[Nonviolenza] Telegrammi. 1493



 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 1493 del 21 dicembre 2013

Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com

 

Sommario di questo numero:

1. Per Heinrich Boell

2. "Volare fa male alla salute". Un incontro di riflessione a Viterbo

3. La "Carta" del Movimento Nonviolento

4. Per saperne di piu'

 

1. MAESTRI. PER HEINRICH BOELL

 

Ricorre il 21 dicembre l'anniversario della nascita di Heinrich Boell.

*

Heinrich Boell e' nato a Colonia il 21 dicembre 1917, testimone degli orrori del secolo, uomo di tenace, intransigente impegno morale e civile, una delle figure piu' belle dell'impegno per la pace e la dignita' umana. Premio Nobel per la letteratura nel 1972. E' scomparso il 16 luglio 1985. La sua bonta' dovrebbe passare in proverbio.

Opere di Heinrich Boell: tra le opere di narrativa (che sono sempre anche di testimonianza) piu' volte ristampate: Il treno era in orario (Mondadori), Viandante, se giungi a Spa... (Mondadori), Dov'eri, Adamo? (Bompiani), E non disse nemmeno una parola (Mondadori), Racconti umoristici e satirici (Bompiani), Il nano e la bambola (Einaudi), Opinioni di un clown (Mondadori), Foto di gruppo con signora (Einaudi), L'onore perduto di Katharina Blum (Einaudi), Vai troppo spesso a Heidelberg (Einaudi), Assedio preventivo (Einaudi), Il legato (Einaudi), La ferita (Einaudi), Donne con paesaggio fluviale (Einaudi). Tra le raccolte di saggi e interventi: Rosa e dinamite, Einaudi, Torino 1979; Lezioni francofortesi, Linea d'ombra, Milano 1990; Terreno minato, Bompiani, Milano 1990; Fraternita' difficile, Edizioni e/o, Roma 1999.

Tra le opere su Heinrich Boell: Italo Alighiero Chiusano, Heinrich Boell, La Nuova Italia, Firenze 1974; Lucia Borghese, Invito alla lettura di Boell, Mursia, Milano 1990. Si vedano anche i testi di Cristina Ricci ne "La nonviolenza e' in cammino", nn. 1484-1486, e "La domenica della nonviolenza", n. 100.

*

Heinrich Boell e' uno dei piu' grandi maestri della nonviolenza in cammino.

E' stato detto di lui: "Leggendo Boell si scopre che e' sempre possibile scegliere il bene. Leggendo Boell si scopre che non vi e' solo un'umanita' schiacciata dalla violenza, dalla sofferenza, dalla sventura, ma vi e' anche un'umanita' generosa e coraggiosa che alla violenza si oppone, che ai sofferenti presta soccorso, che alle sventure cerca di porre rimedio, che promuove la lotta delle vittime affinche' finisca ogni oppressione; e questa umanita' sofferente e questa umanita' generosa sono una stessa umanita', incarnata in ogni singola persona. Leggendo Boell si scopre che proprio qui ed oggi e' il luogo e il momento di combattere con la scelta della nonviolenza contro il maschilismo, il militarismo, il razzismo, il fascismo; il luogo e il momento di combattere con la forza della verita' per i diritti umani di tutti gli esseri umani. Leggendo Boell si scopre che la nonviolenza e' sempre in cammino. Leggendo Boell si scopre che la nonviolenza e' piu' forte del male, poiche' essa e' la stessa umanita' che si riconosce nella sua dignita', solidarieta', liberta' liberatrice".

Ricordare Boell e' proseguirne la lotta per la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani, per la difesa della biosfera, contro tutte le oppressioni e le devastazioni, contro tutte le guerre e le uccisioni, contro tutte le menzogne e le violenze.

Ricordare Boell e' proseguirne il cammino. La nonviolenza e' il cammino.

 

2. INCONTRI. "VOLARE FA MALE ALLA SALUTE". UN INCONTRO DI RIFLESSIONE A VITERBO

 

Si e' svolto nel pomeriggio di venerdi' 20 dicembre 2013 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di studio sul tema: "Volare fa male alla salute. Le ragioni dell'impegno per la riduzione del trasporto aereo".

Nel corso dell'incontro il responsabile della struttura nonviolenta viterbese ha ricostruito alcuni fondamentali ragionamenti svolti nel corso della campagna che poi riusci' ad impedire la realizzazione di un nocivo e distruttivo, illegale ed insensato mega-aeroporto a Viterbo, e cosi' riusci' a salvare la preziosa area naturalistica, archeologica e termale del Bulicame di dantesca memoria, bene comune dell'umanita' passata, presente e ventura; campagna che non era limitata alla difesa di una specifica area di immenso valore, ma altresi' per la riduzione globale dell'insostenibile trasporto aereo.

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Allegato: Volare fa male alla salute (2007)

1. Volare fa male alla salute

E innanzitutto alla salute di chi non vola.

Fa male alla salute dell'intera umanita' che subisce gli effetti del surriscaldamento del clima - la principale emergenza globale odierna - cui il trasporto aereo contribuisce in misura rilevantissima.

