'umanita' il diritto al cibo, all'acqua, a un ambiente vivibile, alla dignita']
Dai cellulari alle cellule fotovoltaiche, dalle telecamere ai computer, senza di lui nessuno congegno informatico potrebbe funzionare. Stiamo parlando del coltan, un minerale, anzi una combinazione di minerali, columbite e tantalite, essenziali per ottimizzare il consumo di corrente elettrica nei chip di nuova generazione.
Il 60% del coltan utilizzato a livello mondiale proviene dalla Repubblica Democratica del Congo. Piu' precisamente dal Kivu, una regione a ridosso del Ruanda e del Burundi, in parte bagnata dal lago Tanganica. Una zona di grandi bellezze naturali, ma diventata famosa per i suoi scombinati conflitti armati. Decine di gruppi armati si contendono il controllo del territorio. Quali al servizio di capi locali particolarmente ambiziosi, quali al servizio di potenze straniere. Ma tutti con lo stesso obiettivo: controllare le immense ricchezze minerarie che la regione contiene. In particolare il coltan. Ed ecco la popolazione ovunque terrorizzata e costretta a lavorare nelle miniere, per estrarre i minerali che la banda militare occupante vendera' ai trafficanti specializzati nell'esportazione di contrabbando. Dalla regione esce coltan e rientrano armi. Perche' i proventi della vendita del minerale servono proprio a questo: a pagare soldati e armi che tengono in piedi i gruppi armati.
Non di rado i lavoratori sono bambini che grazie ai loro corpi esili entrano meglio nelle strette buche da cui si estraggono le pietre che contengono il coltan. I loro salari non arrivano al dollaro al giorno sempre che non si tratti di piccoli schiavi comprati o rapiti alle loro famiglie.
Tutti conoscono le condizioni di violenza e di illegalita' in cui si estrae e si commercializza il coltan. Ma nessuno parla per non compromettere gli interessi dei vari affaristi che si collocano in punti diversi della filiera: gruppi paramilitari, trafficanti locali, multinazionali della metallurgia e dell'elettronica, organizzazioni criminali internazionali.
Solitamente il minerale estratto in Congo e' esportato di contrabbando in Rwanda, Uganda, Kenya, dove e' caricato su aerei diretti alle imprese metallurgiche europee. Anni or sono le Nazioni Unite accertarono la consegna di 75 tonnellate di coltan alla ditta tedesca Masingiro GmbH, con probabile destinazione finale lo stabilimento della H. C. Starck, filiale di Bayer, leader mondiale del settore.
Altre volte il minerale e' trasportato nei porti di Tanzania e Kenya con destinazione Malesia, Indonesia, Thailandia, Cina. Dopo un passaggio negli stabilimenti di raffinazione, i metalli estratti sono poi avviati al variegato mondo dell'industria informatica che comprende Samsung, Intel, Microsoft, Motorola, Sony, Ibm, Apple.
Un modo per porre fine al traffico illegale di coltan e' responsabilizzare le imprese che si trovano nella parte finale della filiera. Se le imprese manifatturiere fossero costrette a esporre pubblicamente tutti i passaggi seguiti dai loro minerali, dall'estrazione all'ingresso nei loro stabilimenti, di sicuro non userebbero piu' il coltan proveniente illegalmente dal Congo. Di conseguenza il traffico si esaurirebbe per mancanza di mercato.
Un provvedimento in tal senso e' gia' stato preso negli Stati Uniti e dovrebbe entrare in vigore nel maggio 2014. Piu' precisamente le societa' quotate in borsa dovranno pubblicare un rapporto di tracciabilita' dei cosiddetti "minerali di guerra", per informare il consumatore se l'oro, lo stagno, il tantalio e il tungsteno utilizzati nei loro prodotti provengono da zone devastate da conflitti.
Sull'onda della pressione internazionale anche l'Unione Europea e' stata costretta a progettare una normativa analoga, ma la direttiva allo studio non lascia sperare niente di buono. Per cominciare, benche' le imprese europee che utilizzano i minerali critici siano decine di migliaia, Bruxelles insiste per una normativa che riguardi solo le 400 imprese importatrici. Ma il peggio e' che non sono previsti obblighi vincolanti, ma solo esortazioni ad attuare volontariamente la trasparenza. Una scelta, sottolinea la Rete Europea per l'Africa Centrale, che contravviene all'indicazione fornita nel febbraio 2014 dal Parlamento europeo, che tra l'altro chiede di estendere l'obbligo di tracciabilita' a tutte le imprese che usano minerali critici.
Ancora una volta l'Europa gioca al ribasso e posta di fronte alla scelta se difendere la dignita' della persona o gli affari delle imprese, sceglie quest'ultimi confermando che in Europa il vero potere e' in mano alle lobby.
5. MATERIALI. ALCUNE PUBBLICAZIONI DI FRANCUCCIO GESUALDI E DEL "CENTRO NUOVO MODELLO DI SVILUPPO"
- Franco Gesualdi, Signorno', Guaraldi, Rimini-Firenze 1972.
- Franco Gesualdi, Economia: conoscere per scegliere, Libreria Editrice Fiorentina, Firenze 1982.
- Franco Gesualdi e Pierangelo Tambellini del Centro nuovo modello di sviluppo (Vecchiano - Pi), Energia nucleare. Cos'e' e i rischi a cui ci espone, Movimento Nonviolento, Perugia 1997.
- Centro nuovo modello di sviluppo, Lettera ad un consumatore del Nord, Emi, Bologna 1990, 1994.
- Centro nuovo modello di sviluppo, Boycott! Scelte di consumo scelte di giustizia. Manuale del consumatore etico, Macro/edizioni, San Martino di Sarsina (Fo) 1992.
