Nonviolenza. Femminile plurale. 465
- Subject: Nonviolenza. Femminile plurale. 465
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- Date: Sat, 14 Sep 2013 06:49:58 +0200 (CEST)
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NONVIOLENZA. FEMMINILE PLURALE
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Supplemento del notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino" (anno XIV)
Numero 465 del 14 settembre 2013
In questo numero:
1. Opporsi al femminicidio, opporsi al razzismo, opporsi alla guerra
2. Verso lo sciopero delle donne il 25 novembre
3. Scioperiamo. Per fermare la cultura della violenza
4. Alcuni testi del mese di agosto 2013 (parte prima)
5. La fine del regime. Elezioni subito. L'ora della nonviolenza
6. Con la ministra Cecile Kyenge
7. L'Onu diffonde le cifre del massacro
8. Un incontro di studio in memoria di Rosanna Benzi
9. Dopo la condanna, elezioni subito
10. Con la ministra Cecile Kyenge
11. Noi non dimentichiamo
12. Al raduno razzista
13. Via i manutengoli berlusconiani dal governo e dal parlamento. Elezioni subito per sconfiggere la destra golpista e criminale
14. Nell'anniversario della strage di Bologna
15. L'Italia non puo' essere governata dai manutengoli di un personaggio condannato al carcere
16. Con la ministra Cecile Kyenge
17. Un incontro di riflessione a Viterbo su tecnologie e diritti umani
18. Il mondo alla rovescia
19. I signori nipotini del Ku Klux Klan
20. Il ministro dell'interno che va a prendere ordini da un golpista condannato al carcere
21. Con la ministra Cecile Kyenge
22. Quando Al Capone fu condannato per evasione fiscale
23. Nell'anniversario della strage dell'Italicus
24. Ricordando Raoul Wallenberg e Raul Hilberg
25. Il signor B. e la realta'
26. Hiroshima
27. Maschilismo, razzismo, militarismo, guerra. Le radici della bomba di Hiroshima
28. Un incontro a Viterbo in memoria di Angelica Balabanoff
1. EDITORIALE. OPPORSI AL FEMMINICIDIO, OPPORSI AL RAZZISMO, OPPORSI ALLA GUERRA
Opporsi al femminicidio, opporsi al razzismo, opporsi alla guerra.
Difendere i diritti umani di tutti gli esseri umani, difendere la biosfera.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.
2. INIZIATIVE. VERSO LO SCIOPERO DELLE DONNE IL 25 NOVEMBRE
[Riproponiamo il seguente intervento delle promotrici della proposta dllo sciopero delle donne contro la violenza femminicida, intervento che abbiamo ricevuto alcuni giorni fa dal centro interculturale "Trama di Terre" (per contatti: info at tramaditerre.org)]
Carissime tutte (carissimi tutti),
dopo la pagina fb ora e' attivo e visibile anche il sito http://scioperodonne.wordpress.com/, sul quale troverete l'appello e la lista delle adesioni, i link ai giornali e ai siti che riferiscono dello Sciopero, ma anche riflessioni e contributi che riteniamo interessanti per tutt@.
Per quanto riguarda l'organizzazione dello Sciopero, abbiamo aperto la pagina "Le iniziative, citta' per citta'", file che aggiorneremo via via che arriveranno le info sulle manifestazioni/iniziative organizzate nei territori. Pensiamo che la pagina sia utile anche per mettere in contatto gruppi e singole persone. A questo proposito, l'indirizzo mail cui scrivere e': organizza.scioperodonne at gmail.com
Diffondete, diffondete e fateci sapere cosa si muove nelle vostre citta'.
Sulla homepage c'e' quello che consideriamo il nostro manifesto, "Le parole che vogliamo", che vi riportiamo anche qui di seguito.
A presto,
Barbara, Adriana e Tiziana
*
Le parole che vogliamo
Una donna uccisa ogni due giorni non e' una questione di ordine pubblico, ma una ferita aperta nella societa' civile. Lucia, Antonella, Maria Grazia, tanto per citare le ultime della lista, sono state ammazzate dall'ex fidanzato, dal marito e dal compagno nei giorni successivi al decreto varato dal governo il 9 agosto scorso. La prova che misure soltanto repressive non sono la soluzione del problema perche' il femminicidio non ha natura emergenziale ma sistemica. Per questo occorrono, e con urgenza, iniziative di sensibilizzazione e prevenzione, finanziamenti ai centri antiviolenza, campagne istituzionali e mediatiche che mettano al bando ogni giustificazione e sottovalutazione del fenomeno. E che, soprattutto, favoriscano la percezione delle donne non come vittime e soggetti deboli bisognosi di tutele, ma persone a tutto tondo da sostenere contro antiche imposizioni patriarcali, in grado di autodeterminarsi e scegliere liberamente il proprio modo di vivere.
Per questo rilanciamo con ancora piu' fermezza l'appello allo Sciopero delle donne per il 25 novembre prossimo, convinte che solo un'azione forte possa indurre il nostro Paese a una riflessione seria sulle relazioni tra i generi, sul potere e le sue dinamiche di sopraffazione.
Uno Sciopero generale e generalizzato contro il femminicidio per ridare peso alla politica delle donne, riprendere in mano le pratiche e i percorsi dei femminismi che in questi anni hanno lavorato sulle molteplici forme della violenza e dare un segnale chiaro e inequivocabile riconoscendo che solo una cultura antirazzista, antifascista e non sessista puo' produrre un nuovo modo di pensare e vivere le relazioni fra i sessi.
Uno Sciopero che afferma un nesso imprescindibile fra lavoro/cura/precarieta'/reddito, rivendica la maternita' come una scelta, rifiuta il ricatto delle dimissioni in bianco e afferma che anche la salute del corpo delle donne e' un diritto che non puo' essere in balia di ideologiche e strumentali obiezioni.
Uno Sciopero che chiede che non venga mai meno il rispetto per le differenze, la laicita' dello Stato e la lotta contro tutti i fondamentalismi etici, religiosi e politici e che chiede piena cittadinanza per le donne migranti che vivono nel nostro Paese in nome di una cultura laica dell'accoglienza, della condivisione e della solidarieta'.
