[Nonviolenza] Nonviolenza. Femminile plurale. 502



 

==============================

NONVIOLENZA. FEMMINILE PLURALE

==============================

Supplemento del notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino" (anno XIV)

Numero 502 del 10 novembre 2013

 

In questo numero:

1. Il 25 novembre la Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne

2. Un appello al parlamento italiano: faccia cessare le stragi nel Mediterraneo

3. Alcuni testi del mese di ottobre 2013 (parte terza)

4. Quello che occorre immediatamente fare per far cessare immediatamente le stragi nel Mediterraneo

5. Su questo pianeta nessun essere umano e' clandestino

6. Dopo il due ottobre

7. In memoria di Gabriele Moreno Locatelli

8. Finisca la cecita', si salvino le vite

9. Piante le lacrime

10. "Francesco d'Assisi operatore di pace"

11. Far cessare la strage si puo' e si deve: basta un semplice provvedimento legislativo

12. Necessaria un'insistenza

13. Celebrato a Viterbo il terzo centenario della nascita di Denis Diderot

14. Il 18 ottobre ad Arezzo un prestigioso riconoscimento alla dottoressa Antonella Litta

15. Per far cessare immediatamente le stragi nel Mediterraneo

16. Ripetiamolo una volta ancora

17. Non stancarsi mai di ripeterlo

18. Quello che veramente occorre

19. Basta con le menzogne, basta con le stragi

20. Per Anna Politkovskaja

21. In memoria di Ronald D. Laing

22. 1. Opporsi al femminicidio

23. Associazione "Respirare": Alla dottoressa Antonella Litta un prestigioso riconoscimento

24. Dalle memorie di un internazionalista

 

1. INIZIATIVE. IL 25 NOVEMBRE LA GIORNATA INTERNAZIONALE PER L'ELIMINAZIONE DELLA VIOLENZA CONTRO LE DONNE

 

Ovunque si promuovano iniziative.

Sosteniamo la proposta dello sciopero contro il femminicidio. Per contatti: sito: http://scioperodonne.wordpress.com/, e-mail: organizza.scioperodonne at gmail.com

 

2. INIZIATIVE. UN APPELLO AL PARLAMENTO ITALIANO: FACCIA CESSARE LE STRAGI NEL MEDITERRANEO

[Riproponiamo ancora una volta il seguente appello]

 

Rivolgiamo un appello al parlamento italiano: faccia cessare le stragi nel Mediterraneo legiferando il diritto per tutti gli esseri umani ad entrare in Italia - ed attraverso l'Italia in Europa - in modo legale e sicuro.

Ogni essere umano ha diritto alla vita. Ogni essere umano ha diritto alla libera circolazione sull'unico pianeta casa comune dell'umanita' intera. Vi e' una sola umanita' e tutti gli esseri umani ne fanno parte.

 

3. MATERIALI. ALCUNI TESTI DEL MESE DI OTTOBRE 2013 (PARTE TERZA)

 

Riproponiamo qui alcuni testi apparsi sul nostro foglio nel mese di ottobre 2013.

 

4. QUELLO CHE OCCORRE IMMEDIATAMENTE FARE PER FAR CESSARE IMMEDIATAMENTE LE STRAGI NEL MEDITERRANEO

 

Occorre immediatamente riconoscere a tutti gli esseri umani il diritto di muoversi sull'intero pianeta casa comune dell'umanita' intera.

Per la dirimente ragione che gia' Immanuel Kant esplicitava nel 1795 nel terzo articolo definitivo del suo Progetto filosofico per la pace perpetua.

Per la dirimente ragione affermata nell'articolo 10, comma terzo, della Costituzione della Repubblica Italiana.

*

Riconoscendo a tutti gli esseri umani il diritto di muoversi sul pianeta casa comune, tutti potranno farlo in condizioni di legalita' e di sicurezza, e quindi non vi saranno piu' "clandestini" negli artigli degli "scafisti": e' infatti la scellerata legislazione razzista dell'Unione Europea e degli Stati membri che favoreggia le mafie dei trafficanti e degli schiavisti e provoca le stragi nel Mediterraneo; muti radicalmente la legislazione europea, cessi il regime dell'apartheid planetario, e le stragi finirebbero di colpo.

*

Si riconosca a tutti gli esseri umani il diritto di spostarsi liberamente: cesserebbero ipso facto le stragi nel Mediterraneo, e le mafie dei trafficanti e degli schiavisti verrebbero d'un sol colpo annientate.

Vi e' una sola umanita'. Siano finalmente rispettati la vita, la dignita' e i diritti di ogni essere umano.

 

5. SU QUESTO PIANETA NESSUN ESSERE UMANO E' CLANDESTINO

 

La strage di Lampedusa, l'ennesimo massacro di migranti che cercano di attraversare il Mediterraneo su mezzi di fortuna, ha un mandante preciso: e' l'Unione Europea (e gli Stati che ne fanno parte) le cui norme razziste impediscono ai migranti in fuga dalla guerra, dalle dittature e dalla fame di porsi in salvo in Europa con mezzi di trasporto legali e sicuri.

