[Nonviolenza] Telegrammi. 1568



 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 1568 del 6 marzo 2014

Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XV)

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com

 

Sommario di questo numero:

1. Flora Tristan. Un incontro a Viterbo

2. Un'audizione della dottoressa Antonella Litta alla XIII Commissione della Camera dei Deputati

3. Segnalazioni librarie

4. La "Carta" del Movimento Nonviolento

5. Per saperne di piu'

 

1. INCONTRI. FLORA TRISTAN. UN INCONTRO A VITERBO

 

Si e' svolto nel pomeriggio di mercoledi' 5 marzo 2014 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di studio sulla figura e l'opera della grande intellettuale e militante femminista e socialista Flora Tristan.

Nel corso dell'incontro sono stati letti alcuni testi di e su Flora Tristan.

L'incontro era parte di un ciclo di incontri di riflessione sul pensiero e sulle lotte delle donne in preparazione dell'8 marzo, giornata internazionale di lotta per la liberazione delle donne, e quindi dell'intera umanita'.

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Flora Tristan nacque a Parigi il 7 aprile 1803. Il padre, di facoltosa famiglia spagnola con ingenti proprieta' in Spagna e in Peru', mori' quando lei aveva quattro anni, e poiche' per un disguido burocratico l'atto di matrimonio dei genitori non era stato registrato, la madre resto' esclusa dall'eredita' e lei fu considerata figlia illegittima; affrontarono la poverta' e l'emarginazione. Flora Tristan nel 1821 sposo' un uomo violento da cui successivamente fuggi', e che continuo' a perseguitarla fino a tentare di ucciderla (la pallottola da cui fu colpita non la uccise, ma resto' conficcata nel corpo di Flora Tristan per tutta la vita). Dopo un viaggio in Peru', dove viveva la ricca famiglia del padre, tornata in Europa pubblico' articoli, opuscoli, reportages e romanzi; tra essi Les peregrinations d'une Paria; nel 1840 dopo un'inchiesta condotta a Londra sulle condizioni della classe operaia pubblico' le Promenades dans Londres, in cui denunciava la brutalita' dello sfruttamento capitalistico. Nel 1843 pubblica L'union ouvriere, il suo testo politico piu' noto; svolge poi un'intensa attivita' di conferenziera socialista in tutta la Francia, le annotazioni del suo diario del 1843-1844 saranno pubblicate nel volume postumo Tour de France. Mori' a Bordeaux il 14 novembre 1844. Ha scritto di lei Alfredo Salsano: "Nata nel 1803 da un colonnello spagnolo discendente da una ricca famiglia peruviana e da madre francese, Flora Tristan mori' nel 1844 dopo una vita tutta spesa nella realizzazione della propria personale liberazione, che da ultimo s'identifico' con quella della classe operaia. Figura indubbiamente eccezionale nel quadro del socialismo francese prequarantottesco, la Tristan con Promenades dans Londres (1840) fece conoscere in Francia le condizioni del proletariato inglese, esponendo anche le concezioni di Owen che conobbe personalmente, e dei cartisti, con i quali fu direttamente in contatto. Il suo posto nella storia del socialismo - e del movimento operaio - e' pero' legato soprattutto all'opuscolo Union ouvriere (1843), con cui introdusse per la prima volta l'idea di un'organizzazione destinata a realizzare l''unione universale degli operai e delle operaie'".

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Nel ricordo della grande militante del movimento di liberazione dell'umanita' le persone partecipanti all'incontro hanno espresso ancora una volta un persuaso impegno contro la guerra e le uccisioni, contro la violenza maschilista e patriarcale, contro la devastazione della biosfera, contro il razzismo e tutte le persecuzioni.

Oppresse e oppressi di tutti i paesi, unitevi.

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Allegato primo: Flora Tristan, del potere di tutti (da Giobatta Corinzi, Ancora dieci parole..., 2003)

 

Noi che abbiamo conosciuto la miseria

e la miseria che sta sotto la miseria

ci siamo alzate e alzati infine e abbiamo detto:

da adesso no.

 

Noi che abbiamo sofferto la fame e le percosse

e cio' che genera la fame e le percosse

ci siamo alzate e alzati infine e abbiamo detto:

da adesso no.

 

Noi che ci siamo riconosciute e riconosciuti

uguali nella maschera del dolore e uguali nel sogno della gioia

ci siamo alzate e alzati infine e abbiamo detto:

da adesso no.

 

E avendo detto no allo sfruttamento

avendo detto no alla guerra e alla paura

e al calpestare gli altrui corpi piagati

ci siamo alzate e alzati infine e abbiamo detto:

da adesso si' che facciamo cominciare

la nuova storia.

