[Nonviolenza] . Telegrammi. 1630
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- Date: Wed, 7 May 2014 17:39:39 +0200 (CEST)
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TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 1630 del 7 maggio 2014
Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XV)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com
Sommario di questo numero:
1. Rapite e ridotte in schiavitu'. In Nigeria, in Italia
2. Il 5 per mille a Erinna
3. Una scheda di presentazione dell'associazione Erinna - centro antiviolenza di Viterbo
4. Ancora quattro libri per la formazione delle forze dell'ordine
5. Al Presidente del Consiglio dei Ministri: richiesta di un atto normativo per la formazione delle forze dell'ordine alla nonviolenza
6. Quale politica per l'Europa. Un incontro di riflessione a Viterbo
7. Segnalazioni librarie
8. La "Carta" del Movimento Nonviolento
9. Per saperne di piu'
1. EDITORIALE. RAPITE E RIDOTTE IN SCHIAVITU'. IN NIGERIA, IN ITALIA
Nessun essere umano puo' restare inerte dinanzi all'orrore delle giovani donne rapite in Nigeria e ridotte in schiavitu' da un gruppo terrorista.
E nessun essere umano puo' restare inerte dinanzi all'orrore delle giovani donne portate in Italia da vari paesi del mondo e qui ridotte in schiavitu' dai poteri criminali.
Cosi' come chiediamo un impegno adeguato per liberare le studentesse rapite in Nigeria, chiediamo altresi' un impegno adeguato per liberare le giovani donne ridotte in schiavitu' in Italia.
Cessi ogni complicita' con la violenza terrorista, mafiosa, criminale, schiavista, maschilista. In Nigeria, in Italia, ovunque.
2. SOLIDARIETA'. IL 5 PER MILLE A ERINNA
[Dall'Associazione Erinna - centro antiviolenza (per contatti: "Associazione onlus Erinna - donne contro la violenza alle donne", tel. 0761342056, e-mail: onebillionrisingviterbo at gmail.com, e.rinna at yahoo.it, sito: http://erinna.it) riceviamo e diffondiamo]
Dare il 5 per mille a Erinna vuol dire dare sostegno alle donne che vogliono uscire dalla violenza.
Vuol dire sostenere Erinna nel progetto di apertura della casa-rifugio per le donne e i loro figli che fuggono dalla violenza.
Grazie per la vostra sensibilita' nel volerci sostenere; ecco il nostro codice fiscale: 90058120560.
*
Erinna e' una piccola associazione di donne che risiede a Viterbo e, con caparbieta' e tenacia, si occupa di violenza alle donne dal 1997. E' riuscita negli anni ad ottenere un luogo fisico a cui le donne si possono rivolgere. I proventi del 5x1000 sono sempre stati destinati ad azioni di sensibilizzazione rivolte alle scuole e alla cittadinanza. Il progetto "Tana libera tutte" che ha consentito l'apertura della casa-rifugio ha bisogno di essere sostenuto per evitare la chiusura della casa. Il vostro aiuto e' prezioso.
3. RIFERIMENTI. UNA SCHEDA DI PRESENTAZIONE DELL'ASSOCIAZIONE "ERINNA" - CENTRO ANTIVIOLENZA DI VITERBO
[Dal sito dell'associazione Erinna (http://erinna.it) riprendiamo e diffondiamo la seguente breve scheda di autopresentazione]
L'associazione "Erinna" e' un luogo di comunicazione, solidarieta' e iniziativa tra donne per far emergere, conoscere, combattere, prevenire e superare la violenza fisica e psichica e lo stupro, reati specifici contro la persona perche' ledono l'inviolabilita' del corpo femminile (art. 1 dello Statuto).
Fa progettazione e realizzazione di percorsi formativi ed informativi delle operatrici e di quanti/e, per ruolo professionale e/o istituzionale, vengono a contatto con il fenomeno della violenza.
E' un luogo di elaborazione culturale sul genere femminile, di organizzazione di seminari, gruppi di studio, eventi e di interventi nelle scuole.
Offre una struttura di riferimento alle donne in stato di disagio per cause di violenze e/o maltrattamenti in famiglia.
Erinna e' un'associazione di donne contro la violenza alle donne.
Ha come scopo principale la lotta alla violenza di genere per costruire cultura e spazi di liberta' per le donne.
Il centro mette a disposizione:
- segreteria attiva 24 ore su 24;
- colloqui;
- consulenza legale e possibilita' di assistenza legale in gratuito patrocinio;
- attivita' culturali, formazione e percorsi di autodeterminazione.
La violenza contro le donne e' ancora oggi un problema sociale di proporzioni mondiali e le donne che si impegnano perche' in Italia e in ogni Paese la violenza venga sconfitta lo fanno nella convinzione che le donne rappresentano una grande risorsa sociale allorquando vengono rispettati i loro diritti e la loro dignita': solo i Paesi che combattono la violenza contro le donne figurano di diritto tra le societa' piu' avanzate.
L'intento e' di fare di ogni donna una persona valorizzata, autorevole, economicamente indipendente, ricca di dignita' e saggezza. Una donna che conosca il valore della differenza di genere e operi in solidarieta' con altre donne. La solidarieta' fra donne e' fondamentale per contrastare la violenza.
4. INCONTRI. ANCORA QUATTRO LIBRI PER LA FORMAZIONE DELLE FORZE DELL'ORDINE
Si e' svolto martedi' 6 maggio 2014 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di presentazione di ulteriori testi che possono costituire strumenti utili per la formazione delle forze dell'ordine alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza.