Uno Sciopero che pretende dalle istituzioni, dai mass media e dalla societa' tutta che si facciano carico della quotidiana ed inesorabile furia omicida contro le donne che non accenna neanche per un giorno a fermarsi perche' frutto di una cultura violenta e sessista.
Uno Sciopero, infine, come azione profondamente politica, la sola che puo' restituire il diritto alla felicita' che tutt@ ci meritiamo.
Aderisci allo Sciopero delle donne e degli uomini, per un mondo piu' giusto ed eguale da consegnare alle future generazioni.
Manda mail con nome cognome citta' a scioperodonne2013 at gmail.com
3. INIZIATIVE. SCIOPERIAMO. PER FERMARE LA CULTURA DELLA VIOLENZA
[Riproponiamo ancora una volta il seguente appello che abbiamo ricevuto alcuni mesi fa da Barbara Romagnoli (per contatti: duepunti2 at yahoo.it) e dal centro interculturale "Trama di terre" (per contatti: info at tramaditerre.org). Per contattare le promotrici dell'appello e aderire ad esso: scioperodonne2013 at gmail.com]
Scioperiamo. Per fermare la cultura della violenza
*
Alla presidente della Camera, Laura Boldrini
Alla ministra delle Pari Opportunita', Josefa Idem
Alla segretaria della Confederazione Generale del Lavoro, Susanna Camusso
A tutte le donne delle istituzioni, delle arti e dei mestieri
A tutte noi
*
Pensavamo che l'uccisione di Fabiana, bruciata viva dal fidanzato sedicenne, esprimesse un punto di non ritorno. Invece no. L'insulto che e' stato rivolto alla ministra Cecile Kyenge - da un'altra donna - dice molto piu' di quanto non vogliamo ammettere. E di fronte ad una violenza verbale simile, non ci sono scuse o giustificazioni che tengano. Noi non siamo mai state silenziose, abbiamo sempre denunciato questi fatti, le violenze fisiche e quelle verbali. Ma non basta.
Non basta piu' il lavoro dei centri antiviolenza, fondamentale e prezioso. E non bastano le promesse di leggi che neanche arrivano. La ratifica della convenzione di Istanbul? Un passo importante, ma bisogna aspettare e aspettare. E noi non vogliamo piu' limitarci a lanciare appelli che raccolgono migliaia di firme ma restano solo sulla carta; a proclamarci indignate per una violenza che non accenna a smettere; a fare tavole rotonde, dibattiti politici, incontri. Adesso chiediamo di piu'.
Chiediamo di poter vivere in una societa' che vuole realmente cambiare la cultura che alimenta questa mentalita' maschilista, patriarcale, trasversale, acclarata e spesso occulta, che noi riteniamo totalmente responsabile della mancanza di rispetto per le donne, e che non fa nulla per fermare questo inutile e doloroso femminicidio italiano.
Chiediamo che la parola femminicidio non venga piu' sottovalutata, svilita, criticata. Perche' racconta di un fenomeno che ancora in troppi negano, o che sia qualcosa che non li riguarda. O addirittura che molte delle donne uccise o violate, in fondo in fondo, qualche sbaglio lo avevano fatto. Quanta disumanita' nel non voler vedere il nostro immenso lavoro, quello pagato e quello non pagato, il lavoro di cura e riproduttivo, il genio, la creativita', il ruolo multiforme delle donne.
Chiediamo di fermarci. A tutte: madri, sorelle, figlie, nonne, zie, compagne, amanti, mogli, operaie, commesse, maestre, infermiere, badanti, dirigenti, fornaie, dottoresse, farmaciste, studentesse, professoresse, ministre, contadine, sindacaliste, impiegate, scrittrici, attrici, giornaliste, registe, precarie, artiste, atlete, disoccupate, politiche, funzionarie, fisioterapiste, babysitter, veline, parlamentari, prostitute, autiste, cameriere, avvocate, segretarie.
Fermiamoci per 24 ore da tutto quello che normalmente facciamo. Proclamiamo uno sciopero generale delle donne che blocchi questo maledetto paese. Perche' sia chiaro che senza di noi, noi donne, non si va da nessuna parte. Senza il rispetto per la nostra autodeterminazione e il nostro corpo non c'e' societa' che tenga. Perche' la rabbia e il dolore, lo sconforto e l'indignazione, la denuncia e la consapevolezza, hanno bisogno di un gesto forte.
Scioperiamo per noi e per tutte le donne che ogni giorno rischiano la loro vita. Per le donne che verranno, per gli uomini che staranno loro accanto.
Unisciti a noi, firma e diffondi questo appello. Insieme, poi, decideremo una data.
scioperodonne2013 at gmail.com
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Barbara Romagnoli (giornalista freelance)
Adriana Terzo (giornalista freelance)
Tiziana Dal Pra (presidente del centro interculturale Trama di Terre)
4. MATERIALI. ALCUNI TESTI DEL MESE DI AGOSTO 2013 (PARTE PRIMA)
Riproponiamo qui alcuni testi apparsi sul nostro foglio nel mese di agosto 2013.
5. LA FINE DEL REGIME. ELEZIONI SUBITO. L'ORA DELLA NONVIOLENZA
Dovrebbe essere emessa oggi la sentenza della Cassazione che chiude il processo per frode fiscale a carico di Berlusconi.
E se non vi saranno scandalose sorprese Berlusconi sara' condannato in via definitiva ed interdetto dai pubblici uffici.
La condanna definitiva di Berlusconi e la sua interdizione dai pubblici uffici segnera' la fine di un ventennio in cui Berlusconi e' stato il dominus corruttore della politica italiana, per lunghi tratti governando direttamente il paese a capo di una coalizione da lui stesso creata della destra golpista e criminale.
La condanna di Berlusconi dovra' avere come immediata conseguenza l'allontanamento dal governo del paese dei suoi complici e caudatari.
Subito dopo la condanna si dimetta il governo; si sciolgano le Camere; si torni alle urne.
Ed al voto si presenti una coalizione di tutto il fronte antifascista democratico, e di questa coalizione sia promotrice, animatrice, parte integrante e sostanziale la sinistra della nonviolenza.
Elezioni subito per sconfiggere definitivamente la destra golpista e criminale.
Elezioni subito per liberare l'Italia dal regime della corruzione.
