[Nonviolenza] Ogni vittima ha il volto di Abele. 41



 

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OGNI VITTIMA HA IL VOLTO DI ABELE

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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XIV)

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100

Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it, centropacevt at gmail.com, web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

Numero 41 del 13 ottobre 2013

 

In questo numero:

1. Movimento Nonviolento, Peacelink e Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo: Un appello per il 4 novembre: "Ogni vittima ha il volto di Abele"

2. Una proposta e dieci interventi perche' cessi la strage

3. Lampedusa (8 luglio 2013)

4. Se quella commozione e' sincera (8 luglio 2013)

5. Se questa indignazione e' autentica (14 luglio 2013)

6. Scibbolet (22 luglio 2013)

7. I naufraghi e i loro assassini (10 agosto 2013)

8. Un semplice provvedimento che salva le vite (13 agosto 2013)

9. Una volta ancora (20 agosto 2013)

10. Nella Giornata internazionale contro la schiavitu' (23 agosto 2013)

11. Siano abolite le infami misure razziste imposte nel nostro paese dai precedenti governi golpisti (23 settembre 2013)

12. La frusta (primo ottobre 2013)

 

1. INIZIATIVE. MOVIMENTO NONVIOLENTO, PEACELINK E CENTRO DI RICERCA PER LA PACE E I DIRITTI UMANI DI VITERBO: UN APPELLO PER IL 4 NOVEMBRE: "OGNI VITTIMA HA IL VOLTO DI ABELE"

[Riproponiamo l'appello promosso gia' negli scorsi anni da Movimento Nonviolento, Peacelink e Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo per il 4 novembre: "Ogni vittima ha il volto di Abele"]

 

Intendiamo proporre per il 4 novembre l'iniziativa nonviolenta "Ogni vittima ha il volto di Abele".

Proponiamo che il 4 novembre si realizzino in tutte le citta' d'Italia commemorazioni nonviolente delle vittime di tutte le guerre, commemorazioni che siano anche solenne impegno contro tutte le guerre e le violenze.

Affinche' il 4 novembre, anniversario della fine dell'"inutile strage" della prima guerra mondiale, cessi di essere il giorno in cui i poteri assassini irridono gli assassinati, e diventi invece il giorno in cui nel ricordo degli esseri umani defunti vittime delle guerre gli esseri umani viventi esprimono, rinnovano, inverano l'impegno affinche' non ci siano mai piu' guerre, mai piu' uccisioni, mai piu' persecuzioni.

Queste iniziative di commemorazione e di impegno morale e civile devono essere rigorosamente nonviolente. Non devono dar adito ad equivoci o confusioni di sorta; non devono essere in alcun modo ambigue o subalterne; non devono prestare il fianco a fraintendimenti o mistificazioni. Queste iniziative di addolorato omaggio alle vittime della guerra e di azione concreta per promuovere la pace e difendere le vite, devono essere rigorosamente nonviolente.

Occorre quindi che si svolgano in orari distanti e assolutamente distinti dalle ipocrite celebrazioni dei poteri armati, quei poteri che quelle vittime fecero morire.

Ed occorre che si svolgano nel modo piu' austero, severo, solenne: depositando omaggi floreali dinanzi alle lapidi ed ai sacelli delle vittime delle guerre, ed osservando in quel frangente un rigoroso silenzio.

Ovviamente prima e dopo e' possibile ed opportuno effettuare letture e proporre meditazioni adeguate, argomentando ampiamente e rigorosamente perche' le persone amiche della nonviolenza rendono omaggio alle vittime della guerra e perche' convocano ogni persona di retto sentire e di volonta' buona all'impegno contro tutte le guerre, e come questo impegno morale e civile possa concretamente limpidamente darsi. Dimostrando che solo opponendosi a tutte le guerre si onora la memoria delle persone che dalle guerre sono state uccise. Affermando il diritto e il dovere di ogni essere umano e la cogente obbligazione di ogni ordinamento giuridico democratico di adoperarsi per salvare le vite, rispettare la dignita' e difendere i diritti di tutti gli esseri umani.

A tutte le persone amiche della nonviolenza chiediamo di diffondere questa proposta e contribuire a questa iniziativa.

Contro tutte le guerre, contro tutte le uccisioni, contro tutte le persecuzioni.

Per la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani.