E' l'Unione Europea, e gli Stati che ne fanno parte, che impongono un regime di apartheid planetario privando innumerevoli esseri umani di uno dei diritti umani fondamentali: il diritto a salvare la propria vita spostandosi sul pianeta che e' casa comune dell'umanita' intera.

Occorre abolire immediatamente le misure razziste che impediscono a tanti esseri umani di salvare le loro vite.

Occorre abolire immediatamente le misure razziste che proibiscono a tanti esseri umani di muoversi sul pianeta.

Occorre abolire immediatamente le misure razziste responsabili delle stragi nel Mediterraneo.

*

Su questo pianeta nessun essere umano e' clandestino.

Vi e' una sola umanita' e tutti gli esseri umani ne fanno parte con gli stessi diritti.

*

Si legiferi subito il diritto di tutti gli esseri umani a muoversi ovunque sul pianeta casa comune di tutti.

Si faccia cessare immediatamente la strage nel Mediterraneo.

 

6. DOPO IL DUE OTTOBRE

 

Con poche lodevolissime eccezioni, ci sembra che quasi nessun mezzo d'informazione (agenzie, quotidiani, radio e tv, siti internet) abbia ospitato una adeguata riflessione sullo svolgimento della Giornata internazionale della nonviolenza che si e' tenuta il 2 ottobre 2013.

Essa sembra essere passata come acqua sulla pietra, senza lasciar traccia.

Gli stessi soggetti che pure qualche iniziativa hanno promosso (movimenti, associazioni, istituzioni, istituti scolastici) nella generalita' dei casi non hanno neppure emesso un comunicato conclusivo o diffuso una nota di valutazione.

Questa distrazione di massa, questo consumismo istantaneo di un anniversario cosi' decisivo, questa indifferenza che subito sopravviene e cancella ogni memoria ed ogni giudizio, ebbene, sembra tragica solo a noi?

*

Non e' ammissibile che una Giornata internazionale solennemente proclamata dall'Onu sul tema assolutamente decisivo del nostro tempo - la nonviolenza, che sola puo' salvare l'umanita' dalla catastrofe - sia soffocata nel silenzio, nel silenzio effettualmente complice della violenza che tutto divora.

Non e' ammissibile che anche molte delle persone e delle esperienze che pur si dichiarano amiche della nonviolenza tacciano.

Occorre una riflessione, ed occorre un impegno.

*

Lo sviluppo naturale delle cose che ci siamo detti nella Giornata internazionale della nonviolenza e' la prosecuzione dell'impegno contro la guerra e contro le armi, contro il razzismo, contro il femminicidio, per i diritti umani di tutti gli esseri umani, per la difesa della biosfera.

E fa parte di questo impegno anche la riflessione sulla nonviolenza nelle sue molteplici dimensioni teoriche e pratiche, come metodo e come sistema, come risorsa conoscitiva, deliberativa, operativa, come proposta intellettuale, morale, politica, come pensiero e come azione, come movimento storico e come prospettiva ideale.

*

Sollecitiamo che sulla Giornata internazionale della nonviolenza da parte di chi ha realizzato iniziative siano diffusi resoconti e materiali, riflessioni e valutazioni.

E sollecitiamo che si cominci a lavorare alla preparazione dell'iniziativa nonviolenta del 4 novembre, "Ogni vittima ha il volto di Abele".

 

7. IN MEMORIA DI GABRIELE MORENO LOCATELLI

 

Si e' svolto nel pomeriggio di giovedi' 3 ottobre 2013 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro in memoria di Gabriele Moreno Locatelli nel ventesimo annversario della scomparsa.

*

Gabriele Moreno Locatelli (1959-1993), pacifista nonviolento, fu assassinato da un cecchino il 3 ottobre 1993 a Sarajevo, mentre partecipava ad un'iniziativa nonviolenta internazionale di pace.

 

8. FINISCA LA CECITA', SI SALVINO LE VITE

 

Come si fa a non vedere che prime responsabili del massacro dei migranti nel Mediterraneo sono le disumane politiche e le disumane normative razziste dell'Europa e dell'Italia?

Come si fa a non vedere che la vigente normativa europea ed italiana istituisce un vero e proprio regime di omicida apartheid planetario in danno della generalita' dell'umanita'?

Come si fa a non vedere che sono le nostre mani ad essere di quel sangue innocente macchiate?

Questa cecita', questa violenza assassina, questo razzismo istituzionale, non ci verranno perdonati dalle generazioni che verranno. Chiederanno di noi, come noi chiediamo dei complici del nazismo: come facevano a non vedere? come potevano essere complici, anche solo con la loro passivita', di tanta vergogna e di tanto orrore?

*

C'e' un modo semplice e definitivo per far cessare le stragi nel Mediterraneo: consentire finalmente a tutti gli esseri umani la libera circolazione sull'unico pianeta casa comune dell'umanita' intera.

Consentire ai migranti di muoversi in modo legale e sicuro.

Dare attuazione al primo diritto umano che tutti gli altri fonda: il diritto a vivere.

Prendere sul serio la Costituzione della Repubblica Italiana che all'articolo 10, comma terzo, afferma che "Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l'effettivo esercizio delle liberta' democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d'asilo nel territorio della Repubblica".