*

Allegato secondo: da una commemorazione del 2013 a Viterbo

... la straordinaria importanza dell'opera di Flora Tristan, che anticipa e prepara quella di Marx ed Engels, e che connette la lotta per la liberazione delle donne con la lotta per la liberazione di tutte le classi sfruttate ed oppresse, e formula un programmi di unione e di lotta del movimento operaio che sara' successivamente il nocciolo duro del programma dell'Associazione Internazionale dei Lavoratori fondata a Londra nel 1864.

Due secoli dopo Flora Tristan ancora illumina la nostra lotta: nella sua affermazione dei diritti delle persone escluse ed oppresse dal sistema di dominazione maschilista e patriarcale; nel suo impegno per i diritti dei migranti; nella sua azione per i diritti delle donne; nella sua opera di organizzazione del movimento operaio; nella sua denuncia dello sfruttamento delle persone e del degrado dell'ambiente di vita; nel suo indicare strumenti di azione nonviolenta, una strategia nonviolenta, un programma nonviolento per la lotta delle oppresse e degli oppressi contro la sorda violenza del disumano potere economico e politico, ideologico ed istituzionale; nel suo pensare ed agire la lotta in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani; nel suo rischiarare le coscienze e le intelligenze ed unire chi soffre oppressione in un impegno comune di lotta per la giustizia e di concreta solidarieta'.

Flora Tristan, femminista e socialista, pensatrice ed attivista della liberazione dell'umanita', voce e volto della nonviolenza in cammino, a due secoli dalla sua travagliata ed eroica esistenza, a due secoli dalla sua eroica e luminosa resistenza all'iniquita' e alla menzogna, e' ancora oggi ed ogni giorno di piu' maestra e guida per la lotta nonviolenta di tutte le oppresse e di tutti gli oppressi contro il disordine costituito, maestra e guida della lotta nonviolenta per la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani.

 

2. ISTITUZIONI. UN'AUDIZIONE DELLA DOTTORESSA ANTONELLA LITTA ALLA XIII COMMISSIONE DELLA CAMERA DEI DEPUTATI

[Dall'Associazione italiana medici per l'ambiente - Isde (International Society of Doctors for the Environment - Italia) - per contatti: isde at ats.it, isde.viterbo at gmail.it - riceviamo e diffondiamo il seguente comunicato dal titolo: "Una agricoltura responsabile e di qualita' per la salubrita' delle acque e per un ambiente sano a tutela della salute. L'intervento dell'Associazione italiana medici per l'ambiente - Isde nel corso dell'audizione presso la XIII Commissione (Agricoltura) della Camera  dei Deputati".

Antonella Litta svolge l'attivita' di medico di medicina generale a Nepi (Vt). E' specialista in Reumatologia ed ha condotto una intensa attivita' di ricerca scientifica presso l'Universita' di Roma "la Sapienza" e contribuito alla realizzazione di uno tra i primi e piu' importanti studi scientifici italiani sull'interazione tra campi elettromagnetici e sistemi viventi, pubblicato sulla prestigiosa rivista "Clinical and Esperimental Rheumatology", n. 11, pp. 41-47, 1993. E' referente locale dell'Associazione italiana medici per l'ambiente (International Society of Doctors for the Environment - Italia) e per questa associazione e' responsabile e coordinatrice nazionale del gruppo di studio su "Trasporto aereo come fattore d'inquinamento ambientale e danno alla salute". E' referente per l'Ordine dei medici di Viterbo per l'iniziativa congiunta Fnomceo-Isde "Tutela del diritto individuale e collettivo alla salute e ad un ambiente salubre". Gia' responsabile dell'associazione Aires-onlus (Associazione internazionale ricerca e salute) e' stata organizzatrice di numerosi convegni medico-scientifici. Presta attivita' di medico volontario nei paesi africani. E' stata consigliera comunale. E' partecipe e sostenitrice di programmi di solidarieta' locali ed internazionali. E' impegnata nell'Associazione nazionale partigiani d'Italia (Anpi) a livello locale e provinciale. Fa parte di un comitato che promuove il diritto allo studio con iniziative di solidarieta' concreta. Presidente del Comitato "Nepi per la pace", e' impegnata in progetti di educazione alla pace, alla legalita', alla nonviolenza e al rispetto dell'ambiente. E' la portavoce del Comitato che si e' opposto vittoriosamente all'insensato ed illegale mega-aeroporto di Viterbo salvando la preziosa area naturalistica, archeologica e termale del Bullicame di dantesca memoria e che s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti. Come rappresentante dell'Associazione italiana medici per l'ambiente (Isde-Italia) ha promosso una rilevante iniziativa per il risanamento delle acque del lago di Vico e in difesa della salute della popolazione dei comuni circumlacuali. E' oggi in Italia figura di riferimento nella denuncia della presenza dell'arsenico nelle acque destinate al consumo umano, e nella proposta di iniziative specifiche e adeguate da parte delle istituzioni per la dearsenificazione delle acque e la difesa della salute della popolazione. Per il suo impegno in difesa di ambiente, salute e diritti alla dottoressa Antonella Litta e' stato attribuito il 6 marzo 2013 a Roma il prestigioso "Premio Donne, Pace e Ambiente Wangari Maathai" con la motivazione: "per l'impegno a tutela della salute dei cittadini e della salubrita' del territorio". Il 18 ottobre 2013 ad Arezzo in occasione delle settime "Giornate italiane mediche per l'ambiente" le e' stato conferito il prestigioso riconoscimento da parte della "International Society of Doctors for the Environment" con la motivazione: "per la convinta testimonianza, il costante impegno, l'attenzione alla formazione e all'informazione sulle principali problematiche nell'ambito dell'ambiente e della salute". Il 25 novembre 2013 a Salerno le e' stato attribuito il prestigioso Premio "Trotula de Ruggiero"]