Ogni vittima ha il volto di Abele.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

Movimento Nonviolento, per contatti: via Spagna 8, 37123 Verona, tel. 0458009803, fax: 0458009212, e-mail: an at nonviolenti.org, sito: www.nonviolenti.org

Peacelink, per contatti: e-mail: info at peacelink.it, sito: www.peacelink.it

Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo, per contatti: e-mail: nbawac at tin.it e centropacevt at gmail.com, web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

2. EDITORIALE. UNA PROPOSTA E DIECI INTERVENTI PERCHE' CESSI LA STRAGE

 

Senza girarci intorno e senza farla lunga: per far cessare le stragi nel Mediterraneo occorre che il parlamento italiano deliberi il riconoscimento del diritto di tutti gli esseri umani ad entrare in Italia - ed attraverso l'Italia in Europa - in modo legale e sicuro.

E' necessario fare questo passo: vi e' una sola umanita' e tutti gli esseri umani ne fanno parte con gli stessi diritti.

*

Alleghiamo alcuni interventi dei mesi scorsi che argomentano questa proposta.

 

3. LAMPEDUSA (8 LUGLIO 2013)

 

Intorno a Lampedusa: il mare

il mare colore del cielo, il mare colore del vino.

Sul fondo del mare: i migranti.

 

So chi li ha uccisi.

So cosa e' necessario

perche' questa strage finisca.

 

Perche' questa strage finisca, fratelli e sorelle.

Perche' questa strage finisca, compagne e compagni.

 

4. SE QUELLA COMMOZIONE E' SINCERA (8 LUGLIO 2013)

 

Se quella commozione e' sincera, governo e parlamento facciano quello che occorre fare affinche' cessino le stragi dei migranti in mare: consentano a tutti gli esseri umani la libera circolazione nell'unico mondo di tutti; consentano a chi e' in fuga da guerre, dittature, persecuzioni e fame di venire in Italia e trovarvi accoglienza e assistenza come prevede la Costituzione della Repubblica Italiana.

*

Se quella commozione e' sincera, governo e parlamento aboliscano tutte le abominevoli misure razziste imposte in anni passati da precedenti governi che violano la Costituzione della Repubblica Italiana e i diritti umani di tutti gli esseri umani.

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Se quella commozione e' sincera, governo e parlamento approvino al piu' presto leggi che riconoscano che tutti gli esseri umani fanno parte dell'umanita'; che vi e' una sola umanita' in un unico mondo casa comune dell'umanita' intera; che una persona puo' essere perseguita penalmente solo se commette un effettivo reato, non per il solo fatto di esistere; che i campi di concentramento vanno aboliti.

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Se quella commozione e' sincera, governo e parlamento facciano cessare in Italia e in Europa la persecuzione razzista e la schiavitu'.

 

5. SE QUESTA INDIGNAZIONE E' AUTENTICA (14 LUGLIO 2013)

 

E' bene che vi sia stata una indignazione corale per l'ultimo infame insulto razzista di un pessimo ex-ministro all'indirizzo di una ottima ministra in carica, la ministra Cecile Kyenge che tutte le persone ragionevoli ed oneste apprezzano e sostengono.

Se questa indignazione e' autentica, dovrebbe riguardare non solo le infami parole razziste, ma anche gli infami atti razzisti commessi negli scorsi anni da sciagurati governanti golpisti.

Se questa indignazione e' autentica, dovrebbe persuadere il Parlamento ad abolire al piu' presto le infami misure razziste scandalosamente tuttora presenti nel corpus legislativo.

*

Occorre rispettare la Costituzione della Repubblica Italiana che all'articolo 2 afferma che "La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo" e all'articolo 10 afferma che "Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l'effettivo esercizio delle liberta' democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d'asilo nel territorio della Repubblica".

Occorre abolire la persecuzione dei migranti.

Occorre abolire il cosiddetto "reato di clandestinita'".

Occorre abolire i campi di concentramento.

Occorre abolire le deportazioni.

Occorre abolire la schiavitu'.

Occorre consentire la libera circolazione di tutti gli esseri umani sull'unico pianeta casa comune dell'umanita' intera.

Ed occorre altresi' legiferare subito che ogni persona ha diritto a votare nel luogo in cui vive, lavora, paga le tasse, contribuisce al bene comune.