Elezioni subito per uscire definitivamente dall'infamia del ventennio berlusconiano.
Elezioni subito per tornare alla legalita' costituzionale.
Elezioni subito per tornare alla democrazia repubblicana.
La nonviolenza e' in cammino.
6. CON LA MINISTRA CECILE KYENGE
Con la ministra Cecile Kyenge la forza della verita'.
Con la ministra Cecile Kyenge la forza della democrazia.
Con la ministra Cecile Kyenge la forza del diritto.
Con la ministra Cecile Kyenge la forza dell'umana dignita'.
7. L'ONU DIFFONDE LE CIFRE DEL MASSACRO
La missione di assistenza dell'Onu in Afghanistan (Unama) diffonde i dati sulle vittime civili della guerra afgana dei primi sei mesi del 2013.
Dati da prendere con beneficio d'inventario: sono ovviamente soltanto i dati che la propaganda di guerra della coalizione imperialista e razzista permette siano resi noti, e sono sicuramente sottodimensionati.
E vi andrebbero quantomeno aggiunte anche le vittime in territorio pakistano della medesima guerra.
E le vittime cui viene attribuito lo status di combattenti non sono meno vittime delle altre: ogni essere umano ucciso e' un essere umano ucciso.
Fatte queste premesse, la missione dell'Onu avrebbe accertato che nei primi sei mesi del 2013 in Afghanistan la guerra tra la popolazione civile ha ucciso 1.319 persone e 2.533 ha ferito.
Di queste vittime - e delle molte altre che questi dati non registrano - anche lo stato italiano e' corresponsabile.
Cessi immediata l'illegale ed insensata partecipazione italiana alla guerra in corso in Afghanistan.
Cessi la guerra assassina.
Solo la pace salva le vite.
8. UN INCONTRO DI STUDIO IN MEMORIA DI ROSANNA BENZI
Si e' svolto la mattina di giovedi' primo agosto 2013 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro in memoria di Rosanna Benzi.
Rosanna Benzi, nata nel 1948 e scomparsa all'inizio del 1991, per la maggior parte della sua vita ha vissuto in un polmone d'acciaio. Direttrice della rivista "Gli altri. Periodico di tutti gli emarginati della societa'", ed infaticabile promotrice di iniziative di solidarieta' e di liberazione, una delle figure piu' belle dell'impegno per i diritti e la dignita' umana. Opere di Rosanna Benzi: segnaliamo particolarmente Il vizio di vivere, Rusconi, Milano 1984, 1987.
Nel corso dell'incontro sono stati letti e commentati vari suoi testi ed interventi.
Concludendo l'incontro, il responsabile della struttura nonviolenta viterbese ha rievocato con viva commozione alcuni personali ricordi di Rosanna Benzi. Della nonviolenza in cammino, della lotta di liberazione dell'umanita', della difesa della dignita' e dei diritti di tutti gli esseri umani, Rosanna Benzi e' stata una delle figure piu' belle; il suo ricordo illumina ancora l'impegno di ogni persona cosciente e solidale; la sua lezione costituisce ancora un orizzonte di senso e un programma di azione per ogni persona amica e compagna dell'umanita'; la sua testimonianza e' di sostegno e conforto ad ogni persona che soffre, che lotta, che cerca, che medita il bene ed al bene si accosta. Rosanna Benzi, femminista, solidale, rivoluzionaria, figura dell'umanita', maestra di verita', esempio di nonviolenza: che grande felicita' averla conosciuta, che grande onore tramandarne la memoria, che grande conforto sapere che il suo valore resta per sempre, che non si estingue il suo messaggio, che altre persone ancora e ancora ne raccoglieranno il lascito, ne porteranno avanti la lotta. Vi e' una sola umanita'. La nonviolenza e' in cammino.
*
Le persone partecipanti all'incontro hanno espresso ancora una volta pieno sostegno a varie iniziative di pace, di solidarieta' e per i diritti in cui il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo e' particolarmente impegnato in questo periodo:
a) all'iniziativa contro i cacciabombardieri F-35 e le navi da guerra del programma Fremm;
b) all'iniziativa per la cessazione immediata della illegale ed insensata partecipazione italiana alla guerra in corso in Afghanistan;
c) all'appello allo sciopero delle donne contro il femminicidio, ed alla richiesta che siano immediatamente concretamente realizzate tutte le iniziative adeguate contro la violenza sulle donne previste dalla Convenzione di Istanbul recentemente ratificata all'unanimita' dal parlamento italiano;
d) all'appello per l'asilo ad Edward Snowden;
e) alla richiesta di liberazione di Bradley Manning;
f) all'impegno affinche' siano abolite al piu' presto le infami misure razziste imposte da precedenti governi golpisti: ed in particolare affinche':
- sia rispettata la Costituzione della Repubblica Italiana che all'articolo 2 afferma che "La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo" e all'articolo 10 afferma che "Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l'effettivo esercizio delle liberta' democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d'asilo nel territorio della Repubblica";
- cessi la persecuzione dei migranti;
- sia abolito il cosiddetto "reato di clandestinita'";
- siano aboliti i campi di concentramento;
- siano abolite le deportazioni;
- cessi la schiavitu';
- sia consentita la libera circolazione di tutti gli esseri umani sull'unico pianeta casa comune dell'umanita' intera;
- sia legiferato subito che ogni persona ha diritto a votare nel luogo in cui vive, lavora, paga le tasse, contribuisce al bene comune;
- sia legiferato subito che ogni persona che e' nata in Italia deve avere i diritti di ogni persona che e' nata in Italia.
Le persone partecipanti all'incontro hanno espresso altresi' pieno sostegno:
g) alle iniziative promosse dall'"Associazione italiana medici per l'ambiente" a Viterbo per l'acqua potabile bene comune e diritto umano e per la difesa della biosfera;
h) alle iniziative per il risanamento del lago di Vico;
i) alle iniziative per la riduzione e la riconversione del polo energetico Civitavecchia-Montalto e contro le centrali a combustibili fossili;
l) alle iniziative del movimento contro le centrali a biomasse e biogas.
Le persone partecipanti all'incontro hanno espresso inoltre pieno sostegno:
m) all'iniziativa per la formazione delle forze dell'ordine alla conoscenza e all'uso della nonviolenza;
n) alla preparazione della Giornata internazionale della nonviolenza del 2 ottobre;
o) alla preparazione dell'iniziativa "Ogni vittima ha il volto di Abele" del 4 novembre.