- Francuccio Gesualdi, Jose' Luis Corzo Toral, Don Milani nella scrittura collettiva, Edizioni Gruppo Abele, Torino 1992.
- Centro nuovo modello di sviluppo, Sulla pelle dei bambini, Emi, Bologna 1994, 1995.
- Centro nuovo modello di sviluppo, Nord/Sud. Predatori, predati e opportunisti. Guida alla comprensione e al superamento dei meccanismi che impoveriscono il Sud del mondo, Emi, Bologna 1993, 1996.
- Centro nuovo modello di sviluppo, Guida al consumo critico. Informazioni sul comportamento delle imprese per un consumo consapevole, Emi, Bologna 1996.
- Centro nuovo modello di sviluppo, Sud-Nord. Nuove alleanze per la dignita' del lavoro, Emi, Bologna 1996, 1997.
- Centro nuovo modello di sviluppo, Geografia del supermercato mondiale. Produzione e condizioni di lavoro nel mondo delle multinazionali, Emi, Bologna 1996.
- Centro nuovo modello di sviluppo, Ai figli del pianeta. Scelte per un futuro vivibile, Emi, Bologna 1998.
- Francesco Gesualdi del Centro nuovo modello di sviluppo, Manuale per un consumo responsabile. Dal boicottaggio al commercio equo e solidale, Feltrinelli, Milano 1999.
- Francesco Gesualdi, Giamila Gesualdi, Paola Costanzo, Te', infusi e tisane dal mondo, Sonda, Torino-Milano 2001.
- Centro nuovo modello di sviluppo, Guida al risparmio responsabile. Informazioni sui comportamenti delle banche per scelte consapevoli, Emi, Bologna 2002.
- Centro nuovo modello di sviluppo, Guida al telefono critico. Il mondo della telefonia messo a nudo, Terre di mezzo, Milano 2002.
- Willy Mutunga, Francesco Gesualdi, Stephen Ouma, Consumatori del nord lavoratori del sud. Il successo di una campagna della societa' civile contro la Del Monte in Kenya, Emi, Bologna 2003.
- Francesco Gesualdi, Acquisti trasparenti, Emi, Bologna 2005.
- Francesco Gesualdi, Giamila Gesualdi, Tutti i tipi di te', Sonda, Torino-Milano 2005.
- Francesco Gesualdi, John Pilger, Comprare con giustizia, Emi, Bologna 2005.
- Francesco Gesualdi, Centro nuovo modello di sviluppo, Sobrieta'. Dallo spreco di pochi ai diritti per tutti, Feltrinelli, Milano 2005.
- Centro nuovo modello di sviluppo, Ai giovani figli del pianeta. Scegliamo insieme un futuro per tutti, Emi, Bologna 2005.
- Centro nuovo modello di sviluppo, Guida al vestire critico, Emi, Bologna 2006.
- Francesco Gesualdi, Acqua con giustizia e sobrieta', Emi, Bologna 2007.
- Francesco Gesualdi, Il mercante d'acqua, Feltrinelli Milano 2007.
- Francesco Gesualdi, Lorenzo Guadagnucci, Dalla parte sbagliata del mondo. Da Barbiana al consumo critico: storia e opinioni di un militante, Terre di mezzo, Milano 2008.
- Francesco Gesualdi, Vito Sammarco, Consumattori. Per un nuovo stile di vita, La Scuola, Brescia 2009.
- Francesco Gesualdi, L'altra via. Dalla crescita al benvivere, programma per un'economia della sazieta', Terre di Mezzo, Milano 2009.
- Francesco Gesualdi, Dario Bossi, Il prezzo del ferro. Come si arricchisce la piu' grande multinazionale del ferro e come resistono le vittime a livello mondiale, Emi, Bologna 2010.
- Francesco Gesualdi, Cercatori del regno. Cammino missionario verso la Pasqua 2011. Una Quaresima per crescere nella spiritualita' dei nuovi stili di vita, Emi, Bologna 2011.
- Francesco Gesualdi, I fuorilega del nordest, Dissensi, 2011.
- Centro nuovo modello di sviluppo, I mercanti della notizia. Guida al controllo dell'informazione in Italia, Emi, Bologna 2011.
- Francesco Gesualdi, Facciamo da soli. Per uscire dalla crisi, oltre il mito della crescita: ripartiamo dal lavoro e riprendiamoci l'economia, Altreconomia, Milano 2012.
- Francesco Gesualdi, Le catene del debito. E come possiamo spezzarle, Feltrinelli, Milano 2013.
- Francesco Gesualdi, L'economia del bene comune, Feltrinelli, Milano 2013.
- Francesco Gesualdi, Cambiare il sistema. La storia e il pensiero del padre del consumo critico, fondatore del "Centro nuovo modello di sviluppo", Altreconomia, Milano 2014.
*
Ovviamente cfr. inoltre anche almeno:
- Scuola di Barbiana, Lettera a una professoressa, Libreria Editrice Fiorentina, Firenze 1967.
- AA. VV., La Rete di Lilliput. Alleanze, obiettivi, strategie, Emi, Bologna 2001.
6. RIFERIMENTI. PER PROMUOVERE INCONTRI CON FRANCUCCIO GESUALDI
Contattare il Centro nuovo modello di sviluppo, via della Barra 32, 56019 Vecchiano (Pisa), tel. 050826354, fax: 050827165, e-mail: coord at cnms.it, sito: www.cnms.it
7. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO
Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.
Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:
1. l'opposizione integrale alla guerra;
2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;
3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;
4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.
Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.
Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.
8. PER SAPERNE DI PIU'
Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it
Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
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