Ed occorre altresi' legiferare subito che ogni persona che e' nata in Italia deve avere i diritti di ogni persona che e' nata in Italia.

*

E' dovere di ogni persona decente e di ogni istituzione democratica opporsi alle parole razziste ed agli atti razzisti.

E' dovere di ogni persona decente e di ogni istituzione democratica difendere e promuovere i diritti umani di tutti gli esseri umani.

Siano immediatamente abolite tutte le infami misure razziste imposte da precedenti sciagurati governi nel nostro paese.

 

6. SCIBBOLET (22 LUGLIO 2013)

 

I. Alma e Alua e le loro sorelle

Quante Alma e Alua sono state deportate in questi decenni, e consegnate ai loro aguzzini, e finite nelle segrete, nelle stanze della tortura, nei lager che infestano ancora il mondo?

La vicenda di Alma Shalabayeva e di sua figlia Alua e' giunta all'attenzione della stampa e quindi del parlamento e quindi dell'opinione pubblica probabilmente per la mera circostanza che il loro marito e padre e' Mukhtar Ablyazov, che non e' semplicemente "un dissidente" ma un ex-ministro del Kazakistan, un ex-banchiere di regime ed un oligarca finanziario transnazionale al centro di procedimenti penali per gravi reati finanziari, attualmente rifugiato in Gran Bretagna e sembra resosi ultimamente irreperibile. Ablyazov ha ricchezza, potere, entrature. Ed ha utilizzato le sue risorse per difendere i suoi familiari che il governo italiano servile e complice dei persecutori aveva riconsegnato agli aguzzini.

Diciamolo forte e chiaro: l'Italia deve ora ottenere il ritorno immediato nel nostro paese della donna e della bambina che sono perseguitate dal regime kazako per ricattare il loro marito e padre. L'Italia deve ottenerne il ritorno immediato nel nostro paese sane e salve.

Ed i ministri responsabili dell'infamia della loro cattura e deportazione, e dei successivi tentativi di sminuire la vicenda o di mistificarne aspetti essenziali, devono dimettersi. Ed essi ministri sono il Ministro dell'Interno, il Ministro degli Esteri, il Presidente del Consiglio dei Ministri.

Questo implica la caduta del governo? Certo che si'. E ben venga.

Questo implica nuove elezioni? Certo che si', e ben vengano.

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II. Una inelegante autocitazione

Ma quante Alma e Alua sono state deportate in questi decenni, e consegnate ai loro aguzzini, e finite nelle segrete, nelle stanze della tortura, nei lager che infestano ancora il mondo?

Innumerevoli, ben lo sappiamo.

Quanti e quali crimini contro l'umanita' ha commesso il nostro paese negli ultimi decenni. E quante vittime ha provocato: nel fondo del Mediterraneo, deportate e riconsegnate agli aguzzini, recluse innocenti nei campi di concentramento, gettate nelle mani degli schiavisti e delle mafie, costrette a un regime di apartheid. Sfruttate, umiliate, torturate, uccise. Uccise ed uccise ed uccise. Quanti e quali crimini contro l'umanita' ha commesso il nostro paese negli ultimi decenni.

E quindi occorrera' porre rimedio. Subito.

E se ci e' lecito autocitarci, ripetiamo ancora una volta cio' che a nostro giudizio e' indispensabile fare subito. Subito.

Ed ecco l'inelegante autocitazione: "occorre abolire subito le infami misure hitleriane imposte nel nostro paese da governi razzisti e golpisti.

Occorre abolire le deportazioni. Le deportazioni.

Occorre abolire i campi di concentramento. I campi di concentramento.

Occorre abolire il cosiddetto "reato di clandestinita'", ovvero la punizione hitleriana di una persona per il solo fatto di esistere e di cercare di restare viva nel mondo. Il cosiddetto "reato di clandestinita'" e' uno degli orrori piu' ripugnanti di questo inizio di millennio; e' il ritorno delle leggi di Norimberga, e' l'inizio della fine dell'umanita'. Finche' non si abolisce il "reato di clandestinita'" il nostro e' un paese nazista.

Occorre abolire il criminale divieto, oggi imposti a gran parte degli esseri umani, di muoversi liberamente nel mondo, nell'unico mondo che e' casa comune di tutti - tutti - gli esseri umani.

