[Nonviolenza] Telegrammi. 1421



 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 1421 del 10 ottobre 2013

Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com

 

Sommario di questo numero:

1. Peppe Sini: L'ipocrisia che mangia il cuore. E cio' che invece e' necessario e urgente fare

2. Le nostre vivissime congratulazioni a Marco Graziotti

3. Movimento Nonviolento, Peacelink e Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo: Un appello per il 4 novembre: "Ogni vittima ha il volto di Abele"

4. Segnalazioni librarie

5. La "Carta" del Movimento Nonviolento

6. Per saperne di piu'

 

1. EDITORIALE. PEPPE SINI: L'IPOCRISIA CHE MANGIA IL CUORE. E CIO' CHE INVECE E' NECESSARIO E URGENTE FARE

 

A che vale inginocchiarsi dinanzi alle bare per poi continuare a consentire, anzi: a provocare, le stragi nel Mediterraneo?

*

Vi e' una sola cosa da fare, subito, indispensabile: che il parlamento italiano riconosca a tutti - a tutti - gli esseri umani il diritto di entrare in modo legale e sicuro nel nostro paese, ed attraverso il nostro paese in Europa.

Che il parlamento italiano legiferi subito - subito - che per quanto e' in potere del nostro paese ad ogni essere umano e' riconosciuto il diritto a circolare liberamente sul pianeta casa comune dell'umanita' intera.

Che il parlamento italiano affermi concretamente - concretamente - il dovere di salvare le vite umane con un atto legislativo esatto, nitido, necessario, urgente.

Un atto legislativo che d'un sol colpo spazzi via l'orrore delle infami misure razziste italiane ed europee responsabili delle stragi nel Mediterraneo; un atto legislativo che chiarisca che su questo pianeta nessun essere umano e' "clandestino" ma tutti appartengono alla medesima umanita' con gli stessi diritti; un atto legislativo che affermando l'unita' del genere umano impegni tutti gli ordinamenti giuridici democratici a comprendere che l'umanita' ha un unico destino di vita o di morte, e che solo una politica internazionale che affermi ovunque i diritti umani di tutti gli esseri umani e' atta ad affrontare la tragica distretta ed ineludibile il compito dell'ora presente.

Accogliere tutti gli esseri umani in fuga dalle guerre e dalla fame, dalle dittature e dalla schiavitu', dalla miseria e dalla violenza; ed agire quindi a livello globale perche' non ci siano piu' guerre, non ci sia piu' fame, non ci siano piu' dittature, non ci sia piu' schiavitu', non ci sia piu' miseria, non ci sia piu' violenza.

*

Riconoscendo a tutti - a tutti - gli esseri umani il diritto di entrare in modo legale e sicuro nel nostro paese, ed attraverso il nostro paese in Europa, il parlamento italiano compirebbe un passo di civilta' pari a quello dell'abolizione della pena di morte, pari a quello dell'abolizione della guerra, pari a quello dell'abolizione delle armi.

Riconoscendo a tutti - a tutti - gli esseri umani il diritto di entrare in modo legale e sicuro nel nostro paese, ed attraverso il nostro paese in Europa, il parlamento italiano indicherebbe a tutti gli Stati e all'umanita' intera di aver compreso quello che ogni essere umano in cuor suo gia' sa perfettamente: che ogni essere umano ha diritto alla vita, che ogni essere umano ha diritto all'aiuto degli altri esseri umani, che vi e' una sola umanita' e tutti gli esseri umani ne fanno parte con pari diritti, che solo la legge dell'amore puo' salvare l'umanita' dalla catastrofe.

 

2. AMICIZIE. LE NOSTRE VIVISSIME CONGRATULAZIONI A MARCO GRAZIOTTI

 

Mercoledi' 9 ottobre 2013 presso l'Universita' di Viterbo Marco Graziotti si e' laureato in Scienze della comunicazione con la votazione di 110 e lode sostenendo una tesi su "Nuove tecnologie e controllo sociale nella ricerca di David Lyon", avendo come relatore il professor Giovanni Fiorentino.

La commissione si e' vivamente congratulata con il neodottore per il lavoro svolto ed ha auspicato la pubblicazione della sua tesi.

*

A Marco Graziotti, da anni collaboratore del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" (alcuni anni fa condusse con Marco Ambrosini e Paolo Arena la serie di approfondite interviste su "La nonviolenza in Italia oggi", inchiesta che coinvolse centinaia delle piu' autorevoli figure della nonviolenza ed e' restata un esempio unico di ricerca sociologica in questo ambito e costituisce tuttora uno strumento di riflessione cui far riferimento), esprimiamo anche noi le nostre vivissime congratulazioni.

