[Nonviolenza] Telegrammi. 1579



 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 1579 del 17 marzo 2014

Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XV)

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com

 

Sommario di questo numero:

1. Un incontro in memoria di Sauro Sorbini

2. "Le obbligazioni nel Codice civile". Un incontro di studio

3. Segnalazioni librarie

4. La "Carta" del Movimento Nonviolento

5. Per saperne di piu'

 

1. INCONTRI. UN INCONTRO IN MEMORIA DI SAURO SORBINI

 

Si e' svolto la mattina di domenica 16 marzo 2014 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro in memoria di Sauro Sorbini, deceduto nel marzo 2003, resistente antifascista, anarchico di rettitudine e generosita' ineguagliabili, cittadino sollecito del pubblico bene, autentico filantropo, una delle piu' grandi e luminose figure della cultura e della vita civile viterbese.

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Il responsabile della struttura nonviolenta viterbese, Peppe Sini, ha rievocato, con affetto e gratitudine che non si estinguono ma anzi si accrescono col passare del tempo, il magistero morale e civile di Sauro Sorbini.

E' stato uno dei nostri maestri maggiori, come Vittorio Emanuele Giuntella, come Alfio Pannega, come Raimondo Pesaresi, come Achille Poleggi; un maestro di liberta', di solidarieta', di responsabilita', di dignita'.

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Nel ricordo di Sauro Sorbini le persone partecipanti all'incontro hanno ribadito una volta ancora un persuaso impegno contro tutte le uccisioni e le persecuzioni, contro la devastazione della biosfera, contro la guerra e contro il totalitarismo, per la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani.

Nostra patria e' il mondo intero.

Vi e' una sola umanita'.

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Sarebbe bene che la citta' di Viterbo, trascorsi ormai oltre dieci anni dalla sua scomparsa, a Sauro Sorbini dedicasse una lapide e una via, e un convegno di studi, e una pubblicazione.

Sarebbe bene che Viterbo ricordasse e onorasse degnamente uno dei suoi cittadini piu' illustri.

La memoria di Sauro Sorbini sia per i viventi e i venturi esempio ed appello alla virtu', all'impegno diuturno affinche' tra gli esseri umani sia norma comune la liberta', l'eguaglianza, la fraternita'.

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In allegato un ricordo di Sauro Sorbini scritto il 7 marzo 2003, all'indomani della scomparsa.

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Allegato: Peppe Sini: La scomparsa di Sauro Sorbini

E' deceduto Sauro Sorbini.

Partigiano, anarchico, cittadino di antiche virtu' repubblicane, una figura esemplare per generosita' e rigore.

Tutti a Viterbo lo abbiamo avuto per maestro.

La sua storica tipografia "Unione" nel cuore di Viterbo e' stata scuola di impegno civile per generazioni intere di militanti antifascisti: in tempi che ora sembrano lontani quanto quelli degli Ittiti, si andava li' a portare i manifesti da stampare, e Sauro li leggeva, suggeriva, discuteva, e sempre ti offriva un bicchierino di cognac, ti citava qualche verso del grande melodramma, raccontava qualche episodio della Resistenza, ricordava quel detto, quel gesto di Mazzini... con tratto amabile e squisito, col tratto ironico e garbato, di chi sa che la lotta e' ancora lunga e proprio per questo e' da condurla oggi, di chi sa che l'umanita' e' infelice, e proprio per questo tu oggi devi amarla: con ironia e pazienza, ed insieme con impazienza e sdegno.

E tu ascoltavi a bocca aperta, gli occhi lucidi, e ti dicevi: dunque l'anarchia e' possibile, dunque e' possibile la liberazione dell'umanita', dunque il fascismo puo' essere ancora e ancora sconfitto.

Sempre lo avemmo compagno di lotta ogni volta che al sopruso e alla menzogna era mestieri d'opporsi. E sempre e' mestieri d'opporsi alla menzogna e al sopruso.

Era leggendaria in citta' la sua figura e autorevole la sua parola: quando gli pareva che qualcosa accadesse di grave e che tutti tacessero, allora Sauro si stampava un manifesto a sua firma e sui muri i viterbesi leggevano quell'aspro vero che era duro e necessario sentirsi dire. Amava questa citta', amava l'umanita' Sauro Sorbini.

Anche noi, e tra le lacrime, qui gli rendiamo omaggio. Che viva la repubblica, che viva l'anarchia, che viva l'internazionale futura umanita'.

Peppe Sini

Viterbo, 7 marzo 2003

 

2. INCONTRI. "LE OBBLIGAZIONI NEL CODICE CIVILE". UN INCONTRO DI STUDIO

 

Si e' svolto nel pomeriggio di domenica 16 marzo 2014 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di studio sul tema: "Le obbligazioni nel Codice civile".

All'incontro ha preso parte Paolo Arena.

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Paolo Arena, critico e saggista, studioso di cinema, arti visive, weltliteratur, sistemi di pensiero, processi culturali e comunicazioni di massa, e' uno dei principali collaboratori del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo e fa parte della redazione di "Viterbo oltre il muro. Spazio di informazione nonviolenta", un'esperienza nata dagli incontri di formazione nonviolenta che per anni si sono svolti con cadenza settimanale a Viterbo; nel 2010 insieme a Marco Graziotti ha condotto un'ampia inchiesta sul tema "La nonviolenza oggi in Italia" con centinaia di interviste a molte delle piu' rappresentative figure dell'impegno nonviolento nel nostro paese. Ha tenuto apprezzate conferenze sul cinema di Tarkovskij all'Universita' di Roma "La Sapienza" e presso biblioteche pubbliche. Negli scorsi anni ha animato cicli di incontri di studio su Dante e su Seneca. Negli ultimi mesi ha animato due cicli di incontri di studio di storia della sociologia e di teoria del diritto. Fa parte di un comitato che promuove il diritto allo studio con iniziative di solidarieta' concreta.

 

3. SEGNALAZIONI LIBRARIE

 

Riletture

- Cesare Segre, Per curiosita'. Una specie di autobiografia, Einaudi, Torino 1999, pp. IV + 300.

 

4. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

 

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.

Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:

1. l'opposizione integrale alla guerra;

2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;

3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;

4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.

Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.

Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

 

5. PER SAPERNE DI PIU'

 

Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it

Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

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