Le persone partecipanti all'incontro hanno infine espresso profonda gratitudine e persuasa solidarieta' alla ministra Cecile Kyenge e pieno sostegno al suo impegno per i diritti umani di tutti gli esseri umani.
Ugualmente hanno espresso gratitudine e solidarieta' anche alla presidente della Camera dei Deputati Laura Boldrini, e formulato l'auspicio che essa possa essere la prossima Presidente della Repubblica.
9. DOPO LA CONDANNA, ELEZIONI SUBITO
1. La persona che da venti anni domina e corrompe la politica italiana e da oltre trenta ne corrompe e plasma in larga misura l'immaginario e le opinioni e il linguaggio, e' stato condannato in via definitiva per il reato di frode fiscale. Altri reati questa persona ha commesso e fatto commettere e favoreggiato, tutti lo sanno. Ma almeno stavolta la sua attivita' criminale non e' restata impunita.
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2. Il signor B. non e' solo un prominente della politica, dell'economia, dei media e di altro ancora. E' il capo e il demiurgo della destra eversiva e criminale che in questi vent'anni ha lungamente sciaguratamente governato l'Italia; e la sta governando tuttora nonostante abbia perso le elezioni di febbraio.
Senza il signor B. i neofascisti non sarebbero mai andati al governo. Senza il signor B. i razzisti non sarebbero mai andati al governo. Senza il signor B. il regime della corruzione e i poteri criminali non avrebbero mantenuto tanta forza. Senza il signor B. non sarebbero divenute leggi dello stato misure aberranti e scellerate, decisioni criminali ed anticostituzionali.
La condanna di Berlusconi puo' costituire la fine del regime berlusconiano: poiche' senza la guida del signor B. i neofascisti, i razzisti, la destra eversiva e criminale, non avrebbe la capacita' di vincere le elezioni, di restare al governo.
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3. Ma perche' il regime berlusconiano crolli, occorre trarre subito le conseguenze della condanna di Berlusconi.
Occorre che si dimetta subito il governo caratterizzato dalla presenza dei manutengoli berlusconiani.
Occorre che siano sciolte le Camere in cui i manutengoli di Berlusconi hanno ancora una presenza fortemente condizionante.
Occorre andare subito a nuove elezioni.
Ed occorre che alle elezioni si presenti una coalizione dell'intero fronte antifascista democratico, e che tale coalizione affronti e sconfigga la destra eversiva e criminale.
Ed occorre che nella coalizione dell'intero fronte antifascista democratico sia presente la sinistra della nonviolenza.
Ed occorre che la sinistra della nonviolenza sia non solo parte integrante e sostanziale, ma promotrice ed ispiratrice della coalizione e del programma comune dell'intero fronte antifascista democratico.
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4. Berlusconi cerchera' di riorganizzare rapidamente le forze. Sa di poter contare su estese complicita': quelle che ancora in questi mesi hanno portato i suoi manutengoli nuovamente al governo dopo le elezioni di febbraio. Sa di poter far valere il suo enorme potere economico e mediatico. Per sconfiggere la destra eversiva e criminale berlusconiana non c'e' tempo da perdere e non si possono fare errori.
La destra eversiva e criminale berlusconiana puo' e deve essere sconfitta alle elezioni, ma per sconfiggerla alle elezioni occorre andare alle elezioni subito.
La destra eversiva e criminale berlusconiana puo' e deve essere sconfitta alle elezioni, ma per sconfiggerla alle elezioni occorre coalizzare tutto il fronte antifascista democratico.
La destra eversiva e criminale berlusconiana puo' e deve essere sconfitta alle elezioni, ma per sconfiggerla alle elezioni occorre che la coalizione dell'intero fronte antifascista democratico abbia un programma semplice e forte, ovvero raggiunga il consenso su poche cose da fare assolutamente necessarie ed urgenti per il bene comune del popolo italiano.
La destra eversiva e criminale berlusconiana puo' e deve essere sconfitta alle elezioni, ma per sconfiggerla alle elezioni occorre che a far nascere ed a caratterizzare la coalizione dell'intero fronte antifascista democratico ci sia la presenza decisiva della sinistra della nonviolenza.
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5. Occorre la sinistra della nonviolenza: femminista, ecologista, socialista e libertaria, della lotta di liberazione delle persone oppresse, delle classi sfruttate, dell'umanita' rapinata.
La sinistra della nonviolenza: per i diritti umani di tutti gli esseri umani. Per la pace che salva le vite. Per il diritto di tutti alla casa, al lavoro, allo studio, alla salute, all'assistenza, a un ambiente vivibile, alla solidarieta'.
10. CON LA MINISTRA CECILE KYENGE
Con la ministra Cecile Kyenge contro il razzismo.
Con la ministra Cecile Kyenge contro il maschilismo.
Con la ministra Cecile Kyenge per la democrazia.
Con la ministra Cecile Kyenge per la dignita' umana.
Con la ministra Cecile Kyenge l'Italia civile.
Con la ministra Cecile Kyenge l'Italia delle persone oneste.
11. NOI NON DIMENTICHIAMO
Noi non dimentichiamo le persone morte nel Mediterraneo per la politica razzista italiana ed europea. Un orrore che tuttora continua.
Noi non dimentichiamo i campi di concentramento in Italia. Un orrore che tuttora continua.
Noi non dimentichiamo le deportazioni. Un orrore che tuttora continua.
Noi non dimentichiamo la riduzione in schiavitu'. Un orrore che tuttora continua.
Noi non dimentichiamo l'infamia nazista della persecuzione dei migranti. Un orrore che tuttora continua.
Noi non dimentichiamo l'abominio dell'apartheid imposto nel nostro paese. Un orrore che tuttora continua.
Noi non dimentichiamo la mostruosita' del cosiddetto "reato di clandestinita'" che perseguita un essere umano per il solo fatto di essere un essere umano. Un orrore che tuttora continua.
Noi non dimentichiamo.
*
Noi vogliamo che questi orrori cessino subito.
Noi vogliamo che le misure legislative ed amministrative che hanno reso l'Italia un paese nazista siano abrogate immediatamente.
