Telegrammi. 1403



 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 1403 del 22 settembre 2013

Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com

 

Sommario di questo numero:

1. Un incontro a Viterbo nella Giornata internazionale della pace

2. In memoria di Rosario Livatino

3. Un incontro di studio a Viterbo sulla pragmatica della comunicazione umana

4. Una comunicazione di servizio alle persone ed alle esperienze amiche della nonviolenza: quattro bozze di lettere per promuovere la Giornata internazionale della nonviolenza

5. Bozza di lettera agli istituti scolastici

6. Bozza di lettera agli enti locali

7. Bozza di lettera alle associazioni democratiche

8. Bozza di lettera ai mezzi d'informazione

9. La "Carta" del Movimento Nonviolento

10. Per saperne di piu'

 

1. INCONTRI. UN INCONTRO A VITERBO NELLA GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA PACE

 

Si e' svolto la mattina di sabato 21 settembre 2013 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di riflessione e di testimonianza in occasione della Giornata internazionale della pace.

Nel corso dell'incontro si e' ragionato anche sulla preparazione di due prossime importanti iniziative: la Giornata internazionale della nonviolenza del 2 ottobre; l'iniziativa nonviolenta "Ogni vittima ha il volto di Abele", di commemorazione di tutte le vittime della guerra, e quindi di impegno contro tutte le guerre, gli eserciti e le armi, il 4 novembre.

I partecipanti hanno anche rivolto un commosso ricordo ad Alfio Pannega (1925-2010), il grande nostro maestro e compagno di cui ricorre l'anniversario della nascita.

*

Concludendo l'incontro, il responsabile della struttura nonviolenta viterbese, Peppe Sini, ha ancora una volta ricordato quelle che l'indimenticabile Ernesto Balducci defini' "le tre verita' di Hiroshima": "La prima verita' contenuta in quel messaggio e' che il genere umano ha un destino unico di vita o di morte... La seconda verita' di Hiroshima e' che ormai l'imperativo morale della pace, ritenuta da sempre come un ideale necessario anche se irrealizzabile, e' arrivato a coincidere con l'istinto di conservazione, il medesimo istinto che veniva indicato come radice inestirpabile dell'aggressivita' distruttiva... La terza verita' di Hiroshima e' che la guerra e' uscita per sempre dalla sfera della razionalita'".

La guerra, che consistendo dell'uccisione di esseri umani, sempre e solo e' nemica dell'umanita', deve essere abolita, prima che essa stermini l'umanita'. E' in potere dell'umanita' abolire la guerra, e' quindi dovere dell'umanita' abolirla, e salvare cosi' innumerevoli vite e con esse la stessa civilta' umana, e  garantire un mondo vivibile alle generazioni presenti ed a quelle che verranno. Solo la pace salva le vite, solo la pace difende e promuove la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani, solo la pace protegge l'intero mondo vivente, l'unica biosfera casa comune dell'umanita' tutta.

Abolire la guerra, come gia' sostennero le menti piu' illustri dell'umanita', e' quindi il primo dovere di ogni persona decente, di ogni ordinamento giuridico degno di questo nome, dell'intera storia umana.

E per abolire la guerra occorre il disarmo, il disarmo integrale: e quindi la cessazione della produzione, del commercio e dell'uso delle armi, e la distruzione degli arsenali.

Ed occorre la smilitarizzazione, la smilitarizzazione integrale: dei conflitti, dei territori, delle societa', delle culture.

Pace, disarmo, smilitarizzazione, cessare di uccidere; e scegliere invece la nonviolenza, la condivisione dei beni, il rispetto dei diritti umani di tutti gli esseri umani, la difesa della biosfera, l'universale responsabilita' e solidarieta': questo e' il compito dell'umanita' giunta alla presente distretta, giunta a questo crinale apocalittico.

La Giornata internazionale della pace che celebriamo oggi questo ci ricorda, ed a questo ci impegna.

