[Nonviolenza] Ogni vittima ha il volto di Abele. 61
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- Date: Sat, 2 Nov 2013 17:44:40 +0100 (CET)
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OGNI VITTIMA HA IL VOLTO DI ABELE
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XIV)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100
Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it, centropacevt at gmail.com, web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
Numero 61 del 2 novembre 2013
In questo numero:
1. Movimento Nonviolento, Peacelink e Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo: Un appello per il 4 novembre: "Ogni vittima ha il volto di Abele"
2. Un appello al parlamento italiano: faccia cessare le stragi nel Mediterraneo
3. "All'ascolto della voce dei morti, deducendone il dovere dei vivi"
1. INIZIATIVE. MOVIMENTO NONVIOLENTO, PEACELINK E CENTRO DI RICERCA PER LA PACE E I DIRITTI UMANI DI VITERBO: UN APPELLO PER IL 4 NOVEMBRE: "OGNI VITTIMA HA IL VOLTO DI ABELE"
[Riproponiamo l'appello promosso gia' negli scorsi anni da Movimento Nonviolento, Peacelink e Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo per il 4 novembre: "Ogni vittima ha il volto di Abele"]
Intendiamo proporre per il 4 novembre l'iniziativa nonviolenta "Ogni vittima ha il volto di Abele".
Proponiamo che il 4 novembre si realizzino in tutte le citta' d'Italia commemorazioni nonviolente delle vittime di tutte le guerre, commemorazioni che siano anche solenne impegno contro tutte le guerre e le violenze.
Affinche' il 4 novembre, anniversario della fine dell'"inutile strage" della prima guerra mondiale, cessi di essere il giorno in cui i poteri assassini irridono gli assassinati, e diventi invece il giorno in cui nel ricordo degli esseri umani defunti vittime delle guerre gli esseri umani viventi esprimono, rinnovano, inverano l'impegno affinche' non ci siano mai piu' guerre, mai piu' uccisioni, mai piu' persecuzioni.
Queste iniziative di commemorazione e di impegno morale e civile devono essere rigorosamente nonviolente. Non devono dar adito ad equivoci o confusioni di sorta; non devono essere in alcun modo ambigue o subalterne; non devono prestare il fianco a fraintendimenti o mistificazioni. Queste iniziative di addolorato omaggio alle vittime della guerra e di azione concreta per promuovere la pace e difendere le vite, devono essere rigorosamente nonviolente.
Occorre quindi che si svolgano in orari distanti e assolutamente distinti dalle ipocrite celebrazioni dei poteri armati, quei poteri che quelle vittime fecero morire.
Ed occorre che si svolgano nel modo piu' austero, severo, solenne: depositando omaggi floreali dinanzi alle lapidi ed ai sacelli delle vittime delle guerre, ed osservando in quel frangente un rigoroso silenzio.
Ovviamente prima e dopo e' possibile ed opportuno effettuare letture e proporre meditazioni adeguate, argomentando ampiamente e rigorosamente perche' le persone amiche della nonviolenza rendono omaggio alle vittime della guerra e perche' convocano ogni persona di retto sentire e di volonta' buona all'impegno contro tutte le guerre, e come questo impegno morale e civile possa concretamente limpidamente darsi. Dimostrando che solo opponendosi a tutte le guerre si onora la memoria delle persone che dalle guerre sono state uccise. Affermando il diritto e il dovere di ogni essere umano e la cogente obbligazione di ogni ordinamento giuridico democratico di adoperarsi per salvare le vite, rispettare la dignita' e difendere i diritti di tutti gli esseri umani.
A tutte le persone amiche della nonviolenza chiediamo di diffondere questa proposta e contribuire a questa iniziativa.
Contro tutte le guerre, contro tutte le uccisioni, contro tutte le persecuzioni.
Per la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.
Movimento Nonviolento, per contatti: via Spagna 8, 37123 Verona, tel. 0458009803, fax: 0458009212, e-mail: an at nonviolenti.org, sito: www.nonviolenti.org
Peacelink, per contatti: e-mail: info at peacelink.it, sito: www.peacelink.it
Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo, per contatti: e-mail: nbawac at tin.it e centropacevt at gmail.com, web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
2. INIZIATIVE. UN APPELLO AL PARLAMENTO ITALIANO: FACCIA CESSARE LE STRAGI NEL MEDITERRANEO
[Riproponiamo ancora una volta il seguente appello]
Rivolgiamo un appello al parlamento italiano: faccia cessare le stragi nel Mediterraneo legiferando il diritto per tutti gli esseri umani ad entrare in Italia - ed attraverso l'Italia in Europa - in modo legale e sicuro.