Occorre abolire la riduzione in schiavitu'. La riduzione in schiavitu'. La riduzione in schiavitu' esplicitamente favoreggiata ed effettualmente istituzionalmente imposta dalla scellerata antilegge Bossi-Fini.

Last, but not least: occorre abolire l'apartheid. L'apartheid in Italia. L'apartheid in Europa. L'apartheid che i poteri dominanti hanno imposto su scala planetaria.

Per essere chiari, ed andare sul concreto: questo sono le prime cose da fare per tornare ad essere un paese decente, un ordinamento giuridico democratico, uno stato di diritto, e non piu' una dittatura razzista.

Ed occorre anche, senza indugio alcuno, che sia legiferato subito che ogni persona ha diritto a votare nel luogo in cui vive, lavora, paga le tasse, contribuisce al bene comune.

Ed occorre anche, senza indugio alcuno, che sia legiferato subito che ogni persona che e' nata in Italia deve avere i diritti di ogni persona che e' nata in Italia.

Come si vede, occorre passare dalla mera deprecazione del razzismo urlato alla lotta democratica e nonviolenta contro il razzismo praticato e finanche depositato in oscene misure amministrative, in scellerati atti istituzionali. Occorre passare dalle parole alle cose, combattere - con la forza della verita', con la scelta della nonviolenza, con la fedelta' alla Costituzione - non solo le dichiarazioni razziste, ma gli atti razzisti, il razzismo istituzionale che governi golpisti hanno introdotto da anni nel nostro paese.

Se non si abolisce la concreta violenza razzista che governi golpisti hanno introdotto da anni nell'ordinamento dello stato italiano, si continua ad essere assassini e complici degli assassini. Assassini e complici degli assassini, si'.

Se non si abolisce la concreta violenza razzista che governi golpisti hanno introdotto da anni nell'ordinamento dello stato italiano, la povera gente innocente che muore sul fondo del Mediterraneo siamo noi che la uccidiamo.

Se non si abolisce la concreta violenza razzista che governi golpisti hanno introdotto da anni nell'ordinamento dello stato italiano, la povera gente innocente che vediamo ridotta in schiavitu' siamo noi che la schiavizziamo.

Se non si abolisce la concreta violenza razzista che governi golpisti hanno introdotto da anni nell'ordinamento dello stato italiano, la povera gente innocente reclusa, torturata, deportata, ne siamo noi gli aguzzini.

Si risparmino i proclami roboanti quanto vacui e le lacrimucce coccodrillesche, e si passi alla lotta democratica e nonviolenta per abolire il regime razzista nel nostro paese.

Analogamente, occorre prendere sul serio la Convenzione di Istanbul contro la violenza sulle donne. Convenzione che il parlamento italiano ha recentemente ratificato con voto unanime. Ebbene: si realizzino subito gli interventi necessari ed urgenti che la Convenzione elenca. Ogni giorno che si lascia passare senza mettere in pratica quei provvedimenti altre donne vengono uccise. Si realizzino subito gli interventi necessari ed urgenti che la Convenzione di Istanbul prevede.

In questo drammatico quadro ci sembra di straordinario valore l'azione coraggiosa della ministra Cecile Kyenge, e tale che ad essa esprimiamo profonda gratitudine e persuasa solidarieta', e pieno sostegno alle sue iniziative per i diritti umani di tutti gli esseri umani.

Ed ugualmente ci sembra di straordinario valore l'azione coraggiosa della presidente della Camera dei Deputati Laura Boldrini, ed anche ad essa esprimiamo gratitudine e solidarieta', e dichiariamo non solo il nostro auspicio ma anche la nostra disponibilita' all'impegno affinche' essa - che oggi e' gia' la terza carica istituzionale del paese - sia la prossima Presidente della Repubblica. L'Italia ne ha davvero bisogno".

Cosi' scrivevamo, cosi' ripetiamo.

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III. Proni al regime kazako, proni all'impero amerikano, brutali e sadici nei confronti dell'umanita'

Il caso Snowden tutti sanno cosa sia; in breve si tratta di questo: "Il signor Edward Snowden ha pubblicamente rivelato attivita' segrete illegali del suo governo. Ed altre sembra apprestarsi a rivelarne se ne avra' la possibilita'. Il signor Edward Snowden ha denunciato dei crimini commessi dal suo governo contro il suo popolo, contro altri paesi, contro l'umanita'. Il governo del suo paese non smentisce quanto denunciato dal signor Snowden, cosi' implicitamente ammettendo la veridicita' delle informazioni rese pubbliche; cerca invece di privare della liberta' la persona che ha denunciato evidenti abusi, flagranti reati. Non solo la liberta', ma l'incolumita' e la vita stessa del signor Edward Snowden sono in pericolo. Non si permetta che sia consegnato nelle mani dei carnefici di Guantanamo e di Abu Ghraib". Cosi' scrivevamo, cosi' ripetiamo.

