[Nonviolenza] Telegrammi. 1507
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- Date: Fri, 3 Jan 2014 22:08:47 +0100 (CET)
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TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 1507 del 4 gennaio 2014
Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com
Sommario di questo numero:
1. "La vecchiaia, la morte, la solidarieta' umana". Un incontro di riflessione a Viterbo
2. Segnalazioni librarie
3. La "Carta" del Movimento Nonviolento
4. Per saperne di piu'
1. INCONTRI. "LA VECCHIAIA, LA MORTE, LA SOLIDARIETA' UMANA". UN INCONTRO DI RIFLESSIONE A VITERBO
Si e' svolto nel pomeriggio di venerdi' 3 gennaio 2014 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di riflessione sul tema: "La vecchiaia, la morte, la solidarieta' umana".
Nel corso dell'incontro le persone partecipanti hanno riflettuto su impegnative situazioni concrete, approfondendo in particolare anche le tematiche relative all'adeguato svolgimento del ruolo di "caregiver".
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Al termine dell'incontro le persone partecipanti hanno espresso adesione ad alcuni recenti appelli rispettivamente ai parlamentari della Repubblica - deputati e senatori -, al Presidente del Consiglio dei Ministri, ed alla Presidente della Camera dei Deputati affinche' siano deliberati necessari ed urgenti interventi contro il razzismo, per salvare le vite e rispettare la dignita' ed i diritti di innumerevoli esseri umani che attualmente subiscono persecuzioni e violenze estreme e fin letali a causa di scellerate decisioni politiche ed infami misure amministrative europee ed italiane in flagrante violazione della Costituzione della Repubblica Italiana, della Dichiarazione universale dei diritti umani e della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea.
E' il primo dovere di ogni essere umano - e il fine essenziale di ogni consorzio civile e di ogni ordinamento giuridico democratico - riconoscere e proteggere la dignita' e i diritti di ogni persona, recare aiuto a chi soffre ed a chi si trova nel bisogno e in pericolo, salvare le vite. Vi e' una sola umanita'.
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Allegati in calce riportiamo i testi dei tre appelli.
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Allegato primo: Un appello al parlamento italiano del 14 ottobre 2013
Rivolgiamo un appello al parlamento italiano: faccia cessare le stragi nel Mediterraneo legiferando il diritto per tutti gli esseri umani ad entrare in Italia - ed attraverso l'Italia in Europa - in modo legale e sicuro.
Ogni essere umano ha diritto alla vita. Ogni essere umano ha diritto alla libera circolazione sull'unico pianeta casa comune dell'umanita' intera. Vi e' una sola umanita' e tutti gli esseri umani ne fanno parte.
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Allegato secondo: Una lettera aperta al Presidente del Consiglio dei Ministri del 25 dicembre 2013
Egregio signore,
i campi di concentramento costituiscono o no un crimine contro l'umanita'? Eppure in Italia vi sono campi di concentramento.
Le deportazioni di perseguitati, riconsegnati nelle mani dei persecutori cui erano sfuggiti, costituiscono o no un crimine contro l'umanita'? Eppure l'Italia attua queste deportazioni.
La riduzione in schiavitu' costituisce o no un crimine contro l'umanita'? Eppure in Italia si consente la riduzione in schiavitu' dei lavoratori immigrati, ed anzi lo stato la favoreggia con le sue scellerate misure razziste.
L'imprigionamento di persone che non hanno commesso nulla di male, costituisce o no un crimine contro l'umanita'? Eppure in Italia vengono imprigionate persone che non hanno commesso nulla di male, solo perche' sono venute nel nostro paese cercando salvezza e futuro in fuga da guerre e dittature, da miseria e fame.
Negare accoglienza ed assistenza a chi ne ha estremo bisogno per salvare la propria vita, costituisce o no un crimine contro l'umanita'? Eppure in Italia anche questo accade.
La Costituzione della Repubblica Italiana, cui lei ha giurato fedelta', all'articolo 2 dichiara che "La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo". Perche' lei consente che quei diritti siano invece violati?
La Costituzione della Repubblica Italiana, cui lei ha giurato fedelta', all'articolo 10 dichiara che "Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l'effettivo esercizio delle liberta' democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d'asilo nel territorio della Repubblica". Perche' lei consente che quel diritto sia invece violato?
Governi scellerati negli scorsi anni e decenni hanno imposto nel nostro paese misure razziste criminali e criminogene, in flagrante conflitto con la Costituzione della Repubblica Italiana, democratica ed antifascista. Perche' lei non si adopera per la loro immediata abolizione?
Egregio signore,
il governo che lei presiede puo' e deve finalmente abrogare le criminali antileggi razziste; puo' e deve tornare al rispetto della legalita' costituzionale e dei diritti umani; puo' e deve attuare i principi stabiliti nella Dichiarazione universale dei diritti umani; puo' e deve restituire riconoscimento e rispetto ad innumerevoli esseri umani. Perche' non lo fa? Si adoperi finalmente, immediatamente, per questo.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Vi e' una sola umanita'.
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Allegato terzo: Una lettera aperta alla Presidente della Camera dei Deputati del 2 gennaio 2014
Gentilissima Presidente della Camera dei Deputati,
avendo apprezzato la sua pregressa attivita' presso l'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati, vorremmo sollecitare il suo impegno.
Vorremmo sollecitare il suo impegno affinche' siano aboliti in Italia i campi di concentramento per i migranti.
Vorremmo sollecitare il suo impegno affinche' siano abolite le deportazioni dei migranti.
Vorremmo sollecitare il suo impegno affinche' sia abolito l'insensato, criminale e criminogeno "reato di clandestinita'".
Vorremmo sollecitare il suo impegno affinche' siano abolite tutte le scellerate misure razziste che favoreggiano la riduzione in schiavitu'.
Vorremmo sollecitare il suo impegno affinche' siano abolite tutte le scellerate misure razziste che favoreggiano i poteri criminali.
Vorremmo sollecitare il suo impegno affinche' siano abolite tutte le scellerate misure razziste che negano i diritti sanciti dagli articoli 2 e 10 della Costituzione della Repubblica Italiana.
Vorremmo sollecitare il suo impegno, e l'impegno dell'intero Parlamento, affinche' l'Italia torni al rispetto della vita, della dignita' e dei diritti di tutti gli esseri umani.
Confidiamo nella sua attenzione.
2. SEGNALAZIONI LIBRARIE
Riletture
- Carlo Muscetta, Francesco De Sanctis, Laterza, Roma-Bari 1975, 1981, pp. VI + 120.
- Paolo Jachia, Introduzione a De Sanctis, Laterza, Roma-Bari 1996, pp. VIII + 182.
3. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO
Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.
Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:
1. l'opposizione integrale alla guerra;
2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;
3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;
4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.
Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.
Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.
4. PER SAPERNE DI PIU'
Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it
Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
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