[Nonviolenza] - Un'anticipazione. Un editoriale di Francuccio Gesualdi



 

Cari amici, egregi signori,

 

sperando di far cosa non sgradita, vi inviamo come anticipazione l'editoriale scritto da Francuccio Gesualdi che aprira' il fascicolo di domani del nostro notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino".

 

Il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo

 

Viterbo, 12 maggio 2014

 

Mittente: "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo, strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: nbawac at tin.it e centropacevt at gmail.com , web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

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FRANCUCCIO GESUALDI: IN COMPAGNIA DI ALTRI

 

Nella mia vita ho solo cercato di mettere in pratica cio' in cui credevo, talvolta ottenendo dei risultati, molto piu' spesso dei rovesci. Ma ho sempre proceduto in compagnia di altri e quando si avanza insieme e' sempre un gran risultato. Del resto stamani ho sentito un'affermazione del papa che mi e' molto piaciuta: "E' molto meglio una sconfitta pulita che una vittoria sporca" a conferma che forma e sostanza devono essere sempre coerenti fra loro.

Non so come andra' a finire questa avventura elettorale. Intanto ho colto quest'occasione come un modo per rinsaldare rapporti avviati lungo tutti questi anni di militanza. Avere avuto la possibilita' insieme a tanti amici di discutere e riflettere insieme attorno a tanti temi di attualita' che solitamente ignoriamo e' gia' un fatto positivo. Poi se riusciamo a rinforzare il nostro cammino anche con delle presenze al Parlamento Europeo tutto di guadagnato.

Non sono mai stato nei palazzi. Immagino siano ambienti pieni di insidie, dove il rischio di essere contagiati invece che contagiare e' molto forte. Ma penso che la sfida possa essere vinta positivamente se ci mettiamo costantemente davanti allo specchio delle nostre convinzioni, se conserviamo lo stile semplice e sobrio della vita che abbiamo sempre condotto, se gestiamo le risorse pubbliche messe a disposizione dei parlamentari in forma trasparente e condivisa per fare crescere l'informazione, la partecipazione e le iniziative organizzate dal basso, se ci mettiamo costantemente in discussione e riusciamo a condurre l'azione parlamentare in un rapporto di confronto e collaborazione costante con le associazioni, i movimenti, i gruppi che sono la ricchezza dei nostri territori.

Pensare che si possa fare passare le nostre proposte con un discorso o un'alzata di mano nei parlamenti e' estremamente illusorio. Le sfide che noi poniamo mettono in discussione il sistema nelle sue fondamenta, per cui possiamo farcela solo con una grande pressione dal basso. Ma se la voce popolare trova i suoi spazi di rappresentanza anche nel palazzo, forse abbiamo qualche possibilita' in piu' di farcela. Ma lo scenario che si aprirebbe sarebbe totalmente nuovo per noi e dovremmo impegnarci tutti insieme per definirne le forme.

Se i tempi saranno maturi, forse sperimenteremo anche questa nuova esperienza. Se invece non e' ancora giunto il momento, non ce la faremo e continueremo a lavorare come sempre. L'importante alla fine e' solo spendere bene la nostra esistenza.

 

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