Noi vogliamo che i governanti italiani nazisti che questi orrori hanno imposto siano processati e puniti per i crimini contro l'umanita' che hanno commesso.
Noi non dimentichiamo.
*
Noi vogliamo l'abolizione del razzismo.
Noi vogliamo che tutte le vite umane siano salvate.
Noi vogliamo che tutti gli esseri umani ricevano rispetto ed aiuto.
Noi vogliamo giustizia e solidarieta' per l'umanita' intera.
Noi non dimentichiamo.
*
Noi non dimentichiamo le vittime.
Noi non dimentichiamo l'orrore.
Noi non dimentichiamo che il primo dovere di ogni essere umano e' salvare le vite, e' recare aiuto a tutti gli altri esseri umani.
12. AL RADUNO RAZZISTA
E' alquanto bizzarro che si pretenda che un'autorevole rappresentante delle istituzioni democratiche presenzi a un raduno razzista per interloquire con gli adepti dell'ordine ariano.
Al raduno razzista occorre mandare i carabinieri per arrestare i neonazisti.
13. VIA I MANUTENGOLI BERLUSCONIANI DAL GOVERNO E DAL PARLAMENTO. ELEZIONI SUBITO PER SCONFIGGERE LA DESTRA GOLPISTA E CRIMINALE
Dopo la definitiva condanna del loro capo e demiurgo siano allontanati i manutengoli berlusconiani dal governo.
E sia sciolto il Parlamento in cui i manutengoli berlusconiani hanno ancora un forte potere di condizionamento.
Elezioni subito per sconfiggere la destra golpista e criminale berlusconiana.
Elezioni subito per tornare alla democrazia, alla legalita' costituzionale, al rispetto dei diritti umani di tutti gli esseri umani, alla pace che salva le vite.
14. NELL'ANNIVERSARIO DELLA STRAGE DI BOLOGNA
Nell'anniversario della strage di Bologna del 2 agosto 1980, si e' svolto a Viterbo la mattina del 2 agosto 2013 un incontro presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di ricordo delle vittime e di richiesta che sia fatta verita' e giustizia.
Ogni vita umana e' un valore infinito.
Il primo diritto di ogni essere umano e' il diritto a non essere ucciso.
Mai piu' stragi, mai piu' uccisioni.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.
15. L'ITALIA NON PUO' ESSERE GOVERNATA DAI MANUTENGOLI DI UN PERSONAGGIO CONDANNATO AL CARCERE
L'Italia non puo' essere governata dai manutengoli di un personaggio condannato al carcere per il reato di frode fiscale.
Siano allontanati i manutengoli berlusconiani dal governo.
*
Finisca l'infamia di un paese governato dalla destra eversiva e criminale capeggiata da un personaggio condannato al carcere.
Finisca l'infamia di un parlamento tenuto sotto scacco dalla destra eversiva e criminale capeggiata da un personaggio condannato al carcere.
*
Si dimetta il governo.
Si sciolgano le Camere.
Si vada a nuove elezioni.
Ed alle elezioni si presenti una coalizione dell'intero fronte antifascista democratico per sconfiggere definitivamente la destra eversiva e criminale capeggiata da un personaggio condannato al carcere.
E della coalizione dell'intero fronte antifascista democratico sia promotrice e cuore la sinistra della nonviolenza.
*
Sconfiggere definitivamente la destra eversiva e criminale capeggiata da un personaggio condannato al carcere.
Sconfiggerla con la forza della democrazia.
Sconfiggerla con la forza della legalita'.
Sconfiggerla con la forza della verita'.
*
Nessuna complicita' con la destra eversiva e criminale capeggiata da un personaggio condannato al carcere.
Nessuna subalternita' alla destra eversiva e criminale capeggiata da un personaggio condannato al carcere.
Nessun attendismo.
Nessun tatticismo.
Unita' dell'intero fronte antifascista democratico.
Elezioni subito.
La nonviolenza e' in cammino.
16. CON LA MINISTRA CECILE KYENGE
Con la ministra Cecile Kyenge contro la violenza maschilista.
Con la ministra Cecile Kyenge contro la violenza razzista.
Con la ministra Cecile Kyenge contro la violenza schiavista.
Con la ministra Cecile Kyenge contro il potere mafioso.
Con la ministra Cecile Kyenge contro il regime della corruzione.
Con la ministra Cecile Kyenge contro la barbarie assassina.
17. UN INCONTRO DI RIFLESSIONE A VITERBO SU TECNOLOGIE E DIRITTI UMANI
Si e' svolto nel pomeriggio di venerdi' 2 agosto 2013 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di riflessione sulle tecnologie della comunicazione, le strategie del controllo sociale, la difesa dei diritti umani.
Nel corso dell'incontro, utilizzando tra gli altri anche i classici studi di Michel Foucault, si e' svolta una ricognizione di alcuni aspetti cruciali delle profonde trasformazioni tecniche e sociali avvenute nella modernita' e si e' ragionato su come difendere oggi in modo adeguato le garanzie democratiche e i diritti umani fondamentali dinanzi al rischio di derive totalitarie gia' in corso.
18. IL MONDO ALLA ROVESCIA
Un condannato al carcere con sentenza definitiva per il reato di frode fiscale, personaggio sul quale inoltre sono in corso altri processi per altri gravi reati come concussione e prostituzione minorile (e che per questi reati e' gia' stato condannato in primo grado ad altri anni di carcere), pretende di fare "la riforma della giustizia", ed a tal fine mobilita i suoi complici e caudatari che incredibilmente siedono ancora al governo e in parlamento.
Il criminale condannato che pretende di fare la riforma della giustizia: sembra la commedia dell'arte, ed invece e' l'orrore della realta'.
I manutengoli di un criminale condannato che siedono tuttora al governo: sembra una barzelletta, ed invece e' la cronaca.
La destra golpista e criminale berlusconiana che pretende di minacciare ed intimidire la magistratura; la destra golpista e criminale berlusconiana che pretende di aggredire e distruggere l'ordinamento democratico costituzionale; la destra golpista e criminale berlusconiana che pretende di imporre la dittatura del suo capo: e' il mondo alla rovescia, ed e' quello che accade ogni giorno da venti anni a questa parte.