 

2. INCONTRI. IN MEMORIA DI ROSARIO LIVATINO

 

Si e' svolto nel pomeriggio di sabato 21 settembre 2013 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro in memoria di Rosario Livatino, il magistrato assassinato dalla mafia il 21 settembre 1990.

Nel corso dell'incontro e' stato riletto il testo di una conferenza di Rosario Livatino del 1984, ed e' stata anche riletta la commemorazione che nel 2000 il responsabile della struttura nonviolenta viterbese fece del magistrato nel decimo anniversario del martirio, commemorazione che si allega.

I partecipanti all'incontro commemorativo, che cade nella Giornata internazionale della pace e nell'anniversario della nascita del nostro indimenticabile maestro e compagno Alfio Pannega (21 settembre 1925 - 20 aprile 2010), hanno rinnovato l'espressione della profonda gratitudine per Rosario Livatino e per tutti i combattenti contro i poteri criminali che i poteri criminali hanno assassinato. Possa venire il tempo della pace e della giustizia, possano cessare tutte le uccisioni: si adoperi per questo ogni persona buona.

*

Una commemorazione del 23 settembre 2000

E' trascorso in un cupo silenzio, con poche benemerite eccezioni, il decimo anniversario della scomparsa di Rosario Livatino. E di questo silenzio proviamo cruccio e vergogna, come di una smemoraggine diffusa e colpevole, o peggio: di una crescente cinica indifferenza; sintomi ambedue di come la mafia e il regime della corruzione riconquistino egemonia nella societa' italiana dopo la grande rottura e speranza che proprio dalla Sicilia, dalla resistenza del popolo siciliano e dal sacrificio di magistrati eroici divampo' in tutta Italia in anni che oggi si tende a brutalmente censurare e falsificare oscenamente da parte dei nuovi satrapi, che sovente sono altresi' i vecchi.

Il cupo silenzio, un oblio ferrigno, una sorda sordida notte: eppure la vicenda di Livatino ebbe caratteristiche tali (la limpidezza dell'uomo, la commozione per il crimine atroce, quegli ineffabili tratti di tragedia antica, biblica e classica, che sembra informare questa sorte di eroismo e martirio la cui percezione intimamente ci percuote e ci sconvolge), che diede luogo ad una vasta riflessione, ad una presa di coscienza profonda.

Merito certo anche del limpido e commosso libro di Nando dalla Chiesa a lui dedicato, e forse anche del film (a nostro parere peraltro assai inadeguato) che ne ripeteva il titolo. Ed anche del libro di Pietro Calderoni che ricostruiva la vicenda di Piero Nava, testimone coraggioso dell'efferato assassinio del magistrato (L'avventura di un uomo tranquillo, Rizzoli, Milano 1995).

Rosario Livatino, il "giudice ragazzino": questa espressione di scherno, che un certo prominente signore schizzo' dalle labbra ad ingiuriare quei giovani magistrati che rischiavano la vita per difendere la civile convivenza e le istituzioni democratiche negli avamposti di frontiera nelle terre in cui gli amici di partito di quel signore prominente avevano consegnato il potere ai barbari che menavano strage fin di bambini e scioglievano le loro vittime nell'acido affinche' nulla, nulla ne restasse, ripetendo un satanico gesto nazista; il senso di questa espressione, "il giudice ragazzino", fu rovesciato per sempre dalla rivendicazione dell'eroe di Canicatti' fatta da Nando dalla Chiesa, ed essa e' oggi, a scorno perpetuo degli ignobili schernitori e di tutti i complici dei poteri criminali, evocatrice di civile virtu', di una generosita' sobria, di una magnanima dedizione, di disposizione quasi leopardiana alla lotta e alla verita' e all'amore.