 

Si e' svolta a Roma mercoledi' 5 marzo 2014, nell'ambito di una indagine conoscitiva volta alla valorizzazione delle produzioni agroalimentari nazionali, con particolar riferimento all'Esposizione universale in programma a Milano il prossimo anno (Expo 2015), una audizione presso la XIII Commissione (Agricoltura) della Camera dei Deputati.

Hanno preso parte all'audizione rappresentanti della Fondazione del Banco alimentare, del Coordinamento europeo Via Campesina, dell'Associazione italiana per l'agricoltura biologica (Aiab), del Forum italiano dei movimenti per la terra e il paesaggio, dell'Associazione per lo studio del picco del petrolio (Aspo - Italia) e dell'Associazione italiana medici per l'ambiente - Isde (International society of doctors for the environment).

La dottoressa Antonella Litta, referente dell'Isde, nella sua premessa ha evidenziato come acqua, aria, energia, terra, agricoltura e cibo siano connessi da un rapporto indissolubile, dinamico e naturale e che e' proprio nel rispetto di questo legame che si misurano nel concreto anche le scelte in favore di un ambiente sano, della salute e il vivere secondo dignita', democrazia e pace dell'intera umanita'.

La dottoressa Litta ha sottolineato con forza anche l'estrema necessita' ed urgenza di una agricoltura che possa produrre in modo sano sia per la salute che per l'ambiente, riducendo fino al completo abbandono l'uso dei pesticidi, sostanze tossiche e cancerogene, dei fertilizzanti chimici, responsabili dei processi di eutrofizzazione dei bacini lacustri e dei fiumi, che alterano le caratteristiche delle loro acque, spesso utilizzate anche per approvvigionamento ad uso umano, e il netto rifiuto delle produzioni agricole da Ogm (Organismi geneticamente modificati) per le imprevedibili e dannose conseguenze sugli ecosistemi e la salute umana.

Illustrando le drammatiche cifre italiane relative al numero  annuale di morti e malati per patologie che possono essere poste in chiara relazione anche all'assunzione di prodotti agricoli ed acqua contaminati, proprio in vista del prossimo evento internazionale di Milano dedicato alla valorizzazione delle produzione agroalimentare mondiale, la dottoressa Litta ha chiesto un piu' forte impegno ed assunzione di responsabilita' anche da parte del parlamento italiano per leggi che favorendo l'agricoltura biologica, l'uso di fertilizzanti naturali, le produzioni locali, i piccoli allevamenti, possano garantire una maggiore tutela della salute a tutte le persone e prima di tutto ai bambini.

A conclusione del suo intervento la dottoressa Litta ha annunciato che il prossimo congresso nazionale dell'Associazione italiana medici per l'ambiente - Isde sara' proprio dedicato al tema "Agricoltura, ambiente e salute".

 

3. SEGNALAZIONI LIBRARIE

 

Riletture

- Giambattista Vico, Opere filosofiche, Sansoni, Firenze 1971, pp. LX + 872.

- Giambattista Vico, Opere giuridiche, Sansoni, Firenze 1974, pp. XLIV + 940.

 

4. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

 

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.

Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:

1. l'opposizione integrale alla guerra;

2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;

3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;

4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.

Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.

Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

 

5. PER SAPERNE DI PIU'

 

Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it

Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

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