Ora basta.
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Ora basta.
Siano immediatamente allontanati dal governo del paese i complici del criminale condannato Berlusconi.
Sia impedito alla destra golpista e criminale berlusconiana di tentar di corrompere e ricattare governo e parlamento, di tentare losche ed infami manovre eversive.
Si dimetta il governo, si sciolgano le Camere, si vada subito al voto.
E con la forza della verita', con la forza della legalita', con la forza della democrazia si sconfigga definitivamente la destra golpista e criminale, si sconfiggano i piani eversivi del criminale condannato.
Si unisca in una stessa coalizione tutto il fronte antifascista democratico, e sconfigga definitivamente alle elezioni la destra golpista e criminale berlusconiana.
Si unisca in una stessa coalizione tutto il fronte antifascista democratico: per la democrazia, la legalita', la pace, i diritti umani, la difesa della biosfera.
La nonviolenza e' in cammino.
19. I SIGNORI NIPOTINI DEL KU KLUX KLAN
I signori nipotini del Ku Klux Klan si irritano del fatto che una ministra della Repubblica non vada a rendere omaggio al loro raduno.
Dovrebbero piuttosto gioire di trovarsi ancora a piede libero, i signori nipotini del Ku Klux Klan.
*
E' infatti sommamente sorprendente, e segno inequivocabile di barbarie, che gli adepti di questa sciagurata associazione a delinquere razzista e schiavista abbiano potuto ripetutamente governare lungo un ventennio il nostro paese ed imporre misure criminali ed assassine, veri e propri crimini contro l'umanita'. E che mantengano tuttora cariche pubbliche di grande importanza, cosa che ai criminali dovrebbe essere proibita. E che non siano ancora stati perseguiti ai sensi di legge per i crimini loro.
Ed e' altrettanto sommamente sorprendente, e segno inequivocabile di barbarie, che il ceto politico tutto ed i facitori di opinione attraverso i mass-media della societa' dello spettacolo - e delle quotidiane stragi - continuino a considerarli rispettabili interlocutori e ad oscenamente riverirli.
Il razzismo e' un crimine contro l'umanita'. Un'organizzazione razzista non e' una forza politica democratica: per la contradizion che nol consente. Un'organizzazione razzista e' un'associazione a delinquere.
Queste cose occorre pur dirle. Questa infamia va pur smascherata. Questo orrore va pur contrastato.
20. IL MINISTRO DELL'INTERNO CHE VA A PRENDERE ORDINI DA UN GOLPISTA CONDANNATO AL CARCERE
"La verita' e' in marcia e niente la fermera'"
(Emile Zola)
Il ministro dell'interno che va a prendere ordini da un golpista condannato al carcere.
Un ex-ministro che in pro del golpista condannato straparla torvo e minaccioso di guerra civile.
Un ex-presidente del senato che pretende la grazia per un criminale golpista.
Quel criminale golpista che continua ad insultare ed aggredire i giudici, la magistratura, il diritto, la Costituzione, la legalita' repubblicana, la democrazia, l'intelligenza e la dignita' umana. Che pretende di decidere lui la forma dello stato, l'amministrazione della giustizia, cosa sia il bene ed il male. Che pretende tutto il potere e l'assoluta impunita'.
Quel criminale golpista condannato in via definitiva per il reato di frode fiscale: e che convoca ministri e lancia proclami minacciosi.
Quel criminale golpista condannato altresi' in primo grado per i reati di concussione e di prostituzione minorile: e che continua a condizionare il governo e il parlamento. Il governo e il parlamento in balia di un simile personaggio e dei suoi manutengoli.
Non e' uno spettacolo teatrale allestito da Sade a Charenton, e' la cronaca politica odierna. E' la realta' effettuale che sopravanza l'incubo piu' allucinato. E' l'ultima eruzione di follia della destra golpista e criminale e del suo padrone e demiurgo.
Berlusconi pretende poteri dittatoriali, pretende di essere al di sopra delle leggi.
E ministri e parlamentari suoi famuli lo osannano. Ministri e parlamentari. Turpemente, oscenamente.
A quando Toto' Riina al Quirinale?
A quando Hitler santo subito?
*
C'e' un solo modo di rispondere a questo scandalo, a questa infamia, a questo orrore.
Con la forza della verita', con la forza della legalita', con la forza della democrazia, con la forza della dignita' umana.
Siano allontanati subito dal governo i luogotenenti della destra golpista e criminale berlusconiana.
Si sciolgano le Camere infestate e ricattate dai manutengoli di Berlusconi.
Si torni a votare subito.
Ed alle elezioni si presenti unita la coalizione dell'intero fronte antifascista democratico, e di essa coalizione sia promotrice ed anima e guida la sinistra della nonviolenza.
Alle elezioni si presenti unita la coalizione dell'intero fronte antifascista democratico, e sconfigga definitivamente la destra golpista e criminale berlusconiana.
Il momento e' ora.
La nonviolenza e' in cammino.
21. CON LA MINISTRA CECILE KYENGE
Con la ministra Cecile Kyenge contro il razzismo.
Con la ministra Cecile Kyenge contro il maschilismo.
Con la ministra Cecile Kyenge contro lo schiavismo.
Con la ministra Cecile Kyenge contro il fascismo.
Con la ministra Cecile Kyenge contro l'apartheid.
*
Siano abolite al piu' presto le infami misure razziste imposte da precedenti governi golpisti.
Sia rispettata la Costituzione della Repubblica Italiana che all'articolo 2 afferma che "La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo" e all'articolo 10 afferma che "Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l'effettivo esercizio delle liberta' democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d'asilo nel territorio della Repubblica".
Cessi la persecuzione dei migranti.
Sia abolito il cosiddetto "reato di clandestinita'".
Siano aboliti i campi di concentramento.
Siano abolite le deportazioni.
Cessi la schiavitu'.
Sia consentita la libera circolazione di tutti gli esseri umani sull'unico pianeta casa comune dell'umanita' intera.
Sia legiferato subito che ogni persona ha diritto a votare nel luogo in cui vive, lavora, paga le tasse, contribuisce al bene comune.
Sia legiferato subito che ogni persona che e' nata in Italia deve avere i diritti di ogni persona che e' nata in Italia.
