[Nonviolenza] Telegrammi 1602



 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 1602 del 9 aprile 2014

Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XV)

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com

 

Sommario di questo numero:

1. Ai Sindaci dei Comuni della provincia di Viterbo, per la pace e il disarmo

2. Sull'opera narrativa di Isaac Bashevis Singer. Un incontro a Viterbo

3. "Tradizioni filosofiche, esperienze di solidarieta' e movimenti di liberazione nel Novecento". Un incontro di studio a Viterbo

4. Segnalazioni librarie

5. La "Carta" del Movimento Nonviolento

6. Per saperne di piu'

 

1. LETTERE. AI SINDACI DEI COMUNI DELLA PROVINCIA DI VITERBO, PER LA PACE E IL DISARMO

 

Ai Sindaci dei Comuni della provincia di Viterbo

Oggetto: proposta di adesione e partecipazione alla iniziativa nonviolenta nazionale "Arena di pace e disarmo" che si svolgera' il 25 aprile 2014 presso l'arena di Verona, e di promozione della consapevolezza e dell'impegno per la pace e il disarmo

Signori sindaci,

il 25 aprile 2014 presso l'arena di Verona si svolgera' l'iniziativa nonviolenta nazionale "Arena di pace e disarmo", promossa da illustri personalita', movimenti, associazioni ed enti impegnati per la pace, la solidarieta', i diritti umani.

L'iniziativa intende promuovere il disarmo, e convoca ogni persona di volonta' buona ed ogni istituto democratico ad impegnarsi a tal fine.

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Di seguito trascriviamo integralmente l'appello di convocazione dell'iniziativa:

"La guerra e' il suicidio dell'umanita' (Papa Francesco)

Solo la nonviolenza ci salvera' (Mahatma Gandhi)

25 aprile 2014, all'Arena di Verona, una giornata di resistenza e liberazione

La resistenza oggi si chiama nonviolenza

La liberazione oggi si chiama disarmo

Premessa

L'Italia ripudia la guerra, ma noi continuiamo ad armarci.

Crescono le spese militari, si costruiscono nuovi strumenti bellici.

Il nostro Paese, in piena crisi economica e sociale, cade a picco in tutti gli indicatori europei e internazionali di benessere e di civilta', ma continua ad essere tra le prime dieci potenze militari del pianeta, nella corsa agli armamenti piu' dispendiosa della storia.

Ne sono un esempio i nuovi 90 cacciabombardieri F35, il cui costo di acquisto si attesta sui 14 miliardi di euro, mentre l'intero progetto Joint Strike Fighter superera' i 50 miliardi di euro; il nostro paese, inoltre, "ospita" 70 bombe atomiche statunitensi B-61 (20 nella base di Ghedi a Brescia e 50 nella base di Aviano a Pordenone) che si stanno ammodernando, al costo di 10 miliardi di dollari, in testate nucleari adatte al trasporto sugli F-35.

Gli armamenti sono distruttivi quando vengono utilizzati e anche quando sono prodotti, venduti, comprati e accumulati, perche' sottraggono enormi risorse al futuro dell'umanita', alla realizzazione dei diritti sociali e civili, garanzia di vera sicurezza per tutti.

Gli armamenti non sono una difesa da cio' che mette a rischio le basi della nostra sopravvivenza e non saranno mai una garanzia per i diritti essenziali della nostra vita - il diritto al lavoro, alla casa e all'istruzione, le protezioni sociali e sanitarie, l'ambiente, l'aria, l'acqua, la legalita' e la partecipazione, la convivenza civile e la pace; e inoltre generano fame, impoverimento, miseria, insicurezza perche' sempre alla ricerca di nuovi teatri e pretesti di guerra; impediscono la realizzazione di forme civili e nonviolente di prevenzione e gestione dei conflitti che salverebbero vite umane e risorse economiche.

Per immaginare e costruire gia' oggi un futuro migliore e' indispensabile, urgente, una politica di disarmo, partendo da uno stile di vita disarmante.

Proposta

Per questo proponiamo la convocazione di una iniziativa nonviolenta nazionale: un grande raduno, di tutte le persone, le associazioni, i movimenti della pace, della solidarieta', del volontariato, dell'impegno civile, che faccia appello non solo ai politici ma innanzitutto a noi stessi, chiedendo a chi vi partecipera' di assumersi la responsabilita' di essere parte del cambiamento che vogliamo vedere nel mondo.