Consentendo finalmente a tutti gli esseri umani la libera circolazione sull'unico pianeta casa comune dell'umanita' intera, consentendo a tutti i migranti di muoversi in modo legale e sicuro, non solo si salverebbero innumerevoli vite, non solo si ripristinerebbe la vigenza del diritto, ma si annienterebbero anche in un sol colpo le mafie dei trafficanti e degli schiavisti.

*

Abolire gli accordi assassini di Schengen.

Abolire le misure persecutrici e razziste gia' presenti nella legge Turco-Napolitano, poi aggravate nella infame antilegge Bossi-Fini, poi vieppiu' aggravate nel cosiddetto "pacchetto sicurezza" hitleriano.

Abolire il nazismo in Italia e in Europa.

Riconoscere la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani.

Riconoscere a tutti gli esseri umani il diritto di libera circolazione sull'unico pianeta casa comune dell'umanita' intera.

Salvare le vite.

Vi e' una sola umanita'.

 

9. PIANTE LE LACRIME

 

Piante le lacrime, si faccia quello che occorre fare: si aboliscano le infami misure razziste e assassine europee ed italiane; si riconosca ad ogni essere umano il diritto di circolare liberamente sull'intero pianeta casa comune dell'umanita' intera.

Basta un provvedimento legislativo di poche righe, che il parlamento italiano puo' approvare in dieci minuti, e le stragi nel Mediterraneo cesserebbero, e finirebbe il traffico mafioso degli esseri umani, e finalmente ogni persona potrebbe spostarsi in piena legalita' e sicurezza.

 

10. "FRANCESCO D'ASSISI OPERATORE DI PACE"

 

Si e' svolto venerdi' 4 ottobre 2013 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di riflessione su "Francesco d'Assisi operatore di pace".

L'incontro si e' aperto con  un minuto di silenzio per le vittime della strage di Lampedusa.

Nel corso dell'incontro sono stati letti e commentati testi di e su Francesco d'Assisi.

In conclusione e' stato letto l'appello "Ogni vittima ha il volto di Abele" per l'iniziativa nonviolenta che si svolgera' il 4 novembre.

 

11. FAR CESSARE LA STRAGE SI PUO' E SI DEVE: BASTA UN SEMPLICE PROVVEDIMENTO LEGISLATIVO

 

Ed il provvedimento legislativo e' il seguente: deliberare che a tutti gli esseri umani e' riconosciuto il diritto di circolare liberamente sull'unico pianeta casa comune dell'umanita' intera.

Ipso facto sarebbe possibile venire in Italia in modo legale e sicuro.

Ipso facto cesserebbe l'arricchimento delle mafie dei trafficanti e degli schiavisti.

Ipso facto cadrebbe la mostruosita' giuridica della cosiddetta "immigrazione clandestina", cesserebbe l'infame persecuzione razzista dei migranti, e si riconoscerebbe che su questo pianeta nessun essere umano e' "clandestino" ma tutti fanno parte dell'unica umanita'.

Ipso facto ad ogni essere umano verrebbe riconosciuto e quindi restituito il primo e il principale dei diritti umani: il diritto a salvare la propria vita, il diritto a non essere ucciso.

Ipso facto ogni persona ragionevole ed ogni ordinamento giuridico democratico riconoscerebbe che poiche' vi e' una sola umanita' occorre affermare, difendere e promuovere i diritti umani di tutti gli esseri umani in tutte le parti del mondo.

*

Far cessare la strage si puo' e si deve: basta un semplice provvedimento legislativo. Ed il provvedimento legislativo e' il seguente: deliberare che a tutti gli esseri umani e' riconosciuto il diritto di circolare liberamente sull'unico pianeta casa comune dell'umanita' intera.

 

12. NECESSARIA UN'INSISTENZA

 

Chiedo venia se mi permetto di insistere nell'esporre una opinione, nell'avanzare una proposta, che sostengo dal secolo scorso.

C'e' un modo semplice per far cessare immediatamente le stragi nel Mediterraneo: permettere a tutti gli esseri umani di spostarsi liberamente sul pianeta che e' la casa comune dell'umanita' intera.

*

Cosi' tutti gli esseri umani potrebbero circolare in condizioni di legalita' e sicurezza.

Cosi' si darebbe un colpo decisivo alle mafie dei trafficanti e degli schiavisti, privandole del loro lucroso criminale mercato.

Cosi' si spazzerebbe via dal lessico e dai codici l'infame formula (ed il brutale stigma e la ferocia repressiva imposta da governi razzisti) di "immigrazione clandestina", quando e' evidente che nessun essere umano e' "clandestino" nell'unico pianeta in cui vivono tutti gli esseri umani.

Cosi' si capirebbe finalmente che occorre una politica all'altezza della dimensione planetaria delle questioni di cui l'umanita' deve occuparsi: una politica della pace e dei diritti umani, una politica della democrazia in tutto il mondo e della difesa della biosfera, una politica della nonviolenza che sola puo' salvare l'umanita'.

*

Voglio scriverlo ancora.

C'e' un modo semplice per far cessare immediatamente le stragi nel Mediterraneo: permettere a tutti gli esseri umani di spostarsi liberamente sul pianeta che e' la casa comune dell'umanita' intera.

*

E ancora.