E l'Italia che c'entra? C'entra perche' dei reati commessi dalle spie americane e' stata vittima; e tra questi reati non ci sono solo quelli denunciati da Snowden, c'e' ad esempio il rapimento di un essere umano in territorio italiano da parte della Cia: uno dei responsabili del rapimento e' stato gia' condannato da un tribunale italiano, ma nonostante sia stato recentemente trovato ed arrestato a Panama, e prontamente richiesto dall'Italia, sembra essere gia' tornato negli Stati Uniti. Ed in cosa sia consistita l'attivita' dei servizi segreti americani nel secolo scorso ne sappiamo qualcosa noi che nel secolo scorso ci abbiamo vissuto: di tutte le organizzazioni terroristiche che hanno operato dalla fine della seconda guerra mondiale ad oggi la Cia e' sicuramente tra quelle che hanno compiuto piu' crimini, che hanno provocato piu' stragi, che hanno mietuto piu' vittime.

Cosicche' l'Italia dovrebbe essere assai interessata all'incolumita' del signor Snowden, ed a consentirgli di proseguire nella sua documentata denuncia dei reati commessi dalle organizzazioni di spionaggio americane. E a dire il vero ogni paese del mondo, Stati Uniti d'America compresi, dovrebbero condividere questo legittimo interesse a conoscere i delitti compiuti da strutture dello stato e da pubblici funzionari che palesemente hanno violato le piu' fondamentali delle leggi e i piu' basilari dei valori di quel popolo e di quel paese, e di ogni altro, e insomma dell'intera umanita'.

Invece il governo italiano sembra essere giunto al punto di aver negato il permesso di attraversare lo spazio aereo italiano al presidente della Bolivia Evo Morales, sulla base del presupposto (peraltro falso) che nell'aereo del presidente boliviano potesse aver trovato ospitalita' il signor Snowden. Ed i mezzi d'informazione hanno riferito giorni addietro che il governo italiano avrebbe deciso di non concedere asilo al signor Snowden per motivi tali che se la stampa ha riferito il vero i ministri coinvolti in quella decisione dovrebbero essere allontanati per sempre da tutti i pubblici uffici.

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IV. Kairos

Si avvicina il 30 luglio. Quando la Corte di Cassazione condannera' in via definitiva Berlusconi alla galera e all'interdizione dai pubblici uffici.

Se fossimo un paese decente Berlusconi e la sua organizzazione di complici sarebbero stati gia' da tempo allontanati dai luoghi in cui si decide delle sorti del paese. Ma certo dopo il 30 luglio la cessazione della partecipazione dei manutengoli berlusconiani al governo si impone.

Si impone quindi la caduta del governo.

Si impongono nuove elezioni.

Ed a queste nuove elezioni occorre che la sinistra della nonviolenza finalmente si presenti. La sinistra della nonviolenza, cioe' la sinistra femminista ed ecologista, socialista e libertaria.

E non solo occorre che la sinistra della nonviolenza si presenti, ma che sia parte integrante e promotrice della coalizione del fronte antifascista democratico che comprenda tutte - tutte - le forze politiche democratiche che si oppongono alla destra golpista, razzista, mafiosa, fascista, rapinatrice e corruttrice berlusconiana. La coalizione del fronte antifascista democratico che comprenda tutte - tutte - le forze che si riconoscono nei principi fondamentali della Costituzione della Repubblica Italiana, nella Dichiarazione universale dei diritti umani, nella democrazia come metodo e come sistema, nella legalita' come garanzia della civile convivenza.

Ed occorre altresi' che nel costruire la propria presenza istituzionale e nel promuovere questa coalizione, la sinistra della nonviolenza abbia come suo programma fondamentale le direttrici della carta del Movimento Nonviolento: "1. l'opposizione integrale alla guerra; 2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione; 3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario; 4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo".