Cessi la complicita' istituzionale con le mafie schiaviste.
Cessi finalmente anche in Italia il regime dell'apartheid.
Vi e' una sola umanita'.
22. QUANDO AL CAPONE FU CONDANNATO PER EVASIONE FISCALE
Correva l'anno 1931.
Al Capone fu condannato per evasione fiscale.
Ben altri reati aveva commesso.
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Non risulta che ministri del governo federale andassero a testimoniargli la loro solidarieta' e fedelta'.
Non risulta che congressisti e senatori andassero a genufletterglisi ai piedi.
Non risulta che ex-presidenti del senato chiedessero la grazia.
Non risulta che si organizzassero manifestazioni di massa nella capitale a favore del criminale condannato.
E non risulta che Al Capone reagisse alla condanna proclamando che avrebbe fatto la riforma della giustizia.
*
Piace a noi poveri vecchierelli ricordare le vecchie storie.
Si dice che talora lumeggino il presente. Chissa'.
23. NELL'ANNIVERSARIO DELLA STRAGE DELL'ITALICUS
Maschilismo, razzismo, schiavismo, militarismo, terrorismo, fascismo: una stessa ideologia, una stessa prassi.
Solo la teoria e la pratica nonviolenta del movimento di liberazione delle donne puo' salvare l'umanita' e il mondo vivente.
Solo la teoria e la pratica nonviolenta del movimento di liberazione delle donne invera la dignita' umana.
Solo la teoria e la pratica nonviolenta del movimento di liberazione delle donne realizza la societa' dell'umana ed universale convivenza.
24. RICORDANDO RAOUL WALLENBERG E RAUL HILBERG
Si e' svolto la mattina di domenica 4 agosto 2013 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di studio in memoria di Raoul Wallenberg, nato il 4 agosto 1912, e di Raul Hilberg, deceduto il 4 agosto 2007.
*
Raoul Wallenberg e' uno dei Giusti che con l'azione e con l'esempio salvo' decine e forse centinaia di migliaia di perseguitati dal nazismo. Nato nel 1912, diplomatico svedese, la sua eroica azione a Budapest durante la seconda guerra mondiale salvo' la vita a innumerevoli persone. "Raoul Wallenberg fu il piu' inventivo, il piu' audace e il piu' efficiente fra i soccorritori degli ebrei perseguitati dal nazismo" (Charles Fenyvesi, in Walter Laqueur (a cura di), Dizionario dell'Olocausto Einaudi, Torino 2004, 2007, p. 823). Sul finire della guerra fu fatto prigioniero dai sovietici, scomparve e forse mori' in carcere o nel gulag in Unione Sovietica nel 1947 (ma sulla sua morte ancora non e' stata fatta completa chiarezza). Raoul Wallenberg e' uno dei piu' grandi eroi dell'umanita'.
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Raul Hilberg e' uno dei piu' grandi storici della Shoah; la sua opera fondamentale, La distruzione degli ebrei d'Europa, e' un testo la cui lettura e' semplicemente imprescindibile. Raul Hilberg, nato a Vienna nel 1926, esule negli Stati Uniti con la famiglia dal 1939, nel 1944 come volontario nell'esercito americano combatte' in Europa nella guerra contro il nazismo. Allievo di Franz Neumann, docente universitario, storico, e' il piu' autorevole studioso dello sterminio degli ebrei compiuto dai nazisti. E' deceduto nell'agosto 2007. Opere di Raul Hilberg: la sua opera fondamentale e' La distruzione degli Ebrei d'Europa, Einaudi, Torino 1995 ed edizioni successive (con approfondimenti ed ampliamenti alla luce della nuova documentazione via via disponibile), un libro che e' indispensabile leggere. Cfr. anche Carnefici, vittime, spettatori, Mondadori, Milano 1994. L'opera storica di Hilberg e' essa stessa un atto di Resistenza.
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Concludendo la commemorazione, il responsabile della struttura nonviolenta viterbese ha evidenziato come l'azione del Giusto che salva le vite presenti, e l'azione dello storico che preserva la memoria e cosi' contribuisce anche a salvare vite future, convergano nel medesimo impegno in difesa dell'umanita' e della sua verita'; dell'unica umanita' composta di concreti esseri umani, ognuno diverso dall'altro ed all'altro uguale in diritti e dignita', ognuno un valore infinito; un'unica umanita' di persone unite in una relazione di condivisione, di cura reciproca, di universale solidarieta', di costitutiva responsabilita'.
Il diplomatico Wallenberg e lo storico Hilberg, nella loro comune lotta contro il nazismo, nella loro comune lotta per l'umanita', ci convocano tutti a un impegno di solidarieta', all'impegno per salvare le vite, all'impegno contro tutti i poteri criminali, contro tutti i poteri assassini.
Vi e' una sola umanita'.
Il primo diritto di ogni essere umano e' il diritto a non essere ucciso.
Alla violenza assassina ogni persona ha il dovere di opporsi.
Alla richiesta di aiuto di ogni essere umano ogni essere umano deve recare soccorso.
Nel ricordo e alla scuola di Raoul Wallenberg, nel ricordo e alla scuola di Raul Hilberg, la nonviolenza e' in cammino.
25. IL SIGNOR B. E LA REALTA'
Che il signor B. sia un abile propagandista, nessuno puo' dubitarne.
Ma tutti gli artifici della mistificazione e della manipolazione pubblicitaria non possano cancellare la realta'.
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La realta' di un ex-presidente del consiglio dei ministri condannato in via definitiva per frode fiscale.
La realta' di un ex-presidente del consiglio dei ministri condannato in primo grado per concussione e prostituzione minorile.
La realta' di un ex-presidente del consiglio dei ministri fino allo scorso mese sottrattosi alle pene previste per i suoi reati soprattutto grazie alla capacita' - utilizzando ogni strumento ed espediente, ed innanzitutto il potere economico e il potere politico - di trascinare i processi per le lunghe fino al sopravvenire della prescrizione, e che a tal fine ha ripetutamente utilizzato il suo ruolo istituzionale e le sue maggioranze parlamentari per imporre scandalose leggi a suo proprio esclusivo vantaggio.
*
Ma non solo di questo si tratta.