C'e' un modo semplice per far cessare immediatamente le stragi nel Mediterraneo: permettere a tutti gli esseri umani di spostarsi liberamente sul pianeta che e' la casa comune dell'umanita' intera.

 

13. CELEBRATO A VITERBO IL TERZO CENTENARIO DELLA NASCITA DI DENIS DIDEROT

 

Si e' svolto sabato 5 ottobre 2013 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro commemorativo di Denis Diderot nel terzo centenario della nascita.

*

Il responsabile della struttura nonviolenta viterbese, Peppe Sini, ha tenuto il discorso commemorativo ricostruendo le vicende biografiche, le opere fondamentali, lo svolgimento del pensiero del grande intellettuale, leggendone e commentandone alcune pagine, ed ha concluso affermando che "il grande illuminista, l'uomo dell'eroica impresa dell'Enciclopedia, il sostenitore dei diritti umani e della pace, e' una delle figure piu' luminose della civilta' umana, campione della nonviolenza in cammino. Si possa noi essere degni della sua eredita', possa l'umanita' adempiere la sua speranza, la sua lotta, la speranza inestinguibile e incessante la lotta per un mondo in cui ogni essere umano sia di aiuto agli altri esseri umani ed all'intero mondo vivente, in cui l'eguaglianza di diritti sia il fondamento dell'universale solidarieta', in cui il bene comune sia il compito da tutti condiviso. La testimonianza e il messaggio di Denis Diderot convocano ogni persona di volonta' buona a perseverare nel vero, nel giusto, nel bene: vi e' una sola umanita' e tutti gli esseri umani ne sono parte; vi e' un solo mondo vivente bene comune di cui tutti gli esseri umani sono insieme parte e custodi; la nonviolenza e' il cammino dell'umanita' verso l'adempimento del proprio dovere di solidarieta' che degnifica e salva".

*

L'incontro si e' aperto con un minuto di silenzio per le vittime della strage di Lampedusa e si e' concluso con la lettura dell'appello per l'iniziativa nonviolenza del prossimo 4 novembre "Ogni vittima ha il volto di Abele".

 

14. IL 18 OTTOBRE AD AREZZO UN PRESTIGIOSO RICONOSCIMENTO ALLA DOTTORESSA ANTONELLA LITTA

 

Il 18 ottobre 2013 ad Arezzo, nell'ambito delle "Giornate italiane mediche dell'ambiente" cui prendono parte illustri medici e scienziati, alle ore 20,30 la dottoressa Antonella Litta verra' insignita da parte della "International Society of Doctors for the Environment" di un prestigioso riconoscimento per la sua attivita' in difesa della salute e dell'ambiente.

*

E' il secondo riconoscimento di grande rilevanza che la dottoressa Litta riceve in pochi mesi: lo scorso marzo ha ricevuto a Roma il "Premio Donne, pace e ambiente Wangari Maathai".

*

Alla dottoressa Litta le nostre piu' vive congratulazioni.

Conoscendola da anni ed avendo avuto modo di apprezzarne l'impegno professionale, scientifico, intellettuale, morale e civile, la grande generosita', il grande rigore e la profonda umanita', ci sembra che questo premio onori una persona che da' lustro alla sua professione ed e' autentica testimone della dignita' umana, della pace, della solidarieta', del bene comune.

*

Una breve notizia sulla dottoressa Antonella Litta

Antonella Litta svolge l'attivita' di medico di medicina generale a Nepi (Vt). E' specialista in Reumatologia ed ha condotto una intensa attivita' di ricerca scientifica presso l'Universita' di Roma "la Sapienza" e contribuito alla realizzazione di uno tra i primi e piu' importanti studi scientifici italiani sull'interazione tra campi elettromagnetici e sistemi viventi, pubblicato sulla prestigiosa rivista "Clinical and Esperimental Rheumatology", n. 11, pp. 41-47, 1993. E' referente locale dell'Associazione italiana medici per l'ambiente (International Society of Doctors for the Environment - Italia) e per questa associazione e' responsabile e coordinatrice nazionale del gruppo di studio su "Trasporto aereo come fattore d'inquinamento ambientale e danno alla salute". E' referente per l'Ordine dei medici di Viterbo per l'iniziativa congiunta Fnomceo-Isde "Tutela del diritto individuale e collettivo alla salute e ad un ambiente salubre". Gia' responsabile dell'associazione Aires-onlus (Associazione internazionale ricerca e salute) e' stata organizzatrice di numerosi convegni medico-scientifici. Presta attivita' di medico volontario nei paesi africani. E' stata consigliera comunale. E' partecipe e sostenitrice di programmi di solidarieta' locali ed internazionali. Presidente del Comitato "Nepi per la pace", e' impegnata in progetti di educazione alla pace, alla legalita', alla nonviolenza e al rispetto dell'ambiente. E' la portavoce del Comitato che si e' opposto vittoriosamente all'insensato ed illegale mega-aeroporto di Viterbo salvando la preziosa area naturalistica, archeologica e termale del Bullicame di dantesca memoria e che s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti. Come rappresentante dell'Associazione italiana medici per l'ambiente (Isde-Italia) ha promosso una rilevante iniziativa per il risanamento delle acque del lago di Vico e in difesa della salute della popolazione dei comuni circumlacuali. E' oggi in Italia figura di riferimento nella denuncia della presenza dell'arsenico nelle acque destinate al consumo umano, e nella proposta di iniziative specifiche e adeguate da parte delle istituzioni per la dearsenificazione delle acque e la difesa della salute della popolazione. Per il suo impegno in difesa di ambiente, salute e diritti alla dottoressa Antonella Litta e' stato recentemente attribuito a Roma il prestigioso "Premio Donne, Pace e Ambiente Wangari Maathai". Tra pochi giorni, il 18 ottobre 2013, le verra' consegnato ad Arezzo un nuovo riconoscimento da parte della "International Society of Doctors for the Environment" in occasione delle settime "Giornate italiane mediche per l'ambiente".