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V. Il dito e la luna

Concludere cosi', senza uno svolazzo?

Concludere cosi', senza uno svolazzo.

 

7. I NAUFRAGHI E I LORO ASSASSINI (10 AGOSTO 2013)

 

I migranti che muoiono nel tentativo di giungere in Italia con imbarcazioni di fortuna; sovente in fuga da guerre e dittature, da persecuzioni e fame; sovente dopo esser stati derubati di ogni loro avere da criminali senza scrupoli.

I migranti che muoiono nel tentativo di giungere in Italia con imbarcazioni di fortuna: di queste vittime chi sono gli assassini?

Gli assassini di queste vittime sono innanzitutto coloro che proibiscono loro di venire in Italia in modo legale e senza pericoli.

Gli assassini sono i governanti italiani ed europei.

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Si aboliscano immediatamente le scellerate misure razziste e assassine che proibiscono la libera circolazione di tutti gli esseri umani sull'unico pianeta casa comune dell'umanita' intera.

Si aboliscano immediatamente le scellerate misure razziste e assassine che violano il dettato costituzionale che stabilisce che "Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l'effettivo esercizio delle liberta' democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d'asilo nel territorio della Repubblica".

Si aboliscano immediatamente le scellerate misure razziste e assassine che violano il primo e fondamentale dei diritti umani: il diritto a non essere uccisi.

Ogni essere umano ha diritto a vivere, ed e' compito dell'umanita' intera rendere effettivo questo diritto.

 

8. UN SEMPLICE PROVVEDIMENTO CHE SALVA LE VITE (13 AGOSTO 2013)

 

Un semplice provvedimento che salva le vite: permettere a tutte le persone che vogliono venire in Italia di farlo in modo legale e sicuro (e risparmiando le ingenti somme che attualmente sono costrette a farsi rapinare dai trafficanti che gestiscono il florido mercato illegale creato dai governi europei a vantaggio delle mafie).

Tutto qui: basta consentire a tutti gli esseri umani la liberta' di movimento sul pianeta casa comune dell'umanita'.

L'Italia legiferi il diritto di tutti gli esseri umani ad entrare legalmente nel territorio italiano: questo semplice atto amministrativo farebbe cessare di colpo e del tutto l'immane strage dei migranti nel Mediterraneo.

Ogni migrante che muore annegato nel Mediterraneo, e' il nostro governo che lo ha assassinato.

 

9. UNA VOLTA ANCORA (20 AGOSTO 2013)

 

Lo ripetiamo una volta ancora: i campi di concentramento vanno aboliti.

Lo ripetiamo una volta ancora: ogni essere umano ha diritto di muoversi sull'intero pianeta, casa comune dell'umanita' intera.

Lo ripetiamo una volta ancora: vi e' una sola umanita', e  tutti gli esseri umani ne fanno parte.

Lo ripetiamo una volta ancora: il razzismo e' un crimine contro l'umanita'.

 

10. NELLA GIORNATA INTERNAZIONE CONTRO LA SCHIAVITU' (23 AGOSTO 2013)

 

Venerdi' 23 agosto 2013 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" si e' svolto un incontro di riflessione, di testimonianza e di impegno contro la schiavitu'.

Il 23 agosto e' il giorno in cui su iniziativa dell'Onu si celebra in tutto il mondo la "Giornata internazionale per la commemorazione della tratta degli schiavi e la sua abolizione".

In questa circostanza la struttura nonviolenta viterbese ha ribadito la necessita' di un impegno comune in difesa della vita, della dignita' e dei diritti di tutti gli esseri umani.

*

Al termine dell'incontro e' stata approvata all'unanimita' la seguente lettera aperta ai parlamentari italiani:

Gentili senatrici e gentili senatori,

gentili deputate e gentili deputati,

nella giornata in cui in tutto il mondo si commemora l'orrore dello schiavismo e l'abolizione della schiavitu', rinnoviamo la richiesta di adeguati interventi legislativi contro il razzismo e lo schiavismo; in difesa della vita, della dignita' e dei diritti di tutti gli esseri umani.

Siano abolite al piu' presto le infami misure razziste imposte da precedenti governi golpisti.

Sia rispettata la Costituzione della Repubblica Italiana che all'articolo 2 afferma che "La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo" e all'articolo 10 afferma che "Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l'effettivo esercizio delle liberta' democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d'asilo nel territorio della Repubblica".