A nostra conoscenza, degli scritti di Rosario Livatino ben poco e' stato pubblicato: abbiamo trovato nella rete telematica il testo integrale della sua conferenza del 1984... Non e' molto, ma da questo modesto saggio emerge tutto un mondo interiore di forti convinzioni, di alto sentire, di meditazione scrupolosa, di squisita cortesia, di candore liliale, anche. Lo riproponiamo come piccolo nostro contributo alla memoria di un eroe senza prosopopea, di un combattente nonviolento, di una persona buona: Rosario Livatino, assassinato dalla mafia sotto il regime della corruzione...

Viterbo, 23 settembre 2000

 

3. INCONTRI. UN INCONTRO DI STUDIO A VITERBO SULLA PRAGMATICA DELLA COMUNICAZIONE UMANA

 

Si e' svolto nella serata di sabato 21 settembre 2013 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di studio sulla pragmatica della comunicazione umana e sulla gestione e risoluzione nonviolenta dei conflitti interpersonali.

 

4. INIZIATIVE. UNA COMUNICAZIONE DI SERVIZIO ALLE PERSONE ED ALLE ESPERIENZE AMICHE DELLA NONVIOLENZA: QUATTRO BOZZE DI LETTERE PER PROMUOVERE LA GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA NONVIOLENZA

 

Vi inviamo alcune bozze di lettere che con gli eventuali adattamenti che riterrete opportuni potrete inviare a vari interlocutori al fine di contribuire a promuovere la Giornata internazionale della nonviolenza del 2 ottobre.

Vi ringraziamo fin d'ora per quanto potrete fare.

 

5. MATERIALI. BOZZA DI LETTERA AGLI ISTITUTI SCOLASTICI

 

Egregio dirigente scolastico,

come gia' sapra' il 2 ottobre ricorre la Giornata internazionale della nonviolenza, indetta dall'Onu nell'anniversario della nascita di Mohandas Gandhi.

Con la presente la invitiamo a voler promuovere presso il suo istituto scolastico le iniziative di studio, di riflessione e di testimonianza che riterra' opportune.

Voglia gradire distinti saluti,

Firma

Luogo e data

Mittente, recapito postale, telefonico, e-mail

 

6. MATERIALI. BOZZA DI LETTERA AGLI ENTI LOCALI

 

Egregio Sindaco del Comune / Presidente della Provincia / Presidente della Regione,

come gia' sapra' il 2 ottobre ricorre la Giornata internazionale della nonviolenza, indetta dall'Onu nell'anniversario della nascita di Mohandas Gandhi.

Con la presente la invitiamo a voler promuovere le iniziative che riterra' opportune per celebrare l'evento.

Voglia gradire distinti saluti,

Firma

Luogo e data

Mittente, recapito postale, telefonico, e-mail

 

7. MATERIALI. BOZZA DI LETTERA ALLE ASSOCIAZIONI DEMOCRATICHE

 

Cari amici, egregi signori,

come gia' saprete il 2 ottobre ricorre la Giornata internazionale della nonviolenza, indetta dall'Onu nell'anniversario della nascita di Mohandas Gandhi.

Con la presente vi invitiamo a voler promuovere le iniziative di studio, di riflessione, di testimonianza e/o di mobilitazione che riterrete opportune.

Vogliate gradire distinti saluti,

Firma

Luogo e data

Mittente, recapito postale, telefonico, e-mail

 

8. MATERIALI. BOZZA DI LETTERA AI MEZZI D'INFORMAZIONE

 

Egregi signori,

come gia' saprete il 2 ottobre ricorre la Giornata internazionale della nonviolenza, indetta dall'Onu nell'anniversario della nascita di Mohandas Gandhi.

Con la presente vi invitiamo a darne notizia ed a segnalare le iniziative che istituzioni, scuole, associazioni realizzeranno per l'occasione.

Vogliate gradire distinti saluti,

Firma

Luogo e data

Mittente, recapito postale, telefonico, e-mail

 

9. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

 

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.

Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:

1. l'opposizione integrale alla guerra;

2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;

3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;

4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.

Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.

Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

 

10. PER SAPERNE DI PIU'

 

Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it

Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 1403 del 22 settembre 2013

Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com , sito: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

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