 

15. PER FAR CESSARE IMMEDIATAMENTE LE STRAGI NEL MEDITERRANEO

 

Basta una legge che riconosca a tutti gli esseri umani il diritto di libera circolazione sull'unico pianeta in cui l'intera umanita' vive.

Ed abrogare conseguentemente - ope legis - tutte le scellerate misure razziste in contrasto col fondamentale diritto umano alla vita.

 

16. RIPETIAMOLO UNA VOLTA ANCORA

 

Ripetiamolo una volta ancora: per far cessare immediatamente le stragi nel Mediterraneo e' sufficiente permettere a tutti gli esseri umani di spostarsi liberamente sul pianeta che e' la casa comune dell'umanita' intera.

Basta cosi' poco, ed innumerevoli vite umane verranno salvate.

Basta cosi' poco, e l'Italia e l'Unione Europea cesseranno di essere regimi razzisti e assassini.

Basta cosi' poco. Deliberi subito il parlamento una legge semplice e chiara che affermi il diritto di tutti gli esseri umani di spostarsi liberamente sul pianeta che e' la casa comune dell'umanita' intera.

Ogni essere umano fa parte dell'umanita'.

Ogni essere umano ha diritto a vivere.

 

17. NON STANCARSI MAI DI RIPETERLO

 

Vi e' una sola umanita' e tutti gli esseri umani ne fanno parte.

Vi e' un solo pianeta abitato dagli esseri umani ed esso e' la casa comune dell'intera umanita'.

C'e' un modo semplice ed efficace di far cessare immediatamente le stragi nel Mediterraneo: riconoscere subito che tutti gli esseri umani hanno il diritto di circolare liberamente sull'intero pianeta.

E' compito di ogni persona decente, e di ogni ordinamento giuridico democratico, salvare le vite.

 

18. QUELLO CHE VERAMENTE OCCORRE

 

Quello che veramente occorre per far cessare immediatamente e definitivamente le stragi nel Mediterraneo e lo schiavismo razzista in Europa, e' una legge che riconosca a tutti gli esseri umani il diritto di libera circolazione sull'unico pianeta in cui l'intera umanita' vive, sull'unico pianeta che e' la casa comune dell'umanita' tutta.

Sia il parlamento italiano a riconoscere questo diritto, coerente con la Costituzione della Repubblica Italiana nata dalla Resistenza antifascista.

Se non si legifera questo, il nostro paese resta mandante e complice della violenza razzista, delle stragi dei migranti, dello schiavismo, delle mafie assassine.

*

Quello che veramente occorre per far cessare immediatamente e definitivamente le stragi nel Mediterraneo e lo schiavismo razzista in Europa, e' una legge che riconosca a tutti gli esseri umani il diritto di libera circolazione sull'unico pianeta in cui l'intera umanita' vive, sull'unico pianeta che e' la casa comune dell'umanita' tutta.

Vi e' una sola umanita', e tutti gli esseri umani ne fanno parte con i medesimi diritti.

 

19. BASTA CON LE MENZOGNE, BASTA CON LE STRAGI

 

Mente sapendo di mentire il Presidente della Repubblica.

L'unico provvedimento necessario ed insostituibile per far cessare immediatamente le stragi nel Mediterraneo e' che il Parlamento italiano legiferi il riconoscimento immediato del diritto di tutti gli esseri umani alla libera circolazione sull'unico pianeta che e' la casa comune dell'umanita' intera.

Il resto e' fumo negli occhi.

*

Perche' solo se finalmente si riconosce questo diritto sara' possibile per tutta l'umanita', non solo per i ricchi (e ricchi grazie a mezzo millennio di rapina del Nord sul Sud del mondo), muoversi liberamente in modo legale e sicuro sull'intero pianeta.

*

Riconoscendo il diritto di tutti gli esseri umani alla libera circolazione sull'unico pianeta che e' la casa comune dell'umanita' intera verrebbero ipso facto abrogate tutte le infamie della legislazione nazista attualmente in vigore in Italia responsabile di tanti orrori e di tante morti.

Cesserebbe di esistere la scellerata idiozia del "reato di immigrazione clandestina"; cesserebbe di esistere il criterio fascista secondo cui "puo' entrare in Italia solo chi ha un padrone" che gli fischi come a un cane; cesserebbe di esistere il lucroso affare del traffico di esseri umani che i legislatori italiani hanno appaltato alle mafie assassine; cesserebbe di esistere la schiavitu' in Italia; cesserebbe di esistere il regime di apartheid in Europa.