 

3. INIZIATIVE. MOVIMENTO NONVIOLENTO, PEACELINK E CENTRO DI RICERCA PER LA PACE E I DIRITTI UMANI DI VITERBO: UN APPELLO PER IL 4 NOVEMBRE: "OGNI VITTIMA HA IL VOLTO DI ABELE"

[Riproponiamo l'appello promosso gia' negli scorsi anni da Movimento Nonviolento, Peacelink e Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo per il 4 novembre: "Ogni vittima ha il volto di Abele"]

 

Intendiamo proporre per il 4 novembre l'iniziativa nonviolenta "Ogni vittima ha il volto di Abele".

Proponiamo che il 4 novembre si realizzino in tutte le citta' d'Italia commemorazioni nonviolente delle vittime di tutte le guerre, commemorazioni che siano anche solenne impegno contro tutte le guerre e le violenze.

Affinche' il 4 novembre, anniversario della fine dell'"inutile strage" della prima guerra mondiale, cessi di essere il giorno in cui i poteri assassini irridono gli assassinati, e diventi invece il giorno in cui nel ricordo degli esseri umani defunti vittime delle guerre gli esseri umani viventi esprimono, rinnovano, inverano l'impegno affinche' non ci siano mai piu' guerre, mai piu' uccisioni, mai piu' persecuzioni.

Queste iniziative di commemorazione e di impegno morale e civile devono essere rigorosamente nonviolente. Non devono dar adito ad equivoci o confusioni di sorta; non devono essere in alcun modo ambigue o subalterne; non devono prestare il fianco a fraintendimenti o mistificazioni. Queste iniziative di addolorato omaggio alle vittime della guerra e di azione concreta per promuovere la pace e difendere le vite, devono essere rigorosamente nonviolente.

Occorre quindi che si svolgano in orari distanti e assolutamente distinti dalle ipocrite celebrazioni dei poteri armati, quei poteri che quelle vittime fecero morire.

Ed occorre che si svolgano nel modo piu' austero, severo, solenne: depositando omaggi floreali dinanzi alle lapidi ed ai sacelli delle vittime delle guerre, ed osservando in quel frangente un rigoroso silenzio.

Ovviamente prima e dopo e' possibile ed opportuno effettuare letture e proporre meditazioni adeguate, argomentando ampiamente e rigorosamente perche' le persone amiche della nonviolenza rendono omaggio alle vittime della guerra e perche' convocano ogni persona di retto sentire e di volonta' buona all'impegno contro tutte le guerre, e come questo impegno morale e civile possa concretamente limpidamente darsi. Dimostrando che solo opponendosi a tutte le guerre si onora la memoria delle persone che dalle guerre sono state uccise. Affermando il diritto e il dovere di ogni essere umano e la cogente obbligazione di ogni ordinamento giuridico democratico di adoperarsi per salvare le vite, rispettare la dignita' e difendere i diritti di tutti gli esseri umani.

A tutte le persone amiche della nonviolenza chiediamo di diffondere questa proposta e contribuire a questa iniziativa.

Contro tutte le guerre, contro tutte le uccisioni, contro tutte le persecuzioni.

Per la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani.

Ogni vittima ha il volto di Abele.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

Movimento Nonviolento, per contatti: via Spagna 8, 37123 Verona, tel. 0458009803, fax: 0458009212, e-mail: an at nonviolenti.org, sito: www.nonviolenti.org

Peacelink, per contatti: e-mail: info at peacelink.it, sito: www.peacelink.it

Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo, per contatti: e-mail: nbawac at tin.it e centropacevt at gmail.com, web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

4. SEGNALAZIONI LIBRARIE

 

Riletture

- Torquato Tasso, La Gerusalemme liberata, La Nuova Italia, Firenze 1946, 1970, pp. VII + 328. Edizione scolastica commentata da Attilio Momigliano.

- Torquato Tasso, Gerusalemme liberata, Mondadori, Milano 1957, 1976, 2006, pp. LXII + 818. A cura di Lanfranco Caretti.

- Torquato Tasso, Gerusalemme liberata, Rcs, Milano 2009, 2010, 2 voll. per pp. 558 + 596. A cura di Franco Tomasi.

- Franco Fortini, Dialoghi col Tasso, Bollati Boringhieri, Torino 1999, pp. 198.

- Sergio Zatti, L'uniforme cristiano e il multiforme pagano. Saggio sulla "Gerusalemme Liberata", Il Saggiatore, Milano 1983, pp. 200.

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Riedizioni

- Torquato Tasso, Opere, Utet, Torino 1981, Mondadori, Milano 2013, 2 voll., pp. 918, euro 12,90 + 12,90 (in supplemento a vari periodici Mondadori). A cura di Bortolo Tommaso Sozzi.

 

5. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

 

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.

Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:

1. l'opposizione integrale alla guerra;

2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;

3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;

4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.

Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.

Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

 

6. PER SAPERNE DI PIU'

 

Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it

Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 1421 del 10 ottobre 2013

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