[Nonviolenza] Telegrammi. 1576



 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 1576 del 14 marzo 2014

Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XV)

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com

 

Sommario di questo numero:

1. La guerra e' un crimine contro l'umanita'

2. In memoria di Marianella Garcia nell'anniversario della morte

3. "Tradizioni culturali, istituzioni storiche, condizioni esistenziali, diritti umani". Un incontro di studio a Viterbo

4. Segnalazioni librarie

5. La "Carta" del Movimento Nonviolento

6. Per saperne di piu'

 

1. EDITORIALE. LA GUERRA E' UN CRIMINE CONTRO L'UMANITA'

 

La decisione del governo e del parlamento di rifinanziare per l'ennesima volta la prosecuzione della guerra in Afghanistan e' la prosecuzione di un crimine.

Un crimine contro l'umanita', poiche' quella guerra ogni giorno provoca vittime innocenti.

E un crimine contro il nostro stesso paese, poiche' i pubblici denari gettati in quantita' ingentissima nella fornace della guerra afgana potevano e dovevano invece essere utilizzati per il bene comune di chi vive nel nostro paese finanziando i servizi sociali e sanitari intesi a salvare le vite anziche' sopprimerle.

La guerra e' nemica dell'umanita'.

La Costituzione della Repubblica Italiana ripudia la guerra.

Cessi l'illegale e criminale partecipazione italiana alla guerra terrorista e stragista, razzista ed imperialista, mafiosa e totalitaria in Afghanistan.

Si adoperi finalmente l'Italia per la pace che salva le vite umane e rispetta la biosfera.

Vi e' una sola umanita'.

Ogni essere umano ha diritto a non essere ucciso.

Pace, disarmo, smilitarizzazione: costituiscono la prima necessita', il primo dovere.

 

2. ANNIVERSARI. IN MEMORIA DI MARIANELLA GARCIA NELL'ANNIVERSARIO DELLA MORTE

 

Ricorre il 13 marzo l'anniversario dell'uccisione di Marianella Garcia, assassinata in Salvador il 13 marzo 1983.

*

Marianella Garcia Villas, nata nel 1949, attivista per i diritti umani salvadoregna, collaboratrice di monsignor Romero, amica della nonviolenza, "avvocato dei poveri, compagna degli oppressi, voce degli scomparsi", fu assassinata il 13 marzo del 1983 dai soldati del regime. La sua vita e' narrata nel bel libro (ampiamente basato sulla registrazione di conversazioni con lei svoltesi nel 1981 e nel 1982) di Raniero La Valle e Linda Bimbi, Marianella e i suoi fratelli, Feltrinelli, Milano 1983, Icone, Roma 2007; cfr. anche il recente testo di Anselmo Palini, Marianella Garcia Villas, Ave, Roma 2014.

*

La ricordiamo riproponendo ancora una volta tre testi in sua memoria gia' apparsi negli scorsi anni sul nostro notiziario.

*

Benito D'Ippolito: Una canzone per Marianella Garcia

 

Ay Marianella, Marianella Garcia

potevi fare la vita dei signori

i tuoi buoni studi, il tuo seggio in parlamento

ma tu scegliesti di stare con noi poveri.

Ay Marianella che pioggia di sangue.

 

Era Marianella sorella di noi morti

perche' amava la vita e che la vita

fosse degna di essere vissuta.

Ay Marianella si spensero le stelle.

 

Era intrepida e vestita di umilta'

sapeva che i fascisti la cercavano

e ti raggiunse la furia dei fascisti.

Ay Marianella la furia dei fascisti.

 

Parlava la lingua dei contadini e degli angeli

sapeva le parole che guariscono

parole di luce e di pane.

Ay Marianella la terra nera e rossa.

 

Sapeva tutte le cose e anche le cose

che tutti sanno e e' difficile dire

e lei le diceva con voce di uccellino.

Ay Marianella che fredda e' la notte.

 

Ti ammazzarono come hanno ammazzato

i morti che cercavi e che il tuo sguardo

resuscitava nel cuore del popolo.

Ay Marianella che pianto infinito.

 

Cosi' dura e' la nostra dura vita

che anche nella gioia noi piangiamo

ma mentre ti piangiamo ricordiamo

con gioia che sei stata e resti viva.

Ay Marianella, Marianella Garcia.

*

Nello Scardani: Marianella Garcia, o della giustizia

 

Salvare anche i morti

restituir loro il volto,

allo scempio compiuto dai carnefici

opporre infinita la pieta'.

 

E cosi' salvare coloro che verranno

dalla ripetizione incessante dell'orrore,

cosi' salvare l'umanita' presente,

cosi' rendere bene per male.

*

Luciano Bonfrate: Marianella Garcia

 

Prendersi cura degli assassinati

restituirne il volto e la memoria

alla realta', l'umanita', la storia.

Nel coro ora e' dei giusti e dei beati.

 

3. INCONTRI. "TRADIZIONI CULTURALI, ISTITUZIONI STORICHE, CONDIZIONI ESISTENZIALI, DIRITTI UMANI". UN INCONTRO DI STUDIO A VITERBO

 

Si e' svolto la sera di giovedi' 13 marzo 2014 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di studio sul tema: "Tradizioni culturali, istituzioni storiche, condizioni esistenziali, diritti umani".

All'incontro ha preso parte Paolo Arena.

*

Paolo Arena, critico e saggista, studioso di cinema, arti visive, weltliteratur, sistemi di pensiero, processi culturali e comunicazioni di massa, e' uno dei principali collaboratori del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo e fa parte della redazione di "Viterbo oltre il muro. Spazio di informazione nonviolenta", un'esperienza nata dagli incontri di formazione nonviolenta che per anni si sono svolti con cadenza settimanale a Viterbo; nel 2010 insieme a Marco Graziotti ha condotto un'ampia inchiesta sul tema "La nonviolenza oggi in Italia" con centinaia di interviste a molte delle piu' rappresentative figure dell'impegno nonviolento nel nostro paese. Ha tenuto apprezzate conferenze sul cinema di Tarkovskij all'Universita' di Roma "La Sapienza" e presso biblioteche pubbliche. Negli scorsi anni ha animato cicli di incontri di studio su Dante e su Seneca. Negli ultimi mesi ha animato due cicli di incontri di studio di storia della sociologia e di teoria del diritto. Fa parte di un comitato che promuove il diritto allo studio con iniziative di solidarieta' concreta.

 

4. SEGNALAZIONI LIBRARIE

 

Riletture

- Albert Einstein, Come io vedo il mondo. La teoria della relativita', Newton Compton, Roma 1975-1976, 1988, pp. 220.

- Albert Einstein, Pensieri, idee, opinioni, Newton Compton, Roma 1996, pp. 240.

- Albert Einstein, Il lato umano, Einaudi, Torino 1980, pp. VIII + 114.

- Roberto Fieschi, Albert Einstein, Edizioni Cultura della Pace, S. Domenico di Fiesole (Fi) 1987, pp. 176 (ed in ritratto fotografico).

- Abraham Pais, "Sottile e' il Signore...". La scienza e la vita di Albert Einstein, Bollati Boringhieri, Torino 1986, 1991, Gruppo editoriale L'Espresso, Roma 2006, pp. 672.

 

5. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

 

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.

Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:

1. l'opposizione integrale alla guerra;

2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;

3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;

4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.

Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.

Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

 

6. PER SAPERNE DI PIU'

 

Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it

Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

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