Poiche' riconoscendo il diritto di tutti gli esseri umani alla libera circolazione sull'unico pianeta che e' la casa comune dell'umanita' intera verrebbero ipso facto denunciati come crimine razzista quegli scellerati accordi di Schengen e le normative da essi discendenti che hanno reso l'Unione Europea un regime razzista, segregazionista, schiavista, assassino.

*

E' tale l'abitudine ad essere complici del razzismo assassino che si e' depositato nelle normative naziste italiane ed europee, che molti neppure se ne accorgono piu'.

Cosicche' anche persone fondamentalmente non malvagie in questi giorni di lutto si commuovono tanto ma evitano accuratamente di battersi per l'unica azione che fa cessare le stragi e salva le vite: che il Parlamento italiano legiferi il riconoscimento immediato del diritto di tutti gli esseri umani alla libera circolazione sull'unico pianeta che e' la casa comune dell'umanita' intera.

*

Una sola cosa occorre fare, ma si continua invece a parlar d'altro. Ne provo disgusto ed orrore.

C'e' addirittura chi mi ha risposto che l'Italia non puo' legiferare per il mondo. Grazie di avermene informato. Ma se non comincia almeno un Paese a riconoscere questo diritto, se non comincia almeno un Paese a fare quello che occorre per far cessare le stragi, ebbene, non comincera' mai nessuno, e le stragi continueranno.

Cosicche' l'Italia puo' e deve legiferare: per se' e per indicare al mondo la via per salvare le vite e far cessare le stragi.

Il piccolo stato che per primo aboli' la pena di morte fece questo.

Lo stato che per primo abolira' le forze armate fara' questo: legiferera' per se' e indichera' al mondo la via per salvare l'umanita' dalla catastrofe.

*

L'unico provvedimento necessario ed insostituibile per far cessare immediatamente le stragi nel Mediterraneo e' che il Parlamento italiano legiferi il riconoscimento immediato del diritto di tutti gli esseri umani alla libera circolazione sull'unico pianeta che e' la casa comune dell'umanita' intera.

Vi e' una sola umanita', e tutti gli esseri umani ne fanno parte con i medesimi diritti, ed il primo diritto che tutti gli altri fonda e' il diritto alla vita.

 

20. PER ANNA POLITKOVSKAJA

 

Il 7 ottobre 2006 a Mosca veniva assassinata Anna Politkovskaja, giornalista e attivista impegnata per i diritti umani e la pace.

Nel settimo anniversario la ricordiamo ferma oppositrice della violenza, tenace costruttrice di pace, strenua difenditrice della vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani, fedele alla verita', amica della nonviolenza.

 

21. IN MEMORIA DI RONALD D. LAING

 

Si e' svolto la mattina di lunedi' 7 ottobre 2013 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di studio sull'opera di Ronald David Laing, di cui ricorreva l'annversario della nascita.

*

Roland David Laing (Glasgow, 7 ottobre 1927 - Saint-Tropez, 23 agosto 1989) e' stato uno psichiatra, un difensore dei diritti umani, una persona all'ascolto dell'umanita' sofferente. Tra le opere di Ronald D. Laing: L'io diviso (1959), Einaudi, Torino 1969, 1986; L'io e gli altri (1959), Sansoni, Firenze 1969, 1977; con David Cooper, Ragione e violenza (1964), Armando, Roma 1973; con Aaron Esterson, Normalita' e follia nella famiglia (1964), Einaudi, Torino 1977, 1997; La politica dell'esperienza e L'uccello del paradiso (1967), Feltrinelli, Milano 1968, 1978; La politica della famiglia (1969), Einaudi, Torino 1971, 1997; Nodi (1970), Einaudi, Torino 1974, 1978; Mi ami? (1976), Einaudi, Torino 1978, 1979; I fatti della vita (1976), Einaudi, Torino 1978; Conversando con i miei bambini (1977), Mondadori, Milano 1979, Einaudi, Torino 2000; Intervista sul folle e il saggio, Laterza, Roma-Bari 1979; Nascita dell'esperienza (1982), Mondadori, Milano 1982.

*

Nel corso dell'incontro sono stati letti e commentati vari testi di Laing.

*

L'incontro si e' aperto con un minuto di silenzio per le vittime della strage di Lampedusa e si e' concluso con la lettura dell'appello per l'iniziativa nonviolenza del prossimo 4 novembre "Ogni vittima ha il volto di Abele".

 

22. OPPORSI AL FEMMINICIDIO

 

Opporsi al femminicidio e' il primo dovere di ogni persona decente.

Opporsi al femminicidio e' il primo dovere di ogni ordinamento giuridico democratico.

Opporsi al femminicidio sia il nostro primo pensiero ogni giorno.

 

23. ASSOCIAZIONE "RESPIRARE": ALLA DOTTORESSA ANTONELLA LITTA UN PRESTIGIOSO RICONOSCIMENTO

 

L'associazione "Respirare" esprime la piu' viva soddisfazione per la notizia che il 18 ottobre ad Arezzo, nell'ambito delle autorevoli "Giornate mediche dell'ambiente" cui prendono parte illustri medici e scienziati, la dottoressa Antonella Litta verra' insignita di un prestigioso riconoscimento da parte della "International Society of Doctors for the Environment".