Cessi la persecuzione dei migranti.

Sia abolito il cosiddetto "reato di clandestinita'".

Siano aboliti i campi di concentramento.

Siano abolite le deportazioni.

Cessi la schiavitu'.

Sia consentita la libera circolazione di tutti gli esseri umani sull'unico pianeta casa comune dell'umanita' intera.

Sia legiferato subito che ogni persona ha diritto a votare nel luogo in cui vive, lavora, paga le tasse, contribuisce al bene comune.

Sia legiferato subito che ogni persona che e' nata in Italia deve avere i diritti di ogni persona che e' nata in Italia.

Cessi la complicita' istituzionale con le mafie schiaviste.

Cessi finalmente anche in Italia il regime dell'apartheid.

Vi e' una sola umanita'.

 

11. SIANO ABOLITE LE INFAMI MISURE RAZZISTE IMPOSTE NEL NOSTRO PAESE DAI PRECEDENTI GOVERNI GOLPISTI (23 SETTEMBRE 2013)

 

"e come iniqui rivocar si denno,

e nuova legge far con miglior senno"

(Ariosto, Furioso, IV, 65, 7-8)

 

La ministra Cecile Kyenge ripete da mesi alcune fondamentali verita'.

Sarebbe ora che il governo di cui fa parte la ascoltasse e legiferasse nel senso dalla ministra indicato.

*

Ripetiamolo ancora una volta cio' che ci sembra necessario ripetere ancora, ed ancora, ed ancora, finche' non sia fatta giustizia, finche' non cessi l'orrore.

Siano abolite al piu' presto le infami misure razziste imposte da precedenti governi golpisti.

Sia rispettata la Costituzione della Repubblica Italiana che all'articolo 2 afferma che "La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo" e all'articolo 10 afferma che "Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l'effettivo esercizio delle liberta' democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d'asilo nel territorio della Repubblica".

Cessi la persecuzione dei migranti.

Sia abolito il cosiddetto "reato di clandestinita'".

Siano aboliti i campi di concentramento.

Siano abolite le deportazioni.

Cessi la schiavitu'.

Sia consentita la libera circolazione di tutti gli esseri umani sull'unico pianeta casa comune dell'umanita' intera.

Sia legiferato subito che ogni persona ha diritto a votare nel luogo in cui vive, lavora, paga le tasse, contribuisce al bene comune.

Sia legiferato subito che ogni persona che e' nata in Italia deve avere i diritti di ogni persona che e' nata in Italia.

Cessi la complicita' istituzionale con le mafie schiaviste.

Cessi finalmente anche in Italia il regime dell'apartheid.

Vi e' una sola umanita'.

*

Sosteniamo la ministra Cecile Kyenge.

Difendiamo i diritti umani di tutti gli esseri umani.

Sia finalmente abolito il razzismo dal corpus normativo dello stato italiano.

Sia finalmente rispettata la Costituzione nata dalla Resistenza antifascista.

Sia finalmente rispettata la Dichiarazione universale dei diritti umani.

 

12. LA FRUSTA (PRIMO OTTOBRE 2013)

 

Lo scafista che a colpi di frusta costringe i migranti a gettarsi in acqua, a trovarvi la morte. Il cordoglio dell'Unione Europea, che s'indigna di tanta ferocia, di siffatta barbarie.

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Ma e' l'Unione Europea che ha posto la frusta in mano allo scafista; e' l'Unione Europea che impedisce ai migranti di giungere nel nostro continente in condizioni di sicurezza e rispetto della dignita' e dei diritti; e' l'Unione Europea razzista e schiavista, l'Unione Europea fautrice dell'apartheid globalizzato. Lo scafista armato di scudiscio e' dall'Unione Europea che ha ricevuto l'appalto, il mandato, la licenza di torturare e macellare la carne umana.

*

Una cosa occorre fare, e cominci l'Italia: consentire a tutti gli esseri umani di muoversi liberamente sull'unico pianeta casa comune dell'umanita' intera.

Sparirebbero di colpo gli scafisti, finirebbe il business delle mafie trafficanti e schiaviste, cesserebbero le stragi nel Mediterraneo.

 

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OGNI VITTIMA HA IL VOLTO DI ABELE

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Numero 41 del 13 ottobre 2013