Fa male alla salute delle popolazioni che vivono nei pressi degli aeroporti che subiscono il pesantissimo inquinamento atmosferico e il non meno pesante inquinamento acustico.

Fa male alla salute dei cittadini dei Paesi come l'Italia (e come molti altri) che vedono lo Stato regalare immensi capitali alle compagnie aeree (sia elargendo giganteschi contributi diretti, sia concedendo scandalose ed incredibili esenzioni ed agevolazioni fiscali); lo stesso Stato che taglia spietatamente i servizi pubblici e il diritto alla salute e all'assistenza.

E fa male alla salute di chi vola, visto che e' una modalita' di trasporto non coerente con la stessa costituzione psicofisica ed esistenzial-culturale dell'essere umano.

Infine fa male anche alla salute degli altri animali: che anch'essi sono esseri viventi e provano sofferenza. Ma come volete che si preoccupino degli altri animali quei potenti rapinatori che non si preoccupano neppure delle sofferenze che - per arricchirsi e sperperare, per  appropriarsi privatamente ed egoisticamente consumare cio' che e' di tutti, a tutti rubandolo - infliggono tanti e tali danni agli altri esseri umani?

2. Volare fa male all'ambiente

Il trasporto aereo danneggia enormemente l'ecosistema planetario nella sua globalita'.

Danneggia enormemente gli ecosistemi locali.

Impedisce la realizzazione di modelli di mobilita' coerenti con modelli di sviluppo autocentrati, con tecnologie appropriate, ecologicamente sostenibili, economicamente adeguati ai bisogni e alle culture delle popolazioni, e democraticamente controllabili.

3. Volare e' antieconomico

Perche' e' estremamente energivoro, mentre l'umanita' ha bisogno di un'economia della sobrieta' e della condivisione che consideri il dato di fatto dei limiti della biosfera e della scarsita' delle risorse.

Perche' e' il modo di trasporto piu' costoso: non ve ne e' una adeguata percezione pubblica perche' i costi vengono esternalizzati: gli Stati sovvenzionano le compagnie aeree con fiumi di denaro ed agevolazioni; i costi ambientali e sociali vengono pagati dalle popolazioni; i lavoratori sono spesso precari e quindi costantemente sotto minaccia. La maggior parte della popolazione e' tenuta del tutto all'oscuro del fatto che ingenti risorse pubbliche che vengono sottratte ai diritti e al benessere delle persone, vengono sperperate a profitto delle compagnie aeree e dei prominenti che ruotano intorno al grande affare.

Perche' danneggia le economie locali, imponendo nocivita', costi, relazioni sociali insostenibili.

4. Volare e' pericoloso

Il trasporto aereo e' pericoloso per il pianeta.

Il trasporto aereo e' pericoloso per l'ambiente naturale e per i beni storici e culturali.

Il trasporto aereo e' pericoloso per le persone: danni certi alla salute, estrema pericolosita' degli incidenti, degrado della qualita' della vita.

Il trasporto aereo e' pericoloso per le liberta' civili: specialmente dopo la tragedia dell'11 settembre 2001 esso implica un enorme incremento dei controlli e quindi una crescente militarizzazione degli impianti, sui territori, nei confronti delle comunita' locali e della vita quotidiana delle persone.

5. Volare e' alienante

Volare fa male alla percezione di se' e del mondo.

Aeroporti ed aerei sono cio' che l'antropologia contemporanea chiama "nonluoghi": in cui  decisive esperienze umane, sia percettive che conoscitive nel senso piu' ampio e profondo, vengono inibite e represse; in cui vige e viene imposto un modello di presenza al mondo, di essere nel mondo (l'in-der-welt-sein di heideggeriana memoria) tendenzialmente dereistico, pesantemente deresponsabilizzante, fortemente eterodiretto.

Quell'esperienza decisiva della cultura umana che e' il viaggio, come iniziazione e scoperta, come ricerca di se' e dialogo con l'altro da se', qui si annienta nel vuoto di ambienti tutti uguali in una logica che si modella su schemi di condotta coatti e tendenzialmente totalitari.

6. Finanziare il trasporto aereo significa togliere risorse dove sono necessarie

Il trasporto aereo toglie risorse alla mobilita' sostenibile.

Il trasporto aereo toglie risorse al turismo responsabile.

Il trasporto aereo toglie risorse ai servizi pubblici a beneficio delle persone bisognose.

Il trasporto aereo toglie risorse a politiche di giustizia e di solidarieta'.

Il trasporto aereo toglie risorse alle possibilita' di un'occupazione sicura e dignitosa.

7. Della virtu' del limite

Il volo lasciamolo agli uccelli.

Il cielo lasciamolo alle stelle.

Cessiamo di volere tutto e tutto distruggere.

E' l'unica Terra che abbiamo.

Vi e' una sola umanita'.

 

3. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

 

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.

Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:

1. l'opposizione integrale alla guerra;

2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;

3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;

4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.

Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.

Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

 

4. PER SAPERNE DI PIU'

 

Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it

Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

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