[Nonviolenza] Nella Giornata internazionale contro il razzismo



 

NELLA GIORNATA INTERNAZIONALE CONTRO IL RAZZISMO

 

Nella "Giornata internazionale per l'eliminazione della discriminazione razziale" il primo pensiero di ogni persona decente e' che vi e' una sola umanita'; che tutti gli esseri umani sono eguali in diritti; che ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'; che ogni essere umano ha il dovere di recare aiuto agli altri esseri umani; che ogni persona eserciti la sua responsabilita' per il bene comune, condivida le risorse e i talenti, si prenda cura della biosfera casa comune dell'umanita' intera; che ogni persona ed ogni ordinamento giuridico si impegnino contro tutte le uccisioni e le persecuzioni, contro tutte le iniquita' e le violenze, si impegnino a recare aiuto a chi ne ha bisogno.

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Nella "Giornata internazionale per l'eliminazione della discriminazione razziale" il primo dovere di ogni persona, di ogni morale e civile associazione, di ogni istituzione democratica in Italia e' di impegnarsi affinche' siano immediatamente abrogate nel nostro paese - e nell'Unione Europea di cui l'Italia e' parte - le scellerate misure razziste che da troppi anni stanno provocando sofferenze e morte alle persone che cercando salvezza da guerre, dittature, ingiustizie, poverta' e fame giungono o cercano di giungere nel nostro paese sperando di trovarvi accoglienza, rispetto, assistenza, protezione, liberta', giustizia, solidarieta'. Sia finalmente rispettata ed applicata la Costituzione della Repubblica Italiana, che all'art. 2 afferma: "La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo", e all'art. 10 afferma: "Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l'effettivo esercizio delle liberta' democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d'asilo nel territorio della Repubblica".

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Nella "Giornata internazionale per l'eliminazione della discriminazione razziale" il primo dovere del Parlamento italiano e' abolire i campi di concentramento, far cessare le deportazioni, far cessare l'effettuale favoreggiamento da parte dello stato della riduzione in schiavitu', far cessare le stragi nel Mediterraneo riconoscendo a tutti gli esseri umani il diritto di libera circolazione ed il suo concreto esercizio in modo legale e sicuro, abrogare tutte le misure razziste criminali e criminogene che palesemente confliggono con la Dichiarazione universale dei diritti umani, con la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea, con la Costituzione della Repubblica Italiana.

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Vi e' una sola umanita', e tutti gli esseri umani ne fanno parte.

 

Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani"

 

Viterbo, 21 marzo 2014

 

Mittente: "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani", strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it, centropacevt at gmail.com, centropaceviterbo at outlook.it, web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/