Ogni essere umano ha diritto alla vita. Ogni essere umano ha diritto alla libera circolazione sull'unico pianeta casa comune dell'umanita' intera. Vi e' una sola umanita' e tutti gli esseri umani ne fanno parte.
3. INCONTRI. "ALL'ASCOLTO DELLA VOCE DEI MORTI, DEDUCENDONE IL DOVERE DEI VIVI"
Nel giorno del ricordo di tutti i morti, sabato 2 novembre 2013 il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" ha realizzato a Viterbo un incontro di riflessione "All'ascolto della voce dei morti, deducendone i doveri dei vivi".
Nel corso dell'incontro sono stati letti e commentati alcuni testi di Lucrezio, di Giacomo Leopardi, di Rosa Luxemburg, di Virginia Woolf, di Simone Weil, di Ernesto De Martino, di Hannah Arendt, di Primo Levi, di Franco Fortini, di Luce Fabbri.
Dall'ascolto delle grandi autrici e dei grandi autori si e' dipanato il filo di un ragionamento che convoca alla scelta di opporsi ad ogni ingiustizia e ad ogni menzogna, alla scelta di contrastare ogni oppressione con la forza della verita', con la lotta nonviolenta in difesa della vita, della dignita' e dei diritti di ogni essere umano, in difesa dell'intero mondo vivente.
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Concludendo l'incontro, il responsabile della struttura nonviolenta viterbese, Peppe Sini, ha riassunto la riflessione svolta.
La vita e' quel bene senza del quale nessun altro bene si da'. Togliere a un essere umano la vita significa quindi togliergli tutti i beni. La guerra di questo consiste: dell'uccisione di esseri umani, ed essa e' quindi il crimine piu' vasto e piu' radicale, l'agire piu' scellerato. Gli strumenti della guerra, gli apparati della guerra, sono ordinati pertanto alla commissione del crimine piu' grave. Abolire la guerra richiede altresi' di abolire gli eserciti e le armi, tutti gli strumenti e tutte le organizzazioni funzionali alla commissione di uccisioni. Ricordare le vittime delle guerre passate implica il dovere morale di opporsi alle guerre presenti e future, implica il compito di adoperarsi hic et nunc per il disarmo e la smilitarizzazione, implica agire oggi per salvare le vite.
In questi giorni non di festa, ma di lutto, rinnovando la fedelta' di ogni essere umano all'umanita' intera di cui ciascuna persona e' parte, risuoni ovunque l'appello alla pace, a salvare le vite: si affermi la consapevolezza che ogni vittima ha il volto di Abele, si affermi la consapevolezza della responsabilita' di tutti e di ciascuno, si affermi la consapevolezza che l'unico modo degno di onorare i defunti e' prendersi cura dei vivi.
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Le persone partecipanti all'incontro hanno ancora una volta espresso il loro sostegno alle iniziative in corso contro il femminicidio, contro il razzismo, contro la guerra, per il disarmo, in difesa della biosfera.
In particolare hanno ancora una volta espresso sostegno all'appello al parlamento italiano affinche' "faccia cessare le stragi nel Mediterraneo legiferando il diritto per tutti gli esseri umani ad entrare in Italia - ed attraverso l'Italia in Europa - in modo legale e sicuro", ed all'appello "Ogni vittima ha il volto di Abele" promosso dal Movimento Nonviolento, da Peacelink e dal Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo, "affinche' il 4 novembre si realizzino in tutte le citta' d'Italia commemorazioni nonviolente delle vittime di tutte le guerre, commemorazioni che siano anche solenne impegno contro tutte le guerre e le violenze; affinche' il 4 novembre, anniversario della fine dell'"inutile strage" della prima guerra mondiale, cessi di essere il giorno in cui i poteri assassini irridono gli assassinati, e diventi invece il giorno in cui nel ricordo degli esseri umani defunti vittime delle guerre gli esseri umani viventi esprimono, rinnovano, inverano l'impegno affinche' non ci siano mai piu' guerre, mai piu' uccisioni, mai piu' persecuzioni".
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OGNI VITTIMA HA IL VOLTO DI ABELE
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XIV)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100
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