La motivazione del riconoscimento e' l'impegno della dottoressa Litta nella difesa di ambiente e salute.

Avendo avuto modo di conoscere la straordinaria attivita' della dottoressa Litta e di collaborare con lei possiamo attestare che questo riconoscimento e' del tutto meritato, e che del suo conferimento gioisce con noi l'intera comunita' altolaziale che ben conosce ed apprezza l'impegno della dottoressa Litta per la salubrita' dell'acqua, per la difesa della salute della popolazione, per la tutela del territorio da inquinamento e devastazioni, per i diritti umani di tutti gli esseri umani.

L'associazione "Respirare"

Viterbo, 8 ottobre 2013

*

L'associazione "Respirare" e' stata promossa a Viterbo da associazioni e movimenti ecopacifisti e nonviolenti, per il diritto alla salute e la difesa dell'ambiente.

 

24. DALLE MEMORIE DI UN INTERNAZIONALISTA

 

"Nostra patria e' il mondo intero"

 

Professo queste convinzioni: che tutti gli esseri umani sono eguali in diritti; che vi e' una sola umanita' e tutti gli esseri umani ne sono parimenti parte; che l'umanita' esiste soltanto nel suo concreto darsi nei singoli esseri umani tutti irriducibilmente diversi ed unici nel loro sentire, tutti palesemente simili nei loro bisogni e nelle loro aspirazioni, tutti relazionali e situati; e nondimeno l'umanita' realmente esiste altresi' nel suo statuto di civilta' planetaria come movimento e portato unitario ed unificante della specifica attivita' storicamente data degli esseri umani all'interno della storia naturale del pianeta.

*

Questo movimento e portato unitario ed unificante che dai conflitti locali muove e porta a progressive unificazioni ha come fine la repubblica universale, ovvero l'organizzazione cosmopolitica dell'intera umanita' come modo di relativa realizzazione di tutti i diritti e relativa soddisfazione di tutti i bisogni di tutti gli esseri umani per quanto possibile stante la struttura biologica fragile e peritura delle esistenze dei singoli individui e i limiti naturali della biosfera.

*

La vicenda storica passata e presente e' vicenda di conflitti tra classi di esseri umani muniti di quote diverse di potere ovvero di liberta'.

Compito di un'umanita' consapevole, e percorso della civilta', e' muovere verso forme sempre piu' adeguate di conoscenza, responsabilita', riconoscimento e riconoscenza; di comprensione e ricomposizione dei conflitti; di gestione nonviolenta dei conflitti e delle relazioni.

Il pianeta abitato dagli esseri umani e' gia' unificato, ma nel segno dello sfruttamento e dell'odio.

Occorre unificarlo nel segno della solidarieta', della cooperazione, dell'umanizzazione: della adeguata benevolente relazione tra esseri umani e tra esseri umani e natura.

*

Oltre gli altri evidenti motivi di ordine logico e morale, filosofico e giuridico, vi e' un ulteriore motivo concreto - ovvero di nudo realismo politico - per cui occorre consentire a tutti gli esseri umani la libera circolazione sull'unico pianeta casa comune dell'umanita' intera: e questo motivo e' che solo quando il problema delle persone costrette ad abbandonare il luogo in cui sono nate a causa della guerra o della fame, della violenza dei poteri dominanti o della scarsita' delle risorse ovvero dell'iniqua distribuzione di esse, sara' anche il nostro problema, ovvero di noi che possiamo vivere in condizioni di relativo benessere, e che questo relativo benessere abbiamo anche grazie al secolare sfruttamento dell'altrui forza lavoro ed alla secolare rapina delle risorse altrui -, ebbene, solo allora gli ordinamenti giuridici democratici europei e le stesse popolazioni dell'area dell'Unione Europea, e con essi ed esse le stesse istituzioni economiche che non siano del tutto folli e criminali, riconosceranno la cogente necessita' di sostenere democrazia, diritti umani, difesa dell'ambiente e sviluppo economico e sociale sostenibile ed autocentrato con tecnologie appropriate nei paesi da cui esseri umani migrano in cerca di una vita degna.

*

Quando il loro problema sara' il nostro, allora si' che di necessita' ci impegneremo tutti contro la violenza e la rapina del Nord sul Sud del mondo e contro le violenze e le rapine all'interno del Sud subalterno e speculare; allora si' che ci impegneremo tutti contro le dittature e il neocolonialismo, allora si' che ci impegneremo tutti affinche' nell'Europa dell'est, in Africa, in Asia, in America Latina, negli infiniti Sud nel cuore degli stessi Nord del mondo cessi la schiavitu', si affermi la democrazia come metodo e come sistema, siano rispettati i diritti umani, sia difesa la biosfera, si attuino politiche che consentano e promuovano e sostengano e difendano anche cola' una vita degna ed eliminino le oggettive ragioni della fuga da situazioni intollerabili.

Allora si'.

E quell'allora sia adesso.

Vi e' una sola umanita'.

Vi e' un unico pianeta casa comune dell'umanita' intera.

Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', al rispetto e alla solidarieta', alla soddisfazione dei bisogni, alla felicita' agli esseri umani accessibile.

*

Il fenomeno migratorio cui assistiamo in questi decenni ha origine dalle immani ed atroci ingiustizie strutturali, dalla violenza scellerata e furibonda dei poteri dominanti, dalla guerra che ristrette cerchie di privilegiati, ovvero di rapinatori e rentiers degli accumulati bottini di incessanti saccheggi, conducono con ogni mezzo contro la stragrande maggioranza dell'umanita' e contro la stessa natura.

Il fenomeno migratorio e' lo specchio della tragedia presente dell'umanita'.

I migranti sono l'umanita' che cerca pace e giustizia, pane e lavoro, solidarieta' e dignita'.

I migranti sono hic et nunc l'umanita' nella sua autenticita', nella sua nuda verita'.

Accogliere i migranti e' un dovere di verita' e di giustizia, e' l'atto attraverso cui l'umanita' si riconosce tale.

E quindi finisca la strage e finisca la menzogna: su questo pianeta non vi sono esseri umani "clandestini", vi sono esseri umani e basta.

E quindi finisca la strage e finisca la menzogna: si puo' e quindi si deve salvare ogni vita umana.

E quindi finisca la strage e finisca la menzogna: il Parlamento italiano puo' e quindi deve far cessare immediatamente le stragi nel Mediterraneo e lo schiavismo, e puo' farlo con un semplice, nitido atto deliberativo, un semplice, nitido provvedimento legislativo: il riconoscimento immediato del diritto di tutti gli esseri umani alla libera circolazione sull'unico pianeta che e' la casa comune dell'umanita' intera.

Consentiamo subito a tutti i migranti di entrare in Europa attraverso l'Italia in modo legale e sicuro.

Facciamola finita con l'apartheid. Facciamola finita con il razzismo. Facciamola finita con le mafie schiaviste. Facciamola finita con le persecuzioni e gli omicidi. Facciamola finita con le stragi.

Consentiamo subito a tutti i migranti di entrare in Europa attraverso l'Italia in modo legale e sicuro.

il Parlamento italiano legiferi il riconoscimento immediato del diritto di tutti gli esseri umani alla libera circolazione sull'unico pianeta che e' la casa comune dell'umanita' intera, e concretamente consenta cosi' a tutti gli esseri umani di entrare in Europa attraverso l'Italia in modo legale e sicuro.

*

Questo andava pur detto, e che sia pur solo io a dirlo.

Anni fa vi era un'altra persona che condivideva con me l'idea che l'Italia dovesse decidersi a questo passo: era un amico prezioso, un coraggioso militante, un uomo gentile e generoso, si chiamava Dino Frisullo. Non l'ho dimenticato.

Ma credo che invero questi pensieri siano propri di ogni essere umano decente, di ogni essere umano che sa che il suo diritto in tanto e' tale in quanto si fonda sulla reciprocita', che il bene in tanto e' tale in quanto e' condiviso, che l'umanita' in tanto e' tale in quanto e' comune: non fare alle altre persone quello che non vorresti fosse fatto a te; reca aiuto alle altre persone come vuoi che sia recato a te; sii operatore di pace e di giustizia poiche' vuoi essere beneficiario di pace e di giustizia.

E so che questi pensieri sono la corrente calda di tutti i movimenti di lotta delle oppresse e degli oppressi che liberando se stessi affermano il diritto alla liberazione per l'umanita' intera.

Ascolti il Parlamento italiano la voce dell'umanita': deliberi il riconoscimento immediato del diritto di tutti gli esseri umani alla libera circolazione sull'unico pianeta che e' la casa comune dell'umanita' intera, e concretamente consenta cosi' a tutti gli esseri umani di entrare in Europa attraverso l'Italia in modo legale e sicuro. E cosi' faccia cessare immediatamente le stragi nel Mediterraneo, ed avvii ed indichi all'Europa e al mondo la politica necessaria: la politica dell'universale solidarieta', la politica del riconoscimento che vi e' una sola umanita', che tutti gli esseri umani ne fanno parte con gli stessi diritti, che il primo diritto di ogni essere umano e' il diritto alla vita.

 

==============================

NONVIOLENZA. FEMMINILE PLURALE

==============================

Supplemento del notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino" (anno XIV)

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100

Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it

Numero 502 del 10 novembre 2013

 

Per ricevere questo foglio e' sufficiente cliccare su:

nonviolenza-request at peacelink.it?subject=subscribe

 

Per non riceverlo piu':

nonviolenza-request at peacelink.it?subject=unsubscribe

 

In alternativa e' possibile andare sulla pagina web

http://web.peacelink.it/mailing_admin.html

quindi scegliere la lista "nonviolenza" nel menu' a tendina e cliccare su "subscribe" (ed ovviamente "unsubscribe" per la disiscrizione).

 

L'informativa ai sensi del Decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196 ("Codice in materia di protezione dei dati personali") relativa alla mailing list che diffonde questo notiziario e' disponibile nella rete telematica alla pagina web:

http://italy.peacelink.org/peacelink/indices/index_2074.html

 

Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

Gli unici indirizzi di posta elettronica utilizzabili per contattare la redazione sono: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com