La realta' di un ex-presidente del consiglio dei ministri che ha portato in parlamento - dove si fanno le leggi - i complici della mafia.
La realta' di un ex-presidente del consiglio dei ministri che ha portato al governo i fascisti.
La realta' di un ex-presidente del consiglio dei ministri che ha portato al governo i razzisti.
La realta' di un ex-presidente del consiglio dei ministri che ha portato in parlamento e al governo corrotti e corruttori, personaggi ignobili e malfattori matricolati.
*
Ma non solo di questo si tratta.
La realta' di un ex-presidente del consiglio dei ministri il cui governo ha imposto incostituzionali e disumane misure razziste che hanno provocato la persecuzione e la morte di persone innocenti. La persecuzione e la morte di persone innocenti. La persecuzione e la morte di persone innocenti.
La realta' di un ex-presidente del consiglio dei ministri il cui governo ha ripetutamente imposto decisioni illegali e scandalose la cui infamia e' sotto gli occhi di tutti.
La realta' di un ex-presidente del consiglio dei ministri il cui governo ha trascinato questo paese nell'abiezione e nella miseria.
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Ma non solo di questo si tratta.
La realta' di un adepto della loggia P2. Ricordiamolo nell'anniversario della strage dell'Italicus.
La realta' di un imprenditore dei media le cui televisioni ed i cui giornali hanno corrotto parimenti logica, morale e capacita' di giudizio; le cui televisioni ed i cui giornali hanno propagandato il falso e il vile, l'indegno e il malvagio, il turpe e il perverso; hanno assuefatto alla mistificazione e alla corruzione, alla sistematica menzogna e alla continua volgarita', brutalita', barbarie.
*
Ma non solo di questo si tratta.
La realta' di un ex-presidente del consiglio dei ministri condannato in via definitiva che e' anche il padre-padrone della destra golpista, criminale e corruttrice.
La realta' di un ex-presidente del consiglio dei ministri condannato in via definitiva che e' anche il maestro e donno dell'orda dei neofascisti, dei razzisti, dei mafiosi, dei ladri di stato e dei seguaci di ogni sozzura che lungo vent'anni hanno imperversato furiosamente in Italia devastando e razziando ed annichilendo ogni bene.
*
Tutta la propaganda berlusconiana, tutte le complicita' del ceto politico, tutte le menzogne e le mistificazioni e le omissioni degli operatori dei media, non possono occultare la realta' effettuale.
*
Siano immediatamente allontanati dal governo della cosa pubblica i manutengoli del signor B.
Si dimetta il governo, siano sciolte le Camere, si vada a nuove elezioni.
Si unisca tutto il fronte antifascista democratico e sconfigga alle elezioni la destra golpista, criminale e corruttrice berlusconiana.
La sinistra della nonviolenza sia promotrice della coalizione e del programma di tutto il fronte antifascista democratico.
Il momento e' ora.
26. HIROSHIMA
Ricorre il 6 agosto l'anniversario della bomba di Hiroshima.
Il doloroso ricordo di quelle vittime innocenti, la memoria di quell'orrore estremo, illumini l'umanita' e la persuada alla scelta della pace che salva le vite, alla scelta della convivenza, della solidarieta', della comune responsabilita' per il mondo vivente tutto.
Cessi l'umanita' di fare la guerra.
Cessino le uccisioni.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.
27. MASCHILISMO, RAZZISMO, MILITARISMO, GUERRA. LE RADICI DELLA BOMBA DI HIROSHIMA
Il 6 agosto 1945 segna un punto di svolta per l'umanita'. Gandhi lo colse subito, lo colsero Bertrand Russell ed Albert Einstein, lo colse Guenther Anders, lo ha colto negli anni l'umanita' intera: la guerra e' nemica dell'umanita', la guerra puo' distruggere l'intera umanita'.
Occorre cessare di fare la guerra.
Ocorre smettere di uccidere.
Occorre abolire eserciti ed armi.
Occorre fare la scelta della nonviolenza.
*
Il maschilismo e' alla radice della violenza che puo' portare all'annientamento dell'umanita'. Occorre abolire il maschilismo.
Il razzismo e' alla radice della violenza che puo' portare all'annientamento dell'umanita'. Occorre abolire il razzismo.
Il militarismo e' alla radice della violenza che puo' portare all'annientamento dell'umanita'. Occorre abolire il militarismo.
Occorre abolire la guerra e le uccisioni.
Occorre abolire gli eserciti e le armi.
Occorre la nonviolenza.
28. UN INCONTRO A VITERBO IN MEMORIA DI ANGELICA BALABANOFF
Si e' svolto la mattina di lunedi' 5 agosto 2013 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro in memoria di Agelica Balabanoff, la grande dirigente socialista del movimento operaio, del movimento pacifista, dell'impegno antifascista ed antitotalitario, nata a Cernigov, nei pressi di Kiev, il 4 agosto 1877 e deceduta a Roma il 25 novembre 1965.
*
Concludendo l'incontro, il responsabile della struttura nonviolenta viterbese ha ricordato come la figura e l'azione di Angelica Balabanoff siano state a lungo sottovalutate, e come invece essa sia una delle grandi figure delle lotte di liberazione del XX secolo, e come le sue esperienze e riflessioni approntino risorse indispensabili all'impegno intellettuale, morale e civile per la democrazia e i diritti umani di tutti gli esseri umani, per un agire fondato sul "principio responsabilita'", per l'azione che e' oggi da condurre per la salvezza dell'umanita' e del mondo vivente.
All'ascolto e alla scuola della testimonianza e dell'opera di Angelica Balabanoff, nel grato ricordo della sua luminosa figura, nel portarne avanti la lotta e il messaggio, la nonviolenza e' in cammino.
*
Dal sito www.treccani.it riprendiamo il seguente profilo di Angelica Balabanoff, redatto da Francesco M. Biscione e pubblicato nel Dizionario biografico degli italiani, volume 34 (1988). (...)
*
Le persone partecipanti all'incontro nel ricordo di Angelica Balabanoff hanno espresso pieno sostegno a varie iniziative di pace, di solidarieta' e per i diritti in cui il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo e' particolarmente impegnato in questo periodo (...)
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NONVIOLENZA. FEMMINILE PLURALE
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Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100
Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it
Numero 465 del 14 settembre 2013
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