In particolare sono stati proposti alla riflessione (illustrandone i contenuti e leggendone e commentandone alcuni brani) i seguenti libri:
- Hannah Arendt, La banalita' del male. Eichmann a Gerusalemme, Feltrinelli, Milano 1964, 1993.
- Aldo Capitini, Le tecniche della nonviolenza, Libreria Feltrinelli, Milano s. d. (ma 1967), Linea d'ombra, Milano 1989 (ed anche in Aldo Capitini, Scritti sulla nonviolenza, Protagon, Perugia 1992).
- Mohandas K. Gandhi, Teoria e pratica della nonviolenza, Einaudi, Torino 1973, 1996.
- Salvatore Palidda, Polizia postmoderna, Feltrinelli, Milano 2000.
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Nel corso dell'incontro e' stato nuovamente espressa la richiesta che sia varato al piu' presto dal governo e/o dal parlamento un provvedimento normativo che istituisca la formazione alla nonviolenza nel curriculum formativo e nell'attivita' di aggiornamento per tutti gli operatori delle forze dell'ordine.
La struttura nonviolenta viterbese sta predisponendo una iniziativa per persuadere governo e parlamento della necessita' e dell'urgenza di un atto normativo di cui e' a tutti evidente l'utilita'.
5. REPETITA IUVANT. AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI: RICHIESTA DI UN ATTO NORMATIVO PER LA FORMAZIONE DELLE FORZE DELL'ORDINE ALLA NONVIOLENZA
Al Presidente del Consiglio dei Ministri
e per opportuna conoscenza:
al Ministro dell'Interno
al Ministro della Giustizia
al Presidente del Senato della Repubblica
alla Presidente della Camera dei Deputati
a tutte e tutti i Parlamentari della Repubblica
Oggetto: richiesta di urgente emanazione di un atto legislativo ovvero regolamentare che disponga la formazione di tutti gli appartenenti alle forze dell'ordine alla conoscenza e all'addestramento all'uso delle risorse teoriche e pratiche della nonviolenza.
Egregio Presidente del Consiglio dei Ministri,
nel 2001, dopo la tragedia delle violenze con esiti anche letali in occasione del G8 di Genova, accogliendo una proposta del "Centro di ricerca per la pace" numerosi parlamentari di tutte le forze politiche presentarono un disegno di legge, primo firmatario il senatore Achille Occhetto, che proponeva la formazione di tutti gli appartenenti alle forze dell'ordine alla conoscenza e all'addestramento all'uso delle risorse teoriche e pratiche della nonviolenza.
Quella proposta non fu mai calendarizzata, e sebbene nel corso degli anni in varie realta' locali d'Italia - da Milano a Palermo - si siano sperimentate nelle polizie locali e nazionali attivita' di formazione alla nonviolenza, l'esigenza di un atto normativo nazionale che promuova ovvero istituisca per le forze dell'ordine l'acquisizione di una specifica conoscenza teorica e di uno specifico addestramento pratico alla nonviolenza si pone ancor oggi come una ineludibile urgenza.
In altri paesi questa formazione degli operatori di polizia alla nonviolenza e' una realta' dal secolo scorso. In Italia e' una necessita' da realizzare al piu' presto.
Valuti il Governo quale sia la forma piu' adeguata per introdurre questa attivita' formativa nei percorsi di studio, di formazione e di aggiornamento delle cinque polizie nazionali e delle varie polizie locali; se sia preferibile una legge o un regolamento, se l'atto debba essere promosso con un decreto o con un disegno di legge o sia sufficiente una mera circolare ministeriale; valuti il governo la forma adeguata, ma proceda al piu' presto: formare le forza dell'ordine alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza e' un bisogno non piu' rinviabile.
Distinti saluti,
Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo
Viterbo, 5 maggio 2014
6. INCONTRI. QUALE POLITICA PER L'EUROPA. UN INCONTRO DI RIFLESSIONE A VITERBO
Si e' svolto la sera di martedi' 6 maggio 2014 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di riflessione sul tema: "Quale politica per l'Europa".
All'incontro ha preso parte Paolo Arena.
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Paolo Arena, critico e saggista, studioso di cinema, arti visive, weltliteratur, sistemi di pensiero, processi culturali e comunicazioni di massa, e' uno dei principali collaboratori del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo e fa parte della redazione di "Viterbo oltre il muro. Spazio di informazione nonviolenta", un'esperienza nata dagli incontri di formazione nonviolenta che per anni si sono svolti con cadenza settimanale a Viterbo; nel 2010 insieme a Marco Graziotti ha condotto un'ampia inchiesta sul tema "La nonviolenza oggi in Italia" con centinaia di interviste a molte delle piu' rappresentative figure dell'impegno nonviolento nel nostro paese. Ha tenuto apprezzate conferenze sul cinema di Tarkovskij all'Universita' di Roma "La Sapienza" e presso biblioteche pubbliche. Negli scorsi anni ha animato cicli di incontri di studio su Dante e su Seneca. Negli ultimi mesi ha animato due cicli di incontri di studio di storia della sociologia e di teoria del diritto. Fa parte di un comitato che promuove il diritto allo studio con iniziative di solidarieta' concreta.
7. SEGNALAZIONI LIBRARIE
Letture
- Michele Ciliberto (a cura di), Bruno, Rcs, Milano 2014, pp. 168, euro 5,90 (in supplemento al "Corriere della sera").
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Riedizioni
- Thomas Mann, I Buddenbrook, Mondadori Milano 1949, Rcs, Milano 2014, pp. 672, euro 9,90 (in supplemento al "Corriere della sera").
8. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO
Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.
Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:
1. l'opposizione integrale alla guerra;
2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;
3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;
4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.
Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.
Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.
9. PER SAPERNE DI PIU'
Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it
Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 1630 del 7 maggio 2014
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