Obiettivo

Scrollarsi dalle spalle illusioni e paure, rimettersi in piedi con il coraggio della responsabilita' e della partecipazione per disarmarci e disarmare l'economia, la politica, l'esercito".

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Per ulteriori informazioni si puo' visitare il sito: http://arenapacedisarmo.org

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Ritenendo di grande valore l'iniziativa segnalata ed assolutamente necessario ed urgente l'impegno comune contro la guerra e le armi, con questa lettera proponiamo ai Comuni del viterbese di aderire e partecipare alla iniziativa nonviolenta nazionale "Arena di pace e disarmo" che si svolgera' il 25 aprile 2014 presso l'arena di Verona, e di promuovere la consapevolezza e l'impegno per la pace e il disarmo.

Distinti saluti,

Il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo

Viterbo, 8 aprile 2014

 

2. INCONTRI. SULL'OPERA NARRATIVA DI ISAAC BASHEVIS SINGER. UN INCONTRO A VITERBO

 

Si e' svolto nel pomeriggio di martedi' 8 aprile 2014 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di riflessione sull'opera narrativa di Isaac Bashevis Singer.

Nel corso dell'incontro sono stati letti e commentati alcuni brani da racconti e romanzi del grande scrittore ed e' stato tracciato un profilo della sua figura e della sua opera.

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Isaac Bashevis Singer (1904-1991), uno dei massimi autori della letteratura yiddish, premio Nobel per la letteratura nel 1978, con la sua vasta opera narrativa ha lasciato una viva testimonianza del mondo ebraico dell'Europa centrale e orientale che fu distrutto dalla Shoah.

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Le persone partecipanti all'incontro hanno ribadito il loro impegno contro la guerra e contro il razzismo; per la pace, per i diritti di tutti gli esseri umani, per la difesa della biosfera. Ed hanno espresso ancora una volta il loro sostegno all'iniziativa nonviolenta "Arena di pace e disarmo" che si svolgera' il 25 aprile all'arena di Verona, evidenziando in particolare il motto che apre l'appello di convocazione: "La resistenza oggi si chiama nonviolenza. La liberazione oggi si chiama disarmo".

Ogni vita umana e' un valore infinito.

Vi e' una sola umanita' in un unico pianeta casa comune dell'umanita' intera.

Tutti gli esseri umani sono eguali in diritti.

Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

 

3. INCONTRI. "TRADIZIONI FILOSOFICHE, ESPERIENZE DI SOLIDARIETA' E MOVIMENTI DI LIBERAZIONE NEL NOVECENTO". UN INCONTRO DI STUDIO A VITERBO

 

Si e' svolto la sera di martedi' 8 aprile 2014 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro sul tema: "Tradizioni filosofiche, esperienze di solidarieta' e movimenti di liberazione nel Novecento". All'incontro ha preso parte Paolo Arena.

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Paolo Arena, critico e saggista, studioso di cinema, arti visive, weltliteratur, sistemi di pensiero, processi culturali e comunicazioni di massa, e' uno dei principali collaboratori del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo e fa parte della redazione di "Viterbo oltre il muro. Spazio di informazione nonviolenta", un'esperienza nata dagli incontri di formazione nonviolenta che per anni si sono svolti con cadenza settimanale a Viterbo; nel 2010 insieme a Marco Graziotti ha condotto un'ampia inchiesta sul tema "La nonviolenza oggi in Italia" con centinaia di interviste a molte delle piu' rappresentative figure dell'impegno nonviolento nel nostro paese. Ha tenuto apprezzate conferenze sul cinema di Tarkovskij all'Universita' di Roma "La Sapienza" e presso biblioteche pubbliche. Negli scorsi anni ha animato cicli di incontri di studio su Dante e su Seneca. Negli ultimi mesi ha animato due cicli di incontri di studio di storia della sociologia e di teoria del diritto. Fa parte di un comitato che promuove il diritto allo studio con iniziative di solidarieta' concreta.

 

4. SEGNALAZIONI LIBRARIE

 

Letture

- Massimo Giannini, L'anno zero del capitalismo italiano, Laterza - Gruppo Editoriale L'Espresso, Roma-Bari 2014, pp. VI + 136, euro 5,90 (in supplemento al quotidiano "La Repubblica").

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Riletture

- Gustavo Zagrebelsky, Contro l'etica della verita', Laterza, Roma-Bari 2008, 2009, pp. X + 180.

 

5. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

 

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.

Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:

1. l'opposizione integrale alla guerra;

2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;

3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;

4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.

Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.

Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

 

6. PER SAPERNE DI PIU'

 

Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it

Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

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